NORME TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA E CONTROLLO DELLE ERBE INFESTANTI PER L APPLICAZIONE DELLA MISURA III.1 AZIONE F1 DEL REG.
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- Federica Fantoni
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1 ALLEGATO NORME TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA E CONTROLLO DELLE ERBE INFESTANTI PER L APPLICAZIONE DELLA MISURA III.1 AZIONE F1 DEL REG. (CE) 1257/99 AGGIORNAMENTO GENNAIO 2007 Il presente documento si compone di n. 189 pagine, compresa la presente 1di 189
2 PREMESSA Il presente disciplinare definisce le norme tecniche di difesa e diserbo delle colture inerenti l ambito applicativo della misura III.1 Agroambientali, azione F1 Produzione integrata del Piano Regionale di Sviluppo Rurale del Lazio, attuativo del Reg. CE 1257/99. Il beneficiario del contributo inerente l applicazione della misura III.1, azione F1, è tenuto a rispettare in ogni sua parte quanto indicato dalle norme tecniche. Nel caso si verifichino eventuali eccezionali condizioni aziendali, colturali e climatiche che determinano difficoltà nella difesa fitosanitaria, possono essere richieste autorizzazioni in deroga a quanto indicato dalle norme tecniche secondo le modalità indicate nel documento Adeguamento del Programma Agroambientale della Regione Lazio al Reg. CE 746/96 recante modalità di applicazione del Reg. CEE 2078/92 approvato con decisione della Commissione Europea n. C (97) 95 del Qualsiasi deroga rilasciata alle presenti norme tecniche ha validità temporanea e può essere riferita esclusivamente ad un aspetto specifico della lotta fitosanitaria o del controllo delle erbe infestanti, quali ad esempio la giustificazione di un trattamento non ammesso nel disciplinare, l uso di principi attivi non consentiti, dosi e modalità di impiego, ecc.. NORME GENERALI AVVICENDAMENTO COLTURALE Al fine di impedire il depauperamento dei terreni che può contribuire ad un aumento delle malattie delle piante e ridurre l impiego di fertilizzanti, per le colture annuali deve essere applicata una rotazione colturale che deve necessariamente prevedere un intervallo di almeno due anni prima del ritorno della stessa coltura sul medesimo appezzamento. Dev essere, inoltre, rispettata una razionale alternanza tra colture miglioratrici e colture depauperanti. Sono classificate come colture depauperanti i cerali autunnovernini, ed in particolare frumento tenero, frumento duro, farro, orzo, avena, triticale e segale. E consentita la successione tra due colture miglioratrici, o quando la coltura miglioratrice segue una depauperante. Di contro, non sono ammessi avvicendamenti che prevedono la successione tra due colture depauperanti. DIFESA FITOSANITARIA Le norme tecniche inerenti la difesa fitosanitaria di ogni specifica coltura sono riportate nelle corrispondenti tabelle di "Difesa integrata. Il beneficiario della misura III.1, azione F1 è obbligato a rispettare le seguenti disposizioni: E ammesso esclusivamente l utilizzo dei principi attivi e degli ausiliari, nel rispetto dei criteri di intervento individuati per singola avversità o coltura, indicati nelle tabelle di Difesa integrata ; I principi attivi ammessi possono essere utilizzati unicamente contro le avversità per le quali sono specificamente indicati. Nell impiego dei principi attivi inseriti nel disciplinare l utilizzatore è tenuto comunque a verificare che siano rispettate le indicazioni delle etichette con particolare riguardo alla possibilità d impiego sulla coltura e sull avversità da trattare. Le dosi di impiego dei principi attivi non possono superare i dosaggi previsti nell etichetta del formulato commerciale; Nel caso che, nella colonna corrispondente, venga riportata una dose di impiego inferiore a quella indicata in etichetta, ha carattere vincolante la minor dose d impiego; Qualora nell annata agraria venga revocata l autorizzazione all impiego di un sostanza attiva presente nelle norme tecniche ne è assolutamente vietato l utilizzo; E obbligatorio utilizzare i formulati classificati Irritanti o Non Classificati (ex terza e quarta classe), qualora della stessa sostanza attiva siano disponibili anche formulati classificati Molto Tossici, Tossici o Nocivi (ex prima e seconda classe); Per la sola annata agraria 2006/2007 è possibile l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per l annata 2005/2006 e classificati come Xn, ma che vengono esclusi 2di 189
3 nelle presenti norme tecniche in base a quanto richiamato al precedente capoverso esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti in azienda a condizione che: a) sia ancora vigente l autorizzazione all impiego; b) si possa dimostrare attraverso fattura o ricevuta fiscale l acquisto del presidio prima dell entrata in vigore delle presenti norme; c) la registrazione nelle schede di magazzino sia avvenuta prima dell entrata in vigore delle presenti norme. Viene concessa l autorizzazione all impiego di formulazioni Xn delle seguenti sostanze attive: -Idrossido di rame su tutte le colture in cui ne è previsto l utilizzo; -Fluroxipir per il diserbo del frumento e del mais; -Metribuzin per il diserbo della patata e del pomodoro; -Clorpirifos sulle colture di pomacee, pesco, vite da tavola e da vino. Per la sola annata agraria 2006/2007 è possibile l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per l annata 2005/2006 e non inclusi nelle presenti norme tecniche, in quanto non più in vendita o non rispondenti ai criteri di scelta adottati, esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti in azienda a condizione che: a) sia ancora vigente l autorizzazione all impiego; b) si possa dimostrare attraverso fattura o ricevuta fiscale l acquisto del presidio prima dell entrata in vigore delle presenti norme; c) la registrazione nelle schede di magazzino sia avvenuta prima dell entrata in vigore delle presenti norme. I prodotti bagnanti e adesivanti sono ammessi purchè appositamente registrati per l uso. Non è ammesso l impiego di fitoregolatori ad eccezione di quelli eventualmente riportati nelle norme tecniche specifiche della coltura. CONTROLLO DELLE ERBE INFESTANTI Le modalità di intervento, i principi attivi, le dosi di impiego ed alcune note o limitazioni d uso relativamente al controllo delle erbe infestanti sono riportate nelle specifiche schede colturali di diserbo, di cui al presente disciplinare. Il beneficiario della misura III.1, azione F1 deve rispettare quanto segue: E consentito esclusivamente