Le imprese italiane e la sfida della crescita
|
|
- Annunziata Salvadori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Fondazione CUOA Le imprese italiane e la sfida della crescita Gregorio De Felice Chief Economist Altavilla Vicentina, 2 settembre 2013
2 Agenda 1 L economia al punto di svolta? 2 La crescita delle imprese parte dai mercati esteri 3 Il nodo delle risorse 1
3 La congiuntura internazionale Accelera il ciclo manifatturiero negli USA. Prosegue il miglioramento degli indici congiunturali europei, tornati in territorio espansivo per la prima volta dopo due anni. In rallentamento invece quasi tutte le principali economie emergenti. PMI manifatturiero indice di produzione Globale Eurozona Globale Giappone Globale USA 40 gen-12apr-12 lug-12 ott-12 gen-13apr-13 lug gen-12apr-12 lug-12 ott-12 gen-13apr-13 lug gen-12apr-12lug-12 ott-12gen-13apr-13lug Globale Cina Globale Brasile gen-12apr-12 lug-12 ott-12gen-13apr-13 lug gen-12apr-12 lug-12 ott-12 gen-13apr-13 lug Globale India 40 gen-12apr-12 lug-12 ott-12 gen-13apr-13 lug-13 Fonte: elaborazioni su dati Markit 2
4 Le proiezioni di crescita per il Variazioni a/a del PIL a prezzi costanti p 2014p Intesa Consensus Intesa Consensus Stati Uniti Giappone Area euro Germania Francia Italia Spagna OPEC nd 4.7 nd Europa Orientale nd 3.1 nd America Latina* Cina* India* Crescita mondiale * Fonte Consensus: Emerging Market Economic Data Fonte: Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, Consensus Economics, EMED 3
5 Stati Uniti: la ripresa si consolida, nonostante il freno fiscale La ripresa prosegue e la zavorra fiscale si riduce Q Q Q Q Q Q Q Q Consumi Inv. non resid. Invest. resid. Var. scorte Spesa pubblica Esportazioni nette PIL La crescita rimane moderata, in parte per via del contributo negativo della spesa pubblica. La domanda domestica privata però è in espansione. Consumi e investimenti residenziali sono stabilmente in crescita e garantiscono il proseguimento della ripresa. Da fine 2013, la spesa pubblica non darà più contributi negativi alla crescita. La ripresa si va consolidando e nel 2014, il PIL è previsto in aumento del 3,2%. Fonte: Thomson Reuters Datastream 4
6 Mercato del lavoro: il miglioramento è «sostanziale» Tasso di disoccupazione: il trend è chiaro Il mercato del lavoro mostra chiari segni di miglioramento, in linea con le previsioni della Fed lug-12 ago-12 set-12 ott-12 nov-12 dic-12 gen-13 feb-13 mar-13 apr-13 mag-13 giu-13 lug-13 U-6 Tasso di disoccupazione, sx Nuovi occupati non agricoli 152 media Q media Q media H La crescita degli occupati si è mantenuta vicina ai 200 mila nuovi posti al mese. Su base annua, l occupazione cresce intorno all 1,5% a/a; la forza lavoro aumenta molto più lentamente (circa 0,5% a/a). Gli occupati crescono più della forza lavoro: così scende il tasso di disoccupazione gen-07 apr-08 lug-09 ott-10 gen-12 apr-13 var. occupati non agricoli, migliaia media var. occupati non agricoli, a/a var. forza lavoro, a/a Fonte: Thomson Reuters Datastream. U6=tasso di disoccupazione allargato a individui scoraggiati, marginalmente attaccati alla forza lavoro e a occupati part-time per motivi economici 2 1
7 Giappone - BoJ: impegno a raggiungere l obiettivo di inflazione al 2% entro il 2015 L'obiettivo di base monetaria e le proiezioni per il bilancio della BoJ (tln yen) Fine 2012 effettivo Fine 2013 previsto Fine 2014 previsto Base monetaria Disaggregazione del bilancio JGB CP Corporate bonds ETF J-REIT Programma supporto prestiti Totale attività (incluse altre) Banconote Depositi correnti Totale passività (incluse altre) Fonte: BoJ Le misure del QQE 1) aumento base monetaria di tln di yen all anno 2) acquisti di JGB per circa 50 tln di yen all anno con scadenza media di 7 anni 3) acquisti di ETF di 1 tln e di J-REITs di 30 mld di yen all anno 4) acquisti di carta commerciale e corporate bonds in modo da detenere 2,2 tln e 3,3 tln di yen a fine 2013 Per memoria: PIL Giappone: 476 tln di yen (1 trimestre 2013) La Bank of Japan (BoJ) continua a reiterare l impegno a fornire stimolo monetario finalizzato al raggiungimento dell obiettivo di inflazione al 2% entro 2 anni. Nella valutazione dello scenario economico, si rileva che l economia ha iniziato a riprendersi moderatamente, e si indica che lo stimolo è appropriato. Nel 2014 la BoJ potrebbe dover ampliare le misure espansive, se verrà attuato il rialzo dell imposta sui consumi (aprile 2014). 6
8 L economia ha già risposto allo stimolo monetario: un ciclo anomalo spinto dai consumi 8% 4% 0% -4% Il PIL cresce grazie ai consumi L economia è in ripresa, trainata da consumi e spesa pubblica, con qualche timido segnale di ripresa di investimenti privati ed esportazioni. La crescita del PIL nel primo semestre 2013 è stata sostenuta (+0,9% t/t nel 1 trimestre, +0,6% t/t nel 2 ). L inflazione dovrebbe essere positiva da fine % Q Q Q Q Q Q Q Consumi privati Inv. fissi non resid. PIL Fonte: Thomson Reuters Datastream. Variazioni a/a. Ultimo dato disponibile: 2 trimestre Il governo sta valutando una modifica del programma di rialzo dell imposta sui consumi. In autunno verrà comunicato il piano fiscale: il governo potrebbe introdurre aumenti dell imposta più graduali rispetto a quelli originariamente annunciati. 7
