CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO. Processo verbale dell'adunanza del 24 febbraio 2005

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1 CONSIGLIO PROVINCIALE DI MILANO Processo verbale dell'adunanza del 24 febbraio 2005 Addì, ventiquattro febbraio duemilacinque, in Milano, nell'aula consiliare di via Vivaio n. 1, si è riunito il Consiglio provinciale per la trattazione degli argomenti iscritti agli ordini del giorno ordinario e supplementari dall uno al sei diramati in data 13, 20 gennaio, 10, 17 e 22 febbraio 2005 con atti provinciali n. 1637/2005/4662/04. A norma dell'art. 34 dello Statuto, la Presidenza dell'adunanza viene assunta dal Vice Presidente Vicario del Consiglio provinciale, Arianna Cavicchioli. Partecipa alla seduta il Segretario generale vicario della Provincia, Dr. Salvatore Corrado. Alle ore il Vice Presidente Vicario del Consiglio invita il Segretario generale vicario a procedere all'appello nominale dei presenti. Rispondono all'appello i seguenti trentadue Consiglieri: Angiuoni Pierluigi Ariazzi Costanzo Arrigoni Vittorio Bruschi Marco (detto Max) Calaminici Arturo Caputo Roberto Cavicchioli Arianna Censi Arianna Clerici Michele Dapei Bruno De Gaspari Mario Elli Enrico Esposito Francesco Foglia Giuseppe Fortunati Ombretta Gaiardelli Andrea Gatti Massimo Gavazzi Attilio Greco Luigi Grimoldi Paolo Guerra Luca Lombardi Ruggiero Maestri Pietro Mauri Matteo Modugno Roberto Musciacchio Camilla Nobili Ernesto Pezzoni Alessandro Pioli Pier Mauro Pozzati Vittorio Re Marco Scarano Giuseppe Assente giustificato il Consigliere Frassinetti. Sono altresì presenti gli Assessori provinciali: Barzaghi, Benelli, Casati e Ponti. Constatato che l adunanza è valida per legalmente deliberare, il Vice Presidente Vicario del Consiglio, dichiara aperta la seduta e dà quindi la parola ai Consiglieri per gli interventi ex art. 83. Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Accame e Barbaro. (presenti 34) Vice Presidente Vicario del Consiglio: Possiamo iniziare i lavori. Ricordo, perché sono pervenute sicuramente ai capi Gruppo, non so se ai Consiglieri, due note. Una è relativa alla modifica dell ordine dei lavori di oggi, in quanto erano previste due delibere relative all Assessore Casati che vengono rinviate a martedì 1 marzo, in quanto anche la 1

2 commissione le ha valutate oggi nel primo pomeriggio. La seconda comunicazione è relativa al ricordo di Don Giussani. E pervenuta una lettera, sicuramente ai capi Gruppo, non so ai Consiglieri, a firma del Presidente del Consiglio, che ritiene giustamente, stante anche la concomitanza, la sovrapposizione degli orari, di ricordare in aula consiliare martedì 1 marzo la figura di Don Giussani. Do il benvenuto al Consigliere Elli, che so però essere già un frequentatore di questa aula nella precedente legislatura, per cui è un buon ritorno. Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Tranquillino (presenti 35) Consigliere Caputo: La ringrazio Presidente. Devo intervenire su 3 questioni fondamentali, una riguarda l utilizzo di questa aula. Mi sembra che da troppo tempo venga utilizzata l aula consiliare per qualsiasi tipo di manifestazione. Io ho un grande rispetto ancora di questa aula, credo che esistano altri strumenti, altri spazi, Via Corridoni, Via Guicciardini, per organizzare convegni. Oltretutto quest aula non si presta ad ospitare centinaia di persone, perché ci sono problemi di sicurezza, di spazio, di agibilità, e comunque questa è la sede del Consiglio provinciale. Io credo che in questo senso vada utilizzata, poi non sono uno formalista, per cui non ritengo che bisogna ingessare l aula consiliare, però neanche farne un uso spropositato. Dovrebbe essere utilizzata dai Consiglieri provinciali e per manifestazioni del Consiglio provinciale. Vedo che la Giunta la utilizza spesso e volentieri, credo che su questo qualche ragionamento andrebbe fatto perché ho un grande rispetto anche dell aula consiliare, altrimenti a questo punto credo che il Consiglio venga ormai considerato quasi come un orpello fastidioso, ma questo non deve essere, non credo che sia così e non credo neanche sia nelle intenzioni della Giunta. La seconda questione, devo dire che sono molto imbarazzato, sono pochi gli Assessori presenti, non c è né il Presidente né il Vicepresidente, però faccio appello ai 4 Assessori presenti. Noi non vediamo delibere da molto tempo, se non di poco conto, o di poca importanza. Diteci chiaramente se questa è una scelta politica l esprimete e avete tutto il diritto di farlo, avete scelto che la Giunta ragioni in questo senso, cioè che l esecutivo esprima al massimo la sua potenzialità, come la legge gli consente, e che quindi non fate passare più nulla dal Consiglio e questa è una scelta politica. Se così fosse, noi lo sappiamo e il Consiglio si organizza in altra maniera, perché noi non possiamo venire qua tutte le sedute per vederci e discutere un po di ordini del giorno. E umiliante! E umiliante, Signori Assessori e Giunta. Se questa è la vostra scelta, allora noi possiamo farne delle altre, nel senso che possiamo trasformare il Consiglio provinciale come un organismo, come io credo che debba essere e su questo anzi mi esprimo in maniera molto forte, come un vero organismo politico che dia segno di indirizzo a questa Amministrazione e quindi si esprima per tematiche, trovi e motivi la sua essenza proprio per gli indirizzi che può dare in questi Consigli monotematici. Ditecelo! Se invece è una questione diversa, perché forse la Giunta discute troppo, o a lungo, si possono fare due Giunte la settimana, o non si possono perdere magari ore di discussione sulla vicenda dei piccioni, cosa interessante ma credo che non interessi granché la cittadinanza della Provincia di Milano. Fateci sapere questo, però non umiliateci più, perché veramente è inutile poi fare i seminari, a cui io tengo in maniera particolare, poi questo Consiglio vivacchia, ma non per colpa nostra. Se noi sappiamo che questa è la scelta, ci decideremo a lavorare in altra maniera. Per favore, fatecelo sapere al più presto, perché così non si può andare avanti. La routine è ormai passata, il Natale è ormai passato, siamo a mesi ormai di questa Amministrazione e purtroppo questi sono risultati ormai evidenti. La terza questione, riprendo la vicenda della Scala, che si è conclusa con il licenziamento oggi di Carlo Fontana e con la nomina del nuovo Sovrintendente Meli. La ritengo una pagina vergognosa per questa città, credo che la Scala a questo punto viva una situazione di 2

3 crisi, credo che anche questa Amministrazione si debba far carico di questo, politicamente ovviamente. Il Consiglio comunale dovrà farsene carico in prima persona, penso che è stato già convocato un Consiglio su questo, la commissione cultura si è espressa all unanimità ieri nel Comune di Milano. E una vicenda che durerà, penso, parecchio, non si esaurisce con questo licenziamento. Devo dire all Assessore Benelli che ho parlato personalmente con l ex Sovrintendente Carlo Fontana, che mi ha espresso un profondo ringraziamento per la proposta che avevo fatto di interessarlo a un progetto culturale per la Provincia di Milano e si sente onorato di questo, e si sente disponibile a questo. Quindi passiamo dalle parole ai fatti, Carlo Fontana non si è sentito umiliato dalla mia proposta, si è sentito anzi onorato. Credo che è un occasione da sfruttare per quanto riguarda la Provincia di Milano, quindi se questo Consiglio può discutere di questo mi va più che bene, la commissione cultura di questa istituzione può discutere di questo. Comunque la vicenda Scala non è una vicenda che finisce così, credo che debba essere oggetto di un momento di dibattito nostro. Scusate, ho sforato, però mi interessava portare questa tematica all interno del Consiglio. Comunque, ovviamente, la cosa che più mi preme è il ruolo di questo Consiglio che sta giocando in questo momento. Grazie, mi scusi Presidente. Consigliere Clerici : E per una comunicazione personale, ma di quando in quando qualcuno mi ferma e mi dice: è vero che ti sei dimesso da Presidente della Zona 1. Ebbene sì, io ho voluto dare un esempio che in politica ci si può anche dimettere, per cui smettetela di chiedermelo. Mi sono dimesso! Consigliere Dapei: Ringrazio il Consigliere Caputo che ha sollevato una questione a cui tengo molto e, non a caso, lo fa lui che per tanti anni è stato il difensore non solo in Provincia di Milano del ruolo del Consiglio, ma anche la persona che ha fatto cultura al di là dei nostri confini su come andasse interpretata e applicata la riforma che prevede nuovi poteri per alcuni organi ma anche un contrappeso a questi poteri che non ci si può dimenticare. Quindi, quando noi vediamo, per esempio ieri o l altro ieri, venire in commissione un Assessore che non vedo presente, quindi non la cito, a spiegarci che la Giunta ha deliberato rispetto agli accordi che la Provincia stipulerà con i Comuni sulla materia dei servizi sociali, siamo davanti ad un caso clamoroso di presa in giro non più solo dei Consiglieri e dei cittadini, ma delle norme di questo ente e, in generale, della nostra organizzazione statale. Perché le competenze del Consiglio provinciale sì sono poche, sono ben determinate, ma sono in capo solo al Consiglio. Quindi, se la legge dice che le convenzioni sono materia di Consiglio, non è che la Giunta invece di chiamare la questione convenzione, la chiama accordo, e allora funziona che la fa la Giunta, perché è una presa in giro. Quindi la Giunta può adottare una proposta di accordo, di convenzione, usa il sinonimo che vuole, la porta al Consiglio, se ha la maggioranza l approva. Ma che noi si debba commentare in commissione e anche in Consiglio di un esecutivo che ha deciso al posto di chi ha la competenza per decidere, è assolutamente una novità, singolare e secondo me è anche grave. Però io voglio dare anche un altra lettura rispetto a quella che condivido del Presidente Caputo, non c è solo il problema di Penati che non mantiene le promesse di campagna elettorale nel ruolo che il Consiglio avrebbe avuto rispetto al suo esecutivo. Secondo me c è anche un altro problema, sotto gli occhi di tutti, e su cui purtroppo un giorno qua, forse non qua, verrò a dire: l avevo detto. Cioè a Penati non interessa più la Provincia di Milano, l ente Provincia, lui ormai è proiettato in un altra dimensione, si è candidato a Presidente della Provincia perché lo voleva fare, adesso vuole fare altro. L anno prossimo potrebbe essere il candidato Sindaco di Milano o il Sottosegretario o il Ministro, come altri Presidente di Provincia o Sindaci di grandi città avevano fatto in passato per il centrosinistra. Ovviamente questo passa da una vittoria elettorale alle politiche che la sinistra non avrà ma 3

