Compattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi
|
|
- Linda Turco
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Compattezza in spazi di Banach, in spazi di funzioni e in spazi Lp, debole compattezza e Spazi riflessivi Lucia Miggiano,Emanuela Miggiano,Davide Cera April 5, Compattezza in Spazi di Banach 1.1 Lemma di Riesz Sia E uno spazio vettoriale normato e sia M E un sottospazio chiuso tale che M E. Allora ɛ > 0 u E tale che u = 1 e dist(u, M) 1 ɛ Dimostrazione Sia v E con v / M. Poiché M è chiuso, allora d = dist(v, M) > 0. Scegliamo m 0 M tale che Allora d v m 0 u = v m 0 v m 0 d 1 ɛ soddisfa la condizione. Infatti se m M, si ha u m = v m 0 v m 0 m 1 ɛ in quanto. m 0 + v m 0 m M 1
2 1.2 Teorema (Riesz) Sia E uno spazio vettoriale normato tale che B E sia compatto. Allora E ha dimensione finita Dimostrazione Ragioniamo per assurdo. Se E ha dimensione infinita, esiste una successione (E n ) di sottospazi di dimensione finita tali che E n 1 E n. Grazie al lemma 1.1 si puó costruire una successione (u n ) con u n E n, u n = 1 e dist(u n, E n 1 ) 1 2. In particolare u n u m 1 2 per m<n. Dunque la successione (u n) non ammette alcuna sottosuccesione convergente e ciò è in contrasto con l ipotesi B E è compatto. 2 Compattezza in Spazi di Funzioni 2.1 Lemma (Trucco diagonale di Cantor). Sia {a (i) j } i,j N tale che sup i,j a (i) j <. Allora {n } tale che {a (j) n } N converge j N Dimostrazione { } Poiché {a (1) n } n è limitata, esistono indici n (1) tali che a (1) converge. Essendo poi a (2) limitata, n (2) n (1) n { } { } { } { } (1) n (1) t.c. a (2) converge. Iterando n { } (2) il procedimento, troviamo degli indici n (i) tali che { } { } - n i+1 n (i) i { } - a (i) converge i [1, j] N n (j) { } Ponendo n := n (), abbiamo che a i n converge per ogni i 2.2 Teorema di Ascoli-Arzelà Siano f n C([a, b]). Supponiamo che (i) (equilimitatezza) M > 0 : sup x [a,b] f n (x) M n N (ii) (equiuniforme continuitá) ɛ, δ ɛ tale che: x y δ f n (x) f n (y) ɛ, n N Allora n : f n converge uniformemente in [a,b]. 2
3 NOTA La equiuniforme continuitá è certamente verificata se f n C 1 ([a, b]) ed esiste M tale che sup x [a,b] f n(x) M n N. Infatti le f n sono (Teorema del valor medio) Lipschitziane di costante M Schema di dimostrazione (nell ipotesi in NOTA) (i) (diagonalizzazione di Cantor) Sia D:={ x j : j N } denso in [a,b]. Allora α j R, n < n +1 : f n (x j ) + α j j Infatti f n (x 1 ) M α 1, φ 1 : N N strettamente crescente tale che f φ1()(x 1 ) α 1 1. Ugualmente, φ 2, α 2 : f φ1(φ 2())(x 2 ) α 2 1. Notiamo che si ha anche f φ1(φ 2())(x 1 ) α 1 1 φ 1 2(). Iterando, troviamo al passo j: φ j, α j : f φ1... φ j()(x i ) α i 1, i j Basta ora prendere n = (φ 1... φ )() (ii) Sia f(x j ) = lim + f n (x j ). Si ha che f(x i ) f(x j ) M x i x j i, j e quindi f si prolunga ad una f Lipschitziana (di costante M ) in tutto [a,b]. Infatti f(x i ) f(x j ) f(x i ) f n (x i ) + f n (x i ) f n (x j ) + f n (x j ) f(x j ) M x i x j + f(x i ) f n (x i ) + f n (x j ) f(x j ), i, j Basta ora mandare all infinito. (iii) f n + f uniformemente in [a,b]. Infatti, fissato ɛ > 0, siano N b a ɛ, I j := [a + (j 1) b a N, a + j b a N ], j=1,...,n. Se x [a, b], allora x I j per qualche j. Sia x j D I j. Si ha f n (x) f(x) f n (x) f n (x j ) + f n (x j ) f(x j ) + f(x j ) f(x) 2M b a N + f n (x j ) f(x j ) e quindi, da ɛ,x1,...,x N f n (x j ) f(x j ) ɛ, segue f n (x) f(x) 2ɛ. 2.3 Formula integrale di Cauchy Sia f una funzione olomorfa in un aperto U contenente un disco chiuso D. sia γ la frontiera di D percorsa in senso antiorario. Allora z 0 D si ha: f(z 0 ) = 1 f(z) dz 2πi z z Definizione Una famiglia F di funzioni continue in una regione R C è detta normale, se ogni successione {f n } di funzioni di F contiene una sottosuccesione uniformemente convergente sui compatti di R. γ 2.5 Teorema Una famiglia F di funzioni analitiche è normale rispetto a C se e solo se le funzioni di F sono uniformemente limitate su ogni insieme compatto. 3
4 2.5.1 Dimostrazione Per dimostrare la sufficienza proviamo l equicontinuitá. Sia C il bordo di un disco chiuso in Ω, di raggio r. Se z,z 0 sono in C, dal teorema integrale di Cauchy si ottiene f(z) f(z 0 ) = 1 2πi C ( 1 ζ z 1 ζ z 0 ) f(ζ)dζ = z z0 2πi C f(ζ)dζ (ζ z)(ζ z 0) Se f M su C, e se restringiamo z e z 0 al disco minore concentrico di raggio r/2, ne consegue che (*) f(z) f(z 0 ) 4M z z 0 r Questo dimostra l equicontinuitá sul disco piú piccolo. Sia E un insieme compatto in Ω. Ogni punto di E è il centro di un disco di raggio r, come sopra. I dischi aperti di raggio r/4 formano un ricoprimento aperto di E. Selezioniamo un sottoricoprimento finito e denotiamo i corrispettivi centri, raggi e limiti con ζ, r,m ; sia r il piú piccolo dei r e M il piú grande dei M K. Per un dato ɛ > 0 sia δ minore di r/4 e ɛr/4m. Se z z 0 < δ e z 0 ζ < r /4 segue che z ζ < δ + r /4 r /2. (*) è quindi applicabile e si trova f(z) f(z 0 4M δ/r 4Mδ/r ɛ come desiderato. 3 Compattezza in Spazi L p Poniamo (τ h f)(x) = f(x + h), x R N, h R N. 3.1 Teorema di Frechet-Kolmogorov. Sia F un insieme limitato in L p (R N )con 1 p <. Supponiamo che (*) lim h 0 τ h f f p = 0 uniformemente in f F cioè ɛ > 0 δ > 0 tale che τ h f f p < ɛ, h R N con h < δ, f F. Allora F Ω ha chiusura compatta in L p (Ω) per ogni insieme misurabile Ω R N di misura finita. 3.2 Corollario Sia F un insieme limitato di L p (R N ) con 1 p <. Supponiamo che valga la (*) e inoltre che: ( ) ɛ > 0 Ω R N limitato e misurabile, tale che f L p (R N Ω) < ɛ f F Allora F ha chiusura compatta in L p (R N ) Dimostrazione Dato ɛ > 0, sia Ω un insieme limitato e misurabile tale che valga la ( ). Per il teorama di Frechet-Kolmogorov sappiamo che F Ω ha chiusura compatta in 4
