COMUNE DI RIPA TEATINA
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- Federigo Moro
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1 COMUNE DI RIPA TEATINA (Provincia di Chieti) Originale Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale Seduta del Numero 41 Sessione Ordinaria, Seduta di Prima convocazione Oggetto: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. L anno duemilatredici, il giorno venticinque del mese di ottobre alle ore 19:00 in Ripa Teatina e nella Casa Comunale, IL CONSIGLIO COMUNALE Convocato nei modi e nelle forme di legge, con lettera n. in data, si è riunito con l intervento dei sigg: Nominativo DOTT. RUCCI IGNAZIO PETRUCCI MAURO PALLADINETTI GIANLUCA LUCIANI ROBERTO NICOLO' MORENO MARCELLO CINZIA PATRIARCA ANDREA ZUCCARINI FERNANDO P P P P P P P P Pres./Ass. Certificato di pubblicazione Su analoga certificazionedel Messo Comunale certifico che la presente deliberazione è stata affissa all albo pretorio il e vi rimarrà per 15 giorni consecutivi ai sensi del 1 comma dell art.14 del Decreto Legislativo , n 67. Ripa T., IL SEGRETARIO DOTT. TRULLO OSVALDO Consiglieri assegnati n. 8 presenti n. 8 assenti n. 0. Partecipa il SEGRETARIO COMUNALE DOTT. TRULLO OSVALDO. Riconosciuto legale il numero degli intervenuti, il Sig. DOTT. RUCCI IGNAZIO, nella sua qualità di SINDACO, assume la presidenza e dichiara aperta la seduta.
2 IL CONSIGLIO COMUNALE IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - l art. 14 del D.L. n 01/011 convertito dalla legge n 14/011 e s.m.i. ha istituito a decorrere dal il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni; - a decorrere dal sono soppressi tutti i pre-vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani quindi, per il Comune di Ripa Teatina viene soppressa la TARSU di cui al D.Lgs. n ; - la legge di stabilità 013, legge n 8 del , ha apportato modifiche alla disciplina originaria della TARES; - l art. 14 comma 3 del D.L. n 01/011 stabilisce che il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe in conformità al piano finanziario del servizio di gestione rifiuti redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dall autorità competente; - la tariffa deve coprire tutti i costi dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani e assimilati agli urbani avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della normativa vigente; - le componenti dei costi sono definite nel D.P.R. n 158/1999 che contiene le norme per l elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa per i servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani. Tale metodo è richiamato anche per la TARES dall art. 14 comma 9 del D.L. n 01/011; - il successivo comma 11 stabilisce che la tariffa è composta, (art. 49 D.Lgs. n /1997), da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere ed ai relativi ammortamenti e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all entità dei costi di gestione in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio; - i criteri per l individuazione dei costi del servizio e gli elementi necessari alla determinazione della tariffa sono stabiliti dal D.Lgs. n 158/1999 recante il metodo normalizzato ;
3 - l articolo 14 comma 3 del D.Lgs. n 01/011 stabilisce che il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe del tributo in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani; - le tariffe vanno determinate per fasce d utenza, suddividendole in parte fissa, determinata sulla base delle componenti essenziali del costo del servizio, con riferimento agli investimenti per le opere e relativi ammortamenti, ed in parte variabile, rapportata alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e all entità dei costi di gestione degli stessi; - Richiamata la deliberazione G.C. n.154 del con la quale si era provveduto ad approvare il Piano Finanziario per l esercizio 013 redatto dagli Uffici