Gestire e valorizzare i lettori volontari nel progetto Nati per Leggere
|
|
- Dorotea Ruggeri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Gestire e valorizzare i lettori volontari nel progetto Nati per Leggere Seminario Nati per Leggere Lombardia di aggiornamento/formazione rivolto ai bibliotecari e agli operatori educativi e socio sanitari della provincia di Varese Restituzione a cura di Elisabetta Bertani, Tiziana Brugnoni, Claudia Giussani, Giovanna Malgaroli, Stefania Peregalli, Valentina Petter I partecipanti vengono invitati a presentarsi, riferendo professione e ambito di lavoro: circa la metà lavora in biblioteca, una decina in contesti educativi, 7 in ambito socio sanitario e 5 in associazioni di volontariato. Non tutti i presenti sono a conoscenza del programma Nati per Leggere e per questo motivo si ritiene necessario richiamarne brevemente obiettivi e modalità operative, sottolineando: l'importanza della lettura come strumento di relazione tra adulti e bambini in particolare nell'ambito familiare; l'importanza di intervenire precocemente per mettere a frutto lo straordinario potenziale di sviluppo tipico dei primi anni di vita dei bambini; l'importanza del coinvolgimento di tutti i servizi e gli operatori che si occupano di prima e primissima infanzia per garantire un approccio inclusivo alle nostre azioni. Prima di formare i gruppi di lavoro vengono condivisi gli obiettivi del seminario: 1. Definire caratteristiche, ruolo e compiti del lettore volontario per Nati per Leggere; 2. Condividere cosa comporta per i promotori locali di Nati per Leggere la creazione di gruppi di lettori volontari; 3. A partire dall'esperienza dei partecipanti, mettere a fuoco modalità e strumenti utili alla gestione dei lettori volontari. Vengono poi costituiti quattro gruppi di lavoro con i seguenti mandati: la formazione (durata, contenuti, modalità operative) ipotizzando diverse soluzioni da dibattere in sessione plenaria >> Moderatore Malgaroli l'organizzazione del lavoro dei lettori volontari (in quali luoghi/contesti leggere e perché; come proporre i libri e la lettura a bambini in diversi contesti e in relazione all'età; gli aspetti pratici di coordinamento del loro intervento nei diversi luoghi, ecc.) >> Moderatore Giussani la costruzione di un repertorio di lettura dei lettori volontari (come e quali libri scegliere in relazione alle capacità di ascolto dei bambini e alle diverse circostanze di lettura: lettura in piccolo gruppo, lettura alla coppia mamma/bambino, lettura dialogica, lettura ad un gruppo numeroso e misto) >> Moderatore Peregalli che cosa fanno/dovrebbero fare i lettori volontari oltre ad offrire la propria voce ai bambini, ossia preoccuparsi di allestire adeguatamente dal punto di vista informativo/comunicativo il luogo in cui leggono (ambulatorio pediatrico, consultorio, ospedale, etc.) >> Moderatore Bertani Tutti i gruppi vengono invitati ad iniziare la discussione definendo quali caratteristiche / requisiti dovrebbe possedere il Lettore Volontario per Nati per Leggere.
