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1 INTRODUZIONE ASSEMBLEA DONNE SPI CGIL RIMINI DEL Perché L Assemblea delle Donne dello SPI? Perchè il Coordinamento Donne nello SPI? A che cosa serve? Esiste ancora una specificità nella rappresentanza che si possa far risalire al genere femminile? Bene, secondo me si. E nel dirlo, mi rendo conto che è un'affermazione che non può prescindere dalla mia esperienza sia personale, sia generazionale. Sono convinta che avere mantenuto, come ha fatto lo SPI (e non ha fatto la CGIL ) il ruolo dei Coordinamenti Donne, sia anche frutto di una cultura delle donne della nostra generazione. L'articolo 23 dello Statuto, affida un ruolo importante ai Coordinamenti Donne, li definisce sedi di relazione politica tra le donne e gli attribuisce poteri e prerogative, quali ad esmpio il diritto di proposta nella scelta dei gruppi dirigenti. L'articolo 24 assegna poi all'assemblea delle Donne la definizione dei programmi di lavoro, linee di intervento e di verifica delle politiche rivendicative, tra un congresso e l'altro, ai vari livelli della nostra organizzazione. Per noi, il documento Le idee delle Donne approvato dal Congresso Regionale SPI E.R. rappresenta l'insieme dei temi da assumere e degli obiettivi da perseguire. Quindi, i Coordinamenti Donne (per il territorio riminese, sia il Coordinamento Donne provinciale, sia i Posti delle Fragole), sono in realtà luoghi nei quali si valorizzano le differenze, si elaborano idee e proposte che vanno ad arricchire tutta la politica sindacale dello SPI. Quindi non c'è separatezza, c'è un punto di vista di genere, c'è una visione specifica, maggiore duttilità a rappresentanza, ci sono sicuramente stimoli affinché lo SPI assuma sempre di più le diversità, le differenze, come valore e come espressione di bisogni e diritti da realizzare e rendere esigibili, per essere più rappresentativi di una condizione: essere donne non più giovani in questa società. Temi quali la resilienza, la cittadinanza attiva, la memoria, sono essenziali per dare significato e qualità al tempo in più conquistato; sono modi per utilizzare questo nostro tempo in più, per trasmettere saperi ed esperienze alle generazioni più giovani, sono sfide belle da progettare, valorizzare e realizzare per dare più senso e significato alla nostra età. Sono consapevole, ovviamente, che vi possano essere opinioni e idee diverse e che vi siano donne anche della

2 nostra generazione che non sentano l'esigenza di una sede di elaborazione e di proposta di genere femminile e che ritengano sufficiente l'appartenenza alla CGIL per sentirsi rappresentate. Mi piacerebbe che questa nostra assemblea fosse la sede nella quale avviare questo confronto tra di noi. >>>PARLIAMONE <<< Il tema della rappresentanza e della rappresentatività delle donne nel sindacato è un residuato della stagione dei Movimenti delle Donne o le differenze continuano ad esistere? La nostra storia è certamente legata alle conquiste fatte negli anni settanta che è stata una grande stagione di conquiste di diritti civili e del lavoro, Ma oggi? Qual'è la realtà che stiamo tutti condividendo? Se guardo alle condizioni di vita e di lavoro delle giovani donne, mi sembra che alle differenze storiche del nostro Paese si sommino quelle del tempo presente, segnato da lavori precari e discontinui, da servizi per l'infanzia insufficienti; segnato da una crisi terribile che ha prodotto la perdita di milioni di posti di lavoro. Una crisi che ha prodotto paura, incertezza nell'idea stessa di avere un futuro. Superfluo dire che i fatti di questi giorni aggravano ulteriormente lo scenario! E' banale dirlo, ma resto convinta che nulla di buono potrà accadere se non si rimette in opera un governo negoziale dei conflitti e se non si mettono in moto processi di superamento delle diseguaglianze e delle ingiustizie feroci che sono sotto gli occhi di noi tutti. Tornando ai temi della nostra Assemblea, occorre anche che ci si chieda come e quanto rappresentiamo e tuteliamo quel 54% di donne che sono iscritte allo SPI.In Italia l'importo medio annuo lordo della pensione corrisposta alle donne si attesta a euro contro i euro annuo degli uomini. Anche nella nostra regione e nella nostra provincia le donne pensionate percepiscono importi molto più bassi di quelli degli uomini. Le differenze degli importi pensionistici tra uomini e donne non sorgono dal nulla e non nascono per caso, sono legati ad una condizione lavorativa e sociale che chiede di essere assunta e rappresentata!