4 che lui si immagina. Quindi noi non vediamo mai in aula Penati a spiegarci anche le questioni di attualità di cui parla su tutti i giornali, Don Mazzi o tutte le altre persone che lui aveva presentato come sua squadra prima delle elezioni e che poi non abbiamo più avuto il piacere di vedere lavorare insieme alla Provincia, testimoniano non solo di una crisi del ruolo dell organo di rappresentanza rispetto al Presidente dell ente, ma proprio di come lui ormai abbia a cuore la Provincia. Il fatto che non abbia neanche votato l ordine del giorno per la liberazione della giornalista Sgrena, o non fosse neanche presente alla commemorazione delle foibe, non sia presente mai, non abbia votato nessuna delibera quest anno, e pochissime l anno scorso, la dice lunga. Ancora oggi non viene data risposta alla nostra interrogazione urgente sul ruolo che la Provincia ha nei confronti dell Associazione Nuova Municipio, che sta facendo campagna elettorale per il giornalista della Rai Marrazzo nel Lazio, e per l imprenditore privato in Lombardia. C è una responsabilità politica di chi ha deciso che la Provincia dovesse finanziare un associazione che in realtà poi, con i soldi pubblici, fa campagna elettorale solo per una parte e per tutti. Vogliamo saperne di più, vogliamo capire come stanno le cose, è l ennesima seduta di Consiglio in cui non ci viene data risposta e questo è grave. Nel frattempo è entrato in aula l Assessore Dioli Consigliere Gavazzi: Noi ci troviamo, pur non avendo parlato prima con i colleghi, in una situazione molto imbarazzante Presidente. Facciamo dei corsi di aggiornamento per far capire qual è il ruolo del Consiglio poi, di fatto, anche nelle cose più semplici e più elementari, il Consiglio viene snobbato. Mi fa piacere che c è presente l Assessore Barzaghi, mi scusi se la interrompo, perché ad una mia interrogazione presentata ai primi di gennaio ho ricevuto oggi la risposta, datata 21 febbraio, io l ho vista oggi, lei l ha scritta il 21 febbraio. Però volevo ricordare ai colleghi che l art. 43 della 267, al comma 2, recita: I Consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici rispettivamente del Comune e della Provincia, nonché delle loro aziende o enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all espletamento del proprio mandato. Il comma 3 dice: Il Sindaco o il Presidente della Provincia e gli Assessori da essi delegati rispondono entro 30 giorni alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai Consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare. Lo statuto, all art. 32, comma 4, recita: Ogni Consigliere ha diritto di ottenere, rivolgendosi al Dirigente del servizio o al responsabile del procedimento, ovvero al rappresentante presso enti, società, consorzi di cui la Provincia è partecipe, tutte le informazioni, le notizie e le consultazioni di documenti in loro possesso, utili all espletamento del mandato. Il regolamento, all art. 55, comma 3, dice: I Consiglieri hanno diritto di ottenere copia delle proposte di deliberazione di tutti gli atti richiamati e connessi, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla legge, dallo statuto e dai regolamenti. Io mi rivolgo alla Presidenza del Consiglio, per far sì che venga difeso il mio diritto d accesso agli atti e della consegna della documentazione. A scanso di equivoci, non sto attaccando l Assessore Barzaghi, assolutissimamente, perché io ho seguito tutta la trafila, tutto l iter previsto dalla legge, ho fatto richiesta al Dirigente responsabile di avere la documentazione che mi potesse dare una chiave di lettura più chiara anche della risposta che ho avuto. Non sto a sottilizzare sul fatto dei 5 giorni, 10 giorni in ritardo, per amor del cielo, però il fatto che dopo aver fatto l interrogazione, aver chiesto la documentazione contemporaneamente, a tutt oggi ho la risposta dell Assessore scritta, non supportata dal materiale che mi fa capire qualcosa in base a quello che io chiedevo all Assessore, perché l Assessore mi dà una risposta che il la Giunta provinciale ha approvato il progetto preliminare di detto ampliamento. Io voglio sapere se questo progetto è frutto della 4

5 Giunta o era frutto della Giunta precedente che si è espletato nel mese di dicembre. Per poter fare questo, ho bisogno di capire l iter, ho bisogno di vedere la documentazione. Ho chiesto, guardate, non le planimetrie che magari possono creare problemi, ma anche un foglietto con la descrizione di cosa si andava a fare e come si andava a fare, perché l Assessore mi ha dato una risposta, avremo modo quando lei me la darà ufficialmente, di poter discuterne nel merito, però mi mancano degli elementi a supporto di quanto chiesto da me. Quindi Presidente, al di là dei seminari, al di là dei diritti dei Consiglieri, perlomeno, per le cose minime, guardate non lo faccio con spirito polemico, adesso arriviamo quasi verso l anno, ho fatto un interrogazione per il mio Paese. Una! Non è che sia qui a fare ostruzionismo, chiedo, faccio. Ho fatto un interrogazione chiedendo la documentazione. E passato più di un mese e mezzo e non ho niente. Io la invito, Presidente Cavicchioli, a sollecitare, invito l Ufficio di Presidenza a farsi promotore di questa mia richiesta e sapere la motivazione per cui non mi danno la documentazione, perché non ho neanche la risposta perché non me la consegnano. Non me la danno e basta. Nel frattempo sono entrati in aula i Consiglieri Casati e De Nicola. (presenti 37) Consigliere Foglia: Volevo intervenire perché gli argomenti che sono stati portati in quest aula oggi dal Consigliere Caputo, che non segue sempre con molta attenzione i lavori del Consiglio è una battuta sono argomenti trasversali, non sono solo di competenza di chi sta all opposizione, ma anche di chi sta in maggioranza. Questo mi pare sia un elemento positivo, perché ad esempio mi era capitato. Nel passato avevo sempre avuto la sensazione che i problemi di coinvolgimento del Consiglio, di partecipazione alla discussione, di elaborazione delle linee di indirizzo da parte di questo ente fossero un esigenza sentita solo o soprattutto dai Consiglieri di opposizione che, per evidenti motivi, si sentivano un po isolati rispetto a quanto in quest aula veniva deciso con una certa condiscendenza nei confronti, ovvi, della maggioranza che governava. Dunque il problema di rendere più partecipe questo Consiglio è un problema che riguarda tutti quanti. Prima però volevo accennare alla questione dell utilizzo degli spazi, dell utilizzo delle sale, che il Presidente Caputo sollevava. Io capisco che dentro le argomentazioni che si possono portare ci può andare di tutto, ma non mi risulta, Caputo, che qui dentro e nelle aree circostanti di questa sala consiliare si siano tenute nel corso degli ultimi 8 o 9 mesi né sfilate di moda né ricevimenti di vincitori di Telegatti o qualcosa del genere. Mi pare che è da un po di mesi a questa parte che la funzione istituzionale di quest aula, della sala Affreschi, delle sale vicine, sia stata sempre rispettata. Se c è un certo deficit di iniziativa da parte del Consiglio di organizzazione di dibattiti, discussioni, iniziative, momenti di confronto, e invece queste iniziative vengono prese da altri io sono perché tutti gli spazi collettivi e pubblici vengano messi a disposizione di chi ha qualcosa da dire. Torno alla vicenda dell opportunità e dell iniziativa che il Consiglio deve avere rispetto ai programmi di questa Amministrazione. Dobbiamo fare uno sforzo comune per cercare di non dico violare ma verificare, e questo spetta alla Presidenza di questo Consiglio, del quale Caputo tu fai parte degnamente ed egregiamente, di verificare assieme alla Giunta quali sono quelle delibere, quali sono quegli argomenti che, senza violare la legge, perché questo è il problema, possono essere oggetto di discussione del Consiglio. Però, Consigliere Caputo, se tu, il Consigliere Cavicchioli e il Consigliere Ortolina non vi fate realmente interpreti di questa esigenza che tu qui hai portato, noi siamo un pochino più spiazzati. Però, per quanto ci riguarda, vi sosterremo in questo tipo di iniziativa. Ma c è un altra questione, della quale perlomeno la maggioranza si è resa promotrice, si sta rendendo promotrice, almeno su due temi fondamentali, che anche tu nel recente passato hai ricordato in quest aula. La vicenda della Milano Serravalle e dello sviluppo di questa 5

