FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI SUGLI AIUTI DI STATO PER IL SALVATAGGIO E LA RISTRUTTURAZIONE DELLE IMPRESE IN DIFFICOLTA

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1 FONDO PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI SUGLI AIUTI DI STATO PER IL SALVATAGGIO E LA RISTRUTTURAZIONE DELLE IMPRESE IN DIFFICOLTA Bari, 20 maggio 2011

2 1. Operatività del Fondo Il Fondo, istituito ai sensi della Legge n. 80 del 14 maggio 2005, è divenuto operativo a far data dal 5 luglio 2010 a seguito della pubblicazione sulla G.U. n.146 del 25 giugno 2010 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 25 febbraio 2010 emanato in attuazione della delibera Cipe n. 110 del 18 dicembre 2008.

3 2. Soggetti beneficiari (1/2) Possono accedere agli interventi del Fondo le imprese organizzate in forma di società di capitali che, alla data di presentazione della domanda, rispettino congiuntamente le seguenti condizioni: a) si trovino in difficoltà, ai sensi del punto 2.1 degli orientamenti comunitari; b) abbiano un numero di dipendenti non inferiore a 50 (DM 18 aprile 2005) e rientrino nella definizione di media e grande impresa (Raccomandazione 2003/361/CE); c) non siano operanti nei settori del carbone, dell'acciaio, della pesca, dell'acquacoltura e del settore agricolo.

4 2. Soggetti beneficiari (2/2) Un impresa facente parte di un gruppo più grande non può beneficiare degli aiuti, a meno che non si dimostri che le difficoltà siano intrinseche all impresa in questione, che non risultino da una ripartizione arbitraria dei costi all interno del gruppo e che siano troppo gravi per essere risolte all interno del gruppo stesso (cfr. punto 2.1. sub 13. degli Orientamenti).

5 3. Impresa in difficoltà ai sensi del punto 2.1 degli Orientamenti (1/2) Un impresa è in linea di principio considerata in difficoltà nei seguenti casi (cfr. punto 2.1 sub 10 e 11 degli Orientamenti): a) nel caso di società a responsabilità limitata, qualora abbia perso più della metà del capitale sociale e la perdita di più di un quarto di tale capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o b) nel caso di società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, qualora abbia perso più della metà dei fondi propri, quali indicati nei conti della società, e la perdita di più di un quarto del capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, o c) per tutte le forme di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza.

6 3. Impresa in difficoltà ai sensi del punto 2.1 degli Orientamenti (2/2) Anche qualora non ricorra alcuna delle condizioni precedenti, un impresa può comunque essere considerata in difficoltà quando siano presenti i sintomi caratteristici di un impresa in difficoltà, quali il livello crescente delle perdite, la diminuzione del fatturato, l aumento delle scorte, la sovracapacità, la diminuzione del flusso di cassa, l aumento dell indebitamento e degli oneri per interessi, nonché la riduzione o l azzeramento del valore netto delle attività.

7 4. Tipologia di aiuti Gli interventi del Fondo possono riguardare sia aiuti per il salvataggio che aiuti per la ristrutturazione, come definiti all'art. 2.2 degli orientamenti. Entrambi gli aiuti sono concessi esclusivamente nella forma della garanzia statale sui finanziamenti bancari contratti dall'impresa (cfr. punto 3.3. degli Orientamenti).

8 5. Aiuti per il salvataggio (1/2) Gli aiuti per il salvataggio consistono in un sostegno finanziario temporaneo e reversibile. Il loro obiettivo è quello di consentire di mantenere in attività un impresa in difficoltà per il tempo necessario ad elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione. L aiuto per il salvataggio non può essere di durata superiore a 6 mesi (cfr. punto 2.2. sub 16. degli Orientamenti)[1]. L'importo dell'aiuto concesso deve basarsi sui soli fabbisogni gestionali, non può essere utilizzato per la ristrutturazione finanziaria e non può essere superiore a 5 milioni di euro (cfr. art. 5 del DM attuativo). [1] In caso di notifica alla commissione del successivo piano di ristrutturazione, il termine per la cessazione della garanzia concessa per il salvataggio e' prorogato fino al momento dell'adozione da parte della commissione di una decisione in merito al piano.

9 5. Aiuti per il salvataggio (2/2) I soggetti beneficiari dell'aiuto per il salvataggio dovranno presentare entro quattro mesi dall'erogazione del prestito un piano di ristrutturazione, ovvero un piano di liquidazione. In mancanza di tale adempimento, entro lo stesso termine, l'impresa dovrà confermare l'impegno contrattuale di restituire il prestito garantito alla scadenza.

10 6. Aiuti alla ristrutturazione (1/2) Gli aiuti per la ristrutturazione sono basati su un piano industriale, realizzabile e coerente, volto al ripristino della redditività a lungo termine dell impresa. Il piano di ristrutturazione deve avere una durata limitata (non superiore a trentasei mesi dalla data di approvazione dell'intervento da parte della commissione). Il piano deve essere corredato di tutte le informazioni utili, tra cui un analisi del mercato di riferimento. In ogni caso la ristrutturazione non può limitarsi soltanto ad un aiuto finanziario volto a colmare le perdite pregresse, senza intervenire sulle cause di tali perdite. Il miglioramento della redditività deve essere soprattutto il risultato delle misure di risanamento interne contenute nel piano di ristrutturazione.