2 Restituzione delle discussioni svoltesi nei gruppi FORMAZIONE Il lettore volontario dovrebbe essere innanzitutto motivato. Non guasterebbe se avesse esperienza in ambito teatrale e una buona capacità di relazionarsi con i bambini. Dovrebbe essere un buon comunicatore pur essendo in grado di rispettare la riservatezza di bambini e adulti. Dovrebbe essere accogliente, sapendo rispettare la necessaria gradualità nell'approccio con bambini molto diversi anche solo per età. Una persona che sappia ascoltare. Spontanea. Che sappia adeguarsi alla situazione. Che sappia coinvolgere il pubblico immedesimandosi nella lettura. Dovrebbe essere curioso e aperto nei confronti dei libri che non conosce. Ma oltre alle doti relazionali finora elencate dovrebbe anche impegnarsi nel garantire il tempo necessario a svolgere l'attività di lettore volontario con una certa continuità. Si è aperta un'interessante discussione sul senso dei libri e della lettura dal punto di vista delle educatrici e delle bibliotecarie, da cui è emerso che per le bibliotecarie i libri e la lettura devono valere in sé, i libri per la loro qualità e la lettura in quanto esperienza piacevole, mentre le educatrici sottolineano l'importanza dei libri per il contenuto e il messaggio che veicolano da un lato e dall'altro come strumento di relazione. Le posizioni si sono ricomposte contemplando tutti gli aspetti come rilevanti e da considerare anche in contesti di lettura gestiti da lettori volontari. Dal momento che non si possono attribuire ai volontari ruolo e compiti più complessi di quelli che si riconoscono agli operatori, alla domanda cosa fa il lettore volontario sono state date le seguenti risposte: facilita la relazione tra genitore e bambino organizza lo spazio della lettura facilita la relazione dei bambini con i libri fa apprezzare ai bambini e ai genitori i libri in sé. Sulla base delle parole chiave che hanno cercato di definire come dovrebbe essere il lettore volontario ideale per NpL e che hanno fatto emergere l'esigenza di una formazione specifica per i lettori volontari, il gruppo ha proseguito la discussione interrogandosi su cosa dovrebbe essere formato il lettore volontario Nati per Leggere. Ne sono emersi i seguenti ambiti: conoscere i libri conoscere le tappe evolutive del bambino da 0 a 6 anni acquisire la consapevolezza dello specifico ruolo del lettore volontario che è in primo luogo quello di facilitare la relazione tra genitore e bambino proponendo come modello praticabile a casa la lettura di un libro affinare la propria capacità di utilizzare la voce. Dal punto di vista metodologico il gruppo esprime la preferenza per un percorso formativo che parta dall'esperienza dei partecipanti e che favorisca la condivisione. La condivisione viene ritenuta anche il migliore modo per mantenere nel tempo l'interesse e la motivazione dei lettori volontari che andrebbero invitati a partecipare a momenti di riflessione e autovalutazione, ma anche di aggiornamento sui libri.
3 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO DEI LETTORI VOLONTARI Le caratteristiche del lettore volontario che il secondo gruppo di lavoro ha evidenziato trovano molte corrispondenze con quelle proposte dal primo gruppo come si evince di seguito: deve amare i libri e la lettura, ma anche ricordare che non sta leggendo per se stesso possiede buone capacità relazionali, riesce a emozionare e a instaurare un rapporto empatico con il proprio pubblico deve essere paziente e duttile, adattandosi a circostanze ed esigenze del pubblico prepara precedentemente non solo le letture che intende proporre ma anche altre in caso il pubblico che si presenta non sia quello aspettato deve essere disponibile a seguire un corso di formazione deve avere una lettura espressiva avere continuità ed essere affidabile. In merito all'organizzazione del lavoro dei lettori volontari il gruppo condivide la necessità di ricercare i volontari, offrendo l'opportunità di frequentare un corso di formazione e facendo compilare un modulo per cercare di capire motivazione, impegno di tempo e affidabilità. I referenti locali del progetto Nati per Leggere si preoccupano di stabilire in quali contesti inviare i volontari: biblioteche, centri commerciali, asilo nido e scuola materna, parco, giardino, bosco, consultorio. Si ritiene importante che il luogo dedicato alla lettura sia sempre riconoscibile, delimitato e confortevole. Si condivide il fatto che contesti differenti necessitano di tipologie di lettura e di lettori volontari diversi, così come fasce di età diverse necessitano proposte mirate. Il gruppo segnala la necessità di creare una rete di contatti per attivare corsi di formazione comuni, un albo dei lettori e una banca dati dei progetti. LA COSTRUZIONE DI UN REPERTORIO DI LETTURA DEI LETTORI VOLONTARI Il terzo gruppo di lavoro era composto in maniera piuttosto eterogenea, con professionalità molto diverse. In primo luogo come suggerito dalla