l uso dei principi attivi riportati nelle schede specifiche di diserbo di ogni coltura; Le dosi di applicazione degli erbicidi indicati nelle tabelle sono da riferirsi a formulati commerciali aventi la concentrazione riportata nella colonna % di p.a.. L impiego di formulati commerciali con diversa concentrazione è consentito purchè la quantità di prodotto sia calcolata in proporzione; Ulteriori vincoli nell applicazione degli interventi sono indicati nella colonna Note della tabella Diserbo o in calce alla tabella stessa e sono evidenziati in grassetto. LIMITAZIONI AL NUMERO DEI TRATTAMENTI Le norme tecniche riguardanti criteri di intervento o limitazioni d uso che assumono carattere vincolante sono evidenziate in grassetto, come di seguito riportato a titolo di esempio: è ammessa l esecuzione al massimo di due trattamenti. Le limitazioni d uso dei prodotti fitosanitari inerenti il numero dei trattamenti sono riferite ad un unico ciclo colturale, a prescindere dalla dose e dall avversità. La limitazione sul numero dei trattamenti dovrà riferirsi a tutte le avversità per le quali, nell ambito della stessa coltura, è ammesso l uso del medesimo principio attivo. USO DI PRODOTTI DI ORIGINE NATURALE E consentito l utilizzo dei principi attivi riportati negli allegati tecnici del Reg. (CEE) 2092/91 e successive modifiche ed integrazioni, con esclusione di quelli che abbiano soltanto formulati commerciali classificati Molto tossici, Tossici o Nocivi, anche quando non specificatamente indicati nelle Norme tecniche. Rimane fermo che il loro uso sarà possibile solo qualora i principi attivi siano regolarmente registrati in Italia per le specifiche colture ed avversità. Nel caso l elenco dei citati principi attivi fosse oggetto di variazioni a seguito di successive disposizioni, l elenco deve considerarsi aggiornato di conseguenza. 3di 189
4 INDICE Il disciplinare è strutturato in due sezioni distinte relative, rispettivamente, alla difesa integrata ed al diserbo. Nell ambito di ciascuna sezione le singole colture, ordinate in senso alfabetico, sono a loro volta suddivise in colture arboree ed erbacee. Di seguito sono riportate le colture comprese nel presente documento: 1. DIFESA INTEGRATA 1.1 ARBOREE Actinidia Agrumi Albicocco Ciliegio Melo Nocciolo Olivo Pero Pesco Susino Vite da tavola Vite da vino 1.2 ORTIVE Aglio Asparago Basilico Bietola da costa Carciofo Carota Cavoli Cetriolo Cicoria/radicchio Cipolla Cocomero Fagiolino Fagiolo Finocchio Fragola Insalate Melanzana Melone Patata Peperone Pisello Pomodoro Rapa bianca, rapa rossa e rafano Ravanello Rucola Sedano Spinacio Zucchino 1.3 ERBACEE Avena, segale e triticale Barbabietola da zucchero Cece Colza Erba medica, lupinella e altri prati avvicendati 4di 189
5 Farro Frumento tenero e duro Girasole Lenticchia Mais Orzo Soia Sorgo Tabacco Trifoglio e altri erbai Fagiolo Finocchio Fragola Insalate Melanzana Patata Peperone Pisello Pomodoro Rapa bianca, rapa rossa e rafano 2. DISERBO Ravanello 2.1 ARBOREE Rucola Frutteto Sedano Nocciolo Spinacio Olivo Vigneto 2.2 ORTIVE 2.3 ERBACEE Aglio Avena, segale e triticale Asparago Basilico Bietola da costa Carciofo Carota Cavoli Cetriolo e zucchino in pieno campo Cetriolo, cocomero, melone e zucchino in coltura protetta Cicoria/radicchio Cipolla Cocomero e melone in pieno campo Fagiolino Barbabietola da zucchero Cece Colza Erba medica, lupinella e altri prati avvicendati Farro Frumento tenero, duro e orzo Girasole Lenticchia Mais Soia Sorgo Tabacco Trifoglio e altri erbai 5di 189
6 DIFESA INTEGRATA DELL ACTINIDIA AVVERSITÀ CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI FITOFAGI COCCINIGLIA BIANCA DEL PESCO (Pseudaulacaspis pentagona) Buprofezin METCALFA (Metcalfa pruinosa) MARCIUME DEI FRUTTI (Botrytis cinerea) BATTERI CANCRI E AVVIZZIMENTI RAMEALI, FESSURAZIONI AL TRONCO E MACULATURE FOGLIARI (Pseudomonas syringae pv. syringae) MARCIUMI E ABORTI FIORALI (Pseudomonas viridiflava) AVVIZZIMENTO DEI RAMI (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) NEMATODI (Meloidogyne hapla) CAMPIONAMENTI: I campionamenti si eseguono da aprile a maggio sulla I generazione (su legno); da giugno a fine luglio sulla II generazione (su legno e foglie) e da fine agosto ai primi di ottobre in III generazione (su legno, foglie e frutti), per verificare la presenza e lo stato dell'infestazione. INTERVENTI CHIMICI: Intervenire contro le neanidi di prima età in I generazione, in II generazione e in III generazione. Il trattamento generalizzato è giustificabile solo in presenza di infestazione diffusa con almeno il 10-15% delle piante infestate da colonie estese. Se l'infestazione è localizzata il trattamento deve essere localizzato. INTERVENTI AGRONOMICI: Razionalizzare le concimazioni azotate. Potare le piante accuratamente per eliminare le colonie. Se l'infestazione si presenta localizzata e con colonie estese e stratificate è consigliabile effettuare la spazzolatura invernale dei tronchi. INTERVENTI AGRONOMICI: Per contrastare lo sviluppo delle infestazioni si possono effettuare trattamenti ad alto volume con tensioattivi. INTERVENTI CHIMICI: Intervenire solo in caso di infestazioni in atto. L'infezione avviene principalmente alla raccolta, attraverso la ferita aperta nel frutto al momento del distacco dal peduncolo. I sintomi si manifestano solo sui frutti che vanno incontro alla frigoconservazione. Negli ambienti in cui sono presenti le batteriosi, soprattutto quella da Pseudomonas syringae pv. syringae che è la specie più diffusa, effettuare trattamenti preventivi con prodotti a base di rame subito dopo la raccolta e la potatura. E' preferibile disinfettare gli attrezzi di potatura. E' opportuno eliminare e bruciare i rami colpiti per diminuire le fonti di inoculo. INTERVENTI AGRONOMICI Controllare lo stato fitosanitario delle radici delle piante da mettere a dimora per verificare se sono presenti galle di nematodi. Evitare il ristoppio. ANTAGONISTI NATURALI Parassitoidi: Encarsia berlesei Aphytis proclia Predatori: coccinellidi tra i quali Lindorus lophantae Chilocorus bipustulatus Exocomus quadripustulatus Etofenprox Procimidone Iprodione Prodotti di rame LIMITAZIONI D USO E NOTE Il trattamento contro la I generazione è giustificabile soltanto in presenza di infestazioni molto gravi e in assenza di parassitoidi e predatori; infatti questi ultimi sfarfallano proprio quando sono presenti le neanidi di I età. La presenza delle cocciniglie sui frutti arreca soltanto un danno di tipo estetico che viene per di più eliminato con la spazzolatura dei frutti dopo la conservazione in frigorifero e non compromette la loro conservabilità. Massimo un trattamento all anno Negli ambienti laziali le infezioni di Botrytis cinerea non sono frequenti; i trattamenti devono quindi essere effettuati soltanto quando le condizioni lo richiedano (ad es. quando la stagione ha un decorso eccessivamente umido ). Massimo due trattamenti all anno contro l avversità. Sono vietati i trattamenti post-raccolta sui frutti. In estate non si effettua alcun trattamento. Le popolazioni di nematodi sono fortemente limitate dall'apporto di fertilizzanti organici al terreno, perché la presenza di sostanza organica favorisce lo sviluppo degli antagonisti naturali dei nematodi. Non sono consentiti trattamenti con nematocidi chimici 6 di 189
