D.M Norma armonizzata UNI EN 15129:2009

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "D.M. 14-1-2008 Norma armonizzata UNI EN 15129:2009"

Transcript

1 TECNOLOGIE MECCANICHE ED ANTISISMICHE APPLICATE IN EDILIZIA E INFRASTRUTTURE ing. Francesco Tomaselli Project Manager francesco.tomaselli@fip-group.it SITUAZIONE NORMATIVA Dispositivi antisismici D.M Norma armonizzata UNI EN 15129:2009 in lingua inglese pag. 1

2 MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE D.M. 14/1/ In particolare, per quanto attiene l identificazione e la qualificazione, possono configurarsi i seguenti casi: A) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali sia disponibile una norma europea armonizzata ( ) il loro impiego nelle opere è possibile soltanto se in posse sso della Marcatura CE, previ sta dalla Direttiva 89/106/CEE Prodotti da costruzione (CPD), recepita in Italia dal DPR 21/04/1993, n.246, così come modificato dal DPR 10/12/1997, n. 499; B) materiali e prodotti per uso strutturale per i quali non sia disponibile una norma armonizzata ovvero la ste ssa ricada nel periodo di coesi stenza, per i quali sia invece prevista la qualificazione con le modalità e le procedure indicate nelle presenti norme. E fatto salvo il caso in cui, nel periodo di coesistenza della specifica norm a armonizzata, il produttore abbia volontariamente optato per la Marcatura CE; C) Materiali e prodotti per uso strutturale innovativi o comunque non citati nel presente capitolo e non ricadenti in una delle tipologie A) o B). ( ) Esempio di ATTESTATO DI QUALIFICAZIONE DI ISOLATORI ELASTOMERICI IN GOMMA DISSIPATIVA A MESCOLA DURA pag. 2

3 La norma armonizzata per i prodotti antisismici EN è entrata in vigore l 1/8/2010, e per un anno coesi sterà con le normative nazionali (in Italia il D.M. 14/1/2008). Dall 1/8/2011 diventerà obbligatoria. Ciò vuol dire che fino all 1/8/2011 la marcatura CE non sarà obbligatoria, ma solo facoltativa (si possono fornire ancora dispositivi anti si smici secondo il D.M. 2008) e quindi un produttore potrà o no avere la marcatura CE per il determinato prodotto. Dall 1/8/2011 sarà obbligatorio immettere sul mercato solo dispositivi antisismici marcati CE. CERTIFICATO DI CONFORMITA (MARCATURA CE) ISOLATORI A SCORRIMENTO A SUPERFICIE CURVA (FRICTION ISOLATION PENDULUM) pag. 3

4 L ingegneria sismica tradizionale (Capacity design o Gerarchia delle resistenze) È basata sul concetto di duttilità: una sufficiente duttilità (locale e globale) garantisce che la struttura non crolli, anche se gravemente danneggiata, per un terremoto forte. L ingegneria sismica tradizionale All atto del sisma si deve formare il maggior numero possibile di cerniere plastiche prima del collasso. La struttura cioè deve essere in grado di dissipare da sola la maggior quantità possibile di energia. Ciò avviene attraverso il danneggiamento degli elementi strutturali (oltre che di quelli non strutturali - pericolo nel caso di edifici). pag. 4

5 D.M. 14/1/ DISPOSITIVI ANTISISMICI Per dispositivi antisismici si intendono gli elementi che contribuiscono a modificare la risposta sismica di una struttura, ad esempio incrementando il periodo fondamentale della struttura, modificando la forma dei modi di vibrare fondamentali, incrementando la dissipazione di energia, limitando la forza trasmessa alla struttura e/o introducendo vincoli permanenti o temporanei che migliorano la risposta sismica. DISPOSITIVI ANTISISMICI In sintesi ci sono 3 famiglie di dispositiv i antisismici, ma solo le ultime 2 danno la protezione sismica: Connessione, per prevenire o limitare gli spostamenti degli impalcat i rispetto ai supporti, e per distribuire equamente le forze dinamiche sulle pile. La progettazione della struttura viene eseguita in modo tradizionale (metodo della Gerarchia delle Resistenze). PERMANENTE (GUIDE e RITEGNI) TEMPORA NEA (DISPOSITIVI DI VINCOLO DINA MICO) pag. 5

6 GUIDE e RITEGNI Le guide sono dispositiv i meccanici che consentono lo scorrimento in una direzione del piano orizzontale, trasmettendo la forza nella direzione ortogonale. Vengono dimensionati per una deter minata forza or izzontale ed uno scorrimento ad essa perpendicolare. GUIDE e RITEGNI I r itegni sono disposit ivi meccanici fissi, che bloccano gli spostament i nel piano trasmettendo la forza orizzontale in ogni direzione. Vengono dimensionati per una determinata forza orizzontale. Entrambi non trasferiscono carichi verticali. pag. 6

7 GUIDE e RITEGNI Possono essere utilizzati, per esempio, per far fronte alle forze orizzontali laddove questo compito non può essere assolto dagli appoggi. Esempio: Ristrutturazione di un viadotto in zona sismica in cui si debbano sostituire gli appoggi esistenti non vincolati meccanicamente. Essendo molto problematico, se non spesso impossibile, il nuovo ancoraggio meccanico alla sovra e sottostruttura, si possono prevedere appoggi in acciaio-ptfe multidirezionali per sostenere il carico verticale, e guide e ritegni come vincoli agli spostamenti orizzontali. pag. 7