conduttrice del seminario ci siamo soffermati a riflettere sulla figura del lettore volontario. La prima osservazione emersa è stata fatta da parte di un educatrice di asilo nido che oltre ad essere lei stessa professionalmente lettrice di piccoli gruppi ospita nella struttura di lavoro lettori volontari: è importante offrire al lettore volontario un ambiente idoneo in cui animare la lettura: raccolto, comodo, poco stimolante di altre attività per i bimbi e confortevole per l ascolto. Per questa fascia d età (0 3) è inoltre importante formare gruppi di piccole dimensioni. La seconda osservazione riguarda le competenze e le caratteristiche che dovrebbe avere il lettore: il saper utilizzare la voce in modo coinvolgente per i bimbi, avere il ritmo giusto, saper trasmettere al bimbo quelle poche regole da far rispettare nel contatto con i libri, avere la conoscenza dei diversi tipi di gruppo in base alle fasi dell età evolutiva, capire i bisogni del bambino e soprattutto avere una predisposizione di tipo empatico verso di lui. Inoltre, essendo in alcune circostanze presenti anche i genitori, il lettore dovrebbe avere anche un ruolo educativo di modello per le famiglie per la trasmissione dell importanza e del piacere della lettura a alta voce. La terza osservazione viene fatta da un educatore che lavora con ragazzi disabili coinvolti in esperienze di lettura drammatizzata: è molto importante una partenza condivisa nella lettura con il coinvolgimento dei lettori, l abilità del lettore di portare subito l ascoltatore nel contesto emotivo, fisico, reale o fantastico che sia, della storia; si pone l accento sull importanza della
4 lettura dialogica con i piccoli e sulle capacità del lettore di cogliere l immediato riscontro della partecipazione dell ascoltatore. Da qui segue una discussione su come a volte sia più importante l abitudine alla lettura, la routine quotidiana all ascolto e all utilizzo dei libri del luogo in cui si svolge l attività. A volte la scelta di un contesto diverso da quelli usuali della lettura e elementi accattivanti di rappresentazione possono agevolare l attenzione. In conclusione al discorso introduttivo sulla figura del lettore volontario viene fatta un osservazione che ci introduce al tema specifico del nostro gruppo di lavoro: il lettore deve conoscere bene, amare lui stesso il libro che intende leggere, non gli deve essere imposto ma essere scelto da lui stesso per poterlo meglio far godere ai bimbi. Già si puntualizza però l importanza dell aspetto fisico e iconografico del libro da scegliere. In seguito la psicologa presente nel gruppo di lavoro in veste non professionale ma come aspirante lettrice volontaria ci chiede l importanza del ruolo del libro come oggetto e non solo come veicolo di contenuti per questa fascia d età e quindi si apre la discussione sulle diverse tipologie di libri idonei. Dopo le informazioni fornite da parte di chi lavora in biblioteca sull esistenza di repertori di lettura ben strutturati, dei cataloghi on line e di bibliografie specialistiche del settore (prima fra tutte quella di Nati per leggere) indirizziamo la discussione sulle tipologie di letture e di libri importanti per il progetto focalizzando l attenzione sulla priorità nella formazione del lettore volontario della conoscenza di tali repertori per la scelta dei volumi, magari orientati dal personale specializzato delle biblioteche che li indirizza in un ventaglio di scelte a seconda delle circostanze. La prima osservazione utile in merito alla scelta dei libri è sull importanza della distinzione in fasce d età e sul riconoscere i momenti diversi della lettura soprattutto per i più piccoli. Si apre una piccola parentesi sulle insidie dell editoria riguardo alla presentazione delle fasce d età che a volte può trarre in inganno anche se siamo tutti d accordo nel gruppo nel ritenere questo ambito dell editoria piuttosto di qualità e specializzato in questi ultimi 20 anni. Nella fascia più bassa d età il libro è da considerarsi in primo luogo oggetto, deve essere maneggiato dal bimbo e può essere considerato un libro gioco. E utile che aiuti l interazione di tipo motorio e faccia giocare anche se l educatrice di asilo nido ci fa notare che nelle primissime fasi di vita in cui si legge è già importante la mediazione del lettore e l interazione del bimbo è sempre imprevedibile. Si pone l accento ancora una volta sugli aspetti positivi e importanti della lettura dialogica. Focalizziamo inoltre l attenzione su quel tipo di libro che aiuta a far conoscere al bimbo le prime esperienze di vita e la propria corporeità. Una seconda osservazione condivisa è sull importanza nella scelta del libro dell obiettivo che si vuole raggiungere piuttosto che della circostanza in cui lo si legge. Cogliamo un legame tra i vari ambienti in cui si legge al bimbo molto piccolo, soprattutto tra l ambiente comunque di tipo familiare dell asilo nido (la lettura in piccolo gruppo) e la