Comitato Progetto Tergeo La pratica con la grammatica di GIOVANNI RIZZOTTI responsabile sviluppo Progetto Tergeo

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1 21 Novembre Con Enoteca italianan SIENA ALLA GIORNATA EUROPEA DELL ENOTURISMO Con l'enoteca italiana, Siena ha partecipato insieme alle più importanti città europee alla Giornata Europea dell Enoturismo", manifestazione promossa da Città del Vino con la rete europea Recevin. Dall Italia alla Spagna, dal Portogallo alla Grecia, un fil rouge ha unito gli eno-appassionati di tutta Europa. Ma anche in aumento (+2,5%) VAL D OCA: VENDEMMIA 2011 DI QUALITÀ La Cantina Produttori di Valdobbiadene-Val d'oca chiude la vendemmia con un bilancio positivo. La raccolta complessiva di uva dai 600 conferitori è aumentata del 2,5% - dice Aldo Franchi, direttore della Cantina - ma il vero dato saliente riguarda la qualità delle uve, che daranno vini molto equilibrati, morbidi, sicuramente profumati. Comitato Progetto Tergeo La pratica con la grammatica di GIOVANNI RIZZOTTI responsabile sviluppo Progetto Tergeo Nelle pagine che seguono presentiamo i profili dei componenti del Comitato tecnico-scientifico del progetto di sostenibilità targato Unione Italiana Vini. Insieme, per la prima volta in Italia, un parterre di eccellenze del mondo della ricerca e della produzione vitivinicola sarà chiamato all'impegnativo e ambizioso compito di dettare le linee guida di un percorso globale, il cui obiettivo è avvicinare aziende vinicole e fornitori di tecnologie attraverso format certificati Come funziona e si alimenta Tergeo Il Comitato è composto da ricercatori delle Università degli Studi di Milano, Firenze, Verona, Federico II di Napoli, Cattolica di Piacenza, Cra di Conegliano e Asti, Fondazione Edmund Mach. Per la parte aziende, presenti i più importanti gruppi italiani, che coprono tutte le regioni. Quindi la parte istituzionale, con due membri per Mipaaf e Regioni I l motore del progetto Tergeo è il Comitato tecnico-scientifico che hai il compito di fare emergere le esigenze del settore e individuare le soluzioni. La particolarità del Comitato Tergeo è che coniuga la pratica con la grammatica, ovvero riunisce attorno allo stesso tavolo ricercatori e direttori di aziende vitivinicole. Il Comitato Tergeo, infatti, si compone di 26 membri, di cui la metà sono rappresentanti del mondo scientifico e l altra metà sono dirigenti e tecnici delle aziende vitivinicole socie di Unione Italiana Vini. La partecipazione dei tecnici assicurerà la concretezza e praticità dei temi affrontati; al tempo stesso la presenza della ricerca garantirà la correttezza scientifica delle risoluzioni che saranno adottate. Completerà presto il Comitato la rappresentanza istituzionale di un incaricato da parte del Ministero per le politiche agricole-commissione nazionale difesa integrata e di uno da parte delle Regioni. Questo perché il Comitato intende occuparsi anche di dispositivi di legge e in generale di normative a tutti i livelli, comunitario, nazionale, regionale. Con queste premesse la scelta dei membri del Comitato nominati dalla direzione generale di Unione Vini ha seguito percorsi precisi per rispondere alle competenze necessarie. I nomi sono stati individuati seguendo il piano di attività che Unione Italiana Vini intende sviluppare con Tergeo. Si inizia con il vigneto e successivamente, ma con tempi molto rapidi, si procederà con la cantina. In questa prima fase, pertanto, sono più numerosi i rappresentanti che nella loro carriera di tecnici o di ricercatori si sono dedicati allo studio della vite, individuando, in particolare, i massimi esperti nei seguenti campi: Fisiologia Genetica Meccanizzazione Patologia Entomologia Micotossine Ecologia e ambiente Economia e marketing Competenze più ampie sono state individuate per i membri dedicati allo studio della componente relativa all enologia. La presidenza del Comitato è stata affidata a Piero Attilio Bianco, direttore del CIRIVE, Centro Interdipartimentale di Ricerca per l Innovazione in Viticoltura ed Enologia - Università degli Studi Milano, che riunisce i dipartimenti coinvolti nel settore. Per argomenti specifici, sia in campo viticolo, sia enologico, il Comitato intende avvalersi di esperti individuati di volta in volta così da allargare le collaborazioni e coinvolgere un ampio numero di personalità sia tecniche che scientifiche. Si prevede anche una rotazione dei membri, così da consentire un largo contributo di idee e di esperienze, oltre a un forte coinvolgimento dell intero universo che opera nel settore vitivinicolo italiano. Il nostro settore, infatti, ha una forte necessità di innovazione sostenibile per affermarsi sempre più sul mercato nazionale e internazionale e solo una forte e rapida condivisione delle conoscenze può portare a progressi significativi. PALLETS E CONTENITORI DI PLASTICA CMP srl - Via Revello SALUZZO CN - Tel info@cmp-plast.it - VINPLAS ECONOMICO MANEGGEVOLE SICURO 36/38 BOTTIGLIE PER FOGLIO 20 INTERFALDE PER BANCALE FINO A 760 BOTTIGLIE PER BANCALE OTTIMIZZAZIONE DELLO SPAZIO MASSIMA PULIZIA DELLE BOTTIGLIE interfalde di plastica per lo stoccaggio del vino imbottigliato

2 22 21 Novembre Novembre Produzione 2011 GERMANIA, SUPERATI I 9 MILIONI DI HL Secondo le stime del Deutsche WeinInstitut la produzione in Germania nel 2011 dovrebbe attestarsi su 9,15 milioni di hl, con un incremento del 30% rispetto al In quasi tutte le regioni si è verificato un aumento del volume: nella regione del Baden la produzione è di 1,35 milioni di hl (+27%); nella Mosella, hl (+43%); nel Palatinato, 2,1 milioni di hl (+30%); nel Rheinhessen, 2,7 milioni di hl (+36%) e nel Wuerttemberg, hl (stabile). R.D. Ad Asti SESTA EDIZIONE DI VINISSAGE, ABBINATA VINO BIO-TARTUFO Vino biologico e tartufo, la coppia più gustosa e profumata del momento, tra i protagonisti ad Asti in occasione di Vinissage, il salone dei vini biologici e delle bio-eccellenze, organizzato dal Comune di Asti. Vinissage completa e arricchisce l offerta enoturistica di Asti, che si conferma come una delle capitali mondiali dell enologia, ha detto il sindaco Giorgio Galvagno. Hanno partecipato più di 50 aziende da tutta Italia; tra gli espositori anche due maisons francesi. In assaggio anche altri bio-prodotti tipici d eccellenza. Presentata l'iniziativa Pommery for you BRINDISI AI 175 ANNI DI POMMERY ITALIA Centinaia di ospiti hanno partecipato all evento di Pommery Italia, filiale diretta della storica Maison di Champagne di Reims, per brindare al 175 anniversario dalla fondazione. La serata è stata l occasione per presentare il progetto Pommery for you che permette di avere o donare una bottiglia di Champagne Pommery unica e irripetibile, perché personalizzata con una dedica su richiesta stampata sull'etichetta con cornice dorata in rilievo. COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO TUTTE LE ECCELLENZE Piero Attilio Bianco Professore ordinario. Laureato in Scienze Agrarie nel 1983 presso l Università degli Studi di Milano è stato ricercatore CNR dal 1988 al È attualmente Professore Ordinario di Patologia vegetale presso la Facoltà di Agraria della stessa Università dove è stato direttore dell Istituto di Patologia vegetale e attualmente dirige il Cirive (Centro di Ricerca per l Innovazione e la Ricerca in Viticoltura ed Enologia). È coordinatore del Dottorato di Ricerca in Biologia e produttività della pianta coltivata e Docente di Patologia viticola. Si occupa di malattie della vite e in particolare delle malattie da virus e fitoplasmi. Si è formato in laboratori italiani ed esteri mettendo a punto metodi di diagnostica molecolare attualmente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO impiegati nei protocolli di certificazione fitosanitaria della vite e svolge tuttora attività di ricerca in collaborazioni con prestigiose istituzioni americane ed europee. Ha rivolto particolare attenzione allo studio delle malattie da fitoplasmi come la Flavescenza dorata e il Legno nero mettendo in evidenza per la prima volta la presenza di infezioni miste di fitoplasmi in pianta. Si occupa di problematiche legate alla diagnosi dei fitoplasmi della vite utilizzando tecniche quali la real-time PCR e la Micro-ibridazione su Arrays (microarrays). Ha affrontato inoltre le tematiche attinenti il risanamento di viti malate sia mediante la termoterapia sia attraverso lo studio del fenomeno denominato recovery osservato in viti affette da giallumi. Partecipa alle attività del progetto Arnadia del Ministero delle Politiche Agricole sulla messa a punto e validazione dei metodi di diagnosi di virus e fitoplasmi. Dal 2008 è delegato italiano della azione Cost (FA0807): Integrated Management of Phytoplasma Epidemics in Different Crop Systems. Dal 2010 è Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca ed Innovazione in Viticoltura ed Enologia (Cirive). È socio aggregato della Accademia Italiana della Vite e del Vino. Ha pubblicato più di 100 lavori a stampa, molti dei quali vertono sull impiego di tecnologie innovative nella difesa delle piante con particolare riferimento alle malattie da virus e fitoplasmi della vite. Le competenze di Piero Attilio Bianco all interno di Tergeo riguarderanno l utilizzo di nuove tecnologie per il contenimento di malattie della vite causate da virus e fitoplasmi. Come è noto in molte di esse la complessità eziologica e la loro rapida diffusione in campo è di forte impatto sulla produzione sia sotto il profilo della qualità dei vini prodotti sia per l impatto sull agrosistema dovuto al controllo, spesso previsto per legge, dei vettori di tali