6 azienda e del ruolo strategico di questa azienda nel sistema della viabilità e della mobilità, e l evoluzione dell Agenzia di Sviluppo Nord Milano che, per comunicazione data anche dall Assessore Vimercati in quest aula, dovrebbe, potrebbe divenire Agenzia di Sviluppo di tutto il territorio provinciale. Su queste due questioni, per iniziativa dei Consiglieri di maggioranza, ma non è un problema di primogenitura, arriveremo anche con un ordine del giorno che può essere trasversale, a discutere di questi argomenti esattamente in quest aula, in via preliminare, in via di indirizzo. Promuoveremo, credo che sia giusto, un audizione dei nostri rappresentanti all interno della società Milano Serravalle, per avere non quando i buoi sono scappati, come è già successo, ma prima quando i buoi sono tutti dentro la stalla, informazioni e notizie rispetto al loro operato all interno di questa azienda. Così come, e credo che anche questa sia un iniziativa che è possibile assolutamente rendere trasversale, possiamo fissare delle sedute, delle occasioni di discussione sulle linee generali di indirizzo di tutte le partecipate della nostra Provincia. Credo che se abbiamo la volontà di mettere in fila queste cose che ho appena accennato in modo comune, maggioranza e opposizione, assieme allo sforzo da parte della Presidenza del Consiglio di verificare con la Giunta quali delibere possono essere oggetto di discussione del Consiglio, ci aiutiamo reciprocamente a svolgere un ruolo. Presiede il Vice Presidente del Consiglio, Caputo. Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Patta. (presenti 38) Consigliere Bruschi : Direi quasi sul punto citato dal Consigliere Foglia, nel senso che io ho qui un interrogazione urgente che riguarda due casi qui sfiorati. Il primo, le attribuzioni del Consiglio, il secondo la Milano/Mare/Serravalle. Nel senso che questo Consiglio provinciale ha approvato all unanimità un ordine del giorno che riguardava l alienazione delle quote detenute da Milano Mare della società Valdata, ad oggi non è dato di sapere, nonostante l entusiasmo manifestato anche da autorevolissimi esponenti della Giunta riguardo a questa iniziativa consiliare presa dall opposizione, non è dato di sapere cosa sia successo, dato poi che i termini dell ordine del giorno erano elastici ma erano abbastanza ultimativi, e veniva riconosciuta l urgenza di provvedere a sciogliere questo nodo gordiano. Faccio questo esempio perché mi fa piacere del discorso del capo Gruppo Foglia la citazione di due argomenti come l argomento Milano Serravalle e l argomento Agenzia Sviluppo Nord Milano, che sono argomenti che sono stati discussi il primo in questo Consiglio solo per la caparbietà dell opposizione e, in particolare, per la caparbietà del Consigliere Dapei. Mi fa piacere perché nell occasione della discussione sulla Milano Mare è stata l opposizione a portare degli ordini del giorno concreti, che riguardavano ad esempio la quota pubblica da mantenere o meno nello statuto della Milano/Mare/Serravalle, che riguardavano la privatizzazione della Valdata, che riguardavano tanti altri argomenti. Ma ribadisco, Consigliere Foglia, ordini del giorno concreti. Io non vorrei che questo Consiglio provinciale, come già sta capitando in alcune commissioni, e mi dispiace ad esempio per il Consigliere Maestri, per il quale io ho grande simpatia, noi in questo momento stiamo facendo e lo sa perché gliel ho già anticipato in sede di commissione, una fila di audizioni con lavoratori, con RSU, magari non chiamando al tavolo i Cobas, spesso è capitato. A me i Cobas possono non stare simpatici ma spesso nelle RSU hanno una elevatissima percentuale di rappresentatività dei lavoratori, il che pone un problema al sindacato, problema che non può essere risolto semplicemente trascurandolo. Ebbene, queste audizioni si tramutano in aria, cioè diamo grande solidarietà, apprendiamo noi tanto dai lavoratori perché vengono a spiegarci alcune situazioni, ma nulla siamo in grado effettivamente di fare. Andiamo in Consiglio provinciale ad appoggiare, a discutere, ad approvare una serie di mozioni e ordini del giorno, che spesso trattano di 6

7 argomenti di non pertinenza di questo Consiglio provinciale, oppure là dove trattano di argomenti di pertinenza di questo Consiglio provinciale e che riguardano la Giunta, questi ordini del giorno vengono fatti dall opposizione, non dalla maggioranza, questi ordini del giorno, anche qualora approvati unanimemente, spesso rimangono lettera morta. Io trovo questo gravissimo. Io preannuncio non solo un interrogazione per quanto riguarda la Valdata, ma preannuncio una serie di mozioni che siano di impegno rispetto alla Giunta, rispetto ad alcuni temi che sono stati trattati nelle commissioni. Mi riferisco alla legge sulla tutela dei minori, mi riferisco al cosiddetto secondo canale sull istruzione e formazione professionale. Direi che dobbiamo riprendere, come opposizione, anche la tradizione che noi avevamo inaugurato, di raccolta di firme per costringere questo Consiglio provinciale a discutere di argomenti effettivi. L abbiamo già fatto per quanto riguarda la Milano Serravalle, c è un emergenza che è il Piano Rifiuti che questa Provincia non sta ancora facendo, laddove invece il precedente Consiglio provinciale il PTCP l aveva approvato, per cui un atto forte comunque lo si giudichi, costruito con la collaborazione di tutti. Allora, sarà l opposizione a questo punto a ridare centralità al Consiglio, perché non sono i discorsi della corona a dargliela, non sono i seminari di formazione a dargliela. Aggiungo, in 10 secondi, un ulteriore cosa, noi vigileremo se gli ordini del giorno, mozioni e quant altro effettivi, pratici, che noi porteremo al Consiglio e che dal Consiglio saranno, se possibile, approvati con voto unanime o a maggioranza e minoranza, come potrà capitare, noi sorveglieremo affinché questi ordini del giorno e queste mozioni non rimangano assolutamente lettera morta. Lo stesso faremo attraverso una valutazione di quelle che sono state le variazioni di bilancio che da questo Consiglio provinciale sono state approvate e siamo proprio curiosi di vedere queste variazioni che fine faranno. Nel frattempo è entrato in aula l Assessore Grancini Consigliere Accame: Ho preso la mia agendina in mano, perché vedo che il giorno giovedì 17 marzo è convocato probabilmente un Consiglio, dopodiché probabilmente l Ufficio di Presidenza non si è ancora riunito per fare la successiva scansione delle date. Io volevo dare un consiglio all Ufficio di Presidenza, di sospendere i lavori di questo Consiglio e metterci in vacanza, così tutti quanti possiamo serenamente fare la campagna elettorale, ognuno per il nostro partito di appartenenza, ma soprattutto non veniamo più qui a perdere tempo, perché l impressione che io ho avuto, forse troppo presto, i primi di luglio, mi sembra che si sia verificata appieno in questi mesi, cioè questo Consiglio non lavora. Questo è un problema serio su cui dobbiamo interrogarci. Certo che non ci sono mai, Foglia, che cosa vengo qua a fare? Che delibere vengo qua a discutere? Cosa avete presentato di così scottante o di così interessante su ciò che fa l Amministrazione da quando è in carica? Io francamente non l ho ancora capito, volevo dare questo semplice consiglio. Ho sentito, per esempio, che ci sono stati fenomenali dibattiti sulla Serravalle, continui, ecc., questo non mi sembra vero rispetto a quanto è successo nella scorsa legislatura, quando abbiamo invitato qui sempre Presidenti, consiglieri di amministrazione, nuovi presidenti, nuovi consiglieri di amministrazione. Io ad esempio il Dottor Rota so chi è perché era anche nella passata gestione e riesco a collegarlo ad una faccia, ma l amministratore delegato nuovo dell Autostrada Serravalle, Dott. Di Marco, che non ho mai avuto il piacere di conoscere, se lo incontro per strada non so nemmeno chi sia. Magari sarebbe simpatico che un giorno venisse a dire in quest aula cosa sta facendo, cosa si ripropone di fare. Il Consigliere Foglia diceva che ci sono state informative sempre su tutto e su tutte le questioni relative all Autostrada. Allora mi viene da chiedergli se ad esempio, rispetto all ultima volta che si è dibattuto, sicuramente prima di Natale, vi sono ulteriori novità in questo campo. Ma questo è solo una delle tematiche in questione, in realtà il ragionamento è 7

