Labeling mind-set. Come sopravvivere alle etichette: Istruzioni per una corretta preparazione, controllo, e gestione dell incertezza.

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1 Labeling mind-set Come sopravvivere alle etichette: Istruzioni per una corretta preparazione, controllo, e gestione dell incertezza.

2 L atteggiamento mentale conta Attenzione (al prodotto e alle dinamiche di mercato e del sistema dei controlli) Flessibilità (circa la norma e la sua applicazione evolutiva) Verifica (incrociata, sulle fonti e sull attuazione pratica)

3 Etichettatura Requisiti obbligatori>> compliance con il sistema dei controlli (facilitazione commercio) Requisiti volontari>> mktg, promozione di prodotto e fidelizzazione consumatore (senza ingannarlo, fuorviarlo o indurlo ad attribuire al prodotto caratterische che non possiede)

4 Cosa contiene l etichetta Requisiti obbligatori: i controllori si concentrano su questi. Possono essere diversi a seconda del prodotto alimentare, fatto salvo un nocciolo duro. Requisiti volontari: soprattutto quando vi è evoluzione normativa e non vi sono pareri chiari giurisprudenziali, difficoltà di intervento di controllo. Hanno maggiore specificità rispetto al singolo prodotto e denotano aspetti di opportunità commerciale.

5 2 Giurie da assecondare tenerle a mente sempre Consumatori ( e hanno quasi sempre ragione, visto che pagano) Controllori (tendono a fingere di essere consumatori cattivi anche se talvolta sono distratti o dentro ginepraio normativo e diventano cattivi consumatori )

6 Requisiti Obbligatori (e principi ispiratori) Un passo alla volta! Primum vivere! Evoluzione normativa: Direttiva 79/112 (libera circolazione alimenti) Direttiva 2000/13 (informazione e tutela consumatore) D. Lgs 109/92 (e aggiornamenti)- CORPUS principale di sintesi Reg. (UE) 1169/2011 (in vigore ma ancora non in applicazione)

7 Requisiti Obbligatori (I) Denominazione di vendita (# da denominazione commerciale) (Elenco ingredienti) in caso di ingrediente composto, l indicazione degli ingredienti non va messa se risulta inferiore al 2% sul prodotto finale) Data di scadenza/tmc Lotto Quantità netta/nominale Nome produttore/ragione sociale con sede stabilimento Modalità conservazione /utilizzazione qualora sia necessaria l adozione di particolari accorgimenti* QUID in caso di ingredienti caratterizzanti (quantità % ingrediente) Titolo alcolometrico volumico effettivo per bevande oltre 1,2% di alcol Luogo origine o provenienza laddove la mancanza possa indurre in errore il consumatore circa origine e provenienza del prodotto (es, mozzarella tedesca) Lista allergeni, come da normativa europea, sempre in prodotti preconfezionati (dir. 2003/89 e successive revisioni LISTA- ) *Denominazione di vendita, quantità, data di scadenza /TMC = nello stesso campo visivo principale

8 Denominazione di vendita La fantasia al potere? NO! E il nome del prodotto che deve corrispondere a quello prescritto dalla legge o in mancanza a quello usato per consuetudine o alla descrizione del prodotto stesso (es, marmellata di pesche, confettura di ciliegie, mele stark, etc).

9 Data di scadenza/tmc Data di scadenza: è la data entro cui il prodotto deve essere consumato (pericolo per la salute) da consumarsi entro il giorno, il mese ed eventualmente l'anno prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni. indica il termine massimo oltre il quale il prodotto non può per nessun motivo essere detenuto sul banco di vendita. comporta la enunciazione delle condizioni di conservazione, e, qualora prescritto, un riferimento alla temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità. Il D.l. n. 7/2007, dispone che l'indicazione del termine minimo di conservazione o della data di scadenza deve figurare in modo facilmente visibile, chiaramente leggibile e indelebile

10 Lotto e quantità, eccezioni L'indicazione della quantita' non e' obbligatoria: - per i prodotti generalmente venduti a pezzo o a collo; qualora contenuti in un imballaggio globale, il numero dei pezzi deve essere chiaramente visto dall'esterno e facilmente contato ovvero indicato sull'imballaggio stesso; - per i prodotti dolciari la cui quantità non sia superiore a 30 g; - per i prodotti la cui quantità sia inferiore a 5 g o 5 ml, salvo per le spezie e le piante aromatiche. l indicazione del lotto non è obbligatoria: per i prodotti alimentari pre-incartati nonché per i prodotti alimentari venduti nei luoghi di produzione o di vendita al consumatore finale non preconfezionati ovvero confezionati su richiesta dell'acquirente ovvero preconfezionati ai fini della loro vendita immediata; - per le confezioni ed i recipienti il cui lato più grande abbia una superficie inferiore a 10 cm.

