COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona

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1 COMUNE DI MONTEMARCIANO Provincia di Ancona V SETTORE LAVORI PUBBLICI e MANUTENZIONE Progetto per la realizzazione di n.40 loculi cimiteriali PROGETTO ESECUTIVO Relazione impianto elettrico RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO Dott. Ing. Luciano BOLLI Dirigente V settore LLPP PROGETTO E DIREZIONE LAVORI ARCHITETTONICO Dott. Ing. Fabio GRASSUCCI PROGETTO E DIREZIONE LAVORI STRUTTURALE Dott. Ing. Fabio GRASSUCCI PROGETTO E DIREZIONE LAVORI IMPIANTI ELETTRICI Per. Ind. Mirko MANCINI COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE E ESECUZIONE Dott. Ing. Grassucci Fabio COLLABORATORI Geom. Maria Enza DE GISI Istruttore Amministrativo Geom. Alessandro QUATTRINI Istruttore Tecnico Geom. Lorenzo ROMEO Istruttore Tecnico Consalvo FERRUCCI APPROVATO CON DETERMINA DEL CAPO DEL V SETTORE Montemarciano, ottobre 2014 N.. DEL. COMUNE DI MONTEMARCIANO Ufficio Lavori Pubblici e Manutenzione Via Umberto I, Montemarciano (AN) Centralino Tel Fax

2 INDICE 1 RELAZIONE TECNICA - SCOPO 2 NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO 3 PROTEZIONI GENERALI IMPIANTO ELETTRICO 4 GENERALITA 5 PROGETTAZIONE 5.1. DESCRIZIONE DELL IMPIANTO 5.2. ISOLAMENTO DEI CAVI 5.3. ILLUMINAZIONE 6 IMPIANTO DI TERRA 7 RISCHIO DI FULMINAZIONE E DI SOVRATENSIONI DOVUTE A SCARICHE ATMOSFERICHE 8 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA 9 ALLEGATI 10 MATERIALI 11 VARIANTI AL PROGETTO 12 SICUREZZA SUL CANTIERE 13 STANDARD DI QUALITA DELLE APPARECCHIATURE

3 1 - RELAZIONE TECNICA - SCOPO La seguente relazione tecnica è relativa alla opere necessarie per l alimentazione elettrica del nuovo blocco di loculi cimiteriali siti in Via Alberici nel Comune di Montemarciano(AN). Alimentazione elettrica Fornitura Rete BT V = 230 Hz=50 Potenza max prevista kw 3 Sistema distribuzione: TT P.I. al limitatore ENEL 6 ka Massima C. d. t. circuiti luce 4% Massima C. d. t. circuiti f. m. 4% Punto di consegna Esterno alla struttura, in apposito box Tipologia Impianto Nuovo impianto 2 - NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Principali leggi, decreti e circolari ministeriali vigenti riguardanti gli impianti elettrici LEGGE N 186/68 LEGGE N 791/77 DM 23/07/1979 DM 01/08/1981 DPR N 224/87 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici Attuazione della direttiva CEE n 73/23 relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione Designazione degli organismi incaricati di rilasciare certificati e marchi ai sensi della legge n 791/77 Lista degli organismi, dei modelli dei marchi e dei certificati, in applicazione della legge n 791/77 sui materiali elettrici Attuazione della direttiva CEE n 85/374 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative regolamentari ed amministrative degli stati membri in materia di responsabilità per danno da prodotti difettosi, ai sensi dell art. 15 della legge 16/04/1987, n 183 D.M. N 37/08 DM 22/01/2008 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11 quaterdecis, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici (ex. 46/90 Norme per la sicurezza degli impianti) Approvazione del modello di dichiarazione di conformità dell impianto alla regola dell arte di cui all art. 7 del Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11 quaterdecis, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2