malattie. Finora, per la loro peculiarità, esse sono considerate malattie incurabili ; studi recenti condotti dal gruppo coordinato dal prof. Bianco indicano che nuove strategie di contenimento di queste malattie, se opportunamente messe a punto, potrebbero ridurre notevolmente il loro impatto sull equilibrio dell eco-sistema vigneto. I l Dipartimento di Produzione Vegetale costituitosi nel 2000 è il risultato della fusione del Dipartimento di Fisiologia delle Piante Coltivate e Chimica Agraria con l Istituto di Agronomia, l Istituto di Coltivazioni Arboree e l Istituto di Patologia Vegetale. Il Dipartimento dispone di tutte le competenze agronomiche, ambientali, chimiche, fisiologiche, genetiche e della patologia relative alla produzione vegetale. Nel Dipartimento sono attivi laboratori di ricerca specializzati in analisi di acque, atmosfera, fertilizzanti, substrati colturali, suolo e piante. Al Dipartimento afferiscono oltre 70 dipendenti dei quali 40 docenti, titolari di circa 85 corsi di insegnamento rivolti agli studenti dei vari corsi di laurea triennali, laurea specialistica e Scuole di Dottorato di Ricerca. Il Dipartimento aderisce al Cirive Centro Interdipartimentale di ricerca per l innovazione in viticoltura ed enologia, composto da ventisei tra professori ordinari, professori associati e ricercatori con competenze in viticoltura, genetica e fisiologia della vite, in difesa delle colture viticole, in tecnologia, chimica e biotecnologie enologiche. Al Centro afferiscono inoltre docenti e ricercatori con consolidata esperienza di ricerca nei settori della entomologia e dell ingegneria e meccanizzazione viticoli. Il Cirive è attualmente l unico centro universitario in Italia in grado di offrire servizi integrati per la ricerca in tutto l ambito vitivinicolo. Con riferimento al progetto Tergeo si ricordano in particolare le competenze del gruppo Viticoltura relative alla valutazione della vocazionalità territoriale alla viticoltura secondo una metodologia sviluppata nel corso degli anni, sempre più fortemente interdisciplinare, poiché coinvolge competenze di pedologia, climatologia, viticoltura, enologia e statistica, e basata sull analisi dell interazione genotipo per ambiente, attraverso la caratterizzazione della risposta vegeto-produttiva del vigneto e del profilo qualitativo dell uva, sulla base della valutazione delle risorse ambientali, caratterizzate secondo i canoni della pedologia e della agro-climatologia. Una particolare competenza riguarda anche le relazioni tra profilo compositivo e il conseguente potenziale qualitativo enologico dell uva e le sue modificazioni in relazione agli equilibri vegeto-produttivi e al microclima del grappolo. Fra i progetti connessi alla Patologia vegetale della vite, ai quali partecipa o ha di recente partecipato, si ricordano i seguenti: Contenimento del Legno nero della vite in Veneto; finanziato dalla regione Veneto ( ); Biodiversità di fitoplasmi associati alla Flavescenza dorata della vite (Prin 2002); Miglioramento genetico e sanitario della vite in Lombardia, finanziato dalla Regione Lombardia (2008); Genetic Resistance to Plant Pathogenic Viruses, and their Vectors, in European Crops (EU-FP6, 2005); Giallumi della vite: un fattore limitante le produzioni vitivinicole (MiPAF 2003); Andamento epidemico di Plasmopara viticola e gestione delle strategie di intervento, (Regione Lombardia); Indagini territoriali sulla resistenza ai fungicidi più comunemente utilizzati su vite e melo, (Regione Lombardia). A questi ambiti di ricerca si aggiungono quelli enologici indirizzati allo studio di fenomeni alterativi prodotti da lieviti Brettanomyces, alla valutazione della genuinità dei vini Pinot nero e all attività enologica svolta da coadiuvanti e additivi per il vino. Le recenti ricerche condotte su frazioni di lievito hanno permesso di valutare il potenziale antiossidante svolto nel vino dalle forme tioliche cisteiniche del glutatione e delle frazioni parietali di lievito (scorze, lisati e mannoproteine). Dipartimento di Produzione Vegetale Centro Interdipartimentale di Ricerca per l Innovazione in Viticoltura ed Enologia (Cirive) Annamaria Vercesi Professore associato. Nata a Broni (PV) nel Laureata in Scienze Agrarie (1980). Tecnico laureato (dal 1986), ricercatore (dal 2000) e quindi (dal 2003) Professore associato di Patologia vegatale, presso il Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Milano ove insegna Difesa della vite, Patologia per la laurea in Viticoltura ed Enologia e Elementi di protezione delle piante per la laurea in Agrotecnologie per l Ambiente e il Territorio. L attività di ricerca attualmente è rivolta soprattutto alle tematiche delle malattie della vite, in particolare peronospora e botrite; dell epidemiologia di Plasmopara viticola e dell impiego di modelli epidemici per la gestione fitoiatrica della peronospora della vite; dell individuazione e caratterizzazione di ceppi di patogeni fungini della vite resistenti alle sostanze attive più comunemente utilizzate in vigneto. Allo stato è coinvolta nei seguenti progetti di ricerca: Andamento epidemico di Plasmopara viticola e gestione delle strategie di intervento (Regione Lombardia); Indagini territoriali sulla resistenza ai fungicidi più comunemente utilizzati su vite e melo (Regione Lombardia); Valutazione della mobilità di alcune sostanze attive in vite (Syngenta Crop Protection) È socia corrispondente della Accademia Italiana della Vite e del Vino. È membro dell Associazione Italiana per la Protezione delle Piante di cui è stata vicepresidente per sei anni. È autrice di oltre cento pubblicazioni scientifiche su riviste, atti di convegni, manuali e monografie nazionali ed internazionali. Il contributo al progetto riguarda le tematiche della protezione del vigneto nei confronti dei principali patogeni fungini della chioma, agenti di peronospora, oidio e botrite. In relazione al primo aspetto le competenze riguardano in particolare l epidemiologia di peronospora della vite e di botrite e la definizione di strategie di intervento razionali che tengano in considerazione il rischio di infezione e di selezione di ceppi resistenti. Sulla base di un contratto di ricerca in partenariato con l Unione Italiana Vini, finanziato dal Mipaaf, è allo stato attuale impegnata, per le parti di sua competenza, nella stesura di in Modello di gestione integrata per la sostenibilità del vigneto. Manuale che riporta una serie di informazioni sui principali rischi, che la conduzione del vigneto presenta nei confronti della qualità e della salubrità delle uve, della sicurezza degli operatori del vigneto e dell ambiente, in termini di possibile impatto ambientale, nonché una serie di indicazioni, denominate buone pratiche, per minimizzare i rischi, per ottemperare in toto ai requisiti di legge e per agevolare l azienda vitivinicola nello svolgimento delle attività di impianto e gestione del vigneto. Professore associato. Osvaldo Failla Nato a Milano nel Laureato in Scienze Agrarie (1984) e Dottore di Ricerca (1992). Ricercatore (dal 1992) e quindi (dal 2005) Professore associato di Arboricoltura generale e delle Coltivazioni Arboree, presso il Dipartimento di Produzione Vegetale della Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Milano ove insegna Viticoltura per le lauree in Viticoltura ed Enologia e in Scienze Viticole ed Enologiche e Coltivazioni Arboree per le lauree in Scienze Agrarie. L attività di ricerca attualmente è rivolta soprattutto alle tematiche della fisiologia della maturazione e qualità enologica dell uva; dello studio dell interazione genotipo per l'ambiente nella definizione della vocazionalità territoriale alla viticoltura e della caratterizzazione e conservazione del germoplasma di vite. Allo stato è coinvolto nei seguenti progetti di ricerca: Selezione di nuovi portinnesti della vite resistenti agli stress abiotici mediante lo sviluppo e la validazione di marcatori fisiologici e molecolari (Ager Fondazioni Bancarie); Influenza del microclima del grappolo su sintesi e profilo flavanolico nelle bacche di vite: aspetti molecolari ed enologici (progetto Prin Miur); Valorizzazione dei principali vitigni autoctoni italiani e dei loro terroir (Mipaaf); Valorizzazione delle risorse viticole genetiche e ambientali e Competitività e valorizzazione della filiera viti-enologica siciliana (Regione Siciliana). Ha organizzato numerosi convegni internazionali e nazionali come convener o come membro del comitato organizzatore. Ha curato gli atti di diversi convegni nazionali. È socio corrispondente della Accademia Italiana della Vite e del Vino. È presidente dell Ass. Milanese Laureati in Scienze Agrarie e Forestali, direttore del Museo Lombardo di Storia dell Agricoltura e vicepresidente del Comitato tecnico scientifico del Centro di ricerche studi e valorizzazione per la viticoltura di montagna - Cervim. Gli è stato assegnato due volte (11 a e la 15 a edizione) il Premio Internazionale di Enologia e Viticoltura G. Morsiani e il Prix OIV 2011 per la sezione Histoire et Littérature. Chair della Cost action FA1003 ( ) East-West Collaboration for Grapevine Diversity Exploration and Mobilization of Adaptive Traits for Breeding. È autore di oltre cento pubblicazioni scientifiche su riviste, atti di convegni, manuali e monografie nazionali ed internazionali. Il contributo al progetto Tergeo riguarda le tematiche della viticoltura territoriale e delle tecniche colturali del vigneto. In relazione al primo aspetto le competenze riguardano l analisi delle risorse climatiche e pedologiche ai fini della stima della vocazionalità