8 molto più ampio, ci sono moltissime questioni importanti, il Piano Rifiuti, il Piano Acque, la formazione delle ATO, i trasporti, ecc. Tutte questioni che in quest aula, nonostante i buoni propositi dell inizio, come volevasi dimostrare, come io mi sembra avevo già paventato in diversi interventi in ex art. 83, oggi rimangono ancora lettera morta. Quindi ribadisco, per stare nei tempi e recuperare i minuti che avevano usato i miei colleghi che sono intervenuti prima, il mio consiglio è quello di darci una pausa di riflessione, così possiamo tutti tranquillamente fare le nostre campagne elettorali, dopo il 17 marzo, e ci rivediamo magari con maggiori buoni propositi dopo il 4 aprile. Consigliere De Nicola: Io chiedo a priori scusa per quello che andrò a dire, e non vorrei che suonasse così, io non credo che il moralismo sia né una religione né una politica, però prendo atto che a mio parere c è qualcosa che non funziona. Non funziona perché, a mio modestissimo parere, un Consigliere di questo autorevole Consiglio vive in una condizione di incompatibilità o di un grande conflitto di interesse. Mi spiego meglio Presidente. Come risulta dal sito internet CAP holding S.p.A., è una S.p.A. facente parte del CAP gruppo. Si tratta dell ex consorzio dell acqua potabile della Provincia di Milano, costituito per la gestione del ciclo integrale delle acque al servizio dei Comuni del milanese. In particolare, CAP Holding è proprietaria del 100% delle azioni di CAP Gestione S.p.A., società alla quale per espressa previsione contrattuale i soci del CAP Holding debbono affidare i propri servizi. Nella CAP Holding la Provincia di Milano detiene circa lo 0,7%, quota non di poca rilevanza, considerando che sono ben 193 i soci di CAP Holding S.p.A. Ora, poiché un Consigliere di questo Consiglio presiede la società CAP Gestioni, risulta evidente la commistione di interesse, per non dire il vero e proprio conflitto perché la Provincia è proprietaria, e il Presidente del consiglio di amministrazione della CAP Gestioni è Consigliere. Appare chiaro che i due incarichi pongono ampi e sostanziali conflitti, e che quindi l obbligo di controllare il corretto adempimento, e comunque di vigilare sulla regolare attività, è difficile svolgerlo quando l amministratore fa parte di una società della Provincia che controlla il 100% della sua società. L art. 78, comma 5, del D.Lgs , in parole diverse, il T.U. sulle autonomie locali, prevede che al Sindaco, al Presidente della Provincia, nonché agli Assessori ed ai Consiglieri comunali e provinciali, è vietato ricoprire incarichi ed assumere consulenze presso enti ed istituzioni dipendenti o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza dei relativi Comuni e Province. Quello che io leggo è un parere giuridico, la ratio dell amplissima formulazione della disposizione legislativa, o comunque sottoposti al controllo ed alla vigilanza, è sufficientemente chiara. Il legislatore ha voluto ribadire il principio, già introdotto con l art. 26 della legge n. 81, per l elezione diretta del Sindaco e del Presidente della Provincia, del divieto del cumulo delle cariche tra controllato e controllore. Tutta questa premessa, Presidente, per annunciare che nei giorni che verranno io presenterò interrogazione, sperando che il Consigliere in questione decida autonomamente di dimettersi da uno dei due incarichi, per evitarmi l antipatico compito, che comunque farò qualora non dovesse ottemperare a questa incresciosa situazione che mette a disagio tutti i componenti del Consiglio provinciale, e mi auguro anche il Presidente, perché non credo che il Presidente possa non vigilare su questi conflitti di interesse, perché se non vigila vuole dire quantomeno che è consenziente, e la cosa mi preoccuperebbe ancora di più. Nel caso non si dovesse addivenire alle dimissioni da uno dei due incarichi, io mi vedrò costretto a presentare ricorso al TAR, che come ha operato disponendo le dimissioni da questa S.p.A. di alcuni Sindaci di Comuni della Provincia di Milano, credo che ottempererà allo stesso modo nei riguardi dello stimatissimo Consigliere di questa Provincia. Consigliere Maestri: Due cose velocissime. In genere cerco di non intervenire per fatto personale ma siccome non lo considero fatto personale, intervengo in questo caso, per 8

9 rispondere al Consigliere Bruschi con due passaggi. Il primo me lo permetta, questo sì è fatto personale, ho in tasca la tessera del sin Cobas, credo di non essere proprio quello che non invita i Cobas ai tavoli. Nella mia commissione, tutte le volte che ci sono state audizioni c è stata sempre la presenza di tutti i sindacati e di tutte le forme di rappresentanza sindacale. Addirittura, insieme al Presidente Greco, abbiamo invitato anche il Coordinamento Precari dell ente Provincia, che non fa parte neanche di un organizzazione formalmente riconosciuta, perché crediamo fortemente che la dinamica sindacale non stia scritta solamente nei codici e nelle leggi, ma sia scritta nei rapporti sociali, nei rapporti di forza e nella capacità dei lavoratori di autorganizzarsi. Quindi, l unico caso in cui sono venuti i Cobas è stato proprio quello dell Alfa, in altri casi invece non erano presenti nelle aziende di cui abbiamo incontrato i rappresentanti. Ma mi interessa poco questo, mi interessa di più sottolineare che il lavoro che sta facendo la commissione, che credo in qualche modo sia anche arrivato al Consiglio, non sia secondario. Io credo che le audizioni con i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori, e il lavoro che è stato fatto in Consiglio per l approvazione di ordini del giorno che riguardano le aziende, spesso aziende in crisi di queste lavoratrici e lavoratori, sia un impegno non formale della Provincia, soprattutto sostanziato dal lavoro che sta facendo l assessorato alle crisi industriali, ma un impegno non formale per affrontare le questioni del declino, gentilmente chiamato declino industriale di questa Provincia, e capire anche quanto l istituzione Provincia possa intervenire su questo. Non lo considero secondario, concordo con alcuni passaggi, richiamati peraltro anche dal capo Gruppo Foglia, e quindi su questo non entro nel merito. L impegno che noi ci siamo dati come commissione, anche discutendo, è stata convocata una commissione anche solo per discutere di quale programma portare avanti nei prossimi mesi, è quello di discutere di elementi anche di indirizzo che, come Consiglio, poi dovremo prendere. Faccio solo un passaggio velocissimo, visto che ho la parola ma non ruberò tutti i 5 minuti, per riprendere un intervento fatto Vice Presidente Caputo riguardo alla Scala. Io concordo sulla necessità che il Consiglio affronti la questione della Scala, della qualità culturale del patrimonio comune che rappresenta questa istituzione cittadina, un patrimonio comune che naturalmente non è solo del Comune di Milano, tanto meno del suo Sindaco che lo gestisce a suo piacimento, non rendendo conto degli atti nemmeno ai suoi Consiglieri comunali. Credo che una discussione in Consiglio, e do atto della presenza ieri all assemblea dei lavoratori, oltre che del Vice Presidente Caputo anche del Presidente della Provincia e dell Assessora Benelli, che hanno espresso questa volontà dell Amministrazione provinciale e credo anche del Consiglio, di ragionare, riflettere e soprattutto intervenire sul tema del patrimonio culturale, rappresentato non solo dalla Scala di Milano ma, in generale, dalle istituzioni culturali di questa città, di cui questa Amministrazione, questo ente, e quindi anche questo Consiglio, ha molte cose da dire. Nel frattempo è entrato in aula l Assessore Mezzi, mentre è uscito l Assessore Ponti. Consigliere Casati: Rapidamente sulla lamentazione da parte di diversi Consiglieri di opposizione riguardo all operatività di questo Consiglio. Io ritengo che ogni posizione è condivisibile o opinabile, ogni proposta legittima, registro il fatto che comunque avocare a sé la posizione che si garantisca la centralità con moto proprio del Consiglio provinciale mi sembra una posizione che non condivido e che ritengo assolutamente non corrispondente al vero. Da parte nostra riteniamo invece importante, stiamo lavorando insieme alla Giunta per portare una serie di argomenti importanti alla discussione di questo Consiglio, ritengo anche che sia opportuno che ciò avvenga e avvenga presto. Unisco la voce del mio gruppo a quella di chi ha espresso solidarietà al Sovrintendente Fontana, uomo anche di spessore, uomo anche di metodo, perché per esempio dobbiamo registrare la posizione che ha assunto quando è stato convocato per la giornata di ieri, di 9

10 fronte alla commissione cultura del Comune di Milano e ha risposto con gentilezza, dicendo: non me la sento di venire il giorno prima di un consiglio di amministrazione dove si tratta anche della mia figura. Facendo così rimarcare un modo di stile. Diversa è la posizione del Sindaco che dice: siccome questa è ormai una Fondazione che richiama a sé il diritto privato, io non devo più rispondere a questo Consiglio. Questo mi pare veramente un oltraggio a un istituzione che non è la nostra ma realmente un modo di operare come moto meo, cioè questa è una cosa mia, voi cosa volete. Esprimo poi, a nome del gruppo della Margherita, il cordoglio alla famiglia e al movimento di Comunione e Liberazione per la scomparsa qualche giorno fa di Monsignor Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, movimento importante in questi 50 anni che uno condivida o non condivida il modo di operare. Io ho conosciuto e ho avuto la fortuna di incontrare più volte Monsignor Giussani, ne ho tratto da questo incontro una grandissima ricchezza come esperienza personale. Gli riconosco, tra i molti meriti, un grandissimo merito, quello della sua grande modestia, di uomo di chiesa e di uomo di cultura e una grandissima riservatezza. Lezioni che per chi ha fatto proposte al mondo sociale, al mondo culturale, al mondo scolastico, al mondo politico, devono essere un grande patrimonio da condividere. Consigliere Dapei: Io ho già svolto il mio intervento per l art. 83, devo dire purtroppo, perché solo successivamente abbiamo appreso una notizia sorprendente per molti motivi. Spiego perché è sull ordine dei lavori. Un motivo fondamentale, mi sembra abbia preso la parola il capo Gruppo dei D.S., sia intervenuto parlando di Milano Serravalle e si sia dimenticato di informare il Consiglio, non so se anche gli altri capi Gruppo abbiano la stessa mancanza oppure sono solo i D.S. che sanno certe cose, che risulta dalla Gazzetta Ufficiale, sito internet consultabile, io comunque ho stampato la cosa, che è stata convocata per il prossimo 2 marzo l assemblea di Milano Mare per la ripetizione dell assemblea del 21 dicembre, con lo stesso ordine del giorno del 21 dicembre. Il sospetto che ci viene è che quando dicevamo che c era stato un grosso errore di fondo non ci eravamo sbagliati. Non abbiamo sospetti ma solo certezze sul fatto che di questo atto, di un importanza politica rilevantissima, non sia stato fatto nessun cenno neanche oggi, neanche quando si è intervenuto. Siccome il 2 marzo è mercoledì prossimo, io chiedo una sospensione immediata dei lavori, anche perché mi sembra di capire che non ci sono all ordine del giorno di questa seduta impellenti questioni amministrative che necessitano della nostra immediata presa di posizione, per concordare, ove possibile, un ordine del giorno del Consiglio in vista di questa assemblea di cui, secondo me colpevolmente, nessuno comunque, a un minuto fa, aveva detto nulla, né in aula né fuori dall aula. Io ho qui, Presidente, la convocazione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, per il prossimo 2 marzo, ripetizione, ratifica, convalida, sostituzione delle deliberazioni assunte dall assemblea straordinaria del 21 dicembre. Quindi, modifica dell art. 6 dello statuto, non sto a ridire tutte le cose che abbiamo detto, abrogazione dell art. 7 dello statuto, modificazione dell art. 15 e modificazione degli artt. 1, 8, 9, 11, 12, 13, 16, 18, 20. Firmato, Dott. Bruno Rota. Credo che saremo tutti d accordo nel fare subito una sospensione e vedere come il Consiglio, nell interpretare i compiti che ha, senza inventarsene di nuovi, debba affrontare questa questione, che tra l altro mi sembra abbastanza singolare che venga posta dall opposizione e che la maggioranza non ha sentito la necessità e il dovere di porre all attenzione di tutti. Chiedo Presidente una votazione sulla sospensione Vice Presidente del Consiglio: Mi fa chiedere agli altri Consiglieri che si sono iscritti? Si sono iscritti Tranquillino ed Esposito, io avevo già chiuso le iscrizioni a parlare, semmai facciamo dopo. C è una richiesta di sospensione del Consigliere Dapei, di convocare la conferenza dei capi Gruppo, se ho ben capito. I capi Gruppo, ci sono solo due organismi! 10