4 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici LR 10/2002 Legge regionale L.R. delle Marche 10/2002 Misure urgenti in materia di risparmio energetico e contenimento dell'inquinamento luminoso DM 11/06/1992 DL N 81/2008 D.Lvo n 81/08 Approvazione dei modelli dei certificati di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali delle imprese e del responsabile tecnico ai fini della sicurezza degli impianti Attuazione direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro Segnaletica di sicurezza Principali Norme CEI ed UNI vigenti riguardanti gli impianti fotovoltaici collegati in parallelo alla rete pubblica CEI EN 60445: CEI EN 60529: Individuazione dei morsetti e degli apparecchi e delle estremità dei conduttori designati e regole generali per un sistema alfanumerico; Gradi di protezione degli involucri (codice IP); CEI 20-19: Cavi isolati con gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V; CEI 20-20: CEI 0-2: CEI 64-8/1 CEI 64-8/2 Cavi isolati con polivinilcloruro con tensione nominale non superiore a 450/750 V; Guida per la definizione della documentazione di progetto per impianti elettrici; Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500Vin corrente continua Parte 1: Oggetto, scopo e principi fondamentali; Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 2: Definizioni; CEI 64-8/3 CEI 64-8/4 CEI 64-8/5 CEI 64-8/6 Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 3: Caratteristiche generali; Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 4: Prescrizioni per la sicurezza; Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 5: Scelta e installazione dei componenti elettrici; Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 6: Verifiche;

5 CEI 64-8/7 CEI Sesta 2007 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Parte 7: Ambienti e installazioni particolari; Prima 1998 Guida per l esecuzione dell impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario; CAVI CEI CEI 20-22/0/2 CEI 20-6/1/2/4/5 CEI20-7/0/2/3/6/7 CEI 20-38/1 CEI CEI Seconda Calcolo delle portate dei cavi elettrici; Quarta Prove d incendio su cavi elettrici; Prima 2002/2003 Prova di resistenza al fuoco dei cavi elettrici; Seconda 1999/2002 Prove sui gas emessi durante la combustione di cavi elettrici e dei materiali dei cavi; Seconda Cavi isolati con gomma non propaganti l incendio e a basso sviluppo di fumi e gas tossici e corrosivi. Parte 1 Tensione nominale U0/U non superiore a 0.6/1kV; Seconda Cavi resistenti al fuoco isolati con mescola elastomerica con tensione nominale U0/U non superiore a 0.6/1kV; Prima Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 1: Prescrizioni generale; APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE CEI CEI CEI CEI CEI 110-2; V1 Settima Apparecchi di illuminazione. Parte 1 Prescrizioni generali e prove; Terza Apparecchi di illuminazione. Parte 2 Prescrizioni particolari. Apparecchi di emergenza; Seconda-1997 Apparecchi di illuminazione. Parte 2 Prescrizioni particolari. Apparecchi fissi per uso generale; Sesta Limiti e metodi di misura delle caratteristiche di radiodisturbo degli apparecchi di illuminazione elettrici e degli apparecchi analoghi; Prima Limiti e metodi di misura delle caratteristiche di radiodisturbo degli apparecchi di illuminazione elettrici e degli apparecchi analoghi; Prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti nella zona in cui si eseguiranno i lavori, ed in particolare: Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco, ASL, ISPESL. Qualora le sopra elencate norme tecniche siano modificate o aggiornate, si dovranno applicare le norme più recenti.

