Piani Attuativi Aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e proroga 2013
|
|
- Romano Palla
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Piani Attuativi Aziendali ASL RMB Piano Regionale di Prevenzione e proroga ) LINEA DI ATTIVITA E TITOLO DEL PROGETTO: , a/b, Consolidamento,promozione e miglioramento dei Programmi di per la cervice uterina, mammella e colon retto della ASL RM B 2) REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO: Dr.ssa Marialuisa Mangia; marialuisa.mangia@aslromab.it 3) COMPONENTI GRUPPO DI LAVORO DI PROGETTO nominativo Qualifica Servizio di appartenenza % tempo dedicato Mangia M. Direttore U.O.C. Programmi di Prevenzione e 50 Odoardi F. Dirigente medico U.O.C. Programmi di Prevenzione e 100 Cinquegrana Ostetrica U.O.C. PCR 50 PettorinoM.(fino a luglio 2012) D Amato L. Bausano G.(fino a luglio 2012) Mancini F. (dal novembre 2012) Dirigente medico U.O.C. MPPEE 40 Medico contratto SUMAI 20 ore U.O.C. Programmi di Prevenzione e Dirigente medico U.O.C. MPPEE 40 Dirigente medico U.O.C. Programmi di Prevenzione e Lorenzetti R. Amministrativo U.O.C. Programmi di Prevenzione e Baldoni R. Infermiera U.O.C. Programmi di Prevenzione e Mafaro S. Infermiera U.O.C. Programmi di Prevenzione e 1
2 4) ALTRI SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI NEL PROGETTO TIPOLOGIA Onlus MMG Farmacie DENOMINAZIONE Andos PROV. Komen Lilt Comitato Distrettuale Medici di Medicina Generale FASE DI COINVOLGIMENTO Altro (specificare) Progettazione Realizzazione Valutazione Ipotesi consegna kit CCR FKT donne operate al seno Offerta camper Informazione Coinvolgimento fase di reclutamento 5) ANALISI DI CONTESTO SULLO SPECIFICO PROGETTO Nell ultimo decennio le istituzioni regionali e Nazionali hanno sostenuto, sempre con più vigore, la prevenzione oncologica basata sulla diagnosi precoce attraverso l attuazione di programmi di screening (PS).E stato, infatti, ampiamente dimostrato che i PS per il cancro della cervice uterina, della mammella e del colon retto, non solo salvano un gran numero di vite umane ma aumentano la sopravvivenza e la qualità della vita, quindi con effetti positivi decisamente superiori a quelli negativi. La legge finanziaria del 2001 ha previsto l esenzione dal ticket per le indagini di diagnosi precoce, inserendo gli screening nell elenco delle prestazioni essenziali da assicurare a tutti i cittadini. Gli s screening operano in un sistema di qualità monitorato da indicatori attraverso i quali è possibile controllare continuamente ogni passaggio del percorso di screening. Il primo obiettivo necessario per il raggiungimento della riduzione della mortalità dei tumori della mammella,cervice e colon retto è certamente l estensione completa con la copertura totale della popolazione in fascia di screening e la conseguente buona adesione. Dai dati più recenti sappiamo che in Italia l estensione teorica per lo screening mammografico è dell 81% che si riduce al 62% se si calcola l estensione effettiva. Lo screening della cervice presenta un estensione teorica del 72% che scende al 58% se si calcola il reale numero di donne che effettivamente hanno ricevuto una lettera di invito. Per il programma di prevenzione del cancro del colon retto si ha una estensione teorica del 47% e una effettiva del 38%. La ASL RM B - all avvio del PRP ha una estensione effettiva degli inviti per lo screening mammografico del 96% con una adesione del 41%, per il paptest una estensione degli inviti del 62% con una adesione del 27,1%. I dati dello screening del colon retto non sono completi perché il programma non è ancora attivo su tutto il territorio. Alla luce degli ultimi dati è necessario migliorare gli indicatori descritti per una più idonea realizzazione dei programmi di screening e un minore dispendio economico, infatti i costi degli screening sono giustificati solo se si centrano gli obiettivi propri dei programmi. 2
3 6) POPOLAZIONE BERSAGLIO SPECIFICA DESCRIZIONE Progetto Mammella : aa Cervice uterina : aa CCR : aa M e F DESCRIZIONE CRITERI DI SCELTA Estensione a tutta la popolazione bersaglio dei Programmi di individuata per classi di età e presenza nel territorio di riferimento ad esclusione del CCR, attivo al 2013 su 3 dei 4 distretti sanitari Progetto a / b Popolazione femminile Casa Circondariale di Rebibbia in fascia di età Popolazione femminile in fascia afferente al DSM aziendale Donne con particolare fragilità in quanto residenti presso la CC di Rebibbia Donne con particolare fragilità in quanto afferenti al DSM, residenti nella ASL RM B Progetto Dotare le sedi di I Livello di attrezzatura digitale per Digitalizzazione Mammografico per