9 Area euro: l economia sembra aver svoltato Dopo sei trimestri consecutivi di contrazione, il PIL dell eurozona è tornato a crescere nel 2 trimestre (0,3% t/t), trainato da Germania (0,7% t/t) e Francia (0,5% t/t); continua a contrarsi, ma meno del previsto, l attività economica in Spagna (-0,1% t/t) e Italia (-0,2% t/t). Il PMI composito è tornato al di sopra del valore-soglia dopo 2 anni. L indice manifatturiero segnala una svolta del ciclo di ordini e scorte. I dati di produzione industriale avevano mostrato un recupero già dai mesi primaverili. La ripresa per il momento è ancora trainata dall export. L industria ha svoltato PMI man., ord.-scorte (+6m) -10 Prod. Ind. a/a, dx La ripresa è ancora trainata dall export PMI man,exp.ord.+6m Exp.a/a,dx O-03 A-05 O-06 A-08 O-09 A-11 O-12 A Fonte: Markit, Eurostat e elaborazioni Intesa Sanpaolo 8
10 La ripresa si consoliderà nel secondo semestre Ci attendiamo che la ripresa seppur debole continui nel secondo semestre, per il momento ancora alimentata dalle esportazioni. L inflazione rimarrà sotto la soglia del 2% per almeno un anno, anche se una modesta accelerazione è possibile nel Soltanto la Germania dovrebbe registrare una crescita del PIL positiva in media annua nel corso del 2013, e una ripresa relativamente sostenuta nel PIL (a/a) IPCA (a/a) P 2014P P 2014P Germania Francia Italia Spagna Olanda Belgio Fonte: Intesa Sanpaolo 9
11 La politica fiscale rimane restrittiva La Commissione Europea, esaminati i programmi di stabilità , ha raccomandato una correzione fiscale strutturale aggiuntiva in particolare per Francia e Spagna. Di riflesso, nel 2014, la politica fiscale peserà per lo 0,3% di PIL, mentre le previsioni della Commissione di primavera indicavano un espansione dello 0,1% Variazione del saldo primario strutturale: aggregato e contributo per Paese BEL+NLD Altri FRA DEU ESP ITA EUR Prev Prim 2013 Post Racc 2014 Prev Prima 2014 Post Racc Nota: Altri = PRT, IRL, GRC, SLJ, SLK Fonte: Commissione Europea previsioni di primavera e raccomandazioni della Commissione Europea del 29/05/
12 BCE: arriva la forward guidance anche in Europa Arriva la guidance sui tassi di interesse anche in Europa, mossa molto più utile di una limatura dei tassi ufficiali. La BCE si è impegnata a mantenere i tassi d interesse chiave (refi e tasso sui depositi) sui livelli attuali o su livelli più bassi per un periodo prolungato di tempo. Le previsioni sull andamento della politica monetaria non cambiano ma l introduzione della guidance è un chiaro segnale che ulteriori mosse non troverebbero ostacoli all interno del Consiglio. Se i dati macro dovessero confermare i timidi segnali di recupero dell eurozona, la BCE manterrà il refi allo 0,5%; tuttavia, una limatura del refi rimane un opzione (priva di costi e benefici rilevanti). Un tasso negativo sui depositi, potenzialmente più rilevante ma anche più problematico, potrebbe arrivare se la frammentazione dei mercati interbancari europei non dovesse migliorare ulteriormente. 11
13 Italia: la strada verso la ripresa è ancora lunga La previsione sul PIL per il 2013 era stata rivista al -2% a inizio maggio, per effetto principalmente di un deludente 1 trimestre. Da allora, si è verificata una sorpresa «positiva» sul trimestre primaverile, meno negativo di quanto anticipato (-0,2% t/t, dopo il -0,6% t/t del 1 trimestre). Ad oggi è dunque possibile che il consuntivo 2013 risulti lievemente migliore del -2%. Permangono tuttavia dei rischi, derivanti principalmente dalle incertezze sulla stabilità (e la durata) del governo, che potrebbero incidere su condizioni finanziarie e fiducia di imprese e famiglie. La stabilità del quadro politico, accanto al mantenimento del ciclo espansivo mondiale, appare condizione necessaria per un miglioramento in corso d anno e nel Il miglioramento del quadro ciclico nei restanti paesi dell eurozona costituisce il principale fattore positivo, oltre all attenuarsi del freno rappresentato dalla politica fiscale e al procedere del pagamento dei debiti arretrati della PA (secondo l aggiornamento del 6 agosto, 17 miliardi dei 20 complessivi previsti per il 2013 sono stati resi disponibili agli enti debitori, e di questi 5 miliardi sono stati già pagati ai creditori). 12
14 ma gli indicatori forward-looking anticipano la possibilità di un recupero per fine anno Già da qualche mese/trimestre, alcuni indicatori maggiormente affidabili nell anticipare le tendenze di medio termine, come il leading indicator dell OCSE o la massa monetaria M1 al netto dell inflazione, segnalano una possibile svolta ciclica tra fine 2013 e inizio Tali indicatori sono tuttavia più affidabili come segnalatori dei punti di svolta del ciclo che non dell intensità del ritmo della ripresa, che sarà assai modesta. PIL e indicatore composito dell OCSE Pil t/t LEI t/t +1T -3.5 giu-05 giu-07 giu-09 giu-11 giu-13 Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat, OCSE, Banca d Italia PIL e M1 reale a/a PIL a/a (sx) M1 reale a/a +1a -7 g-99 g-01 g-03 g-05 g-07 g-09 g-11 g