6 3 - PROTEZIONI GENERALI IMPIANTO ELETTRICO La porzione di impianto interessata dal presente progetto va dal trasformatore di sicurezza 220/24 Vac al nuovo fabbricato che ospiterà i loculi. All interno della cassetta in vetroresina che ospita il trasformatore di sicurezza sarà installato un nuovo centralino in PVC classe II di isolamento da 12 moduli DIN IP55 che ospiterà gli apparecchi per la protezione delle linee di alimentazione delle lampade votive. È inoltre prevista l installazione di un dispositivo di protezione magnetotermico bipolare con corrente nominale 32A a protezione del secondario del trasformatore, che sarà posto all interno di un centralino in PVC da 4 moduli DIN IP55. In ultimo sarà prolungata la linea di alimentazione delle plafoniere per l illuminazione notturna come riportato nella planimetria allegata, l intervento prevede l utilizzo di tubazione corrugata doppia parete da 32 mm posata interrata ad una profondità di circa 0,5 m e cavo tipo FG7OR 0,6/1 kv 3G2,5 mm GENERALITA Gli impianti, i materiali e le apparecchiature dovranno essere realizzati nello scrupoloso rispetto della regola d arte, come prescritto dalle Leggi n 186 del 1/03/1968, dal DM 37/08 del 22/01/2008 e risultare perfettamente funzionanti. Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti dovranno essere conformi alle Leggi e ai Regolamenti vigenti al momento della loro realizzazione, ed in particolare: Alle norme CEI UNI applicabili; Alle prescrizioni dei VV.F. e delle autorità Locali; Alle prescrizioni ed alle indicazioni dell agenzia distributrice dell energia elettrica, per quanto di loro competenza nei punti di consegna. Le apparecchiature ed i materiali impiegati negli impianti dovranno essere adattati agli ambienti in cui saranno installati, ed avere caratteristiche tali da garantire la resistenza alle azioni meccaniche, corrosive, termiche di umidità, alle quali si potranno trovare esposti durante l esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi dovranno essere rispondenti alle relative Norme CEI, e alle direttive europee di sicurezza, essere muniti di marcatura CE e di marchio di conformità IMQ o di altro marchio di uno dei paesi CEE. Inoltre, le apparecchiature dovranno riportare i dati di targa ed eventuali istruzioni d uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana.

7 5 - PROGETTAZIONE La progettazione dell impianto in oggetto è stata eseguita in conformità alle prescrizioni dettate dalla normativa vigente, con particolare riferimento al DM 37/08 ed alla normativa CEI-UNI applicabile. Lo scopo della progettazione è quello di ottenere i livelli minimi di sicurezza richiesti dalle Norme, per la protezione delle persone contro i contatti elettrici e per il buon funzionamento dell impianto. A tale scopo si è provveduto alla protezione contro i CONTATTI DIRETTI mediante la segregazione delle parti attive, il posizionamento di barriere e contenitori rimovibili solo con attrezzi o muniti di interblocchi per le apparecchiature ad uso di personale non addestrato. Il sistema di distribuzione dell impianto è di tipo TT, in quanto l edificio sarà alimentato in bassa tensione, per cui il valore di resistenza di terra misurata a conclusione dei lavori, dovrà soddisfare la relazione: Rt x Ia 50 Dove: Rt è la somma delle resistenze dei conduttori di protezione e del dispersore, in ohm; Ia è la più elevata tra le correnti differenziali nominali che provoca l intervento degli interruttori automatici installati in ampere; 50 è il valore di tensione più elevato accettabile per la tensione di contatto in condizioni nominali, in volt. Nel caso specifico la protezione contro i COTATTI INDIRETTI verrà quindi effettuata tramite l interruzione automatica dell alimentazione del circuito nel quale si è manifestata l anomalia ed il collegamento a terra delle masse, per alcuni circuiti mediante l impiego di componenti in classe II e infine mediante l utilizzo di circuiti alimentati in bassa tensione da fonte di sicurezza. Sono stati previsti dispositivi di protezione per interrompere le CORRENTI DI SOVRACCARICO dei circuiti prima che tali correnti possano provocare un riscaldamento nocivo all isolamento, ai collegamenti, ai terminali o all ambiente circostante il conduttore. Per ogni linea, il coordinamento con la rispettiva protezione è stato eseguito rispettando le seguenti condizioni: 1) Ib In Iz 2) If 1,45 x Iz

