ALLEGATO A. Allo Sportello Unico del Comune di per il successivo inoltro alla Provincia di Pisa U.O. Emissioni in atmosfera

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1 ALLEGATO A Allo Sportello Unico del Comune di per il successivo inoltro alla Provincia di Pisa U.O. Emissioni in atmosfera OGGETTO: DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA ART. 272 c.2 D.LGS 152/06 DERIVANTI DALL'ATTIVITA' DI COME DA ALLEGATO H (N ) ALLA DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. DEL Il sottoscritto nato a (Prov ) il in qualità di Legale rappresentante dell impresa con ragione sociale: ; sede legale nel Comune di ( ), via n. Loc. ; recapito telefonico ; recapito dove ricevere le (obbligatorio). CHIEDE 1. Di aderire all'autorizzazione in via generale di cui all'oggetto da svolgere nello stabilimento posto nel Comune di (PI), via n. Loc., in relazione alle emissioni esplicitate di seguito e specificate nell'allegato quadro riassuntivo delle emissioni. Il sottoscritto precisa che nella fattispecie si tratta di autorizzazione per: Rinnovo di autorizzazione in forma tacita o espressa, autorizzazione n. del rilasciata da ai sensi dell'art. Nuovo stabilimento da ubicare nel Comune di, in Via Loc. Trasferimento di impianto già autorizzato con autorizzazione n. del rilasciata da ai sensi dell'art. trasferito dal Comune di, Via nel nuovo insediamento del Comune di, in Via Loc. A tal fine, consapevole delle responsabilità penali, previste dall art. 496 c.p. e richiamate dall art. 76 del D.P.R. 445 del 28 Dicembre 2000, per le dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, e del fatto che le dichiarazioni false comportano la perdita del beneficio ottenuto DICHIARA 1. che l attività in oggetto è inclusa tra quelle specificate dall art 272, comma 2, del D.Lgs. n. 152/2006; 2. che le attività svolte non superano i parametri di soglia di produzione, consumo o altro indicati nella PARTE II dell Allegato IV alla PARTE V del D.Lgs. 152/2006 (le soglie si riferiscono all insieme delle attività esercitate nello stesso luogo, mediante uno o più impianti o macchinari e sistemi non fissi o operazioni manuali); 3. che le attività svolte non ricadono negli obblighi dell art. 275 del D. Lgs. n. 152/2006;

2 Si allega : 4. che, per quanto previsto all art. 272, comma 4 lett. a), non sono presenti nelle emissioni sostanze cancerogene, tossiche per la riproduzione o mutagene o sostanze di tossicità e cumulabilità particolarmente elevate, come individuate dalla PARTE II dell allegato I alla PARTE V del D.Lgs. 152/2006; 5. che, per quanto previsto all art. 272, comma 4 lett. b) e 4 bis, non sono utilizzate, nell impianto o nell attività, le sostanze o i preparati classificati dal D.Lgs. 52/97 come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione, a causa del loro contenuto di COV e ai quali sono state assegnate etichette con le frasi di rischio R45, R46, R49, R60, R61; 6. di aver compreso i contenuti della Determinazione della Provincia di Pisa n. del nella quale sono definiti i requisiti, le indicazioni, le prescrizioni a cui attenersi nel tempo per l'attività di cui è richiesta l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera in via generale e con la quale sono approvati i relativi modelli. 7. di aver verificato di rientrare nei requisiti generali e di impegnarsi a rispettare le prescrizioni, le indicazioni e quanto altro specificato nell'allegato tecnico ALLEGATO H (n ) e nella parte relativa agli Adempimenti comuni di cui all ALLEGATO B e ALLEGATO C alla Determinazione n., del che recepisce i modelli di autorizzazione in via generale di cui trattasi; (1) una planimetria generale dell impianto in scala con dettaglio non inferiore a 1:500 nella quale sia chiaramente individuata l area occupata dall attività produttiva ed i punti di emissione. (2) stralcio della mappa topografica 1:2000 nella quale siano evidenziati, oltre allo stabilimento gli edifici circostanti, nel raggio di 50 metri, con l'indicazione dell'altezza ed evidenziando la presenza di edifici residenziali. (3) un quadro riassuntivo delle emissioni redatto secondo i criteri illustrati nel modello definito in ALLEGATO G (4) solo in caso di domanda di rinnovo: le eventuali certificazioni analitiche previste di seguito al punto n. 4 lettera d) dell'allegato Lettera D. data In Fede il Legale Rappresentante (timbro della ditta e firma) Allegare copia di documento di identità del sottoscrittore Il sottoscritto dichiara di essere informato che, ai sensi e per gli effetti di cui all art.13 del D.Lgs.30 giugno 2003 n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personale), i dati personali contenuti nella presente domanda di adesione sono di natura obbligatoria e potranno essere trattati da parte della Pubblica Amministrazione procedente e da altri soggetti coinvolti nell ambito del procedimento per il quale sono stati richiesti, con i limiti stabiliti dal predetto Codice, dalla legge e dai regolamenti, fermo restando i diritti previsti dall art.7 del Codice medesimo.

3 Prescrizioni e indicazioni generali per tutte le attività ALLEGATO B 1) La classificazione delle Sostanze Chimiche citate negli allegati del presente atto è riferita a quella riportata nell Allegato 1 alla Parte Quinta del D.Lgs 152/06. 2) I camini devono possedere una sezione di sbocco diretta in atmosfera, con orientamento verticale, priva di ogni ostacolo che possa impedire l'innalzamento del pennacchio e la sua diffusione in ogni direzione. In ogni caso la sezione di sbocco deve avere un altezza minima non inferiore al colmo del tetto dell edificio da cui fuoriesce il camino. 3) Le emissioni derivanti da apparecchiature, apparati o macchine devono essere captate nel punto più prossimo al luogo ove si generano, al fine di ottenere nel rispetto delle norme di sicurezza, flussi gassosi caratterizzati da limitata portata ed elevata concentrazione, tali da agevolare l'abbattimento delle sostanze inquinanti presenti. Non sono ammissibili emissioni di impianti e/o lavorazioni in ambiente confinato e successiva emissione in atmosfera mediante aperture di ricambio dell'aria quali ventole a parete, torrini o cupolini di areazione, porte e finestre. 4) Alla dichiarazione di adesione all autorizzazione generale come specificato nel modello di domanda deve sempre essere allegato per la conferma di validità della stessa: a) una planimetria generale dell impianto in scala con dettaglio non inferiore a 1:500 nella quale sia individuata l area occupata dall attività produttiva ed i punti di emissione. b) stralcio della mappa topografica 1:2000 nella quale siano evidenziati, oltre allo stabilimento gli edifici circostanti, nel raggio di 50 metri, con l'altezza ed evidenziando la presenza di edifici civili. c) un quadro riassuntivo delle emissioni redatto secondo i criteri illustrati nel modello posto di seguito in ALLEGATO G Inoltre nei soli casi di rinnovo: possono essere presentate assieme alla domanda: d) certificazioni analitiche riferite alla determinazione dei parametri emissivi di cui è previsto il monitoraggio. Le analisi sono correttamente valutate se effettuate da meno di un anno rispetto alla data di presentazione della domanda di rinnovo dell'autorizzazione e servono ad evitare di doverle presentare nel periodo di osservazione successivo ai 45 giorni dall'adesione alla domanda e ad avere una certezza preventiva della coerenza del quadro riassuntivo delle emissioni presentato e del rispetto dei requisiti emissivi dettati dallo specifico allegato tecnico. 5) Nel caso in cui l azienda intenda apportare modifiche all apparato produttivo dovrà essere fatto riferimento a quanto indicato nel successivo ALLEGATO D. 6) L autorizzazione generale decorre per silenzio assenso in seguito alla adesione nei modi e nei termini previsti all'art. 272 comma 3 del D.Lgs 152/06, per un periodo pari ai dieci anni entro il quale, con il dovuto anticipo è necessario procedere al rinnovo secondo le indicazioni dell'eventuale nuovo modello di autorizzazione che sarà reso disponibile. 7) L installazione dei nuovi impianti nello stabilimento potrà avvenire non prima di 46 giorni dalla presentazione della domanda di adesione alla autorità competente.