15 Primi segnali di stabilizzazione dalle indagini sulle imprese La fiducia delle imprese manifatturiere (sia secondo l indagine Istat che in base alla survey PMI) mostra da qualche mese un trend di ripresa. A luglio l indice PMI manifatturiero è tornato in territorio espansivo per la prima volta dopo due anni. Gli ordini dall estero continuano ad essere trainanti, ma la novità degli ultimi mesi è il minor pessimismo delle imprese anche sulle commesse dal mercato domestico. Non solo le indagini sulle imprese, ma anche i dati reali sugli ordini all industria hanno mostrato un recupero già dai mesi primaverili. Le indagini segnalano che il peggio è passato per l attività economica nell industria g-05 g-06 g-07 g-08 g-09 g-10 g-11 g-12 g-13 PMI scorte-ord. +4m ( sx inv.) Prod. ind. a/a, dx Prosegue la ripresa degli ordini dall estero e si nota anche un primo rimbalzo dai minimi per le commesse dall interno PMI man.,ord.est.(sx) 36 PMI man.,ord.int.(dx) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat, Markit Economics 14
16 Meno pessimiste anche le famiglie Da aprile, per la prima volta dopo due anni e mezzo, le retribuzioni contrattuali sono tornate in territorio positivo in termini reali. Nel 1 trimestre il reddito disponibile reale delle famiglie è aumentato per la prima volta dopo 8 trimestri di contrazione (+0,5% t/t, grazie a una crescita dello 0,8% t/t del reddito disponibile nominale). In recupero anche per la propensione al risparmio (al 9,3%, in aumento di 0,9 punti percentuali rispetto sia al trimestre precedente sia a un anno fa). Da qualche mese le retribuzioni contrattuali sono tornate in positivo in termini reali Salari reali Salari contrattuali a/a (dx) e si nota un tentativo di rimbalzo dai minimi del potere d acquisto delle famiglie (e del tasso di risparmio) 8% 17 6% 4% 15 2% 13 0% 11-2% -4% 9-6% 7 dic-00 dic-03 dic-06 dic-09 dic-12 Potere d'acquisto a/a Tasso di risparmio (dx) Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat, Markit 15
17 Segnali positivi dall export I dati sulle esportazioni, in particolare verso i Paesi extra-ue, hanno mostrato segnali di riaccelerazione nei mesi primaverili. Nel 1 trimestre del 2013 il commercio con l estero aveva fornito un contributo negativo al PIL per la prima volta dopo più di 2 anni (-0,1% t/t). La stabilizzazione del ciclo nei Paesi UE fa sperare in segnali meno negativi anche dalle vendite verso quelli che rimangono i maggiori partner commerciali dell Italia. Prosegue il trend di miglioramento della bilancia commerciale specie verso i Paesi extra-ue L andamento della domanda mondiale resta coerente con una crescita dell export Bil. Comm. Tot. Bil. Comm. Ue Bil. Comm. Extra-Ue Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Istat, Markit d-06 d-07 d-08 d-09 d-10 d-11 d-12 d-13 Export Italia a/a (sx) Indice PMI globale (ponderato per pesi export IT) + 3m 16
18 Scenario macro gradualmente meno negativo Prevediamo un ritorno alla crescita su base congiunturale nell ultimo trimestre dell anno. La ripresa dovrebbe poi consolidarsi su ritmi modesti nel Nel nostro scenario, gli interventi su IMU e IVA sono a fronte di adeguate coperture in quanto i margini per misure genuinamente espansive appaiono pressoché inesistenti P 2014P P 2013P 2013P 2014P 2014P PIL (prezzi 2005, a/a) var.ne % t/t Consumi delle famiglie Consumi collettivi Investimenti fissi Importazioni Esportazioni Contributo alla crescita: Commercio estero Domanda finale interna Prezzi al consumo (a/a) Disoccupazione (%) Reddito disponibile reale Tasso di risparmio Partite correnti (% PIL) Variazioni percentuali rispetto al periodo precedente, ove non diversamente specificato. Nota: le previsioni non incorporano il rialzo dell 1% dell aliquota ordinaria IVA dal 1 ottobre. Fonte: Intesa Sanpaolo 17
19 Agenda 1 L economia al punto di svolta? 2 La crescita delle imprese parte dai mercati esteri 3 Il nodo delle risorse 18
20 Performance diversificate in funzione delle dimensioni aziendali Manifatturiero italiano: variazione cumulata del fatturato tra il 2008 e il 2011 Mediana imprese migliori e mediana imprese peggiori (%) Imprese peggiori (1) Imprese migliori (2) Differenza tra migliori e peggiori Micro imprese Piccole imprese Medie imprese Grandi imprese (1) Imprese peggiori: mediana del peggior 20% della distribuzione delle imprese (2) Imprese migliori: mediana del miglior 20% della distribuzione delle imprese Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 19