11 Quantità netta e nominale Quantità netta: Indica la quantità al netto della tara (tutto ciò che avvolge o contiene l alimento o è unito a esso). Quantità nominale: indica la quantità di prodotto che si ritiene contenuta in un imballaggio preconfezionato a gamme unitarie costanti (peso predeterminato all origine in via automatica). È considerata a tutti gli effetti quantità netta (D. Lgs n. 109/92).

12 Requisiti volontari Denominazione commerciale (nome di fantasia) Menzioni specifiche di qualità (DOP, IGP, Bio) Menzioni nutrizionali* e di salute** Indicazioni conservazione corretta Indicazioni riciclaggio/tutela ambiente Certificazioni specifiche di prodotto Codice a barre (* tabella nutrizionale facoltativa a norma dir. 490/96- decreto n.77/1993, ma obbligatoria SE si intende comunicare aspetti nutrizionali specifici, es, contenuto)

13 Altre menzioni Da verificare puntualmente rispetto alle tipologie di prodotti alimentari, difficilmente possono essere usate in generale (es, alta qualità per latte, Extra per confetture, o per i pelati) In ogni caso vanno puntualmente GIUSTIFICATE

14 IL DECALOGO 1. Vanno etichettati i prodotti che sono messi in vendita, per gli altri non vige tale requisito (commma 3 art. 3 D. Lgs 109/92) 2. Etichetta obbligatoria, prima (chiarezza, leggibilità, indelebilità). Tenendo in conto i tempi di entrata in vigore del reg. 1169/2011 (13 dicembre 2014) 3. Tutte le indicazioni volontarie possono essere apposte purché giuridicamente giustificate (salvo norme specifiche v. salute ) e trovino riscontro rispetto a specifici prodotti 4. Non facciano intendere o suggeriscano che prodotti alimentari in tutto simili siano diversi (inferiori) 5. Divieto assoluto di menzioni che facciano riferimento alla possibilità di cura di malattie o tempistica di perdita di peso, o eliminazione rischi di malattia

15 IL DECALOGO. 6. Confronto con altri prodotti, sia di medie che di Grandi imprese commerciali 7. Confronto con diversi prodotti (mix) 8. Confronto con Manuale Campagna Amica Etichettatura 9. Instaurare relazioni proficue con i controllori sul territorio soprattutto in casi di incertezza o vuoti normativi, verificando l orientamento 10. Un occhio alle sanzioni E inoltre, un aiuto: Codice consumo: principi non ingannevolezza e buona fede (D. lgs 206 del 6 settembre 2005). Parte II, pratiche commerciali e pubblicità.

16 Sanzioni orizzontali (tutti gli alimenti) ASPETTI ETICHETTA- PRESENTAZIONE SANZIONABILI Informazioni obbligatori nell etichetta dei prodotti pre-confezionati la denominazione di vendita; - l'elenco degli ingredienti; - la quantita' netta - il termine minimo di conservazione o la data di scadenza; - il nome o la ragione sociale o il marchio depositato - il titolo alcolometrico - lotto ; - le modalita' di conservazione e le istruzioni per l'uso, ove necessario; - la quantita' di taluni ingredienti o categorie di ingredienti (; - il luogo di origine o provenienza BASE NORMATIVA Art. 18 del D Lgs 109/92 e art. 16 d. Lgs 181/2003 IMPORTO SANZIONE da a euro

17 Serve però flessibilità mentale. GRAVI (mancanza data scadenza; mancanza lista allergeni ) REQUISITI OBBLIGATORI DOMANDA: La non-conformità produce conseguenze.? REQUISITI VOLONTARI MENO GRAVI (denominazione di vendita incompleta, o inesatta; mancanza di numero lotto) GRAVI (mancanza di corretta indicazione condizioni di conservazione); vanti salutistici inesatti e ingannevoli) MENO GRAVI (mancanza di certificazioni di qualità, marchi DOP- BIO )

18 COSA NON FARE: La tempesta perfetta Requisiti obbligatori assenti (peggio ancora se circa aspetti con impatto salute consumatori) Requisiti volontari sbagliati (peggio ancora se circa aspetti con impatto su salute consumatori)

19 Esempio: Prodotto Yougurt NO data scadenza oppure, TMC ( Da consumarsi preferibilmente entro ) MARCHIO del prodotto ma senza ragione sociale-sede dello stabilimento Health claim sbagliato ( stimola il sistema immunitario ) Logo biologico sbagliato (vecchio logo no Eurofoglia) Condizioni conservazione sbagliata ( conservare al fresco ) Pubblicità comparativa sbagliata ( il vero yogurt )