4 ALLEGATO C Adempimenti comuni per il controllo per la verifica ed il controllo delle emissioni 1) In caso di nuovi stabilimenti, almeno 15 giorni prima di dare inizio alla messa in esercizio dello stabilimento, la Ditta dovrà darne comunicazione scritta alla Provincia, al Comune sede dello stabilimento ed al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.T.; 2) entro il termine massimo di 90 giorni, successivi alla messa in esercizio, dovrà essere effettuata la messa a regime dello stabilimento procedendo ad un periodo di marcia controllata, decorrente dalla messa e regime, non inferiore a dieci giorni nel quale svolgere i campionamenti da effettuarsi secondo le modalità di cui al successivo punto 3). La Ditta dovrà segnalare al Dipartimento Provinciale A.R.P.A.T. territorialmente competente, con un preavviso di almeno 7 giorni, le date in cui intende effettuare tali autocontrolli, al fine di consentire l eventuale presenza dei tecnici del Servizio. La messa a regime ed il conseguente periodo di marcia controllata dovrà essere effettuata per gli impianti nuovi, e anche per i trasferimenti e le modifiche; 3) nel solo caso in cui la domanda di adesione si riferisca ad un rinnovo di una precedente autorizzazione in scadenza, la comunicazione di messa a regime e messa in esercizio di cui sopra non deve essere effettuata. Devono però essere fatti pervenire, nei termini indicati nel successivo punto 5) o, meglio, contemporaneamente alla data di presentazione della domanda di adesione stessa, i risultati di analisi chimiche, che attestino il rispetto dello scenario emissivo riportato nel quadro emissivo allegato alla domanda di adesione e il rispetto dei valori limite indicati per questa specifica attività nel successivo ALLEGATO H. Tali certificazioni analitiche dovranno avere una data non anteriore ad un anno dalla data di presentazione della domanda. 4) per ogni rilevamento, o autocontrollo, dovranno essere effettuati almeno tre campionamenti sui condotti di emissione secondo i metodi di campionamento ed analisi ai sensi dell art. 271, comma 17, del D.Lgs. 152/2006; metodi diversi di campionamento ed analisi che la Ditta intendesse adottare dovranno essere preventivamente proposti e concordati per scritto con il Dipartimento Provinciale dell'a.r.p.a.t. Di Pisa. 5) entro 150 giorni dalla data di presentazione della domanda di adesione all'autorizzazione alle emissioni in atmosfera in via generale, l'impresa deve provvedere a far pervenire i risultati delle analisi condotte ai camini nel periodo di marcia controllata di cui al punto 2, ovvero le analisi previste al punto n. 3, relative all'ultimo esercizio precedente il rinnovo, in caso di domanda di rinnovo. I risultati delle analisi devono pervenire con lettera di accompagnamento su carta intestata dell'impresa autorizzata. Il mancato pervenire di tali analisi è sanzionabile ai sensi dell'art. 279 comma 4 e comporta l'immediata sospensione dell'autorizzazione. 6) I condotti terminali per lo scarico in atmosfera degli effluenti (camini), devono essere provvisti di idonee prese di campionamento conformi, anche per posizionamento, ai criteri imposti dalle specifiche norme tecniche tecniche vigenti. Eventuali deroghe devono essere ottenute mediante provvedimento espresso dell'autorità competente al di fuori del procedimento di autorizzazione per silenzio assenso. 7) i punti di prelievo ai camini devono essere resi accessibili agli organi di controllo mediante strutture di accesso (scale, parapetti, etc.) rispondenti alle misure di sicurezza previste dalle norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro; i prelievi dei campioni al camino dovranno essere effettuati nelle condizioni di funzionamento più gravose in modo da verificare il rispetto dei valori limite alle peggiori condizioni prevedibili.