coppia mamma o papà/bambino. Può essere scelto lo stesso tipo di libro mentre quello che fa la differenza è il momento in cui lo si legge: la lettura intima prima della nanna, la lettura stimolante per un momento di gioco o di condivisione di un esperienza tipica del bimbo, la lettura ludica per insegnare l ascolto e sviluppare la fantasia. Importante ci sembra inoltre nella lettura il meccanismo della rima, la presenza di indovinelli e di parole mancanti accanto a efficaci illustrazioni per i bimbi appena più grandi. Diversa ci sembra invece la circostanza di un gruppo numeroso e misto dove riteniamo importante scegliere delle letture che abbiano un ritmo notevole, sequenze ben definite, una struttura narrativa forte e grande coinvolgimento da parte dei bimbi con animazione interattiva. L ultima osservazione viene fatta sull importanza delle illustrazioni nel libro per bambini in età prescolare anche se si apre una discussione, purtroppo interrotta dal tempo a disposizione, in
5 merito alla lettura con o senza immagine. L educatrice di asilo nido ci porta a riflettere sull importanza, riscontrata nella propria esperienza personale, di non mostrare le immagini ad una prima lettura. La raccomandazione ha una valenza generale (favorire l immaginazione) e una di carattere psicologico in riferimento a libri che riguardano emozioni negative o forti (mostri & co. e paure varie): alcune immagini potrebbero avere un impatto troppo forte sul bambino, mentre quelle che elabora autonomamente corrispondono alla sua sensibilità. Evitare in questo tipo di storie la prima presentazione con le immagini affiancate permette infatti alla mente del bimbo di elaborare in modo libero e personale l immagine che quell emozione evoca in lui. COSA FANNO/DOVREBBERO FARE I LETTORI VOLONTARI Lettori volontari dovrebbero avere queste caratteristiche: bella voce, lettura espressiva, apertura mentale e disponibilità alla collaborazione, empatia con i bambini, flessibilità, pazienza, amore verso i bambini e la lettura, devono essere a loro volta lettori, hanno bisogno di essere formati, devono usare linguaggio e testi semplici. Che cosa dovrebbero fare: - Importante è trovare un luogo adatto, che serve a creare l atmosfera e a identificare il contesto e il momento della lettura. Se si tratta di uno spazio al chiuso (biblioteca, museo, scuola, asilo nido, ospedale, centri vaccinali ) serve un posto specifico e riservato, in cui disporre cuscini, tappeti, tendaggi. Se invece lo spazio individuato è all aperto, deve comunque essere ben riconoscibile e caratterizzato, non troppo vicino a luoghi di passaggio e di transito. - Il lettore volontario dovrebbe avere estrema flessibilità e creatività, perché si potrebbe trovare in un contesto diverso rispetto a quanto programmato o previsto, soprattutto con i bambini molto piccoli la flessibilità nella programmazione è importante. - E importante che il lettore volontario collabori in modo positivo e propositivo con i referenti del progetto Nati per leggere, con il gruppo formato da altri lettori e con i vari operatori educativi e sanitari interessati - E necessario acquisire le necessarie competenze sul progetto Nati per Leggere e sui contributi positivi per i bambini della lettura in età prescolare - Utile, prima o dopo le letture, la diffusione di materiale informativo sul progetto, rivolto a genitori e operatori.
Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio
DettagliProgetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE
Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono
DettagliPROGETTO: TEATRO FORUM
24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliLe strategie di promozione della lettura messe in atto dalla. biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano abbastanza
CAPITOLO QUARTO ANALISI DEI SERVIZI DI PROMOZIONE PER UNA VALUTAZIONE DEI BENEFICI 1. Premessa Le strategie di promozione della lettura messe in atto dalla biblioteca comunale di Soriano nel Cimino risultano
DettagliRelatore: Paula Eleta
A scuola nessuno è straniero Firenze, 30 settembre 2011 Sessione: L integrazione comincia dai più piccoli Una scuola aperta che guarda al futuro Percorsi interculturali e di integrazione presso le Scuole
DettagliCentro per la Salute del Bambino / ONLUS
Progetto In Vitro Progetto formativo Formazione degli operatori dei servizi sanitari, socio-educativi, bibliotecari e dei lettori volontari per la promozione della lettura da 6 mesi a 6 anni di vita Quadro
DettagliPROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA
PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa
DettagliComune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio
Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi
DettagliFormazione per lettori volontari
Formazione per lettori volontari Associazione Culturale Pediatri Associazione Italiana Biblioteche Centro per la Salute del Bambino ONLUS E-mail npl@aib.it www.natiperleggere.it I lettori volontari Sono
