Consiglio Direttivo Schema Incarichi. Tossini (Presidente)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Consiglio Direttivo Schema Incarichi. Tossini (Presidente)"

Transcript

1 Consiglio Direttivo Schema Incarichi (Presidente) Finzi Zama Melis Borghetti Bianchi Cupellini (Vice Presidente) (Segretario) (Direttore Tecnico) (Personale) (Ristorante) (Rapporti Soci) Commissioni per Settori 1 Commissione Amministrativa Finzi Zama Matarrese Amministrazione, rapporti con Banche, Segreteria, Commercialista. Controllo norme sulla Sicurezza. Statuto e Regolamento. 2 Commissione Tecnica Melis Cupellini Berti Promozione e controllo Attività ed Eventi Sportivi. Rapporti con Direzione Sportiva, istruttori e Consigli di Sezione. Manutenzione ordinaria e straordinaria (lavori, riparazioni, etc). Acquisti materiali e attrezzature. 3 Commissione Marketing e Ristorante Bianchi Melis Cirinnà Controllo e Gestione Ristorante. Comunicazione, Marketing, Sponsorizzazioni. 4 Commissione Personale Finzi Borghetti Matarrese Personale dipendente. Controllo pulizie e materiali di consumo. Uso ambienti sociali, controllo ingressi e parcheggio. 5 Commissione Attività Ricreative Bianchi Cupellini Agosti Rapporti con soci. Attività ricreative, organizzazione eventi,mostre,serate, etc

2 Schema Operativo Tale schema per l organizzazione generale della società. Lo scopo nel valorizzare il lavoro delle commissioni che si occuperanno di controllare i diversi settori di competenza e rendere più agevoli le deliberazioni all interno del Consiglio Direttivo. A tali commissioni parteciperanno attivamente anche soci volontari e quelli eletti nei Consigli di Sezione. Il Presidente: Oltre al ruolo previsto dallo Statuto, presiede le Commissioni. Con atto proprio, stabilisce le deleghe operative che ritiene devono essere attivate e svolte durante la sua Presidenza, oltre quelle già previste dal medesimo Statuto. Con atto proprio può assegnare le deleghe al singolo Consigliere o ad Esperto e Consulente esterno, come pure può revocare le deleghe già assegnate. Partecipa alle Assemblee elettive delle Federazioni Sportive Nazionali. I Consiglieri: I consiglieri, cioè indistintamente tutti i componenti del C.D., si interessano e fattivamente operano perché la Società abbia a procedere nel miglior modo possibile durante lo svolgimento di ogni sua attività sportiva e ricreativa. I consiglieri non impegnati in incarichi specifici, collaborano con gli organi societari per l espletamento di tutte le incombenze sia ordinarie che straordinarie. Possono essere chiamati nel corso dell anno sportivo ad espletare precise mansioni conseguenti a necessità straordinarie, ad assumere anche solo temporaneamente specifiche cariche sociali ed essere nominati componenti di commissioni. Vice Presidente (Finzi): In caso di assenza del Presidente, ha funzione di sostituirlo nell espletamento delle attività di sua competenza. Membro nelle commissioni Amministrative e del Personale. Segretario Tesoriere (Zama): è il Consigliere di Amministrazione per eccellenza. Gli spetta il controllo generale su tutta l attività economica svolta nei diversi settori dalla Società. A lui debbono essere tempestivamente segnalate tutte le operazioni finanziarie della Società con i relativi documenti giustificativi. Qualsiasi spesa che non abbia carattere di estrema urgenza non può essere effettuata se non è da lui preventivamente autorizzata. Le spese effettuate da consiglieri in caso di estrema urgenza, debbono essere ratificate dal C.D. Tiene in cura e gestisce: i libri contabili dell associazione (prima nota e bilancio). i libri dei verbali del Consiglio e Assemblea. rapporti con il Commercialista. rapporti con Revisori dei Conti. rapporti con la banca con firma congiunta del Presidente. dà esecuzione alle deliberazioni adottate dal C.D. avvalendosi in caso di necessità della collaborazione del direttore sportivo.