3 ll lavoro fatto sul territorio, nei Luoghi delle Donne e dal Coordinamento Donne SPI, si è caratterizzato per la ricchezza di idee, di libertà e di iniziative; ha mostrato la capacità delle donne di raccontarsi, di stare insieme, di cogliere i problemi e di fare proposte per risolverli (vedi la proposta di realizzazione del Condominio Sociale e Solidale o l'esperienza concreta dei Centri di Animazione Sociale come luoghi di sollievo e sostegno alla domiciliarità) E' un patrimonio da sostenere e valorizzare, una ricchezza di tutto il Sindacato Pensionati riminese e non solo! Le difficoltà che viviamo sul piano economico, sociale ed etico e la crisi del ruolo di rappresentanza del sindacato, richiedono alla nostra organizzazione un salto di qualità nella relazione con le persone che diciamo di voler rappresentare e tutelare. E' necessario mettere al centro la persona, la partecipazione democratica e l'ascolto di coloro che rappresentiamo, anche quando ci dicono cose che non condividiamo o quando criticano le scelte che si fanno, ai vari livelli della nostra organizzazione. Lo SPI con il mantenimento dei Coordinamenti Donne, ha anche scelto di avere e mantenere luoghi aperti a iscritte e non iscritte, dunque luoghi di sperimentazione di una rappresentanza più ampia, forse più incerta ma meno omologata e quindi più vitale. Nel nostro territorio, il Coordinamento Donne provinciale, non ha sempre funzionato al meglio, ci sono stati alti e bassi, nel corso di questi anni. Invece, la scelta della costruzione dei luoghi delle donne e cioè l'esperienza dei Posti delle Fragole, è stata sicuramente di più ampio successo. A oggi ne esistono n. 5, sono di fatto i Coordinamenti Donne delle Leghe SPI CGIL di Riccione, Bellaria, Rimini (6 Leghe), Morciano e Cattolica. In questi luoghi, dicevo già prima, della ricchezza di elaborazione e di proposta, fatti nel corso del tempo, anticipando il tema del CO HOUSING, avviando tutta la sperimentazione e il percorso sulla memoria e sui laboratori di scrittura autobiografica, che proseguono tutt'ora e che dovranno continuare, per lasciare traccia di noi, per contribuire a far crescere consapevolezza di se ma anche cura di se!

4 Giovanna Gazzoni e Clara Piacentini, le nostre docenti dei laboratori di scrittura autobiografica, per il 2014 e 2015 hanno così definito gli obiettivi dei laboratori che stiamo realizzando nei Posti delle Fragole: Sperimentare un breve percorso di riflessione sulla propria storia, per rafforzare la consapevolezza di essere protagoniste di una storia unica e irripetibile Stimolare il desiderio di capire chi siamo e come lo siamo diventate Accedere a possibilità di cambiamento e di progettualità nel proprio presente e nel futuro Favorire la conoscenza e la socializzazione all'interno del gruppo Assumere un atteggiamento più responsabile e partecipe all'interno del proprio Posto delle Fragole e del Coordinamento Donne dello SPI; elaborare nuove proposte per iniziative da estendere sul territorio Nel Documento conclusivo del nostro Congresso provinciale dello scorso anno, al punto 3, sta scritto: La positiva esperienza dei Posti delle Fragole deve proseguire e saper promuovere partecipazione attiva, protagonismo e responsabilità dirigenti, da parte delle donne dello SPI. I luoghi delle Donne, come peculiare esperienza dello SPI della provincia di Rimini, debbono continuare ad ampliarsi, allo scopo di costituire i coordinamenti donne in tutte le Leghe, obiettivo non ancora raggiunto e da perseguire. Inoltre, è indispensabile sviluppare maggiormente la contrattazione di Genere a partire dalla ripresa del confronto con l Amministrazione Comunale di Riccione, in merito alla realizzazione del Condominio Sociale Solidale. Sostenere e proporre nuove forme di abitazione (Co Housing Social Housing) per contrastare solitudine e fragilità, senza ledere l autonomia delle persone anziane, in particolare donne, rappresenta una priorità e una scelta di civiltà per rispondere positivamente al tema dell invecchiamento della popolazione e delle problematiche connesse. Per queste ragioni è importante inserire le rappresentanti dei Coordinamenti Donne SPI nelle delegazioni trattanti. Il Potenziale delle Donne, nello SPI riminese è alto, ma secondo me si deve ulteriormente sviluppare e organizzare. Oggi sono state convocate n. 114 donne, in ossequio al rapporto delegate/iscritte pari a una delegata ogni 119 iscritte. Vi immaginate 114 donne costantemente presenti, propositive e attive??? Sono una forza irresistibile, capace di fare tante cose utili a se stesse e al sindacato!