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliCOMUNE DI SASSARI. Settore Politiche Educative e Giovanili
COMUNE DI SASSARI Settore Politiche Educative e Giovanili Amare la lettura attraverso un adulto un gesto che legge d amore: una storia CHI SONO: Mi presento: sono il progetto Nati per leggere al Nido,
DettagliSottogruppo progetto pedagogico
COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi
DettagliLaura Viganò 13.12.10
LA SCUOLA dell INFANZIA UN CONTESTO PREDISPOSTO ALL INCLUSIONE Laura Viganò 13.12.10 Alcune caratteristiche proprie della scuola dell infanzia, se riconosciute e condivise dall intero collegio docenti,
DettagliSeminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari
Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari Comunicare NpL Fase 4 Prima azione: Azioni per una corretta ed efficace messa a sistema del volontariato in Nati per Leggere
DettagliYouLove Educazione sessuale 2.0
YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO
SCUOLA DELL INFANZIA DI ALSENO PROGETTO ACCOGLIENZA MOTIVAZIONE L Ingresso alla Scuola dell Infanzia costituisce l inizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il più delle volte alla sua prima esperienza
DettagliNati Per Leggere Lombardia organizza dodici corsi di formazione per Volontari lettori di 9 ore distribuite in due incontri di 4 ore e mezza ciascuno.
Corso di formazione per volontari lettori Nati per Leggere Lombardia Il programma nazionale NATI PER LEGGERE, promosso dall Associazione Italiana Biblioteche, dall Associazione Culturale Pediatri e dal
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO Il BRUCO Asilo Nido e Scuola d Infanzia Via Case Basse San Vittore, 24 Pavia www.asiloilbruco.com Tel. 0382.1726.241 Tel. 393.900.6211 Cari Genitori, il questionario è stato
DettagliTOLLO CH -VIA CAVOUR N.2
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO
DettagliPROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado
PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliLa Leadership efficace
La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2
DettagliChi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981
Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire
DettagliPROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro
DettagliCOACHING. Bocconi Alumni Association. Presentazione
COACHING Bocconi Alumni Association Presentazione INDICE Perché il Coaching? Coaching e Mentoring: le differenze Ruoli, competenze e comportamenti del Coach e del Coachee (cliente) Regole del rapporto
DettagliCENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE
CENTRO RIABILITATIVO PSICOPEDAGOGICO IL TIMONE Centro Riabilitativo Psicopedagogico Il Timone Vico San Luca 4/3 scala sn. 16123 GENOVA tel. 0102467774 P.Iva 03399250103 email: iltimone@libero.it Il Centro
DettagliAREA AUTISMO Carta dei servizi
AREA AUTISMO Carta dei servizi La cooperativa sociale MOMO, ha attiva una specifica Area Autismo, attraverso la quale eroga interventi rivolti a famiglie e soggetti affetti da Autismo e altri Disturbi
DettagliI MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?
I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo
DettagliI principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliFigure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE. GREEN JOBS Formazione e Orientamento
Figure professionali «Mobilità sostenibile» COMUNICATORE AMBIENTALE GREEN JOBS Formazione e Orientamento COMUNICATORE AMBIENTALE Il comunicatore ambientale è una figura professionale che si occupa di tutti
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA GOLF
Manuale Azzurro allegato D FEDERAZIONE ITALIANA GOLF Modello per la creazione e gestione di un Club dei Giovani Il modello, tratto dall esperienza maturata nei Circoli che hanno svolto con successo l Attività
DettagliAnno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin
Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,
DettagliCopyright GlaxoSmithKline. Obiettivi del progetto Fondamenti Aree di applicazione Il Ruolo di GSK nel progetto La Rete sul territorio Alcuni spunti
Obiettivi del progetto Fondamenti Aree di applicazione Il Ruolo di GSK nel progetto La Rete sul territorio Alcuni spunti Obiettivi del progetto sensibilizzare i genitori ad acquisire un comportamento diffondere
DettagliCONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI. Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE
CONVEGNO ABITARE È SAPERE DOVE DEPORRE GLI ABITI Chieri, 19 febbraio 2010 LAVORI DI GRUPPO GRUPPO A RAPPRESENTAZIONI E CODICI DELL ABITARE La relazione che segue costituisce una sintesi dei contenuti emersi
DettagliFondamenti e tecniche di comunicazione verbale
Fondamenti e di comunicazione non verbale Fondamenti e di comunicazione verbale Rivolto agli infermieri Professionali Comunicare meglio: aiutare gli infermieri a aiutare. Abstract Ogni cosa che impariamo
DettagliCHI SEI TU? CHI SONO IO?