3 Consigliere Direttore Tecnico / Lavori manutenzione (Melis) Il Direttore Tecnico/Sportivo esercita il ruolo e la competenza nel pianificare e programmare tutte le attività tecniche, didattiche e agonistiche relative alla ginnastica e al tennis. Cura i rapporti tra la Società, gli Enti, il CONI e le Federazioni Sportive a livello provinciale, regionale e nazionale. Redige e controlla le documentazioni relative alle affiliazioni, ai tesseramenti e alle iscrizione a gare e tornei. Partecipa attivamente alle riunioni tecniche e assemblee indette dal CONI, dalle Federazioni Nazionali e ne relaziona i contenuti. Partecipa ai seminari a temi specifici indetti dall'amministrazione Comunale e ne relaziona i contenuti. Cura i rapporti tra la Società, gli istruttori, gli atleti e le famiglie. Redige la programmazione tecnica e didattica e gli obiettivi da conseguire a medio e lungo termine. Predispone l'orario di svolgimento dei corsi. Predispone il calendario degli impegni agonistici e coordina l attività delle squadre in collaborazione con gli allenatori ed i dirigenti. Controlla l'operato degli istruttori. Presenzia le competizioni. Provvede alla composizione delle squadre, propone la scelta degli allenatori e cura lo scambio con le altre società. Provvede all'organizzazione di allenamenti estivi. Provvede all'organizzazione di eventi e manifestazioni sportive (Tornei, Saggi ecc.) Provvede alla redazione dei bandi di gara Comunali e Regionali. Cura i rapporti con la segreteria relativamente ai compiti specifici. Vigila sullo stato di manutenzione delle attrezzature. Relaziona periodicamente sull attività svolta al Presidente della società. Redige una relazione finale su dati qualitativi e quantitativi di supporto alla relazione tecnica e morale del Presidente. Controlla l aggiornamento e la manutenzione del sito internet. Programma e controlla l esecuzione dei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria. Consigliere addetto al personale (Borghetti) Ha la responsabilità della gestione del personale dipendente con funzione di supporto legato alla disciplina del lavoro. Vigila sull attuazione del mansionario. Controlla sullo stato di manutenzione igienico sanitario e sul decoro delle strutture della società in relazione al personale direttamente interessato. Vigila sulle norme di sicurezza in collaborazione con l addetto interno alla sicurezza. Controlla l orario e del personale e della segreteria. Rilevazione presenze giornaliere degli ospiti e dei fruitori del parcheggio. Organizza riunioni periodiche con il personale.

4 Consigliere addetto al Ristorante/Comunicazione/Marketing (Bianchi): Vigila sulla corretta funzionalità del servizio ristorante, sulle documentazioni fiscali, igienico sanitarie e del personale addetto. Propone e organizza serate a tema nell interesse di tutti i soci. Controlla i prezzi e ne propone eventuali adeguamenti. Controlla l attività degli ospiti. Propone e controlla l attività di comunicazione interna ed esterna. Attività di supporto alle sponsorizzazioni. Programma piani e strategie di Marketing. Propone attività di merchandising. Controlla e redige articoli su stampa e sito internet. Consigliere addetto ai Rapporti con i Soci: E il Consigliere referente di tutti i soci. Raccoglie proposte, controlla e vigila sul clima generale di soddisfazione dei soci. Elabora questionari di soddisfazione. Partecipa all organizzazione di eventi e serate a tema. Organizza e propone le attività per la promozione e l iscrizione di nuovi soci.