5 8) In caso di guasti o anomalie tali da non poter essere riparati nelle successive 8 ore lavorative, oltre alla compilazione del registro di cui al successivo punto n. 12 ed all obbligo (sempre vigente) di cessare o diminuire la lavorazione qualora non siano garantiti i valori limite emissivi prescritti, è richiesto avvisare immediatamente tramite fax o per la Provincia di Pisa U.O. Emissioni in Atmosfera; 9) fatta eccezione per i casi indicati nei singoli allegati tecnici, il titolare dell impresa dovrà verificare il rispetto dei valori-limite delle proprie emissioni, secondo la periodicità indicata, tramite l effettuazione di apposite analisi sulle emissioni. Relativamente ai metodi di campionamento e analisi degli inquinanti, si applica quanto previsto dal comma 17 dell art. 271 del D.Lgs. n. 152/2006 ed al punto 2.3 allegato VI alla parte V del D.Lgs. n.152/06. Le emissioni di Composti organici volatili (COV) salvo dove diversamente indicato nei singoli allegati, sono riferite alle classi III, IV e V della Tabella D la Classe I e II, possono essere presenti come contaminanti in tracce e devono avere in emissione valori massimi inferiori ad 1/20 della soglia di rilevanza. In nessun caso deve essere superata la concentrazione di 600 mg/nmc di C.O.V. totali. 10) i campionamenti periodici, dove previsti, dovranno essere eseguiti con la frequenza indicata, a partire dall anno successivo a quello nel quale sono stati effettuati i campionamenti di cui ai punti 2) e 3).Almeno quindici giorni prima della data prevista per il campionamento deve essere avvisato il Dipartimento Provinciale dell A.R.P.A.T. di Pisa indicando l'orario previsto. I certificati di campionamento ed analisi dovranno essere conformi ai fac-simile disponibili sul sito della Provincia, conservati presso l impresa e resi disponibili per l ente di controllo per tutta la durata dell'autorizzazione o inviati su richiesta. 11) per le attività per le quali non è prevista l esecuzione delle analisi periodiche sulle emissioni i valori limite si intendono rispettati in base ai dati di consumo delle materie prime e ai parametri di controllo e manutenzione preventiva, fissati negli allegati tecnici specifici. Tali dati dovranno essere annotati in un apposito registro, redatto secondo il modello generico indicato in ALLEGATO E o secondo le specifiche indicazioni di ogni singolo allegato (ALLEGATO H da n.1 a n.30).la registrazione periodica, comprova l'effettiva entità di utilizzo degli impianti determinata in base alla velocità di consumo degli stessi e sostituisce l'obbligo di analisi chimiche periodiche successive alla fase di marcia controllata degli impianti. Tale sistema di registrazione non sostituisce la necessità di dover rispettare comunque i valori limite emissivi prescritti per lo stabilimento come flusso di massa o concentrazione. Per particolari motivi le analisi di autocontrollo iniziali dovranno essere ripetute su richiesta della Provincia di Pisa. Anche dove non è reso obbligatorio si consiglia egualmente di effettuare su base volontaria analisi chimiche del refluo nei casi in cui si avverta che vi possano essere anormali condizioni operative. 12) per tutte le attività deve essere garantito un adeguato programma di manutenzione degli impianti di abbattimento, ove previsti, secondo le indicazioni del costruttore/fornitore. Deve essere predisposto, adottato e compilato periodicamente un apposito registro, con pagine numerate in sequenza, secondo il modello riportato nell ALLEGATO F, nel quale annotare le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il registro deve essere conservato in azienda e messo a disposizione delle autorità preposte al controllo. Nel registro, indipendentemente dalle indicazioni di manutenzione fornite dal costruttore, devono essere annotati almeno una volta all'anno gli esiti della verifica dello stato di manutenzione degli impianti di abbattimento attuata da personale qualificato, da strutture esterne. In caso di guasti o anomalie di funzionamento devono essere allegate al registro specifiche note tecniche dalle quali si capisca il tipo di guasto o anomalia riscontrato e l'intervento tecnico adottato.

6 ALLEGATO D Comunicazioni relative a variazioni e modifiche in corso di autorizzazione Nel caso che l azienda intenda apportare, successivamente all'ottenimento dell'autorizzazione generale di cui trattasi, modifiche all apparato produttivo l autorizzazione di carattere generale a cui il gestore dello stabilimento ha già aderito in precedenza rimane valida purché continuino a sussistere i requisiti per avvalersi dell autorizzazione generale indicati nei singoli allegati tecnici previsti nella presente Deliberazione. In ogni caso, il titolare dell attività è tenuto ad aggiornare il quadro emissivo della propria attività inviando il quadro riassuntivo aggiornato delle emissioni di cui all ALLEGATO G. La comunicazione preventiva è accettata con procedura di silenzio assenso dopo il 45-esimo giorno di presentazione all'autorità competente. Qualora la modifica comporti il superamento dei parametri indicati dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, la modifica sarà ritenuta sostanziale e l interessato dovrà richiedere l autorizzazione secondo le modalità previste dagli artt. 269 e 275 del D.Lgs. 152/2006.

7 ALLEGATO E Fac Simile del registro materie prime e modalità di tenuta RAGIONE SOCIALE:... ATTIVITA RIFERIMENTO ALLEGATO TECNICO n. Tipologia Prodotto (fondo, mastice diluente vernice, quantità di materia prima ecc.) Denominazione commerciale prodotto Fornitore prodotto e data ingresso in azienda COV contenuto (g/l) % RS COV immesso nel ciclo produttivo Colonna riporto consumo COV trimestrale Colonna riporto consumo COV chiusura annuale I consumi dei prodotti che danno origine ad emissioni, (solventi, vernici, colle, mastici, ecc.) e anche quelli delle materie prime che indirettamente determinano le soglie di potenzialità definite nei singoli allegati tecnici (legno vergine, semilavorati, alimenti, ecc,) devono essere annotati, con frequenza trimestrale secondo le indicazioni specifiche fornite caso per caso, su apposito registro secondo il fac simile sopra riportato. Il registro deve essere aggiornato in linea con la registrazione dei documenti di trasporto della merce. I prodotti acquistati in una certa data devono essere registrati e trascritti entro i 90 giorni successivi. Gli acquisti devono essere effettuati tenendo di conto dei limiti fissati nell'autorizzazione generale di cui trattasi. Il registro deve avere pagine numerate in sequenza e deve essere tenuto a disposizione della autorità predisposta al controllo. Entro la fine del mese di gennaio si provvede alla compilazione dell'ultima colonna da aggiornare con i dati di chiusura dell'anno precedente, tenuto di conto delle rimanenze di magazzino al 31 dicembre.

8 ALLEGATO F Fac Simile del registro manutenzione impianti e modalità di tenuta RAGIONE SOCIALE:... ATTIVITA RIFERIMENTO ALLEGATO TECNICO n. Sigla emissione Data e ora dell'interruzione dell'esercizio o della verifica Motivo dell'interruzion e dell'esercizio o esito verifica Data ed ora del ripristino o fine verifica Annotazioni in esito alla verifica manutentiva, interventi attuati Firma del responsabile conduzione impianto Il registro deve essere rilegato ed avere pagine numerate in sequenza e deve essere tenuto in azienda sempre a disposizione della autorità predisposta al controllo. In caso o di interventi esterni (sostituzione carboni attivi, riparazione manica filtrante, sostituzioni di parti funzionali, ecc.) le annotazioni della quinta colonna devono essere riferite anche alla nota di intervento tecnico eseguito dall'operatore esterno, da fornitore degli impianti o dal manutentore.

