EMOZIONI. Il valore delle emozioni. Emozioni: distinzioni e fisiologia

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1 EMOZIONI Il valore delle emozioni Le emozioni determinano la qualitä della nostra vita, sono importanti nel delineare il nostro e l altrui benessere. Le emozioni sono infatti al cuore di ogni relazione e acquistano primaria importanza nelle relazioni che per noi contano, in famiglia, sul posto di lavoro e nei rapporti di amicizia. E fondamentale imparare ad ascoltarci e diventare sensibili a come ci sentiamo e a come si sentono gli altri. Diventare sensibili agli stati d animo propri ed altrui, saperli cogliere e saper entrare in empatia con l altro, sono qualitä sviluppabili e oggi sempre piç necessarie. Diverse persone mi hanno chiesto come mai parliamo di emozioni e se sono davvero cosé importanti. Imparare a riconoscerle, a conoscerle e a saperle gestire non solo Ñ fondamentale per vivere bene, ma Ñ persino fondamentale per la nostra sopravvivenza. Silvan Tomkins sosteneva che le emozioni sono la nostra ragione di vita e che organiziamo la nostra intera esistenza in modo da esperire piç emozioni positive e meno emozioni negative possibili. Non sempre ci riusciamo ma Ñ quello che quasi tutti cercano di fare. GiÄ nel 1962 Tomkins scriveva - in un tempo in cui le emozioni erano un tema trascurato nelle scienze comportamentali - che le emozioni sono importanti, estremamente importanti, nella vita di ciascuno di noi. Le emozioni possono infatti persino prevalere sulle motivazioni fondamentali e piç potenti delle nostre azioni di base: fame, sesso, istinto di sopravvivenza. Se una persona ritiene che l unico cibo a sua disposizione sia disgustoso, non lo mangerä. Quella persona puö arrivare a morire e ciö anche se per altre persone quello stesso cibo puö essere accettabile. L emozione ha cioñ la meglio persino sullo stimolo della fame. La spinta sessuale Ñ notoriamente sensibile all interferenza delle emozioni. Una persona puö precludersi per sempre il contatto sessuale o non riuscire mai a portarlo a termine se intervengono paura o disgusto. Anche in quel caso l emozione ha la meglio sull impulso sessuale. La disperazione puö fagocitare persino la volontä di vivere inducendo al suicidio: Ñ cosé che un emozione ha la meglio sull istinto di sopravvivenza. Ogni persona vuole vivere felice e nella maggioranza dei casi non vuole provare paura, rabbia, disgusto, tristezza e tormento, se non all interno di confini ben definiti e scelti come le pagine di un romanzo, al cinema o a teatro. Il punto Ñ perö che non si puö vivere senza emozioni, poichü queste hanno una valenza conoscitiva fondamentale e svolgono un ruolo importante nelle interazioni sociali. Lo snodo allora Ñ imparare a conviverci meglio. Emozioni: distinzioni e fisiologia Nella letteratura scientifica si trovano numerose tipologie di classificazioni delle emozioni, ma generalmente la gran parte di queste concorda nell identificare quali emozioni di base la paura, la gioia, la rabbia, la tristezza, la sorpresa e il disgusto. Queste emozioni sono infatti tutte facilmente riconoscibili da ciascuno di noi. Gli studi recenti di Paul Ekman hanno approfondito il tema delle emozioni e delle modalitä di comunicazione delle stesse tra persone. Ekman ha dimostrato un codice transculturale comune a tutti gli esseri umani che consente alle persone, a prescindere dalla base socio-culturale di provenienza e appartenenza, di riconoscere 1-5

2 le emozioni primarie e di decodificarle attraverso specifici riconoscimenti cinesico-facciali, ovvero di riconoscere l espressione di una emozione sul volto di un altra persona. L autore ha identificato sette emozioni primarie, categorizzandole in felicitä, rabbia, tristezza, disgusto, paura, sorpresa e disprezzo. Alcuni autori operano una distinzione tra emozioni positive ed emozioni negative, a seconda che esprimano uno stato di benessere o di malessere; in realtä perö, le emozioni non hanno una specifica connotazione, sono semplicemente degli stati che la persona attraversa e che costituiscono una risposta a determinati eventi o situazioni. Possiamo definirle come delle esperienze complesse, che si distinguono da stati d animo e sentimenti, rispetto a particolari caratteristiche (come