dei siti alla viticoltura. Relativamente alle tecniche colturali il contributo riguarda la gestione della chioma, dello stato nutrizionale e idrico del vigneto. Una particolare competenza riguarda infine le relazioni tra profilo compositivo e il conseguente potenziale qualitativo enologico dell uva e le sue modificazioni in relazione agli equilibri vegeto-produttivi e al microclima del grappolo. Sulla base di un contratto di ricerca in partenariato con l Unione Italiana Vini, finanziato dal MiPAF, è allo stato impegnato, per le parti di sua competenza, nella stesura di un Modello di gestione integrata per la sostenibilità del vigneto. Manuale che riporta una serie di informazioni sui principali rischi, che la conduzione del vigneto presenta nei confronti della qualità e della salubrità delle uve, della sicurezza degli operatori del vigneto e dell ambiente, in termini di possibile impatto ambientale, nonché una serie di indicazioni, denominate buone pratiche, per minimizzare i rischi, per ottemperare in toto ai requisiti di legge e per agevolare l azienda vitivinicola nello svolgimento delle attività di impianto e gestione del vigneto. Corpo formato da microgranulato di sughero sanificato all origine. Compattezza ed omogeneità del corpo insuperabili. Colombin presenta MEDIUM rondelle di sughero monopezzo trattate con il processo ACT per eliminare ogni traccia di TCA (gusto di tappo). TECNOLOGIA COMPATTA M12 concentra anni di ricerca dei laboratori Colombin: grazie all innovativa composizione a microgranuli, è un tappo incredibilmente compatto ed omogeneo, perfezionato nell estetica e nella performance dalle due rondelle di sughero monopezzo che ottimizzano la conservazione del vino. Con M12 nasce una nuova generazione di tappi di sughero. colombin.com

3 24 21 Novembre Novembre A 347 milioni di bottiglie VENDEMMIA CHAMPAGNE IN RIALZO DEL 7% I viticoltori della Champagne hanno anticipato, per la seconda volta dal 1823, le operazioni di vendemmia, cominciate a metà agosto per finire due settimane dopo. La qualità delle uve è giudicata molto buona grazie a un alto contenuto zuccherino e un tenore di acidità entro i limiti della norma. Si valuta che la produzione sarà di circa 345 milioni di bottiglie (il 7% in più del 2010), con un aumento della quota degli Champagne rosé. R.D. A Toronto DONNE DEL VINO, MISSION IN CANADA La presidente Elena Martusciello ha organizzato una mission all estero delle Donne del Vino per dare nuovo slancio all esportazione del vino italiano di qualità. L iniziativa, che ha visto come meta Toronto, si è potuta realizzare grazie alla collaborazione con il Monopolio dell Ontario. Nelle sale dell Arcadian Court, si sono svolti due eventi: uno con la stampa, l altro con gli operatori e appassionati. Fil rouge della giornata, il vino italiano raccontato dalle produttrici con professionalità e stile. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Centro di Trasferimento Tecnologico Unità Operativa Sperimentazione Agraria e Agricoltura Sostenibile FONDAZIONE EDMUND MACH L' unità Operativa Sperimentazione Agraria ed Agricoltura Sostenibile (SAAS) è all interno del Dipartimento Sperimentazione agraria, ambientale e forestale. Tale dipartimento gestisce l attività di sperimentazione agraria ambientale e forestale, i servizi di laboratorio e di diagnosi fitopatologica, i servizi per la tutela e il monitoraggio delle risorse naturali e ambientali, il centro ittico, le attività di studio applicativo e di progettazione nel settore delle biomasse e delle energie rinnovabili, altri servizi e attività di studio e sperimentazione. Svolge attività di supporto anche in programmi di altre unità interne e in programmi di ricerca afferenti al Centro Ricerca Innovazione della Fondazione Edmund Mach. L unità SAAS svolge attività di sperimentazione e trasferimento tecnologico in ordine alle tecniche e tecnologie di gestione delle piante e del terreno, delle esigenze nutritive e irrigue, con l obiettivo strategico della messa a punto di metodi di coltivazione e gestione degli impianti che siano in grado di minimizzare gli input agro-chimici nell ottica di una frutticoltura (melicoltura e colture frutticole minori di cui allo specifico Progetto speciale) e viticoltura a elevata sostenibilità ambientale e sociale. L unità svolge attività di selezione clonale della vite. L unità sviluppa in stretta collaborazione con le strutture di consulenza territoriale studi e strategie per ottimizzare la sostenibilità delle tecniche di produzione nelle produzioni vegetali. Ricercatore tecnologo di seconda fascia. Laureato in Scienze Agrarie presso l Università degli Studi di Milano nel marzo 1985, abilitato nel 1987 all esercizio della professione di Dottore Agronomo, consegue il titolo di Enologo nel Dal settembre 1987 è dipendente dell Istituto Agrario di San Michele all Adige (ora Fondazione Edmund Mach), inquadrato dal 2009 come tecnologo di seconda fascia. Attualmente fa parte dell Unità Sperimentazione agraria e agricoltura sostenibile del Centro di Trasferimento Tecnologico. Ha svolto e sta svolgendo tuttora un intenso programma di ricerca sulla nutrizione delle piante arboree e in particolare, seguendo l assorbimento, la traslocazione e la ripartizione degli elementi minerali somministrati per via radicale e/o fogliare in vite e melo in relazione a modalità e tempi di fertilizzazione differenti e/o a dosi di elementi variabili e/o a regimi idrici differenziati, avvalendosi anche di indagini con azoto marcato in diverse forme e combinazioni. Svolge attività di valutazione delle performance quantiqualitative di vite e melo in funzione dell apporto di concimi (sia fogliari che radicali) a base di macro e microelementi somministrati con tempi e modalità diverse, ponendo particolare attenzione alla fertirrigazione. Ha studiato e sta studiando la variabilità degli standard nutrizionali delle diverse piante arboree in relazione alle diverse annate e ai differenti ambienti di coltivazione ai fini della costituzione di banche dati utili per l interpretazione dei risultati analitici e per una corretta razionalizzazione delle concimazioni. Ha approfondito la taratura dello SPAD 502 su vite, melo e patata per la guida alla fertilizzazione, in particolare di quella azotata. Sta implementando l uso della Texture Analysis occupandosi delle proprietà meccaniche (reologiche) delle bacche di vite studiando in particolare gli effetti legati alle modificazioni dello spessore della buccia. Si occupa, inoltre, di zonazione Duilio Porro e dello studio dell interazione genotipo-ambiente di diverse varietà di vite e dei loro cloni e della caratterizzazione del territorio e della qualità dei prodotti, tramite analisi sensoriale. Si sta occupando anche della verifica del ruolo del portinnesto con valutazione anche di nuovi portinnesti, nell ambito del progetto Serres, finanziato da Ager. Fa parte del Gruppo di lavoro Viticoltura, nato in ambito SOI nel Svolge un ruolo di referee incaricato per L Informatore Agrario e Italus Hortus, mentre lo ha svolto in passato anche per Rivista di Viticoltura e di Enologia. È autore di circa 190 articoli scientifici e più di 30 didattici. Gestione sostenibile del terreno in vigneto. Occorre innanzitutto dividere zone e situazioni in cui il problema del controllo delle malerbe è concentrato soprattutto in tarda primavera, estate e autunno (zone tipicamente dell Italia settentrionale) e aree in cui il problema si pone a fine inverno e primavera, come al sud. Vigneti con vigore e disponibilità idrica con necessità di controllo dell erba prevalentemente estivo-autunnale. In questo caso (vigneti con vigore e disponibilità idrica) può essere sufficiente una serie di sfalci anche nella zona del filare secondo un calendario di interventi così articolato: 1) intervento con spollonatrice meccanica che, eventualmente anticipato e regolando opportunamente l altezza dell attrezzatura meccanica viene eseguito anche con il fine di controllare la copertura erbosa del filare. Questa operazione va eseguita entro la metà di maggio circa nei nostri ambienti; 2) in funzione dello sviluppo e del tipo di erbe presenti si prevede lo sfalcio del filare abbinato ai normali interventi di sfalcio dell interfilare oppure, in caso di scarsa competitività delle erbe sul filare è possibile il passaggio con attrezzature meccaniche che abbinano sfalcio e spollonatura. Questa operazione viene eseguita orientativamente (dipende naturalmente dalle piogge e dall annata) a metà giugno e viene ripetuta con le stesse modalità a inizio agosto e in prevendemmia (quest ultimo intervento solo sui vigneti a cv rosse) e sempre abbinata allo sfalcio.vigneti con buon equilibrio e scarsa disponibilità idrica con necessità di controllo dell erba prevalentemente estivo-autunnale. In queste situazioni è proponibile una serie di interventi meccanici così articolati: 1) rincalzatura autunnale con dischi che ruotano in folle. Questa operazione è realizzabile con buone velocità di avanzamento; 2) scalzature primaverile con lama; l epoca dipende dallo sviluppo dell erba ma viene normalmente eseguita entro la metà di maggio; 3) rincalzatura circa a metà giugno; 4) l intervento successivo (a metà luglio) può essere abbinato allo sfalcio dell interfilare come nel caso precedente e prevede lo sfalcio del filare, mentre un ultimo passaggio in prevendemmia, sempre abbinato allo sfalcio del filare può essere eseguito con le modalità descritte in precedenza. Vigneti con scarsa disponibilità idrica e necessità di controllo dell erba invernale-primaverile. In tali situazioni, tipiche dell Italia