11 Non vedo altri organismi ufficiali. Il Consigliere Dapei ha proposto di sospendere la seduta consiliare per convocare una conferenza capi Gruppo per discutere sulla notizia che il Consigliere Dapei ha riferito, sulla convocazione dell assemblea del 2 marzo, che va a ripetere quella del 21 dicembre, che si è tenuta su tematiche importanti, come l abolizione dell art. 7, ecc. La seduta viene sospesa alle ore e riprende alle ore Nel frattempo sono entrati in aula il Presidente del Consiglio, Ortolina ed i Consiglieri Albetti, Malinverno e Meroni, mentre è uscito il Consigliere Grimoldi. (presenti 41) Vice Presidente del Consiglio: Posso riprendere i lavori? La conferenza capi Gruppo si è conclusa chiedendo sostanzialmente al Presidente Penati di riferire su questa assemblea del 2 marzo, il 1 marzo visto che c è Consiglio provinciale. Attendiamo la risposta del Segretario generale che ha chiesto a Penati se martedì può fare questo. Intanto continuiamo i lavori del Consiglio. Nel frattempo sono entrati in aula gli Assessori Brembilla e Rotondi. Consigliere Dapei: Io ringrazio perché la mia proposta di sospensione è stata accolta anche dalla maggioranza, c è stato modo di fare la riunione. Volevo informare i colleghi che ho chiesto al Segretario se e quando la Giunta avesse deliberato per dare mandato al Presidente o suo delegato di andate all assemblea del 3 marzo e il Segretario, davanti a tutti i capi Gruppo, ha detto che la Giunta ha deliberato. Quindi ha già deliberato su questa questione, io non l ho trovata né nell elenco delle deliberazioni della Giunta, né affissa all albo, però sicuramente ci sarà un motivo tecnico, legato a dei tempi tecnici. Comunque è determinante, rispetto alla cosa che ha detto anche lei, che quando martedì il Presidente riferirà in aula, possa essere nelle mani dei colleghi la deliberazione di Giunta a monte di questa questione. Il Segretario ha detto che la Giunta ha già deliberato, nell elenco delle delibere non c è, affisso all albo non c è, chiedo conferma a Casati, a Foglia. Il Segretario ha detto che la Giunta ha già deliberato, quindi vorremmo avere una copia della delibera. Foglia invece mette in dubbio che forse non ha deliberato la Giunta. Ci dica qualcuno al microfono, per evitare equivoci. Mi sa che c è un equivoco, Foglia non ha sentito. Io chiedo di sapere, sulla questione per cui il Consiglio si è interrotto e adesso sta riprendendo, se la Giunta ha già deliberato o meno, e se ha deliberato vorrei avere copia di questa delibera. Ricordo che per il nostro regolamento di accesso agli atti, l accesso ad un atto di delibera della Giunta da parte di un Consigliere è immediato e non serve neanche la richiesta scritta. Mi sembra che dovrebbe nascere da altri l impulso di distribuire questa delibera. Comunque, se questa delibera c è la vorremmo vedere, se non c è vorremmo capire che cosa sta succedendo. Nel frattempo sono entrati in aula l Assessore Matteucci ed il Consigliere Del Nero. (presenti 42) Consigliere Foglia: Voglio capire se lei sta aprendo un dibattito su questa vicenda. Allora, abbiamo acconsentito tutti, su richiesta di un Consigliere di minoranza di sospendere il Consiglio per approfondire un argomento. Abbiamo fatto la riunione dei capi Gruppo, abbiamo incontrato il Segretario generale, c è un impegno per la seduta di martedì che il Presidente informi rispetto alla richiesta che è stata fatta. Ora, non si può trasformare questo momento in una sorta di teatrino se il capo Gruppo della Margherita o il capo Gruppo dei D.S. sanno se una delibera della Giunta... Io vorrei che noi, con grande correttezza, continuassimo questa seduta, perché con grande correttezza l abbiamo sospesa senza sapere 11

12 esattamente i motivi ma solo perché ci è stato richiesto. Continuiamo, per favore, nella correttezza, perché non credo che si possa giocare in questo modo su una questione di accesso agli atti possa essere chiesto a qualche capo Gruppo se conferma o non conferma. Rimaniamo nei termini, per favore, della normale conduzione di questo Consiglio, riprendere i lavori significa riprendere i lavori, non continuare a chiacchierare attorno a presunti fatti o episodi che non sono di nostra competenza. Io direi che se però, così come è capitato in altre circostanze, si gioca, perché questo è semplicemente un gioco, su questi episodi, è facoltà ovviamente della maggioranza del Consiglio di non concedere le sospensioni perché semplicemente a un Consigliere viene in mente di chiederla. Lo facciamo per uno spirito di collaborazione, e per la trasparenza e per la chiarezza degli atti. Sulla chiarezza e trasparenza degli atti non si gioca, sono atti che istituzionalmente sono fissati, precisi, non si fanno le domande in Consiglio: tu sai, tu non sai, tu confermi. Semplicemente questo. Preferisco mettere le mani avanti, cioè arginare tentativi di far diventare l argomento non si sa bene cosa, perché è interesse di tutti noi andare nel profondo delle questioni e cercare di chiarire le cose come stanno, ma in termini ufficiali e con un senso delle istituzioni reciproche, che deve essere comune. Pertanto, l intervento sull ordine dei lavori è: riprendiamo, per favore con l ordine del giorno, così come previsto e così come il Presidente ha già annunciato, senza stare a tergiversare su questioni che hanno poco senso. Vice Presidente del Consiglio: Scusi Consigliere Dapei, non voglio toglierle la parola, mi permetta di intervenire. Credo che al di là delle polemiche in aula, che vanno bene, nel senso che fanno parte della normale dialettica politica, credo che dobbiamo semplicemente aspettare una risposta rispetto a quanto è stato chiesto nella conferenza capi Gruppo. Io credo che il Presidente Penati martedì ci dovrà relazionare in base alla questione della convocazione di questa assemblea del 2 marzo e anche rispetto a quanto la Giunta ha deciso, quindi a delibere prese o decisioni prese dalla Giunta in merito alla delega che la Giunta dà come azionista in questa assemblea. Penso sia questo il problema. Nel frattempo è entrato in aula il Consigliere Colli (presenti 43) Consigliere Dapei: Presidente, rispetto all intervento del Consigliere Foglia sulla mia proposta. E facoltà della maggioranza di accogliere le mie richieste o non accoglierle, ma non di stravolgerle. Io non ho avuto l obiettivo di fare una riunione dei capi Gruppo, io ho preso la parola per chiedere di sapere cosa stava succedendo e perché il Consiglio determinasse qualcosa in ragione di quello che doveva venire a sapere. Nella riunione ci è stato detto che la Giunta aveva assunto una delibera e che sarebbe stato chiesto al Presidente Penati di venire martedì. E una condizione essenziale per poter proseguire, oppure rinnovare la richiesta che il Consiglio oggi prenda una posizione, di sapere se questa delibera è stata assunta o meno. Chiedo scusa se l ho chiamato a fare da testimone, l ho fatto in assoluta buonafede e mi sono subito corretto, però la questione non cambia, non c è nessun teatrino. C è la Gazzetta Ufficiale che parla di un assemblea della Serravalle di cui nessuno di noi sapeva nulla. Ho chiesto se c era una delibera a monte, di là mi è stato detto di sì, ho chiesto di là, non al microfono, come mai non fosse nell elenco e non fosse affissa all albo non mi hanno saputo rispondere. L ho chiesto al microfono e questo diventa un teatrino. Io sono qua, un Consigliere provinciale che chiede, su una questione di vitale importanza, come la ripetizione dell assemblea del 21 dicembre, se c è una delibera e di poterla vedere, o quanto meno un cenno del capo di dire: okay, la delibera c è, poi ve la daremo prima di martedì e questo suscita dei problemi. Allora mi sembra che abbiamo fatto bene a porre la questione, vorremmo capirne veramente di più a questo punto. Quindi io rinnovo la richiesta, se c è una delibera, come mi è stato detto di là, vorremmo vederla, e 12