5 L p (Ω). Perciò possiamo ricoprire F Ω con un numero finito di sfere di raggio ɛ in L p (Ω), cioè F Ω i B(g i, ɛ), con g i L p (Ω). Posto g i (x) = { g i(x) in Ω 0 in R N /Ω evidentemente F è ricoperto dalle sfere B(g i, 2ɛ) in L p (R N ). 3.3 Corollario Sia G una funzione di L 1 (R N ) e sia F = G B ove B è un insieme limitato di L p (R N ). Allora F Ω ha chiusura compatta in L p (Ω) per ogni insieme misurabile Ω di misura finita Dimostrazione Evidentemente F è limitato in L p (R N ). D altra parte, se poniamo f = G u con u B, si ha e si conclude mediante il τ h f f p = (τ h G G) u p C τ h G G Lemma Sia G L q (R N ) con 1 q. Allora lim h 0 τ hg G q = 0. 4 Debole Compattezza 4.1 Definizione Uno spazio metrico E è separabile se esiste un sottoinsieme D E numerabile denso. 5
6 Convergenza debole* in L. Siano f n L. f n fin L f n h fh h L Teorema di Banach-Alaoglu Siano µ σ-finita ed L 1 (µ) separabile. Allora sup f n < + n, f L : f n f n Dimostrazione sup n f n h (sup n f n ) h 1 h L 1 (procedimento diagonale di Cantor!) n : l(h) := lim fn h esiste finito h D L 1 numerabile e denso; l si prolunga in modo lineare e continuo a tutto L 1 e quindi g L : lim f n h = l(h) = gh h D e quindi(in modo standard) lim f n h = gh h L 1. 5 Topologie Deboli 5.1 Richiamo Sia E uno spazio vettoriale topologico. Lo spazio duale topologico E su E è lo spazio dei funzionali lineari e continui su E. 5.2 Richiamo Sia H un iperpiano di equazione [f = α] e siano A, B E. H separa in senso stretto A e B se ε > 0 tale che f(x) α ε x A e f(x) α + ε x B 5.3 Definizione Uno spazio separato o spazio di Hausdorff X é uno spazio topologico che verifica l assioma di separazione di tipo T 2 : (x, y) X U, V aperti x U, y V e U V = 6
7 5.4 Teorema di Hahn-Banach nella Seconda Forma Geometrica Siano A E e B E due insiemi convessi, non vuoti e disgiunti. Si supponga che A sia chiuso e B sia compatto. Allora esiste un iperpiano H chiuso che separa A e B in senso stretto 5.5 Definizione Sia X un insieme e sia (Y i ) i I una famiglia di spazi topologici. i I si consideri un applicazione ϕ i : X Y i Sia T una topologia. Essa si definisce meno fine se ha il minimo di aperti che rende continue tutte le (ϕ i ) i I 5.6 Proposizione Sia (x n ) una successione di X.Allora x n x ϕ i (x n ) ϕ i (x) i I Dimostrazione Se x n x allora ϕ i (x n ) ϕ(x) i, giacché ciascuna ϕ i é continua. Viceversa, sia U un intorno di x. Sia U = i J ϕ i 1 (V i ), J I finito. Per ogni i in J esiste un intero N i tale che ϕ i (x n ) V i per n N i. Sia N = max i {N i }. Allora si ha x n U per n N 5.7 Proposizione Sia Z uno spazio topologico e sia ψ : Z X. Allora ψ é continua ϕ i ψ é continua di Z in Y i per ogni i I Dimostrazione Se ψ è continua, allora anche ϕ i ψ é continua, per ogni i I Viceversa, sia U un aperto di X; dimostriamo che ψ 1 (U) é un aperto di Z. Sappiamo che U è della forma ϕ 1 i (W i ) con W i aperto di Y i. Di conseguenza A = ψ 1 (U) = qualunque finita qualunque finita ψ[ϕ i 1 (W i )] = qualunque finita e A un aperto di Z perché ogni applicazione ϕ i ψ é continua 5.8 Definizione (ϕ i ψ) 1 (W i ) La topologia σ(e, E ) è la topologia meno fine su E che rende continue tutte le applicazioni (ϕ f ) f E 5.9 Proposizione La topologia σ(e, E ) è separata 7
8 5.9.1 Dimostrazione Siano x 1, x 2 E con x 1 x 2. Si cercano due aperti O 1 e O 2 per la topologia debole σ(e, E ) tali che x 1 O 1, x 2 O 2 e O 1 O 2 =. Per il Teorema di Hahn- Banach nella Seconda Forma Geometrica esiste un iperpiano chiuso che separa {x 1 } e {x 2 } in senso stretto. Dunque esistono f E e α R tali che Poniamo < f, x 1 >< α << f, x 2 > O 1 = {x E; < f, x >< α} = ϕ f 1 (], α[) O 2 = {x E; < f, x >> α} = ϕ f 1 (]α, + [) O 1 e O 2 sono aperti per σ(e, E ) e verificano x 1 O 1, x 2 O 2 e O 1 O 2 = 5.10 Definizione Gli intorni di zero in σ(e, E ) sono intersezioni finite di 5.11 Nota U x,ε = {x E < x, x > < ε} Se E ha dimensione infinita, la topologia σ(e, E ) non é metrizzabile, cioé non esiste alcuna metrica definita su E che induca su E la topologia σ(e, E ) 5.12 Definizione Sia E uno spazio di Banach, sia E il suo duale munito della norma duale: f = sup x E < f, x > e sia E il suo biduale, cioé il duale di E, munito x 1 della norma: ξ = sup f E f 1 < ξ, f > Si ha un iniezione J : E E definita: sia x E fissato, l applicazione l : f < f, x > di E in R costituisce una forma lineare continua su E, cioé un elemento di E denotato con Jx. Si ha dunque, < Jx, f > E,E =< f, x > E,E x E, f E. E evidente che J è lineare e che è un isometria, cioé Jx E = x E per ogni x E;infatti 5.13 Definizione Jx = sup < Jx, f > = sup < f, x > = x f 1 f 1 La topologia o σ(e, E) è la topologia meno fine su E che rende continue tutte le applicazioni (ϕ x ) x E 5.14 Proposizione La topologia debole σ(e, E ) è separata 8