meridionale un fattore limitante al controllo meccanico delle malerbe sul filare è legato alla difficoltà di utilizzo di attrezzature meccaniche dopo precipitazioni importanti. In questi casi la sostituzione del diserbo chimico risulta più problematica. Le periodiche lavorazioni dell interfilare sono diffuse e sarebbe quindi abbinabile un intervento di lavorazione anche sul filare, ma resta il problema che in autunno si possono verificare piogge abbondanti che possono impedire una rincalzatura. In questo caso si può pensare a un intervento con lama in primavera. La proposta prevede: 1) una rincalzatura abbinata alla lavorazione di preparazione di eventuali sovesci autunnoprimaverili o dopo la loro semina (e quindi a filari alterni), oppure (o solo nel filare adiacente) una rincalzatura senza abbinamento con altre operazioni; 2) una scalzatura a fine febbraio-inizio marzo con lama dopo trinciatura eventuale sovescio; 3) i passaggi con lama su susseguono da maggio a cadenza circa mensile per circa 3 passaggi che vengono eseguiti a velocità relativamente sostenuta, circa 4-5 km/ora. Dipartimento di Economia e Politica Agraria I l Dipartimento di Economia e Politica Agraria (DEPA) ha sede a Portici, via Università 96, presso la Facoltà di Agraria che è ospitata nella ex Reggia borbonica. All ottobre 2011 annovera 2 professori ordinari, 6 professori associati, 6 ricercatori. Attività didattica I docenti e i ricercatori del DEPA svolgono l attività didattica di competenza nei Corsi di Laurea della Facoltà di Agraria nelle aree delle Scienze e Tecnologie Agrarie, Scienze e Tecnologie Alimentari, Scienze Forestali e Ambientali, Viticoltura ed Enologia. Attività di ricerca Presso il DEPA vengono svolte ricerche di tipo qualitativo e quantitativo sulle varie tematiche dell economia e della politica agraria e agroalimentare nell ambito di ricerche a finanziamento regionale, nazionale ed europeo. Alcune ricerche in corso sono: Rischio creditizio delle imprese agricole italiane: analisi su dati Rica. Sviluppo di filiere agroenergetiche nella Regione Campania. Analisi economica delle filiere biologiche della fragola, del pomodoro da industria e del pomodoro da mensa. Politiche per la gestione del rischio in agricoltura. Innovazione e percorsi di sviluppo nel comparto agro-alimentare. L impatto economico derivante dall introduzione di innovazioni biologiche nelle aziende orticole meridionali. CORRIERE VINICOLO 275x208 [2011] :24 Pagina 1 Scriba Studio / ph Paolo Marchisio MACCHINE IMBOTTIGLIATRICI Il nostro impegno: proporre oggi il getto d inchiostro del futuro Qualità 5 buoni motivi: 18 mesi di garanzia disponibilità d uso visibile in tempo reale ridotti consumi di additivo fino a 2,5 ml/h nuovi inchiostri esenti da chetone a prezzi competitivi bassi costi di manutenzione la progettiamo, la costruiamo, la imbottigliamo GAI DAL 1946 LINEE DI IMBOTTIGLIAMENTO B/H: fraz. 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4 21 Novembre Analisi della Coldiretti SI ACQUISTA PIÙ VINO ITALIANO ALL'ESTERO CHE IN ITALIA È quanto emerge da un analisi della Coldiretti su dati Ismea AcNielsen che evidenziano come nel 2010 siano stati esportati 21,5 milioni di ettolitri di vino a fronte di un consumo nazionale di 21 milioni. Lo storico sorpasso si consolida anche nel 2011 con gli acquisti che sono risultati in calo in quantità dell'1% mentre l export è in crescita del 16% nel primo semestre del Il calo nelle quantità di vino acquistate dagli italiani è stato accompagnato da una maggiore attenzione alla qualità, confermata dal debole incremento dell'1% negli acquisti nei primi otto mesi del (Agi) La competitività dei prodotti agroalimentari italiani nei mercati emergenti: il caso del vino in Russia. Prodotti tipici e tradizionali, qualità e strategie delle imprese e sviluppo rurale. Il settore del pomodoro e dei suoi derivati: aspetti economici e prospettive di mercato. Istituzioni e innovazioni nel sistema alimentare italiano: i rapporti di collaborazione in R&D. Sviluppo rurale, agricoltura e intervento pubblico: prospettive a medio termine nella regione Campania. Politiche di sviluppo rurale tra approccio settoriale e territoriale. Struttura, competitività e sostenibilità della filiera vitivinicola in Italia e in Campania. Globalizzazione del settore agroalimentare e varietà organizzativa: il ruolo delle cooperative. Modernità, globalizzazione e sicurezza alimentare: stima della disponibilità a pagare per mitigare il rischio alimentare. Analisi internazionale delle preferenze dei consumatori di carne suina e delle strategie per rendere più competitiva l offerta di questa carne. Il personale scientifico del DEPA ha prodotto negli ultimi 3 anni più di 100 pubblicazioni di rilevanza scientifica per l area economia e politica agraria (SSD Agr01). Eugenio Pomarici Professore associato. Laurea in Scienze Agrarie con lode presso l Università di Firenze. Specializzazione in Economia Agraria presso il Centro di specializzazione e ricerche economico agrarie per il Mezzogiorno Portici. Dottorato di ricerca in Economia e politica agraria presso l Università degli Studi di Napoli Federico II. Linee di ricerca Indagini sulla struttura produttiva agricola italiana e meridionale. Teoria dell impresa e di teoria della produzione. Strumenti di supporto nelle analisi di politica agraria basati su modelli di programmazione matematica. Analisi della struttura e delle prospettive di sviluppo delle filiere della patata e delle castagne. Analisi del comparto vitivinicolo con particolare attenzione ai temi: struttura del mercato mondiale e competitività della filiera italiana del vino; politiche di settore; organizzazione e costi della produzione; commercio internazionale del vino. L attività di ricerca è svolta con il sostegno di fondi comunitari, nazionali, regionali e di associazioni di produttori o imprese private; i risultati dell attività di ricerca sono documentati da più di 100 contributi scientifici di cui circa 60 dedicati al vino. Didattica Titolare del corso Legislazione e marketing per il settore vitivinicolo nel CdL Viticoltura ed Enologia dell Università degli Studi di Napoli Federico II. Docente in master sull economia del settore vitivinicolo (Siena, Trieste, Palermo, Saragozza, Macerata, Parma, Conegliano) Altro Accademico ordinario dell Accademia dei Georgofili e dell Accademia italiana della vite e del vino. Referee su lavori inerenti il settore vitivinicolo per riviste nazionali e internazionali. Presidente del gruppo di esperti Mercato e consumatori e membro del CST presso l Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV). Vincitore del Premio Antico Fattore dell Accademia dei Georgofili 2007 come cocuratore del volume Il mercato del Vino (Franco Angeli, Milano, 2006) e del premio OIV 2011 per le monografie speciali come couatore del volume Strategie per il vino italiano (ESI, Napoli, 2010). Coautore di contributi ai volumi vincitori di premi OIV per opere di interesse viticolo La vite e il vino (premio 2008) e L uva da tavola (premio 2010). Membro del Comitato per la tutela e valorizzazione delle denominazioni e delle indicazioni geografiche dei vini dal dicembre 2007 al luglio Membro del CS presso il Ministero delle Risorse Agricole e Forestali per la redazione dell Atlante dei Vini Italiani. Il contributo di Eugenio Pomarici alle attività del progetto Tergeo potrà svilupparsi su diversi piani, in base alle priorità che verranno riconosciute dal CTS. I principali ambiti rispetto ai quali Pomarici potrà trasferire informazioni al CTS del progetto Tergeo sono riportati di seguito. L evoluzione del concetto di sostenibilità e implicazioni di tale evoluzione sulla politica agricola e industriale dell UE. Lo stato dell arte sulle conoscenza disponibili sulla sensibilità dei consumatori di vino rispetto ai temi della sostenibilità. Le metodologie qualitative e quantitative per l analisi dell atteggiamento dei consumatori rispetto al tema della sostenibilità. Le metodologie per le valutazioni di tipo parziale degli effetti economici e quindi dell impatto sulla sostenibilità economica di innovazioni di processo finalizzate al miglioramento della sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di metodologie per valutazioni che prendono in considerazione innovazioni su singole fasi del processo produttivo per quantificare i loro effetti in termini di costi di produzione di fase totali e per unità prodotta. Le metodologie per le valutazioni di tipo globale degli effetti economici e quindi dell impatto sulla sostenibilità economica di innovazioni di processo finalizzate al miglioramento della sostenibilità ambientale e sociale. Si tratta di metodologie per valutazioni che prendono in considerazione l intero processo produttivo e considerano in modo olistico gli effetti economici che possono essere determinati da una o più modifiche nelle diverse fasi dei processi produttivi, date tutte le interazioni che possono determinarsi. Queste metodologie di valutazione affiancano agli indicatori di tipo reddituale quelli di tipo patrimoniale e monetario e nell analisi degli effetti reddituali delle innovazioni considerano l effetto di dette innovazioni sul piano dei costi e su quello del valore del prodotto, in base alla stima degli effetti che la percezione da parte del pubblico del miglioramento della sostenibilità ambientale e sociale dei processi può avere sul processo di valutazione del prodotto finale da parte del pubblico stesso. Gli orientamenti internazionali in tema di metodologie di valutazione della sostenibilità ambientale dei processi produttivi.