9 ALLEGATO G Quadro riassuntivo delle emissioni modalità di compilazione RAGIONE SOCIALE:... Sigla Origine Portata Sezione Velocità Temp. altezza Durata Tipologia impianto di abbattimento Nm 3 /h m 2 m/s C m h/g g/a Inquinanti emessi mg/nm 3 kg/h (a) (b) (c) (d) (e) (f) (g) (h) (i) (l) (m) (n) (o) (a) - Sigla dell emissione cioè numero o lettera di identificazione; (b) - Origine, ovvero definire la fase lavorativa che origina l emissione ;(c) - Portata della corrente gassosa che costituisce l emissione (in Nmc/h); (d) - Superficie della sezione di sbocco (in metri quadri); (e) - Velocità teorica dell effluente gassoso allo sbocco dal camino (in m/sec); (f) -Temperatura media di emissione; (g) - Altezza geometrica rispetto al suolo (in metri) del condotto (camino) che costituisce l emissione; (h - i) - Durata di attivazione dell emissione in ore al giorno e in giorni all anno; (l) - Indicazioni inerenti la presenza di un dato tipo di impianto di abbattimento specificandone la tipologia; (m) - Tipo di inquinanti emessi da rapportare alle classi e alle tabelle individuate dalla normativa vigente; (n) - Concentrazione massima di ciascun inquinante emesso al camino in mg/nmc secco; (o) -Corrente di massa degli inquinanti emessi. IN CASO DI COMPILAZIONE PER IL RINNOVO DI AUTORIZZAZIONE, I DATI DEVONO ESSERE COERENTI CON QUANTO RILEVATO SPERIMENTALMENTE ALLE PEGGIORI CONDIZIONI PREVEDIBILI.

10 ALLEGATI TECNICI PER LE VARIE ATTIVITA ALLEGATO H

11 ELENCO ALLEGATI TECNICI ALLEGATO 1 ALLEGATO 2 IMPIANTI DI TIPOGRAFIA, LITOGRAFIA, SERIGRAFIA, CON UTILIZZO DI PRODOTTI PER LA STAMPA (INCHIOSTRI, VERNICI E SIMILARI) GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO NON SUPERIORE A 30 kg/giorno. IMPIANTI DI PRODUZIONE DI PRODOTTI IN VETRORESINE CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI RESINA PRONTA ALL'USO NON SUPERIORE A 200 kg/giorno. ALLEGATO 3 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E PRODOTTI DELLE MATERIE PLASTICHE CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORE A 500 kg/giorno ALLEGATO 4 ALLEGATO 5 ALLEGATO 6 ALLEGATO 7 ALLEGATO 8 ALLEGATO 9 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI MOBILI, OGGETTI, IMBALLAGGI, PRODOTTI SEMIFINITI IN MATERIALE A BASE DI LEGNO CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORE A 2000 kg/giorno. IMPIANTI PER LA VERNICIATURA, LACCATURA, DORATURA DI MOBILI ED ALTRI OGGETTI IN LEGNO CON UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO NON SUPERIORE A 50 kg/giorno. IMPIANTI PER LA VERNICIATURA DI OGGETTI VARI IN METALLI O VETRO CON UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO NON SUPERIORE A 50 kg/giorno (nel quantitativo non devono essere considerate le vernici all acqua) IMPIANTI PER PANIFICAZIONE, PASTICCERIA E AFFINI CON CONSUMO DI FARINA NON SUPERIORE A 1500 kg/giorno IMPIANTI PER LA TORREFAZIONE DI CAFFE ED ALTRI PRODOTTI TOSTATI CON PRODUZIONE NON SUPERIORE A 450 kg/g IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI MASTICI, PITTURE, VERNICI, CERE, INCHIOSTRI E AFFINI CON PRODUZIONE COMPLESSIVA NON SUPERIORE A 500 kg/ora ALLEGATO 10 IMPIANTI PER LO SGRASSAGGIO SUPERFICIALE DEI METALLI CON CONSUMO DI SOLVENTI NON SUPERIORE A 10 kg/giorno ALLEGATO 11 ALLEGATO 12 ALLEGATO 13 ALLEGATO 14 LABORATORI ORAFI CON FUSIONE DI METALLI CON MENO DI VENTICINQUE ADDETTI IMPIANTI PER ANODIZZAZIONE, GALVANOTECNICA, FOSFATAZIONE DI SUPERFICI METALLICHE CON CONSUMO DI PRODOTTI CHIMICI NON SUPERIORE A 10 KG/GIORNO IMPIANTI CHE UTILIZZANO MASTICI E COLLE CON CONSUMO COMPLESSIVO DI SOSTANZE COLLANTI NON SUPERIORE A 100 kg/giorno IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI SAPONE E DETERGENTI SINTETICI, PRODOTTI PER L'IGIENE E LA PROFUMERIA CON UTILIZZO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORI A 200 kg/giorno

12 ALLEGATO 15 ALLEGATO 16 IMPIANTI PER LA TEMPRA DI METALLI CON CONSUMO DI OLIO NON SUPERIORE A 10 kg/giorno IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI OGGETTI ARTISTICI IN CERAMICA, TERRACOTTA O VETRO IN FORNI IN MUFFOLA DISCONTINUA CON UTILIZZO NEL CICLO PRODUTTIVO DI SMALTI, COLORI E AFFINI NON SUPERIORE A 50 kg/giorno ALLEGATO 17 IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE, ESCLUSA LA SURGELAZIONE, DI FRUTTA, ORTAGGI, FUNGHI CON PRODUZIONE NON SUPERIORE A 1000 kg/g ALLEGATO 18 IMPIANTI PER LA TRASFORMAZIONE E CONSERVAZIONE, ESCLUSA LA SURGELAZIONE, DI CARNE CON PRODUZIONE NON SUPERIORE A 1000 kg/g ALLEGATO 19 ALLEGATO 20 ALLEGATO 21 ALLEGATO 22 ALLEGATO 23 ALLEGATO 24 ALLEGATO 25 ALLEGATO 26 ALLEGATO 27 IMPIANTI DI MOLITURA CEREALI CON PRODUZIONE NON SUPERIORE A 1500 kg/g IMPIANTI PER LA LAVORAZIONE E CONSERVAZIONE, ESCLUSA LA SURGELAZIONE, DI PESCE ED ALTRI PRODOTTI ALIMENTARI MARINI CON PRODUZIONE NON SUPERIORE A 1000 kg/g IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI PRODOTTI IN CALCESTRUZZO E GESSO IN QUANTITÀ NON SUPERIORE A 1500 kg/g IMPIANTI PER LA PRESSOFUSIONE CON UTILIZZO DI METALLI E LEGHE IN QUANTITÀ NON SUPERIORE A 100 kg/g IMPIANTI PER LAVORAZIONI MANIFATTURIERE ALIMENTARI CON UTILIZZO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORI A 1000 kg/g IMPIANTI PER LAVORAZIONI CONCIARIE CON UTILIZZO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO GIORNALIERO MASSIMO NON SUPERIORE A 50 kg FONDERIE DI METALLI CON PRODUZIONE DI OGGETTI METALLICI GIORNALIERO MASSIMO NON SUPERIORE a 100 kg IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CERAMICHE ARTISTICHE ESCLUSA LA DECORATURA CON UTILIZZO DI MATERIA PRIMA GIORNALIERO MASSIMO NON SUPERIORE A 3000 kg/g IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI CARTA, CARTONE E SIMILARI CON UTILIZZO DI MATERIE PRIME GIORNALIERO MASSIMO NON SUPERIORE A 4000 kg ALLEGATO 28 IMPIANTI PER LA SALDATURA DI OGGETTI O SUPERFICI METALLICHE ALLEGATO 29 IMPIANTI PER TRASFORMAZIONI LATTIERO-CASEARIE CON PRODUZIONE GIORNALIERA NON SUPERIORE A 1000 kg ALLEGATO 30 IMPIANTI TERMICI CIVILI AVENTI POTENZA TERMICA NOMINALE NON INFERIORE A 3 MW E INFERIORE A 10 MW

