Didattica per competenze Il fattore C

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1 Convegno AIMC Parliamo di Nuove Indicazioni Asti, 21 settembre 2013 Didattica per competenze Il fattore C Graziella Pozzo

2 I - Dalla didattica delle conoscenze alla didattica per competenze. Cosa cambia? GPozzo, 2013

3 Cambia lo scenario Cambiano le parole Dalle materie alle discipline Dal programma al curricolo Dalle conoscenze alle competenze Da una didattica trasmissiva a una didattica laboratoriale GPozzo, 2013

4 Da visione semplice a visione complessa a disciplina Da materia inerte evolve e comprende il metodo Da insegnare la disciplina a insegnare con la disciplina GPozzo, 2013

5 Curricolo è il percorso che si fa insieme per far evolvere le conoscenze per sviluppare competenze GPozzo, 2013

6 Il curricolo è il percorso che l insegnante fa con gli studenti si fonda sull idea che i saperi della scuola non sono estranei alle domande della vita è dinamico e attento ai processi di costruzione di senso risponde all esigenza di mettere al centro l alunno con il suo bagaglio di conoscenze ed esperienze e di fornirgli strumenti concettuali dinamici adatti a leggere in modo critico un mondo in continuo cambiamento. GPozzo, 2013

7 Da cosa vogliamo insegnare? a cosa vogliamo che gli alunni imparino? = Quali contenuti mediare in modo che gli alunni diventino responsabili e autonomi e quindi competenti in un dato ambito? GPozzo, 2013

8 Cambia la prospettiva GPozzo, 2013

9 Il costrutto competenza" Sapere: le conoscenze Saper fare: la competenza operativa Saper essere: li atteggiamenti aper imparare: la capacità metacognitiva di riflettere sui processi e di controllarli GPozzo, 2013

10 sapere saper fare saper essere saper imparare Saperi - Tipi di conoscenza : sul mondo (enciclopedia); delle forme e funzioni; fonetica; generi testuali Saper fare (abilità): ripetere una sequenza di operazioni in modo da renderle automatiche - scorrere rapidamente un testo per cogliere l argomento, fare ipotesi sulla base di titolo e immagini prima di leggere un testo; individuare le parole chiave in un testo; indovinare una parola non nota dal contesto; sfruttare elementi verbali e non verbali (immagini, caratteri di stampa, segni diacritici) nella lettura di un testo a carattere disciplinare; Saper essere: convinzioni, atteggiamenti, disposizioni - Curiosità per il nuovo, disponibilità a correre rischi e tolleranza per situazioni incerte accettare la sfida, cimentarsi; accettare di non capire subito; - autoefficacia pensare di farcela, percezione di competenza Saper imparare: consapevolezza dei propri punti forti e deboli GPozzo, 2013

11 Competenza personale (saper essere) GPozzo, 2013

12 Dalle conoscenze alle competenze - esercizi e compiti scolastici - con un unica soluzione, che non evidenziano le strategie - valutati dall insegnante in termini di giusto / sbagliato - situazioni complesse, problematiche - che si prestano a più interpretazioni e a diverse strategie e soluzioni - da discutere argomentando le risposte date e riflettendo sul percorso seguito e da autovalutare

13 Hanno detto Abbiamo bisogno, tutti, di uscire dalla mentalità della scuola intesa come contenitore di persone, come monte orario e come mero strumento per diplomarci e magari trovare lavoro. Noi possiamo viverla a pieno, la scuola. Coccia, 18 anni, Roma Da Zai.net La Stampa, 25 ottobre 2004

14 La competenza interrogativa a scuola Forse al mondo ci sono solo due tipi di domande. Quelle che fanno a scuola, dove la risposta è nota in anticipo, domande che non vengono poste per saper di più, ma per altri motivi. E poi le altre, quelle del laboratorio. Dove non si conoscono le risposte e spesso nemmeno la domanda, prima di porla. Peter Hoeg, I quasi adatti

15 Per sviluppare competenze e mobilitare risorse Compiti contestualizzati, autentici, di realtà Situazioni problematiche Progetti DIDATTICA LABORATORIALE dimensione collaborativa 15