7 DIFESA INTEGRATA DEGLI AGRUMI (Arancio, Limone, Mandarino, Clementine) AVVERSITÀ CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI COCCINIGLIA MEZZO Intervenire al raggiungimento della soglia di 3-5 neanidi di 1 e 2 Olio minerale GRANO DI PEPE età/foglia Limone:2 kg/hl (Saissetia oleae) Altri agrumi: 1kg/hl COCCINIGLIA ROSSA FORTE (Aonidiella aurantii) E possibile intervenire sia con trattamenti da effettuarsi durante il periodo estivo che durante il periodo di riposo invernale. In quest ultimo caso al superamento della soglia di 2 esemplari per frutto Olio minerale Limone: 2 kg/hl Altri agrumi 1kg/hl LIMITAZIONI D USO E NOTE Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro ALTRE COCCINIGLIE (Aspidiotis spp., Insulaspis spp. Parlatoria spp.) COTONELLO (Planococcus citri) Intervenire, nel periodo di riposo invernale, al superamento della soglia di 2 esemplari per frutto Lotta biologica Effettuare lanci di ausiliari Buprofezin Pyriproxyfen* Olio minerale Limone: 2 kg/hl Altri Agrumi : 1 kg/hl Leptomastix dactylopii Cryptolaemus montrouzieri (*) Un solo trattamento all anno, alla comparsa delle prime forme larvali. Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro Leptomastix: lanciare 30 adulti per pianta sul 10% delle piante. Effettuare i lanci entro giugno prima che sui raggiunga il 5% di frutti infestati Cryptolaemus: lanciare 15 adulti per pianta sul 10% delle piante. MOSCA BIANCA FIOCCOSA (Aleurotrixus floccosus) AFIDI (Aphis citricola, Aphis gossypii, Toxoptera aurantii) DIALEURODE (Dialeurodes citri) Interventi chimici Intervenire nel periodo di sviluppo dei frutti quando vi è la massima presenza di giovani neanidi Lotta Biologica Effettuare lanci di ausiliari Interventi chimici Intervenire al superamento della soglia di 5-10% di germogli infestati da colonie attive Intervenire su agrumeti giovani (4-5 anni) al superamento delle seguenti soglie: 10 % di germogli infestati per Aphis citricola; 25 % di germogli infestati per Aphis gossypii e Toxoptera aurantii Intervenire alla soglia di neanidi per foglia. Olio minerale Limone: 2 Kg/hl Altri agrumi: 1 kg/hl Cales noacki: 5-8 mazzetti/ha Amitus spiniferus: 5-8 mazzetti/ha Olio minerale 1kg/hl Buprofezin Imidacloprid* Lufenuron** Pirimicarb 30 g/hl Pymetrozine Imidacloprid* Thiamethoxam* Olio minerale 1 kg/hl Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro (*) Massimo un trattamento all anno con neonicotinoidi (Imidacloprid e Thiamethoxam). (**) Massimo un trattamento all anno, non autorizzato su clementino. Massimo un trattamento all anno contro l avversità. (*) Massimo un trattamento all anno con neonicotinoidi (Imidacloprid e Thiamethoxam). Distribuire 2400 litri di soluzione per ettaro. 7 di 189
8 RAGNETTO ROSSO DEGLI AGRUMI (Panonychus citri) Interventi agronomici Ridurre le concimazioni azotate, gli stress idrici, le potature e la polvere Lavorare il terreno per disturbare i nidi delle formiche Olio minerale Clofentezine* Exitiazox* Fenpiroxymate* Tebufenpyrad* (*)Massimo un trattamento all anno, indipendentemente dalla s.a. Fenpyroximate non è autorizzato su mandarino. Abamectina non è autorizzata su clementino. Interventi chimici 3 individui per foglia o 30% di foglie infestate Abamectina* Fenazaquin* Etoxazole MOSCA MEDITERRANEA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata) SOGLIA DI INTERVENTO Interventi preventivi Arancio: 20 adulti / trappola / settimana Clementine: 20 adulti / trappola / settimana Interventi curativi 2-3% di frutti colpiti INTERVENTI CHIMICI Interventi preventivi Al superamento della soglia effettuare interventi con esche proteiche avvelenate, irrorando su un filare ogni tre-quattro la parte della chioma esposta a sud. Si consiglia di intervenire con esche su appezzamenti superiori a due ettari Esche proteiche avvelenate con: Malathion Triclorfon Fenitrotion Deltametrina* Lambda-cialotrina* Irrorare parte della chioma trattando un filare ogni 3-4 filari Distribuire 100/200 litri ad ettaro di soluzione Al massimo tre trattamenti all anno contro l avversità, dei quali al massimo uno curativo. (*) su supporti attrattivi. La lambda-cialotrina è impiegabile solo su arancio. Interventi curativi Al superamento della soglia intervenire tempestivamente Malathion Triclorfon Fenitrotion Etofenprox** **Massimo due interventi all anno. MINATRICE SERPENTINA (Phyllocnistis citrella) Interventi agronomici Evitare eccessi di concimazione, riducendo in particolare gli apporti azotati estivi Razionalizzare gli interventi irrigui, evitando eccessivi adacquamenti e stress idrici Anticipare la potatura, che deve essere annuale e di limitata entità, mirante anche a rimuovere la vegetazione giovane interna alla chioma con le tipiche mine fogliari Interventi meccanici Fino a due-tre anni dalla messa a dimora, da inizio giugno fino a tutto ottobre, proteggere la chioma con tessuto non tessuto Interventi chimici SOGLIA (solo su impianti giovani e reinnesti): 30% di germogli attaccati. Cercare in ogni caso di bagnare la nuova vegetazione Olio minerale Tebufenozide Imidacloprid Flufenoxuron* Lufenuron** Metossifenozide* (*) Al massimo due trattamenti all anno, non autorizzato su limone. (**)Al massimo un trattamento all anno, non autorizzato su clementino. Con neonicotinoidi (Thiamethoxam e Imidacloprid) massimo un trattamento all anno, indipendentemente dalla s.a. e dall avversità. ( ) Massimo quattro trattamenti all anno contro l avversità, indipendentemente dalla s.a.. 8 di 189