Comunali ed allegato alla citata deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale; - Considerato che il predetto Piano Finanziario è stato redatto secondo le indicazioni e i criteri previsti dal DPR n 158/1999; - Rilevato che il piano finanziario ai sensi del DPR n 158/1999 comprende: a) il programma degli interventi necessari; b) il piano finanziario degli investimenti; c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all utilizzo di beni e strutture di terzi o all affidamento di servizi a terzi; d) le risorse finanziarie necessarie; - Considerato, infine, che il piano finanziario è corredato da una relazione in cui è indicato: a) il modello gestionale ed organizzativo; b) i livelli di qualità del servizio al quale deve essere commisurata la tariffa; c) la ricognizione degli impianti esistenti; d) l analisi degli scostamenti rispetto all esercizio precedente - Ritenuto, pertanto, di dover fare proprie le risultanze della deliberazione sopra citata, e quindi di approvare il predetto piano finanziario per l esercizio 013, che prevede un entrata complessiva di ,5 ed un costo complessivo del servizio, comprensivo anche delle attività di gestione, accertamento e riscossione della tariffa, pari a ,5; - Vista la norma di cui all art. 1 comma 169 della Legge n 96/006 legge finanziaria per il 007 la quale stabilisce che gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per - Pag. 3
4 deliberazione del bilancio di previsione. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno; - Visto l art. 1, comma 381, della legge n. 8 del Legge di Stabilità con il quale il termine per l approvazione del bilancio di previsione degli enti locali relativo all anno 013 è stato differito al 30 giugno 013; - Visto il comma 4-quater cpv. n. 1 dell art. 10 del decreto legge n. 35 del 08/04/013 convertito in legge 06 giugno 013, n. 64, che ha successivamente differito al 30 settembre 013 il termine per l approvazione del bilancio di previsione degli enti locali; - Visto, infine, l articolo 8 del d.l. n. 10 del 31 agosto 013, il quale ha ulteriormente differito al 30 novembre 013 il termine di cui sopra; - Visti i pareri favorevoli resi, ai sensi dell art. 49, 1 comma del T.U. Decreto Legislativo n 67 del , dal Responsabile dell Area Finanziaria e dal Responsabile dell Area Tecnica, ciascuno per la sua parte di competenza, in ordine alla regolarità tecnica, pareri inseriti nell originale del presente atto; - Visto, infine, il parere favorevole reso dall Organo di Revisione dell Ente; Visto il D.Lgs. 67/000 e s.m.i.; Udito l intervento del Sindaco, il quale invita il Responsabile del servizio finanziario, Dott. Alberto De Francesco, a illustrare l argomento; Udito l intervento del Responsabile del servizio finanziario, il quale dichiara che ai sensi dell art. 14, comma 3, del D.L. 01/011, convertito dalla L. 14/011, il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe TARES (tributo comunale sui rifiuti e sui servizi) in conformità al piano finanziario del servizio di gestione rifiuti redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso e approvato dall autorità competente. La tariffa deve coprire tutti i costi dei servizi relativi alla gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati agli urbani avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della normativa vigente. Le componenti dei costi sono definite nel D.P.R. 158/1999 che contiene le norme per l elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa per i servizi relativi alla gestione dei rifiuti urbani. La tariffa, prosegue il Responsabile del servizio finanziario, è composta da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all entità - Pag. 4
