ANNO SCOLASTICO PROGRAMMI SCOLASTICI DELLA MATERIA LATINO CON CRITERI DIDATTICI
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- Marianna Perrone
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1 LICEO GINNASIO STATALE DANTE ALIGHIERI ROMA ANNO SCOLASTICO PROGRAMMI SCOLASTICI DELLA MATERIA LATINO CON CRITERI DIDATTICI CLASSE 1^ LICEO SEZ. C PROF. ROBERTO CAVALIERI
2 PREMESSA Nel presente fascicolo vengono illustrati per la disciplina gli obiettivi che si desidera raggiungere e, in linea generale, i programmi che si intende svolgere. La seguente programmazione non è quindi pienamente completa né definitiva, ma passibile di modifiche in conformità alla risposta da parte degli studenti agli stimoli culturali proposti, e alle esigenze che si presenteranno nel corso dell'anno scolastico. 2
3 PROFILO DELLA CLASSE. La classe, composta da 26 alunni, prevalente nel numero la componente femminile su quella maschile, dalle prime impressioni risulta composta da ragazzi abbastanza desiderosi di crescere dal punto di vista umano e culturale. Nonostante la naturale vivacità che può caratterizzare un gruppo classe, mi è possibile svolgere con serenità la didattica, con una rispondenza a livello di interesse e impegno da parte della maggioranza dei discenti. E inoltre già da ora possibile evidenziare un gruppo di alunni piuttosto motivato, su cui si farà leva perché funga da sprone al gruppo. A queste peculiarità si aggiungono le difficoltà e i problemi che oserei definire quasi generazionali: come molti loro coetanei anche gli alunni della 1^ Liceo sez. C presentano alcune difficoltà in una precisa comunicazione verbale, una certa tendenza all approssimazione non solo nell enucleare concetti, ma anche nello spiegarli o nel riferirli in un eloquio con dignitosa proprietà lessicale e adeguate abilità logicoargomentative; il mio lavoro sarà orientato a colmare lacune ed educare ai meccanismi del parlare e del ragionare e la buona volontà almeno per ora dimostrata dagli studenti lascia ben sperare in una futura riuscita in proposito. Si cercherà anche di educare il gruppo classe ad una disciplina sempre più consona all età ormai quasi adulta e alla serietà dell Istituto e degli studi che esso ospita, nel rispetto di sé, degli altri e dell ambiente scolastico. 3
4 FINALITÀ GENERALI DELLA MATERIA LATINO. Lo studio del latino nei due anni del primo biennio ha per obiettivo l'apprendimento da parte dell'alunno delle conoscenze di base della morfologia e della sintassi, ed è propedeutico ad una interpretazione matura e consapevole di testi di autori classici, che lo studente affronterà nel corso liceale. Il lavoro che impegnerà docente e discenti, sarà dunque tecnico, tuttavia il ciclo di lezioni intende promuovere uno studio del latino che non sia una acquisizione meccanica di norme astratte, ma anzitutto una guida alla comprensione del codice linguistico in cui si sono espressi i valori di una cultura per molti aspetti tuttora nostri. La descrizione della lingua sarà concepita in funzione della traduzione, tenendo sempre presente che la finalità dell'insegnamento delle lingue classiche è comunque la lettura di testi e non la loro produzione: quindi si prediligerà la traduzione in italiano rispetto a quella in latino. Non solo: la sempre più crescente abilità esegetica e traduttiva consentirà all alunno mediante la lettura di testi in lingua originale di avvicinarsi al segmento più antico della cultura occidentale, prendendo consapevolezza della propria identità culturale, delle radici della storia linguistica, culturale e politica dell Italia e dell Europa, attraverso il recupero di archetipi storico-culturali classici. L'impostazione del lavoro sarà quella collaudata dai grammatici tradizionali, senza avventure metodologiche, anche se spogliata di eccessive rigidità dogmatiche. Oggi al sistema normativo (costituito dalla anticipazione della 4