9 Dimostrazione Siano f 1 e f 2 in E, con f 1 f 2. Esiste dunque x E tale che < f 1, x > < f 2, x >. Si supponga, senza perdita di generalità < f 1, x ><< f 2, x >. Sia α tale che < f 1, x >< α << f 2, x > Siano P 1 = {f E ; < f, x >< α} = ϕ x 1 (], α[) P 2 = {f E ; < f, x >> α} = ϕ x 1 (]α, [) P 1 e P 2 sono aperti, per σ(e, E), e verificano f 1 P 1, f 2 P 2 e P 1 P 2 = 5.15 Teorema di Banach-Alaoglu-Bourbai L insieme B E = {f E f 1} è compatto per la topologia debole σ(e, E) 6 Spazi Riflessivi 6.1 Definizione Sia E uno spazio di Banach e sia J : E E l immersione canonica. riflessivo se J(E) = E E é 6.2 Teorema di Kautani Sia E uno spazio di Banach. Allora E è riflessivo B E = {x E x 1} é compatto per la topologia σ(e, E ) 6.3 Proposizione sul Sottospazio Vettoriale Riflessivo Sia E uno spazio di Banach e sia M E sottospazio vettoriale chiuso. Allora M, munito dalla norma indotta da E é riflessivo 6.4 Corollario Sia E uno spazio di Banach. Allora E é riflessivo E é riflessivo 6.5 Corollario Sia E uno spazio di Banach riflessivo. Sia K E un sottoinsieme convesso, chiuso e limitato. Allora K è compatto per per la topologia σ(e, E ) 7 Spazi Separabili 7.1 Teorema (E Separabile E Separabile) Sia E uno spazio di Banach tale che E sia separabile. Allora E é separabile 9
10 7.1.1 Dimostrazione Sia (f n ) n 1 una successione numerabile densa in E. Poiché esiste x n E tale che f n = sup < f n, x > x E x 1 x = 1 e < f n, x n > 1 2 fn Sia L 0 lo spazio generato su Q = {x = (x, x N ) R N 1 R : x < 1, x N < 1} generato dalle (x n ) n 1, cioé L 0 é l insieme delle combinazioni lineari finite a coefficienti in Q di elementi di (x n ) n 1. Si noti che L 0 é numerabile, infatti per ogni n, Λ n = spazio vettoriale su Q da [x 1,..., x n ] é in corrispondenza con un sottoinsieme di Q n e L 0 = n 1 Λ n Sia L lo spazio vettoriale su R. L 0 é denso in L. Sia f E < f, x >= 0 x L. Dato ε > 0, n tale che f f n < ε si ha 1 2 f n < f n, x n >=< f n f, x n > + < f, x > ε Dunque f f f n + f n 3ε f = Corollario (Banach Separabile e Riflessivo Duale Separabile e Riflessivo) Sia E uno spazio di Banach. Allora E riflessivo e separabile E riflessivo e separabile 7.3 Definizione Uno spazio topologico (X, m) é metrizzabile se esiste su X una metrica d tale che la topologia indotta da d é proprio m 7.4 Teorema (Metrizzabilità di B E ) Sia E uno spazio di Banach. E é separabile B E é metrizzabile per la topologia σ(e, E). 7.5 Corollario sulle Sottosuccessioni Debolmente Convergenti in uno Spazio Separabile Sia E uno spazio di Banach separabile e sia (f n ) una successione limitata in E. Allora esiste una sottosuccessione (f n ) che converge per la topologia σ(e, E) Dimostrazione Si supponga, senza perdita di generalità che f n 1 n. Per il Teorema sulla Metrizzabilità di B E e il Teorema di Banach-Alaoglu-Bourbai l insieme B E é compatto e metrizzabile per la topologia σ(e, E). Da qui la conclusione. 10
11 7.6 Teorema sulle Sottosuccessioni Debolmente Convergenti in uno Spazio Riflessivo Sia E uno spazio di Banach riflessivo e sia x n una successione limitata in E. Allora esiste una sottosuccessione (x n ) che converge per la topologia σ(e, E ) Dimostrazione Sia M 0 lo spazio vettoriale generato da (x n ) e sia M = M 0. M è separabile, per il Teorema sulla separabilità di E. M inoltre é riflessivo per la Proposizione SVR.Risulta quindi che B M é un insieme metrizzabile e compatto per la topologia σ(m, M ). Infatti M é separabile per il Corollario BRSDRS e allora B M (= B M ) é metrizzabile per σ(m, M )(= σ(m, M )) per il Teorema sulla metrizzabilità di B E. Si può quindi estrarre una sottosuccessione (x n ) che converge per la topologia σ(m, M ). Quindi per restrizione a M delle forme lineari continue su E si deduce che (x n ) converge anche per la topologia σ(e, E ) 7.7 Teorema (Eberlein-Smulian) Sia E uno spazio di Banach tale che ogni successione limitata (x n ) abbia un estratta (x n ) convergente per la topologia σ(e, E ). Allora E é riflessivo 11
Il teorema di Ascoli-Arzelà
Il teorema di Ascoli-Arzelà Alcuni risultati sugli spazi metrici Spazi metrici (e topologici) compatti Richiamiamo le definizioni di compattezza negli spazi metrici. Sia (X, d) una spazio metrico e sia
DettagliSPAZI TOPOLOGICI COMPATTI Note informali dalle lezioni
SPAZI TOPOLOGICI COMPATTI Note informali dalle lezioni Sia X un insieme. Un ricoprimento di X è una famiglia U = {U j } j J di sottoinsiemi di X tali che X = j J U j. Un ricoprimento U = {U j } j J si
DettagliSPAZI COMPATTI. Proposizione 2 Sia (X, d) uno spazio metrico. Se esso è sequenzialmente compatto allora è completo.