5 costi di gestione in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio. Il Consiglio Comunale deve approvare le tariffe del tributo in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani. Le tariffe vanno determinate per fasce d utenza, suddividendole in parte fissa, determinata sulla base delle componenti essenziali del costo del servizio, con riferimento agli investimenti per le opere e relativi ammortamenti, e in parte variabile, rapportata alla quantità e qualità dei rifiuti conferiti e all entità dei costi di gestione degli stessi. Il piano finanziario per l esercizio 013 prevede un entrata complessiva di ,5 e un costo complessivo del servizio, comprensivo anche delle attività di gestione, accertamento e riscossione della tariffa, pari a ,5. Il Consiglio Comunale, continua il Responsabile del servizio finanziario, è quindi chiamato ad approvare il Piano finanziario per l anno 013, accompagnato da una relazione che indichi i seguenti elementi: il modello gestionale organizzativo; i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; la ricognizione degli impiumati esistenti; l indicazione degli scostamenti rispetto all anno precedente e le relative motivazioni. La ripartizione della tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica. Per la ripartizione dei costi è stata considerata l equivalenza tariffa rifiuti (tassa rifiuti) = costi del servizio ed è stato quantificato il gettito derivante dalle utenze domestiche e calcolata l incidenza percentuale sul totale. Per quanto attiene alle utenze domestiche, la tariffa viene determinata sulla base di vari coefficienti, che sono il numero di componenti del nucleo familiare, la superficie dell abitazione e la potenzialità di produzione dei rifiuti. Ovviamente più è alto il numero di componenti della famiglia e maggiore è la tariffa. Per quanto concerne le utenze non domestiche, prosegue il Responsabile del servizio finanziario, la tariffa è distinta per categorie di attività ed essa è determinata sulla base di vari coefficienti, che sono la superficie e il coefficiente potenziale di produzione dei rifiuti che è più alto per le attività che producono rifiuti organici, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, bar, ortofrutticoli, mentre è più basso per le attività che producono piccole quantità di rifiuti organici, come alberghi senza ristorazione, banche e istituti di credito, attività artigianali. Questo in base al principio chi inquina paga ; Udito il breve dibattito che segue nel quale il Responsabile del servizio finanziario fornisce chiarimenti alle richieste dei - Pag. 5
6 Messa a votazione palese la proposta di deliberazione; Con n. 6 voti favorevoli, n. astenuti (i consiglieri appartenenti al gruppo di minoranza Andrea Patriarca e Fernando Zuccarini), su n. 8 consiglieri presenti, di cui n. 6 votanti; DELIBERA 1. approvare il Piano Finanziario per l anno 013, allegato alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale;. dare atto che il Responsabile del procedimento darà esecuzione alla presente deliberazione ed assumerà, per quanto di competenza, tutte le iniziative utili al compimento dell iter procedurale amministrativo; 3. disporre che il presente atto venga pubblicato all Albo Pretorio on-line di questo Comune ai sensi dell art. 3, comma 1, della legge , n 69. Successivamente, IL CONSIGLIO COMUNALE - Ritenuto che la presente deliberazione debba avere immediata esecuzione, stante l urgenza; - Visto l art. 134, 4 comma, del D. Lgs. 67/000 e s.m.i.; - Con n. 6 voti favorevoli, n. astenuti (i consiglieri appartenenti al gruppo di minoranza Andrea Patriarca e Fernando Zuccarini), su n. 8 consiglieri presenti, di cui n. 6 votanti; DELIBERA di rendere il presente provvedimento immediatamente esecutivo. COMUNE DI RIPA TEATINA Provincia di Chieti PIANO FINANZIARIO RELATIVO AL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Allegato a) alla deliberazione C.C. N.41 del IL PIANO FINANZIARIO Il piano finanziario, disposto ed adottato in conformità all art.8 del D.P.R. 7 aprile 1999 n. 158, è uno strumento di natura programmatoria avente ad oggetto la definizione gli interventi economici ed ambientali relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani ed è redatto tenendo conto della forma di gestione del servizio predisposto dall ente - Pag. 6