8 Dove: Ib corrente di impiego del circuito; Iz portata in regime permanente della conduttura (Sezione 523 della norma CEI 64/8); In corrente nominale del dispositivo di protezione (per i dispositivi di protezione regolabili la corrente nominale In e la corrente di regolazione scelta); If corrente che assicura l effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in condizioni definite. Tali dispositivi di protezione sono altresì atti a interrompere le CORRENTI DI CORTOCIRCUITO dei conduttori del circuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei circuiti e nelle connessioni. Le suddette correnti sono state determinate, in ogni punto dell impianto, mediante calcoli tenendo conto del valore normalizzato della corrente di corto circuito nel punto di fornitura bassa tensione; tale valore viene fornito dall Ente distributore di energia. Il potere di interruzione dei dispositivi di protezione (Icu) con riferimento alla norma per componenti da utilizzarsi in ambienti industriali e Icn con riferimento alla norma per componenti in ambienti civili, non deve essere inferiore alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione (Icp). Tutte le correnti provocate da un corto circuito che si presenti in un punto qualsiasi dell impianto devono essere interrotte in un tempo non superiore a quello che porta i conduttori alla temperatura limite ammissibile. La CADUTA DI TENSIONE di ogni linea, dal punto di consegna dell Ente distributore ad un qualsiasi punto, con il carico di progetto, non dovrà superare il 4% della tensione nominale a vuoto. La protezione delle linee, il loro dimensionamento e coordinamento con le rispettive protezioni, il calcolo della caduta di tensione, la verifica della protezione da sovraccarico, sono state calcolate mediante l utilizzo di regoli e software di costruttori di materiale elettrico e delle tabelle CEI/UNEL in vigore DESCRIZIONE DELL IMPIANTO MONTANTI LINEE ELETTRICHE La distribuzione dell energia elettrica è prevista con posa interrata, utilizzando apposito cavo isolato in gomma EPR e guaina in PVC riportante la sigla FG7OR 0,6/1kV, posto

9 in tubazione in PVC pesante doppia parete serie pesante (Fu), resistenza alla compressione 450 N, interrata lungo il perimetro di proprietà L impianto elettrico è alimentato dall Ente distributore energia in bassa tensione (come evidenziato negli schemi elettrici) con sistema TT trifase più neutro, tensione nominale 230 V. Tutti i quadri, come già accennato saranno realizzati con centralini in PVC poste a parete, muniti di portelli frontali apribili con serratura a chiave, pannelli frontali asolati fissati a scatto con linguette di sicurezza, accessibili quindi, solo con l utilizzo di attrezzi; sarà completo di opportuna targhetta incisa di identificazione, morsettiera componibile ed accessori per la rispondenza alla Normativa CEI applicabile. Potrà essere ispezionabile dal fronte ed equipaggiato con organi di manovra, protezione e comando in numero e con caratteristiche tecniche evidenziate negli schemi elettrici relativi. 5.2 ISOLAMENTO DEI CAVI Dai vari quadri si dipartiranno le linee di alimentazione dell intero impianto che verranno distribuite alle utenze tramite scatole, tubazioni e raccorderie in PVC incassate all interno di strutture non combustibili con grado di protezione minimo IP40. Per la realizzazione dei vari circuiti saranno utilizzati cavi uni/multipolari a corda flessibile in rame, non propaganti l incendio e a ridotta emissione di gas corrosivi, tipo normalizzato con isolamento in EPR o PVC, posati in opera e aventi colorazione distintiva dei conduttori secondo la norma CEI. Ogni linea alle sue estremità sarà identificabile mediante apposito collare di segnalazione e sarà dotata di capicorda a compressione. Si prescrive che tutti i cavi utilizzati dovranno essere adatti per posa interrata all interno di tubazioni in PVC, tipo FG7OR 0,6/1 kv di sezione adeguata. Colori distintivi dei cavi I conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL. In particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, questi devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori nero, grigio (cenere) e marrone. I conduttori adibiti all alimentazione delle lampade votive, e quindi assoggettati al trasformatore di sicurezza con tensione di 24 Vac, dovranno essere riconoscibili dai conduttori alimentati a 220 Vac lungo tutte le tubazioni e dovranno essere contrassegnati con apposite targhette indicatrici poste regolarmente per tutta la lunghezza del cavo, oppure in alternativa mediante l utilizzo di