5 Mansionario S.G. Roma Il Mansionario è un documento che riassume ruoli e mansioni conferiti ai diversi incaricati che va ad integrarsi profondamente con la struttura organizzativa. La funzione è quella di stabilire delle regole di comportamento attivo e comunicativo al fine di rendere efficiente ed efficace la gestione di tutta l organizzazione. Tale documento, deve essere controfirmato per accettazione dai diversi incaricati. LA SEGRETARIA: La segretaria, si occupa di gestire le pratiche di segreteria nell'ambito di un ufficio. Le attività principali sono: 1. Attività di front office: gestisce l'accoglienza degli ospiti ed eroga tutte le informazioni necessarie relative alle attività e servizi che eroga il circolo. 2. Redazione di documenti/lettere. 3. Gestione dell'archivio dati e posta (+ backup). 4. Gestione della corrispondenza cartacea ed elettronica (ricevimento e invio). 5. Filtro e gestione delle telefonate. 6. Organizzazione dell'agenda e delle convocazioni delle riunioni di Consiglio Direttivo e Assembleari. 7. Raccolta della documentazione contabile. 8. Incasso, gestione (prima nota) delle quote dei soci, degli iscritti ai corsi ed altre attività sociali. 9. Controllo dell adeguatezza e validità delle documentazioni. 10. Riferisce eventuali comunicazioni ai destinatari assenti od occupati al momento della chiamata. 11. Espleta commissioni inerenti i propri compiti I referenti sono: - Il Segretario Tesoriere (per documentazione contabile). - Il Direttore Sportivo (per tutte le altre documentazioni/informazioni). - Il Consigliere addetto.

6 IL DIRETTORE SPORTIVO: Il Direttore Sportivo è colui che individua, pianifica e organizza le linee generali di organizzazione e funzionamento riferite principalmente alle attività sportive. La sua funzione è principalmente di controllo attivo su tutte le attività programmate. Riferisce e propone al Consiglio Direttivo all interno del piano annuale delle attività sportive approvate dal Consiglio stesso: 1. Pianificare e programmare tutte le attività tecniche, didattiche e agonistiche; 2. Curare l'orario e la durata dei corsi; 3. Curare i rapporti con i soci e gli iscritti; 4. Curare i rapporti con gli insegnanti e la segreteria; 5. Curare i rapporti con il Consiglio Direttivo; 6. Curare la comunicazione interna ed esterna e l'aggiornamento del sito internet; 7. Formulare ed elaborare questionari per la soddisfazione dei soci e dei clienti; 8. Curare i rapporti esterni con le federazioni sportive, CONI e con gli Enti locali; 9. Selezionare e/o sostituire gli insegnanti; 10. Supervisionare e coordinare i servizi di segreteria legati alle attività sportive. 11. Organizzare e promuovere eventi sportivi interni ed esterni; 12. Vigilare sulla manutenzione e l'aggiornamento del materiale tecnico e delle attrezzature dell'associazione. 13. Promuovere attività di formazione e aggiornamento. 14. Relazionare periodicamente al Consiglio Direttivo sull andamento delle attività e del personale. 15. Redigere una relazione finale su dati qualitativi e quantitativi di supporto alla relazione tecnica e morale del Presidente. I referenti sono: 1. Il Presidente 2. Consiglieri delegati

7 GLI INSEGNANTI: Il ruolo degli insegnanti è quello di assolvere pienamente agli obiettivi tecnici e didattici in relazione alle finalità generali dell associazione. E garantita ad ogni docente piena libertà di insegnamento nell'ambito degli orientamenti educativi. 1. Rispettare e garantire gli orari delle lezioni. 2. Curare i rapporti con le famiglie degli allievi/e. 3. Curare il proprio aggiornamento tecnico. 4. Far rispettare le regole che assicurano la manutenzione delle attrezzature e delle strutture. 5. Far rispettare le comuni regole igienico sanitarie. 6. Tenere informato il Direttore Sportivo sulle attività e concordare sulle eventuali assenze. 7. Collaborare ad eventi e manifestazioni sportive interne ed esterne. 8. Partecipare alle riunioni indette dal Consiglio Direttivo e dalla Direzione Sportiva. 9. Tenere il registro delle presenze dei propri allievi. I referenti sono: 1. Il Direttore Sportivo. 2. I Consiglieri delegati.