7 Esso comprende: a) il programma degli interventi necessari; a) il piano finanziario degli investimenti; b) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all utilizzo di beni e strutture di terzi, o all affidamento di servizi a terzi; c) le risorse finanziarie necessarie. Inoltre deve essere accompagnato da una relazione che indichi i seguenti elementi: a) il modello gestionale organizzativo; b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa; c) la ricognizione degli impianti esistenti; d) l indicazione degli scostamenti rispetto all anno precedente e le relative motivazioni. Ai sensi delle disposizioni recate dal citato art. 8 del D.P.R n 158, si riepilogano, di seguito, gli elementi costitutivi del Piano Finanziario del ciclo integrato dei rifiuti, relativamente al Comune di Ripa Teatina: MODELLO GESTIONALE ED ORGANIZZATIVO Il servizio attuale è svolto da diversi anni tramite il Consorzio Comprensoriale del Chietino, con sede a Fara Filiorum Petri, anche se recentemente, a seguito della chiusura della discarica consortile, la funzione organizzativa è andata a ridursi in quanto, anche per i noti problemi economici, sempre più ci si è trovati a gestire direttamente alcuni aspetti riguardanti il conferimento dei rifiuti in impianti esterni, reperiti sia nella Regione ma anche fuori Regione con notevole incremento dei costi. E da ricordare, peraltro, che in vista della prossima scadenza del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti da parte della CONSAC, si sta provvedendo ad espletare la gara per il nuovo appalto, non volendo avvalersi ancora della predetta Società in house stante la scarsa cura nel servizio svolto e le inefficienze riscontrate e lamentate anche da parte degli utenti. Attualmente il servizio svolto è in massima parte effettuato porta a porta per i rifiuti differenziati, tranne che per rifiuti particolari (pile, farmaci, abiti usati, oli vegetali, ingombranti, ecc.), che viene espletato o con contenitori stradali o tramite prenotazioni a chiamata. Gli addetti al servizio sono tre/quattro che effettuano quotidianamente la raccolta ed il trasporto nonché lo spazzamento stradale (manuale e meccanico) nella zona del centro urbano. LIVELLI DI QUALITA DEL - Pag. 7
8 Il servizio dovrà garantire il mantenimento ma anche il miglioramento del livello di qualità ovverosia la percentuale di raccolta differenziata, tramite opportune campagne di sensibilizzazione ed attivando anche il compostaggio domestico, al fine di ridurre la quantità complessiva dei rifiuti conferiti. IMPIANTI ESISTENTI Gli impianti esistenti che comportano costi diretti di gestione per questo Ente sono la ex discarica comunale in Contrada Feudo e la ex discarica consortile di Fara Filiorum Petri. Per tali impianti annualmente vanno fronteggiati i costi di mantenimento che proseguiranno ancora per diversi anni. SCOSTAMENTI NELL ANNO PRECEDENTE (eventuali) Con riferimento al piano dello scorso anno, non risultano riscontrati scostamenti significativi rispetto alle previsioni. Si è confermata e superata la quota del 60% di raccolta differenziata con la copertura al 75% circa della spesa complessiva. PREVISIONE DEI COSTI ANNO 013 Le procedure connesse alla trasformazione tariffaria comportano l evidenziazione analitica dei costi di gestione rifiuti all interno di bilanci comunali e la loro trasparente attribuzione a voci di costo indicate dal DPR 158/99 che ne impone la copertura totale attraverso la tariffa. L insieme dei costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani è determinato con l approvazione da parte del Comune di un dettagliato Piano Finanziario. Le risorse finanziarie