9 MARCIUME RADICALE (Phytophthora spp.) Rimuovere le cause predisponenti della malattia : migliorare il drenaggio, ridurre gli adacquamenti, evitare di causare ferite alle radici. Per i nuovi impianti: evitare i terreni pesanti e scegliere piante sane GOMMOSI DEL COLLETTO (Phytophthora spp) INTERVENTI AGRONOMICI effettuare un'accurata sistemazione idraulica agraria dl terreno; evitare sistemi irrigui che bagnano il tronco; evitare gli innesti bassi; per bloccare l infezione rimuovere il terreno alla base del tronco ed asportare la corteccia ammalata. FUMAGGINE (Capnodium citri) INTERVENTI CHIMICI: Effettuare spennellature al tronco ed al colletto con prodotti di rame. In caso di sintomi gravi effettuare un solo trattamento al terreno con Etilfosfito di Alluminio limitatamente alle piante malate. Per prevenire lo sviluppo della fumaggine è sufficiente un corretto controllo degli attacchi di aleurodidi e di cocciniglie. Prodotti di rame Etilfosfito di Alluminio* *Non autorizzato su clementine. MAL SECCO (Phoma tracheiphila) (solo su limone) BATTERIOSI (Pseudomonas syringae pv syringae, P. viridiflava, P.s. pv actinidiae) Asportare le parti infette ed eventualmente le ceppaie. Rimuovere ed eliminare mediante bruciatura il materiale di risulta. Gli interventi chimici vanno effettuati dopo eventi meteorici avversi che provocano ferite alla pianta e dopo la potatura Negli ambienti in cui sono presenti le batteriosi, soprattutto quelle da Pseudomonas syringae pv syringae, effettuare trattamenti preventivi con prodotti a base di rame subito dopo la raccolta e la potatura. E preferibile disinfettare gli attrezzi di potatura. E opportuno eliminare e bruciare i rami colpiti per diminuire le fonti di inoculo Prodotti di rame Prodotti di rame Nei nuovi impianti si consiglia l uso di varietà di limone resistenti alla malattia. Disinfettare i tagli di potatura e gli strumenti adoperati. In estate non si effettua alcun trattamento. 9 di 189
10 DIFESA INTEGRATA DELL ALBICOCCO AVVERSITÀ CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI ANARSIA (Anarsia lineatella) AFIDI (Hyalopterus amygdali, ecc.) INTERVENTI CHIMICI : Di norma non è necessario effettuare interventi su varietà a maturazione precoce e medio-tardiva (metà maggio inizio luglio) Periodo critico : invaiatura. Varietà a maturazione tardiva (luglio). Utilizzare trappole a feromoni sessuali (allo scopo di seguire l andamento dei voli dell insetto). Effettuare campionamenti dei frutti (per individuare l inizio dell attacco da parte delle larve) Trattamenti da effettuare contro uova e larve. Soglia : presenza Soglia : presenza Fenitrotion(*) Thiacloprid (*) Etofenprox(*) Fosmet(*) Indoxacarb Spinosad Teflubenzuron** Bacillus thuringiensis Acetamiprid* Imidacloprid* LIMITAZIONI D USO E NOTE Le trappole vanno collocate a partire dall ultima decade di aprile. Si consiglia di controllare un campione di circa frutti ad ettaro (*) Non sono ammessi più di due interventi all'anno, indipendentemente dalla sostanza attiva Con neonicotinoidi (Thiacloprid, Acetamiprid e Imidacloprid) massimo un trattamento all anno sulla coltura. **Con IGR non sono ammessi più di due trattamenti all anno. Con Spinosad massimo due trattamenti all anno. Contro queste avversità è ammesso un solo intervento localizzato nelle aree infestate. (*) Con neonicotinoidi (Thiacloprid, Acetamiprid e Imidacloprid) massimo un trattamento all anno sulla coltura. MONILIA (Monilia laxa e Monilia fructigena) CORINEO (Coryneum beijerinckii) INTERVENTI AGRONOMICI All impianto : scegliere appropriati sesti d impianto, tenendo conto della vigoria del portinnesto e di ogni singola varietà. Successivamente proporzionare adeguatamente gli apporti di azoto e gli interventi irrigui in modo da evitare una eccessiva vegetazione. Curare il drenaggio. INTERVENTI CHIMICI E opportuno trattare in pre-fioritura. Se durante le successive fasi fino alla scamiciatura si verificano condizioni climatiche favorevoli all infezione (elevata umidità e prolungata bagnatura della pianta ) si consiglia di ripetere il trattamento. Si consiglia di limitare gli interventi in pre raccolta alle cv ad elevata suscettibilità o in condizioni climatiche favorevoli all infezione. INTERVENTI AGRONOMICI Concimazioni equilibrate, asportazione e bruciatura dei rametti colpiti INTERVENTI CHIMICI Intervenire a caduta foglie Prodotti di rame* Fenbuconazolo ** Propiconazolo ** Tebuconazolo ** Procimidone ^ Cyprodinil + Fludioxonil*** Cyprodinil*** Fenexamid Boscalid+Piraclostrobin Prodotti di rame (*) I Prodotti di rame vanno impiegati in pre-fioritura. (**) I fungicidi IBE non possono essere utilizzati più di tre volte all anno, indipendentemente dall avversità. ^Al massimo un intervento all anno e non oltre la scamiciatura (***) Al massimo due interventi all anno, in alternativa tra loro. Massimo tre trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. 10 di 189
11 OIDIO (Podosphaera tridactyla) INTERVENTI CHIMICI Negli impianti solitamente colpiti intervenire preventivamente nelle fasi di scamiciatura ed inizio ingrossamento frutti. Successivi interventi andranno effettuati alla comparsa delle prime macchie di oidio. Zolfo Bitertanolo * Fenbuconazolo* Tebuconazolo * Miclobutanil* Boscalid+Piraclostrobin** (*) I fungicidi IBE non possono essere utilizzati più di tre volte all anno, indipendentemente dall avversità. **Massimo tre trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. BATTERIOSI (P.s. pv siryngae, X. pruni) Sharka Plum Pox Virus (PPV) MARCIUME RADICALE FIBROSO (Armillaria mellea) CLADOSPORIOSI (Megacladosporium carpophilum) Soglia : Presenza di infezioni sui rami e danni sui frutti riscontrati nell annata Prodotti di rame precedente. Intervenire a caduta foglie Uso di materiale vegetativo vivaistico controllato, esente da virosi. In caso di presenza di sintomi sospetti della virosi darne subito informazione al Servizio Fitosanitario Regionale. Nel caso si riscontri la presenza della malattia deve essere effettuata la pronta distruzione degli alberi infetti. INTERVENTI AGRONOMICI : Spiantamento e distruzione degli alberi che manifestano i sintomi iniziali ; accurata rimozione del terreno e dei residui della vegetazione ipogea ; distribuzione sul terreno di calce viva ; accurato drenaggio del terreno per evitare ristagni idrici anche per brevi periodi ; utilizzare portainnesti resistenti. Contro tale avversità non sono necessari interventi specifici Gli IBE impiegati contro monilia sono validi anche nei confronti di questa malattia. 11 di 189