8 CUSTODI: Il custode, eroga un contributo necessario alla costruzione di un corretto clima organizzativo all interno dell associazione volto al mantenimento, accoglienza e cura dell ambiente del circolo al fine di assicurare un situazione ambientale adeguata alle esigenze degli utenti: 1. Assolve al servizio di portineria e di custodia, di apertura e di chiusura degli ingressi del circolo negli orari stabiliti dal Consiglio Direttivo. 2. Provvede alla pulizia quotidiana e periodica e/o al riordino dei locali e dei servizi (Allegato A). 3. Provvede alla manutenzione ordinaria dei campi da tennis e calcetto, nonché alla preparazione degli stessi prima del loro utilizzo. 4. Provvede all'apertura, areazione e climatizzazione degli ambienti sociali ad esclusione del locale ristorante. 5. Collabora al carico e scarico di oggetti, materiali e attrezzature. 6. Provvede alla custodia ed alla gestione del magazzino. 7. Effettua piccoli lavori di manutenzione dei locali, arredi e suppellettili. 8. Svolge servizio di accoglienza e sorveglianza dei soci e dei frequentatori delle attività sportive. 9. Assolve al controllo del parcheggio e delle persone estranee o non autorizzate. 10. Provvede alla cura del giardino e delle piante. 11. Espleta commissioni esterne inerenti i propri compiti. Le attività sopra elencate saranno preferibilmente svolte nei tempi e nelle modalità indicate nell Allegato A.

9 Allegato A Con riferimento al mansionario e, in particolare al punto che riguarda i compiti dei custodi, qui di seguito è riportato un programma di pulizia/manutenzione di massima ripartito tra le attività che devono essere svolte quotidianamente e quelle con cadenza periodica secondo un criterio di priorità e urgenza. Giornalmente verranno eseguite le pulizie dei locali e la manutenzione dei campi, secondo la necessità dettata dagli impegni orari dei vari locali e impianti. Andranno curati particolarmente i locali servizi, verificando che tutti gli accessori (carta, asciugamani ecc.) siano disponibili, come pure il locale palestra. Queste operazioni andranno ripetute nel pomeriggio affinché tutta la giornata sia coperta. Questo vale anche per i locali sauna e le docce, con il controllo dei soffioni, degli scarichi ecc. Durante queste operazioni il personale dovrà verificare rapidamente eventuali anomalie all impianto elettrico, riscaldamento, illuminazione e quant altro possa influire sulla sicurezza e l efficienza degli impianti stessi. Nell arco della giornata andranno eseguite le normali operazioni di manutenzione dei campi e, per quanto riguarda la palestra, una rapida pulizia alla fine di ogni corso. Al termine della giornata andranno riposte tutte le attrezzature e tutto quello che è stato utilizzato durante l attività sportiva. L ultima settimana del mese, verranno eseguiti interventi di pulizia e manutenzione straordinaria. Tali operazioni riguardano al pulizia minuziosa di tutti i locali con particolare attenzione ai vetri, agli infissi, alle pareti e agli angoli più remoti dei vari ambienti, al locale armadietti, al magazzino e al locale caldaia. Anche gli attrezzi delle palestre dovranno essere attentamente spostati, spolverati e lavati in modo da garantire la massima igiene dei locali e delle attrezzature. Nell ambito di questa settimana si eseguiranno interventi di piccola manutenzione straordinaria organizzati e precedentemente programmati. In queste giornate si farà un attenta ricognizione delle aree sociali esterne e le zone a verde.

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I

FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI B A R I FONDAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI di B A R I REGOLAMENTO DEL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO per l Attività Formativa Professionale Continua degli Iscritti all Ordine Consigliatura

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA ANZIANI Approvato in data con deliberazione consiliare n. 1. E istituita la Consulta Anziani. Art. 1 ISTITUZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA

REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA COMUNE DI CARRARA Decorato di Medaglia d Oro al Merito Civile REGOLAMENTO CONSULTA DELLE PERSONE CON DISABILITA Approvato in data con deliberazione consiliare n. Premesso che la Legge 5 Febbraio 1992 n.