13 vorremmo a questo punto sapere per quale motivo, diversamente dalle altre delibere, non è nell elenco e non è affissa all albo. Questa è una richiesta, Consigliere Foglia, a cui si può anche non dare risposta ma che io sono assolutamente legittimato a fare, in ragione del mio compito di indirizzo e di controllo. Sull indirizzo non abbiamo i numeri, quindi gli indirizzi li date voi, ma il controllo si esercita anche all opposizione, anzi in genere soprattutto all opposizione. Quindi se c è una delibera su questa questione, che dà mandato a qualcuno per la Provincia di andare a questa assemblea fatecela vedere, se non c è questa delibera non raccontateci che c è e cambia la natura dell accordo che c era di là. Il Presidente Penati deve venire a spiegarci delle questioni sulla base delle informazioni che ci sono state date di là, se le informazioni sono state date perché qualcuno si è confuso e ce le ha date sbagliate, cambia tutto. Quindi Presidente, io ho chiesto una sospensione dicendo in anticipo che avute le informazioni in aula che volevamo, il Consiglio dovesse poi decidere cosa fare in merito. Consigliere Foglia, la richiesta che io ho fatto, il chiarimento che ho chiesto in aula non c è stato. Lei ha detto che c è stato l impegno di Penati a venire martedì, questo impegno non c è, lo stiamo aspettando, quindi chiariamoci che questa questione non è chiusa perché l ha deciso Foglia, ma è una questione ancora aperta, con dei lati ancora oscuri, che speriamo si chiariscano da qui alla fine di questa seduta. Il Vice Presidente del Consiglio pone quindi in trattazione lo: ARGOMENTO N. 1/25 DELL ORDINE DEL GIORNO Interrogazione presentata in data 13 gennaio 2005 dal Consigliere Gavazzi, in merito al progetto preliminare dei lavori di ampliamento del Centro Scolastico di Seregno. Assessore Barzaghi: In merito alla richiesta del Consigliere Gavazzi sul progetto preliminare, approvato dalla Giunta provinciale il , la richiesta di avere la documentazione necessaria, posso dire che per quanto riguarda la delibera mi pare sia già stata consegnata e il Consigliere ha potuto prenderne visione, mentre per quanto riguarda la relazione tecnica e la planimetria, avendo ascoltato gli uffici, mi scuso per il ritardo tecnico con cui questo è stato fatto, domani verranno consegnate le planimetrie e la relazione tecnica necessaria. Per quanto riguarda il merito dell interrogazione, il centro scolastico di Seregno dove sono ospitati l Istituto Tecnico per Geometri e Periti Aziendali Primo Levi, e l Istituto Tecnico Bassi, soffre da anni di carenze di spazi aula. In particolare, l Istituto Levi, in crescita costante, ha dovuto trasformare in aule alcuni laboratori, oltre a chiedere all Istituto Bassi la disponibilità di una decina di aule. Prioritario pertanto è divenuto l intervento di ampliamento del plesso scolastico, anche considerando che per l anno scolastico 2005/06, è stato autorizzato al Bassi il nuovo indirizzo di Perito Turistico, anche per evitare la perdita dell autonomia. Per questo motivo, il , la Giunta provinciale ha approvato il progetto preliminare di detto ampliamento, definito d intesa con entrambi gli istituti, che prevede la costruzione di n. 18 aule più servizi, per una spesa complessiva di Si fa presente che per quanto riguarda gli spazi comuni per l attività curricolare di educazione fisica, sono a disposizione le seguenti strutture: una palestra grande, divisibile in due spazi da un tendone, una palestra di attrezzistica, un pallone termostatico e un campo di calcio con adiacente pista di atletica. Si tratta, in totale, di almeno 4 spazi coperti più gli impianti esterni, di cui gli studenti possono usufruire contemporaneamente. Considerando che ciascuno degli spazi coperti può essere utilizzato 7 ore al giorno per 6 giorni la settimana, complessivamente le strutture possono essere utilizzate per 168 ore settimanali. Con l attuale numero di classi presenti nel plesso, 74, di cui 24 del Bassi e 50 del Primo Levi, le strutture sportive esistenti consentono un regolare svolgimento delle lezioni. Infatti, le ore curricolari di educazione fisica previste per l anno scolastico in corso ammontano a 13

14 complessive 148 ore settimanali. A regime dunque i due Istituti potrebbero attestarsi su 80 classi totale, salvo impreviste evoluzioni. Occorrerebbe nella circostanza assicurare un totale di 160 ore settimanali di educazione fisica, sempre utilizzando 7 ore al giorno per 6 giorni la settimana le strutture esistenti. Questa situazione, che presuppone la collaborazione fra i due Istituti, al momento non necessita di una nuova struttura sportiva. Diversa è invece l esigenza reale di uno spazio polivalente che abbia anche caratteristiche di auditorium. Tale esigenza però non può al momento essere soddisfatta, infatti le risorse disponibili sono quelle che sono e non consentono di far fronte a tutte le necessità ma soltanto prioritariamente a quelle di aule e servizi. Consigliere Gavazzi: Prendo atto, ci siamo parlati anche prima e l avevo detto anche nella comunicazione ex art. 83 che non c era nessuna voglia di polemizzare in nessun modo. Facevo solamente rilevare che mi mancava una parte, la delibera l avevo recuperata tranquillamente, personalmente, mi mancava tutta l altra parte. Però, nella mia interrogazione, parlo nel si chiede : visto che nel centro scolastico di Seregno è un funzione una palestra ubicata in una tensostruttura, come mai non è stata prevista una revisione anche degli spazi preposti a palestra, con un altra costruzione fissa che abbia anche la funzione di aula magna? Lei mi risponde, nell ultima parte, praticamente dicendomi che non ci sono soldi. Va benissimo, è una risposta che logicamente un amministratore, oltre ad avere dei desiderata deve fare i conti in cassa. Io avevo portato però a conoscenza dell Amministrazione proprio questa problematica, perché giustamente prima c era una carenza di aule, a fronte di una richiesta continua di iscritti, addirittura come giustamente dice lei alcuni laboratori erano stati trasformati in aule, addirittura un porticato predisposto per il posteggio delle moto e biciclette, è stata fatta una chiusura a vetri e hanno ricavato un altra aula ulteriormente precaria. Però tutto questo non toglie che nell insieme, per esempio, quando lei fa riferimento al discorso delle 148 ore settimanali complessive, mentre facendo un calcolo di 7 ore ne abbiamo 160, però lei è anche insegnante sa che nella dinamica gli incastri portano a disservizi. Cioè, sulla carta questo regge, io ne ho 160 a fronte di 148 richieste. Ma lei mi spiega, come in una palestra, quando da una parte fanno un certo tipo e dall altra che ne fanno un altro e arriva l altra aula che deve fare un altra cosa, cioè sono gli incastri che non ci sono. Se fosse veramente libero, cioè entrano quelli predisposti per entrare in quel preciso momento, tutto andrebbe bene, ma il problema è che purtroppo in questa fase, come mi è stato fatto rilevare, è vero che esiste una palestra coperta abbastanza ampia, ma se si ricorrerà all ipotesi di dividerla dividere in due da un tendone, sarebbe un non senso in quanto è di difficile conciliazione il lavoro di due squadre di studenti di educazione fisica, mentre lavorano contemporaneamente nello stesso luogo. La confusione sarebbe tremenda, in quanto praticando discipline sportive come pallavolo, basket, calcetto, pallamano, l attrezzistica avviene nell apposita palestrina, perché è tale in quanto il locale è alquanto ridotto, gli stessi ragazzi verrebbero distratti dalle grida e dagli ordini che vengono impartiti dall altra parte. Del resto, il pallone tensostatico è già di per sé struttura provvisoria, e in quel luogo a suo tempo, già 10 anni fa, era stata pensata e prevista la costruzione di una struttura polivalente, che fungesse da auditorium e aula magna per incontri e dibattiti che dopo oltre 20 anni l edificio è del 1981 attende l edificazione e fungesse altresì da palestra palazzetto per l attività di educazione fisica degli studenti. Non è francamente pensabile costruire un corpo di altre 18 aule senza pensare ad un intervento per attrezzare un auditorium capiente dove poter svolgere riunioni, conferenze e dibattiti che possa ospitare un buon numero di studenti, i quali finora, ogni volta che devono affrontare collegialmente qualche iniziativa, sono costretti a spostarsi fuori sede, chiedendo ospitalità nelle attrezzature comunali, con l auditorium della vicina scuola media Don Milani. Quindi si dice: possibile che il centro scolastico di Seregno deve continuare ad 14

15 essere zoppo e mai completo, come era stato previsto alla fine degli anni 70 quando era stato concepito? L auditorium e l aula magna mancano da allora, ecco perché è un opera prioritaria entro la quale sviluppare anche la possibilità di trasformazione in palestra polifunzionale. Per amor del cielo, quello che noi chiedevamo è che però questo si trascina dal 1981, quindi non è una responsabilità dell Assessore Barzaghi, è il problema che il problema che adesso, e anche qui la richiesta di avere la documentazione, se questa progettazione è farina vostra o è un recupero. Questo mi serviva, anche perché non è che se è un recupero ciò ha risolto il problema. Noi stiamo dicendo: benissimo le 18 aule, attenzione che però questi andranno ancora a complicare una situazione. Perché quello che manca lì dentro è proprio l auditorium. Io l avevo definita aula magna, perché a distanza di 600 metri, 500 metri, c è l auditorium delle scuole Don Milani, che è di 500 posti a sedere, ma per i ragazzini delle medie e lì, la maggior parte delle volte che c è un dibattito, lei vede il classico corteo che parte e vanno tutti dall altra parte. E un complesso, per chi lo conosce, quello di Via Briantina, enorme, ci sono se non sbaglio, mi corregga Assessore, più di studenti grosso modo, immaginate lo spazio. Già quando ero Assessore al Comune di Seregno avevamo fatto una convenzione con la Provincia per utilizzare i campi di calcio, Comune e Provincia, proprio perché era veramente sotto utilizzato il campo di calcio, o praticamente usato poco, ed era quasi in uno stato di abbandono, 7 o 8 anni fa. Poi l abbiamo ripreso con l intervento della Provincia, addirittura adesso c è una convenzione in corso che è il Comune di Seregno che fa l illuminazione del campo per poterlo utilizzare anche nelle ore serali dalle società sportive di Seregno. Quindi tutto questo complesso ha questa pecca, che per fare delle riunioni nell auditorium non si può usare la tensostruttura perché ha quelle problematiche. Praticamente è zoppo, come si diceva. Assessore, soddisfatto della risposta e della cortesia che lei ha voluto usarmi anche nella risposta pacata, moderata, ecc. Sono io il primo a dire che se non ce n è, è un problema, io le pongo il problema. Questo è il primo bilancio, avremo un altro bilancio, io l ho posto con un anno di anticipo. Grazie Assessore. Nel frattempo sono entrati in aula gli Assessori Gasparini e Vimercati, mentre sono usciti dall aula l Assessore Brembilla e il Consigliere Guerra. (presenti 42) Assessore Barzaghi: Ringrazio il Consigliere Gavazzi anche per la cortesia che ha voluto usare. Posso rispondere in questo senso, che prima di tutto la priorità che abbiamo assegnato è quella delle aule e degli spazi, perché consideriamo questo, non solo in questa scuola ma in tutte le scuole, come una priorità assoluta. Quando in un istituto scolastico hai di fronte il problema della carenza di aule, i laboratori trasformati in aule, o addirittura di un porticato trasformato, è chiaro che lì siamo dovuti intervenire con un progetto preliminare, quindi con un nuovo progetto che non ricalca progetti precedenti. Si tratta di un nuovo progetto che possiamo poi vedere insieme con le relazioni tecniche collegate. Per quanto riguarda l auditorium, ringrazio per la sottolineatura, la considero un elemento importante per il prossimo bilancio, come elemento di acquisizione. Da parte dell Amministrazione è un esigenza che anche nella risposta consideriamo l esigenza del tutto reale, quindi la prenderemo certamente in considerazione. Il Vice Presidente del Consiglio pone in trattazione lo: ARGOMENTO N. 12 DELL'ORDINE DEL GIORNO Partecipazione della Provincia di Milano alla costituzione dell Associazione per lo sviluppo dell imprenditorialità immigrata a Milano ASIIM. 15