5 28 21 Novembre Novembre Wine Emotions al Kaohsiung Museum of Fine Arts DONI & ASSOCIATI PORTA IL VINO ITALIANO IN MOSTRA A TAIWAN Il lavoro e i progetti speciali realizzati da Doni & Associati nel corso di questi ultimi anni, studiati per esplorare le nuove frontiere della comunicazione del vino, saranno il cuore della mostra Wine Emotions, fino al 19 febbraio al Kaohsiung Museum of Modern Arts di Taiwan. Dal Winefilm, con frammenti sul tema vino tratti da film. al Dress Code, la collezione di bottiglie dedicata ai maggiori stilisti di moda, passando per la Capsule Collection, una campagna di comunicazione dedicata ai giovani e ispirata a una secolare azienda toscana. Dogliani Dolcetto e Corti (Garantiti) A DOGLIANI DI SCENA IL CINEMA DEDICATO AL VINO Filmati italiani e internazionali hanno raccontato il nettare di Bacco, la sua storia, i suoi volti e le sue tradizioni, grazie alla rassegna Dogliani Dolcetto e Corti (Garantiti), realizzata con la collaborazione dell'associazione Forum Oenologie (France). L'evento, voluto dalla Bottega del Vino di Dogliani con il sostegno della Regione Piemonte e del Comune di Dogliani, è stato l occasione per creare curiosità verso un territorio e un prodotto unico e di grande qualità, il Dolcetto di Dogliani. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA L unità di ricerca afferisce al Dipartimento di Biotecnologie (UNIVR), che promuove ricerche nei settori scientifico-disciplinari rivolti alle biotecnologie agroindustriali e nei settori scientifici collegati, come la biochimica, la fisica, la chimica e la genetica molecolare. Il DB è stato recentemente accorpato al Dipartimento di Scienze Tecnologie e Mercati della Vite e del Vino (DiSTeMeV), la cui attività ha favorito lo sviluppo di metodi scientifici per l'acquisizione di conoscenze di base e applicative per il miglioramento dei prodotti e delle tecniche di produzione vitivinicola. Il DB si caratterizza per la trasversalità e pluralità di competenze che gli consentono di affrontare diverse tematiche tecnico-scientifiche. Il DB offre diverse piattaforme tecnologiche in settori specifici che spaziano dalla genomica funzionale, alla metabolomica, alla proteomica e alla microbiologia. Tra le infrastrutture di eccellenza spicca il Centro di Genomica Funzionale Vegetale (CGFV), nato nel gennaio Il Centro è stato fondato per mettere a disposizione della ricerca di base le tecnologie più avanzate della genomica funzionale. Il Centro è dotato di una piattaforma microarray basata su tecnologia Combimatrix che consente la sintesi di microarray custom secondo un sistema di sintesi in loco delle sonde garantendo una elevata flessibilità. I microarray di vite (90 K) prodotti dal CGFV sono stati utilizzati dall'ur nell'ambito di un recente lavoro sulla caratterizzazione funzionale del processo di maturazione e appassimento della bacca di vite (Zamboni et al., 2010). Il CGFV ha collaborato attivamente al progetto di sequenziamento del genoma di vite (Jaillon et al., 2007), che ha permesso lo sviluppo, tramite tecnologia NimbleGen (Roche), del whole transcriptome microarray di vite. Il disegno del chip è basato sull'ultima predizione genica (copertura 12X), d'imminente rilascio, e offre la possibilità di analizzare l'espressione di geni. L'UR ha attivamente partecipato alla messa ap- Dipartimento di Biotecnologie Professore straordinario di Genetica Agraria. Mario Pezzotti Diploma Liceo Scientifico Carlo Jucci di Rieti, Laurea in Scienze Agrarie Università di Perugia Carriera/Occupazioni 4/1981 Abilitazione alla professione di Dottore Agronomo. 5/1982-2/1984 Visitatore presso Centro di Studio per il Miglioramento Genetico delle Piante Foraggere. 3/1984 Ricercatore a tempo determinato del CNR. punto della piattaforma che si pone come piattaforma microarray di riferimento per la comunità scientifica della vite. Il centro vanta un totale di analisi di ibridazione microarray, in particolare ottenute con chip Combimatrix e 800 con chip NimbleGen. Il Centro ha recentemente acquisito la strumentazione HiSeq1000 (Solexa/Illumina) per realizzare analisi trascrittomica basata su sequenziamento a elevata processività, quali RNA-Seq e Digital Gene Expression (DGE). Recentemente l uso di questo approccio innovativo ha permesso alla UR di condurre ed effettuare la prima analisi trascrittomica con approccio RNA-seq, su bacca di vite (Zenoni et al., 2010). Il DB dispone anche di una piattaforma LC-MS per l'analisi metabolomica. La piattaforma è dotata di uno strumento HPLC-MS, costituito dal sistema Esquire 6000 Ion Trap LC-MS (Brucker), 12/1985-2/1986 Viaggio di studio in Usa alla Purdue University nel laboratorio diretto dal Prof. S.B. Gelvin. 12/1988 Ricercatore a tempo determinato. 3/1990 Ricercatore Universitario non Confermato presso l'istituto di Miglioramento Genetico Vegetale della Facoltà di Agraria di Perugia. 9/1991-9/1993 Postdoctoral Scientist presso la società di biotecnologie Plant Genetic Systems di Gent (Belgio). 4/1994 Ricercatore confermato di Genetica Agraria presso l Istituto di Miglioramento Genetico Vegetale della Facoltà di Agraria di Perugia Membro del Consiglio Direttivo della Società di Genetica Agraria. 1998/2011 Professore Associato Confermato di Genetica Agraria adoggi Professore Straordinario di Genetica Agraria presso la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. di Verona. Cariche istituzionali 1999 a oggi Membro del Collegio dei Docenti del Dottorato di Ricerca Biotecnologie Applicate rappresentante per l Università di Verona nel Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Biologia Molecolare delle Piante a oggi Membro del Consiglio Direttivo del Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Biologia Molecolare delle Piante Membro eletto, rappresentante dei Professori Associati della Facoltà di Scienze MM.FF.NN, del Senato Accademico dell Università degli Studi di Verona Membro della Commissione Bilancio e Programmazione dell Università degli Studi di Verona a oggi Co-Fondatore del Centro di Genomica Funzionale Vegetale dell Università degli Studi di Verona Membro fondatore del Dipartimento di Scienze, Tecnologie e Mercati della Vite e del Vino Membro nominato della Commissione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gruppo di Lavoro Biotecnologie Agro-Industriali del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita Coordinatore del Panel di Valutazione del settore Agroalimentare dei Progetti PON bando Riconoscimenti Nomina a Membro Effettivo dell Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona. Ottobre Pubblicazioni, Scuole e Congressi. È autore di più di 50 pubblicazioni su riviste internazionali peer reviewed e di oltre 100 comunicazioni a congressi nazionali e internazionali. Ha partecipato come docente a numerose scuole di dottorato nazionali e internazionali e ha organizzato congressi nazionali e internazionali. È editore associato delle riviste internazionali Transgenic Research e BMC Biotechnology. dallo strumento LC Beckman System Gold, fornito di un modulo a 127 solventi e da un sistema HPLC-DAD (Beckman). La piattaforma fornisce tutti i supporti bioinfomatici per l'estrazione e l'elaborazione dei dati grezzi e l'analisi statistica. Nel recente lavoro di Zamboni et al., (2010), dati di trascrittomica, proteomica e metabolomica sono stati utilizzati per descrivere la biologia del sistema che traccia il processo di maturazione e appassimento della bacca. Professore Ordinario di Ingegneria dei Biosistemi Agrari e Forestali - Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia. Marco Vieri è nato a Firenze il 24 gennaio Agronomo (1984). Dottore di Ricerca in Agroingegneria (1990). Ricercatore dal 1989, professore associato del 2000 è attualmente professore ordinario del SSD dell Agroingegneria presso l Università di Firenze. Accademico Ordinario dei Georgofili e membro dell Accademia Italiana dell Olivo e dell Olio. Membro del Cespro, del Crear, del CISAgr, dell Unicesv ( Consulente per la Regione Toscana e Dipartimenti Ministeriali (vedi ex Ispesl). Esperto valutatore per il settore AgroAlimentare (Agroingegneria) dei Ministeri Università, Ricerca, Agricoltura e di numerose Regioni. Già Consigliere dell Ordine di Firenze ( ). È Presidente del Corso di Laurea in Viticoltura ed Enologia dell'università di Firenze, ricopre e ha ricoperto numerosi incarichi nella Facoltà di Agraria e nel Dipartimento. Ha strutturato e condotto gli insegnamenti Ingegneria delle Produzioni Vitivinicole, Meccanizzazione Agro Forestale ed Ambientale a fini Energetici, Macchine e Impianti per le Attività Ricreative in Ambito Rurale, Meccanizzazione per la gestione delle risorse naturali e paesaggistiche, Disegno Industriale-CAD. Dagli anni Novanta è stato responsabile di oltre quaranta ricerche che si sono concentrate ultimamente nei seguenti settori: ingegneria delle produzioni viticole ecocompatibili e di precisione; ingegneria delle produzioni olivicole; ottimizzazione e sicurezza nell impiego dei prodotti fitosanitari; sicurezza nell impiego delle macchine agricole; recupero delle biomasse a fini energetici; Marco Vieri tecnologie per le attività ricreative in ambito rurale e per la sicurezza delle attività umane in montagna. Titolare di sei brevetti di invenzione e di numerosi altri dispositivi innovativi non brevettati, è autore di oltre 250 pubblicazioni molte delle quali presentate a convegni e su riviste internazionali. Il gruppo di ricerca del professor Marco Vieri si occupa da anni di tematiche relative all impiego di tecnologie per la gestione sostenibile delle operazioni colturali in viticoltura. In questo ambito, il rapido sviluppo tecnologico che ha caratterizzato la meccanica viticola, impone una rivisitazione delle metodologie classiche attuate nella gestione dell azienda viti-vinicola orientate verso un moderno approccio agronomico integrato mirato a una cura individuale e consapevole della pianta, della biocenosi e delle componenti ambientali interagenti. Diviene pertanto auspicabile l introduzione di tecnologie innovative che ripensino l immagine della meccanizzazione verso un ingegneria delle produzioni vitivinicole sostenibili (Ipvs). Il processo di meccanizzazione dell impresa viti-vinicola moderna è infatti imprescindibile da una ingegnerizzazione dei processi produttivi riguardanti gli aspetti informatici (software e hardware), gli aspetti di monitoraggio colturale e operativo e quelli di tracciabilità e rintracciabilità di processo e di prodotto. Gli strumenti e gli approcci della moderna ingegneria delle produzioni vitivinicole sostenibili permettono contemporaneamente un approfondimento delle conoscenze del vigneto, consentendo una gestione della variabilità all interno dell appezzamento mediante applicazioni meccaniche sitospecifiche (VRA Variable Rate Application), e un monitoraggio dei processi produttivi con un'ottimizzazione di essi, attraverso strumenti quali: telemetria, database aziendali, web-gis aziendali, quaderni di campagna digitali, tracciabilità attraverso R-FID (Radio Frequency IDentification), QR code, GPS tracker ecc. Tali soluzioni costituiscono il fondamento della sostenibilità, ecocompatibilità e rintracciabilità dei processi delle produzioni viti-vinicole. Nell ambito di queste tematiche, la sezione di Ingegneria dei Biosistemi agro-forestali può offrire un contributo finalizzato al trasferimento dell innovazione alle aziende vitivinicole, allo scopo di introdurre tecniche e tecnologie per una filiera viti-vinicola eco-friendly. Una problematica comune alle aziende viti-vinicole, riguardante la distribuzione dei prodotti fitosanitari, consiste nella riduzione dell inquinamento indotto dall uso dei prodotti fitosanitari, che costituisce uno degli obiettivi principali da perseguire in vista delle nuove disposizioni normative emanate dall Unione Europea (2009/128/CE). Tale processo è fortemente influenzato dal fenomeno della deriva, ovvero dalla quota