il loro specifico movimento, o controllo volontario), e alle quali corrispondono specifiche alterazioni corporee, (come quelle che coinvolgono il sistema cardiovascolare, la conduttivitä elettrodermica, la frequenza respiratoria e la tensione muscolare), e che coinvolgono diverse strutture cerebrali filogeneticamente antiche nell organizzare gli stati affettivi. Senza entrare nello specifico degli aspetti fisiologici, Ñ esperienza comune che quando ci innamoriamo e guardiamo negli occhi il nostro amore il diametro pupillare aumenti, cosé come la frequenza cardiaca ed altre reazioni fisiologiche attivate dal sistema nervoso. Allo stesso modo Ñ esperienza comune la reazione fisiologica quando si prova un emozione negativa come la rabbia. Le reazioni fisiologiche che sperimentiamo sono congruenti sia per le emozioni positive che per le emozioni negative. Ogni emozione genera uno schema specifico di sensazioni fisiche, e divenendo consapevoli di questo circuito e imparando a riconoscerlo possiamo renderci conto in tempo di avere delle possibilitä per decidere se lasciarle libere e di esprimersi regolando il flusso della loro portata o se Ñ il caso di intervenire preferendo altre strategie. La comunicazione tra sistema nervoso, e piç nello specifico tra il cervello e il resto del corpo, avviene attraverso una cascata di sostanze chimiche ed impulsi elettrici. Attraverso alcune aree specifiche deputate ad emettere alcuni messaggi comunicativi e altre zone corporee deputate a raccogliere i messaggi, viaggiano anche le emozioni, mediate dal sistema limbico, e grazie a questa modalitä di comunicazione sappiamo che sono proprio le emozioni a farsi canale di comunicazione tra i nostri versanti fisico e psichico. Volendo identificare delle sedi fisiche possiamo citare le aree individuate dal neuroanatomista James Papes che identificö e descrisse un circuito che da lui prese il nome designando l asse ipotalamo-talamo anteriorefornice-ippocampo che spiegava gli esperimenti di altri studiosi. A queste strutture le ricerche scientifice hanno aggiunto altre aree cerebrali come la corteccia prefrontale e l amigdala e recentissime scoperte di Candace Pert riguardo ai neuropeptidi come base fisiologica delle emozioni che coinvolge anche altre zone del corpo umano. In pratica sappiamo che sono proprio questi i processi che si manifestano in comportamenti, alcuni dei quali abbiamo identificato come dei pulsanti che talvolta si schiacciano automaticamente anche quando non lo desideriamo. Il neurofisiologo Joseph Le Doux ha approfondito questi meccanismi soprattutto in relazione alla paura, ma ciö che ne ha tratto Ñ estensibile anche alle altre emozioni. Per attivare un cambiamento, per evolvere in modo congruente al nostro vero SÜ, per sviluppare una capacitä o una competenza, bisogna passare dalle emozioni, attivandole, sbloccando quelle represse, cogliendone il messaggio e orientarne il flusso regolandone la corrente e la portata, facendole fluire in modo per noi ecologico senza farsi travolgere e sopraffare, bensé usando il loro incredibile potenziale costruttivo. 2-5

3 Ciascuna emozione ha effetti sulla nostra comunicazione, tanto da essere riconoscibile, ad esempio vi sono dei segnali specifici in ciascuno dei cinque canali della comunicazione oggi riconosciuti come la voce, il linguaggio del corpo ma soprattutto le espressioni facciali. Riguardo alle espressioni del viso Paul Ekman ha ideato uno strumento il FACS factial coding sistem - per il riconoscimento anche delle micro espressioni facciali. Il movimento emotivo Un elemento molto importante delle emozioni Ñ il loro movimento: le emozioni possono insorgere con una grande velocitä. Questa velocitä, di derivazione evolutiva, Ñ tale che il nostro sü cosciente non vi prende parte e non riesce nemmeno a prendere nota di cosa ad un certo punto, nella nostra mente, inneschi una certa emozione ed una specifica reazione. Questa velocitä Ñ importantissima. Le emozioni infatti ci possono salvare la vita, in caso di emergenza, o metterci nei guai, indurci ad agire in modi che riteniamo realistici e appropriati ma che invece possono arrecare danni e talvolta risultare sproporzionati, o di cui in seguito potremmo pentirci. Altra caratteristica fondamentale delle