12 DIFESA INTEGRATA DEL CILIEGIO AVVERSITÀ CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI FITOFAGI MOSCA DELLE CILIEGIE (Rhagoletis cerasi) INTERVENTI CHIMICI Di norma non è necessario effettuare interventi su varietà di ciliegio a maturazione precoce o varietà di ciliegio acido (da fine maggio ai primi di giugno) Varietà a maturazione tardiva (primi di giugno). Utilizzare trappole cromotropiche o a feromoni sessuali ; accertare la presenza degli adulti. Effettuare campionamenti dei frutti per accertare la comparsa delle punture di ovideposizione. SOGLIE : - presenza adulti (strategia preventiva) nelle trappole a feromoni; - presenza adulti e punture fertili sui frutti (strategia curativa). Esche proteiche avvelenate con Dimetoato Triclorfon Dimetoato Etofenprox Triclorfon Deltametrina * Ciflutrin * LIMITAZIONI D USO E NOTE Le trappole vanno collocate a partire dall ultima decade del mese di maggio Si consiglia di controllare almeno 200 frutti ad ettaro I piretroidi (*) sono impiegabili una sola volta all anno, solo nel caso in cui si manifestano infestazioni in prossimità della raccolta (da 9 a 4 giorni prima) Non sono consentiti più di due trattamenti all anno contro l avversità, di cui massimo uno preventivo ed uno curativo. COCCINIGLIA BIANCA (Pseudaulacaspis pentagona) INTERVENTI CHIMICI Effettuare campionamenti sui rametti I campionamenti saranno effettuati alla fine del periodo invernale per decidere se intervenire sulla I generazione, alla fine di agosto per decidere se intervenire sulla III generazione. SOGLIE 1 femmina adulta su 10 cm lineari di rametto (campionamento fine inverno) % delle piante con popolazione attiva su rametti di un anno (campionamento estivo) Trattare quando la maggior parte delle neanidi sono fuoriuscite, indicativamente : I generazione, prima metà di maggio III generazione, seconda decade di settembre. Trattamenti effettuati contro le forme giovanili (neanidi di prima età). Intervenire contro la I generazione e/o contro la III generazione dell insetto. INTERVENTI AGRONOMICI : Eliminare con la potatura i rami infestati ; rimuovere con guanti metallici o spazzole le incrostazioni determinate dai follicoli della cocciniglia. Polisolfuro di calcio Olio minerale Controllare almeno 20 piante ad ettaro ca. 10 cm ciascuna di legno. Qualora si osservi una infestazione inferiore al 15% il trattamento potrà essere localizzato alle sole piante infestate. Le soglie si riferiscono ad esemplari vivi. Due interventi a 15 gg di distanza (sulle varietà a raccolta precoce. Utilizzare alti volumi ( l/ha) COCCINIGLIA DI S. JOSÉ (Comstockaspis perniciosa) INTERVENTI CHIMICI : Data la particolare difficoltà nel controllare questo fitofago, si raccomanda di porre particolare attenzione all impianto nello scegliere piantine prive di scudetti di cocciniglia. Periodo critico: ripresa vegetativa. Effettuare campionamenti dei rami (fine inverno). Soglia : presenza di scudetti Trattamenti effettuati contro le forme giovanili svernanti (neanidi di prima età). INTERVENTI AGRONOMICI vedi Pseudaulacaspis pentagona Polisolfuro di calcio Olio minerale Controllare su almeno 20 piante ad ettaro ca. 10 cm di legno. La soglia si riferisce ad esemplari vivi. 12 di 189
13 PICCOLO SCOLITIDE DEI FRUTTIFERI (Scolytis rugulosus) AFIDE NERO (Myzus cerasi) CRITTOGAME Corineo (Coryneum beijerinckii) Monilia (Monilia laxa, Monilia fructigena) Cilindrosporiosi (Cylindrosporium padi) Cancro Batterico (Pseudomonas syringae pv mors-prunorum) INTERVENTI AGRONOMICI Asportare con la potatura i rami deperiti ; asportare e bruciare i rami infestati, prima che gli adulti fuoriescano all esterno ; evitare cataste di rami, branche o residui o di espianti in prossimità dei fruttiferi. INTERVENTI CHIMICI : Trattamenti effettuati contro le colonie dell afide. Periodo critico : da caduta dei petali ad invaiatura. Effettuare campionamenti dei germogli. Soglia : 3% germogli infestati. Trattamenti effettuati contro le colonie degli afidi. INTERVENTI CHIMICI Si consiglia di intervenire con prodotti rameici in fase di caduta foglie e ripresa vegetativa ; negli impianti gravemente colpiti è opportuno ripetere il trattamento nella fase di scamiciatura con prodotti a base di ditiocarbammati. INTERVENTI AGRONOMICI asportare le parti colpite limitare gli apporti azotati INTERVENTI CHIMICI Effettuare un trattamento preventivo all inizio della fioritura quando si verificano condizioni climatiche che determinano la bagnatura fogliare per qualche ora (pioggia, rugiada, nebbia) In prossimità della raccolta è consigliabile intervenire solo se le condizioni climatiche sono favorevoli alla infezione. INTERVENTI AGRONOMICI Asportare le mummie ; ridurre gli apporti azotati ; favorire l arieggiamento della chioma attraverso la potatura ; non irrigare per aspersione ; limitare il più possibile la presenza di microlesioni sui frutti. INTERVENTI CHIMICI Trattare in fase di caduta foglie con prodotti rameici. Si interviene solo in presenza dei primi sintomi. INTERVENTI AGRONOMICI Asportazione delle parti infette ; disinfettare accuratamente i tagli di potatura con prodotti rameici. INTERVENTI CHIMICI Intervenire con prodotti rameici in corrispondenza delle seguenti fasi fenologiche : inizio caduta foglie ; metà caduta foglie ; ingrossamento gemme Pirimicarb Piretrine naturali Imidacloprid* Acetamiprid* Prodotti di rame Ziram * Bitertanolo Propiconazolo Fenexamid Fenbuconazolo Tebuconazolo Boscalid+Piraclostrobin Prodotti di rame Dodina Prodotti di rame Controllare germogli ad ettaro. Si raccomanda di alternare i principi attivi consentiti. Le piretrine vanno impiegate alla comparsa delle prime colonie e prima dell arrotolamento delle foglie. (*) Con neonicotinoidi (Imidacloprid e Acetamiprid) è ammesso complessivamente un solo trattamento all anno e non è ammesso un uso prefiorale. (*) Non è ammesso più di un trattamento all anno Massimo due trattamenti all anno contro l avversità. E importante effettuare i trattamenti immediatamente dopo le piogge e le gelate. 13 di 189