di miscela fitoiatrica che non raggiunge la vegetazione bersaglio traslocandosi al di fuori dell area trattata, rappresentando un potenziale pericolo per la salute umana e per l ambiente stesso. La mitigazione del fenomeno risulta perseguibile attraverso l impiego di mezzi tecnologicamente all avanguardia e avvalendosi delle corrette modalità operative, che possono influire notevolmente sull efficienza della distribuzione come l operazione di taratura, che permette l adattamento del profilo della macchina a quelle che sono le reali condizioni vegetative della pianta. Tale tecnica, ancora scarsamente praticata nelle aziende vitivinicole, si avvale di modeste attrezzature e semplici procedure che determinano la regolazione sulla base delle caratteristiche della vegetazione bersaglio. La sezione di Ingegneria dei Biosistemi agroforestali, vanta una pluriennale esperienza, fin dal 1993, con la realizzazione del primo cantiere mobile per la taratura delle macchine irroratrici. Si ritiene, pertanto, necessario un contributo affinché venga trasferita alle aziende questa metodologia procedurale necessaria per l'ottimizzazione dei trattamenti fitosanitari al vigneto. Un altro ambito di intervento auspicabile, è quello attinente alla sicurezza delle fasi accessorie al trattamento, soprattutto per la preparazione delle miscele, la bonifica delle attrezzatura e lo smaltimento dei reflui. Dispositivi innovativi consentono oggigiorno di operare in condizioni di sicurezza per i lavoratori e, inoltre, di ridurre l impatto ambientale generato da queste operazioni. A tal proposito diviene preminente l intervento formativo per la promozione delle buone prassi. I UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE l Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali è composto dalle seguenti sezioni: Economia Agraria e Forestale ed Estimo, Ingegneria dei Biosistemi Agrari e Forestali, Scienze e Tecnologie Ambientali Forestali. Nell ambito della sezione dei Biosistemi agrari e Forestali le tematiche di ricerca della Meccanica agraria riguardano: le macchine e gli impianti per il comparto agricolo e forestale e per l agroindustria, in relazione ai loro aspetti progettuali, costruttivi, funzionali, ambientali, energetici e di sicurezza ed ergonomia; le macchine e gli impianti per l utilizzazione delle biomasse e per il recupero dei reflui agricoli e agro-industriali; l automazione e il controllo dei processi agro-industriali; le tecniche per il progetto e la gestione del parco macchine aziendale; l analisi energetica e ambientale dei biosistemi e i processi agroindustriali; le macchine e le tecniche per la gestione delle aree verdi; l utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili e non rinnovabili e del risparmio energetico; la meccanizzazione nei Paesi tropicali e subtropicali. Dipartimento di Economia, Ingegneria, Scienze e Tecnologie Agrarie e Forestali video su Premio all innovazione SIMEI ENOVITIS 2011 La rivoluzione nel vigneto ENOVITIS 2011 pad. 11, stand V21 Z30 LA PERFEZIONE IN VITICOLTURA La trituratrice per guyot VITECO solleva i fili precedentemente estratti dai gancetti dei pali, insieme al vecchio cordone produttivo (anche ad archetto) ed i tralci secchi e li fa passare attraverso la testa trituratrice. I viticci ed i tralci appesi ai fili vengono completamente triturati e rimossi dai fili i quali rimangono depositati sul terreno, completamente puliti. Ispettore vendite Italia: Luca Peretto cell.: lucaperetto@ero-weinbau.de ERO GmbH Macchine Viticole Simmerner Str Niederkumbd Germania tel.: +49 (0) fax: +49 (0) info@ero-weinbau.de Le prepotatrici Binger Seilzug da anni sinonimo di esperienza! Tre modelli di base e più di cinquanta diversi allestimenti rispondono a tutte le esigenze. 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6 21 Novembre Magnum edizione limitata dedicata a Franco Ziliani BERLUCCHI CELEBRA GLI OTTANT ANNI DEL FONDATORE È disponibile, presso enoteche selezionate, il magnum celebrativo degli ottant anni di Franco Ziliani, uno dei fondatori della Guido Berlucchi. Il nuovo Franciacorta è stato realizzato in esemplari. Questa cuvée speciale assomiglia a nostro padre - dicono Cristina, Arturo e Paolo Ziliani - è austera fuori, col suo vetro nero illuminato dai riflessi metallici di un esplicito 80, e lieve dentro: si tratta infatti di un Blanc de blancs vendemmia 2007, annata contraddistinta dall estrema leggerezza e piacevolezza delle basi Franciacorta. L UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE DI PIACENZA Istituto di Frutti-Viticoltura dell Università Cattolica del Sacro Cuore è stato costituito nel 1953, anno di inizio della Facoltà di Agraria di Piacenza. Dal 1980 al 2009 è stato Direttore dell'istituto il Prof. Mario Fregoni autore di oltre 300 pubblicazioni e di 12 libri didattici-scientifici di carattere viticolo. Da novembre 2009 è subentrato come Direttore il Prof. Stefano Poni. L Istituto riunisce discipline afferenti principalmente al corso di laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie e Scienze e Tecnologie Alimentari e ha le finalità di promuovere lo studio delle problematiche frutticole e viticole nell ottica del miglioramento qualitativo. In particolare, promuove: il coordinamento fra docenti per un efficace svolgimento della didattica negli ambiti disciplinari di competenza; lo sviluppo della ricerca scientifica, in ambito frutticolo e viticolo; l organizzazione di seminari, convegni, incontri di studio in cui realizzare un proficuo confronto fra studiosi; ricerca e divulgazione tecnico-scientifica a supporto della viticoltura piacentina. Istituto di Frutti-Viticoltura Stefano Poni Direttore e Professore straordinario. Laureato in Scienze Agrarie presso l Università di Bologna nel 1985 ha svolto dal 1982 al 1998, attività di ricerca e sperimentazione in viticoltura presso il Dipartimento di Colture Arboree del medesimo ateneo in veste di borsista ( ), dottorando ( ) e successivamente ricercatore confermato. Vincitore di concorso a posto di associato nel 2008, ha preso servizio con tale qualifica presso l'istituto di Frutti-Viticoltura dell'università' Cattolica di Milano (sede di Piacenza) a partire dal 1 novembre del medesimo anno. Dal 1 novembre 2009 ricopre il ruolo di professore straordinario e direttore presso l'istituto di Frutti-Viticoltura dell'università Cattolica del Sacro Cuore. È autore o co-autore di 136 pubblicazioni scientifiche, 43 delle quali edite in riviste internazionali con IF e 30 pubblicate in atti di convegni internazionali ugualmente referati. Key-note speaker a invito di diversi convegni internazionali. Vincitore del Premio Perdisa nel 1994 e del premio Enotecnici nel 2004, è membro ordinario dell'accademia Italiana della Vite e del Vino dal Dal 1 gennaio 2006 è Associate Editor per l American Journal of Enology and Viticulture. È attualmente titolare del corso di Viticoltura I (morfofisiologia) e Viticoltura II (Tecniche colturali e meccanizzazione) afferenti alla Laurea Triennale di Scienze e Tecnologie Agrarie della Facoltà di Agraria dell'università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Competenze relative agli aspetti di efficienza di gestione del vigneto con particolare enfasi sulla possibilità di conciliare la composizione delle uve desiderata, una resa remunerativa dell'impianto, una riduzione consistente dei costi di produzione e scelte agronomiche compatibili con il rispetto ambientale e la salute degli operatori. Expertise specifica sulle tecniche agronomiche di breve-medio periodo utili a pilotare la maturazione in funzione di particolari esigenze merceologiche e/o di nuove esigenze legate al cambio climatico e al mutato gusto dei consumatori. Competenze relative alla messa a punto e alla validazione di sistemi di supporto alle decisioni nel vigneto che riguardano gli aspetti di gestione della chioma, uso dell'acqua e difesa. Direttore. Ettore Capri è dottore di ricerca dal 1992 e professore dal Negli ultimi anni ha svolto attività didattica e di ricerca nell ambito della chimica ambientale e dell'ecotossicologia applicata allo studio dei contaminanti. Titolare del corso di Valutazione del rischio presso l'università Cattolica del Sacro Cuore ha ricevuto in affidamento i corsi di Residui ed additivi alimentari, Ecologia, Ecotossicologia speciale, Legislazione Fitosanitaria, Valutazione del rischio, Ecotossicologia, Green Chemistry. Membro del collegio dei docenti del dottorato di ricerca dell Università degli Studi di Milano, e della Scuola interdisciplinare economicogiuridico-agraria (Agrisystem) dell'università Cattolica. È stato anche coordinatore di una scuola di dottorato internazionale finanziata dalla UE e di una del MIUR attraverso le quali ha svolto diverse esperienze didattiche (scuole estive, corsi di training, cicli di lezione, workshop). La sua attività scientifica principale è testimoniata da 163 pubblicazioni di cui 55 a invito, 12 libri in lingua inglese, 16 monografie in italiano. La sua attività di ricerca principale ha visto la partecipazione attiva a 39 progetti nazionali e internazionali. Nel 2004 gli sono stati conferiti dalla società scientifica internazionale Pawees (International Society of Paddy and Water Environment Engineering) l award e il prize per la migliore pubblicazione scientifica e per i migliori risultati scientifici in campo ambientale per l anno Nel è stato membro della commissione nazionale consultiva per la registrazione dei biocidi e dal 2008 è membro del Comitato Nazionale per la certificazione delle produzioni integrate nazionali presso in Ministero dell Agricoltura. La sua lunga esperienza nel campo delle valutazioni d impatto ambientale gli hanno permesso di ricoprire ruolo di membro esperto dell EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), oggi al secondo mandato triennale. Responsabile di svariati progetti europei nel 7 programma quadro nel settore dell agricoltura biologica, sostenibile, della valutazione del rischio dei consumatori, dell analisi del rischio di astanti e residenti: tra quelli in corso i progetti Heroic, Browse, Riskcycle e Genesis. Dal 2010 è direttore del Centro di Ricerca sull agricoltura sostenibile (OPERA) attivo a Piacenza e a Bruxelles, think tank accademico oggi riferimento di molte istituzioni europee. Quanto necessario e possibile con la disponibilità delle risorse a disposizione. Il maggiore contributo sarà il trasferimento di conoscenza da realtà internazionali e il contributo alla realizzazione di pratiche sostenibili pragmatiche, praticabili ed efficaci per il settore vitivinicolo nazionale. Centro di ricerca per l'agricoltura Sostenibile (Opera) Ettore Capri S copo principale del Centro di Ricerca sull agricoltura sostenibile (OPERA) è di promuovere e svolgere attività scientifiche, di base e applicate, nell ambito dello sviluppo sostenibile del settore agricolo e agroindustriale. Principali obiettivi del centro sono: analizzare la legislazione europea e interpretarne l evoluzione, incluso il recepimento e l applicazione a livello nazionale ed europeo; fornire un supporto scientifico allo sviluppo di modelli e approcci sostenibili nel settore della produzione primaria agricola, della grande distribuzione e del settore agroindustriale; diffondere buone pratiche e modelli di sostenibilità; utilizzare il potenziale di conoscenza scientifica presente nelle università europee, nei centri di ricerca pubblici e privati, negli enti amministrativi per poter consigliare azioni concrete politiche e di gestione del territorio; esprimere opinioni scientifiche utili alle decisioni politiche operando in qualità di think tank europeo; agire come centro di eccellenza in questi ambiti favorendo la formazione di network di università, think tanks, autorità, industrie e imprese, individui di elevata qualità professionale e scientifica; facilitare lo scambio di conoscenza ed esperienza tra tutti gli attori del settore agro-industriale.