emozioni Ñ la loro complessitä. Spesso infatti piç che un emozione, vi sono gruppi o costellazioni di emozioni che insorgono insieme. Le emozioni hanno uno specifico oggetto, esempio la paura concreata di un cane o di un esame, e ancora sulle emozioni vi Ñ un controllo volontario scarso proprio per la loro origine antica e la funzione di mettere i moto. Quasi tutti i ricercatori che si occupano di emozioni concordano oggi sulla rilevanza delle emozioni sui processi decisionali. Abbiamo dei meccanismi automatici di valutazione che scandagliano in continuazione il mondo circostante e che individuano tutto ciö che ritengono importante per la nostra sopravvivenza e per il nostro benessere. La ricerca scientifica concorda sul fatto che possiamo compiere valutazioni molto complesse con grande rapiditä in pochi millisecondi senza essere consapevoli del processo valutativo. Come mai si diventa emotivi? Il processo di insorgenza emozionale Ñ cosé veloce che non consente molto controllo sul momento di accensione della scintilla emotiva. Tuttavia abbiamo la possibilitä di intervenire sia su ciö che la innesca, sia sul nostro modo di comportarci quando siamo nel pieno dell emozione. Nella psicologia, secondo l orientamento cognitivista - costruttivista, le emozioni hanno una funzione regolatrice del comportamento, consentono di leggere le intenzioni degli altri e comunicare le proprie, e si legano strettamente alla lettura - e alla relativa rappresentazione che ne se fa - con cui la persona interpreta gli eventi. Quando interagiamo con un'altra persona talvolta cogliamo informazioni sullo stato d animo dell altro. E importane imparare a riconoscere i segni dell insorgenza delle emozioni nostre e negli altri. Di queste informazioni bisogna avere cura sia in relazioni a sü che agli altri. Vediamo entrambe i versanti. Il linguaggio delle nostre emozioni Le nostre emozioni parlano un linguaggio chiaro se ci permettiamo di ascoltarlo, non Ñ complicato sapere se siamo felici, lo sentiamo dentro di noi, lo vediamo se ci guardiamo allo specchio mentre lo siamo e riconosciamo una persona che Ñ felice. La gioia non lascia dubbi. 3-5

4 Allo stesso modo quando siamo infelici, tristi, e pensiamo che qualcosa non funziona, ci si sente soli e non amati o brutti e indesiderabili. Talvolta rinunciamo a dire la nostra veritä e a volte le tensioni inascoltate trovano un altro canale per esprimersi, trovando strada in disagi ignorati e misconosciuti o manifestandosi alla fine in sintomi che col tempo si trasformano in patologie mostrando a quel punto il loro messaggio, prima sussurrato e poi piç evidente e concreto, nel malessere. Se perö ci concediamo di ascoltare prima questi messaggi cercando di comprendere lo specifico linguaggio, queste comunicazioni non ci ammalano e anzi possono portarci a riequilibrare la nostra vita ed il nostro benessere. Emozioni e relazioni In ogni contesto in cui viviamo la capacitä di comprendere lo stato d animo altrui, cioñ di mettersi nei panni di chi ci stä di fronte assumendo il suo punto di vista, la capacitä di provare empatia, connota l essere umano in quanto tale e distingue le persone che hanno attraversato percorsi evolutivi in questa direzione. L empatia Ñ la capacitä di comprendere e condividere i sentimenti di un altra persona. Studi recenti hanno iniziato a far luce sui meccanismi alla base delle risposte cerebrali empatiche nella popolazione e questo ha permesso di iniziare a comprendere quali siano e come vengano modulati i meccanismi comportamentali e neurali sottostanti alla risposta empatica e quali siano le cause delle alterazioni delle risposte empatiche riscontrabili sia in patologie come la sociopatia, l alessitimia e l autismo, sia in persone con difficoltä emotive. Quando interagiamo con un altra persona e notiamo una manifestazione alla quale attribuiamo un significato emotivo specifico, Ñ importante interagire con l altro sull emozione che abbiamo notato,. E importante verificare le percezioni e prendere atto di come si sente, ricalibrando le nostre reazioni alla luce di ciö che abbiamo riconosciuto. In questo processo teniamo presente che i versanti della comunicazione sono due e che non si puö non comunicare. La nostra reazione dipenderä da chi Ñ l altra persona