L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali
DettagliProgetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016)
Progetto LABORATORIO TEATRALE Scuola Primaria Rognoni Sozzago (a. s. 2015/2016) Premessa La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa di animazione nella scuola. Nell'uso più comune con il termine
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
ASSOCIAZIONE MOSAICO CORSO DI FORMAZIONE PER VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE Presentazione Il gruppo di formazione di Associazione Mosaico nasce per fornire la formazione agli obiettori di coscienza
DettagliProgrammazione Nido Monti 2014-2015
Programmazione Nido Monti 2014-2015 OBIETTIVI GENERALI L obiettivo generale è ambientare il bambino nel contesto educativo e relazionale dell Asilo Nido rispettando e valorizzando l individualità del bambino
DettagliIl Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva
Susanna Villa. I.R.C.C.S. Eugenio Medea Ass. La Nostra Famiglia, Conegliano Il Parent Training per famiglie con figli con DGS e/o disabilità intellettiva Cos è il Parent Training? Per PT si intende attività
DettagliSEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE
Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliPSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare
PSA: Laboratorio disciplinare di religione per gli insegnanti della scuola elementare Sottogruppo coordinato da Fortunata Capparo (verbale 2 incontro - 18 /11 2002) L ispettore Gandelli ha iniziato l incontro
DettagliNell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti:
Nell ambito del progetto ECM Sinergie è in grado di offrire un intervento di formazione per medici di medicina generale e specialisti: L attuale esperienza Cosa hanno detto dei corsi precedenti ECM crediti
DettagliScuola dell Infanzia Parrocchiale San Domenico Via C.P. Taverna n.6 20050 Canonica di Triuggio Tel.0362.997127 P.I. 00985860964
Pagina 1 di 7 PREMESSA E FINALITA La sezione primavera nasce, all interno della scuola dell Infanzia nel settembre 2007 come sperimentazione messa in atto dal Ministro Fioroni e continua fino ad oggi.
DettagliVademecum per organizzare un evento CaffExpo
Vademecum per organizzare un evento CaffExpo 1 - Cosa è CaffExpo Nato da un idea del Centro di Ricerca sull agricoltura sostenibile OPERA e sviluppato grazie al contributo importante di altri centri di
DettagliProgrammazione 2014/2015. Elaborato da: Aiello Valentina. Scuola dell Infanzia. San Matteo. Nichelino
Programmazione 2014/2015 Elaborato da: Aiello Valentina Scuola dell Infanzia San Matteo Nichelino Nella scuola dove siamo Quando in cerchio ci troviamo Si fa bella l esperienza Non possiamo farne senza!
Dettagli28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale
MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA Anno Accademico 2015/2016 Docente Patrizia Gioia patrizia.gioia@uniroma1.it 28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale CULTURA E FORMAZIONE I musei rappresentano una straordinaria
DettagliL uso e il significato delle regole (gruppo A)
L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole
DettagliAlla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente
Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia
DettagliNati per la Musica è un progetto che promuove e sostiene attività che mirano ad accostare precocemente il bambino al mondo dei suoni e alla musica
Nati per Leggere e Nati per la Musica Due programmi di interventi precoci per la promozione del benessere psicofisico e sociale dei bambini a cura di Nives Benati Nati per leggere è un progetto nazionale
DettagliDIMENSIONI CRITERI INDICATORI
Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari
DettagliSEMINARIO 7 SETTEMBRE 2011 (orario 15-19) TEMI CON ABSTRACT TABELLA RIASSUNTIVA. Segnalazioni (a. b.) sezione
SEMINARIO 7 SETTEMBRE 2011 (orario 15-19) TEMI CON ABSTRACT TABELLA RIASSUNTIVA 1 2 3 4 RELAZIONI E PROCEDURE RUOLI NEL LABORATORI COMUNICAZIONE TEAM A) Con i genitori (a. b. c.) B) Con gli operatori esterni
DettagliMomo alla conquista del tempo
Momo alla conquista del tempo La vita è fatta di eventi che si susseguono nel tempo che ci è dato da vivere. Vogliamo imparare con i bambini a considerare il tempo come occasione propizia per costruire