21 dei settori Previsioni su fatturato (a prezzi costanti) ed EBITDA 2014 per settore 18 gas 15 elettromedicali EBITDA margin farmaceutica apparati per generazione e trasmissione 3 siderurgia Variazione % del fatturato Fonte: Intesa Sanpaolo - Prometeia 20
22 del territorio Evoluzione del fatturato e Redditività nelle province italiane (valori mediani) 9 8 EBITDA margin, Var. % fatturato 2011: Min -3%; Max 10,1% EBITDA margin 2011: Min 4,9%; Max 8,9% Variazione % del fatturato nel imprese manifatturiere italiane con almeno un milione di euro di fatturato nel Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 21
23 e delle strategie Fatturato: distanza dai livelli pre-crisi per leva strategica (variazione % del fatturato tra il 2008 e il 2011; valori mediani) +1,7 +3,1 +3,1 +4,4 +4,3 +6,5 Impresa CON partecipate estere Impresa SENZA partecipate estere Impresa CON attività di export Impresa SENZA attività di export Imprese CON marchio internazionale Imprese SENZA marchio internazionale Imprese CON certificati di qualità Imprese SENZA certificati di qualità Imprese CON brevetto Imprese SENZA brevetto Imprese CON certificati ambientali Imprese SENZA certificati ambientali imprese manifatturiere italiane con almeno un milione di euro di fatturato nel Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 22
24 Industria italiana sempre più orientata all estero La propensione all export dell industria manifatturiera italiana salirà quest anno al 45,4%. Era al 36% nel Domanda interna e domanda estera per settore nel (variazioni m.a. a prezzi costanti) Prod. e materiali da costruzione Mobili Elettrodomestici Autoveicoli e moto Sistema moda Meccanica Altri intermedi Largo consumo Prodotti in metallo Alimentare e Bevande Elettrotecnica Elettronica Metallurgia Intermedi chimici Farmaceutica Industria manifatturiera Fonte: Intesa Sanpaolo - Prometeia Domanda interna Domanda estera
25 L alto potenziale dei «nuovi mercati». 70 Peso dei «nuovi mercati» e dei mercati maturi* sulle importazioni mondiali di beni manufatti (%) mercati maturi nuovi mercati * Mercati maturi: UE15, USA, Giappone, Svizzera e Norvegia Fonte: elaborazioni su dati BACI e EIU 24
26 ma anche degli Stati Uniti Prodotti manufatti: destinazioni a più alto potenziale al 2016 e quote di mercato dell Italia Quote di mercato dell Italia nel Turchia Germania Russia Nei 15 mercati a più alto potenziale al 2016 solo in Germania, Russia e Turchia la quota di mercato italiana supera il 4% 3 Australia India 2 Canada Singapore Stati Uniti Sud Corea Messico Cina 1 Hong Kong Thailandia Indonesia Malaysia Potenziale (0-100) Potenziale: aumento import al 2016 in % aumento import mondiale al Fonte: elaborazioni su dati BACI e EIU 25
27 richiede un ulteriore riposizionamento delle nostre esportazioni I principali mercati di sbocco del settore manifatturiero italiano (in %, 2012) Hong Kong 1.2 Brasile Giappone 1.5 Romania 1.5 Austria 2.1 Cina 2.3 Paesi Bassi 2.3 Polonia 2.4 Russia 2.6 Belgio 2.6 Turchia 2.8 Emirati Arabi Uniti Spagna Regno Unito Svizzera Stati Uniti Francia Germania Nota: in blu i mercati maturi. Fonte: Istat Nonostante i progressi degli ultimi anni, l export italiano è ancora concentrato sui paesi europei
28 Occorre una maggiore proiezione internazionale 40.0 Addetti delle partecipate estere in % degli addetti nazionali (2010) Spagna Italia Germania Francia Fonte: Intesa Sanpaolo da Istat ed Eurostat 27
29 lungo tutte le filiere Fatturato realizzato da partecipate estere in % del fatturato nel proprio paese (2010) Gas ed elettricità Manifatturiero Informazione e comunicazione Commercio Attività professionali Trasporto e magazzinaggio Costruzioni Fornitura di acqua; rifiuti Germania Italia Fonte: Intesa Sanpaolo da Istat ed Eurostat 28
30 con più investimenti all estero che in Italia Probabilità di apertura/ampliamento degli stabilimenti entro la fine del 2013 per classe di addetti (%, somma risposte «abbastanza» e «molto probabile») All'estero In Italia > 500 Totale Fonte: Intesa Sanpaolo da Banca d Italia - Supplemento al Bollettino Statistico novembre
31 Le strategie competitive contano Evoluzione delle esportazioni (var. % ) e diffusione delle strategie non price (% di imprese) 6.0 Elettrotecnica Farmaceutica Var.% m.a. export (pr.costanti) Pr.metallo Sistema moda Mobili Altri intermedi Pr.Costr. Elettronica Alimentare Largo consumo Metallurgia Auto&moto Meccanica Int.chimici Elettrodomestici Peso % imprese con strategie non price Strategie non price: brevetti, marchi, partecipate estere, certificazioni di qualità e ambientali Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) e Intesa Sanpaolo-Prometeia 30
32 Tra le piccole imprese meno diffuse le strategie non-price Imprese esportatrici che adottano strategie non-price per classe dimensionale (in % imprese) Imprese micro e piccole Imprese medie e grandi Differenza 0 Gruppo Partecipazioni estere Marchio internazionale Certificati di qualità o ambientali Brevetti EPO Reti di imprese +30,1 +30,4 +25,1 +14,7 +19,0 +1,4 Fonte: ISID (Intesa Sanpaolo Integrated Database) 31