14 DIFESA INTEGRATA DEL MELO AVVERSITA' CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI LIMITAZIONI D'USO E NOTE CRITTOGAME Ticchiolatura (Venturia inaequalis) Mal bianco (Podosphaera leucotricha, Oidium farinosum) Interventi chimici: Bacillus subtilis Cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno fisso o Polisolfuro di calcio allungato in funzione dell'andamento climatico e della persistenza del Prodotti di rame fungicida. Interrompere i trattamenti antiticchiolatura dopo la fase del frutto Ditianon noce se nel frutteto non si rilevano attacchi di ticchiolatura. Dodina Turno biologico: cadenzare i trattamenti dopo il primo volo delle ascospore in Bitertanolo (*) base all'infettività delle piogge calcolata sulla base delle tabelle di Mills. Esaconazolo (*) Dove non è possibile adottare interventi a turno biologico a partire dalla Penconazolo (*) fioritura e non più tardi dell'allegagione trattare dopo la pioggia con i prodotti ad Miclobutanil (*) azione curativa. Tebuconazolo (*) Tetraconazolo (*) Difenoconazolo (*) Ciprodinil ( ) Pirimetanil ( ) Trifloxystrobin ( ) Boscalid+Piraclostrobin( ) Interventi agronomici: asportare durante la potatura invernale i rametti con gemme oidiate asportare durante la potatura invernale i rametti con gemme oidiate ed eliminare in primavera - estate i germogli colpiti Interventi chimici: sulle varietà più recettive e nelle aree di maggior rischio intervenire preventivamente sin dalla prefioritura, mentre negli altri casi attendere la comparsa dei primi sintomi Zolfo Bitertanolo (*) Esaconazolo (*) Miclobutanil (*) Penconazolo (*) Tebuconazolo (*) Tetraconazolo (*) Difenoconazolo (*) Fenbuconazolo (*) Bupirimate Trifloxystrobin (**) Boscalid+Piraclostrobin(**) Nella fase di punte verdi o mazzetti affioranti è consigliabile eseguire uno o più trattamenti cautelativi con prodotti di rame. Con i fungicidi IBE (*) non effettuare più' di 4 trattamenti all'anno, indipendentemente dall'avversità. Si consiglia di applicare i fungicidi IBE in miscela con anticrittogamici a differente meccanismo d'azione. Sospendere i trattamenti a frutto noce se non si rilevano sintomi di ticchiolatura sui frutti. ( ) Non più di 4 trattamenti all anno, indipendentemente dalla sostanza attiva. ( ) Con le strobilurine non effettuare più di 3 trattamenti all'anno, indipendentemente dall'avversità. Dotato di azione collaterale contro la ticchiolatura. Con i fungicidi IBE (*) non effettuare piu' di 4 trattamenti all'anno, indipendentemente dall'avversità. (**) Con le strobilurine non effettuare più di 3 trattamenti all anno, indipendentemente dall'avversità. Cancri e disseccamenti Rameali (Nectria galligena et al.) Interventi agronomici: durante la potatura asportare e bruciare i rami colpiti Interventi chimici: Effettuare un trattamento a caduta foglie e un trattamento ad orecchiette di topo Prodotti di rame 14 di 189
15 Cocciniglia di S. Josè (Comstockaspis perniciosa) Segnalare le piante che hanno prodotto frutti con scudetti di cocciniglie. Se almeno il 15% delle piante dell'appezzamento è attaccato effettuare il trattamento generalizzato, altrimenti effettuare il trattamento localizzato. Nel primo caso effettuare un solo trattamento a fine inverno oppure due trattamenti, uno a inizio caduta foglie e l'altro a fine inverno. Nel secondo caso (trattamento localizzato) effettuare il trattamento a inizio caduta foglie. Polisolfuro di Calcio Olio minerale Buprofezin Il trattamento con polisolfuro è attivo anche contro la ticchiolatura e i cancri rameali. Afide Grigio (Dysaphis plantaginea) La soglia di intervento è di 10 colonie su 200 rosette fogliari scelte a caso su 50 piante ad ettaro Azadiractina Pirimicarb Acetamiprid* Imidacloprid* Thiamethoxam* Con neonicotinoidi ( Imidacloprid, Thiamethoxam e Acetamiprid) è ammesso complessivamente un solo trattamento all anno, indipendentemente dall avversità. Carpocapsa (Cydia pomonella) INTERVENTI CHIMICI Controllare a partire da aprile l'andamento dei voli collocando le trappole a feromoni (tre trappole sul primo ettaro, una trappola ogni due-tre ettari successivi di meleto), cambiando il feromone ogni 4 settimane I trattamento trattamento diretto alle uova e alle larve della prima generazione del fitofago eseguito dopo due settimane dall'inizio del primo volo II trattamento trattamento contro le uova e le larve della seconda generazione effettuato dopo 15 giorni dall'inizio del secondo volo o dall'aumento delle catture Effettuare il controllo dei fori di penetrazione del fitofago su frutti ad ettaro. In presenza dell'1% dei fori effettuare il trattamento con esteri fosforici microinc. CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO SESSUALE Fenitrotion (*)(^) Malathion (*)(^) Clorpirifos (**)(^) Fosmet (**)(^) Diazinone (**)(^) Etofenprox (**) Indoxacarb Diflubenzuron ( ) Teflubenzuron ( ) Tebufenozide ( ) Lufenuron (***)( ) Triflumuron ( ) Spinosad Metossifenozide( ) CPGV (Cydia pomonella granulosis Virus) Installare, entro l'ultima decade di aprile, almeno 2 trappole a feromoni per azienda (*) Impiegabile una volta all anno, indipendentemente dall'avversità. (**) Impiegabile una sola volta all anno. (^) Massimo 3 trattamenti/anno, indipendentemente dalla sostanza attiva. ( ) Con IGR massimo 4 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. (***) Massimo 2 trattamenti all anno. Con Spinosad massimo 2 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità Per attuare con successo la confusione e/o il disorientamento sessuale bisognerà valutarne le possibilità di applicazione (bassa densità di popolazione, adeguate dimensioni dell appezzamento, sufficiente distanza da appezzamenti della stessa coltura) 15 di 189
16 Pandemis e Archips (Pandemis spp., Archips podanus) Collocare a fine aprile le trappole a feromoni Dopo l'inizio del primo volo ricercare le ovature sulla parte alta della chioma e osservare la nascita delle larvette e la loro attività sui germogli Trattare al superamento della soglia di 15 adulti per trappola catturati in due settimane o 30 adulti come somma di entrambe le specie In presenza del 5% di germogli infestati trattare con un prodotto di sintesi. CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO SESSUALE Bacillus thuringiensis Clorpirifos-metile (*) Indoxacarb Spinosad Metossifenozide**^ Installare, entro la prima decade di maggio, almeno 2 trappole a feromoni per azienda (*) Impiegabile una volta all anno, indipendentemente dall'avversità. Con Spinosad massimo 2 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. **Con IGR massimo 4 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. ^Impiegabile solo contro Pandemis cerasana. Per attuare con successo la confusione e/o il disorientamento sessuale bisognerà valutarne le possibilità di applicazione (bassa densità di popolazione, adeguate dimensioni dell appezzamento, sufficiente distanza da appezzamenti della stessa coltura) Eulia (Argyrotaenia pulchellana) E buona norma asportare le ovature durante la potatura CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO SESSUALE Bacillus thuringiensis Spinosad Metossifenozide* Con Spinosad massimo 2 