tutta la esecuzione mammografie per tutte le donne target popolazione bersaglio Mammella : aa 6.1) LOCALIZZAZIONE TERRITORIALE DEI SOGGETTI DESTINATARI DELL INTERVENTO Residenza e domicilio nei Municipi 5, 7, 8 e 10 ASL Roma B 7) CARATTERISTICHE PREVALENTI DEL PROGETTO COMUNICAZIONE AL PUBBLICO tramite invito personale INFORMAZIONE SANITARIA tramite materiale divulgativo e Call Center FORMAZIONE Incontri ed eventi formativi, sessioni di audit con il personale dedicato agli screening. Eventi specifici per ruoli professionali, discussioni in equipe multidisciplinari al termine dei percorsi diagnostico-terapeutici. DEFINIZIONE DI PERCORSI ASSISTENZIALI/ESTENSIONE PROGRAMMI SCREENING Il programma di di prevenzione oncologica per ciascuna linea ( Mammella, cervice uterina, colon retto) prevede la presa in carico della persona per tutto il processo, dalla fase dell invito al gest di 1q livello, all invio alla procedura di 2 livello, all indicazione di trattamento di 3 livello (chirurgico, radioterapico, oncologico). Tale attività è basata su criteri di rilevanza scientifica, approvati e indicati dalle linee guida dell ONS ( nazionale e regionali). IMPLEMENTAZIONE SISTEMI DI SORVEGLIANZA Protocolli di recupero follow up in collaborazione con i secondi e terzi livelli. VIGILANZA/MONITORAGGIO/SVILUPPO PROCEDURE Monitoraggio continuo dei dati di attività inseriti nell applicativo informatico. 3
4 CREAZIONE/IMPLEMENTAZIONE BANCHE DATI INFORMATIZZATE 8) Obiettivi del progetto Ridurre la contrapposizione tra screening organizzato e screening spontaneo. Ipotizzando una modalità di recupero dei paptest e delle mammografie che si eseguono nelle strutture territoriali e ospedaliere della RM B in quanto i Programmi di organizzati forniscono non l offerta di un semplice test ma un percorso garantito e monitorato che è estremamente difficile prevedere nell ambito delle forme spontanee di prevenzione. Un esempio esplicativo è dato dai numeri di paptest spontanei che si eseguono nella ASL RM B : circa 5000 si effettuano in maniera impropria nel corso di controlli specialistici, senza verifiche di qualità, con cadenze annuali e talvolta semestrali in disaccordo con le attuali evidenze scientifiche che indicano intervalli triennali tra i test. Aumentare la partecipazione della popolazione fragile/ a forte disagio (DSM e Rebibbia) ai Programmi di organizzati, attraverso la definizione di percorsi di collegamento tra servizi e realizzando interventi di promozione degli screening oncologici. Utilizzo del Numero Verde secondo i manuali ASP Utilizzo del test HPV nel Triage ASCUS citologico Pianificazione digitalizzazione del Programma Mammografico con integrazione RIS-SIPSO 8.1) PIANIFICAZIONE AZIENDALE OPERATIVA Elenco attività per la realizzazione degli obiettivi previsti nella scheda regionale di progetto fino al 31/12/2013 Azione A1 Attuazione di campagne informative dirette alla popolazione A2 Aggiornamenti annuali sito aziendale A3 Analisi dati prestazioni test spontanei A4 Formazione annuale operatori coinvolti B1 Progetto DSM B2 Progetto CCM su DSM- B2 Acquisizione e divulgazione opuscoli informativi plurilingue DATA prevista Indicatore Sì/No Risultato atteso Sì annuale Sì/No Sì Report attività annuale 08/12 N operatori formati/aggiornati N di questionar ritirati Report di progetto N centri raggiunti dalla distribuzione degli opuscoli 90% Criticità e vincoli* Collaborazione con URP e risorse professionali insufficienti Collaborazione con URP e SISE Costi organizzativi,collaborazione con CED e ASP Costi organizzativi per i corsi di formazione 70% Collaborazione DSM Si Disponibilità finanziamento previsto Risorse personale scarsissime 4
5 B3 Progetto Rebibbia B4 Miglioramento qualità N Verde C Utilizzo a regime procedura Dedalus Pianificazione Digitalizzazione 09/13 Mx/Pap test 80% Utilizzo Manuali ASP Refertazione online operatori dedicati Si/No Si *Ad esempio ciò che è indispensabile per l effettuazione dell attività 8.3) Cronoprogramma Si Collaborazione Komen, disponibilità risorse ostetriche Difficoltà organizzative e tecniche Disponibilità economicafinanziaria Formazione specifica operatori radiologia Descrizione delle azioni relative ad ognuna delle fasi Anno 2011 Anno 2012 Anno A1 Attuazione di campagne informative dirette alla popolazione A2 Aggiornamenti sito aziendale A3 Analisi dati prestazioni test spontanei A4 Formazione operatori coinvolti B1 Progetto DSM B2 Acquisizione e divulgazione opuscoli informativi plurilingue B3 Progetto Rebibbia C Utilizzo a regime procedura Dedalus Digitalizzazione B4 Utilizzo Manuali ASP per Numero verde ) PIANO DI COMUNICAZIONE AZIENDALE La comunicazione