DettagliPROGETTO DI FORMAZIONE PER COMPRENDERE, SPERIMENTARE E FAR PROPRIO IL METODO
LO SPAZIO MAGICO DELLA RELAZIONE TM Metodo di intervento sulle dinamiche relazionali e sulla prevenzione del disagio nella Scuola dell Infanzia e nella Scuola Primaria PRIMO LIVELLO PROGETTO DI FORMAZIONE
DettagliPERCORSO EDUCATIVO ALL AFFETTIVITA E ALLA SESSUALITA
PERCORSO EDUCATIVO ALL AFFETTIVITA E ALLA SESSUALITA Dott.ssa Daniela Panacci Dott.ssa Karen Manni PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA
ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19
DettagliIl progetto di vita: la funzione del docente
L orientamento dove essere effettuato considerando le caratteristiche cognitive e comportamentali dell alunno la disabilità le competenze acquisite gli interessi e le predisposizioni personali e non ultimo
DettagliELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI
ELABORAZIONE QUESTIONARIO DI GRADIMENTO FORMAZIONE DIRIGENTI E DOCENTI Premessa La Campagna Straordinaria rivolta alle Scuole ha previsto anche la realizzazione di interventi formativi rivolti a docenti
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliLABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione
LABORATORIO a cura di Pier Cesare Rivoltella e Andrea Garavaglia La Formazione a distanza di Terza Generazione Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo in rete Laboratorio 2 Apprendimento collaborativo
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliDisturbi dello Spettro Autistico: Sperimentazione di un progetto integrato nella Provincia di Piacenza 16-10-2012
Disturbi dello Spettro Autistico: Sperimentazione di un progetto integrato nella Provincia di Piacenza 16-10-2012 CENTRO SERVIZI AUTISMO C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità U.S.T. XIV
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliProgetto. Lettura:cibo. della mente
ISTITUTO AUTONOMO COMPRENSIVO STATALE di Scuola dell Infanzia, Scuola Primaria e Secondaria di 1 grado Via Medaglia d Oro Iannotta,17 81052 Pignataro Maggiore (CE) Tel e Fax 0823/871059 Distretto scolastico
DettagliGRUPPI DI INCONTRO per GENITORI
Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione
DettagliContatto Provincia CPI Visita congiunta CPI / SIL in azienda. sensibilizzazione e di promozione del progetto,
! "#$%&'()(&&*&"+" Il progetto prevedeva la formazione dei job coach, operatori che svolgono la funzione di mediazione e accompagnamento dei soggetti svantaggiati nel percorso di integrazione lavorativa.
DettagliLaboratorio sperimentale teatrale. Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO
Laboratorio sperimentale teatrale Vanno in scena l integrazione sociale e il dialogo IL PROGETTO LA FILOSOFIA Il progetto si propone di stimolare, tramite l attività teatrale, il confronto, l integrazione
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliCENTRO ESTIVO 2013. Progetto per l animazione estiva. per bambini dai 3 ai 6 anni. dal 1 al 2 agosto 2013
CENTRO ESTIVO 2013 Progetto per l animazione estiva per bambini dai 3 ai 6 anni dal 1 al 2 agosto 2013 Scuola Materna della Divina Volontà - Tauriano 1 GIUSTIFICAZIONE DELLA PROPOSTA Un esperienza che
DettagliL educatore in pediatria. Per un profilo professionale
L educatore in pediatria Per un profilo professionale L educatore sanitario in pediatria L educatore sanitario è quel professionista chiamato in causa affinché a ciascun individuo sia permesso di riconoscere
DettagliPromuovere la lettura precoce ad alta voce Verona Palazzo della Sanità 12 aprile 2012
Promuovere la lettura precoce ad alta voce Verona Palazzo della Sanità 12 aprile 2012 Paola Campara Referente NPL ULSS 20 Verona Servizio Promozione ed Educazione alla Salute Valenza psicologica e relazionale
DettagliMonitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete
Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione Elementi di caratterizzazione del progetto della rete Oggetto problema Osservazioni rispetto all autoanalisi Oggetto definito e area di riferimento Coerenza
DettagliPROGETTARE UNA GITA. A tale scopo i bambini dovranno ricercare la documentazione che permetta di scegliere la META della gita.