16 Assessore Vimercati: Abbiamo parlato in commissione, si è sviluppato un dibattito, mi pare che in commissione sia la maggioranza che la minoranza fossero d accordo sull opportunità di un iniziativa di questo genere, promossa dalla Camera di Commercio e dall Università Bocconi, a cui siamo stati interessati. Un progetto per sviluppare azioni a sostegno dell imprenditoria immigrata a Milano. E, ovviamente, una delle vie maestre per l integrazione sociale, oltre che per vedere nell immigrato una risorsa per Milano, non solo una risorsa come lavoro dipendente ma anche una risorsa come lavoro autonomo. Come è noto, le ultime statistiche ci dicono che circa ¼ delle nuove aperture di partita IVA, quindi di lavoro autonomo, è fatto di lavoratori che vengono da fuori l Unione Europea. Noi partecipiamo a questa Associazione attraverso questa delibera, quindi daremo il nostro contributo, non tanto e non solo il contributo finanziario, che è modesto ma il contributo con tutte le iniziative che insieme concerteremo con la Camera di Commercio, l Università Bocconi e tutte le altre grandi istituzioni pubbliche e le Associazioni di impresa di Milano. Dopodiché il Vice Presidente del Consiglio sottopone ai voti del Consiglio il provvedimento proposto dalla Giunta. Il Vice Presidente del Consiglio dà inizio alla votazione con sistema elettronico; terminate le operazioni di voto, dichiara approvata la deliberazione con ventitré voti a favore; non partecipano al voto i Consiglieri Accame, Albetti, Barbaro, Bruschi, Cavicchioli, Censi, Clerici, Colli, Dapei, Del Nero, De Nicola, Elli, Esposito, Gavazzi, Lombardi, Malinverno, Meroni, Musciacchio e Tranquillino. Il Vice Presidente del Consiglio dà atto del risultato della votazione. Nel frattempo è entrato in aula il Segretario generale, Avv. Princiotta Vice Presidente del Consiglio: Io sarei all ordine del giorno 2/13, però vorrei sentire cosa mi risponde il Segretario generale sulla richiesta. Non è rintracciabile il Presidente Penati perché è al Circolo della Stampa e quindi non risponde. Bisogna aspettare ancora una mezz oretta rispetto a questo. Vi comunico quello che mi ha comunicato il Segretario generale, faccio da tramite, quindi dobbiamo aspettare un altra mezz oretta. Do la parola al Segretario generale così chiariamo la questione della delibera, visto che c è una richiesta. Segretario generale: La deliberazione, come tutti gli atti, sarà a disposizione dei Consiglieri non appena la Giunta l approva. Aspetti, il procedimento è questo, quello che ho detto prima, forse ci siamo fraintesi, prima di tutte le assemblee dove si modificano gli statuti, la Giunta approva lo schema di statuto e dà mandato al suo rappresentante di esprimere l assenso o il dissenso della Provincia, in quanto socio, su quelle proposte di deliberazione. Qui abbiamo tutto pronto, lo schema di delibere e la relazione, il testo definitivo ha espresso il parere e il consiglio di amministrazione... La deliberazione c è ma non è approvata, mi scusi! Chi va lì ha un mandato dalla Giunta sulla base di una deliberazione regolarmente approvata. Il consiglio di amministrazione della Milano Mare, che deve esprimere il parere sulle proposte di modifica, ha espresso il suo parere ieri. Ha espresso ieri il suo parere. Quindi oggi, giovedì, abbiamo il testo definitivo da allegare allo schema di deliberazione. Nella prossima Giunta sarà formalmente approvato, però sulle proposte di modifiche l assenso della Giunta c è, nessun rappresentante dell Amministrazione andava a proporre delle modifiche allo statuto se non c era a monte l assenso della Giunta. E chiaro? Perché c è tutto un lavoro preparatorio. Non sarò chiaro, ma è questo. Ho detto prima, il 2 è stata convocata l assemblea straordinaria e il consiglio di amministrazione per apportare ripeto 16

17 le stesse cose che ho detto prima - delle modificazioni allo statuto, che erano in previsione già la volta precedente, quindi le assemblee di dicembre, non sono state allora adottate queste modifiche allo statuto perché non erano state inserite all ordine del giorno, quindi è stato rinviato ad una successiva assemblea straordinaria. Il 2 è stato convocato il consiglio di amministrazione... Il consiglio di amministrazione è un organo della società Milano Mare, è un organo autonomo, si riunisce quando ritiene e convoca le assemblee straordinarie a richiesta dei soci, quando e nei termini che la legge gli consente. Non è che noi possiamo interferire nella vita del consiglio di amministrazione di una società privata. E una S.p.A.! Noi possiamo chiedere di convocare l assemblea, inserire all ordine del giorno degli argomenti che sono di competenza dell assemblea, discuterla con gli altri soci e arrivare all approvazione. Ma quello che fa dopo il consiglio di amministrazione sono problemi del consiglio di amministrazione, noi non possiamo interferire, come soci, nell attività gestionale. Ci mancherebbe altro! E un principio sancito dal nostro ordinamento. Quindi, è convocata l assemblea, sulla richiesta del Consigliere Dapei sul perché si vanno a rideliberare le stesse cose già deliberate a dicembre, l ho spiegato prima ai capi Gruppo. C è il problema della valutazione delle azioni della società ai fini del recesso da parte dei soci. Una tesi dice che deve essere fatta prima dell assemblea che approva le modifiche statutarie fondamentali che possono permettere al socio di recedere dalla società, un altra tesi, che è quella che noi abbiamo seguito, è quella che dice: una volta che è stata deliberata la modifica allo statuto nelle sue parti fondamentali, il consiglio di amministrazione deve nominare un advisor che valuta la società, assegnando un termine ai soci per l eventuale recesso. E la procedura che noi abbiamo seguito. Su consiglio ulteriore dei nostri legali, visto che non c è giurisprudenza ma ci sono due interpretazioni, il codice dice che deve essere fatto, però non dice quando né prima né durante né dopo, dice che deve essere fatto, quindi è un problema di interpretazione se si fa prima, durante o dopo. Visto che è da convocare l assemblea per dare attuazione a delle modifiche statutarie che sono previste dalla legge o dai patti parasociali, e io ho spiegato prima quali sono, la modifica del nome della società da Milano Mare a Milano Serravalle, ritorna come prima per i motivi già detti qua dal Presidente, le modalità di convocazione e di votazione nel consiglio di amministrazione, le modalità di votazione queste sono le cose fondamentali - del comitato esecutivo, che prima non esisteva, ora esiste e bisogna disciplinare per garantire il rispetto dei patti parasociali. Questo è. Su consiglio dei legali, visto che facciamo l assemblea, anche se nessuno ha presentato ricorso, ha impugnato le deliberazioni, per dare una maggiore tranquillità a tutta l operazione, visto che abbiamo il valore delle azioni, quanto valgono le azioni, lo riapproviamo. Tutto qua, questo è il percorso. Come tutte le modificazioni, c è una deliberazione di Giunta, forse ci siamo fraintesi, c è una deliberazione di Giunta che legittima e che dà mandato al rappresentante dell Amministrazione di esprimere il proprio voto in assemblea. Quindi chi andrà in assemblea il 2 marzo sarà legittimato ad esprimere un certo voto non solo dalla delega che gli firma il Presidente, ma da una deliberazione di Giunta che dice: sì, concordiamo su queste proposte, su queste modifiche. Queste sono le cose che stiamo facendo, che abbiamo fatto, con la massima chiarezza e trasparenza. E chiaro? Spero di essere stato chiaro. Vice Presidente del Consiglio: Consiglieri, a questo punto ho due iscritti a parlare. Quello che volevo dire, se vogliamo dibattere sulle dichiarazioni del Segretario generale o se è ritenuta una semplice comunicazione e martedì chiediamo l intervento del Presidente Penati. Dovete dirmelo voi però Consiglieri, sull ordine dei lavori. Sull ordine dei lavori, prego Consigliere Bruschi. 17