5 regola e successiva sua applicazione) si è inclini a privilegiare la grammatica euristica e il sistema induttivo; il metodo induttivo senza dubbio coinvolge maggiormente l'alunno, ne mantiene vivo l'interesse e rafforza le sue motivazioni all'apprendimento, tuttavia da più parti è stato sottolineato che anche esso presenta dei limiti (ad esempio la frammentarietà) e non si adatta pienamente alle esigenze di una conoscenza completa. Esso si basa sulle più recenti vedute di una glottodidattica che tende ad adattarsi a quanto l'allievo oggigiorno desidera o può fare, bollando come ambiziosi e velleitari i programmi scolastici vigenti, che però sono sempre e comunque ciò che alla fine, in sede ufficiale, viene richiesto all'alunno di sapere. Ne è conferma il brano di versione proposto alla prova degli esami di stato che si svolgono alla fine di ogni anno scolastico. Tutto ciò ribadisce pertanto la necessità di un equilibrio fra induzione di dati, loro normalizzazione e sistemazione: esso sarà alla base dell'intero mio corso. La lezione avrà quindi un impostazione tradizionale: verrà da me in classe spiegata la regola o il costrutto grammaticale, seguirà quindi l esercizio di applicazione o reperimento della regola nel contesto della traduzione e analisi di brani di versione da parte degli alunni, prima in classe con il docente, poi a casa da soli. L'analisi della morfologia sarà collegata a quella della sintassi: non una anticipazione di quest'ultima rispetto alla morfologia, ma una contemporaneità senza la quale, d'altronde, non sarebbe possibile alcuna traduzione. 5
6 Quanto detto non deve comunque far perdere di vista che l'esame delle lingue classiche, soprattutto del latino, è uno dei mezzi di educazione linguistica e di più generale riflessione sui meccanismi che regolano la comunicazione verbale. Di conseguenza, anche per rendere più divertente la materia, per quanto possibile, si cercherà di favorire interventi complementari ed interdisciplinari con l'insegnamento della lingua italiana e delle lingue straniere. Tutto ciò ribadisce implicitamente l obiettivo fondamentale dello studio di materie apparentemente inutili come il latino: attraverso l esercizio della traduzione si mira a potenziare le capacità logico-deduttive, di concentrazione, di approfondimento, di intuizione e di analisi dell alunno. Arrivare a saper tradurre correttamente un brano di Cicerone non significa soltanto aver acquisito la conoscenza della lingua in cui esso è stato scritto ma soprattutto dimostrare di aver raggiunto un buon livello di logica, intuizione e deduzione: significa sapersi concentrare e riflettere. Verrà mantenuta l'impostazione didattica tradizionale, essendo personalmente convinto che alcune nuove metodologie, con la pretesa di semplificare la materia, invece di facilitarne lo studio lo complicano. Si insisterà quindi anche su alcuni elementi precipui (l'analisi logica, ad esempio) che alle volte vengono erroneamente messi in secondo piano, in nome di una presunta modernità metodologica che dà all'alunno l'illusione di imparare studiando di meno, garantisce al docente un facile momentaneo consenso, ma che con il tempo può risultare quanto meno nociva. 6
7 OBIETTIVI SPECIFICI DELLA MATERIA LATINO Gli obiettivi specifici dello studio della lingua latina nel primo biennio sono il raggiungimento da parte dell allievo della acquisizione degli elementi della morfologia e sintassi (conoscenze) e della capacità di applicarli nella traduzione (competenze). Le conoscenze relative al programma dell anno in corso sono: lo studio della morfologia del nome (declinazione di sostantivi, aggettivi, pronomi, alterazione dell aggettivo) lo studio della morfologia del verbo (flessione del verbo sum e delle quattro coniugazioni attive, passive e deponenti) lo studio delle parti invariabili del discorso (avverbi, congiunzioni, preposizioni, interiezioni) lo studio dei primi elementi di sintassi del periodo (prop. temporali, causali, finali, consecutive, infinitive, cum narrativo, ablativo assoluto). Tutto ciò deve tradursi nella capacità di tradurre correttamente brani di versione, cioè di applicare la regola studiata. Affinché vengano raggiunte tali competenze (il cui livello è sempre e comunque condizionato non solo dallo studio ma anche, in alcuni casi soprattutto, dalle capacità intellettivocognitive di ogni singolo discente) si procederà ad una serie di esercizi propedeutici in proposito: -ricercare nel testo le regole di fonetica, morfologia e sintassi studiate -stabilire autonomamente relazioni fra gli elementi di una frase 7