16 Indicazioni per il curricolo Punti di attenzione Didattica laboratoriale Valorizzare le risorse già disponibili = uso delle conoscenze pregresse Proporre compiti coinvolgenti = alunni attivi Osservare quanto l alunno sa e sa fare = sostegno individualizzato per il successo formativo Prevedere momenti di collaborazione = sviluppo competenza collaborativa Far riflettere su processi attivati e su quanto appreso = imparare a imparare verso l autonomia G,Pozzo, 2013

17 Avere cura del l Ambiente di Apprendimento per garantire il successo formativo

18 Ambiente di apprendimento: il fattore C Contenuti significativi Coinvolgimento Compiti complessi Collaboratività, condivisione, confronto Consapevolezza (meta cognizione) Criteri di valutazione espliciti e condivisi Controllo e auto valutazione Congruenza tra progettazione e valutazione Comunicazione efficace, clima Contesto fisico GPozzo, 2013

19 Contenuti significativi Significatività per la disciplina: riguarda nucleo e/o aspetto di competenza centrale per la disciplina Significatività per lo studente: è agganciato alle sue esperienze e conoscenze

20 Coinvolgimento Strategie dell insegnante Valorizzare l esperienza degli studenti Incuriosire Far ricercare soluzione originali Dare un giro alla lezione frontale Attivare le conoscenze già disponibili: usare il brainstorming (sua valenza affettiva e cognitiva) Stimolare la formulazione di domande e di ipotesi Problematizzare e stimolare il pensiero divergente Rendere l alunno protagonista e decisore

21 Dare un giro alla lezione per centrarla sull alunno Brainstorming su argomento scelto Costruzione mappa (in gruppo) Studio del testo a casa con consegna a) Annotare tutte le informazioni nuove del testo Sbarrare le informazioni non rilevanti della mappa b) Trovare la domanda chiave a cui ogni capoverso risponde a) In classe, confronto nel gruppo e costruzione mappa concettuale b) Confrontare le domande e provarsi a rispondere La procedura permette una gestione delle differenze!

22 Compito Compito come spazio di azione per ogni alunno e per la collaborazione tra alunni Nel compito l alunno usa quanto sa (conoscenze) e quanto sa fare (capacità operative e abilità), riflette su quanto sa o non sa fare (saper apprendere) e si dispone a risolvere la situazione problematica Il compito è un occasione per vedere quanto uno studente sa attivare le risorse disponibili, interne ed esterne, e cioè come si manifestano le sue competenze e a quale livello.

23 Caratteristiche del compito Porta gli studenti ad interessarsi della realtà e a tenere conto dei problemi attuali, sia personali che sociali Assegna agli alunni un ruolo attivo Richiede di riesaminare in un contesto nuovo una forma, un concetto o un problema precedentemente studiato Richiede di fare scelte e prendere decisioni Porta ad assumere il rischio dell insuccesso Richiede negoziazione e collaborazione con i compagni e con l insegnante Può richiedere più tentativi Viene portato a termine con successo Gli alunni possono condividere i risultati e valutarlo Gli alunni possono riflettere su punti di forza e difficoltà incontrate.

24 Laboratorio Matematica - Vacanze in camper VACANZE IN CAMPER Quest anno papà e mamma e Luca hanno deciso di noleggiare un camper per le vacanze e porteranno anche Tobia, il loro cagnolino. Le loro vacanze dureranno 10 giorni: visiteranno la Toscana e l Umbria e pensano di percorrere circa 2000 chilometri. Hanno deciso di partire il 3 agosto. Su Internet hanno trovato e stampato la seguente tabella per leggerla attentamente e scegliere insieme la soluzione più conveniente. CAMPER Prezzi tutto compreso! Dovete mettere solo il gasolio, le stoviglie e la biancheria 3 Posti MARLIN BASSA (giugno, luglio e settembre) Tariffa tutto compreso senza limiti di km Tariffa con 100 km al giorno inclusi* STAGIONE Tariffa tutto compreso senza limiti di km ALTA ( agosto) Tariffa con 100 km al giorno inclusi* Posti AUTOROLLER costo per ogni Km in più 0,22 Qual è il camper più conveniente per le esigenze per la famiglia di Luca? Scrivi il tuo ragionamento e i tuoi calcoli. Poi confrontati con un compagno.