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. *Con IGR massimo 4 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. Per attuare con successo la confusione e/o il disorientamento sessuale bisognerà valutarne le possibilità di applicazione (bassa densità di popolazione, adeguate dimensioni dell appezzamento, sufficiente distanza da appezzamenti della stessa coltura) Cemiostoma (Leucoptera malifoliella). Soglia: - Ovodeposizioni su almeno il 20% delle foglie delle rosette inserite sul tronco o sulle grosse branche della parte bassa della pianta mine con larve vive su 100 foglie giustificano il trattamento sulla seconda generazione e 10 mine/100 foglie sulla terza generazione Triflumuron ( ) Teflubenzuron ( ) Flufenoxuron (*)( ) Diflubenzuron ( ) Spinosad Acetamiprid ( ) (*) Non più di un trattamento all anno. ( ) Con IGR massimo 4 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. Con Spinosad massimo 2 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. ( )Con neonicotinoidi ( Imidacloprid, Thiamethoxam e Acetamiprid) è ammesso complessivamente un solo trattamento all anno, indipendentemente dall avversità. Litocollete (Phyllonoricter spp.) Nel Lazio questi fitofagi sono presenti ed in passato hanno rappresentato un problema per gli agricoltori. Attualmente, con la riduzione dell'uso degli esteri fosforici, i limitatori naturali sono in grado di controllarli perfettamente. 16 di 189
17 Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) INTERVENTI CHIMICI: CAMPIONAMENTO INVERNALE Su 25 piante scelte a caso prelevare 50 rametti di due anni e verificare la presenza delle uova. SOGLIA : 2000 uova su due metri di legno (50 rametti di 40 cm) CAMPIONAMENTO ESTIVO SOGLIA: Intervenire al superamento della soglia del 90% di foglie occupate da forme mobili del fitofago in assenza di predatori. Clofentezine Tebufenpyrad Exitiazox Fenpiroxymate Etoxazole Al massimo un trattamento acaricida all'anno. MOSCA DELLA FRUTTA (Ceratitis capitata) INTERVENTI CHIMICI Deltametrina (^) Collocare trappole a feromoni o cromotropiche o bottiglie trappola con attrattivi Ciflutrin (^) entro l'ultima decade di agosto, controllando le catture tre volte a settimana Triclorfon (*) Campionare i frutti per accertare la comparsa delle punture di ovideposizione Fenitrotion (*) Controllare almeno 200 frutti ad ettaro su 100 piante in punti diversi del meleto. Malathion (*) Lotta adulticida Soglia di intervento : presenza di adulti nelle trappole Lotta larvicida Soglia di intervento: 1-5% di frutti con punture di ovideposizione Al superamento della soglia di intervento trattare con esteri fosforici L'uso dei piretroidi è ammesso solo nel caso in cui si manifestano infestazioni in prossimità della raccolta (da 9 a 4 giorni prima). Con i piretroidi (^) non più di un trattamento/anno. (*) E' ammesso non più di un trattamento all anno, indipendentemente dalla sostanza attiva. Con Fenitrotion e Malathion non più di un trattamento all anno, indipendentemente dall avversità. FITOFAGI OCCASIONALI Afide verde (Aphis pomi) Trattare in presenza di danni da melata. Pirimicarb Azadiractina Imidacloprid (*) Thiamethoxam (*) Acetamiprid (*) (*)Con neonicotinoidi ( Imidacloprid, Thiamethoxam e Acetamiprid) è ammesso complessivamente un solo trattamento all anno, indipendentemente dall avversità. Afide lanigero (Eriosoma lanigerum) - Su infestazioni in atto intervenire solo al superamento della soglia di 10 colonie vitali su 100 organi controllati. Verificare la presenza di afidi parassitizzati; spesso l'attività del parassita (Aphelinus mali) è sufficiente a contenere le infestazioni Pirimicarb Azadiractina Acetamiprid (*) Effettuare un solo trattamento all'anno localizzato Il ricorso alla difesa chimica può essere limitato attraverso una corretta potatura basata sull'allontanamento dei rami colpiti e sulla limitazione dei grossi tagli. (*)Con neonicotinoidi ( Imidacloprid, Thiamethoxam e Acetamiprid) è ammesso complessivamente un solo trattamento all anno, indipendentemente dall avversità. Sesia (Synanthedon myopaeformis, S. typhiaeformis) INTERVENTI CHIMICI Controllare il periodo di massimo sfarfallamento degli adulti con trappole a feromoni sessuali e/o trappole alimentari. Conteggiare il numero di spoglie delle crisalidi emergenti dai rami o dal tronco da gruppi di piante test opportunatamente contrassegnate. Clorpirifos-metile (*) Fenitrotion (*) (*) Al massimo un trattamento l'anno, indipendentemente dalla sostanza attiva e dall'avversità. Le infestazioni possono essere contenute evitando i grossi tagli di potatura Asportare chirurgicamente le parti infestate ed utilizzare le paste cicatrizzanti SOGLIA: Con spoglie delle crisalidi in numero superiore a 2-3 per pianta su meli fino a 5-6 anni di età e 20 crisalidi per quelli di età superiore, intervenire in pieno volo degli adulti per devitalizzare le uova deposte e colpire le larve. Il trattamento deve essere localizzato al tronco in prossimità dell'innesto. 17 di 189
18 Rodilegno rosso (Cossus cossus) - In presenza di infestazione effettuare la cattura massale dei maschi con non meno di 10 trappole/ha collocate al di sopra delle chiome delle piante a partire dal mese di maggio. Se l'attacco è localizzato a poche piante uncinare le larve con un filo di ferro appena si nota la rosura fuoriuscente dai fori Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) Collocare all'inizio del mese di maggio trappole a feromoni (almeno una trappola per ettaro) INTERVENTO MECCANICO In caso di infestazione localizzata, nella fase primaria di attacco si possono asportare e distruggere i getti infestati Oppure individuati i fori con larve in attività (si notano in terra mucchietti di escrementi granulari rossastri), le larve possono essere uncinate con filo di ferro INTERVENTI CHIMICI Trattare dopo ventuno giorni dall'inizio del volo ed eventualmente ripetere il trattamento dopo 20 giorni. Teflubenzuron ( ) Triflumuron ( ) ( ) Con IGR massimo 4 trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. Posizionare le trappole su pertiche alte al di sopra delle cime delle piante. Orgia (Orgyia antiqua) Nel Lazio questo fitofago è presente ma non crea problemi Asportare le ovature durante la potatura. Bacillus thuringiensis Cidia del Pesco (Cydia molesta) Collocare trappole a feromone dove si sono verificati negli anni precedenti attacchi e danni dovuti a questo fitogago. Effettuare controlli settimanali dei frutti sulla parte medio-alta della pianta, a partire dalla fine di luglio-primi di agosto, per rilevare l'eventuale presenza di uova o i primi segni dell'attività larvale. Non effettuare trattamenti se nel meleto viene condotta la lotta contro la mosca della frutta, in quanto i prodotti utilizzati contro questo fitofago sono efficaci anche nei confronti della Cidia molesta. Bacillus thuringiensis CONFUSIONE E DISORIENTAMENTO SESSUALE Per attuare con successo la confusione e/o il disorientamento sessuale bisognerà valutarne le possibilità di applicazione (bassa densità di popolazione, adeguate dimensioni dell appezzamento, sufficiente distanza da appezzamenti della stessa coltura) 18 di 189