complessivamente necessarie all espletamento del servizio e che verranno coperte attraverso l applicazione della TARES componente rifiuti sono pari ad ,6, al lordo delle agevolazioni regolamentari da considerare quali autorizzazioni di spesa fiscale, importo comprensivo dell Iva sostenuta sui servizi resi da soggetti terzi. La specifica dei costi in discorso risulta dalla tabella di seguito riportata. Occorre, al riguardo rilevare come nella determinazione delle componenti di costo si è avuta in considerazione in primo luogo la circostanza per cui il ciclo di gestione dei rifiuti solidi urbani è completamente esternalizzato: le componenti essenziali di costo, pertanto, sono individuabili negli oneri sostenuti a fronte dei servizi resi dai soggetti terzi cui i servizi medesimi sono affidati, nella fattispecie Consac srl, relativamente a tutte le prestazioni attinenti il servizio di igiene ambientale, nonché le varie strutture, utilizzate dall Ente per il tramite del Consorzio consortile di Fara Filiorum Petri, per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, cui la raccolta viene - Pag. 8
9 In particolare, nella considerazione che i servizi resi da Consac srl prevedono un corrispettivo unico, si è formalmente richiesta alla predetta società di comunicare la quota parte di tale corrispettivo imputabile ai vari servizi resi, ovvero al lavaggio e spazzamento strade, alla raccolta e trasporto rsu ed alla raccolta differenziata. Viceversa, i costi sostenuti per lo smaltimento sono stati direttamente imputati alle varie componenti di costo, in assenza di comunicazioni da parte dei relativi titolari. I costi di accertamento e riscossione sono stati valorizzati avuto riguardo agli aggi riconosciuti al soggetto esterno ( So.g.e.t. spa ) affidatario del servizio di che trattasi. Infine i costi generali di gestione sono stati valorizzati mediante applicazione agli oneri complessivi sostenuti dall Ente per competenze stipendiali e relativi oneri previdenziali e fiscali corrisposte ai dipendenti che a vario titolo seguono l organizzazione del servizio della percentuale di tempo lavorativo dai medesimi dedicato alle attività in discorso. Si è, da ultimo, valorizzata l inflazione programmata per l anno di riferimento, in misura pari all 1,50%. Nello specifico, quindi, le componenti di costo individuate e valorizzate nella elaborazione del presente piano finanziario sono le - Pag. 9
10 Categoria Acronimo Descrizione Importo Costi di lavaggio e CSL spazzamento strade 6.501,91 COSTI DI GESTIONE CRT Costi raccolta e trasporto Rsu ,78 CTS Costi trattamento e smaltimento rsu ,5 AC Altri costi ,4 CRD Costi per la raccolta differenziata ,83 CTR Costi di trattamento e riciclo ,16 COSTI COMUNI CARC Costi anmministrativi di accertamento e riscossione.076,05 CGG Costi generali di gestione 6.561,13 CCD Costi Comuni diversi 1.0,59 Totale ,1 INFLAZIONE PROGRAMMATA IPN 9.435,14 Totale complessivo ,6 Le predette componenti di costo, pertanto, saranno utilizzate per la determinazione delle tariffe della Tares, secondo i criteri fissati dal D.P.R. n. 158/1999. Il piano finanziario è articolato seguendo i criteri di aggregazione dei singoli costi, così come proposti dal D.P.R. 158/99, sintetizzati nella successiva tabella. Determinazione costi sostenuti CG Costi di gestione CSL costi di lavaggio e spazzamento strade 6.501,91 Voci di bilancio: B6 costi per materie di consumo e merci (al netto dei resi,abbuoni e sconti) B7 costi per servizi B8 costi per godimento di beni di terzi B9 costo del personale B11 variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci B1 accontamento per rischi, nella misura ammessa dalle leggi e prassi fiscali B13 altri accantonamenti B14 oneri diversi di gestione CGIND Costi di gestione del ciclo dei servizi RSU indifferenziati CRT costi raccolta e trasporto rsu ,78 CTS costi trattamento e smaltimento rsu ,5 AC altri costi (realizzazione ecocentri,campagna informativa, consulenze,sacchetti biodegradabili e quanto non compreso nelle precedenti voci) ,4 CRD costi per la raccolta differenziata (costi di appalto e/o convenzioni con gestori) - Pag. 10