10 colorazione differenti da quelle indicate per i cavi sottoposti alla tensione di 230 Vac ad esempio con i colori rosso e bianco. Sezioni minime e cadute di tensione massime ammesse Le sezioni dei conduttori calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensioni non superi il valore del 4% della tensione a vuoto) devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL. Sezione minima dei conduttori di neutro La sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase. Per conduttori in circuiti polifase, con sezione superiore a 16 mm 2, la sezione dei conduttori neutri può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, con il minimo tuttavia di 16 mm 2 ( per conduttori in rame ), purché siano soddisfatte le condizioni degli artt. 522, 524.1, 524.2, 524.3, della norma CEI 64-8; Sezione dei conduttori di terra e protezione La sezione dei conduttori di terra e di protezione, cioè dei conduttori che collegano all'impianto di terra le parti da proteggere contro i contatti indiretti, non deve essere inferiore a quella indicata nella tabella 1, tratta dalla tab. 54 F della norma CEI (Vedi anche le prescrizioni riportate agli artt. 543, , e della norma CEI 64-8); Tabella 1 Relazione tra le sezioni dei conduttori di protezione e dei conduttori di fase (Sezione minima dei conduttori di protezione) Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l'apparecchio mm2 Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase mm2 Conduttore di protezione non facente parte dello stesso cavo e non infilato nello stesso tubo del conduttore di fase mm2 Minore o uguale a 16 sezione del conduttore di fase 2,5 se protetto meccanicamente, 4 se non protetto meccanicamente Maggiore di 16 e minore o uguale a 35 Maggiore di Metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari la sezione specificata dalle rispettive norme metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari, la sezione specificata dalle rispettive norme Sezioni minime dei conduttori di terra I conduttori di terra devono essere conformi a quanto indicato nella norma CEI 64-8, art , e la loro sezione deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione di cui alla tab.1, con i minimi indicati nella tab. 2:

11 Tabella 2 Sezioni convenzionali minime dei conduttori di terra Protetti meccanicamente Non protetti meccanicamente Protetti contro la corrosione In accordo con mm 2 rame 16 mm 2 ferro zincato (*) Non protetti contro la corrosione 25 mm 2 rame 50 mm 2 ferro zincato (*) (*) Zincatura secondo la norma CEI 7-6 oppure con rivestimento equivalente Tubi protettivi / percorsi tubazioni / cassette di derivazione L impianto sarà realizzato con tubazioni in PVC doppia parete per posa interrata. Nella posa in opera delle stesse si opererà in modo che: Il diametro interno dei tubi sia pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; il diametro del tubo sia sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi o il tubo; Le giunzioni dei conduttori siano eseguite esclusivamente nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti che garantiscano il ripristino dell isolamento e la protezione da eventuali penetrazione da parte di liquidi. Dette cassette dovranno presentare un grado di protezione minimo IP55 e dovranno comunque essere posate in luoghi protetti dalle intemperie e dai raggi ultravioletti; Le caratteristiche di resistenza al calore anormale e al fuoco dei materiali utilizzati devono soddisfare quanto richiesto dalla norma CEI Tabella 3 Numero massimo di cavi unipolari da introdurre in tubi protettivi (i numeri fra parentesi sono per i cavi di comando e segnalazione) Diametro esterno / diametro interno [mm] sezione dei cavetti [mm 2 ] (0,5) (0,75) (1) 1,5 2, /8,5 (4) (4) (2) 14/10 (7) (4) (3) 2 16/11,7 (4) /15,5 (9) /19,8 (12) /26, ILLUMINAZIONE Come detto in precedenza per la parte illuminazione si distinguono i corpi illuminanti adibiti all alimentazione delle lampade votive(tipologia LED 0,7W 24Vac) con grado di protezione minimo IPX3 e il corpo illuminante per l illuminazione notturna che utilizzerà lampade fluorescenti (tipologia E27 30W 230Vac) con grado di protezione minimo IP65.