25 Collaborazione Classe come contesto sociale Lavoro di gruppo per risolvere situazione problematica o per elaborare e realizzare piccoli progetti favorisce condivisione e negoziazione di significati e decisioni sviluppa capacità di motivare e argomentare sviluppa la capacità di valutare i risultati

26 Sulla dimensione collaborativa in classe Promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, la gestione degli inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione. La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono, infatti, importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al fine di ottenere la partecipazione più ampia dei bambini e degli adolescenti a un progetto educativo condiviso. da Cultura scuola persona. Indicazioni per il curricolo

27 Criteri espliciti e condivisi La presentazione del compito comprende - esplicitazione dello scopo (perché facciamo questo?) - Esplicitazione del punto d arrivo / prodotto (quale sarà il prodotto finale?) - Esplicitazione dei criteri di valutazione del processo (come ho/abbiamo lavorato?), del prodotto (come faccio a sapere se il prodotto è di qualità?)

28 Realizzare una valutazione per l apprendimento criteri espliciti condivisi o costruiti insieme confronto e discussione con i compagni descrizione del procedimento seguito e motivazione riflessione su procedure, punti di forza e debolezza uso del feedback, libero o guidato, degli alunni osservazioni dell insegnante feedback dell insegnante colloqui, interviste

29 Punti di forza di una valutazione esplicita e trasparente Chiarezza su cosa mette in gioco il compito alunni in grado di capire cosa viene richiesto confrontare e discutere le diverse soluzioni riflettere su quanto fatto insegnante in grado di osservare aspetti puntuali dare un feedback puntuale agli alunni (sulle prestazioni) Graziella Pozzo

30 Valutare un resoconto Contenuti INDICATORI Organizzazione Appropriatezza Coesione Correttezza DESCRITTORI Sa cogliere i momenti chiave Le informazioni sono complete Sa scandire il testo seguendo una logica consequenziale Sa mantenere un equilibrio tra le parti Conosce le convenzioni del genere testuale Usa un lessico appropriato Usa articolatori logici Sa scrivere frasi corrette **** *** ** * **** avanzato *** intermedio ** di base * parziale

31 Rubrica valutativa competenze trasversali Interesse e impegno Chiede spiegazioni Richiama conoscenze note Svolge l attività in modo attento e concentrato *** ** * Partecipazione Interagisce e si confronta con i compagni Propone idee e soluzioni Offre e chiede aiuto Meta cognizione e valutazione Riflette su quanto propone e lo sa motivare Riflette su quanto gli altri propongono Sa riconoscere i propri punti di forza e debolezza Valuta il proprio operato e quello dei compagni su criteri condivisi Autonomia Comprende quanto richiesto dall attività Si sofferma su quanto proposto e fa un piano d azione Sa prendere iniziative per migliorare il lavoro *** Pienamente ** In parte * Non ancora

32 Consapevolezza la riflessione meta cognitiva Coinvolgere gli alunni nella riflessione - li porta a riflettere su comportamenti e atteggiamenti - li aiuta a individuare punti di forza e difficoltà incontrate nell esecuzione del lavoro

33 Stimolare la riflessione Stralci di conversazioni di bambini - infanzia Dopo aver riunito i bambini davanti ad un armadio che contiene dei libri preziosi, abbiamo detto loro che ne avremo preso uno per raccontare una storia. Visto che la storia era preziosa anche noi dovevamo essere speciali. Abbiamo fatto delle domande: Come ci possiamo sedere? Asia : con le gambe incrociate Giorgio. Le mani sulle ginocchia Alessia: la bocca chiusa Chiara: guardare la maestra Dato che il cerchio non era ben chiuso, Bassma osserva. Maestra stringiamoci bene così le parole non scappano! Si inizia il racconto leggendo dal libro.