SPAZI COMPATTI D ora in poi tutti gli spazi topologici sono di Hausdorff. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) si dice sequenzialmente compatto, o compatto per successioni, se ogni successione di
DettagliCOMPATTEZZA. i) X è compatto, cioè ogni ricoprimento aperto ammette un sottoricoprimento finito.
1 COMPATTEZZA Sia X un sottoinsieme di R. Una famiglia A di sottoinsiemi aperti di R si dice ricoprimento aperto di X se X A, cioè se X è contenuto nell unione degli elementi di A. Una sottofamiglia di
DettagliTeorema di Hahn-Banach
Teorema di Hahn-Banach Alessandra Albanese e Sara Lamboglia 12.03.2012 1 Teorema di Hahn-Banach Teorema 1.1 (Hahn-Banach). Se M é un sottospazio di uno spazio vettoriale normato X e f é un funzionale lineare
DettagliCompletezza e compattezza
1 Completezza e compattezza Spazi metrici completi Data una successione x : N X, j x j, una sua sottosuccessione è la composizione x ν, ove ν : N N è strettamente crescente. Data una successione (x j )
DettagliEsercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo
sercizi del Corso di Istituzioni di Analisi Superiore, I modulo 1. sercizi su massimo e minimo limite 1. lim inf a n lim sup a n 2. Se a n b n per ogni n N, allora lim inf a n lim inf b n. Vale anche lim
DettagliEsercizi per il corso di Analisi 6.
Esercizi per il corso di Analisi 6. 1. Si verifichi che uno spazio normato (X, ) è uno spazio vettoriale topologico con la topologia indotta dalla norma. Si verifichi poi che la norma è una funzione continua
DettagliTOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013
TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013 KIERAN G. O GRADY - 9 DICEMBRE 2013 1. Connessione Se X è uno spazio topologico connesso per archi vale il Teorema dei valori intermedi : dati una f :
DettagliGeneralizzazioni del Teorema di Weierstrass
Capitolo 2 Generalizzazioni del Teorema di Weierstrass Il principale riferimento bibliografico per questa lezione è il testo di Checcucci, Tognoli, Vesentini [1]. Introduzione Supponiamo che X = R n. È
DettagliAppendice B ANALISI FUNZIONALE. 1 Spazi di Banach
Appendice B ANALISI FUNZIONALE In questo capitolo si introducono gli spazi di Banach e di Hilbert, gli operatori lineari e loro spettro. Inoltre si discutono gli operatori compatti su uno spazio di Hilbert.
DettagliSpazi vettoriali topologici, spazi localmente convessi ed il teorema di Hahn-Banach: informazioni base (L.V.)
Spazi vettoriali topologici, spazi localmente convessi ed il teorema di Hahn-Banach: informazioni base (L.V.) Questo breve testo senza dimostrazioni fornisce soltanto una prima informazione ( infarinatura
DettagliAM310- IV Settimana 2012
AM310- IV Settimana 2012 L 2 e gli spazi di HILBERT f 2 2 := f 2 = < f, f > ove < f, g > := fg dµ, f, g L 2 é un prodotto scalare (ovvero una forma bilineare simmetrica positiva) in L 2. Notiamo che la
DettagliTOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013
TOPOLOGIA - APPUNTI SETTIMANA 2/12/2013-5/11/2013 KIERAN G. O GRADY - 2 DICEMBRE 2013 1. Spazi di Hausdorff Definizione 1.1. Uno spazio topologico X è di Hausdorff se dati x 1, x 2 X distinti esistono
DettagliSPAZI TOPOLOGICI. La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile.