20 SBAGLIATA! Assenza Bollo CE sanitario per alimenti di origine animale Quantità nominale (L/cl/ml) 125 g Yogurt di puro latte di vacca Il Migliore Marchio Pascuccio Da consumarsi entro Ingredienti: Yogurt intero (latte intero, Spretpococcus termophilus, Lactobacillus bulgaricus, fragole 10%, zucchero) Denominazione di vendita ERRATA Nome di fantasia atto a ingannare Ragione sociale azienda e stabilimento di produzione MANCANO Data di scadenza da consumarsi entro CARENTE Ingredienti OK Conservare ial fresco Non disperdere il contenitore nell ambiente MANCA LOTTO Condizioni di conservazione Non disperdere il contenitore nell ambiente

21 Reg. 1169/2011 (Informazione alimentare ai consumatori) Il regolamento si applica a decorrere DAL 13 DICEMBRE 2014, ad eccezione della dichiarazione nutrizionale (13 dic con 2 anni volontarietà) e della designazione delle carni macinate (tipologie) In ogni caso, tutti gli alimenti prodotti ed etichettati in conformità alla normativa vigente (precedente l entrata in vigore del 1169), possono essere smaltiti fino a esaurimento scorte senza recare pregiudizio all applicazione della nuova normativa (come previsto dall art. 54.1).

22 Altri aspetti su ORIGINE- PROVENIENZA Il reg se ne occupa in modo dettagliato. - Obbligo di indicare origine del prodotto ricorre qualora le immagini o la presentazione generale dello stesso lascino intendere una provenienza diversa da quella reale. (es, bandiere o immagini di luoghi in etichetta che suggeriscono l Italia, ma con country of origin diversa (con tale denominazione si intende il luogo in cui è effettuata al ultima trasformazione sostanziale). Esempio della mozzarella tedesca è classico. Tale obbligo è già in vigore con la Direttiva 13 del 2000 (art. 3) recepita dal D. lgs 109/92 (art. 3) - obbligo di indicare origine del prodotto per carni suine, ovine caprine,e pollame -se si indica volontariamente la origine/provenienza di un prodotto, e se l ingrediente principale non ha la stessa origine/provenienza corre l obbligo di segnalarlo. Tuttavia tale opzione non è possibile -nemmeno su base volontaria- per gli IGP (in cui trasformazione e origine prodotto non coincidono).

23 Entrata in vigore Primi mesi 2013 Circolazione proposte CE su impatto circa: - indicazione volontaria origine in etichetta (art. 26.3); -differenziazione country of origin/palce of provenance, in particolare per carni (suina, ovi-caprina, pollame) per cui è obbligatoria; - carne usata come ingrediente (da indicare o meno?), (art. 26.6) Entro il 13 Dicembre 2013 Relazione CE al PE e Consiglio circa idoneità country of origin-place of provenance (carne suina, caprina, ovina, pollame; (art.26.8) - relazione al Parlamento europeo e al Consiglio sull indicazione obbligatoria del paese d origine o del luogo di provenienza per le carni utilizzate come ingrediente (art. 26.6) - CE propone definizione circa ingrediente primario (come da art. 26.3) (Entro il) 13 dicembre Entrata in vigore Reg. 1169/2011; (art. 55) -La CE presenta relazione al PE e Consiglio su idoneità (fattibilità +opportunità) di etichettare obbligatoriamente con country of origin-place of provenance: - altri tipi di carne (es, coniglio, equina ) - latte e latte come ingrediente - alimenti non trasformati - prodotti monoingrediente - ingredienti oltre il 50% sull alimento. (art. 26.5) Dal 1 gennaio 2014 Dal 13 dic 2014 al 13 dic 206 -Requisiti composizionali carni macinate (Allegato VI, Parte B) (% grasso e rapporto collagene /proteine) Dichiarazione nutrizionale volontaria (ma coerente con 1169) (art. 54) 13 dicembre 2016 Dichiarazio ne nutrizionale obbligatoria (art. 55)

24 Concludendo Etichetta non risolve tutto (presentazione, lay out in negozio, corretta conservazione ), e va considerata insieme agli altri aspetti. Va aggiornata costantemente alla luce dell evoluzione normativa Va presa cum grano salis No alla delega mentale Rispettare sempre il consumatore e dare prova di buona fede in caso di errori, ad esempio sostituendo il prodotto reclamato.

25 Grazie per l attenzione! Corrado Finardi Confederazione Nazionale Coldiretti Area Sicurezza Alimentare e Produttiva Relazioni con EFSA- Nutrizione e Sicurezza Alimentare P.le Salandra Parma tel corrado.finardi@coldiretti.it

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