11 CGD Costi di gestione del ciclo di raccolta differenziata CTR costi di trattamento e riciclo (per umido e verde, costi di compostaggio e trattamenti) ,16 CC Costi comuni CARC Costi Amministrativi di Accertamento e Riscossione (costi amministrativi del personale, di accertamento, riscossione e contenzioso).076,05 CGG Costi Generali di Gestione (del personale che segue l'organizzazione del servizio o appalto minimo 50% di B9) 6.561,13 CCD Costi Comuni Diversi (costo del personale a tempo determinato, quote dei costi di materiali e dei servizi come elettricità, gas, acqua, pulizie, materiali di consumo, cancelleria e fotocopie) 1.0,59 CK Costi d'uso del capitale Amm Ammortamenti 0,00 Acc Accantonamento 0,00 R Remunerazione del capitale R=r(KNn-1+In+Fn) r tasso di remunerazione del capitale impiegato KNn-1 capitale netto contabilizzato dall'esercizio precedente In investimenti programmati nell'esercizio di riferimento Fn fattore correttivo in aumento per gli investimenti programmati e in riduzione per l'eventuale scostamento negativo 0,00 Ipn Inflazione programmata per l'anno di riferimento 1,50 % Xn Recupero di produttività per l'anno di riferimento CKn 0,00 % TF - Totale costi fissi Costi totali ΣT = ΣTF + ΣTV ,5 ΣTF = CSL+CARC+CGG+CCD+AC+CK ,7 TV - Totale costi variabili ΣTV = CRT+CTS+CRD+CTR ,98 La ripartizione dei costi tra parte fissa e parte variabile risulta così definita: % attribuzione costi a utenze domestiche e non domestiche Costi totali per utenze domestich e ΣTd = Ctuf + Ctuv ,93 % costi attribuibili utenze domestiche 83,8% Ctuf - totale dei costi fissi attribuibili utenze domestiche Ctuv - totale dei costi variabili attribuibili utenze Ctuf = ΣTF x 83,8% Ctuv = ΣTV x - Pag. 11
12 domestiche 83,8% ,13 Costi totali per utenze NON domestich e ΣTn = Ctnf + Ctnv ,07 % costi attribuibili utenze NON domestiche 16,18% Ctnf - totale dei costi fissi attribuibili NON utenze domestiche Ctnv - totale dei costi variabili attribuibili NON utenze domestiche Ctnf = ΣTF x 16,18% Ctnv = ΣTV x 16,18% 15.31, ,87 SUDDIVISIONE UTENZE DOMESTICHE E NON DOMESTICHE La Tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica, l ente deve ripartire tra le due categorie l insieme dei costi da coprire e il potenziale dei rifiuti prodotti secondo criteri razionali. Per la ripartizione dei costi è stata considerata l equivalenza Tariffa rifiuti (tassa rifiuti) = costi del servizio ed è stato quantificato il gettito derivante dalle utenze domestiche e calcolata l incidenza percentuale sul totale. Per differenza è stata calcolata la percentuale di incidenza delle utenze non domestiche. La situazione delle due categorie di utenza nei ruoli Trsu per il 01 era la seguente: Costi totali attribuibili alle utenze domestiche Costi totali utenze domestiche ΣTd = Ctuf + Ctuv ,93 Ctuf - totale dei costi fissi attribuibili alle utenze domestiche ,80 Ctuv - totale dei costi variabili attribuibili alle utenze domestiche ,13 Costi totali attribuibili alle utenze non domestiche Costi totali utenze non domestiche ΣTn = Ctnf + Ctnv ,07 Ctnf - totale dei costi fissi attribuibili alle utenze non domestiche 15.31,0 Ctnv - totale dei costi variabili attribuibili alle utenze non domestiche ,87 TARIFFE UTENZE DOMESTICHE Le tariffe così elaborate sono riportate nella tabella - Pag. 1