7 32 21 Novembre Novembre Cia: -20% la produzione 2011 IL NOVELLO PERDE APPEAL E QUOTE DI MERCATO Secondo la Cia la produzione 2011 è in calo del 20%, anche se la qualità continua a crescere. Dal 2002, toccato il picco produttivo con 18 milioni di bottiglie, è stata una continua flessione. Colpa della diminuzione dei consumi nazionali e dell effetto moda che sta passando. Ma si tratta di un calo che non avrà effetti sul pianeta vino: incide per lo 0,2% sulla produzione nazionale. Degustazione Vini Kosher a Roma GOLAN HEIGHTS E CANTINA SANT ANDREA: OSPITI D ONORE L israeliana Golan Heights e l italiana Sant Andrea ospiti d onore della Degustazione Vini Kosher, tradizionale appuntamento d autunno con l enologia ebraica. Giunto alla XI edizione, quest anno ha ospitato più di trenta etichette d eccellenza in degustazione dall Italia e da Israele. L evento a cura di Lebonton Catering è realizzato con il patrocinio dell Ambasciata di Israele in Italia, della Regione Lazio, della Provincia di Roma, di Roma Capitale, della Comunità Ebraica di Roma e del Benè Berith. Professore associato in Patologia vegetale. Paola Battilani Laureata in Agraria, attualmente ricopre il ruolo di professore associato in Patologia vegetale presso l istituto di Entomologia e Patologia Vegetale, sezione di Patologia Vegetale, dell Università Cattolica del Sacro Cuore. Svolge la seguente attività didattica: corso di Difesa delle produzioni agroalimentari nella laurea triennale in Scienze e Tecnologie Alimentali; modulo Micotossine nel corso di Analisi degli alimenti al corso di laurea magistrale Qualità e sicurezza degli alimenti ; corso di Lotta biologica e integrata della laurea magistrale in Difesa delle colture per una produzione ecocompatibile. È inserita in diversi progetti di ricerca a carattere nazionale e internazionale in diversi dei quali risulta responsabile. Tra le esperienze più significative, ha coordinato un progetto finanziato nel VI programma quadro della Commisione Europea dal titolo Risk assessment and integrated ochratoxin A (OTA) management in grapes and wine, - Wine-Ochra Risk ( ). Attualmente è Leader del work package 3, finalizzato allo sviluppo di modelli per la previsione del rischio di contaminazione da micotossine alla raccolta nel progetto Mycored, Novel integrated strategies for worldwide mycotoxin reduction in food and feed chains finanziato dalla Commissione Europea nell ambito del VII programma quadro ( ). Ha coordinato due progetti EFSA, nell ambito dei temi Contaminant e Emerging risks, finalizzati rispettivamente a fare il punto sulle conoscenze in merito a micotossine minori e a stimare il rischio di contaminazione da aflatossine in mais, frumento e riso in uno scenario di cambiamento del clima. Inoltre, ha coordinato/coordina tre progetti nazionali PRIN, rispettivamente sull ocratossina nell uva e la fumonisina nel mais. Le principali tematiche di ricerca affrontate possono essere riassunte in: Sviluppo di modelli per la previsione dello sviluppo di funghi micotossigeni e la produzione di micotossine. Messa a punto di protocolli di campionamento e di stima delle malattie. Sviluppo si sistemi di supporto alle decisioni (DSS) nella difesa delle colture. Studio di funghi micotossigeni in particolare su uva, frumento, mais, frutta secca e carni suine stagionate. L area di ricerca può essere schematizzata con le seguenti parole chiave: funghi, micotossine, ecologia, epidemiologia, modelling, campionamento, geostatistica, sistemi di supporto alle decisioni (DSS), cereali, uva, mais, frutta secca. L esperienza maturata nel settore viti-vinicolo riguarda essenzialmente la problematica della contaminazione da ocratossina nell uva e nel vino. Il progetto su questo tema, finanziato dalla Commissione Europea e da me coordinato, ha definito i funghi responsabili della contaminazione, le condizioni ecologiche per il loro sviluppo, il ruolo cruciale svolto dalla fase produttiva in campo, il ruolo della tecnica colturale e ha illustrato i possibili interventi preventivi e correttivi da attuare al fine di minimizzare la contaminazione nei prodotti destinati al consumo umano. Inoltre, ha descritto i punti critici nella fase di coltivazione e trasformazione e ha individuato le aree geografiche e le condizioni meteorologiche in cui il rischio è maggiore. Sono seguiti vari studi che hanno integrato le conoscenze, ma rimangono ancora aspetti da chiarire, quali ad esempio il ruolo del vitigno e delle forme di allevamento. Il mio contributo al progetto potrà riguardare ogni aspetto legato alla contaminazione da ocratossina, sia nella messa a punto di protocolli di produzione che includano azioni preventive, sia nella proposta di temi di approfondimento volti a completare le conoscenze disponibili. L Istituto di Entomologia e Patologia vegetale, Facoltà di Agraria, Università Cattolica del Sacro Cuore, svolge tutte le attività didattiche previste dai corsi di laurea dell Ateneo. Inoltre, svolge attività di ricerca nell ambito di progetti Europei e Nazionali, collaborando con privati oltre che con Enti pubblici. I temi di ricerca riguardano aspetti della patologia vegetale classica, con studi rivolti all ottimizzazione della gestione di varie malattie in campo, e temi inerenti la qualità e sicurezza degli alimenti. In particolare, riguardo alla patologia vegetale classica, sono in corso vari approfondimenti riguardo al ciclo di infezione dei patogeni allo scopo di sviluppare modelli previsionali in grado di fornire informazioni attendibili e di supportare Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale le decisioni riguardo agli interventi di difesa. Ai patogeni della vite è stata rivolta la maggiore attenzione negli ultimi anni. Riguardo alla sicurezza alimentare, le micotossine rappresentano il principale tema di studio, con l obiettivo di definirne le condizioni di produzione e le possibili azioni preventive. Notevole impegno è stato dedicato a far luce riguardo alla contaminazione da ocratossina nell uva e nel vino, tempestivamente quando il tema è stato sollevato dal mondo produttivo. Gli studi coordinati da questo istituto rappresentano la base e il riferimento per tutta la ricerca sul tema. Importanti risultati sono stati ottenuti anche in merito alle problematiche concernenti le micotossine nei cereali e nelle carni stagionate. L istituto svolge attività di analisi e ricerca conto terzi. Ricercatore confermato. È nato a Piacenza il 25 febbraio Si è laureato con lode in Scienze agrarie (Indirizzo: Produzioni vegetali) nel 1985 presso la Facoltà di Agraria dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza discutendo la tesi sperimentale Entomofauna del Sorghum halepense (L.) Pers.. È ricercatore confermato in Entomologia agraria presso l Istituto di Entomologia e Patologia vegetale dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Attività didattica Presso la Facoltà di Agraria dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, ha ricevuto in affidamento, in vari anni accademici, i corsi di Difesa della vite (Entomologia), Parassitologia animale dei vegetali, Difesa degli alimenti/ Emanuele Mazzoni Parassitologia agraria e ha regolarmente svolto i corsi di esercitazioni pratiche/ applicative ed è membro delle commissioni d esame dei corsi di insegnamento afferenti all entomologia agraria. È stato relatore/correlatore di oltre dieci tesi di laurea. Presso la Facoltà di Agraria dell Università degli Studi di Milano, negli anni accademici e 2000/2001 ha ricevuto l incarico del corso di Entomologia agraria e Patologia vegetale - Parte 1: Entomologia per il diploma universitario in Viticoltura ed enologia. Nel 1993 ha partecipato al corso di formazione System analysis and simulation in crop protection organizzato dal CNR (Progetto Finalizzato Raisa ). Attualmente i suoi principali campi di ricerca sono: Lo studio dei meccanismi di resistenza agli insetticidi nell afide verde del pesco (Myzus persicae), nei Lepidotteri carpofagi (principalmente Carpocapsa pomonella e Cydia molesta) e in Musca domestica. Lo studio e caratterizzazione biologica e molecoalre degli insetti vettori di fitoplasmi negli agrosistemi vite e pomodoro, soprattutto per ciò che riguarda la trasmissione del fitoplamsa dello stolbur. Ha pubblicato oltre 100 articoli scientifici riguardanti vari aspetti dell entomologia e della zoologia agraria: difesa integrate, monitoraggio degli insetti dannosi, applicazione di modelli previsionali alle tignole della vite, anatomia funzionale e morfologia; resistenza agli insetticidi. Le competenze in campo entomologico riguardano vari aspetti della difesa integrata della vite: dalla messa a punto/ valutazione di protocolli sperimentali per la verifica di efficacia in campo di tecniche e strategie di difesa dagli insetti dannosi alle metodiche di campionamento delle specie dannose. UNA GAMMA COMPLETA AL VOSTRO SERVIZIO. D-MAX RE - D-MAX CRISTAL - D-MAX URBAN JUNGLE - D-MAX PINEIDER - D-MAX COUNTRY FALSIROLLO - VERONA Consumo elettrico specifico di 0.03 kw per 100 lt di vino filtrato raggiunto grazie al miglioramento della fluidodinamica del filtro ISUZU.IT VELO FLOW TMC-A La nuova gamma di filtri tangenziali a basso consumo energetico A rendere speciale un filtro Velo è la passione con cui è progettato. Solo così nasce un prodotto unico. L esclusiva membrana in polieteresulfone rispetta anche i vini più delicati, assicurando sempre una filtrazione impeccabile. 