5 Oggi siamo presenti in tante, la sala è piena,ma non arriviamo certo a 114, i Segretari di Lega sono presenti ed hanno cooperato alla riuscita dell'assemblea, sono elementi importanti e positivi da valorizzare e mantenere nel tempo. Il tema/problema della continuità nella partecipazione delle donne alla vita del sindacato, non si presenta certo per la prima volta, molte sono le ragioni e le cause, dagli impegni nel lavoro di cura, alla insofferenza per i riti, i tempi, il linguaggio che sovente si utilizza nel dibattito sindacale, fino alle delusioni per carenza di risultati. Per cercare di indagare meglio il problema, nel mese di ottobre 2014, abbiamo scelto di realizzare un breve Laboratorio Formativo, (progetto che è stato assunto e condiviso anche a livello regionale) nel quale chiedere alle donne neo elette dal Congresso, nel Direttivo dello SPI provinciale, di identificare criticità, limiti, opportunità, soluzioni, proposte di lavoro, per cambiare e permettere un maggiore protagonismo, una maggiore coesione e visibilità delle donne, presenti negli organismi dirigenti dello SPI Provinciale. Il report scaturito dal Laboratorio, di cui leggerò una breve sintesi e che vi invito a leggere per intero, mette in evidenza una serie ampia di criticità e individua proposte e progetti, ovviamente da valutare, condividere ed eventualmente assumere negli organismi dirigenti. Si tratta di riflettere e ragionare insieme non necessariamente condividere tutto! E' un lavoro sicuramente stimolante sul quale sarà opportuno tornare a discuterne tutti insieme, nel Direttivo dello SPI! Confermare l impegno a promuovere una partecipazione visibile e attenta delle donne alla vita dello SPI CGIL del nostro territorio, per favorire il contributo insostituibile delle donne all'elaborazione delle politiche e delle strategie sindacali, richiede originalità e libertà di pensiero, esige il rifiuto dell omologazione ad un modello precostituito e richiede la capacità di mettersi costantemente in discussione per affrontare, insieme a tutto il sindacato, il presente e il futuro! Per essere coerenti con quanto affermato sino ad ora, è necessario porci obiettivi da raggiungere e progetti da realizzare. Innanzitutto, occorre rendere maggiormente visibile, la funzione ed il ruolo del Coordinamento, sia dentro lo SPI e la CGIL, sia mettendo in campo iniziative pubbliche sui temi dell'abitare, del Co Housing e del Social Housing (vi invito a leggere la scheda una casa per over 65, dove vivere una menopausa rivoluzionaria), sul tema della medicina di genere, dei Consultori per le donne non più

6 giovani, sul tema delle Case della Salute; sul tema delle povertà delle donne pensionate e del diritto ad un reddito dignitoso. Tali iniziative potranno essere di stimolo e supporto per una Contrattazione Territoriale Sociale efficace e acquisitiva, come racitano sia il Documento Provinciale Unitario, sia il Documento Regionale Unitario, da realizzare con i Comuni e con i Distretti. I Luoghi delle Donne, insieme a tutti gli operatori e attivisti dello SPI presenti nelle 16 Leghe del nostro territorio, sono i sensori che, se attivati correttamente, possono contribuire a raccogliere i bisogni delle donne e degli uomini che vogliamo rappresentare, radicando maggiormente la nostra azione contrattuale nel territorio. La nostra Assemblea ha anche il compito di eleggere: il nuovo Coordinamento Donne, che vi propongo nel numero di 25, ma che come per il precedente Coordinamento, propongo che sia aperto ad ulteriori partecipanti che ne facessero richiesta. il nuovo Esecutivo, che vi propongo nel numero di 9, ha lo scopo e la funzione di un organismo snello e di rapida convocazione per il governo delle iniziative che il Coordinamento provinciale deciderà di realizzare e per evitare la solitudine della donnasolaalcomando. la Delegazione all'assemblea regionale del 22 gennaio 2015 a Riccione nel numero di 9 delegate. la Responsabile del Coordinamento Donne provinciale SPI CGIL Rimini

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