13 Tariffa di riferimento per le utenze domestiche Tariffa utenza domestica mq KA appl Coeff di adattament o per superficie (per attribuzione parte fissa) Num uten Esclusi immobili accessori KB appl Coeff proporzional e di produttività (per attribuzione parte variabile) Tariffa fissa Tariffa variabile 1.1 USO DOMESTICO-UN COMPONENTE 383,5 0,75 3,39 0,60 0, , USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI ,86 USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI 3.5,11 USO DOMESTICO- QUATTRO COMPONENTI 35.63,06 USO DOMESTICO- CINQUE COMPONENTI 1.557,10 USO DOMESTICO-SEI O PIU` COMPONENTI 6.648,66 0,88 375,75 1,40 0, , ,00 91,34 1,80 0, ,3074 1,08 303,7,0 0, , ,11 100,0,90 0, , ,10 51,10 3,40 0, , USO DOMESTICO-UN COMPONENTE-Uso limitato 7.38,07 0,75 77,71 0,60 0, , USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI-Uso limitato 87,99 0,88 7,8 1,40 0, , USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI-Uso limitato 1.36, 1,00 13,96 1,80 0, , USO DOMESTICO- QUATTRO COMPONENTI- Uso limitato 346,00 1,08 3,00,0 0, , USO DOMESTICO- CINQUE COMPONENTI- Uso limitato 58,9 1,11,98,90 0, , USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI-Dist.> di 500 mt. 156,00 0,88,00 1,40 0, , USO DOMESTICO- QUATTRO COMPONENTI- Dist.> di 500 mt. 90,00 1,08 1,00,0 0, , USO DOMESTICO-UN COMPONENTE-Unico occupante 5.699,95 0,75 73,66 0,60 0, , USO DOMESTICO- QUATTRO COMPONENTI- 0,37 1,08 0,00,0 0, Pag. 13
14 Unico occupante 1.1 USO DOMESTICO-UN COMPONENTE-Portatore di handicap 5,00 0,75 3,00 0,60 0, , USO DOMESTICO-DUE COMPONENTI-Portatore di handicap 1.56,35 0,88 1,7 1,40 0, , USO DOMESTICO-TRE COMPONENTI-Portatore di handicap 810,00 1,00 8,00 1,80 0, , USO DOMESTICO- QUATTRO COMPONENTI- Portatore di handicap 875,70 1,08 7,56,0 0, , USO DOMESTICO- CINQUE COMPONENTI- Portatore di handicap 64,00 1,11 5,00,90 0, , USO DOMESTICO-SEI O PIU` COMPONENTI- Portatore di handicap 130,00 1,10 1,00 3,40 0, , TARIFFE UTENZE NON DOMESTICHE I risultati ottenuti sono riportati nella tabella sottostante. Tariffa di riferimento per le utenze non domestiche KC appl KD appl Tariffa utenza non domestica mq Coeff potenziale di produzione (per attribuzione parte fissa) Coeff di produzione kg/m anno (per attribuzione parte variabile) Tariffa fissa Tariffa variabile.1 MUSEI,BIBLIOTECHE,SCUOLE,ASSOCIAZIONI,LUOGHI DI CU 100,00 0,5 4,55 0, , CAMPEGGI,DISTRIBUTORI CARBURANTI 40,00 0,74 6,50 0,5137 1, ESPOSIZIONI,AUTOSALONI 13,00 0,5 4,55 0, , ALBERGHI CON RISTORAZIONE 384,00 1,55 13,64 0,5640 3, ALBERGHI SENZA RISTORAZIONE 0,00 0,99 7,56 - Pag. 14
15 .8 UFFICI,AGENZIE,STUDI PROFESSIONALI 1.714,0 1,05 9,6 0,356485, BANCHE ED ISTITUTI DI CREDITO 579,00 0,63 5,51 0, , NEGOZI ABBIGLIAMENTO,CALZATURE,LIBRERIA,CARTOLERIA 1.57,00 1,16 10,1 0,393831, EDICOLA,FARMACIA,TABACCAIO,PLURILICENZE 468,70 1,5 9,16 0,516055, ATTIVITA` ARTIGIANALI TIPO BOTTEGHE(FALEGNAME,IDRA 818,00 1,06 9,34 0,359880, CARROZZERIA,AUTOFFICINA,ELETTRAUTO 610,00 1,45 8,17 0,4989, ATTIVITA` INDUSTRIALI CON CAPANNONI DI PRODUZIONE 705,00 0,86 7,53 0,91978, ATTIVITA` ARTIGIANALI DI PRODUZIONE BENI SPECIFICI 5.654,8 0,95 8,34 0,3534, RISTORANTI,TRATTORIE,OSTERIE,PIZZERIE.831,03 5,54 48,74 1, , BAR,CAFFE`,PASTICCERIA 487,00 4,38 38,50 1, , SUPERMERCATO,PANE E PASTA,MACELLERIA,SALUMI E FORM 1.595,00,80 10,5 0,95067, ORTOFRUTTA,PESCHERIE,FIORI E PIANTE 416,00 10,88 10,00 3,693868, ESPOSIZIONI,AUTOSALONI-Uso limitato.011,00 0,5 4,55 0, , ALBERGHI SENZA RISTORAZIONE-Uso limitato 180,00 0,99 7,56 0,3580 1, UFFICI,AGENZIE,STUDI PROFESSIONALI-Uso limitato 11,00 1,05 9,6 0, , CARROZZERIA,AUTOFFICINA,ELETTRAUTO-Uso limitato 78,00 1,45 8,17 0, , ATTIVITA` INDUSTRIALI CON CAPANNONI DI PRODUZIONE-Uso limitato 180,00 0,86 7,53 0, , ATTIVITA` ARTIGIANALI DI PRODUZIONE BENI SPECIFICI-Uso limitato 0,00 0,95 8,34 0,5774 1, ORTOFRUTTA,PESCHERIE,FIORI E PIANTE-Uso limitato 300,00 10,88 10,00, , RISTORANTI,TRATTORIE,OSTERIE,PIZZERIE-Dist.> di 500 mt ,00 5,54 48,74 0, Pag. 15