12 Gli apparecchi saranno dotati di marcatura CE e di marchio IMQ o equivalenti. Per l alimentazione delle lampade votive saranno realizzati più circuiti con alimentazione indipendente(facente comunque capo al trasformatore di sicurezza) al fine di minimizzare la caduta di tensione. 6 IMPIANTO DI TERRA Poiché la distribuzione di energia elettrica è del tipo TT, la protezione dai contatti indiretti è assicurata dal coordinamento tra gli interruttori differenziali ( Id = ma ) di cui ogni singola utenza risulta esserne provvista ed il sistema di dispersione. Per i circuiti alimentanti le lampade votive non è prevista l installazione di apparecchi differenziali in quanto alimentati da fonte di sicurezza in bassa tensione 24 Vac (impianto SELV). L impianto di terra sarà costituito da dispersore (esistente), del tipo a croce in acciaio zincato segnalati con idonea cartellonistica e posti entro pozzetto ispezionabile di dimensioni non inferiori a 300 x 300, posto ad intimo contatto con il terreno con posa in opera in conformità alle norme CEI 64-8, il collegamento tra il dispersore di terra ed il nodo equipotenziale, sarà eseguito con cavo tipo NOV-K 450/750V isolato G/V di sez. 6 mmq. I conduttori di terra e di protezione delle singole utenze poste negli altri locali saranno costituiti da corde in rame con guaina di colore giallo/verde (cordina tipo N07V-K 450/750V G/V) e dovranno essere installati come i conduttori di alimentazione dei quali ne seguiranno lo stesso percorso nelle stesse tubazioni. L'impianto di terra così realizzato risulta in grado di assicurare la protezione contro le tensioni di contatto per contatti indiretti. Caratteristiche impianto di terra Conduttori di protezione Stessa sezione dei conduttori di fase Collettore principale di terra Sul quadro generale tramite apposita morsettiera Collegamento al dispersore Cavo N07V-K G/V sezione 6 mmq Dispersore Pozzetti A croce 50x50x5 H 1,5 Mt 300 x 300 carrabile in cemento completo di apposito coperchio, esistente 7 RISCHIO DI FULMINAZIONE E DI SOVRATENSIONI DOVUTE A SCARICHE ATMOSFERICHE Per quanto riguarda la valutazione della protezione dalle scariche atmosferiche ai sensi della Norma CEI 81-10, per stabilire la protezione o meno di persone o cose dai rischi dovuti a scariche o sovratensioni dirette o indirette di origine atmosferica che potrebbero interessare la struttura.

13 Sarà scopo della committenza far effettuare tale verifica assegnando l incarico ad un tecnico abilitato ai sensi del D.M. 37/08. In questa fase la committenza non ha richiesto tale verifica ed assolve il progettista e l installatore da qualsiasi obbligo giuridico ai fini della protezione dalle scariche atmosferiche. 8 DICHIARAZIONE DI CONFORMITA L opera dovrà essere eseguita a perfetta regola d arte dalla Ditta Installatrice abilitata iscritta negli appositi elenchi della C.C.I.A.A. La Ditta installatrice dovrà produrre a propria cura e spese, ai sensi del D.M. n.37 del 22/01/2008 e successivi decreti attuativi : - Dichiarazione di conformità dell impianto elettrico - Relazione della tipologia dei materiali installati - Copia requisiti dell impresa installatrice (iscrizione C.C.I.A.A.). 9 ALLEGATI Schemi elettrici unifilari quadri elettrici Tavola planimetrica impianto 10 MATERIALI Tutti i materiali installati, dovranno sempre rispondere a tutti i requisiti imposti dalle normative vigenti al momento della posa in opera degli stessi e dovranno essere provvisti della marcatura CE ove previsto. 11 VARIANTI AL PROGETTO Ogni variazione, compresa la localizzazione dei quadri, rispetto alle ipotesi formulate nella presente relazione tecnica e negli schemi elettrici unifilari e planimetrici allegati, comportano la necessità di una verifica alla relazione stessa. Tutte le varianti al progetto dovranno comunque essere autorizzate dal direttore dei lavori. 12 SICUREZZA SUL CANTIERE PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI DOVRA ESSERE PRODOTTO A CURA dell IMPRESA ESECUTRICE DEI LAVORI, IL RELATIVO P.O.S. PER LE OPERE DI CUI AL PRESENTE IMPIANTO ELETTRICO COMPLETO DI COPIA DI ISCRIZIONE ALLA C.C.I.A.A., ESTRATTO