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8 21 Novembre Iniziativa del Consorzio Asti-Monferrato BARBERA D'ASTI, LA VENDEMMIA IN FOTO A MILANO Il fotografo Nicolò Minerbi ha immortalato la vendemmia 2011 della Barbera d Asti Docg con foto che sono racconti di vita, terra e lavoro. Promosso dal Consorzio Tutela Vini d Asti e del Monferrato, "Istantanee di vino" prevede sei mostre-evento con la degustazione di Barbera d Asti Docg nei migliori locali e wine bar di Milano, fino al 29 novembre. Il Consorzio ha realizzato 252 bottiglie numerate in special edition di Barbera d Asti Superiore con un etichetta che raffigura una delle foto di Minerbi, disponibili nei locali che ospitano il tour. Luigi Bavaresco Direttore. Nato a Paderno del Grappa (TV), il 4 giugno 1957, è coniugato con due figli. Ha ottenuto il diploma di Maturità Classica presso il Collegio Canova dei PP Cavanis a Possagno (1976). È laureato in Scienze Agrarie all Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza (1980) dove è stato, fino al 30 giugno 2010, professore associato di Viticoltura. Dal 1 luglio 2010 è direttore del CRA - Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano. Ha ottenuto il dottorato di ricerca in Scienze Agrarie, menzione Viticoltura, presso l ENSA di Montpellier (1991). Ha effettuato soggiorni di studio presso l Istituto Federale di Genetica della Vite di Geilweilerhof (Germania)-1985, presso il Dip. di Viticoltura ed Enologia dell Università della California a Davis (USA)-1992, presso l Institute Jules Guyot dell Università di Borgogna (Dijon, Francia)- 2000, presso la Pontificia Università Cattolica del Cile a Santiago La sua attività di ricerca nel campo della viticoltura (miglioramento genetico, resistenza alle malattie, metabolismo del resveratrolo e degli altri stilbeni, nutrizione minerale, tecniche colturali) è documentata da 114 pubblicazioni scientifiche (di cui 45 su riviste con IF). È stato coordinatore di progetti scientifici nazionali (Miur e MiPAAF) ed è valutatore di progetti di ricerca nazionali e internazionali. È referee di 19 riviste scientifiche nazionali/ internazionali, membro dell Editorial Board di tre di esse e direttore responsabile della Rivista di Viticoltura e di Enologia. Ha partecipato come relatore a numerosi convegni nazionali e internazionali. È stato vice-presidente dell Azione Cost 858 (Viticulture: biotic and abiotic stresses, grapevine defence mechanisms and grape development) ( ) ed è membro del Consiglio Scientifico di AGER (Associazione temporanea di scopo tra Fondazioni bancarie) per il finanziamento della ricerca nel settore agroalimentare, e membro di sei società scientifiche nazionali/ internazionali. È stato direttore del master universitario di primo livello in Viticoltura ed Enologia Europea ed Internazionale e del master universitario di primo livello Food Identity Prodotti tipici europei, presso l Ucsc di Piacenza. Esperto viticolo nominato dal MiPAAF in seno all OIV. Il contributo che si intende dare al progetto è compreso nell Action Plan per il comitato Tecnico-Scientifico. In particolare: si definiranno gli argomenti e le priorità da affrontare; si proporranno contenuti, ossia sperimentazioni in campo, coinvolgendo anche le aziende viti-vinicole; si provvederà alla valutazione ed eventuale validazione di contenuti proposti dai partners. CENTRO DI RICERCA PER LA VITICOLTURA - CONEGLIANO L attività di ricerca dell ISV/CRA-VIT si è svolta e si svolge in tutti gli ambiti della viticoltura. Elemento fondamentale e caratterizzante la missione stessa del Centro di Ricerca è dato dalle collezioni di vitigni, cloni e portinnesti, dalla tenuta del Catalogo Nazionale delle Varietà di Vite e dalla certificazione dei materiali di moltiplicazione. Attualmente sono in corso diversi programmi di ricerca che possono essere così riassunti: caratterizzazione varietale e clonale per mezzo delle metodiche ampelografiche tradizionali e innovative (analisi del DNA); studio sull origine, la diffusione e sul grado di parentela dei vitigni mediante l analisi del DNA; recupero dei vecchi vitigni da vino in diverse regioni italiane; selezione clonale di vitigni da vino; fisiologia, con particolare attenzione agli stress idrici, all attività radicale e alla funzionalità dell apparato fogliare; utilizzo della vite come fonte di biomassa; ecologia viticola (zonazioni, interazione genotipo-ambiente, cambiamento climatico); forme di allevamento e sistemazioni collinari; difesa, con particolare attenzione ai giallumi, virus e patogeni fungini (test di nuovi prodotti contro la peronospora e l oidio e modellistica). I più importanti risultati ottenuti sono relativi a: ottenimento dei portinnesti Cosmo 10 e Cosmo 2, frutto di selezione di semenzali di Teleki 8B; omologazione di 221 cloni (188 cloni da 68 vitigni a uva da vino; quattro cloni da due vitigni a uva da tavola; 29 cloni da 25 portinnesti); ottenimento di 11 varietà da tavola, derivanti da programmi di incrocio intraspecifico; ottenimento di 5 varietà da vino, derivanti da programmi di incrocio intraspecifico. CENTRO DI RICERCA PER L'ENOLOGIA - ASTI I l Centro di ricerca per l enologia già Istituto sperimentale per l enologia - con sede in Asti, fu istituito con decreto del Re Vittorio Emanuele II il 18 gennaio 1872, con la denominazione Regia Stazione Enologica sperimentale di Asti. Il Centro fa parte del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura CRA. Il suo compito istituzionale è provvedere agli studi e alle ricerche di ordine fisico, chimico e biologico riguardanti la composizione e la trasformazione delle uve, la preparazione, la conservazione e il miglioramento tecnologico dei prodotti vinicoli, finalizzati allo sviluppo della produzione vinicola nel contesto dei mercati interni e internazionali. L attività di ricerca è strutturata nei Gruppi di lavoro Chimica enologica, Tecnologia e meccanica enologica, Microbiologia e biologia molecolare e Analisi sensoriale. Per ciascuno dei settori di attività, il Centro ha approfondito e approfondisce specifiche tematiche. Gli studi di chimica enologica hanno fornito importanti contributi alla conoscenza dei costituenti polifenolici delle uve, dei mosti e dei vini e al ruolo esercitato dai metaboliti secondari nella definizione delle caratteristiche varietali di un vino, mediante metodiche analitiche sempre più sensibili. Attualmente, sono in via di sviluppo metodi per la determinazione dei composti solforati e degli aromi norisoprenoidi, nonché lo studio dei colloidi nei vini. Gli studi di tecnologia sono orientati all attualizzazione delle pratiche enologiche, per migliorare la qualità del prodotto, risparmiando risorse e valorizzando l intera filiera vitivinicola. Negli ultimi anni, le ricerche hanno riguardato i feno- meni e le tecniche di gestione dell apporto di ossigeno ai mosti e ai mosti/vini, la chiarificazione mediante l utilizzo di additivi proteici di origine vegetale, in alternativa alle proteine animali, le tecniche di macerazione e di affinamento. Presso la sede del Centro, la cantina sperimentale opera a stretto contatto con il Gruppo di tecnologia. Vi vengono condotte prove di vinificazione e microvinificazione e si applicano le pratiche enologiche oggetto di studio. Per le sperimentazioni ci si avvale anche delle uve prodotte nel vigneto di proprietà del Centro. Gli studi di microbiologia enologica hanno fornito contributi di rilievo sulla presenza di contaminanti micotici sulle uve e nei vini, sulle origini della presenza di ammine biogene nei vini e su un lievito responsabile del deprezzamento sensoriale dei vini: il Brettanomyces cerevisiae. La ricerca sui lieviti e batteri autoctoni, condotta al fine di promuovere la biodiversità, ha incrementato la collezione di microrganismi di interesse enologico presente presso il Centro, che è parte integrante della Collezione Nazionale di Microrganismi di interesse Agrario e Agroindustriale - Colmia, promossa dal Mipaaf. Gli studi di analisi sensoriale sono stati orientati dalla necessità di definire parametri come la tipicità e la qualità dei vini. Gli studi sui vitigni autoctoni si sono avvalsi di questi contributi, fondamentali per verificare la vocazione enologica degli stessi vitigni. La dotazione di strumentazione moderna, presente in tutte le unità, rende il Centro in grado di eseguire le analisi più rilevanti e sofisticate richieste dal settore enologico. Antonella Bosso Direttore incaricato. Laureata in scienze agrarie presso la Facoltà di Agraria di Torino, abilitata alla professione di agronomo presso la stessa Facoltà. Enologo. Dal 2 febbraio 2011 è direttore temporaneo incaricato del Centro di Ricerca per l Enologia di Asti. Ricercatore e coordinatore delle attività del gruppo di Tecnologia presso lo stesso Centro. Nel 2010 ha frequentato per tre mesi il laboratorio del Gruppo Polyphénols et Interactions presso l INRA di Montpellier (Francia). Dal 2004 è Membro ufficiale del Comitato Nazionale di Coordinamento dei Lavori dell Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV) e delegato porta parola ai gruppi Specificazione dei prodotti enologici e Tecnologia della Commissione Enologia dell OIV. Da Marzo 2011 è membro della Commissione tecnicoscientifica di Assoenologi e Direttore scientifico della rivista L Enologo. Dal 2007 è Accademico aggregato dell Accademia della Vite e del Vino. Componente del Comitato per l Innovazione Simei-Enovitis È stata docente in materie enologiche al Corso di Laurea Specialistica Interateneo in Scienze viticole ed enologiche dell Università di Torino, al Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie viticole ed enologiche di Conegliano Veneto (TV) dell Università di Padova e al corso di Laurea in Biologia Agro-alimentare ad Alessandria della Facoltà di SMFN dell Università degli Studi del Piemonte Orientale, alla Scuola di Specializzazione in scienze viticole ed enologiche della Facoltà di Agraria di Torino, al Diploma Universitario in Viticoltura ed Enologia di Marsala dell Università di Palermo e al Master di 1 livello in Tecnologia applicata all Impresa vitivinicola dell Università di Siena. Svolge attività di relatrice di tesi di laurea e di tutoraggio di assegni e di dottorati di ricerca. È coordinatore e referente scientifico di progetti nazionali a finanziamento pubblico e privato. Nel 2001 ha vinto il Premio Assoenologi per la ricerca in viticoltura ed enologia. È autrice e co-autrice di circa 110 lavori scientifici-tecnici in campo enologico. Contributo alla definizione di linee guida per l applicazione dei principi della sostenibilità alle diverse fasi del processo di vinificazione. Proposta ed effettuazione di studi e ricerche per lo sviluppo di conoscenze teoriche e pratiche nell ambito della sostenibilità in campo enologico. Valutazione di proposte di ricerche e di studi da parte degli altri partecipanti al progetto Tergeo su argomenti inerenti la sostenibilità nel settore vitivinicolo.

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