19 DIFESA INTEGRATA DEL NOCCIOLO AVVERSITÀ CRITTOGAME CRITERI DI INTERVENTO PRINCIPI ATTIVI E AUSILIARI LIMITAZIONI D USO E NOTE Marciume bruno dei frutti (Monilia fructigena) Maculatura fogliare (Labrella coryli) Mal dello stacco e altre malattie del legno (Cytospora corylicola) Oidio o mal bianco (Phillactinia guttata) Marciume radicale (Armillaria mellea e Rosellinia necatrix) BATTERIOSI Necrosi batterica (Xanthomonas campestris pv corylina) Moria del nocciolo (Pseudomonas syringae pv avellanae e Erwinia gruppo amylovora) INTERVENTI AGRONOMICI: Eliminazione delle nocciole colpite. Protezione delle piante da agenti che provocano ferite che favoriscono la penetrazione del patogeno. INTERVENTI CHIMICI: Solo in annate particolarmente favorevoli allo sviluppo del patogeno, al momento della differenziazione del frutticino. Procimidone E consentito un solo intervento all anno contro questa avversità. Un trattamento alla ripresa vegetativa Prodotti di rame Il trattamento non va effettuato se si è intervenuto contro Cytospora coryli. INTERVENTI AGRONOMICI: durante la potatura invernale asportare e bruciare i rami colpiti. INTERVENTI CHIMICI: è opportuno proteggere con mastici o paste cicatrizzanti i tagli o le ferite più Prodotti di rame* * Un solo trattamento invernale ampie e profonde. Solo in giovani impianti in caso di attacchi gravi e precoci. Zolfo INTERVENTI AGRONOMICI: Rimuovere ogni fattore che possa indurre uno stato di squilibrio dell apparato radicale: ristagno idrico, depauperamento del terreno di sostanza organica, periodi di prolungata siccità in terreni sciolti. Estirpazione delle piante colpite. Eliminazione di tutti i residui vegetali presenti nel terreno dopo lo scavo. Trattare la fossa con calce idrata e solfato di rame in polvere nel rapporto di 2:1. Procedere alla sostituzione delle piante dopo almeno un anno. INTERVENTI AGRONOMICI: Asportazione e distruzione dei rami e dei polloni infetti; concimazioni equilibrate; disinfezione degli attrezzi di potatura e dei tagli con solfato di rame o con ipoclorito di sodio al 3%. INTERVENTI CHIMICI: Un trattamento alla caduta delle foglie e subito dopo la potatura e, se necessario, un altro alla ripresa vegetativa o in seguito alle gelate tardive primaverili. INTERVENTI AGRONOMICI: Assicurare alle piante le migliori condizioni vegetative attraverso opportune lavorazioni al terreno, drenaggio, concimazioni equilibrate, potatura ed eliminazione dei rami infetti, disinfezione degli attrezzi di potatura con solfato di rame o con ipoclorito di sodio al 3%. INTERVENTI CHIMICI: In caso di attacco grave: 2 trattamenti autunnali ( uno all inizio caduta foglie e l altro a metà caduta foglie); 1 o 2 trattamenti alla ripresa vegetativa. In caso di attacco lieve: 1 trattamento alla caduta delle foglie; 1 trattamento alla ripresa vegetativa. In ogni caso il trattamento deve essere fatto quando sopraggiungono fattori predisponenti l infezione (es. gelate tardive primaverili). Prodotti di rame Acibenzolar-S-methyl* Prodotti di rame Acibenzolar-S-methyl* * Massimo quattro trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. * Massimo quattro trattamenti all anno, indipendentemente dall avversità. 19 di 189
20 FITOFAGI Acaro delle gemme o Eriofide galligeno (Phytocoptella avellanae) Balanino (Curculio nucum) Cimici (Pentatomidi Coreidi: Gonocerus acuteangulatus e Palomena prasina) Anisandro (Anisandrus dispar) Falena brumale (Operophtera brumata) INTERVENTI AGRONOMICI: impiego di varietà con gemme robuste e serrate. Quando l infestazione colpisce un numero limitato di piante, asportare e distruggere le caratteristiche gemme colpite durante l' nverno. CAMPIONAMENTO: prelevare a caso 200 gemme per ettaro. SOGLIA: 20% delle gemme campionate infestate. Occorre valutare la presenza degli adulti adottando la tecnica dello scuotimento. SOGLIA: 2 individui per pianta su 6 piante ad ettaro scelte nei punti di maggior rischio. I trattamenti da effettuarsi al raggiungimento della soglia potranno essere limitati alle zone più infestate. CAMPIONAMENTO: 10 piante/ha, scelte a caso lungo la diagonale. Valutare la presenza di adulti adottando la tecnica dello scuotimento. SOGLIA: 1,5 cimici in media per ogni pianta (15 cimici per 10 piante). INTERVENTI AGRONOMICI: immediata asportazione e distruzione dei rami delle branche colpite. INTERVENTI CON L IMPIEGO DI TRAPPOLE: cattura massale per mezzo di trappole chemiotropiche di colore rosso innescate con alcool etilico (all 1%). Collocare le trappole a fine febbraio, quando la temperatura media tende a raggiungere i 20 C. Sono necessarie 6-8 trappole ad ettaro. INTERVENTI AGRONOMICI: nelle aree infestate applicare bande adesive ai tronchi al fine di catturare le femmine intente alla risalita delle piante; dette bande devono essere installate a fine autunno (novembre). INTERVENTI CHIMICI: Campionamento: controllare le piante in primavera quando i germogli hanno 4-5 foglie. SOGLIA: larve/pianta. Olio minerale* Zolfo Diazinone * Fenitrotion * Carbaril ** Endosulfan ^ Estratto di piretro Azadiractina Diazinone * Malathion* Etofenprox * Fenitrotion * Endosulfan ^ Fenitrotion * *Trattare entro la fase di gemma ingrossata. Il trattamento deve essere effettuato al momento della migrazione degli acari verso le nuove gemme. Questo avviene, generalmente, per le varietà precoci, a fine febbraio primi di marzo e per le altre cultivar tra aprile e giugno. * Indipendentemente dall'avversità e dalla s.a. non sono ammessi più di due trattamenti l anno. ** Massimo un trattamento all'anno. ^ Indipendentemente dall avversità non è ammesso più di un trattamento all anno. * Indipendentemente dall'avversità e dalla s.a. non sono ammessi più di due trattamenti l anno. ^ Indipendentemente dall avversità non è ammesso più di un trattamento all anno. * Impiegabile una volta all anno. 20 di 189
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