SPAZI TOPOLOGICI La nozione di spazio topologico è più generale di quella di spazio metrizzabile. Definizione 1 Uno spazio topologico (X, τ) è una coppia costituita da un insieme X e da una famiglia τ
DettagliAnalisi Funzionale Cap. 2: Spazi di Hilbert
Analisi Funzionale Cap. 2: Spazi di Hilbert Gabriele H. Greco Dipartimento di Matematica Università di Trento 38050 POVO (Trento) Italia e-mail: greco@science.unitn.it http://www.science.unitn.it/ greco
Dettagli4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico
Geometria e Topologia I 16 marzo 2005 12 4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico (4.1) Definizione. Sia A X un sottoinsieme di uno spazio metrico X. Un punto x X si dice di accumulazione (anche: punto
DettagliCOMPATTEZZA DEBOLE IN SPAZI DI BANACH RIFLESSIVI
Alma Mater Studiorum Università di Bologna SCUOLA DI SCIENZE Corso di Laurea in Matematica COMPATTEZZA DEBOLE IN SPAZI DI BANACH RIFLESSIVI Tesi di Laurea in Analisi Matematica Relatore: Chiar.ma Prof.ssa
DettagliGeometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2016/2017
Geometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2016/2017 Mercoled ì 29 settembre (2 ore). Introduzione del corso. Definizione di spazio topologico. Primi esempi: 1) topologia
DettagliAnalisi funzionale. Riccarda Rossi Lezione 2. Spazi normati Definizioni topologiche Continuità Convergenza di successioni Compattezza
Riccarda Rossi Lezione 2 Programma 1. Spazi normati; 2. Definizioni topologiche 3. Continuità di funzioni in spazi topologici in spazi metrici in spazi normati 4. Convergenza di successioni in spazi topologici
DettagliAM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE
AM2: Tracce delle lezioni- IX Settimana INSIEMI DI LIVELLO, MINIMI VINCOLATI PRINCIPIO DEI MOLTIPLICATORI DI LAGRANGE Sia g C 1 R 2 ), c R. L insieme γ = γ c := {x, y) R 2 : gx, y) = c} si chiama insieme
Dettagli(2) se A A, allora A c A; (3) se {A n } A, allora +
1. Spazi di misura In questo paragrafo accenneremo alla nozione di spazio di misura. Definizione 1. Sia X un insieme non vuoto. Una famiglia A di sottoinsiemi di X è una σ-algebra se : (1) A; (2) se A
DettagliCorso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 2 a.a Soluzioni
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 2 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 3.5, 3.6,
DettagliDimostrazione. Indichiamo con α e β (finiti o infiniti) gli estremi dell intervallo I. Poniamo
C.6 Funzioni continue Pag. 114 Dimostrazione del Corollario 4.25 Corollario 4.25 Sia f continua in un intervallo I. Supponiamo che f ammetta, per x tendente a ciascuno degli estremi dell intervallo, iti
DettagliSi dimostri che la (*) possiede un unica soluzione (u n ) limitata.
Scuola Normale Superiore, ammissione al IV anno del corso ordinario Prova scritta di Analisi Matematica per Fisica, Informatica, Matematica 26 Agosto 2 Esercizio. Siano (a n ) e (b n ) successioni di numeri
Dettaglinon solo otteniamo il valore cercato per la validità della (1.4), ma anche che tale valore non dipende da
NOTE INTEGRATIVE PER IL CORSO DI ANALISI MATEMATICA 2 ANNO ACCADEMICO 2012/13 NOTE SULLA CONTINUITÀ UNIFORME D.BARTOLUCCI, D.GUIDO Sia f(x) = x 3, x [ 1, 1]. Si ha 1. La continuità uniforme x 3 y 3 = x
DettagliMercoledì 15 ottobre (2 ore):
Geometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2014/2015 Qui ci sono gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni svolte da me, non delle esercitazioni svolte dagli
DettagliUno spazio X equipaggiato di una metrica d si dice spazio metrico.
Capitolo 3 METRICHE In molti esempi la topologia può definirsi in termini del concetto di distanza fra due punti, e le topologie indotte da distanze caratterizzano gli spazi utilizzati nell analisi (spazi
DettagliLezioni di Analisi Matematica 6 a.a
SPAZI DI LEBESGUE Lezioni di Analisi Matematica 6 a.a. 2002-2003 Introduzione In queste pagine troverete una traccia delle lezioni e dei seminari svolti nell ambito del Corso di Analisi Matematica 6. Questi
DettagliÈ difficile verificare la disuguaglianza triangolare. x1 y1. x2 y2. R 2 con la metrica del sup: d : X X [0,+ [ distanza (=metrica)
SPAZI METRICI Nel piano R 2 o nello spazio R 3 la distanza fra due punti è la lunghezza, o norma euclidea, del vettore differenza di questi due punti. Se p = (x,y,z) è un vettore in coordinate ortonormali,
DettagliCorso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 1 a.a Soluzioni
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 1 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 3.1, 3.2,
DettagliIl metodo diretto del Calcolo delle Variazioni
Capitolo 3 Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni Coercività Definizione 3.1 Una funzione F : X R si dice coerciva (risp. sequenzialmente coerciva) se per ogni t R esiste un sottoinsieme compatto
DettagliAM Sett. 11. IL TEOREMA DI COMPATTEZZA DI RELLICH. u n p. c(r) sup. u n (x + h) u n (x) dx
AM30 0- Sett.. IL TEOREMA DI COMPATTEZZA DI RELLICH. Sia u n C 0 (B R ), con su n ( u n ) < +. Allora (i) se < < N, u n ha una sottosuccessione convergente in L r (B R ) r < N N. (ii) se = N, u n ha una
DettagliIl Teorema di Kakutani
Il Teorema di Kakutani Abbiamo visto, precedentemente, il seguente risultato: 1 Sia X uno spazio di Banach. Se X è separabile, la palla è debolmente compatta. B X = {x X x 1} Il Teorema di Kakutani è un
Dettagli4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico
Geometria I 2009-mar-18 15 4 Sottoinsiemi chiusi di uno spazio metrico (4.1) Definizione. Sia A X un sottoinsieme di uno spazio metrico X. Un punto x X si dice di accumulazione (anche: punto limite) per
Dettagli5.3 Alcune classi di funzioni integrabili
3. Si verifichi che per ogni f, g : [a, b] R si ha f g = g + (f g) 0, f g = f + g f g; dedurne che se f, g R(a, b) allora f g, f g R(a, b). [Traccia: si osservi che basta verificare che f 0 R(a, b), e
DettagliUna semplice dimostrazione del teorema fondamentale dell algebra
Università degli Studi di Cagliari Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Matematica Una semplice dimostrazione del teorema fondamentale dell algebra Relatore Prof. Andrea
DettagliCorso di Laurea in Matematica Geometria 2. Esercizi di preparazione allo scritto a.a Topologia
Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Esercizi di preparazione allo scritto a.a. 2015-16 Esercizio 1. Dimostrare che Topologia 1. d(x, y) = max 1 i n x i y i definisce una distanza su R n. 2. d(x,
DettagliIl teorema di Stone Weierstrass
APPENDICE B Il teorema di Stone Weierstrass Definizione B.1. Siano X un insieme non vuoto e A un sottospazio vettoriale dello spazio delle funzioni a valori reali (risp. complessi) su X. Si dice che A
DettagliRACCOLTA DI ESERCIZI PER IL TUTORATO
RACCOLTA DI ESERCIZI PER IL TUTORATO GIORGIO STEFANI Vi propongo questi esercizi per rafforzare la vostra preparazione per il corso del Professor Ricci. Se volete controllare l esattezza delle vostre soluzioni,
DettagliTopologie deboli. Capitolo 5. Topologia debole
Capitolo 5 Topologie deboli Topologia debole Sia X uno spazio di Banach. La continuità delle applicazioni lineari f : X R, dipende, per definizione, dalla topologia che si considera su X. Abbiamo definito
DettagliOperatori Compatti Decomposizione spettrale degli operatori autoaggiunti compatti Autofunzioni e Decomposizione Spettrale
Operatori Compatti Decomposizione spettrale degli operatori autoaggiunti compatti Autofunzioni e Decomposizione Spettrale Maria Eleuteri Andrea Gullotto Alessia Selvaggini 1 1 Operatori Compatti Decomposizione
DettagliDispense sulla distanza di Hausdorff
Dispense sulla distanza di Hausdorff Fabio Ferri Giada Franz Federico Glaudo 23 aprile 2014 Sommario In questo documento studieremo le proprietà della distanza di Hausdorff, la naturale distanza indotta
DettagliLe dispense del corso di Istituzioni di Analisi Superiore n. 2
Corso di Laurea in Matematica Università di Bari A.A. 2012 2013 Le dispense del corso di Istituzioni di Analisi Superiore n. 2 Prof. Enrico Jannelli Dott. Sandra Lucente Argomenti: Il prodotto di convoluzione.....................................................1
Dettagli2 n p n (x y) 1 + p n (x y) ;
1. Spazi di Fréchet Riportiamo brevemente nozioni e risultati principali sugli spazi di Fréchet. Per le dimostrazioni ed eventuali approfondimenti si può consultare il libro di W. Rudin Functional Analysis.