11 6. Aiuti alla ristrutturazione (2/2) Il piano deve prevedere una ristrutturazione finanziaria (apporto di capitali, riduzione dell'indebitamento) e comunque un contributo del beneficiario alla stessa ristrutturazione, come previsto dall'art , punti 43 e 44 degli Orientamenti. La ristrutturazione deve contenere anche un piano di ristrutturazione dei debiti che abbia i requisiti di cui all'art. 182-bis del regio decreto del 16 marzo 1942, n. 267, e successive modificazioni e integrazioni.

12 7. La garanzia statale La garanzia, di natura solidale ai sensi dell'art del codice civile, assiste il credito maturato a favore della banca che ha concesso il credito in termini di capitale, interessi ed ogni altro costo ed onere connesso con l'operazione garantita. Il tasso di interesse sui prestiti per i quali è concessa la garanzia dovrà essere almeno equivalente ai tassi praticati sui prestiti concessi ad imprese sane, quale definito nella Comunicazione della Commissione pubblicata in G.U.C.E. C 14 del pag. 6. Nei limiti sopra evidenziati, il tasso non può essere superiore a quello previsto per i mutui con oneri a carico dello Stato dall'art. 45, comma 32, della legge 23 dicembre 1998, n La garanzia diviene operante senza obbligo di preventiva escussione del debitore su semplice comunicazione dell'inadempimento dell'obbligazione.

13 8. Notifica all Unione europea Gli aiuti concessi alle grandi imprese dovranno essere notificati individualmente alla Commissione; Gli aiuti concessi alle medie imprese, non saranno soggetti a notifica se rientranti nell ambito del regime notificato.

14 9. Fase istruttoria della domanda (1/4) Le domande vengono istruite in ordine cronologico e l Agenzia verifica: la completezza della documentazione presentata; la sussistenza dei requisiti di cui al punto 1 della Delibera CIPE ; l eventuale sussistenza dei requisiti di priorità (cfr art 4 DM 25 febbraio 2010); Nel caso di domanda incompleta Invitalia, entro 10 giorni lavorativi dal ricevimento ne dà comunicazione al richiedente che può provvedere alle relative integrazioni entro 5 giorni lavorativi, pena la decadenza della domanda.

15 9. Fase istruttoria della domanda (2/4) L Agenzia procede con l esame dettagliato della documentazione che prevede in particolare: l analisi dei bilanci (origine dello stato di crisi: economico o finanziario, verifica della reversibilità della crisi medesima); l analisi e la quantificazione dell impatto economico-sociale della crisi aziendale; l analisi del piano di salvataggio: verifica di congruenza tra flussi finanziari storici e aiuto richiesto;

16 9. Fase istruttoria della domanda (3/4) l analisi del piano di ristrutturazione: analisi di mercato, esame degli interventi previsti per la riorganizzazione e razionalizzazione delle attività aziendali, analisi delle previsioni economicofinanziarie con particolare riferimento alla conseguibilità degli obiettivi previsti in termini di recupero di redditività; l analisi del piano di ristrutturazione dei debiti (art. 182 bis Regio Decreto e s.m. e i.); la verifica e la corretta applicazione delle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di stato (contributo del beneficiario, misure compensative, ect.).

17 9. Fase istruttoria della domanda (4/4) L istruttoria si conclude entro 30 gg. per gli aiuti al salvataggio ed entro 60 gg. per gli aiuti alla ristrutturazione. Invitalia trasmette la propria relazione unitamente agli atti dell istruttoria al Comitato di valutazione Tecnica. Il Comitato esprime il proprio parere ai fini della successiva concessione dell'aiuto di Stato o della notifica dello stesso alla Commissione europea.

18 10. Requisiti di priorità (1/2) Il DM prevede 5 requisiti di priorità in base a ciascuno dei quali viene assegnato all impresa richiedente un punteggio di 1/5 (punteggio max. complessivo 5/5): domande provenienti da imprese aventi fino a 250 dipendenti; domande provenienti da imprese che utilizzino CIGS all atto di presentazione della domanda ovvero ne abbiano fatto richiesta da non oltre 12 mesi; domande provenienti da imprese con MOL positivo in almeno uno dei due bilanci relativi ai due esercizi antecedenti la data di presentazione della domanda;

19 10. Requisiti di priorità (2/2) domande provenienti da imprese con crisi ad elevato impatto sociale desumibile dal rapporto tra numero di dipendenti e numero di occupati del settore industriale della provincia di appartenenza; domande provenienti da imprese che abbiano fatturato almeno il 50% ad imprese che a partire dal 1 luglio 2008 siano state ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria o alla procedura di cui alla cosiddetta Legge Marzano.

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