LO STALKING UNA BREVE PANORAMICA

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1 Cendon / Book DIRITTO PENALE PROFESSIONAL LO STALKING UNA BREVE PANORAMICA Gianna Rossi

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3 Edizione APRILE 2015 Copyright MMXV KEY SRL VIA PALOMBO VICALVI (FR) P.I./C.F ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione, di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), sono riservati per tutti i Paesi.

4 Cendon / Book DIRITTO PENALE Professional LO STALKING UNA BREVE PANORAMICA Gianna Rossi

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6 L'autore Gianna Rossi, classe Si è diplomata al Liceo Ginnasio Domenico Cotugno di L'Aquila. Ha conseguito la sua formazione presso l'università degli Studi di Perugia, dove si è laureata in Giurisprudenza e specializzata presso la Scuola di Specializzazione in Professioni Legali Lorenzo Migliorini. Ha svolto proficuamente la pratica forense nella città di Perugia, collaborando attivamente nello Studio Legale Associato Bigi- Quagliarini-Sordoni. Ha svolto un tirocinio presso la Procura della Repubblica di Perugia ed ha ricoperto le funzioni di VPO (Pubblico Ministero Onorario) nelle cause penali davanti al Giudice di Pace di Perugia. Attualmente vive e lavora a Roma, nello storico quartiere Parioli. Collabora con lo Studio Legale Muratori & Partners. Svolge, inoltre, attività di docenza in Centri di preparazione e assistenza agli esami universitari, quali: Universitalia (afferente alla Università Telematica Nicolò Cusano), con docenze frontali ed in video-conferenza, per le Sedi di Roma e Milano e Centro Studi Universitario Romano, nella sola sede della Capitale. Dal 2005, ha iniziato a collaborare con Riviste Giuridiche, cartacee e online, quali: Rassegna Giuridica Umbra, Il Nuovo Diritto, La Pratica Forense, Altalex, Diritto e Processo. Dal 2012 collabora nei Trattati Giuridici diretti dal Prof. Paolo Cendon. E' Autrice di numerose pubblicazioni (note a sentenza, articoli giuridici, ebook) vertenti su: responsabilità medica, medicina forense, psichiatria forense, diritto di famiglia, diritto del lavoro, diritto penale, sicurezza sul lavoro. L Opera E' difficile introdurre una pubblicazione sul tema dello Stalking e, a sommesso avviso di chi scrive, talvolta, anche inutile: ogni giornale, si può dire, a fitte scadenze, ogni episodio di cronaca, riportano, quasi giornalmente, casi ed effetti, cause e reazioni, drammi e paure, rabbie, fobie e perdite di sicurezza relativi ad episodi di Stalking. Con questo, seppur breve, volume si cerca di far comprendere un pò meglio il fenomeno dello Stalking e la sua disciplina. Dalle persecuzioni ci si può difendere, prima ancora che con l'intervento della Polizia e poi dei Giudici, con il coraggio di difendere la propria dignità. Non esistono ragioni sufficienti per sopportare e tollerare una intrusione violenta nella propria vita. Attraverso il presente ebook, si analizza il fenomeno, anche alla luce di una recente giurisprudenza.

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8 INDICE INTRODUZIONE Capitolo Primo LO STALKING: UNO SGUARDO D INSIEME 1.1 Il reato di molestia Il delitto di stalking. Matrice. Chiarimenti. Precisazioni Lo Stalking nel Codice Penale Procedibilità. Ammonimento. Pene Il caso deciso da TAR Piemonte, n. 320/2014 Capitolo Secondo I SOGGETTI DELLO STALKING LA VITTIMA ED IL (PRESUNTO?) COLPEVOLE 2.1 La vittima Dalla parte del (presunto?) cattivo : la difesa dell'accusato/a :...Tutto è bene...quel che finisce bene... Capitolo Terzo ATTI PERSECUTORI 3.1 Il cyber-stalking I c.d. atti persecutori Capitolo Quarto PROFILI RISARCITORI 4.1 Lo stalking ed i suoi profili risarcitori Stalking: un maxi risarcimento alla vittima per la sofferenza subìta

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10 Introduzione Recentemente, alla luce delle molteplici e variegate cronache, è possibile evidenziare un cresciuto interesse per le forme di molestia, inseguimento e persecuzione, denominate stalking, nonché, per le conseguenze anche a lungo termine delle vittime. Il termine inglese stalking indica persecuzioni, appostamenti, tentativi di comunicazione ripetute e indesiderate (lettere, telefonate, s, sms) capaci di attivare ed ingenerare ansia e paura nella vittima che non riesce più a svolgere normalmente la propria vita. Le vittime che non denunciano sono ancora troppe e sicuramente di più di quelle che denunciano, senza contare che in questi numeri non rientrano le violenze subite dalle donne sui luoghi di lavoro sotto altre forme come il mobbing, le discriminazioni di trattamento o peggio le violenze psicologiche. Le vittime, posso sviluppare severe e croniche forme di ansia, disturbi del sonno, stress, come autorevoli studi scientifici hanno dimostrato. Lo stalker, ovvero colui che mette in atto le molestie, può essere un conoscente o un estraneo, e spesso si tratta di un ex-partner. Possiamo distinguere due categorie di comportamenti attraverso i quali si può attuare lo stalking, ovvero le comunicazioni intrusive, quali telefono, lettere, sms, s, graffiti o murales) ed i contatti (pedinare o sorvegliare, visite sotto casa o sul posto di lavoro, minacce o aggressioni). Affinché si possa parlare di stalking, lo stalker deve agire verso una vittima scelta in base ad un investimento ideo-affettivo, su base reale o immaginaria; deve, altresì, mettere in atto comportamenti ripetitivi, insistenti ed intrusivi, mediante comunicazione o contatto. I comportamenti, sebbene si presentino con maggiore frequenza in modalità mista, possono essere così classificati: -lettere e fiori : 60% - telefonate : 78% - pedinamento : 75% - sorveglianza sotto casa : 35% - danno alla proprietà : 35% - violazione di domicilio : 26% - visita sul luogo di lavoro : 40% - appostamenti vari : 40% - minacce di violenza : 76% - violenza a terzi: 6% - violenza fisica di diversa entità : 37% - violenza sessuale : 10% - tentato omicidio : 3% 9