8 -svolgere esercizi di rielaborazione e retroversione, cioè: saper passare dal singolare al plurale e da un caso ad un altro di un sostantivo saper passare da un modo ad un altro, da un tempo ad un altro, da una persona ad un altra di un verbo saper distinguere i modi finiti da quelli infiniti saper effettuare l analisi della proposizione nei suoi elementi più semplici saper effettuare l analisi del periodo nelle sue strutture più lineari saper tradurre brani di media difficoltà. Si intende affrontare il programma specifico con la seguente scansione: Trimestre - Principali regole di fonetica e di accentazione per una corretta lettura. - La prima, seconda e terza declinazione e loro eccezioni. - Gli aggettivi di prima e seconda classe. - Il verbo sum e le quattro coniugazioni attive. - La proposizione infinitiva. Pentamestre - La quarta e quinta declinazione e loro eccezioni. - I gradi di alterazione dell'aggettivo. - L'avverbio e i suoi gradi di alterazione. - I pronomi. - I numerali. 8
9 - Le quattro coniugazioni passive e deponenti. - Il cum narrativo. - La proposizione finale. 9
10 VALUTAZIONE La valutazione è forse il compito più difficile fra quelli che i docenti sono chiamati ad assolvere. Il giudizio non è mai (o almeno non dovrebbe esserlo) un premio o una punizione per i discenti, quanto piuttosto un mezzo per far capire loro quanto sanno, quanto non sanno e quanto dovrebbero sapere: ecco perché si avverte fortemente da parte del docente la necessità di obiettività, che però inevitabilmente si scontra con la realtà dell agire quotidiano in classe, che non è solo trasferimento di un patrimonio di specifiche conoscenze, ma educazione allo studente e alla persona: ciò non è definibile in schemi fissi, rigidi e obiettivi nel senso più stretto del termine. Questa premessa è indispensabile ai criteri di valutazione, poiché ho sempre ritenuto che al raggiungimento delle finalità di ogni singola disciplina, e quindi al conseguimento della sufficienza, non concorra solo la reale conoscenza di quanto richiesto al discente ma anche, sempre entro determinati limiti, altri fattori come l impegno, l attenzione, l interesse per la disciplina, il miglioramento graduale nel tempo. Ma questi fattori non sono oggettivamente quantificabili e valutabili: la loro valutazione rimane quindi prerogativa del docente, che di volta in volta, caso per caso, decide come e in quale misura considerarli. Per i criteri di valutazione ci si atterrà a quanto deciso dal consiglio di dipartimento in data Nel corso dell anno scolastico, conformemente a quanto deciso dal consiglio di dipartimento, gli studenti verranno sottoposti a verifiche scritte, che consisteranno nella traduzione dal latino di brani di media difficoltà, e a 10
11 verifiche orali, che consisteranno nel saggiare la loro conoscenza della grammatica e la loro capacità di applicarla nella traduzione: le verifiche orali potranno consistere anche in test scritti validi per l orale. Per il numero minimo delle verifiche orali e scritte ci si atterrà a quanto deciso dal consiglio di dipartimento in data BIBLIOGRAFIA G. De Bernardis, A. Sorci, Studiamo il latino Teoria, Palumbo G. De Bernardis, A. Sorci, Studiamo il latino Esercizi 1, Palumbo G.Griffa, Versioni latine per il primo biennio, Petrini, Roma, 20 ottobre ROBERTO CAVALIERI 11
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