Framework normativo sulla iodoprofilassi Antonio Pepe D.A.Re. scrl
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1 Antonio Pepe D.A.Re. scrl
2 INDICE 1. Premessa 2. Approccio puntiforme ( ) 3. Approccio uniforme ( ) 4. Approccio integrato (2005-oggi) 5. Comparazione europea 6. Considerazioni finali
3 PREMESSA Percezione di un emergenza socio-sanitaria da parte della classe politica Capacità e strumenti di risposta adeguati a tale percezione
4 1. APPROCCIO PUNTIFORME ( ) Patologie collegate a carenza iodica sono «focolai» geolocalizzati e circoscritti a determinate aree. Risposta in termini di politica sanitaria ed economica specificatamente pensata per tali aree
5 Regno di Sardegna Commissione Sanitaria: mappatura focolai di gozzo in Piemonte, Liguria, Alta Savoia e Sardegna Regno Lombardo Veneto Istituto Lombardo di Scienze e Lettere: presenza endemica di gozzo anche in Lombardia
6 Regno d Italia - Ministero dell Interno (Direzione Generale della Sanità Pubblica): prime attività di politica sanitaria a contrasto delle disfunzioni da carenza iodica Operazioni circoscritte (Valle d Aosta, Piemonte e Lombardia), con presenza accertata di gozzo.
7 1958 Repubblica Italiana - Ministero della Sanità: studi su tutto il territorio nazionale ma condotti da singoli presidi ospedalieri con Protocollo non condiviso Iniziale consapevolezza che patologie da carenza iodica non circoscritta a determinate aree del Paese
8 1972 Decr. Min. San. 15/02/1972 (G.U. 24 febbraio 1972, n. 15): autorizzazione Monopoli Stato a produrre sale da cucina fortificato con 15 mg iodio/kg Autorizzazione a commercializzare solo nelle aree dichiarate colpite da endemia gozzigena
9 1972 Decreto Legge 18 dicembre 1972, n. 787 (convertito in Legge 16 febbraio 1973, n. 10 in G.U. 17 febbraio 1973, n. 44), art. 4: liberalizzazione vendita sale da cucina non fortificato Flessione dei prezzi del sale da cucina NON iodato
10 2. APPROCCIO UNIFORME ( ) Patologie collegate a carenza iodica sono emergenza nazionale Risposta in termini di liberalizzazione vendita sale fortificato corretta comunicazione repressione sofisticazioni alimentari
11 1977 Decr. Min. San. 07/01/1977 (G.U. 28 gennaio 1977, n. 26): abrogazione divieto Monopoli Stato a commercializzare sale da cucina fortificato fuori da zone endemia gozzigena Sale da cucina fortificato poteva essere venduto su tutto il territorio nazionale
12 1985 Costituzione Comitato Nazionale Prevenzione Gozzo: screening neonatale obbligatorio Creazione dell International Council for the Control of Iodine Deficiency Disorders (ICCIDD)
13 1986 Decreto Legge 18 giugno 1986, n. 282 (convertito in Legge 7 agosto 1986, n. 462 G.U. 11 agosto 1986, n. 185): Campagna informativa sulle disfunzioni da carenza iodica Intervento normativo di prevenzione e repressione delle sofisticazioni alimentari, è la prima Campagna nazionale di educazione alimentare sulle potenzialità del sale fortificato
14 1987 Attivazione Registro Nazionale Ipotiroidei Congeniti (RNIC) coordinato ISS Raccolta, registrazione, conservazione, elaborazione dati bambini affetti da carenza iodica
15 Decr. Min. San. 01/08/1990 (G.U. del 1 settembre 1990, n. 225): contenuto di iodio da 15 a 30 mg/kg di Cloruro di Sodio (concentrazione suggerita dall ICCIDD) Circ. Min. San. 04/10/1991, n. 19: le Regioni devono sensibilizzare consumatori
16 1995 Decr. Min. San. 10/08/1995, n. 562 (G.U. del 29 dicembre 1995, n. 302): definì specifiche indicazioni in etichetta su sostanze (sale iodurato, sale iodato, sale iodurato e iodato), quantità (percentuale di alogeno contenuta) e impiego per integrare regimi alimentari carenti di iodio
17 3. APPROCCIO INTEGRATO (2005-OGGI) Disciplinare in modo integrato le modalità di utilizzo diretto di sale fortificato utilizzo indiretto nelle formulazioni/preparazioni alimentari vendita del sale fortificato e delle preparazioni/formulazioni Prevenzione/monitoraggio patologie da carenza iodica
18 2005 Legge 21/03/2005, n. 55 G.U. del 20 aprile 2005, n. 91 (Disposizioni per la prevenzione gozzo endemico e altre patologie da carenza iodica) Consumo sale fortificato (volontario e privo incentivi) era molto più basso del consumo sale alimentare Consumatori non conoscevano i disturbi legati alla carenza di iodio
19 PRIMA CRITICITA Obbligo di vendita di sale arricchito in tutti gli esercizi commerciali del territorio nazionale (e quindi la progressiva dismissione dal commercio del sale da cucina) Vs Libertà di scelta in campo alimentare e medico (artt. 21 e 32 Cost.)