11 - omicidio/omicidio familiare : 5% - omicidio/suicidio : 5% Come si può osservare, tale classificazione non rispecchia i criteri di ordine di frequenza, quanto quelli di gravità. Tra i casi estremi la violenza a terzi, solitamente animali, deve essere concepita come vera e propria minaccia da non sottovalutare in quanto spesso sconfina con la possibilità omicidiaria. Infine la stalking victim deve sviluppare uno stato di allerta, di emergenza e di stress. Spesso lo stalker è un ex partner e, frequentemente, ma non comunemente, le vittime sono donne. Sono state individuate alcune tipologie di stolker: il risentito: colui che desidera vendicarsi di un danno o di un torto che ritiene di aver subito, in cerca di vendetta; il bisognoso d affetto: colui che desidera una relazione e attenzioni amorose e/o amicali; il corteggiatore incompetente: colui che ha scarsa o inesistente competenza relazionale espressa con comportamenti opprimenti, espliciti, aggressivi e villani; il respinto: colui che agisce in reazione ad un rifiuto; il predatore: colui che desidera vivamente avere rapporti sessuali con una vittima che può essere pedinata, inseguita e spaventata (G. GAMBINO, A. FABRIZI, F. DI MANNO, Lo Stalking: un fenomeno relazionale, in Riv. Sessuologia Clinica, XVI-2009/1, Franco Angeli, 2009). Dietro lo stalker vi è spesso un quadro psicologico compromesso ed i comportamenti messi in atto possono essere davvero rischiosi per la vittima, con seria preoccupazione per la propria incolumità. Come per altre forme di vittimizzazione è allora importante imparare a riconoscere il problema, senza negarlo, e a difendersi. Assume massima importanza il riconoscimento del problema, senza minimizzazioni rischiose ma con adozione di precauzioni: a tale scopo, bisogna informarsi, conoscere il fenomeno per poter così attuare comportamenti in grado di scoraggiare lo stolker. Può essere fondamentale modificare le abitudini e le routine o i comportamenti altamente prevedibili, raccogliere dati e prove per potersi rivolgere alle forze dell ordine e, se necessario, denunciare. Nel nostro Paese è anche possibile che possano essere stati fattori culturali e sociali a far sì che il fenomeno dello stalking, sia meno prevalente, ma una migliore attenzione permetterà in futuro una consapevolezza maggiore del problema. 10

12 Capitolo Primo LO STALKING: UNO SGUARDO D'INSIEME Sommario: 1.1 Il reato di molestia Il delitto di stalking. Matrice. Chiarimenti. Precisazioni Lo Stalking nel Codice Penale Procedibilità. Ammonimento. Pene Il caso deciso da TAR Piemonte, n. 320/ Il reato di molestia Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo è punito con l arresto fino a sei mesi o con l ammenda fino a 516 euro (art. 660 c.p.) Il reato di molestia o disturbo alle persone, previsto dall art. 660 c.p., punisce la condotta, insistente e petulante, idonea a turbare in modo apprezzabile le normali condizioni nelle quali si svolge la vita della persona molestata (Cass. 25 gennaio 1978, Laglia). Una condotta, pertanto, per assumere rilievo ai fini della configurabilità di tale reato, non è sufficiente che sia di per sé molesta o arrechi disturbo, ma è altresì necessario che sia accompagnata da petulanza o altro biasimevole motivo (Cass. Sez. I, 25 ottobre 1994, Mammoli). Per tale motivo la Suprema Corte ha escluso la sussistenza del reato di molestia in un caso in cui l agente si era limitato a chiedere, una sola volta, un bacio ad una donna, dopo aver detto a quest ultima che era una bella signora (Cass. Sez. I, 25 ottobre 1994, Mammoli). Al contrario, integra la fattispecie criminosa prevista dall art. 660 del codice penale il seguire petulantemente con automobili un gruppo di ragazze, richiamare la loro attenzione con suoni volgari, rasentarle pericolosamente e costringerle a rifugiarsi in casa, suonare insistentemente il clacson sotto le loro abitazioni (Cass. Sez. I, 23 gennaio 1990, Sedde). Analogamente, la Suprema Corte ha affermato la sussistenza del reato in caso di continuo, insistente, corteggiamento, chiaramente non gradito, di una donna, che si estrinsechi in ripetuti pedinamenti e in continue telefonate (Cass. 28 gennaio 1992, Candola). In un altro caso, risalente al 2002, il Sostituto Procuratore presso il 11