DettagliSPAZI METRICI COMPLETI
Capitolo 1 SPAZI METRICI COMPLETI Sia dato uno spazio metrico (X, d). Definizione 1.1 Una successione {x n } si dice successione di Cauchy se ε > 0 n 0 n, m n 0 = d(x n x m ) < ε (1.1) Esercizio 1.1 Dimostrare
DettagliIl lemma di Baire e i teoremi di Banach-Steinhaus, della mappa aperta e del grafico chiuso.
Il lemma di Baire e i teoremi di Banach-Steinhaus, della mappa aperta e del grafico chiuso. SEMINARIO 2 AM310 a cura di Sara Rossicone e Maria Chiara Timpone 1 Lemma di Baire Definizione 1 (Spazio di Banach).
DettagliI. CENNI SULL ANALISI FUNZIONALE
I. CENNI SULL ANALISI FUNZIONALE 0 Introduzione In questo capitolo discutiamo la definizione di un operatore lineare su uno spazio di Banach e di Hilbert e alcune delle sue proprietà. Nell appendice presentiamo
DettagliTopologia generale. Geometria course outline and diary of notes day by day. Warning: notes very likely contain typos! March 31, 2014.
Topologia generale Geometria course outline and diary of notes day by day Warning: notes very likely contain typos! March 31, 2014 Contents I Topologia 2 1 Lesson 1 2 1.1 Definizione di una topologia.......................................
DettagliAnalisi 2. Roberto Monti. Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 2012
Analisi 2 Roberto Monti Appunti del Corso - Versione 5 Ottobre 212 Indice Capitolo 1. Programma 5 Capitolo 2. Convergenza uniforme 7 1. Convergenza uniforme e continuità 7 2. Criterio di Abel Dirichlet
DettagliSUGLI OPERATORI COMPATTI
Alma Mater Studiorum Università di Bologna FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Corso di Laurea in Matematica SUGLI OPERATORI COMPATTI Tesi di Laurea in Analisi Matematica Relatore: Chiar.mo
DettagliTopologia generale. Geometria course outline and diary of notes day by day
Topologia generale Geometria course outline and diary of notes day by day Warning: there will be typos! Please let me know if you find them so I can make changes. March 24, 2015 Contents 1 Point set topology
DettagliProblemi di topologia metrica.
Problemi di topologia metrica. 1.) Sia X un insieme, munito di una distanza d : X X R +. Siano x 1 ;x ;x 3 ;x 4 quattro punti qualsiasi di X. Verificare che: d (x 1 ; x 4 ) d (x 1 ; x ) + d (x ; x 3 )
DettagliCLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI
CLASSE LIMITE DI UNA SUCCESSIONE DI NUMERI REALI C. MADERNA, G. MOLTENI, M. VIGNATI Consideriamo l insieme R = R {, + } ottenuto aggiungendo all insieme dei numeri reali i simboli e +. Introduciamo in
Dettagli7 Settima Lezione: Distribuzioni
7 Settima Lezione: Distribuzioni I principali riferimenti per questa lezione sono Vladimirov [10] e Barros-Neto [1]. Lo spazio delle funzioni test Sia Ω un aperto di R n. Consideriamo l insieme Cc (Ω).
DettagliTopologia, continuità, limiti in R n
Topologia, continuità, limiti in R n Ultimo aggiornamento: 18 febbraio 2017 1. Preliminari Prima di iniziare lo studio delle funzioni di più variabili, in generale funzioni di k variabili e a valori in
Dettagli11. Misure con segno.
11. Misure con segno. 11.1. Misure con segno. Sia Ω un insieme non vuoto e sia A una σ-algebra in Ω. Definizione 11.1.1. (Misura con segno). Si chiama misura con segno su A ogni funzione ϕ : A R verificante
DettagliComplementi sugli Spazi Metrici Maurizio Cornalba Dipartimento di Matematica, Università di Pavia 10/11/2005 (revisione 15/5/2015)
Complementi sugli Spazi Metrici Maurizio Cornalba Dipartimento di Matematica, Università di Pavia 10/11/2005 (revisione 15/5/2015) Scopo di queste note è quello di integrare in parte il testo di C. Kosniowski:
Dettagli3. Successioni di insiemi.