13 ALLEGATO 1 IMPIANTI DI TIPOGRAFIA, LITOGRAFIA, SERIGRAFIA, CON UTILIZZO DI PRODOTTI PER LA STAMPA (INCHIOSTRI, VERNICI E SIMILARI) GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO NON SUPERIORE A 30 kg/giorno. A) Attività che possono avvalersi dell autorizzazione di carattere generale la presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività di tipografia, litografia, serigrafia, secondo quanto stabilito dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, che utilizzano un quantitativo di prodotti per la stampa (inchiostri, vernici e similari) inferiori a 30 kg/giorno e inferiore a 6600 Kg/anno e Mastici e colle a base di COV inferiori a 6600 Kg/anno. Sono escluse dalla presente procedura semplificata le attività grafiche che comportano collodiatura. Nel caso in cui l attività richieda l uso di un quantitativo di solventi superiore a quanto indicato per la specifica attività nell allegato III alla parte V del D.Lgs. 152/2006 l autorizzazione generale non è utilizzabile e deve essere richiesta l autorizzazione secondo le modalità indicate dagli artt. 269 e 275 del D.Lgs. 152/2006. B) Prescrizioni e requisiti impiantistici e gestionali 1) Devono essere usati tutti i sistemi possibili in grado di migliorare il rendimento di applicazione di inchiostri e prodotti vernicianti nonché di colle e mastici; 2) E consentito l impiego di inchiostri, prodotti vernicianti, diluenti e solventi per la pulizia per un quantitativo complessivo massimo non superiore a 30 kg al giorno, nonché di colle e mastici per un quantitativo massimo inferiore a 30 kg al giorno, riferiti all intero stabilimento. Contribuiscono al raggiungimento del limite massimo di consumo tutti i prodotti utilizzati nell ambito delle operazioni di stampa (colori, inchiostri e paste serigrafiche). 3) Le operazioni di lavaggio con solventi organici delle apparecchiature per la stampa devono essere eseguite ricorrendo ad un massimo del 10% dell'input complessivo di solvente dell'anno solare di riferimento, attuando dove possibile la raccolta del solvente usato ai fini dello smaltimento e dell eventuale recupero. 4) La pulizia dei telai per la stampa serigrafica, se eseguita con composti organici volatili, dovrà avvenire entro apposita vasca sotto aspirazione ed in modo da permettere di raccogliere il solvente utilizzato ai fini dello smaltimento e dell eventuale recupero. 5) Le emissioni di composti organici volatili provenienti dal complesso degli impianti presenti nello stabilimento, devono rispettare il valore limite complessivo equivalente alla soglia di rilevanza di ciascuna delle classi appartenenti alla Tab. D all. 1 Alla parte quinta del D.Lgs 152/06. 6) Inizialmente, vedi ALLEGATO C punti 2), 3) e 5), e successivamente con una periodicità biennale dovrà essere verificato il rispetto dei valori di emissione sopra definiti per il parametro sostanze organiche volatili. distinte per classi Tab. D. 7) I consumi di materie prime utilizzati devono essere annotati, con frequenza annuale, su apposito registro conforme all ALLEGATO E.

14 ALLEGATO 2 IMPIANTI DI PRODUZIONE DI PRODOTTI IN VETRORESINE CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI RESINA PRONTA ALL'USO NON SUPERIORE A 200 kg/giorno. A) Attività che possono avvalersi dell autorizzazione di carattere generale la presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività di produzione di prodotti in vetroresine, secondo quanto stabilito dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, che utilizzano un quantitativo di resina pronta all uso non superiore a 200 kg/giorno. Nel caso in cui l attività richieda l uso di un quantitativo di solventi superiore a quanto indicato per la specifica attività nell allegato III alla parte V del D.Lgs. 152/2006 l autorizzazione generale non è utilizzabile e deve essere richiesta l autorizzazione secondo le modalità indicate dagli artt. 269 e 275 del D.Lgs. 152/2006. Al consumo massimo giornaliero di resine pronte all uso ammesso, pari a 200 kg, contribuiscono tutti i prodotti utilizzati nell ambito delle operazioni di applicazione gelcoat e resine propriamente dette. Non è compresa l'autorizzazione per la verniciatura dei manufatti realizzati in vetroresina. B) Prescrizioni e requisiti impiantistici e gestionali 1) Devono essere usati tutti i sistemi possibili in grado di migliorare il rendimento di applicazione del gelcoat e dell impregnazione con resina poliestere. Le resine in particolare dovranno avere fattori di emissione complessiva durante l'essiccamento inferiori al' 7% (1 kg di resina potrà emettere solidificando un massimo di 70 grammi di C.O.V.). La captazione dei reflui durante l'essiccamento dei manufatti dovrà avvenire in locale confinato possibilmente aspirato dal basso. Le emissioni diffuse, stimabili non potranno superare il 25% della quantità complessiva di teoricamente emesso in atmosfera. 2) Le operazioni di applicazione gelcoat, impregnazione con resina poliestere e lavaggio devono essere svolte in appositi impianti o ambienti dotati di aspirazione ottimale degli inquinanti che si liberano. 3) Le operazioni di applicazione gelcoat ed impregnazione con resina poliestere devono essere svolte in appositi impianti o ambienti dotati di un idoneo sistema di abbattimento del materiale particellare qualora la tecnica impiegata preveda la formazione di aerosol e particelle solide durante l'applicazione. 4) Gli effluenti derivanti dalle operazioni di carteggiatura, sbavatura, raspatura, taglio e rifilatura devono essere captati e convogliati, prima dello scarico in atmosfera, ad un idoneo impianto di abbattimento (Filtro a maniche o filtro a tasche, filtro a cartuccia, paint-stop). 5) Le operazioni di lavaggio con solventi organici delle apparecchiature e dei manufatti devono essere eseguite consumando un massimo di 8 Kg/giorno di solvente attuando dove possibile la raccolta del solvente usato ai fini dello smaltimento e dell eventuale recupero e la sostituzione dei prodotti di pulizia con prodotti alternativi al solvente. 6) Le emissioni di composti organici volatili del complesso degli impianti presenti nello stabilimento, devono rispettare il valore limite complessivo equivalente alla soglia di rilevanza di ciascuna delle classi appartenenti alla Tab. D all. 1 Alla parte quinta del D.Lgs 152/06 (4 Kg/h come COV Tot). Per le emissioni