20 PRIMA SOLUZIONE (art. 3, comma 1) Semi-obbligatorietà della vendita: i punti vendita destinati al consumo diretto devono assicurare la contemporanea disponibilità di sale arricchito e di sale alimentare comune Quest ultimo deve essere fornito solo su specifica richiesta del consumatore
21 ALTRE DISPOSIZIONI Art. 3, comma 2: obbligo disponibilità sale arricchito anche in ristorazione pubblica (bar e ristoranti) ed in quella collettiva (mense e comunità) Art. 4: facoltà impiego sale fortificato come ingrediente sia nella preparazione sia nella conservazione dei prodotti alimentari
22 ALTRE DISPOSIZIONI Art. 3, comma 3 e art. 5: Min. Sal. deve pubblicizzare gli effetti benefici consumo sale iodato con locandina nei punti vendita due specifici loghi sulle confezioni del sale fortificato e dei prodotti alimentari che utilizzano sale iodato come ingrediente
23 ALTRA CRITICITA Assenza sistema sanzioni a carico degli esercenti che non assicurano disponibilità di sale fortificato e/o che non appongono la locandina informativa ovvero disattendono le caratteristiche normativamente prescritte per essa
24 ALTRA SOLUZIONE NON ANCORA IN VIGORE Sanzioni comprese tra i 1.000,00 e i ,00 elaborate dagli uffici ministeriali nel 2012 Manca Decreto Ministeriale
25 2009 Art. 117 comma 2 Cost. - Sistema istituzionale multilivello: Intesa Conferenza Stato-Regioni del 26/02/2009 (G.U. 31 marzo 2009, n. 75)
26 Ciascuna Regione deve monitorare efficacia misure di secondo 4 indicatori: andamenti vendite sale iodato utilizzo sale iodato in ristorazione collettiva tenore iodio in confezioni vendute valutazione iodio urinario in popolazione scolare e TSH (ThyroidStimulatingHormone) neonatale
27 Istituzione Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI) strutturato in 19 Centri regionali di riferimento (Veneto e Friuli Venezia Giulia fanno capo ad un unica Struttura) coordinato dall Istituto Superiore di Sanità
28 2010 Intesa Conferenza Stato-Regioni del 29/04/2010 (G.U. del 11 giugno 2010, n. 134): linee di indirizzo per la ristorazione scolastica 1. Utilizzo esclusivo del sale iodato. 2. SIAN (Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Asl) controlla gli alimenti usati nelle mense scolastiche e informa
29 2014 Intesa Conferenza Stato-Regioni del 13/11/2014: Piano Nazionale Prevenzione Macro-obiettivo 2.10: Piano Nazionale Integrato Controlli per prevenzione,sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria Micro-obiettivo: Riduzione disordini carenza iodica Indicatori: maggiori controlli su punti vendita; Migliorare flusso dati TSH neonatale
30 5. COMPARAZIONE EUROPEA Come per Italia, anche in Europa i primi dati sanitari su disfunzioni da deficit iodico furono certificati a partire dalla seconda metà dell Ottocento ad opera di apposite Commissioni nazionali Francia Paesi confinanti con il Regno Austria di Sardegna stessi focolai Svizzera geolocalizzati
31 5. COMPARAZIONE EUROPEA Il primo Paese europeo ad introdurre l utilizzo del sale iodato per contrastare gli effetti della carenza iodica fu la Svizzera (1922) Potere legislativo ai Cantoni su apposita raccomandazione della Commissione federale sul Gozzo L ultimo Cantone ad approvare una legislazione su è stato Aargau (1956)
32 5. COMPARAZIONE EUROPEA 11 Paesi considerati (Albania, Belgio,Danimarca, Estonia,Francia,Ungheria,Irlanda,Italia,Lettonia, Lituania,Turchia) - Dimensioni considerate: organicità disciplina Obbligatorietà/semiobbligatorietà/volontarie tà su disciplina organica Concentrazione
33 5. COMPARAZIONE EUROPEA ORGANICITA DISCIPLINA 7 hanno adottato una normativa organica 4 (Albania, Irlanda, Estonia e Ungheria) hanno adottato una normativa estemporanea
34 5. COMPARAZIONE EUROPEA OBBLIGATORIETA SEMIOBBLIGATORIETA /VOLONTARIETA 1 (Italia) vendita entrambe le tipologie di sale, ma sale alimentare solo su richiesta 3 (Danimarca, Lituania, Turchia) obbligatorietà della scelta del sale iodato (Danimarca sol pane) 3 (Belgio, Francia, Lettonia) volontarietà della scelta del sale iodato
35 5. COMPARAZIONE EUROPEA CONCENTRAZIONE 4 (Albania, Danimarca, Irlanda, Italia) soglia normativamente determinata (Albania - 75 mg/kg; Danimarca - 15 mg/kg). 7 individuano un range con livelli minimi e massimi (Belgio 6-45 mg/kg; Turchia mg/kg)
36 6. CONSIDERAZIONI FINALI assenza persistente sistema sanzionatorio per punti vendita che non rispettano la normativa in vigore esigenza campagna informativa più ampia e penetrante limitatezza risorse economiche raccolta dati OSNAMI quindi monitoraggio in Regioni pilota
37 GRAZIE PER L ATTENZIONE Antonio Pepe D.A.Re. scrl
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