negli screening è finalizzata ad aumentare la conoscenza e promuovere cambiamenti nei comportamenti favorendo l adesione agli screening raccomandati. Bisogna individuare e scegliere i canali di comunicazione più idonei per raggiungere la popolazione in fascia di età. Si possono ipotizzare canali diversi purchè appropriati. Sono da individuare luoghi idonei in cui svolgere le attività di comunicazione e il personale assegnato a tale attività. Sarà opportuno identificare quali idee e concetti hanno la migliore possibilità di raggiungere la popolazione bersaglio e far sì che compia scelte consapevoli di salute. Il sito internet è costantemente aggiornato, la posta elettronica, con indirizzo dedicato, aiuta i contatti. 5
6 10) PRODOTTI DEL PROGETTO Poster con dati di attività della ASL RM B nei convegni GISCI, GISMA, GISCOR Opuscoli informativi plurilingue per gli immigrati Dati di attività trimestrali SISE Report ASP attività, validato. DATA DI COMPILAZIONE 15 luglio 2013 FIRMA DEL REFERENTE AZIENDALE DI PROGETTO Dott.ssa Marialuisa Mangia 6
Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio
Esperienze di intervento sull organizzazione dei programmi di screening della regione Lazio Workshop ONS- GISMa Reggio Emilia 6 maggio 2015 Alessandra Barca Prevenzione oncologica e screening Regione Lazio
DettagliArea per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità
Area per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Assessorato alle Politiche della Salute Servizio Programmazione Assistenza Territoriale e Prevenzione Il presente allegato, parte
DettagliIl Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni
Il Test HPV come test di screening primario: la scelta della Regione Toscana Prof. Gianni Amunni Direttore Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica ISPO Direttore Istituto Toscani Tumori (ITT)
DettagliRE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ
Workshop ONS Venezia, 26 maggio 2010 RE-INGEGNERIZZAZIONE DELLA PREVENZIONE INDIVIDUALE E PROGRAMMI DI SCREENING: EFFICACIA, QUALITÀ E SOSTENIBILITÀ Tavola rotonda con le Regioni Gianni Amunni Istituto
DettagliDiagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino
Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,
Dettagli(La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori)
R e g i o n e L a z i o (La scheda non deve superare le 7 cartelle, compreso la tabella indicatori) Titolo del programma: Consolidamento e qualificazione dei programmi di screening organizzati Identificativo
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
DettagliAREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA
AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,
DettagliR e g i o n e L a z i o
R e g i o n e L a z i o Titolo del programma: Innovazione tecnologica PS su mammella, cervice uterina e colon-retto Identificativo della Linea di intervento generale: 3.1 Prevenzione della popolazione
DettagliREGIONE LAZIO. OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE
DGR 729 del 4 agosto 2005-08-29 REGIONE LAZIO OGGETTO: Piano regionale della prevenzione 2005 2007 Anno 2005 LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla Sanità; VISTO lo Statuto della Regione Lazio;
DettagliREGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007
REGIONE SICILIANA PIANO NAZIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 I PROGETTI DELLA REGIONE SICILIA SUGLI SCREENING ONCOLOGICI Lo screening della cervice uterina Dott. Saverio Ciriminna Dirigente Generale Ispettorato
DettagliProve di screening a Rebibbia
Verona 14 Dicembre 2010 Prove di screening a Rebibbia M. Mangia F. Odoardi E. Rossi UOC Programmi Di Prevenzione e Screening Asl RmB I detenuti e gli internati hanno diritto, al pari dei cittadini in stato
DettagliI programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive
Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening
DettagliLa continuità assistenziale: il modello PAI. Divisione Oncologia Medica
La continuità assistenziale: il modello PAI LIVIA DE SIO Divisione Oncologia Medica ACO A.C.O. SanFilippoNeriRoma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA: obiettivi Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimentoi
DettagliScreening oncologici rivolti alla popolazione femminile Integrazione con i Medici di Medicina Generale Accordo
Premessa Screening oncologici rivolti alla popolazione femminile Integrazione con i Medici di Medicina Generale Accordo Il Piano Oncologico Nazionale (PON) 2010-2012 conferma che i Programmi organizzati
DettagliEstensione e Miglioramento del Programma per lo Screening Oncologico del Cancro della Cervice Uterina.