15 derivanti dalla carteggiatura, rifilatura ecc., deve essere garantito il rispetto del valore limite per il parametro Polveri totali di 7 mg/nmc, per gli impianti con portata inferiore a Nmc/h e 5 mg/nmc per quelli con portata superiore che saranno dotati di sistema di allarme di anomalie di funzionamento del sistema filtrante basato sul differenziale pressorio o sistema simile. 7) Inizialmente, vedi ALLEGATO C punti 2), 3) e 5), e successivamente con una periodicità biennale dovrà essere verificato il rispetto dei valori di emissione sopra definiti per il parametro sostanze organiche volatili. distinte per classi Tab. D ed il valore di emissione di polveri qualora sia presente uno o più impianti di rifinizione meccanica dei manufatti. 8) I consumi di resina e di solventi organici volatili, utilizzati per la diluizione dei prodotti e nelle operazioni di pulizia e lavaggio degli impianti e delle apparecchiature devono essere annotati, con frequenza annuale, su apposito registro conforme al modello di seguito riportato in ALLEGATO E.

16 ALLEGATO 3 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E PRODOTTI DELLE MATERIE PLASTICHE CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORE A 500 kg/giorno A) Attività che possono avvalersi dell autorizzazione di carattere generale La presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività di produzione di articoli in gomma e prodotti delle materie plastiche, secondo quanto stabilito dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, che utilizzano un quantitativo di materie prime non superiore a 500 kg/giorno; Sono espressamente esclusi dalla presente autorizzazione le seguenti tipologie produttive: - stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione di materie plastiche anche da materie prime clorurate. - stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione di poliuretani, la produzione di lastre in polistirene e di laminati e accoppiati. - stabilimenti nei quali viene effettuata la produzione di polimero a partire dal monomero o da oligomeri. B) Prescrizioni e requisiti impiantistici e gestionali specifici 1) le emissioni che si generano dalle operazioni di carico, scarico, movimentazione e conservazione materie prime di prodotti in forma particellare, miscelazione, granulazione e macinazione devono essere captati e convogliati, prima dello scarico in atmosfera, ad un impianto di abbattimento delle polveri. 2) i gas che si generano dalle operazioni di stampaggio, estrusione, trafilatura e termoformatura, calandratura/fogliettatura di mescole a base gomma per produzione di lamine a foglia preparazione mescole di lattice di gommavulcanizzazione per stampaggio (a compressione, per trasferimento, per iniezione) di mescole a base di gomma, vulcanizzazione a caldo (con vapore o con aria) di mescole a base di gomma devono essere captati e convogliati in atmosfera mediante un impianto di aspirazione localizzato nel punto di formazione, dimensionato opportunamente in base alle caratteristiche del luogo di lavoro e in base alle potenzialità di prodotto. 3) i reflui polverulenti che si generano dalle operazioni di taglio, raspatura, sbavatura e carteggiatura devono essere captati e convogliati, prima dello scarico in atmosfera, ad un impianto di abbattimento delle polveri a secco o ad umido. 4) Le attività di cui al precedente punto n. 2 del presente allegato tecnico non devono avere emissioni di C.O.T.superiori a 15 mg/nmc un flusso di massa di impianto per lo stesso inquinante superiore a 0,20 Kg/h. Per le emissioni di polveri derivanti dalle lavorazioni meccaniche della plastica di cui al precedente punto n. 3, non si prevede l'applicazione di valori limite, ma deve essere effettuata la manutenzione periodica dei sistemi di abbattimento, come da prescrizioni generali. 5) Inizialmente, vedi ALLEGATO C punti 2), 3) e 5), dovrà essere verificato esclusivamente il rispetto dei valori di emissione sopra definiti per il parametro C.O.T. Carbonio organico Volatile. 6) I consumi di materia prima (plastica, gomma, monomeri, polimero) devono essere annotati, con frequenza annuale, su apposito registro conforme al modello di seguito riportato in ALLEGATO E. 7) Le temperature di esercizio di ogni processo di trattamento dovranno essere inferiori alla temperatura di termo degradazione del materiale trattato.

17 ALLEGATO 4 IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI MOBILI, OGGETTI, IMBALLAGGI, PRODOTTI SEMIFINITI IN MATERIALE A BASE DI LEGNO CON UTILIZZO GIORNALIERO MASSIMO COMPLESSIVO DI MATERIE PRIME NON SUPERIORE A 2000 kg/giorno. A) Attività che possono avvalersi dell autorizzazione di carattere generale La presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività nuove o esistenti di produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a base di legno, secondo quanto stabilito dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006 in impianti che utilizzano un quantitativo di materie prime non superiore a 2000 kg/giorno. Per materie prime si intendono il legname grezzo, i prodotti semilavorati e qualsiasi materia o accessorio che immesso nel ciclo produttivo sia in grado di generare emissioni di polveri in atmosfera. La soglia dei 2000 Kg si riferisce alla quantità complessivamente immessa nel ciclo produttivo in una giornata lavorativa e deve essere valutata su base annuale riferendosi ad un esercizio standard di 220 giorni/anno per 8 ore giornaliere (massimo 440 Tonnellate/anno). Sono implicitamente autorizzate con la presente anche le operazioni di assemblaggio con colle esclusivamente a base acquosa o che comunque non richiedono precauzioni di areazione forzata dei locali. Non sono comprese nella presente autorizzazione le emissioni in atmosfera provenienti da eventuali impianti termici alimentati a legno vergine. Non è compresa qualsiasi attività di rivestimento o verniciatura dei materiali o dei prodotti lavorati. L'insieme delle emissioni che generano polveri da attività di falegnameria devono rispettare il limite in flusso di massa di stabilimento di 0,3 Kg/h come polveri totali. B) Prescrizioni e requisiti impiantistici e gestionali specifici per l attività 1) Le emissioni in atmosfera di polveri originate da lavorazioni meccaniche, come le operazioni di tranciatura, macinazione, troncatura, spianatura, taglio, squadratura, bordatura, profilatura, bedanatura, carteggiatura, levigatura, satinatura, ecc., devono essere convogliate ad un impianto di abbattimento che comprenda almeno una sezione di filtraggio a secco (es. filtro a maniche, filtro a tasche, ecc.) opportunamente dimensionata per separare il tipo di particolato da trattare. il rispetto, a valle dei sistemi di abbattimento e alle peggiori condizioni prevedibili, del valore limite alle polveri provenienti dagli impianti di lavorazione meccanica del legno di valori inferiori a 7 mg/nmc. 2) Nel caso l impresa intenda installare un ciclone separatore per trattenere il particolato di maggiore dimensione in contemporanea presenza di un impianto di cartafinissaggio. In ogni caso deve essere garantito il rispetto del valore limite indicato per le polveri totali. 3) I silos nei quali vengono convogliati i trucioli e le segature derivanti dalle lavorazioni meccaniche dei manufatti sono forniti generalmente di aperture di sfiato per espellere l aria di trasporto; al fine di evitare la fuoriuscita di polveri è fatto obbligo dotare gli sfiati con una sezione di filtraggio a secco che rispetti le specifiche di cui al precedente punto 1). 4) deve essere garantita entro sei mesi dalla data di adesione alla presente autorizzazione in via generale la presenza di sistemi di allarme basati sul differenziale pressorio (o similari) in grado di avvisare l'operatore di

18 anomalie alle perdite di carico e quindi di anomalie di funzionamento del sistema qualora l'impianto di aspirazione centralizzato dotato di abbattimento a secco ( filtri a maniche, a calze ecc.) abbia una portata nominale superiore a Nmc/h. L'allarme non è necessario negli impianti di dimensioni inferiori a Nmc/h. 5) Inizialmente secondo le indicazioni di cui all'allegato C punti 2), 3) e 5), dovrà essere verificato il rispetto dei valori di emissione di 7 mg/nmc al parametro polveri totali per ogni emissione da processo. 6) La registrazione dei consumi di materia prima utilizzati devono essere annotati, con frequenza trimestrale, su apposito registro conforme all ALLEGATO E. La registrazione dei consumi di materie prime comprova l'effettiva entità di utilizzo degli impianti e sostituisce l'obbligo di ulteriori analisi chimiche dell'effluente gassoso, ma non sostituisce la necessità di rispettare i valori limite emissivi prescritti. Per particolari motivi le analisi di autocontrollo dovranno essere ripetute su esplicita richiesta della Provincia di Pisa. 7) devono essere adottate tecniche e modalità gestionali finalizzate alla limitazione delle eventuali emissioni diffuse all'interno dello stabilimento, seguendo le indicazioni riportate in allegato V alla parte Quinta del D.Lgs. 152/2006, prestando particolare attenzione alle fasi di movimentazione dei materiali polverulenti ed alla pulizia di macchinari ed aree di lavoro e stoccaggio; 7) devono essere adottate tecniche e modalità gestionali finalizzate alla limitazione delle eventuali emissioni diffuse all'interno dello stabilimento, seguendo le indicazioni riportate in allegato V alla parte Quinta del D.Lgs. 152/2006, prestando particolare attenzione alle fasi di movimentazione dei materiali polverulenti ed alla pulizia di macchinari ed aree di lavoro e stoccaggio;

19 ALLEGATO 5 IMPIANTI PER LA VERNICIATURA, LACCATURA, DORATURA DI MOBILI ED ALTRI OGGETTI IN LEGNO CON UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO NON SUPERIORE A 50 kg/giorno. A) Attività che possono avvalersi dell autorizzazione di carattere generale La presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività nuove o esistenti di verniciatura, laccatura, doratura di mobili ed altri oggetti in legno, secondo quanto stabilito dalla parte II dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, con un quantitativo massimo teorico di solvente non superiore a 15 t/anno; Se il consumo massimo teorico di solventi desumibile dal quadro riassuntivo delle emissioni richiesto risulta superiore alla soglia di consumo stabilita dall allegato III alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006 per la suddetta attività di rivestimento, la presente autorizzazione non è applicabile e l impresa dovrà richiedere l autorizzazione ordinaria ai sensi degli artt. 269 e 275 del D.Lgs. 152/2006 in forma ordinaria. L adesione a questa autorizzazione generale deve prevedere: a) Un utilizzo potenziale e quindi anche effettivo di Composti Organici Volatili inferiore a Kg/anno, sono inclusi i solventi per la diluizione delle vernici, quelli per la pulizia delle attrezzature e dei macchinari e ogni altro solvente immesso nel ciclo produttivo per l'attività di cui trattasi. b) La presenza di uno o più locali o aree confinate aspirate destinate all'appassimento e all'essiccamento dei manufatti verniciati. c) Il rispetto, per ogni impianto di verniciatura, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate di verniciatura, a monte di eventuali sistemi di abbattimento di 3 Kg/h, come flusso massivo in composti organici volatili totali e una concentrazione equivalente rapportata alla portata dell'impianto sempre inferiore a 600 mg/nmc. d) Il rispetto, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate di verniciatura di 3 mg/nmc per il parametro polveri totali (overspray di verniciatura); e) Il rispetto, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate derivanti dai locali di essiccamento di 50 mg/nmc come Carbonio Organico totale. f) Il rispetto del valore limite totale in flusso di massa di impianto, desumibile dall'insieme delle emissioni di C.O.V. derivanti dalle emissioni convogliate di verniciatura ed essiccamento, di Kg/anno calcolate in riferimento alle potenzialità di impianto standard di 220 giorni all'anno su turni giornalieri di 8 ore. g) Uno scenario emissivo di riferimento, valutabile attraverso il quadro riassuntivo delle emissioni, dal quale si possa desumere il rispetto delle condizioni emissive e impiantistiche recepite nel presente allegato ai punti precedenti. h) La presenza, prima della messa a regime dell'impianto o comunque prima di sei mesi dalla data di richiesta dell'autorizzazione in via generale, di conta-ore non azzerabili e non manomissibili, in grado di misurare automaticamente all'accensione le ore di funzionamento delle cabine di spruzzatura destinate all'attività di rivestimento del legno. Questo punto si applica esclusivamente nel caso in cui si prevedano utilizzi degli impianti di verniciatura inferiori all'esercizio standard di 8 ore/giorno su 220 giorni/anno e nei