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova

Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova Regolamento ESN - Associazione Erasmus Padova (Approvato il 14 Maggio 2012) Questo regolamento ha la finalità di rendere più agevole la gestione quotidiana dell associazione e facilitare l interpretazione

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLE SEZIONI TERRITORIALI dell AISLA Onlus Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica Organizzazione non lucrativa di utilità sociale Indice Titolo

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di

1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto. una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di STATUTO COSTITUZIONE E SCOPI 1) E costituita, con sede in Trescore Balneario, via dell Albarotto una associazione di volontariato senza scopi di lucro, per fini di solidarietà e con durata illimitata,

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D.

REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. COMUNE DI CARUGATE PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO CENTRO RICREATIVO DISABILI C.R.D. DEL COMUNE DI CARUGATE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI C.C. N. 62 DEL 25/07/2007 ART. 1 Il Comune di Carugate ha attivato,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO

STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO STATUTO DELL ASSOCIAZIONE LEND TRENTO Art 1 Denominazione e sede dell associazione 1. È costituita l Associazione culturale e professionale degli operatori delle istituzioni scolastiche e formative lend

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

C.C.V. BS REGOLAMENTO

C.C.V. BS REGOLAMENTO ALLEGATO PROVINCIA DI BRESCIA COMITATO DI COORDINAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DELLA PROTEZIONE CIVILE C.C.V. BS REGOLAMENTO Art. 1 Costituzione Le Organizzazioni presenti sul territorio

Dettagli

REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA

REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA REGOLAMENTO CLUB GIOVANI SOCI BCC CENTROMARCA BANCA Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo CentroMarca Banca [qui di seguito per brevità la Banca ] ha deliberato il seguente

Dettagli

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale sci Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 4 ottobre 2007 Premessa: Per i candidati Operatori Sportivi Volontari sono previsti i seguenti momenti corsuali:

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto

Università della Terza Età - Luigi Imperati Statuto Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto Art. 1 Istituzione La Provincia di Foggia istituisce l Università della Terza Età "Luigi Imperati" con sede in Foggia, in Palazzo Dogana, presso l

Dettagli

ISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI

ISTITUTI SCOLASTICI PARITARI SCUOLA DOMANI 1 ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI SCUOLA PARITARIA ARTICOLO 1) - Ente gestore 1.1 Denominazione Istituti Scolastici Paritari Scuola Domani S.r.l. è l ente gestore dell Istituto Tecnico Commerciale

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

P.6.3.02 GESTIONE DEI LABORATORI E MANUTENZIONE

P.6.3.02 GESTIONE DEI LABORATORI E MANUTENZIONE Indice: P.6.3.02 GESTIONE DEI LABORATORI E MANUTENZIONE 1. SCOPO...2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE...2 3. RESPONSABILITA...3 4. PROCEDURA...3 4.1 Gestione dotazioni laboratori...3 4.2 Gestione della manutenzione

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto

Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO

COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO COMUNE DI TRIGGIANO Provincia di Bari REGOLAMENTO PER L USO DELLA PALESTRA COPERTA COMUNALE, DEL CAMPO DI CALCIO E DELLA PISTA POLIVALENTE Approvato con delibere consiliari n. 79 dell 11.10.1994 e n. 97

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

PIANO DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL PERSONALE DIPENDENTE

PIANO DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL PERSONALE DIPENDENTE PIANO DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE DEL PERSONALE DIPENDENTE Indice 1. DISPOSIZIONI GENERALI 1.1. Scopo e campo di applicazione 1.2. Fasi e tempi del processo di Valutazione delle performance 1.2.1.