16 PREVISIONE TARIFFA SERVIZI INDIVISIBILI Previsione tariffa servizi indivisibili Tariffa servizi Mq rapportati al periodo Importo unitario Mq x tariffa Importo riduzioni Totale tariffa servizi 1.-TARIFFA SERVIZI-IMPORTO BASE ,00 0, , , ,56 TOTALE ,00 0, , , ,56 CONFRONTO TARIFFE SIMULATE E PRECEDENTI Descrizione tariffa Sup. med. O1 = Imposta precedente O = Mag. + Add. Ex Eca prec. O3 = O1+O Incasso prececente O4= Add.prov. precedente N1 = Imposta prevista N=N1-O3 Differenza incasso N3 = % Differenza N4= Add. Prov. prevista N5= D A P 1.1-Uso domestico-un componente ,9 5.57, ,11 55, , ,7-37,87% 1.888, Uso domestico-due componenti , , ,30 859, ,5 8.50, 9,88% 6.139, Uso domestico-tre componenti , , ,45 677, , ,71 63,61% 6.093, Uso domestico-quattro componenti , , ,51 754, , ,66 80,75% 7.497, Uso domestico-cinque componenti ,90.773, ,40 77, , ,83 115,14% 3.81, Uso domestico-sei o piu` componenti , , ,3 134, ,16.33,93 150,95% 1.855, Uso non domestico- Musei,biblioteche,scuole,associaz ioni,luoghi di cu ,00 30,80 338,80 3,08 145,77-193,03-56,97% 7,9.-Uso non domestico- Campeggi,distributori carburanti 40 86,40 8,64 95,04 0,86 83,6-11,78-1,39% 4,16.4-Uso non domestico- Esposizioni,autosaloni ,15 399, ,87 39,97.36, ,34-46,6% 118,13.5-Uso non domestico-alberghi con ristorazione ,33 133, ,17 13, ,9 04,75 13,90% 83,85.6-Uso non domestico-alberghi senza ristorazione ,60 6,46 91,06,65 310,57 19,51 6,70% 15,53.8-Uso non domestico- Uffici,agenzie,studi professionali ,5 517, ,48 51, ,4-366,4-6,4% 66,56.9-Uso non domestico-banche ed istituti di credito ,9 151, ,3 15,14 1.0,15-643,17-38,6% - Pag. 16
17 .10-Uso non domestico-negozi abbigliamento,calzature,libreria,c artoleria ,99 366, ,39 36, ,81 78,4 1,94% 05,44.11-Uso non domestico- Edicola,farmacia,tabaccaio,plurilic enze ,10 98, ,1 9, ,81 37,69 34,56% 7,54.1-Uso non domestico-attivita` artigianali tipo botteghe(falegname,idra ,3 65,04.915,36 6,50.445,7-469,64-16,10% 1,9.13-Uso non domestico- Carrozzeria,autofficina,elettrauto ,38 17, ,5 17, ,08-37,44-1,97% 9,80.14-Uso non domestico-attivita` industriali con capannoni di produzione ,04 64,80.91,84 6,48.004,58-908,6-31,18% 100,3.15-Uso non domestico-attivita` artigianali di produzione beni specifici , , ,36 181, , ,97-4,05% 756,97.16-Uso non domestico- Ristoranti,trattorie,osterie,pizzerie , , ,31 101, , ,9 338,79%.458,1.17-Uso non domestico- Bar,caffe`,pasticceria ,4 174, ,96 17, , ,68 1,69% 300,18.18-Uso non domestico- Supermercato,pane e pasta,macelleria,salumi e form ,31 475, ,95 47, ,70 887,75 16,96% 305,99.0-Uso non domestico- Ortofrutta,pescherie,fiori e piante ,80 168, ,8 16, ,06.1,78 119,88% 03,75 - Imposta relativa a immobili non calcolati nell`anno corrente (cessati,sospesi,...) , , ,78 109,83 0, ,78 0,00% 0,00 TOTALI , , , , , ,48 0,00% 31.9,57 - Pag. 17
18 Del che si è redatto il presente verbale, approvato e sottoscritto: Il SEGRETARIO COMUNALE DOTT. TRULLO OSVALDO Il SINDACO DOTT. RUCCI IGNAZIO Il sottoscritto visti gli atti d ufficio, A T T E S T A che la presente deliberazione è stata trasmessa al CO.RE.CO. con lettera n in data che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il perché dichiarata immediatamente eseguibile; perché approvata dal CO.RE.CO. nella seduta del prot. n ovvero decorsi 0 giorni dalla ricezione da parte del CO.RE.CO.: dell atto; dei chiarimenti o elementi di giudizio richiesti senza che sia stata comunicata l adozione di provvedimento di annullamento che la presente deliberazione non è stata assoggettata al controllo preventivo di legitti mità, quindi esecutiva dopo il decimo giorno dalla sua pubblicazione all Albo Pretorio. Dalla residenza comunale, li IL SEGRETARIO DOTT. TRULLO OSVALDO
19 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Oggetto: APPROVAZIONE PIANO FINANZIARIO RELATIVO AL SERVI= ZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI. PARERI DI REGOLARITA (Art. 49, commi 1 e e Art. 97, comma 4, del D.Lgs. 67/000) PARERE: REGOLARITA' TECNICA del : Favorevole Il Responsabile del servizio DE FRANCESCO ALBERTO PARERE: REGOLARITA' TECNICA del : Il Responsabile del servizio ROSICA CLAUDIO
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