e dalla storia della nostra relazione con lei. Ma perchü a volte si diventa molto emotivi? Talvolta abbiamo la sensazione che sia stato schiacciato un pulsante e questo innesca una reazione molto imponente, e magari non ce ne Ñ bisogno. Facciamo un esempio. Sentirci dire cosa dobbiamo fare o sentirci criticare una nostra capacitä o la nostra persona causa in quasi tutti la stessa risposta emotiva: puö seccarci o farci arrabbiare, talvolta arriva a farci infuriare come se scoppiasse un incendio. Una critica espressa sull essere della persona e formulata in modo giudicante o offensivo puö causare un fall out emozionale. Una critica o meglio, una comunicazione informativa, espressa nei dovuti modi e nelle opportune sedi puö invece essere usata con intendimento costruttivo e in modo cioñ da trarre qualcosa di utile sia per chi la esprime sia per chi la riceve. Come mai non riusciamo ad accettare quella informazione senza farci soverchiare da emozioni? Che cos Ñ che ci tocca cosé? Cosa possiamo cambiare noi per non trovarci in balia delle emozioni per qualcosa che per un altra persona sarebbe meno rilevante? Imparare a riconoscere i nostri pulsanti interni passa per prima cosa dal riconoscerli, e sapere se un certo pulsante opporrä resistenza alla nostra volontä di cambiamento o se si porrä in modo piç malleabili. 4-5

5 Sapere come hanno fatto questi pulsanti a diventare cosé come sono Ñ un passo molto importante nel nostro percorso evolutivo e ci darä maggiore libertä di scelta e azione. Conoscere la storia di ciascuna emozione, sapere che cos Ñ che la scatena, che si tratti di qualcosa di specificatamente nostro, un tema della nostra storia o di qualcosa di largamente condiviso con tante persone, un tema universale, come direbbe Ekman, possiamo riuscire ad attutire l impatto o a capire cosa fare e in quale direzione. Lo stato si puä cambiare Gestire le emozioni Ñ possibile, si puö imparare e ci consente di vivere meglio. I messaggi che le emozioni ci danno sono cosé importanti che non si puö vivere senza di esse. Imparare a gestirle vuole dire anche imparare ad accettare tutte le emozioni dentro di noi e usarle per vivere al meglio la propria vita. Imparare e saper gestire le emozioni sostiene nell assumere un atteggiamento amorevole verso sü e verso gli altri privo di giudizi. In gran parte significa sviluppare una intelligenza emotiva, cioñ quella capacitä di capire ciö di cui abbiamo veramente bisogno. Conoscendo le nostre emozioni e imparando a gestirle riusciremo anche a comunicare meglio agli altri ciö che sentiamo migliorando il rapporto sia con noi stessi che con loro. Infatti ogni emozione, anche quella che consideriamo piç sgradevole Ñ un messaggio relativo ai nostri bisogni e desideri, circa la tristezza, la rabbia, la paura, raramente viene insegnato ad accettarle, diventarne consapevoli e a considerarle in positivo. PiÇ spesso ci viene insegnato come non esprimerle, come nascondere la paura per apparire piç forti, come trattenere le lacrime per non essere derisi, come soffocare la collera perchü socialmente inaccettabile. Ma dedicando le nostre energie a controllarle alla lunga peggioriamo la nostra salute e le situazioni impedendo a noi stessi e agli altri di affrontare le situazioni e di trovare delle soluzioni. A volte si pensa che se si provano emozioni come la rabbia, la paura, la tristezza significa che si Ñ deboli, egocentrici, narcisisti, invece le emozioni sono un messaggio che usa un linguaggio da imparare a leggere e hanno un valore positivo di adattamento all ambiente. Imparare a manifestarle gestendole in modo ecologico aiuta a stimolare a cercare nuove soluzioni e ad adottare nuovi comportamenti. Le emozioni ci danno l energia per muoverci, per motivarci, ci proteggono dai pericoli e ci guidano nell affrontare le situazioni, migliorano il nostro apprendimento e le nostre prestazioni, attivano il comportamento esplorativo e la ricerca di nuovi stimoli, sostengono nel mantenimento delle relazioni, aiutano a richiamare alla mente i ricordi. Soffocarle, a lungo andare anestetizza e toglie colore alla vita. Provare emozioni ed emozionarsi ci comunica la consapevolezza di essere vivi e aggiunge vita alla vita. 5-5

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