Regione Abruzzo - Assessorato alla Sanità Piano Nazionale della Prevenzione 200 2007 (Intesa Stato Regioni 23 Marzo 200) Legge 138 del 2004 art. 2 bis Estensione e Miglioramento del Programma per lo Screening
DettagliIl programma di screening mammografico in Canton Ticino
Alessandra Spitale Centro programma screening Ticino Conferenza stampa Locarno, 30 gennaio 2015 Screening mammografico in Svizzera Federazione Swiss Cancer Screening, 2013 02.07.2013 Il Consiglio di Stato
DettagliIl progetto regionale di ricerca MACONDO
Il progetto regionale di ricerca MACONDO Reggio Emilia, 12-12 12-20082008 Relatrice: Cristina Pedroni Cos è MACONDO? Un progetto multicentrico di Ricerca Oncologica(di durata triennale) che coinvolge la
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero
Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi spesso non è
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliREGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI
REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -
DettagliIl modello organizzativo della Regione Lazio
Workshop Lo screening del cancro del colonretto mediante sangue occulto fecale ROMA, 4 Febbraio 2005 Il modello organizzativo della Regione Lazio Antonio Federici Responsabile U.O.C. Screening Screening:
DettagliMigliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale.
Progetto di audit clinico. Migliorare la gestione del paziente con BPCO in Medicina Generale. Razionale. Numerose esperienze hanno dimostrato che la gestione del paziente con BPCO è subottimale. La diagnosi
DettagliManuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO
Manuale del sistema di gestione U.O. FUNZIONE PROGETTUALE DEDICATA ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE IN AMBITO SANITARIO Documento: GEN-ESP-MG-Strutturaattività-00 Data modifica: 12/02/2008 Data stamp:04.06.2008
DettagliEquity audit: dalla teoria alla pratica. Presentazione di un caso studio: i programmi di screening
Equity audit: dalla teoria alla pratica. Presentazione di un caso studio: i programmi di screening Teresa Spadea, Nicolás Zengarini, Giuseppe Costa SCaDU Servizio Epidemiologia ASL TO3 Piemonte Coordinamento
DettagliData inizio effetti va. criticità. Incremento della comunicazione: 2 campagne informative. Avvio procedur a di gara per seleziona re soggetto privato
PROGRAMMA DI SCREENING MAMMOGRAFICO REFERENTE REGIONALE : dott.ssa Maria Giovanna TROTTA Uff. Prestazioni Assistenza Terr., Osp. e Politiche del farmaco Tel. 0971 668837 mail: giovanna.trotta@regione.basilicata.it
DettagliIstituto Nazionale di Statistica Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici
Circolare n. 1/SCU Protocollo n. Al Dirigente scolastico Indirizzo email Roma, Oggetto: 9 Censimento generale dell industria e dei servizi e Censimento delle istituzioni non profit. Rilevazione sulle istituzioni
DettagliCampobasso. E, p.c. Alla Dott.ssa Loredana Paolozzi Responsabile della Gestione Amministrativo -Contabile del Progetto Obesità
Campobasso Dipartimento di Prevenzione lì, 13/4/2010 U.O.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione Prot: 3324 Rif. Nota n. Oggetto: Piano Regionale della Prevenzione: Relazione sintetica, con riferimento
DettagliL altra strategia è trovare la malattia il più precocemente possibile, prima che si manifesti con dei disturbi (prevenzione secondaria).