33 Un sostegno dalla modernizzazione della distribuzione Peso della distribuzione sulle esportazioni di manufatti (%, 2010) Fatturato delle partecipate estere nella distribuzione (% fatturato nazionale, 2010) Investimenti ICT nella distribuzione (% sul valore aggiunto media ) Italia Germania 0 Italia Germania 1.0 Italia Germania Fonte: elaborazioni Intesa Sanpaolo su dati Eurostat, Istat e KLEMS 32
34 Agenda 1 L economia al punto di svolta? 2 La crescita delle imprese parte dai mercati esteri 3 Il nodo delle risorse 33
35 Dieci anni di espansione del credito La recente flessione del credito segue un periodo di forte espansione della dinamica degli impieghi bancari, sostanzialmente raddoppiati nell arco di un decennio. Anche durante la recessione del 2009, il credito all economia è stato più dinamico rispetto alle variabili reali. Prestiti alle società non finanziarie e principali driver della domanda di credito (*) (marzo 2000=100) (*) Investimenti fissi a valori nominali Fonte: Istat, Banca d Italia, elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 34 Prestiti alle società non finanziarie Fatturato Investimenti fissi Produzione industriale
36 Sofferenze in aumento per effetto della crisi Lo stock di sofferenze lorde ha raggiunto 138 miliardi e il 7,1% dei prestiti a giugno. La crescita delle sofferenze ha accelerato a oltre il 20% da marzo in poi (+22% a/a a giugno). Rapporto Sofferenze / Prestiti (%) mld mld Discontinuità statistica 0 giu08 giu09 giu10 giu11 giu12 giu13 Fonte: Banca d Italia, elaborazioni Servizio Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo 35
37 Forte dipendenza delle imprese dal finanziamento bancario L incidenza dei prestiti bancari sul totale dei debiti finanziari è molto elevata nel confronto internazionale. Negli ultimi anni, il grado di dipendenza dal credito bancario è rimasto sostanzialmente invariato, mentre è diminuito nell area euro e soprattutto nei paesi anglosassoni, a fronte dell accresciuto ricorso al mercato obbligazionario. Quota di debiti bancari sul totale dei debiti finanziari delle imprese (%) ITA FRA GER Area Euro UK USA Fonte: Banca d Italia 36
38 e contenuto ricorso al capitale di rischio La capitalizzazione di Borsa delle imprese italiane non finanziarie risultava pari nel 2012 al 18% del PIL, un valore molto più ridotto rispetto a quello dei maggiori partner dell area euro e dei paesi anglosassoni. 100% Imprese non finanziarie: capitalizzazione di Borsa (% del PIL) 80% 60% 40% 20% 0% Italia Francia Germania Spagna UK USA Fonte: Banca d Italia
39 E necessario diversificare le fonti di finanziamento A fine 2011 è stata introdotta ACE (Aiuto alla Crescita Economica), una agevolazione che mira a riequilibrare il trattamento fiscale tra capitale di debito e capitale di rischio, attraverso una riduzione dell imposizione sui redditi commisurata ai nuovi apporti di capitale proprio. Tra il 2011 e il 2012 sono stati predisposti incentivi fiscali per società e persone fisiche che investono nel capitale di rischio di start up innovative e fondi di venture capital. Con l obiettivo di favorire una maggiore diversificazione delle fonti di finanziamento, nel 2012: sono stati eliminati i limiti quantitativi all emissione da parte di società non quotate; è stato uniformato il regime fiscale delle obbligazioni e titoli similari emessi da società quotate o non quotate; è stata modificata la disciplina delle cambiali finanziarie; è stata introdotta la possibilità per le società non quotate di emettere obbligazioni subordinate partecipative. 38
40 Le sfide per le imprese italiane (in sintesi) Il mercato estero continuerà ad essere il principale driver di crescita delle imprese, da servire sempre di più con proprie strutture in loco, marchi noti e prodotti nuovi e differenziati. Aumenteranno le pressioni competitive: molte imprese dovranno confrontarsi con risultati economico-finanziari in deterioramento. Resterà elevata la differenziazione dei risultati in funzione della dimensione aziendale, del settore, del territorio e delle capacità competitive. Migliori performance continueranno a caratterizzare i settori e le imprese che adottano con più intensità strategie non-price. La modernizzazione e l internazionalizzazione della distribuzione garantirà un sostegno importante, soprattutto alle PMI più in difficoltà, per attuare il salto verso i mercati esteri. Occorrerà superare le difficoltà di accesso, in particolare da parte delle PMI, a fonti di finanziamento alternative al credito bancario, da tempo identificate ma mai divenute realmente efficaci. 39
Internazionalizzazione delle imprese
Internazionalizzazione delle imprese italiane: contesto ed opportunità 3 Marzo 2015 Business Analysis Pio De Gregorio, Responsabile Anna Tugnolo, Senior Analyst Dopo un 2013 difficile, le esportazioni
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIl rapporto banca impresa nella crisi del debito sovrano. Gregorio De Felice Chief Economist