3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare
DettagliAnalisi Superiore 1 Programma dettagliato (A.A. 2018/2019)
Analisi Superiore 1 Programma dettagliato (A.A. 2018/2019) Nel seguito trovate il programma (molto) dettagliato del corso di Analisi Superiore 1 relativo all a.a. 2018/2019, che riporta esattamente ciò
DettagliProgramma del corso di Analisi Matematica 1 Corso di Laurea in Matematica Prof. A. Garroni - Canale Dl-Pa
Programma del corso di Analisi Matematica 1 Corso di Laurea in Matematica Prof. A. Garroni - Canale Dl-Pa 1. Elementi di spazi metrici e di topologia 1.1 Completezza di R. Richiami: Estremo superiore,
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì e Metodi Matematici per l ingegneria Ing. Gestionale
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi vettoriali normati Uno spazio Vettoriale V si dice NORMATO se è definita su V una norma, cioè una funzione che verifica: v 0 e v = 0 v = 0 λv = λ v λ R(o
DettagliMINITOPOLOGIA MARCO MANETTI
MINITOPOLOGIA MARCO MANETTI Sommario. Minicorso di topologia generale orientato allo studio delle varietà differenziabili. Per approfondimenti e maggiori dettagli rimandiamo alla monografia [1]. Indice
DettagliI teoremi della funzione inversa e della funzione implicita
I teoremi della funzione inversa e della funzione implicita Appunti per il corso di Analisi Matematica 4 G. Mauceri Indice 1 Il teorema della funzione inversa 1 Il teorema della funzione implicita 3 1
Dettagli14 Spazi metrici completi
54 2006-apr-26 Geometria e Topologia I 14 Spazi metrici completi (14.1) Definizione. Una successione {x n } n in uno spazio metrico si dice di Cauchy se per ogni ɛ > 0 esiste un intero N = N(ɛ) per cui
DettagliSpazi di Banach e Spazi di Hilbert
Capitolo 1 Spazi di Banach e Spazi di Hilbert 1.1 Spazi normati e spazi di Banach In questa prima sezione ci occuperemo della definizione di spazio normato e di come su uno spazio normato sia possibile
DettagliPROVE PARZIALI DEL CORSO DI ANALISI FUNZIONALE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A
POVE PAZIALI DEL COSO DI ANALISI FUNZIONALE COSO DI LAUEA MAGISTALE IN MATEMATICA APPLICATA A.A. 29-21 SISTO BALDO, GIANDOMENICO OLANDI E ANTONIO MAIGONDA 1. Prima prova parziale Esercizio 1. Sia {E n
DettagliAlcuni equivalenti dell Assioma della Scelta
Alcuni equivalenti dell Assioma della Scelta Giugno 2010 Gabriele Gullà Sommario Dimostreremo l equivalenza fra l assioma della scelta ed altri enunciati della matematica piú o meno noti. Enunciati: 1)
DettagliEmbedding di uno spazio metrizzabile e compatto nello spazio Euclideo. Marco Vincenzo Secci
Embedding di uno spazio metrizzabile e compatto nello spazio Euclideo Marco Vincenzo Secci 27/09/2013 Indice 1 Richiami 3 1.1 Insiemi densi........................... 3 1.2 Embeddings............................
DettagliINTRODUZIONE ALLA ANALISI FUNZIONALE. Dispensa del Corso di Metodi Matematici della Fisica
INTRODUZIONE ALLA ANALISI FUNZIONALE Dispensa del Corso di Metodi Matematici della Fisica (versione estesa, 25 febbraio 2011) Prof. Marco Boiti a.a. 2010-2011 2 Indice 1 Spazi Metrici 5 1.1 Insiemi Aperti.
DettagliAPPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI. L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I
APPUNTI DI TEORIA DEGLI INSIEMI MAURIZIO CORNALBA L assioma della scelta e il lemma di Zorn Sia {A i } i I un insieme di insiemi. Il prodotto i I A i è l insieme di tutte le applicazioni α : I i I A i
DettagliCAPITOLO 1 SPAZI METRICI 1-1 DEFINIZIONI FONDAMENTALI
CAPITOLO 1 SPAZI METRICI 1-1 DEFINIZIONI FONDAMENTALI 1. Definizione Una distanza (o metrica) d su un insieme X è una funzione d(x, y) che ad ogni coppia (x, y) X X associa un numero reale, e tale che,
DettagliMINITOPOLOGIA M.M. Sommario. Un minicorso base di topologia generale orientato allo studio delle varietà differenziabili.
MINITOPOLOGIA M.M. Sommario. Un minicorso base di topologia generale orientato allo studio delle varietà differenziabili. Indice 1. Notazioni e riscaldamento 1 2. Relazioni di equivalenza e di ordine 3
DettagliCapitolo 1. Preliminari. 1.1 Notazioni
Introduzione Si definisce la topologia ball su uno spazio metrico come la topologia meno fine nella quale ogni bolla chiusa, nel senso della metrica, rimane chiusa. Questa topologia fu utilizzata inizialmente
DettagliGeometria Algebrica A.A Esercizi. Insiemi algebrici affini, Insiemi algebrici irriducibili.
Geometria Algebrica A.A. 2017 2018 Esercizi Insiemi algebrici affini, Insiemi algebrici irriducibili. Negli esercizi si suppone, se non scritto al contrario, che il campo k sia algebricamente chiuso di
DettagliSpazi di Funzioni. Docente:Alessandra Cutrì. A. Cutrì e Metodi Matematici per l ingegneria Ing. Gestionale
Spazi di Funzioni Docente:Alessandra Cutrì Spazi vettoriali normati Nel piano (R 2 ) e nello spazio ( R 3 ) sappiamo che la lunghezza di un vettore v si esprime rispettivamente come Se v = (v 1, v 2 )
DettagliAnalisi Superiore 1 Programma dettagliato (A.A. 2017/2018)
Analisi Superiore 1 Programma dettagliato (A.A. 2017/2018) Nel seguito trovate il programma (molto) dettagliato del corso di Analisi Superiore 1 relativo all a.a. 2017/2018, che riporta esattamente ciò
DettagliSi noti che questa definizione dice esattamente che
DISUGUAGLIANZA INTEGRALE DI JENSEN IN DIMENSIONE FINITA LIBOR VESELY integrazione. Prima disuguaglianza integrale di Jensen.. Motivazione. Siano un insieme convesso in uno spazio vettoriale, f : (, + ]
DettagliIl teorema di Sard. Alessandro Ghigi. 25 ottobre 2014
Il teorema di Sard Alessandro Ghigi 25 ottobre 2014 1 Sottoricoprimenti numerabili Esercizio 1. Sia X uno spazio topologico e sia Y X un sottospazio. Se {A i } i I è una base della topologia di X, allora
Dettagli1-Forme Differenziali
1-Forme Differenziali 30 novembre 2011 1 Definizioni di base Siano n N e A R n un insieme aperto. Con (R n ) denotiamo il duale topologico di R n, cioè l insieme (R n ) = {p : R n R : R-lineari e continue}.