Dettagli

S T A T U T O. Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE

S T A T U T O. Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE S T A T U T O Art. 1 COSTITUZIONE ASSOCIAZIONE 1) In attuazione dell articolo 46 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del comparto degli Enti pubblici non economici stipulato il 6 luglio 1995,

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI UNIVERSITARI DI DISCIPLINE IGIENISTICHE

REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI UNIVERSITARI DI DISCIPLINE IGIENISTICHE REGOLAMENTO DEL COLLEGIO DEI DOCENTI UNIVERSITARI DI DISCIPLINE IGIENISTICHE REGOLAMENTO APPROVATO DALL ASSEMBLEA GENERALE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI A CAGLIARI IL 4 OTTOBRE 2012 E RATIFICATO DAL CONSIGLIO

Dettagli

a.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3:

a.s. 2015/ 2016 FUNZIONE STRUMENTALE AREA 3: a.s. 2015/ 2016 AREA 3: RESPONSABILE E COORDINATORE DELLE ATTIVITA DI ACCOGLIENZA E DI INTEGRAZIONE DI ALLIEVI DIVERSAMENTE ABILI E CON DIFFICOLTA SPECIFICA DI APPRENDIMENTO (DSA) NOMINATIVO DEL RESPONSABILE

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola

ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO. Regolamento volontari. Regolamento. a scuola. volontari a scuola ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE CANNOBIO Regolamento volontari a scuola Regolamento volontari a scuola REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI VOLONTARI PER IL MIGLIORAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA Art.1 Oggetto

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Come si diventa PROMOTER di Badminton Linee Guida organizzazione Corsi aggiornato a giugno 2014

Come si diventa PROMOTER di Badminton Linee Guida organizzazione Corsi aggiornato a giugno 2014 Come si diventa PROMOTER di Badminton Linee Guida organizzazione Corsi aggiornato a giugno 2014 Ogni Comitato/Delegato Regionale e Provinciale territorialmente competente, in accordo con l Ufficio Formazione

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA T:\Borse di Studio\ATTCULSTUD\REGATTCULTSTUD.DOC Decreto Rettorale n. Prot. n. Classif. z 43 y k / ~ 1 ; del 1/{4 IL RETTORE VISTO lo Statuto dell università di Verona approvato con D.R. n. 6435 del 7/10/1994

Dettagli

Comune di Paterno. ( Provincia di Potenza ) P.zza Isabella Morra n. 2 - Tel. 0975.340301

Comune di Paterno. ( Provincia di Potenza ) P.zza Isabella Morra n. 2 - Tel. 0975.340301 Comune di Paterno ( Provincia di Potenza ) P.zza Isabella Morra n. 2 - Tel. 0975.340301 Avviso pubblico per volontariato individuale ai fini di attività utili alla collettività Il Responsabile dell Area

Dettagli

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE

Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Regolamento GESTIONE E AGGIORNAMENTO SITO WEB ISTITUZIONALE Approvato con delibera di G.C. n. 10 del 31-12-2011 Indice Articolo 1 Istituzione sito internet comunale 2 Oggetto del regolamento comunale 3

Dettagli

Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato

Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato Statuto dell Associazione Culturale-Sportiva Scolastica-Franco Formato NATURA E SCOPI DELL ASSOCIAZIONE Art. 1 FINALITA Presso il Liceo Scientifico Statale Galileo Ferrars di Varese è costituita l Associazione

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI COMO

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI COMO ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI COMO Programma triennale per la trasparenza e l integrità Anni 2016-2018 (approvato nella seduta di Consiglio del 13 gennaio 2016) 1. Introduzione:

Dettagli

REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY

REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY REGOLAMENTO SANITARIO DELLA FEDERAZIONE ITALIANA HOCKEY INDICE Art. 1 La Commissione Medica Federale pag. 1 1) Consulenza scientifica pag. 1 2) Tutela sanitaria degli Atleti pag. 1 3) Studi e ricerche

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila

Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Percorso elaborazione ed approvazione PTTI 2014-2016

Dettagli

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE

Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE Lega nazionale ciclismo Uisp REGOLAMENTO DI FORMAZIONE approvato dal Consiglio nazionale di lega il 28 aprile 2008 Art. 1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli specifici dello Statuto dell UISP, è