Il rapporto banca impresa nella crisi del debito sovrano Gregorio De Felice Chief Economist 1 Credito alle imprese in forte crescita negli ultimi 1 anni La recente flessione del credito segue un periodo
DettagliLa congiuntura economica e i mercati finanziari Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014
La congiuntura economica e i mercati finanziari Presentazione del Rapporto annuale L ASSICURAZIONE ITALIANA 2013-2014 Dario Focarelli Direttore Generale ANIA Milano, 9 luglio 2014 Agenda L economia mondiale
DettagliContesto economico e caratteristiche del sistema industriale italiano. Roberto Calugi Direttore - Consorzio Camerale per il credito e la finanza
Contesto economico e caratteristiche del sistema industriale italiano Roberto Calugi Direttore - Consorzio Camerale per il credito e la finanza Agenda ANALISI DEGLI SCENARI MACROECON OMICI I. Analisi degli
DettagliLa congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni
La congiuntura italiana N. 3 FEBBRAIO 2014 Il Pil torna positivo nel quarto trimestre ma il dato è sotto le attese. La crescita si prospetta debole, penalizzata della mancanza di credito e per ora sostenuta
DettagliLa congiuntura. italiana. La stima trimestrale del Pil
La congiuntura italiana N. 6 LUGLIO 2015 Secondo i dati congiunturali più recenti la lieve ripresa dell attività economica nel primo trimestre sta proseguendo. Tuttavia le indicazioni degli indicatori
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli
DettagliEconomia italiana e settori industriali
OPEN DAY ATTIVITÀ INTERNAZIONALI ANIE Economia italiana e settori industriali Stefania Trenti Direzione Studi e Ricerche Milano, 16 dicembre 2015 Italia: il gap con l Eurozona si sta riducendo Su base
DettagliScenari economici europei e italiani: analisi dell impatto sul settore bancario
Banking Summit 213 «Le banche che si rinnovano, fare banca per la crescita» Scenari economici europei e italiani: analisi dell impatto sul settore bancario Gregorio De Felice Chief Economist Milano, 26
Dettagliintervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna
INSIEME PER LA RIPRESA LO STATO DELL ECONOMIA REGIONALE intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna 1 La congiuntura
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliCentro Produttività Veneto Gruppo di studio Settore Orafo Il Settore orafo nell attuale contesto macroeconomico
Centro Produttività Veneto Gruppo di studio Settore Orafo Il Settore orafo nell attuale contesto macroeconomico Stefania Trenti Servizio Studi e Ricerche Vicenza, 18 aprile 2013 Agenda 1 Alla ricerca della
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliLE PROSPETTIVE DEL SETTORE ORAFO NELL'ATTUALE CONTESTO MACROECONOMICO
Centro Produttività Veneto Gruppo di studio Settore Orafo LE PROSPETTIVE DEL SETTORE ORAFO NELL'ATTUALE CONTESTO MACROECONOMICO Stefania Trenti Servizio Studi e Ricerche Vicenza, 13 novembre 2013 Agenda
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliINDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE. Sintesi per la stampa
INDUSTRIA METALMECCANICA ITALIANA INDAGINE CONGIUNTURALE Sintesi per la stampa Roma, 11 settembre 2014 Sintesi per la Stampa L attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi
DettagliINTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI
INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,
DettagliPresentazione del Rapporto
Presentazione del Rapporto Cremona, 5 giugno 5 L economia della Lombardia Paola Rossi Banca d Italia Sede di Milano Divisione Analisi e Ricerca economica territoriale Camera di Commercio di Cremona L economia
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 maggio 2015 I primi effetti del QE! I dati di marzo 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi effetti del Quantitative Easing della BCE. L effetto di questa misura
DettagliCongiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015)
La Congiuntura (dati aggiornati al 2 ottobre 2015) 1 ECONOMIA IN ITALIA In Italia, dopo tre cali annuali consecutivi (2012-2,8%, 2013-1,7%, 2014-0,4%), il CSC prevede una crescita del PIL dell 1%. quest
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;
DettagliMercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu
Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008
DettagliSistema Moda Italia Come valorizzare il Tessile Moda Italiano Il Sistema Moda nell attuale contesto macroeconomico
Sistema Moda Italia Come valorizzare il Tessile Moda Italiano Il Sistema Moda nell attuale contesto macroeconomico Gregorio De Felice Servizio Studi e Ricerche Milano, 4 aprile 2013 Agenda 1 Alla ricerca
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e
Dettagli8 Consumer & Retail Summit Un autunno pieno di incognite
8 Consumer & Retail Summit Un autunno pieno di incognite Gregorio De Felice Servizio Studi e Ricerche Milano, 9 ottobre 214 Agenda 1 Italia: in lento recupero dal 215 2 Consumi: il peggio è alle spalle?
