STATISTICHE CONTENZIOSO TRIBUTARIO RICORSI PENDENTI: distribuzione per anno di presentazione

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1 Statistiche contenzioso tributario. Determinazione del numero di giudici necessario al buon andamento della giustizia tributaria (a cura di Mario Piscitello). Regione RICORSI PENDENTI: distribuzione per anno di presentazione anni precedenti anno 2001 anno 2002 anno 2003 PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARDIA TRENTO PROV. AUT VENETO FRIULI LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA BOLZANO PROV. AUT Totali RICORSI PERVENUTI Regione anno 2001 anno 2002 anno 2003 PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARDIA TRENTO PROV. AUT VENETO FRIULI LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA

2 BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA BOLZANO PROV. AUT Totali RICORSI DEFINITI Regione anno 2001 anno 2002 anno 2003 PIEMONTE VAL D'AOSTA LOMBARDIA TRENTO PROV. AUT VENETO FRIULI LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA BOLZANO PROV. AUT Totali APPELLI PENDENTI: distribuzione per anno di presentazione Regione anni precedenti anno 2001 anno 2002 anno 2003 TORINO AOSTA MILANO BOLZANO II GRADO TRENTO II GRADO VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE

3 PERUGIA ANCONA ROMA L'AQUILA CAMPOBASSO NAPOLI BARI CATANZARO POTENZA PALERMO CAGLIARI Totali APPELLI PERVENUTI Capoluoghi anno 2001 anno 2002 anno 2003 TORINO AOSTA MILANO BOLZANO II GRADO TRENTO II GRADO VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE PERUGIA ANCONA ROMA L'AQUILA CAMPOBASSO NAPOLI BARI CATANZARO POTENZA PALERMO CAGLIARI Totali APPELLI DEFINITI Province anno 2001 anno 2002 anno 2003 TORINO AOSTA MILANO BOLZANO II GRADO

4 TRENTO II GRADO VENEZIA TRIESTE GENOVA BOLOGNA FIRENZE PERUGIA ANCONA ROMA L'AQUILA CAMPOBASSO NAPOLI BARI CATANZARO POTENZA PALERMO CAGLIARI Totali Questi dati sono pubblicati sul sito Internet del Consiglio di Presidenza della giustizia tributaria. Nel triennio 2001/2003 sono stati presentati alle Commissioni provinciali n ricorsi (con una media annua di ricorsi) e alle Commissioni regionali n appelli (con una media annua di appelli). Sulla base dei dati dell'ultimo triennio, a mio parere, si potrebbe determinare, ovviamente con una certa approssimazione, il numero dei giudici, necessario al buon andamento della giustizia tributaria, sia per le commissioni provinciali sia per le commissioni regionali. Per il prossimo futuro -è opportuno evidenziarlo- nulla può far prevedere un aumento di ricorsi rispetto al passato triennio. Se i collegi giudicanti (formati da tre giudici) tenessero udienze (con una media di 10 ricorsi per udienza, finora la media per udienza, peraltro, è stata molto più alta), sarebbero necessari udienze per decidere ricorsi e udienze per decidere appelli. I giudici tributari, per legge (art. 6 D.L.vo n. 545/92), dovrebbero partecipare almeno ad un'udienza alla settimana e quindi ciascun giudice dovrebbe partecipare almeno a quaranta udienze all'anno e, con una media di dieci ricorsi o appelli per udienza, ciascun giudice potrebbe partecipare nel corso di un anno alla decisione di almeno quattrocento ricorsi o appelli. Per decidere ricorsi sarebbero necessari e sufficienti 630 collegi giudicanti (quindi giudici) e per decidere appelli sarebbero necessari e sufficienti 140 collegi giudicanti (quindi 420 giudici). A queste stesse conclusioni (o a conclusioni analoghe) dovrebbe pervenire il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria. Invece l'organo di governo delle commissioni tributarie, senza alcuna apprezzabile motivazione, ha chiesto e continua a chiedere la conferma a tempo indeterminato o la proroga dell'incarico per tutti i giudici tributari in servizio (oltre 5.500!). Dal Governo, però, almeno finora, non è arrivato alcun segnale di disponibilità ed è improbabile che certe rivendicazioni "corporative" vengano accolte, specialmente dopo che con la Legge finanziaria è stato proposto un "tetto" ai compensi anche per i giudici tributari ( euro all'anno). Con l'adeguamento del numero dei giudici alle reale esigenze della giustizia tributaria si potrebbe avere un consistente aumento del trattamento economico (oggi mediamente

5 inferiore -e di molto- ai mille euro al mese) dei giudici disposti ad un impegno meno saltuario, oltre ad un miglioramento della stessa giurisdizione tributaria. Dei giudici in servizio, oltre mille sono di recente nomina e quindi non soggetti alla prossima scadenza del 31 marzo A questi giudici se ne potrebbero aggiungere altri mille se il Consiglio di presidenza a brevissima scadenza decidesse di bandire un concorso per almeno mille posti da coprire, ovviamente, sulla base delle originarie Tabelle E ed F, tornate in vigore dopo l'annullamento da parte del Tar del Lazio delle contestatissime Tabelle del precedente Consiglio. Mario Piscitello