Dettagli

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi

Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi Regolamento interno per l accreditamento di eventi formativi organizzati da soggetti terzi PREMESSA L articolo 6 del Regolamento per la formazione professionale continua dell Ordine territoriale di Catania,

Dettagli

Codice di Comportamento

Codice di Comportamento Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15 del 3 maggio 2005 e successivamente modificato con deliberazione n. 12 del 2 marzo 2009 Indice Premessa 1 Codice Etico 2 Regolamento gare

Dettagli

COMUNE DI CHIVASSO. Provincia di Torino. Disciplinare per l uso delle palestre scolastiche da parte di Gruppi e Associazioni

COMUNE DI CHIVASSO. Provincia di Torino. Disciplinare per l uso delle palestre scolastiche da parte di Gruppi e Associazioni COMUNE DI CHIVASSO Provincia di Torino Disciplinare per l uso delle palestre scolastiche da parte di Gruppi e Associazioni Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 213 del 18/12/2009 ART. 1 Il

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012

PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 PIANO PROVINCIALE ORIENTAMENTO OBBLIGO ISTRUZIONE E OCCUPABILITA 2010-2012 Disposizioni di dettaglio per la gestione e il controllo della realizzazione di progetti mirati alla lotta alla dispersione scolastica

Dettagli

Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S.

Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S. Protocollo d intesa tra Comitato Italiano Paralimpico C.I.P. e Federazione Italiana Scherma F.I.S. Protocollo d intesa tra il COMITATO ITALIANO PARALIMPICO e la FEDERAZIONE ITALIANA SCHERMA Il Comitato

Dettagli

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO

RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO DELLA FONDAZIONE BANCA DEL MONTE DI ROVIGO AMBITO DI APPLICAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI Finalità del processo di gestione del patrimonio Fondo stabilizzazione

Dettagli

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

COMUNE DI MONASTIR (Provincia di Cagliari) Regolamento comunale per l assegnazione di contributi per lo sviluppo dello sport

COMUNE DI MONASTIR (Provincia di Cagliari) Regolamento comunale per l assegnazione di contributi per lo sviluppo dello sport COMUNE DI MONASTIR (Provincia di Cagliari) Regolamento comunale per l assegnazione di contributi per lo sviluppo dello sport 1. SOSTEGNO ALL ASSOCIAZIONISMO SPORTIVO A. CONTRIBUTI PER L ATTIVITA ORDINARIA

Dettagli

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA COMUNE DI MUZZANA DEL TURGNANO PROVINCIA DI UDINE REOLAMENTO PER L USO DELLA PALESTRA COMUNALE APPROVATO CON DELIBERA N. 10 DEL 15/02/2011 ART. 1 La palestra comunale è destinata

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

STATUTO GENOA CLUB DIPENDENTI GRUPPO BANCA CARIGE. (Modificato dall Assemblea Straordinaria in seduta del 13.6.2007)

STATUTO GENOA CLUB DIPENDENTI GRUPPO BANCA CARIGE. (Modificato dall Assemblea Straordinaria in seduta del 13.6.2007) STATUTO GENOA CLUB DIPENDENTI GRUPPO BANCA CARIGE (Modificato dall Assemblea Straordinaria in seduta del 13.6.2007) Art. 1 Su iniziativa di alcuni dipendenti della Cassa Di Risparmio di Genova e Imperia

Dettagli

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n.

STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria n. STATUTO NAZIONALE CENTRO DI AZIONE GIURIDICA (Ce.A.G.) DI LEGAMBIENTE ONLUS Approvato il 14.04.2013 ART. 1. Organizzazione e sede del Ce.A.G. Il Centro di Azione Giuridica ha sede in Roma, Via Salaria

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E DELLE INFRASTRUTTURE. REVISIONI Descrizione

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE E DELLE INFRASTRUTTURE. REVISIONI Descrizione Rev. 3 Pag. 1 di 11 n. revisione 0 1 2 3 3 Data Emissione Redatto 04.04.05 06.02.06 10.12.07 27.08.09 27.08.09 Firma Resp. REVISIONI Descrizione Prima emissione Introdotte indicazioni per la ripetizione

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS.

Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Regolamento nazionale protezione civile A.N.P.AS. Approvato dal Consiglio Nazionale il 10 settembre 2005 Art.1 - L A.N.P.AS. svolge attività di Protezione Civile direttamente o attraverso i Comitati Regionali

Dettagli

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007

Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Regolamento interno del Coordinamento delle associazioni di volontariato della provincia di Treviso Testo approvato dall Assemblea del 28 aprile 2007 Art. 1 - Soci Ciascun membro del Coordinamento che

Dettagli

Funzionigramma d Istituto

Funzionigramma d Istituto Dirigente Scolastico Assicura la gestione unitaria dell istituzione È il rappresentante legale È responsabile della gestione delle risorse finanziare e strumentali e dei risultati del servizio Organizza

Dettagli

ASSOCIAZIONE DAR VOCE

ASSOCIAZIONE DAR VOCE ASSOCIAZIONE DAR VOCE Regolamento attuativo dello statuto Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento contiene le disposizioni attuative di alcune previsioni dello Statuto della Associazione

Dettagli

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19

Roma, 07/02/2012. e, per conoscenza, Circolare n. 19 Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Pensioni Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 07/02/2012 Circolare n. 19 Ai Dirigenti

Dettagli

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo -

COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - Allegato alla deliberazione Consiglio comunale n. 4 dell 11.02.2012 Il Segretario Comunale COMUNE DI FONTANELLA - Provincia di Bergamo - REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA DISCIPLINA DEL SERVIZIO DI VOLONTARIATO

Dettagli

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito

Dettagli

TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI

TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI REGOLAMENTO QUADRI TECNICI GIOVANILI 1 TITOLO I APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI GIOVANILI FIB E RELATIVI ELENCHI ARTICOLO 1 APPARTENENZA AGLI ORGANICI TECNICI DELL AREA SCUOLA FIB E DELL AREA GIOVANILE

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI

ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto

Dettagli

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO

STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO STATUTO ASSOCIAZIONE DELLE SCUOLE AUTONOME DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA ASA.BO FINALITÀ E SCOPI Art. 1 L Associazione è costituita al fine di sostenere le scuole aderenti nel raggiungimento dei fini istituzionali

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l.

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l. REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l. Approvato all unanimità dagli Amministratori con decisione del 21 aprile 2009 SOMMARIO Art. 1 - Scopo e ambito di applicazione Art. 2 - Composizione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ED IL CENTRO NAZIONALE SPORTIVO FIAMMA SPORT NAZIONALE

PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ED IL CENTRO NAZIONALE SPORTIVO FIAMMA SPORT NAZIONALE PROTOCOLLO D INTESA TRA IL COMITATO ITALIANO PARALIMPICO ED IL CENTRO NAZIONALE SPORTIVO FIAMMA SPORT NAZIONALE Il Comitato Italiano Paralimpico (di seguito: CIP), con sede in Roma, Via Flaminia Nuova,

Dettagli

Federazione Ginnastica d'italia

Federazione Ginnastica d'italia Federazione Ginnastica d'italia Regolamento Quadri Tecnici (approvato dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. il 1 marzo 2011) Premessa Il Regolamento dei Quadri Tecnici ha lo scopo di dettare una normativa

Dettagli

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO

Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO Gruppo Albergatori della provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO ART.1 - Denominazione e ambiti di rappresentanza Nell ambito dell Associazione Provinciale Albergatori di Milano di seguito Apam - è costituito

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

Comitato di Coordinamento

Comitato di Coordinamento Coomitaatoo t ddi i Coooorddi r i nnaamenntoo e t ddeel llee Orrggaannizzzaazioonni i z zi i ddi i Vooloonntaarri l t i aatoo t ddellaa PPrrootezioonnee Civvili ill ee Reggoolaameenntoo e l t Art. 1 Premessa

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PROVINCIA DI MANTOVA Servizio Protezione Civile REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ORGANIZZAZIONI

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli