Scuola Primaria Statale Salvo D Acquisto I Circolo di Pioltello. PROGETTO SPAZIO, LINGUA, BAMBINO Laboratorio Interculturale di Italiano L2

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1 Scuola Primaria Statale Salvo D Acquisto I Circolo di Pioltello PROGETTO SPAZIO, LINGUA, BAMBINO Laboratorio Interculturale di Italiano L2 Premessa Il I circolo di Pioltello è composto da due plessi di scuola primaria e da una scuola dell infanzia, dislocati su un territorio comunale caratterizzato da un costante e progressivo flusso immigratorio e all interno di quartieri a forte espansione residenziale. Il numero totale degli alunni è pari a 781 di cui 208 (26,6%) sono alunni stranieri, provenienti da 39 paesi extracomunitari, inseriti per lo più negli ultimi tre anni scolastici. La percentuale raggiunge il 48% nella scuola dell infanzia dove i bambini stranieri sono 84 su 175 iscritti. Nel corso dell ultimo anno l arrivo di bambini stranieri nel nostro circolo è divenuto ancora più consistente: basti pensare che nei primi mesi del corrente anno scolastico nella sola scuola primaria sono già stati inseriti 30 alunni non italofoni di cui 7 neoarrivati e 8 nomadi. Gli alunni rom iscritti sono così giunti a 28 e il fenomeno è da considerarsi in crescita, visto il recente insediamento di comunità rom nel nostro territorio. La maggior parte di questi minori entra nella scuola dell obbligo italiana con un vissuto molto recente di emigrazione e una storia personale e scolastica spesso difficile da riannodare. Si tratta di una realtà in veloce mutamento di fronte alla quale la scuola è chiamata a dare risposta ad una serie di bisogni immediati: - apprendimento della lingua italiana che consenta in tempi rapidi il superamento di una prima barriera comunicativa; - accertamento delle competenze possedute, che rispetti e valorizzi il pregresso scolastico ed il patrimonio culturale del bambino; - definizione di un percorso scolastico che consenta il raggiungimento di obiettivi di apprendimento nelle diverse aree disciplinari, attraverso progetti individualizzati. Tutto ciò richiede la promozione di interventi finalizzati sia ad accogliere, sostenere e qualificare l inserimento scolastico di alunni stranieri, sia a predisporre percorsi interculturali all interno delle classi, affinché l arrivo del bambino straniero non sia vissuto solo come un ostacolo ma piuttosto come una risorsa per la costruzione della nostra identità a partire dal riconoscimento e rispetto di quella altrui. Occorre oggi giungere a individuare un significato assai pregnante del termine integrazione, non più inteso solamente in senso sociale come accoglimento rispettoso e dialogante di estranei nella nostra società, ma in un senso personale ed evolutivo: come integrazione di storie personali, conoscenze pregresse, consuetudini culturali con le nuove esperienze. Il fatto che i bambini di recente migrazione non conoscano l italiano non deve nascondere che essi hanno avuto una loro storia scolastica e personale e hanno raggiunto livelli di competenza e abilità. Non sono dunque bambini carenti in generale ma solamente alunni che, per qualche tempo, non hanno le parole per dire, per comunicare competenze e conoscenze già acquisite e possedute. In quest ottica il laboratorio di Italiano L2 rappresenta il luogo più idoneo alla prima accoglienza degli alunni stranieri. In uno spazio scolastico accogliente appositamente strutturato i bambini, appena arrivati in Italia, si incontrano per alcune ore settimanali. Hanno in comune il fatto di essere partiti da poco tempo dal

2 proprio paese e per ciascuno di loro c è la necessità di possedere presto l italiano di base per orientarsi e relazionarsi nel quotidiano per passare poi all italiano dello studio. Se non intendiamo il laboratorio e le attività che vi si svolgono, in modo riduttivo, come luogo e azioni finalizzate tecnicisticamente all acquisizione dell italiano, essi possono giocare un ruolo facilitante nell aiutare gli alunni immigrati ad apprendere la lingua funzionalmente adeguata a un loro inserimento sociale e scolastico mentre svolgono l importante compito vitale di integrare passato e presente, qui e altrove, costruendo una loro identità personale. Da queste considerazioni e dall esperienza didattica sin qui maturata nasce il progetto Spazio, lingua, bambino laboratorio interculturale di Italiano L2. Finalità del progetto Il progetto è ideato per creare un laboratorio permanente all interno del I circolo, in uno spazio dedicato all apprendimento dell italiano come lingua seconda per i bambini non italofoni. Il laboratorio interculturale di Italiano L2 si pone come luogo privilegiato per: - rispondere ai bisogni di apprendimento dei bambini stranieri in relazione al livello di alfabetizzazione pregressa e della lingua d origine del bambino; - facilitare l integrazione del singolo bambino, sia in un contesto di piccolo gruppo che in un contesto più ampio, attraverso l attivazione di processi quali quelli di relazione, ascolto reciproco e cooperazione; - offrire ai bambini uno spazio privilegiato di scambio interculturale, di incontro-confronto fra etnie diverse, di familiarizzazione con la cultura d accoglienza, proprio perché in esso possono convivere più culture contemporaneamente; - offrire agli insegnanti uno strumento di facilitazione culturale per promuovere e migliorare attraverso il confronto in itinere sul piano metodologico-didattico la propria professionalità. - Insegnare la lingua italiana come seconda lingua,valutando il grado di alfabetizzazione del bambino e la familiarità della prima lingua con l italiano; - colmare i bisogni immediati di comunicazione che i bambini hanno, sviluppando le funzioni linguistiche ad essi legate e le abilità linguistiche di base in relazione all italiano L2; - dare ampio spazio alla lingua orale come occasione continua di stimolo all esplorazione e percezione della realtà e dell ambiente che li circonda, attraverso l attivazione di diversi canali ed abilità ; - sviluppare percorsi di insegnamento-apprendimento con contenuti didattici e linguistici mirati in relazione a ciascuno dei due livelli previsti e sempre in considerazione delle caratteristiche e delle specifiche necessità dei bambini frequentanti; - favorire momenti di socializzazione e collaborazione tra bambini di diverse età ed etnie; - stimolare l apprendimento linguistico attraverso attività ludiche, motorie ed espressive, attraenti e motivanti per il bambino; - offrire ai bambini stranieri un luogo protetto dove familiarizzare con la nuova cultura facendo conoscere agli altri la propria; - realizzare occasioni e momenti di arricchimento e di scambio linguistico-culturale a cui partecipi anche il gruppo classe di appartenenza del bambino e gli insegnanti (multicultura ed intercultura).

3 Articolazione del progetto Il progetto attuale si lega con quanto già anticipato da percorsi intensivi di laboratorio linguistico attivati sin dall a.s. 1999/2000 presso il nostro circolo e si propone dunque come la naturale continuazione del progetto Spazio, lingua, bambino attuato dall a.s.2002/03. Sul piano linguistico il progetto prevede l attivazione di percorsi differenziati in relazione ai bisogni specifici di apprendimento e alle conoscenze e competenze linguistiche maturate dai bambini. Prima alfabetizzazione per gli alunni stranieri neoarrivati che non conoscono la lingua e hanno bisogno di essere adeguatamente accolti e supportati nel processo di inserimento; (N.B. In considerazione dei bisogni emersi, il percorso viene allargato anche agli alunni stranieri che frequentano la scuola dell infanzia, nella convinzione che la precocità d intervento abbia un valore significativo nella promozione del successo formativo di questi bambini) Primo consolidamento Italiano per studiare Modulo alunni rom per gli alunni che hanno già maturato una conoscenza di base della lingua italiana ma necessitano di consolidare e sviluppare le competenze linguistiche acquisite in un ottica di continuità e incontrano difficoltà soprattutto legate all uso del codice linguistico come strumento di comunicazione; per gli alunni che incontrano difficoltà soprattutto legate alla riflessione sulla lingua e all uso del codice linguistico come strumento di studio, anche in previsione del passaggio al successivo grado della formazione primaria. moduli di alfabetizzazione specifici tracciati sulla base delle competenze linguistiche e delle abilità accertate dei bambini rom; Nel corso degli anni tuttavia è maturata la convinzione che farsi carico delle problematiche emergenti dall inserimento di alunni stranieri significhi sì progettare interventi mirati di tipo didattico, al fine di colmare le lacune derivanti dalle differenze linguistiche e culturali, ma soprattutto e parallelamente porre in essere quotidianamente azioni di accoglienza e integrazione che vedono coinvolti tutti i soggetti del processo educativo: i docenti, i bambini e le famiglie. La necessità di far dialogare soggetti anche profondamente diversi ha richiesto nella nostra scuola progressivamente la costruzione di una proficua e puntuale collaborazione con gli enti e le altre agenzie del territorio che, a diverso titolo, sono chiamati a sostenere e facilitare i processi di accoglienza e integrazione in divenire. In sinergia con gli altri operatori del territorio e a supporto dei percorsi attivati vengono pertanto programmate: Attività realizzate in accordo con Associazioni ed Enti Locali In questa voce rientrano: -progetto di mediazione linguistico-culturale in collaborazione con l Ente comunale e la cooperativa Crinali, così articolato

4 Mediazione linguistica di prima accoglienza Finalità: rimuovere gli impedimenti di ordine linguistico-comunicativo per favorire il primo inserimento degli alunni sia a livello didattico che relazionale e culturale - facilitare la relazione tra scuola e famiglia immigrata; - accogliere e accompagnare gli alunni e le loro famiglie nella prima fase di inserimento; - raccogliere informazioni relative alla storia personale e scolastica dell alunno straniero; - rilevare le competenze pregresse dell alunno; - informare gli insegnanti sul contesto e i riferimenti culturali di origine. - promuovere nel docente la consapevolezza delle particolari condizioni socio-culturali che contraddistinguono la famiglia rom, facilitando così la relazione periodica con gli adulti tutori degli alunni. Mediazione linguistica di seconda accoglienza Finalità: accompagnare l alunno nel percorso di integrazione e/o di apprendimento specifico; coinvolgere l'ambito familiare nel processo d'integrazione scolastica e sociale. - consolidare l'apprendimento linguistico attraverso programmazioni individualizzate e percorsi mirati d'apprendimento; - permettere una comunicazione senza ostacoli ricorrendo alla traduzione di messaggi scritti e alla facilitazione della relazione nei colloqui individuali. - offrire ai bambini rom un luogo privilegiato per socializzare e familiarizzare con la nuova cultura e far conoscere la propria. Educazione interculturale Finalità: educare al rispetto delle "culture altre" e quindi a lavorare sul concetto di diversità per contrastare la formazione dell'immagine del "nemico" come "non conosciuto". - innescare positive dinamiche interculturali, coinvolgendo l'intero "sistema classe"; - sviluppare dinamiche positive di relazione e orientare l'azione educativa verso l'accettazione, la non prevaricazione, il confronto, il dialogo e la non rigidità di vedute; - educare alla solidarietà ed alla collaborazione promuovendo vere e proprie forme di cooperazione tra bambini e tra adulti. - attivare laboratori interculturali centrati sul gioco e la narrazione, sul recupero del patrimonio orale delle fiabe e dei racconti di vita zingara

5 -tavolo scuola-stranieri in sinergia con l Ufficio Stranieri, i Servizi sociali, la cooperativa di mediazione culturale, l ASL, le altre scuole del territorio: consente di pianificare strategie condivise per la realizzazione di politiche di accoglienza e di integrazione delle famiglie straniere che risiedono nel territorio. -reti di territorio : la Funzione Strumentale fa già parte di una équipe territoriale (operante nei comuni di Pioltello, Rodano, Segrate e Vimodrone) che si occupa delle messa in rete di tutte le attività rivolte ai minori stranieri e alle loro famiglie. Modalità organizzative A) Laboratorio linguistico Le attività saranno condotte da due insegnanti qualificate ed esperte nell insegnamento dell italiano L2 a stranieri in contesti multiculturali ed interculturali (una per il gruppo di prima alfabetizzazione e l altra per il primo consolidamento) e dall insegnante distaccato. Gli interventi previsti sono così ripartiti: - alfabetizzazione di base a) 40 ore di docenza a cura di esperte ripartite in 27 incontri settimanali ciascuno della durata di un ora e mezza, in orario scolastico, nel periodo da ottobre 2010 a fine maggio 2011; b) 40 ore di docenza a cura di esperte ripartite in 27 incontri settimanali ciascuno della durata di un ora e mezza, in orario scolastico, nel periodo da ottobre 2010 a maggio 2011 (modulo specifico alunni rom); c) 12 ore di docenza settimanali a cura di docente scuola primaria, come da piano utilizzo docenti su progetti per alunni stranieri e nomadi a.s. 2010/2011; d)20 ore di docenza ripartite in 25 incontri settimanali ciascuno della durata di 45 minuti, in orario scolastico, nel periodo da gennaio 2010 a giugno 2011 (docenti scuola dell infanzia). - primo consolidamento: 40 ore di docenza ripartite in 27 incontri settimanali ciascuno della durata di un ora e mezza, in orario scolastico, nel periodo da ottobre 2010 a maggio 2011 (scuola primaria); - italiano per studiare: 20 ore di docenza a cura di esperte nel periodo da febbraio 2011 a maggio 2011 (scuola primaria) - laboratori interculturali: 60 ore di intervento delle esperte nelle classi coinvolte ripartite nell intero anno scolastico (scuola primaria); - incontri di progettazione, coordinamento e verifica per la gestione di laboratori mirati: 20 ore delle esperte del laboratorio per incontri di progettazione e organizzazione delle attività, programmazione e coordinamento didattico-formativo e valutazione, colloqui in itinere con il gruppo stranieri, gli insegnanti coinvolti e le famiglie degli alunni. - incontri di progettazione, coordinamento e verifica degli interventi: 146 ore complessive del gruppo Intercultura per incontri di progettazione e organizzazione di attività di accoglienza/inserimento, di percorsi di didattica interculturale, di produzione e divulgazione di documentazione e materiale anche multimediale, coordinamento organizzativo-didattico con gli enti esterni coinvolti (Playtime s.n.c., Cooperativa Crinali Mediazione culturale, Ente Locale, Sportello Stranieri, Consulta Stranieri ), verifica e valutazione dei processi attivati e degli strumenti utilizzati. - attività di formazione/aggiornamento Italiano L2: 10 ore di docenza delle esperte di laboratorio finalizzate alla formazione dei docenti interessati, ripartite in 5 incontri.

6 B) Percorsi di mediazione interculturale Il servizio di mediazione sarà affidato alla Cooperativa Crinali che coordinerà l intervento delle mediatrici per complessive 60 ore assegnate al nostro circolo per il corrente anno scolastico, secondo quanto stabilito in collaborazione con l Ente comunale. Sono previsti 2 tipi di intervento diversi: Interventi su chiamata per favorire la reciproca conoscenza e l integrazione dell alunno straniero e della sua famiglia nella nuova realtà scolastica e di vita, e per promuovere la realizzazione di interventi individualizzati e/o per azioni di counselling rivolti a genitori e docenti. Interventi strutturati rivolti ai singoli alunni stranieri, alle loro famiglie e alle classi coinvolte, secondo una progettualità e un calendario da definirsi, per realizzare l ampliamento e il rafforzamento dell offerta formativa. C) Formazione e supporto ai docenti Il progetto prevede la strutturazione di percorsi di formazione/aggiornamento su moduli specifici individuati come prioritari e funzionali all accoglienza e insegnamento dell Italiano L2. Il gruppo Intercultura inoltre a supporto dell attività dei docenti provvede: alla costruzione e arricchimento progressivo dello Scaffale multiculturale; alla produzione, selezione e divulgazione di documentazione e materiale multimediale. Verifica e valutazione Indicatori - Rilevazione dei progressi nel processo educativo e di apprendimento degli alunni coinvolti. - Grado di funzionalità ed efficacia degli interventi attuati. Strumenti di rilevazione - Prove d accertamento iniziale, in itinere e finale per la rilevazione e valutazione delle competenze maturate dagli alunni in relazione al livello di conoscenza della Lingua (riferimenti dell Unione Europea A1 e B1) - Incontri periodici di monitoraggio e verifica finale dei percorsi attivati del gruppo Intercultura. - Incontri periodici di monitoraggio e verifica finale dei percorsi attivati del tavolo-scuola stranieri in collaborazione con il servizio di mediazione culturale e l Ente comunale. - relazione finale della funzione strumentale relativa agli esiti del progetto, condivisa dal Collegio Docenti e resa nota ai soggetti coinvolti e all Ente comunale. Prospetto economico Costo complessivo del progetto: 9607,00 per la copertura di: - Moduli alfabetizzazione Italiano L2 (pari a 3808,00 da Diritto allo studio) - Laboratori di intercultura rivolti alle classi coinvolte (pari a 1904,00 ) ore di progettazione, coordinamento e verifica delle attività (pari a 2555,00 ) - formazione/aggiornamento docenti (pari a 700,00 ) - Fondo di solidarietà - spese per garantire la partecipazione degli alunni rom alla vita scolastica (pari a 500,00 ) - materiale di facile consumo (pari a 140,00 da Diritto allo studio) Progetto approvato con delibera del Collegio Docenti in data 02/09/2010 Docente referente Loredana Marino Dirigente Scolastico Carmen Bracci

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