SCHEDA PROGETTO Sezione Valle d Aosta CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE ALLO SCREENING PER LA PREVENZIONE DEL CANCRO AL SENO, DELLA CERVICE UTERINA E DEL COLON RETTO PROMOSSA DAL MINISTERO DELLA SALUTE IN
DettagliPROGETTI REGIONALI DI SCREENING ONCOLOGICI DI POPOLAZIONE ATTIVATI E IN CORSO. A) Prima parte: livello regionale
PROGETTI REGIONALI DI SCREENING ONCOLOGICI DI POPOLAZIONE ATTIVATI E IN CORSO A) Prima parte: livello regionale 1) Attivazione dei programmi di screening La Regione Emilia-Romagna, con circolare n. 38
DettagliPROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliProf. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene
Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali
DettagliLo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006
Agenzia Regionale Sanitaria Lo screening per il carcinoma colorettale Napoli 13 dicembre 2006 L organizzazione del programma di screening Dr.ssa G. Grazzini Protocollo organizzativo RESIDENTI 50-70ENNI
DettagliTavola rotonda: i coordinatori dei programmi di screening Esperienze a confronto
Tavola rotonda: i coordinatori dei programmi di screening Esperienze a confronto Roma A popolazione target: circa 160.000 soggetti da coinvolgere ogni due anni su 4 distretti Estensione : 2012 100%; 2013:
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliREGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE
REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Servizio Prevenzione PIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE 2005-2007 REGIONE LIGURIA Dipartimento Salute e Servizi Sociali Settore Livelli di Assistenza
DettagliVaccinazione HPV e prevenzione del Cancro della Cervice
Vaccinazione HPV e prevenzione del Cancro della Cervice Roma 27 Giugno 2012 Dr. L.R. Curia Dirigente Settore LEA Dipartimento Tutela della Salute Regione Calabria PNV Obiettivi specifici da raggiungere
DettagliRegione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della
DettagliBuone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici
Buone pratiche sulla sorveglianza e prevenzione degli incidenti stradali e domestici ROMA 5 dicembre 2011 2.1.1. Comunicazione dei dati delle sorveglianze e collaborazione con stakeholder esterni al SSR
DettagliScreening oncologici
Screening oncologici Il Centro Screening Oncologici, fa parte della UOC di Igiene e Sanità Pubblica nel Dipartimento di Prevenzione ed il Responsabile della struttura è il Dott. Francesco Silvio Congiu.
Dettagli- programma di screening per i tumori della cervice uterina - programma di screening per i tumori della mammella
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA Servizio di Medicina Preventiva nelle Comunità CENTRO DI PREVENZIONE DEI TUMORI FEMMINILI - programma di screening per i tumori della cervice uterina - programma di screening
DettagliProgressione dello screening in vista di una copertura effettiva superiore al 95% entro la fine del progetto (31/12/2007)
Allegato A In risposta alle osservazioni sul progetto di screening colorettale della Regione Emilia- Romagna: Progressione dello screening in vista di una copertura effettiva superiore al 95% entro la
Dettagli1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO
1 GIORNATA DI STUDIO SUL PROGRAMMA DI SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO SIGNIFICATO E RUOLO DEL CENTRO SCREENING NELLA GESTIONE E CONTROLLO DEL PROGRAMMA BOLOGNA, 10 MARZO 2005 dr.ssa
DettagliLa multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
DettagliCORSO PRATICO DI FORMAZIONE ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE GESTIONALE WEB-BASED DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI
CORSO PRATICO DI FORMAZIONE ALL UTILIZZO DEL SOFTWARE GESTIONALE WEB-BASED DEL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEI PROGRAMMI DI SCREENING ONCOLOGICI Il corso ha l obiettivo di illustrare il nuovo Sistema
DettagliProt. n. DIRS/DIR/401 Palermo, 28/02/2007
R E P U B B L I C A I T A L I A N A Num. cod. Fiscale 80012000826 REGIONE SICILIANA Partita I.V.A. 02711070827 ASSESSORATO PER LA SANITA' Dipartimento Ispettorato Regionale Sanitario Segreteria Direzione
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 466 DEL 22/04/2015 OGGETTO: Approvazione "Progetto di Sviluppo delle cure domiciliari
DettagliAllegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI
Allegato B alla deliberazione della Giunta della Comunità n. dd..04.2015 TIROCINI FORMATIVI ESTIVI Il progetto operativamente si svilupperà tramite Comunità Alto Garda e Ledro Comuni e Agenzia del Lavoro
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIREZIONE GENERALE DELLA COMUNICAZIONE E DELLE RELAZIONI ISTITUZIONALI REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DEGLI OPERATORI ECONOMICI DI CUI ALL ART. 125 DEL D. LGS. 163/2006
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliDIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE
DIPARTIMENTO ONCOLOGICO DELLA PROVINCIA DI PAVIA DOCUMENTO DI ANALISI E INDIRIZZO TRIENNALE INDICE PREMESSA ANALISI DELLE CRITICITA' TERRITORIALI AREE PRIORITARIE DI INTERVENTO NEL RISPETTO DEGLI INDIRIZZI
DettagliCOMUNICATO STAMPA. Per seno e cervicocarcinoma già spedite nelle abitazioni degli utenti circa 8.000 missive di convocazione.