20 casi in cui si debba dunque dimostrare una capacità nominale di impianto differente a quella equivalente all'esercizio standard suddetto. B) Prescrizioni e requisiti impiantistici e gestionali specifici per l attività 1) Nel caso di utilizzo di prodotti vernicianti a base di solvente organico, fatta eccezione per le vernici poliuretaniche, è vietato preparare il prodotto verniciante aggiungendo sostanze organiche volatili che appartengono a classi inferiori alla III Tab. D All. 1 alla parte quinta del D.Lgs 152/06. 2) Le emissioni in atmosfera generate dai sistemi di applicazione a spruzzo, indipendentemente dal tipo di prodotto verniciante, devono essere convogliate ad un impianto di abbattimento per il particolato derivante dall over-spray, che corrisponda ad una delle seguenti tipologie: - velo d acqua e rampe di ugelli di nebulizzazione - velo d acqua e filtro a secco - filtri a secco 3) I prodotti vernicianti utilizzati devono essere conformi, per etichetta e per il contenuto massimo di COV, ai valori limite del D.Lgs. 27 marzo 2006 n. 161, qualora questi ricadano nelle tipologie elencate nell'allegato 1 al medesimo Decreto. 4) Per l'applicazione di prodotti vernicianti in autoclave, a tampone, a pennello o tramite immersione o irrorazione (flow-coating) non sono previste misure di contenimento per il particolato. 5) lavaggio pistole: per le operazioni di lavaggio con solventi delle apparecchiature per l applicazione delle vernici non sono previsti limiti alle emissioni comunque devono essere condotte in apposite macchine o in cabina di verniciatura con recupero parziale e avvio a smaltimento del solvente esausto non disperso. Il consumo annuo dei prodotti vernicianti e di solventi organici volatili (contenuti in tutti i prodotti vernicianti utilizzati, nei diluenti per la diluizione dei prodotti e utilizzati nelle operazioni di pulizia e lavaggio degli impianti e delle apparecchiature) deve essere contabilizzato secondo il modello riportato nella tabella seguente. Deve essere tenuta a disposizione la documentazione relativa allo smaltimento di solvente esausto e vernici inutilizzate. 6) I consumi di materie prime, contenenti C.O.V., devono devono essere annotati, con frequenza trimestrale, su apposito registro come indicato nella tabella seguente. La frequenza si riferisce alla data dei documenti di trasporto della merce, una bolla di accompagnamento della merce che si riferisce ad una certa data deve essere registrato entro i 90 giorni successivi nella tabella schema registro riportata di seguito Tipologia Prodotto (fondo, diluente vernice, lucido ecc.) Denominazione commerciale prodotto Fornitore prodotto e data ingresso in azienda COV contenuto (g/l) % RS COV immesso nel ciclo produttivo Colonna riporto consumo COV trimestrale Colonna riporto consumo COV chiusura annuale Modello fac-simile di contabilizzazione consumi di COV, da custodire in azienda e riferire alla documentazione contabile. Il termine % RS si riferisce alla percentuale di residuo solido (dato ricavabile dalle schede tecniche); con % COV si intende invece la percentuale di composti organici volatili ufficialmente dichiarata dal fornitore.

21 7) Nella tabella di cui sopra, devono essere registrati i solventi organici acquistati ed effettivamente utilizzati nel periodo di riferimento in caso di residui di magazzino al 31 dicembre, questi devono essere annotati e contabilizzati nell'esercizio emissivo relativo all'anno successivo. Entro il 28 febbraio deve essere completato il rilevamento dei consumi riguardanti l'anno solare precedente con la compilazione della cella che si riferisce all'ultima colonna. Trimestralmente sarà compilata la cella riportante le sommatorie dei consumi di COV equivalenti alla materia prima acquisita e utilizzata nel periodo parziale trimestrale. Le tabelle dei consumi annuali, rilegate in registro dotato di pag. numerate in sequenza e riportanti il timbro della ditta e la firma del legale rappresentante devono essere datate e tenute a disposizione per eventuali controlli per tutto il periodo di durata dell'autorizzazione. 8) Inizialmente, vedi ALLEGATO C punti 2), 3) e 5), e successivamente, solo nel caso di richieste che si riferiscono a consumi di composti organici volatili superiori a 5 tonnellate/anno, con una periodicità biennale dovrà essere verificato il rispetto dei valori di emissione sopra definiti ai punti c), d) ed e). Per consumi inferiori alle cinque tonnellate/anno, la registrazione dei consumi e degli acquisti di materia prima e i controlli periodici di manutenzione dei sistemi di abbattimento, sostituiscono, per gli stabilimenti che hanno richiesto consumi di solvente inferiori alle cinque tonnellate/anno, l'obbligo di ripetere l'effettuazione di analisi periodiche che potranno essere successivamente richieste solo per particolari motivazioni.

22 ALLEGATO 6 IMPIANTI PER LA VERNICIATURA DI OGGETTI VARI IN METALLI O VETRO CON UTILIZZO COMPLESSIVO DI PRODOTTI VERNICIANTI PRONTI ALL'USO NON SUPERIORE A 50 kg/giorno. La presente autorizzazione a carattere generale è rivolta alle attività di verniciatura di oggetti vari in metalli o vetro, secondo quanto stabilito dalla parte ii dell allegato IV alla parte quinta del D.Lgs. 152/2006, che utilizzano complessivamente un quantitativo massimo di prodotti vernicianti pronti all uso non superiore a 50 kg/giorno Nel caso in cui l attività richieda l uso di un quantitativo di solventi superiore a quanto indicato per la specifica attività nell allegato III alla parte V del D.Lgs. 152/2006 l autorizzazione generale non è utilizzabile e deve essere richiesta l autorizzazione secondo le modalità indicate dagli artt. 269 e 275 del D.Lgs. 152/2006. L'adesione a questa autorizzazione generale deve prevedere: a) Un utilizzo potenziale e quindi anche effettivo di Composti Organici Volatili inferiore a Kg/anno, sono inclusi i solventi per la diluizione delle vernici, quelli per la pulizia delle attrezzature e dei macchinari e ogni altro solvente immesso nel ciclo produttivo per l'attività di cui trattasi. b) La presenza di uno o più locali o aree confinate aspirate destinate all'appassimento e all'essiccamento dei manufatti verniciati. c) Il rispetto, per ogni impianto di verniciatura, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate di verniciatura, a monte di eventuali sistemi di abbattimento di 2 Kg/h, come flusso massivo in composti organici volatili totali e una concentrazione equivalente rapportata alla portata dell'impianto sempre inferiore a 600 mg/nmc. d) Il rispetto, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate di verniciatura di 3 mg/nmc per il parametro polveri totali (overspray di verniciatura); e) Il rispetto, alle peggiori condizioni prevedibili del valore limite alle emissioni convogliate derivanti dai locali di essiccamento di 50 mg/nmc come Carbonio Organico totale. f) Il rispetto del valore limite totale in flusso di massa di impianto, desumibile dall'insieme delle emissioni di C.O.V. derivanti dalle emissioni convogliate di verniciatura ed essiccamento, di Kg/anno calcolate in riferimento alle potenzialità di impianto standard di 220 giorni all'anno su turni giornalieri di 8 ore. g) Uno scenario emissivo di riferimento, valutabile attraverso il quadro riassuntivo delle emissioni, dal quale si possa desumere il rispetto delle condizioni emissive e impiantistiche recepite nel presente allegato ai punti precedenti. h) La presenza, prima della messa a regime dell'impianto o comunque prima di sei mesi dalla data di richiesta dell'autorizzazione in via generale, di conta-ore non azzerabili e non manomissibili, in grado di misurare automaticamente all'accensione le ore di funzionamento delle cabine di spruzzatura destinate all'attività di rivestimento del legno. Questo punto si applica esclusivamente nel caso in cui si prevedano utilizzi degli impianti di verniciatura inferiori all'esercizio standard di 8 ore/giorno su 220 giorni/anno e nei casi in cui si debba dunque dimostrare una capacità nominale di impianto differente a quella equivalente