LONG-TERM CARE TWO Edizione 2017 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine

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1 LONG-TERM CARE TWO Edizione 2017 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine La Babele dell assistenza domiciliare in Italia: chi la fa, come si fa Antonio Brambilla Servizio Assistenza Territoriale Assessorato Politiche per la Salute

2 Damiani,

3 Trend popolazione anziana E-R Italia 75+ E-R 75+ Italia

4 Fonte: Griglia LEA Percentuale di anziani 65 anni assistiti in ADI

5 Milioni di euro Euro Costi ADI Nel 2015, 2,8% della spesa totale ,1 58,85 59,51 56, ,3 43,47 48, Costo totale Costo per residente > 44aa 0 Fonte: Servizio Programmazione Economico-Finanziaria, Regione Emilia-Romagna

6 17/07/2017 6

7 Le Case Residenza Anziani in Emilia-Romagna (anno 2015) Accreditati: 335 strutture; posti: più di 6000 anziani in lista di attesa Copertura posti accreditati su pop. >=75 anni: 2,8% inserimenti post-dimissione 7

8 Assistenza domiciliare: residenti di età 80 assistiti al domicilio per residenti Australia Finlandia Germania Olanda Norvegia Portogallo Spagna Svezia Svizzera Emilia- Romagna Serie1 187,9 183,5 217,1 328,5 280,9 14,5 149,6 297,8 325,8 209,8 Fonte: OECD Health Data (2017); Sistema Informativo Sanità e politiche sociali (2017)

9 ASSISTENZA DOMICILIARE È una modalità assistenziale che si prende cura delle persone attraverso: L accoglienza dei cittadini La collaborazione e l integrazione tra i professionisti La collaborazione con la famiglia La continuità dei percorsi assistenziali(territorioterritorio/territorio-ospedale) La realizzazione di uno specifico piano assistenziale (PAI)

10 ADI la visione Processo assistenziale con forti collegamenti con la rete dei servizi territoriali e ospedalieri erogazione di un assistenza focalizzata sui bisogni individuali della persona, nel suo specifico contesto di vita assistenza basata su differenti livelli di intensità assistenziale

11 ADI gli strumenti Necessità di strumenti condivisi: scale di valutazione PAI protocolli operativi cartella informatizza integrata indicatori di valutazione organizzativa e assistenziale percorsi formazione

12 La continuità dei percorsi assistenziali (territorio-territorio/territorio-ospedale) il ruolo dell infermiere infermiere con ruolo cardine per la continuità assistenziale - punto di riferimento delle equipe ospedaliere e territoriali, dei pazienti, dei famigliari e del MMG visite dell infermiere del territorio in ospedale nelle situazioni complesse infermieri case manager per le dimissioni difficili

13 Austria Belgio Danimarca* Finlandia* Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Olanda Portogallo Spagna Svezia* UK Norvegia Svizzera Repubblica Ceca* Repubblica Slovacca Polonia Ungheria U.S.A.* Canada Brasile Russia* India Cina* Medici per abitanti Capacità e competenze Numero di medici e infermieri ogni ab. (2014 o ultimo anno disponibile) 7 Età media del personale SSN: 49,7 anni Medici: 52,8 anni Infermieri: 47 anni Infermieri per abitanti Medici per abitanti Infermieri per abitanti Fonte: Elaborazioni su dati HNP Statistics 2016, World Bank e OECD Health Data 2016

14 SCENARIO Evoluzione organizzativa dei servizi sanitari Strutturazione Cure Intermedie Evoluzione del contesto sociale Evoluzione del contesto sanitario Aumento malattie cronico-degenerative Bisogni sempre più complessi Presa in carico a lungo termine

15 Elementi distintivi delle Cure Intermedie Italiane (rapporto OASI 2016) il target: popolazioni polipatologiche e fragili, aspecifiche sul piano patologico ma espresso in bisogni assistenziali e riabilitativi l attivazione: si basa su un Progetto Individuale (PAI), l attivazione non si basa sulla diagnosi ma sulla prognosi i contenuti del servizio erogato: non solo di carattere sanitario ma sempre più centrati su attività a supporto del paziente e del caregiver (autocura, empowerment..) tempi di erogazione: max 6 settimane, concordati nel PAI l organizzazione: modelli di organizzazione del lavoro sono multidisciplinari e interprofessionali

16 CRA ADI L ADI all interno del sistema delle Cure Intermedie Supporto care giver Punti unici di coordinamento sociale e sanitario Ospedali di Comunità Centri Diurni Rete cure palliative

17 Punto Unico di Coordinamento Integrato Sanitario e Sociale Filtro tra ospedale-territorio Luogo di valutazione multidimensionale del bisogno e attivazione di percorsi e servizi (ADI, Ospedale di Comunità, RSA\CRA, sostegno\supporto la caregiver ecc) Organizzato per complessità del bisogno\intensità assistenziale: UVM di 1 livello (MMG+infermiere) UVM di 2 livello (MMG, Specialista, Assistente Sociale Infermiere BINA o altri strumenti)

18 Discussione Necessità rivisitazione percorsi Revisone strumenti per omogeneizzare Flusso informativo Fondo sanitario integrativo per la non autosufficienza: Erogazione delle prestazioni socio-sanitarie non previste dai LEA, e copertura della quota di compartecipazione alla spesa da parte del cittadino per le prestazioni socio-sanitarie garantite dai LEA Possibilità di diverse fonti di finanziamento: risorse regionali, risorse dei contratti e accordi collettivi, anche aziendali, risorse dei singoli cittadini aderenti al fondo.

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