DettagliNORMA DI UN VETTORE. Una NORMA VETTORIALE su R n è una funzione. : R n R +
NORMA DI UN VETTORE Una NORMA VETTORIALE su R n è una funzione. : R n R + {0}, che associa ad ogni vettore x R n di componenti x i, i = 1,..., n, uno scalare in modo che valgano le seguenti proprietà:
DettagliGeometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2015/2016
Geometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2015/2016 Martedì 29 settembre (2 ore). Introduzione del corso. Definizione di spazio topologico. Primi esempi: 1) topologia
DettagliUniversità degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Esonero 30 marzo 2015.
Università degli Studi di Roma Tre Corso di Laurea in Matematica a.a. 2014/2015 GE220 Topologia Esonero 30 marzo 2015 Nome e Cognome: Esercizio 1 6 punti Esercizio 2 4 punti Esercizio 3 6 punti Esercizio
DettagliIl teorema di Lusin (versione )
G.Gorni 7/8 Il teorema di Lusin versione 8-6-). Distanza da un insieme Deinizione. Dato uno spazio metrico X, d), un sottinsieme non vuoto A X e un punto x X deiniamo distanza ra x e A il numero distx,
Dettagli8. Topologia degli spazi metrici, II
8. Topologia degli spazi metrici, II Compattezza Cominciamo con un esempio Sia E un sottoinsieme di R 2. Esisterà in E un punto x 0 che abbia massima distanza dall origine? Ovviamente E dovrà essere limitato,
DettagliULTRAFILTRI E METODI NONSTANDARD IN TEORIA COMBINATORIA DEI NUMERI
ULTRAFILTRI E METODI NONSTANDARD IN TEORIA COMBINATORIA DEI NUMERI MAURO DI NASSO 1. Filtri e ultrafiltri Iniziamo introducendo le fondamentali nozioni di filtro e ultrafiltro. Definizione 1.1. Un filtro
DettagliMassimo limite e minimo limite di una funzione
Massimo limite e minimo limite di una funzione Sia f : A R una funzione, e sia p DA). Per ogni r > 0, l insieme ) E f p r) = { fx) x A I r p) \ {p} } è non vuoto; inoltre E f p r ) E f p r ) se 0 < r r.
DettagliAlcuni complementi di teoria dell integrazione.
Alcuni complementi di teoria dell integrazione. In ciò che segue si suppone di avere uno spazio di misura (,, µ) 1 Sia f una funzione misurabile su un insieme di misura positiva tale che f 0. Se fdµ =
Dettagli3 Terza lezione. Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni
3 Terza lezione. Il metodo diretto del Calcolo delle Variazioni Coercività Definizione 3.1 Una funzione F : X R si dice coerciva (risp. sequenzialmente coerciva) se per ogni t R esiste un sottoinsieme
DettagliESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE. T(f) = g(x)f(x)dx
ESERCIZI DI ANALISI FUNZIONALE.. Esercizi svolti.. Operatori lineari Esercizio.. Si consideri il funzionale T : C(,) R, dove g è la funzione g(x) = T(f) = g(x)f(x) dx, { se < x se < x < () Dimostrare che
DettagliSoluzioni degli esercizi:
Soluzioni degli esercizi: 1. Verifichiamo per prima cosa che la norma è continua: se x n x nella topologia indotta dalla norma (cioè se x n x 0), allora x n x. Questo è immediato, perché dalla disuguaglianza
DettagliPrincipio dell argomento e Biolomorfismi
CAPITOLO 8 Principio dell argomento e Biolomorfismi 8.1. Il Principio dell argomento. Una conseguenza molto importante del Teorema dei Residui è il seguente Teorema 8.1.1: (Principio dell argomento) Ω
DettagliMercoledì 15 ottobre (2 ore):
Geometria I- Diario delle lezioni L. Stoppino, Università dell Insubria, a.a. 2014/2015 Qui ci sono gli argomenti delle lezioni e delle esercitazioni svolte da me, non delle esercitazioni svolte dagli
DettagliGeometria Algebrica A.A Esercizi. Insiemi algebrici affini, Insiemi algebrici irriducibili.
Geometria Algebrica A.A. 2014 2015 Esercizi Insiemi algebrici affini, Insiemi algebrici irriducibili. Negli esercizi si suppone, se non scritto al contrario, che il campo k sia algebricamente chiuso di
DettagliIl teorema di Vitali-Lebesgue
Il teorema di Vitali-Lebesgue Gianluca Gorni Università di Udine gennaio 0 Nel 90 Giuseppe Vitali e Henri Lebesgue, indipendentemente uno dall altro, trovarono che si possono caratterizzare in modo elegante
Dettagli3 La curva di Peano. insieme di misura nulla in R m. Definiamo, ora,
Versione del 5/0/04 3 La curva di Peano Proposizione (a) Sia f : A R n R m con n < m. Se f è una funzione lipschitziana, allora f(a) è un insieme di misura nulla in R m. (b) Esiste una funzione ϕ C ( [0,
DettagliIntroduzione alla Topologia
SCIENTIA http://www.scientiajournal.org/ International Review of Scientific Synthesis ISSN 2282-2119 Quaderni di Matematica 2015 Matematica Open Source http://www.extrabyte.info Introduzione alla Topologia
DettagliCAPITOLO 5. Topologia degli Spazi metrici
CAPITOLO 5 Topologia degli Spazi metrici Sin ora abbiamo usato gli spazi metrici (principalmente R 2 ) come fonte di esempi per le varie nozioni topologiche trattate. È arrivato il momento di studiare
Dettagli