PROGETTARE UNA GITA Prima di dare avvio al percorso è opportuno condividere con gli alunni tutto il progetto ed eventualmente modificare alcuni elementi in rapporto alla discussione. Gli alunni devono
DettagliIl corso di italiano on-line: presentazione
Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica
DettagliPrima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI. La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014
Prima parte: LA COSTRUZIONE DEGLI SCENARI La visione comune: SCUOLA SOSTENIBILE NEL 2014 Dalle visioni espresse nel corso della prima parte del seminario spiccano i seguenti temi: Tema della trasparenza
DettagliREGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE
REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in
DettagliPERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Alternanza scuola/lavoro l alternanza non è uno strumento formativo, ma si configura piuttosto come una metodologia formativa, una vera e propria modalità di apprendere PERCORSO INNOVATIVO DI ALTERNANZA
DettagliInsegnare con il blog. Materiale tratto da:
Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta
DettagliNati per Leggere Piemonte. Linee guida per la compilazione del questionario
Linee guida per la compilazione del questionario Maggio 2014 Introduzione Gli indicatori e le relative linee guida riportati in questo breve documento sono stati elaborati da Fondazione Fitzcarraldo attraverso
DettagliQuestionario PAI Personale Scolastico
Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo
DettagliDott.ssa Catia Bufacchi Psicologa- psicoterapeuta-coordinatrice Progetto Girasole Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma
Dott.ssa Catia Bufacchi Psicologa- psicoterapeuta-coordinatrice Progetto Girasole Ospedale Pediatrico Bambino Gesù - Roma L incontro di oggi Descrizione del Progetto Maestramica di Roma nei presupposti
DettagliFORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave
FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,
DettagliRelazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre
Relazione attività di Tutorato specializzato a.a. 2013/2014 I semestre Nel mese di marzo, a chiusura del primo semestre, l Ufficio Orientamento e Diritto allo Studio ha monitorato il servizio di tutorato
DettagliPROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA
CLASSI PRIME A/B ANNO SCOLASTICO 2014 2015 PROGETTO STAR BENE INSIEME A SCUOLA Premessa Le attuali classi prime sono composte da 44 alunni, 35 dei quali provengono dalla scuola dell Infanzia del quartiere
DettagliLo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione
Lo specifico del lavoro psicologico nell accompagnamento della coppia all adozione Dott.ssa Maria Berica Tortorani Psicologa-Psicoterapeuta ASL 3 Pistoia Operatrice-formatrice Area Vasta per l adozione
DettagliScuola Primaria di Campoformido
Scuola Primaria di Campoformido Classe Prima A UA L ambiente di vita di Gesù nel periodo della sua infanzia Religione Cattolica e Laboratorio di Intercultura Matematica e Scienze Religione Cattolica -
DettagliProgetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014
Progetto PROFESSIONE GENITORI 2013-2014 Gli incontri del nostro itinerario vogliono essere una sorta di occhiali da cui i genitori di ragazzi di un età compresa tra i 6-13 anni escano vedendo e vedendosi
DettagliPROGETTI VINCITORI ASSOCIAZIONE CAPOFILA PROGETTO
PROGETTI VINCITORI ASSOCIAZIONE CAPOFILA PROGETTO FINANZIAMENTO PROPOSTO IL GIOCO DEGLI SPECCHI VOLONTARIAMENTE COMPETENTE L idea nasce dalla constatazione che all interno di una società sempre più complessa
DettagliTECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo
DettagliSIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE. Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita
SIDS : SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE Suggerimenti per gli operatori che entrano in contatto con una famiglia colpita Obiettivo e metodo Obiettivo: Metodo: fornire spunti di riflessione e consigli pratici affinché
DettagliPREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica
PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliDALLA TESTA AI PIEDI
PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO ANNUALE SCUOLA DELL INFANZIA A. MAGNANI BALIGNANO DALLA TESTA AI PIEDI ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO CORPO Anno scolastico 2013-14 MOTIVAZIONI Il corpo è il principale strumento
DettagliCOCCOLA DI MAMMA QUI MAMMA CI COVA. Associazioni di Promozione Sociale
COCCOLA DI MAMMA QUI MAMMA CI COVA Associazioni di Promozione Sociale Chi siamo? Siamo genitori che vivono con i loro bambini e non nonostante loro. Siamo donne, compagne, mogli, amiche e... Mamme! Siamo
Dettagli