34 Chiedere il feedback Data.. Classe... Ora.. Compito Questo lavoro mi è/non mi è piaciuto. Perché Ho provato a. Ho trovato facile... Ho trovato difficile Quando ho avuto difficoltà ho cercato di. La prossima volta avrei bisogno di...

35 Perché far riflettere e chiedere il feedback per l insegnante fornisce un punto di vista diverso dal suo fa emergere le difficoltà indica strategie di individualizzazione indica i punti critici del percorso seguito e dei materiali usati per lo studente sviluppa la lingua per parlare delle difficoltà aiuta a individuarle e a dare loro un nome (sapere di non sapere) serve per attivare la strategia del chiedere aiuto stimola l autoregolazione e l auto valutazione

36 Favorire l autovalutazione Nome: Data: Ho trovato facile (*), non troppo facile (**) difficile (***) capire le consegne.. rispondere alle domande di comprensione.. descrivere il disegno in modo puntuale.. rispondere alle domande di interpretazione e analisi critica.. confrontare due testi per trovare somiglianze e differenze.. elaborare un breve testo scritto.. Cosa mi è piaciuto di più fare:. Cosa mi è piaciuto di meno fare:. Di che cosa ho bisogno:..

37 COGNOME E NOME: Data Classe Ora Attività/ Lezione Durante l attività in classe: Come ho lavorato nel gruppo *** ** * organizzare / coordinare il lavoro dei compagni concordare i concetti chiave spiegare i concetti ai compagni Ho esposto l argomento al nuovo gruppo con sicurezza con qualche incertezza in maniera confusa in modo chiaro in modo abbastanza chiaro in modo incompleto in modo completo in modo abbast. completo in modo incompleto non ho avuto bisogno di aiuti qualche aiuto bisogno di aiuti per esprimermi Ho chiesto aiuto quando:

38 Congruenza Garantire una stretta connessione tra progettazione e valutazione si valuta quello che si è progettato e realizzato I passi Esplicitare la competenza /e in gioco in UdA o compito Esplicitare lo scopo dell UdA o del compito (Perché facciamo questo?) Esplicitare il prodotto finale atteso Usare criteri trasparenti riferiti a una specifica situazione o compito o portare gli alunni a riflettere sui criteri di valutazione

39 Per una valutazione congruente Indicatori chiari pratiche congruenti criteri di valutazione coerenti valutazione dell insegnante comprensibile per lo studente (criteri condivisi) possibilità per l alunno di auto valutarsi e valutare le prestazioni dei compagni.

40 Comunicazione efficace Dispositivi nelle mani dell insegnante Esplicitazione e condivisione dello scopo del compito Esplicitazione e condivisione dei criteri di valutazione La qualità del feedback La natura delle domande

41 Il feedback dell insegnante Brava Simona, Beh non era un esercizio difficile! Andrea, la tua ortografia sta decisamente migliorando. Ho notato che ti sforzi di essere più attento quando scrivi. Proprio un brutto tema, Mauro! Non me lo aspettavo da te. Ho notato che questa volta non sei riuscita a trovare abbastanza argomenti... Laura, il tuo test è stato il migliore della classe! Sei decisamente più corretto dell ultima volta, ma devi ancora lavorare sul condizionale!

42 Feedback dell insegnante casuale generico (-) centrato su persona con alto grado di inferenza poco informativo su positività e criticità mirato a dare un giudizio (+) sistematico puntuale centrato su prestazioni Descrittivo, con basso grado di inferenza costruttivo, sottolinea sforzo e criticità mirato al miglioramento

43 Clima improntato a empatia e capacità di ascolto, al rispetto della persona e delle differenze, basato sulla fiducia reciproca, dispone ad affrontare sfide, rischi e imprevisti senza troppa ansia favorisce un apprendimento significativo Graziella Pozzo

44 Contesto fisico Setting funzionale al lavoro da svolgere

45 Si impara meglio facendo. Ma si impara ancora meglio se si combina il fare con il parlare di quello che si è fatto e con il riflettere su quanto si è fatto. Seymour Papert

46 GRAZIE!

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