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014)
RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) 1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze) 1. A settembre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliL economia italiana nella Relazione della Banca d Italia
L economia italiana nella Relazione della Banca d Italia Paolo Sestito Servizio struttura Economica, Banca d Italia Modena, 4 giugno 215 Il contesto internazionale e l area dell euro 2 Nei paesi emergenti,
DettagliI dati significativi del mercato assicurativo italiano nel contesto economico (dati aggiornati a febbraio 2016)
I dati significativi del mercato assicurativo italiano nel contesto economico (dati aggiornati a febbraio 2016) Servizio Attuariato, Statistiche e Analisi Banche Dati ANIA Agenda Il contesto economico
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRipresa in vista ma a passo lento: previsioni CSC per l Italia nel biennio 2013-2014
Ripresa in vista ma a passo lento: previsioni CSC per l Italia nel biennio 2013-2014 Indagine Confindustria sul mercato del lavoro nel 2012 Francesca Mazzolari In Italia segnali di fine caduta e ripresa
DettagliProspettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali
Prospettive del settore farmaceutico: riflessi economici ed occupazionali Massimo Scaccabarozzi, Presidente Farmindustria 52 Simposio AFI -1 giugno 2012 La farmaceutica è la prima industria hi-tech per
DettagliL Italia. in Russia. I numeri della presenza italiana in Russia. Esportazioni (2008): 10,5 miliardi (3% del totale export Italia)
L Italia in Russia I numeri della presenza italiana in Russia Esportazioni (2008): 10, miliardi (3% del totale export Italia) La Russia è il 7 paese cliente dell Italia (dopo Germania, Francia, Spagna,
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 marzo 2015 Timidi segnali di risveglio I dati di gennaio 2015 1 confermano, al netto di alcuni salti statistici, il lento miglioramento nella dinamica delle più importanti
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) 1. A giugno 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è sempre
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 Maggio 2013 Più raccolta, meno prestiti PIÚ RACCOLTA, MENO PRESTITI Continuano a ridursi gli impieghi, con saggi che nel caso delle famiglie raggiungono valori di massimo
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015 Le esportazioni di Vicenza e la dinamica del cambio nei mercati del made in Vicenza Tra i primi 20 mercati di destinazione dei prodotti
DettagliCONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015
CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434
DettagliMADE IN ITALY SENZA ITALY I nuovi scenari della Moda e del Lusso
MADE IN ITALY SENZA ITALY I nuovi scenari della Moda e del Lusso Moda e lusso nell attuale contesto macroeconomico Intervento di Gregorio De Felice Chief Economist, Intesa Sanpaolo 8 Novembre 2013 (Sintesi)
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825,8 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliIl contesto economico crescere nella nuova geografia. Silvano Carletti Servizio Studi BNL Milano, 8 maggio 2012
Il contesto economico crescere nella nuova geografia Silvano Carletti Servizio Studi BNL Milano, 8 maggio 2012 Di cosa parliamo? Crescita, Competizione La nuova geografia Lo scenario cambia ancora 2 In
DettagliASSOFOND ASSOFOND. Fonderia e nuovi scenari: competitività e tecnologia, le sfide del futuro. ASSOFOND Federazione Nazionale Fonderie
Federazione Nazionale Fonderie XXXI Congresso di Fonderia Fonderia e nuovi scenari: competitività e tecnologia, le sfide del futuro Roma 4-5 Ottobre 2012 PRESIDENTE : Enrico Frigerio 1 La Fonderia in Italia
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) 1. A fine 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.830,2 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) PRINCIPALI GRANDEZZE BANCARIE: CONFRONTO 2013 VS 2007 2007 2013 Prestiti all'economia (mld di euro) 1.673 1.851 Raccolta da clientela (mld di euro)
DettagliMIGLIORA PER LE IMPRESE ITALIANE L ACCESSO AI FINANZIAMENTI
MIGLIORA PER LE IMPRESE ITALIANE L ACCESSO AI FINANZIAMENTI Silvano Carletti * Nei suoi primi cinque appuntamenti (l ultimo a fine settembre 2015) il Targeted Longer-Term Refinancing Operations (TLTRO)
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 giugno 2015 Credito in folle I dati di aprile 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la lentezza del settore creditizio nel reagire agli stimoli monetari. Dopo il
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2014 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2014 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.848 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze) 1. A giugno 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.833 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliPiano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007
Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi
DettagliSintesi per la stampa. Rapporto Analisi dei Settori Industriali* Maggio 2013
Sintesi per la stampa Rapporto Analisi dei Settori Industriali* Maggio 2013 Industria: caduta del fatturato nel biennio 2012-13 (-8,3% pari a 56,5 miliardi di euro a prezzi costanti), causata dal previsto
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 novembre 2014 Verso quota 0% I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento trend di miglioramento in corso da alcuni mesi: le variazioni annue dello stock
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) 1. A maggio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.815 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese
DettagliIL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE: CONGIUNTURA E PROBLEMI STRUTTURALI. Una finanza per la crescita Milano 12 giugno 2013
IL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE: CONGIUNTURA E PROBLEMI STRUTTURALI Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia Una finanza per la crescita Milano 12 giugno 2013
DettagliScenari macroeconomici e prospettive di crescita
Scenari macroeconomici e prospettive di crescita Luca Paolazzi Direttore Centro Studi Confindustria Lo scenario economico globale presenta condizioni favorevoli. Ma l incertezza è il maggior ostacolo a
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Marzo 2013 Rallentano gli impieghi, aumentano le sofferenze RALLENTANO GLI IMPIEGHI, AUMENTANO LE SOFFERENZE Si protrae la fase di contrazione degli impieghi a famiglie e
DettagliLa congiuntura del credito in Emilia-Romagna. Direzione Centrale Studi e Ricerche