REGIONE ABRUZZO AZIENDA SANITARIA LOCALE n. 1 Avezzano-Sulmona-L Aquila ---------------------------------- Sede Legale - Via Saragat 67100 L Aquila Ufficio Stampa Vittorio Tucceri 333/4647018 Giovedì 18-9-
DettagliServizio del Personale
Servizio del Personale Progetto di Screening del tumore della Mammella INTERPELLO finalizzato all utilizzo temporaneo presso altra struttura di personale dipendente, ai sensi dell art. 7 del Regolamento
DettagliTITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014.
TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. Ferrera G.* Cilia S.**, Puglisi C.***, Aprile E., Venga R.. * Resp. U.O. Epidemiologia
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I
DettagliSCREENING. REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011. Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto
Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011 SCREENING Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto 1 Diagnosi precoce
DettagliSistema di gestione della Responsabilità Sociale
PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema
Dettagli17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING
17. SISTEMA COMUNICAZIONE E MARKETING Nel 2000 è stato istituito il Sistema Comunicazione e Marketing, in applicazione di una specifica normativa ed in attuazione del Piano Sanitario Regionale 1999-2001.
DettagliInformatizzazione delle strutture:
Informatizzazione delle strutture: 9 anni di esperienza e Rete Oncologica Trentina Enzo Galligioni Oncologia Medica, Trento 1 Assistenza sanitaria in Trentino: Peculiarità organizzative Provincia Autonoma
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliMigliorare l informazione e l accesso ai servizi per il cittadino: il ruolo dell Azienda e del Medico di Famiglia
Migliorare l informazione e l accesso ai servizi per il cittadino: il ruolo dell Azienda e del Medico di Famiglia Dr. Alberto Carrera Responsabile Sistema Informativo Aziendale ASL1 Imperiese Dr. Roberto
DettagliProt.n. 7030 Roma, 29.10.2012
Prot.n. 7030 Roma, 29.10.2012 Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Ai Referenti Regionali per le Attività Musicali LORO SEDI Oggetto:Assetto strutturale, organizzativo
DettagliPEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009
PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
Dettagliin collaborazione con PROGETTO
in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia
DettagliDiagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010
Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliTavola rotonda. Metodi di finanziamento e incentivi per l'avvio dei programmi di screening nel sud
Convegno Nazionale G.I.S.Ci. Catania, 3-4 maggio 2007 Tavola rotonda Metodi di finanziamento e incentivi per l'avvio dei programmi di screening nel sud R. Pizzuti Regione Campania I sistemi di finanziamento
DettagliREGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO
REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell
DettagliLaboratorio Marketing Sociale a.a. 2006/2007
Laboratorio Marketing Sociale a.a. 2006/2007 Campagna per la sensibilizzazione alla prevenzione dei tumori femminili A cura di: Giulia Giuffrida Chiara Cascio Elisa Golinelli Chi siamo Azienda Unità Sanitaria
DettagliRev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo
Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPolitecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.