14 LIBRO MATRICOLA, ESTRATTO LIBRO INFORTUNI, d.u.r.c. E QUANTO ALTRO PREVISTO DAL D.LGS 81/2008 del 09/04/2009 E SUCCESSIVE VARIAZIONI E/O INTEGRAZIONI. I lavori dovranno, inoltre, essere eseguiti nel PIENO rispetto della normativa di sicurezza vigente ivi compreso il D.LG. 81/2008 del 09/04/2008 E SUCCESSIVE MODIFICHE E/O INTEGRAZIONI. L ESECUZIONE DEI LAVORI E LA POSA IN OPERA DELLE ATTREZZATURE. MACCHINE E/O COMPONENTISTICA DEGLI IMPIANTI DOVRA ESSERE EFFETTUATA IN CONSIDERAZIONE ANCHE DELLE SUCCESSIVE FUTURE MANUTENZIONI agli IMPIANTI STESSI (SICUREZZA). IN PARTICOLARE, LE MACCHINE E LE ATTREZZATURE, OVE NON SPECIFICATO IN SEDE DI PROGETTO, DOVRANNO ESSERE INSTALLATE PREVEDENDONE LE MANUTENZIONI, I CONTROLLI E LE RIPARAZIONI CHE DOVRANNO ESSERE EFFETTUATE IN TOTALE PIENA SICUREZZA. IL POS DOVRA ESSERE PRESENTATO PER L APPROVAZIONE PRIMA DELL INIZIO DEI LAVORI AL COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE OVE PRESENTE O AL COMMITTENTE O AL RESPONSABILE DEI LAVORI OVE NOMINATO. Nota Il PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA (in sigla POS) costituisce assolvimento all obbligo, posto in capo ai datori di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi del D. Lgs. N. 81/08 e successive modifiche ed integrazioni. Esso contiene la valutazione dei rischi ai sensi del D. Lgs n. 81/08 e successive modificazioni, relativamente ai lavori eseguiti direttamente dall impresa e propone le scelte autonome di carattere organizzativo ed esecutivo, in osservanza delle norme in materia di prevenzione infortuni e di tutela della salute dei lavoratori. Il POS è da ritenersi di dettaglio del PIANO GENERALE DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ( in sigla PSC ), in quanto complementare di quest ultimo. Eventuali proposte di modifica ed integrazione al PGS sono formulate a parte, con documento denominato PIANO DI SICUREZZA INTEGRATIVO ( in sigla PSI ). Il POS deve essere consegnato, prima dell inizio dei lavori a cui si riferisce, al Coordinatore per l esecuzione per la relativa verifica, ai sensi del D. Lgs. n. 81/08 del 09/04/2009 e successive modifiche ed integrazioni. Il Direttore tecnico di cantiere, con la collaborazione dei preposti, di seguito elencati, ha l obbligo di divulgarlo in cantiere e di garantirne la piena attuazione. Il POS è conservato in cantiere e messo a disposizione, su richiesta, degli Organi di Vigilanza e Controllo, territorialmente competenti. a. La committenza Il Progettista Comune di Montemarciano Per. Ind. Mirko Mancini

15 b. L impresa esecutrice dei lavori c. d. Data 04 Febbraio STANDARD DI QUALITA DELLE APPARECCHIATURE I marchi delle apparecchiature hanno valore di riferimento della qualità degli impianti; la Ditta Appaltatrice potrà offrire anche prodotti diversi corredati di idonea documentazione, salvo approvazione della Direzione Lavori. - Carpenterie ed interruttori quadri distribuzione: BTICINO, ABB, BOCCHIOTTI - Quadri secondari: B-TICINO, ABB, BOCCHIOTTI - Tubazioni, guaine e scatole di derivazione: INSET, DIELETRIX, - Cavi elettrici: PIRELLI, GENERAL CAVI, IRCE - Apparecchi d illuminazione da esterno: DISANO, FOSNOVA - Apparecchi d illuminazione d emergenza: BEGHELLI, OVA - Apparecchiature di comando e segnalazione: VIMAR, GEWISS, BTICINO e. La committenza Il Progettista Comune di Montemarciano Per. Ind. Mirko Mancini f. L impresa esecutrice dei lavori g. h.

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