La congiuntura del credito in Emilia-Romagna Direzione Centrale Studi e Ricerche 1 marzo 2015 Credito in lenta uscita dal ciclo negativo Il minimo del ciclo negativo dei prestiti è chiaramente alle spalle,
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 11 Aprile 2013 Prestiti più cari PRESTITI PIÚ CARI Continuano a ridursi i flussi creditizi, ma con velocità meno pronunciata che nei mesi precedenti. Anche le sofferenze registrano
DettagliCOMMERCIO CON L ESTERO
17 novembre 014 Settembre 014 COMMERCIO CON L ESTERO Rispetto al mese precedente, a settembre 014 si rileva un aumento sia delle esportazioni (+1,5%) sia delle importazioni (+1,6%). L aumento congiunturale
DettagliIl risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita
Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Roberto Manzato Vita e Danni non Auto Milano, 16 luglio 2012
DettagliIl contesto attuale e le prospettive dei mercati
Il contesto attuale e le prospettive dei mercati Petrolio, progressivo rialzo... Brent dal 2010 Fonte: Bloomberg 2 Tassi, in aumento l interbancario... Euribor 3 mesi e tasso Bce a confronto Fonte: Bloomberg
DettagliIl Made in Italy al 2020: reti globali in un mondo in cambiamento
Milano 16 maggio 2016 Il Made in Italy al 2020: reti globali in un mondo in cambiamento 89 Rapporto Analisi dei Settori Industriali Un mondo in cambiamento: le prospettive dei settori industriali al 2020
DettagliLa Stampa in Italia (2010 2012)
(2010 2012) Roma 5 giugno 2013 La crisi dell editoria quotidiana e periodica: la negativa congiuntura economica, l evoluzione tecnologica e i fattori di criticità strutturali L editoria quotidiana e periodica
Dettaglilo scenario internazionale lorena vincenzi Ozzano dell Emila 22 aprile 2013
lo scenario Ozzano dell Emila 22 aprile 2013 internazionale lorena vincenzi riservatezza Questo documento è la base per una presentazione orale, senza la quale ha quindi limitata significatività e può
DettagliPER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE
PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliPresentazione del Rapporto L economia del Molise
Presentazione del Rapporto L economia del Molise Francesco Zollino Servizio di Congiuntura e politica monetaria Banca d Italia Università degli Sudi del Molise, Campobasso 18 giugno 215 Il contesto internazionale
DettagliRelazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re
Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita
DettagliTRA ASPETTATIVE DI RECUPERO ED INCERTEZZE
TRA ASPETTATIVE DI RECUPERO ED INCERTEZZE (febbraio 2015) Il ciclo internazionale, l area euro ed i riflessi sul mercato interno Il ciclo economico internazionale presenta segnali favorevoli che si accompagnano
DettagliEUROPA Il mercato delle autovetture. Aprile 2012. AREA Studi e statistiche
EUROPA Il mercato delle autovetture Aprile 2012 Nell Europa27+EFTA 1 sono state registrate complessivamente 1,06 milioni di vetture nel mese di aprile 2012, con una flessione del 6,5 % rispetto allo stesso
DettagliNota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009
Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Comitato per la qualificazione della spesa pubblica Comitato per lo sviluppo provinciale Sandro Trento Enrico Zaninotto Quadro internazionale: 2010 migliore, ma
DettagliL INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO
Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo
DettagliAlla ricerca della crescita perduta:
Alla ricerca della crescita perduta: Alla ricerca opportunità della crescita e ritorni perduta: di un Italia opportunità più internazionale. e ritorni di un Italia più internazionale. roma, 19 novembre
DettagliSEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore
FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di
DettagliUMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014
UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto
DettagliL'INFLAZIONE IL CREDITO. Indicatore ciclico coincidente (Ita-coin) e PIL dell Italia (1) (variazioni percentuali)
NUMERO 98 GIUGNO 21 ATTIVITA' ECONOMICA E OCCUPAZIONE GLI SCAMBI CON L'ESTERO E LA COMPETITIVITA' L'INFLAZIONE IL CREDITO LA FINANZA PUBBLICA LE PREVISIONI MACROECONOMICHE 1 7 8 11 12 Dipartimento di economia
DettagliLa diffusione della crisi e il credit crunch in Italia. Francesco Daveri
La diffusione della crisi e il credit crunch in Italia Francesco Daveri 1 Le componenti del Pil nel 2008-09 (primo tempo della crisi).. (1) G ha svolto funzione anticiclica; (2) C diminuiti meno del Pil;
DettagliII L EVOLUZIONE DELL ECONOMIA ITALIANA
II L EVOLUZIONE DELL ECONOMIA ITALIANA II.1 L Economia Italiana nel 2004 Gli Sviluppi Recenti Dopo la battuta d arresto avvenuta alla fine dell anno scorso, l economia italiana è tornata a crescere nel
DettagliAnalisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna
Analisi dell andamento congiunturale del mercato del credito in Italia e in Emilia-Romagna Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo 15 giugno 2 Italia Marzo 2 ha convalidato il leggero miglioramento
DettagliLa congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese
La congiuntura economica e finanziaria e il finanziamento delle piccole imprese Valerio Vacca Banca d Italia Servizio Stabilità finanziaria Presentazione rapporto Fedart, 9 dicembre 2015 Vacca Congiuntura
DettagliMEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA
MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,
DettagliConsob - Auditorium Presentazione del Risk Outlook
Consob - Auditorium Presentazione del Risk Outlook Gregorio De Felice Chief Economist Intesa Sanpaolo Roma, 24 febbraio 2014 Agenda 1 Le prospettive macro nel 2014-15 2 Credito ed economia reale nell area
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliBANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A
BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A L economia del Veneto Venezia, 17 giugno 2014 Le imprese L'eredità della crisi Indice del PIL (2007=100) Nel Nord Est la riduzione cumulata del PIL è di 8 punti percentuali.
DettagliVariazione % tendenziale 2,9 1,1. Elaborazioni Anfia su dati ISTAT *Codici Ateco 29
La produzione industriale in Italia cresce del 2,9% ad ottobre 2015. L industria automotive è tra i comparti che registrano la maggiore crescita da inizio anno: +28,5%. Secondo i dati diffusi da ISTAT,
DettagliBanking Summit 2014 L economia italiana e il credito nella prospettiva dell Unione Bancaria
Banking Summit 2014 L economia italiana e il credito nella prospettiva dell Unione Bancaria Gregorio De Felice Chief economist Milano, 25 settembre 2014 Agenda 1 Economia mondiale in moderata ripresa 2
Dettagli