2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta
DettagliPON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011
PON FESR AMBIENTI PER L APPRENDIMENTO PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO ANNUALE DI ESECUZIONE - ANNO 2011 L avanzamento del PON FESR nel 2011 in sintesi L attuazione del PON FESR mantiene e rafforza gli elementi
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliComune di Padova. Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova
Comune di Padova Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 17 giugno 2011 Indice CAPO I PRINCIPI GENERALI...2 Articolo
DettagliAQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA
AQ DELLA RICERCA SCIENTIFICA Gli attori Attori del processo di Assicurazione della Qualità della Ricerca Scientifica Dipartimentale sono: a) Il Rettore b) il Senato Accademico (SA) c) il Consiglio di Amministrazione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Repertorio n. 507/2012 Protocollo n. 17166/VII/3 Bergamo, 7 settembre 2012 Oggetto: nomina del responsabile esterno della conservazione sostitutiva in formato digitale degli ordinativi informatici di incasso
DettagliProgrammazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio
Programmazione territoriale per il benessere e la salute: quale ruolo per il consultorio Dott.ssa Simona Arletti Assessore alla Salute e Pari Opportunità Comune di Modena Funzione dei consultori familiari
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliPrefettura di Roma Ufficio Territoriale del Governo
Prefettura di Roma Ufficio Territoriale del Governo Ufficio del Rappresentante dello Stato e della Conferenza permanente Via IV Novembre 119/A 00187 ROMA Tel. 06/67294481-4344 Monitoraggio del processo
DettagliLettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde
Lettura critica dei Piani Pandemici di alcune ASL lombarde Dott. Marco Gaietta Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva Università degli Studi di Milano Obiettivo dello studio Valutare la corrispondenza
DettagliALLEGATO. Fase operativa area socio-sanitaria (ASL)
ALLEGATO PROGETTO DI IMPLEMENTAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIZZATO PER LA DEFINIZIONE DI UN PAI INTEGRATO A FAVORE DI CITTADINI IN CONDIZIONI DI NON AUTOSUFFICIENZA Ne La DGR n. 8243 del 22.10.2008, allegato
DettagliComune Capofila : VETRALLA
PROGETTI DI INTERVENTI E SERVIZI PER LE ESIGENZE DEI PICCOLI COMUNI APPARTENENTI AL DISTRETTO SOCIALE VT 4 -Anno 2010- Comune Capofila : VETRALLA Comuni di : Barbarano Romano Villa San Giovanni in Tuscia
DettagliCHIARIRE LE CAUSE DEI LUNGHI TEMPI DI RISPOSTA DEI SERVIZI DI CITOLOGIA PER LA LETTURA DEI PAP-TEST
Data: 30/11/07 CHIARIRE LE CAUSE DEI LUNGHI TEMPI DI RISPOSTA DEI SERVIZI DI CITOLOGIA PER LA LETTURA DEI PAP-TEST (Allegato 2 al cronoprogramma dello screening del tumore del collo dell utero) STATUS
DettagliSTATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007
STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 REGIONE: Lazio TITOLO: Interventi par la Prevenzione dell Obesità nella Regione Lazio Il
DettagliManuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture
DettagliPROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO
PROGRAMMA DI PREVENZIONE CARDIOVASCOLARE nella REGIONE VENETO Il programma di prevenzione cardiovascolare è stato attivato nella Regione Veneto nel corso del 2008, dopo una fase di preparazione durata
DettagliCittà di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013
Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche
DettagliProgetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze
Progetto IDENTITAS: Formazione agli operatori di Bilancio di Competenze Provincia di Roma Anno 2005 Indice Il problema affrontato...3 Obiettivi attesi/risultati raggiunti...3 Soggetti coinvolti...3 Il
DettagliMANDATO INTERNAL AUDIT
INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 177 del 31 12 2014
50888 50889 50890 Sezione 1 - Offerta Formativa Trasversale e di Base Sezione Percorso Il sistema e le procedure degli Uffici Giudiziari Formativo Obiettivi del modulo Livello Durata (in ore) Prerequisiti
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883
740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra
DettagliDISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45
DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 19 2. TITOLO AZIONE Spazio di consulenza e sostegno alle famiglie e agli adolescenti 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività
DettagliFORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
DettagliLa finalità del presente avviso è quella di individuare i soggetti interessati alla co-progettazione per l anno 2014-2015
Avviso rivolto ai soggetti istituzionali, del Terzo settore e alle agenzie di spettacolo e culturali, con esperienza almeno biennale maturata nel Friuli Venezia Giulia nel settore penitenziario della devianza
Dettagli