18 Consigliere Bruschi: Sull ordine dei lavori. Visto che purtroppo continuo a non capire, o è opaca la mia testa, o sono opache le spiegazioni del Segretario generale, o è opaca l intera vicenda. Però, visto che il Segretario generale ha parlato di una deliberazione presa dalla Giunta, immagino esista un verbale di questa Giunta, io chiedo... Segretario generale: Non ho parlato di deliberazione adottata dalla Giunta. Consigliere Bruschi: Come no? Adesso ha parlato di deliberazione della Giunta. Adesso ha parlato di deliberazione delle Giunta! Segretario generale: Non ho parlato di deliberazione di Giunta già adottata. No, non può dirmi una cosa diversa da quella che ho detto io. L ho ripetuto 7 volte! Se continua a dire che sono opaco, può darsi che mi esprima male... Consigliere Bruschi: Può darsi che non capisca io. Segretario generale:... ma non tollero che lei dica una cosa diversa a quella che ho detto io. Consigliere Bruschi: Guardi, è la prima volta che intervengo sul merito, per cui non è che non tollera più, caso mai mi dà un... di tolleranza. Presidente, le chiedo a questo punto l acquisizione il più rapida possibile della sbobinatura dell intervento del Segretario generale, perché può darsi veramente che io abbia capito male, e in questo caso mi scuserò. Se non ho capito male, ed esiste una deliberazione presa dalla Giunta e questa non viene esibita, è un altro problema. Vice Presidente del Consiglio: Prego Segretario generale, poi do la parola al Consigliere Dapei. Segretario generale: Ripeto un ultima volta. Ho detto che noi abbiamo oggi lo schema di deliberazione, l atto conclusivo, cioè il testo definitivo delle modifiche statutarie noi lo abbiamo da oggi, perché il consiglio di amministrazione della società ieri ha deliberato le modifiche, ha espresso il proprio parere sulle modifiche allo statuto. Oggi, giovedì, ho detto, noi abbiamo il testo definitivo da allegare alla deliberazione. Non posso deliberare la settimana scorsa e allego oggi un atto, faccio un falso in atto pubblico. Abbiamo l atto da allegare allo schema di deliberazione, la prossima Giunta lo adotterà, in modo tale che il 2 il soggetto delegato dal Presidente, sarò io, sarà Vimercati, non so chi andrà come delegato, è legittimato sia dalla delega dal Presidente sia dalla deliberazione della Giunta. Questo ho detto, e lo ripeto, possiamo sentire la sbobinatura. Torno a ripetere, prima non potevamo farlo, se non lavorare sugli atti, io ho uno schema di deliberazione però manca la data e manca il numero perché la Giunta non l ha ancora approvato. La prossima Giunta è mercoledì prossimo al mattino, lo delibera e il pomeriggio i delegati hanno la deliberazione. Io oggi posso darvi gli schemi, se vi servono per vederli, lo schema di deliberazione, lo schema delle modifiche statutarie, non c è problema. Ci sono quelli ve li posso dare, la deliberazione formale assunta dalla Giunta non esiste. Esisterà, forse, se l adotta, la prossima Giunta che è mercoledì. Io chiedo scusa se di là forse ho parlato di una deliberazione, ma davo per implicito che la deliberazione è fondamentale per poter esprimere in assemblea il voto, come abbiamo sempre fatto. Faccio l esempio della ASNM che c è domani, mercoledì in Giunta, ieri, abbiamo adottato le modifiche allo statuto e dato mandato, ecc. Credo di essere stato chiaro stavolta, spero non ci siano equivoci, mi scuso con il Consigliere Bruschi. 18

19 Nel frattempo é uscito dall aula l Assessore Gasparini. Vice Presidente del Consiglio: Sull ordine dei lavori, Consigliere Dapei. Consigliere Dapei: Grazie Presidente. Io ho chiesto una sospensione, siamo andati di là, si è convenuto che saremmo tornati di qua e, a fronte di un impegno del Presidente Penati, anche in maniera indiretta, avremmo proseguito i lavori per ritrovarci martedì. Questo impegno non è arrivato, il capo Gruppo dei D.S. prima ne ha parlato... Vice Presidente del Consiglio: Non siamo riusciti a trovare il Presidente Penati. Consigliere Dapei: Non do delle colpe, dico che siamo rimasti d accordo su un ipotesi che non si è verificata. Aggiungo Presidente, perché sulla sbobinatura forse alla fine saremo tutti d accordo, ma che allora vale tutto. Quando di là si è parlato di questa questione, che ricordo al Segretario Princiotta è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a data 2 febbraio, quindi è dal 2 febbraio ad oggi che la Gazzetta Ufficiale sa che c era questa convocazione, quindi non è successo niente di particolare ieri o oggi. Dal 2 febbraio c è questa questione. Quando è stato chiesto di là, da me, perché non si era parlato di nessuna delibera, se c era una delibera, perché tutte queste cose noi le avevamo sapute per caso, quindi massima trasparenza e pubblicità io non so da dove nasca, perché l abbiamo saputo in maniera non ufficiale, non dall Amministrazione, quando di là io ho chiesto se c era una delibera, lei mi ha detto che era stata assunta forse una settimana, forse 10 giorni fa, non si ricordava bene. Le ho anche chiesto come mai non era affissa all albo e mi ha detto: motivi tecnici, forse gli uffici. Questo per ristabilire... Mi va bene che forse si è confuso, può darsi che lei avesse dato per scontato che la delibera c era già stata, ha verificato che invece va ancora fatta. Ma chiamo testimoni tutti quelli che c erano e che hanno un minimo di dignità, per cui non è che vale tutto ma valgono le cose che ci si dice, quando si chiude una riunione di capi Gruppo con un intesa è perché si è trovato un intesa sulla parola, non c è sbobinatura, di là ci è stato detto che la delibera c era, tanto è vero che siamo tornati di qua e io ho chiesto testimonianze che quindi c era una delibera. Quando c è stato qualche problema, l abbiamo messo per iscritto. Solo adesso che abbiamo messo per iscritto tutta l opposizione la richiesta di vedere questo atto, ci viene detto che l atto verrà fatto domani. Allora, non parliamo di trasparenza, di correttezza e di pubblicità, perché abbiamo saputo per caso dell assemblea, si sa di questa assemblea almeno dal 2 febbraio, la deliberazione di Giunta di cui ci è stato parlato verrà fatta domani, a questo punto mi accontento che lei chiami il suo ufficio ed anche solo della bozza di delibera. Mi accontento di vedere adesso che cosa domani approverete. Ha detto che mercoledì c è l assemblea, lei ha detto che prima dell assemblea ci sarà una deliberazione di Giunta. Non è domani? Ma mercoledì c è l assemblea. Ma come fate a pubblicare l atto? Una cosa che si sa da mesi, voi deliberate lo stesso giorno dell assemblea? Questa è la massima trasparenza! Io sono convinto, Presidente Caputo, sull ordine dei lavori, che l intesa che è stata raggiunta di là non si è verificata, quindi io chiedo a questo punto, visto che è impossibile parlare con Penati, il Consiglio assuma oggi le determinazioni del caso, si apra oggi il dibattito su questa importantissima questione. La mettiamo ai voti, ovviamente la maggioranza si assumerà la sua responsabilità sul da farsi. Presidente, aggiungo che sono assolutamente convinto, anche se non sono dietrologo, che se non fosse giunta questa richiesta, non ci sarebbe stata neanche questa delibera, come non c è stata in passato. Sul fatto dei falsi da compiere o altro, avremmo da dirne, Segretario. Avremmo da dirne sulla... 19

20 Segretario generale: Lei la smetta con questa con questo... Consigliere Dapei: No, lei la smetta se lo mette in tasca, perché ho la parola io. Segretario generale: No, lei non può dire che faccio i falsi. Consigliere Dapei: Io sono qua a svolgere un compito di controllo e le dico che ho chiesto su questa questione. Segretario generale: Lei non si permette! Consigliere Dapei: Io mi permetto e come! E lei che non si deve permettere. Segretario generale: No, Consigliere Dapei, lei non si permette di dire che facciamo i falsi. Consigliere Dapei: Io chiedo una commissione d inchiesta, che avete negato. Segretario generale: Apra quello che vuole! Consigliere Dapei: Lei ha firmato un atto falso della Giunta. Segretario generale: Perfetto! Consigliere Dapei: Lei ha dato per presente in Giunta un Assessore che era assente, parliamo di questo e mi permetto. Perché, che cosa mi fa se mi permetto di farlo, che cosa mi fa? Non si deve permettere! Mi sono permesso, e allora? E adesso? Segretario generale: Lei non si permette. Consigliere Dapei: Io non sto sfidando, sto dicendo che ho la parola, lui ha schiacciato il tasto mentre sto parlando io... Vice Presidente del Consiglio: Per favore! Per favore, poi ognuno si assume le responsabilità di quello che dice. Consigliere Dapei:... e sto dicendo che di là, davanti a testimone, chiedo se qualcuno ha la dignità di dirlo, mi è stato detto che la delibera c era. Ho chiesto come mai non era all albo e mi è stato detto: motivi tecnici degli uffici. Lei ha firmato una delibera falsa! Vice Presidente del Consiglio: L ha già detto Consigliere Dapei. Consigliere Dapei: Lei ha detto che Mattioli era presente, Mattioli poi ha detto che era assente, quindi ho tutto il diritto di dire che si... Io volevo una commissione d inchiesta, il giornalino dei Comunisti Italiani ha detto che ci sarebbe stata la commissione d inchiesta... Vice Presidente del Consiglio: Consigliere Dapei, ha finito? Ho capito il suo intervento. Consigliere Dapei:... poi la maggioranza l ha negato. Quindi, se è vero che lei ha riferito di una deliberazione in bozza, voglio vedere la bozza. 20