8 CONNESSIONI TEMPORANEE: Dispositivi di vincolo dinamico (Shock Transmitters) Dispositivi di vincolo assiale (cioè agiscono in uno o più frequentemente in entrambi i versi, di un unica direzione) che: permettono gli spostamenti a bassa velocità (ad es. indotti dalle variazioni di temperatura o dal creep) senza offrire un apprezzabile resistenza; impediscono gli spostamenti ad alta velocità (ad es. indotti dal terremoto o dal vento) opponendo la forza di reazione di progetto. Dispositivi di vincolo dinamico Dispositivi cilindro/pistone che utilizzano il passaggio di un fluido attraverso orifizi Il fluido siliconico riempie le due camere separate da un pistone Gli snodi sferici alle estremità assicurano il buon funzionamento dei dispositivi pag. 8

9 Tipico schema applicativo su viadotto continuo Gli STUs (OT negli schizzi) collegano la sommità delle pile mobili e l impalcato Gli STUs consentono le dilatazioni termiche senza apprezzabili resistenze Gli STUs bloccano l impalcato durante le azioni dinamiche (quasi come trasformando gli appoggi mobili longitudinalmente in appoggi temporaneamente fissi) Dispositivi di vincolo dinamico Posizionamento frontale cassone spalla pag. 9

10 Ing. FRANCESCO TOMASELLI Dispositivi di vincolo dinamico Posizionamento sotto trave Stonecutters Bridge -Hong Kong n. 8 STUs F = 8000 kn s = ± 400 mm pag. 10

11 4 4 pag. 11

12 I dispositivi dinamici sono utilizzati anche negli edifici, per evitare il martellamento in fase sismica tra due blocchi contigui: negli edifici esistenti consentono di mantenere il giunto termico, in quelli nuovi di evitare il giunto sismico. Hanno applicazioni anche nelle strutture monumentali. Ospedale Santa Maria della Misericordia (Udine) n. 39 STUs F= 250 kn s = ± 25 mm pag. 12

13 Apparecchi di appoggio accoppiati con dispositivi di vincolo dinamico Apparecchi d appoggio mobili che grazie ai dispositivi di vincolo dinamico cui sono accoppiati, durante l evento sismico impediscono i moviment i relativi degli elementi strutturali da questi collegati, diventando così temporaneamente fissi. IL TERREMOTO E ENERGIA pag. 13

14 E i = E E + E K + E H + E V E i è l energia in ingresso, che rappresenta il lavoro compiuto dalla forza di inerzia agente sulla struttura (=taglio alla base) a causa dello spostamento del suo punto di applicazione E E è l energia di deformazione elastica E K è l energia cinetica L approccio energetico alla progettazione sismica E d è l energia dissipata (attraverso distinti meccanismi, ad es. isteretico E H e viscoso E V ) L approccio energetico alla progettazione sismica domanda offerta E i E E + E K + E H + E V E d La protezione sismica si può realizzare riducendo la domanda e/o aumentando l offerta pag. 14

15 DISPOSITIVI ANTISISMICI Connessione, per prevenire o limitare gli spostamenti degli impalcati rispetto ai supporti, e per distribuire equamente le forze dinamiche sulle pile. La progettazione della struttura v iene eseguita in modo tradizionale (metodo della Gerarchia delle Resistenze). Isolamento: consiste nella sconnessione della struttura dalle fondazioni, in modo che l azione sismica trasmessa dal terreno non raggiunga le opere in elevazione a pieno regime. Nei pont i generalmente si par la di sconnessione dell impalcato dalle pile/spalle. Equivale ad incrementare il per iodo propr io di oscillazione della struttura, che viene progettata per rimanere in campo elastico. ISOLAMENTO SISMICO forte riduzione dell energia in ingresso, mediante dispositivi orizzontalmente molto flessibili EFFETTI DELL ISOLAMENTO Riduzione delle accelerazioni Aumento dello spostamento alla base pag. 15

16 Isolamento sismico: il concetto E i E E + E K + E H + E V Isolamento sismico = riduzione della domanda ossia riduzione di E i N.B. l energia in ingresso non è una proprietà intrinseca del terremoto, in quanto oltre che dallo spostamento del terreno dipende dalla risposta strutturale. Essa dipende principalmente dal periodo fondamentale di vibrazione, oltre che dall accelerogramma applicato. Isolamento sismico: il concetto Disaccoppiare il moto della struttura da quello del terreno per ridurre gli effetti distruttivi del terremoto. Il disaccoppiamento, ottenuto attraverso dispositivi detti ISOLATORI, solitamente interposti tra le pile/spalle e l impalcato, consente di ridurre le accelerazioni trasmesse alla sovrastruttura, che si comporta come un corpo rigido al di sopra degli isolatori. pag. 16

17 Comportamento sismico di edifici isolati Struttura a base fissa Struttura isolata alla base Filmati gentilmente concessi da ENEA - Bologna pag. 17

18 Vantaggi dell isolamento L isolamento sismico di un edificio comporta una sensibile riduzione delle accelerazioni trasmesse dal sisma alla struttura, anche ai piani più alti. Di conseguenza si hanno i seguenti principali benefici effetti, rispetto ad un analogo edificio non dotato di isolamento alla base: minori forze sulla struttura, che evitano non solo il collasso dell edificio, ma anche il danneggiamento degli elementi strutturali; minori accelerazioni di piano che consentono di evitare i danni a quanto è contenuto nell edificio, e quindi di mantenere la funzionalità anche dopo un terremoto violento; riduzione degli spostamenti d interpiano che consentono di evitare i danni, non solo agli elementi strutturali, ma anche agli elementi non strutturali (come le tamponature) e agli impianti tecnici (ascensori, impianti elettrici, impianti idraulici, impianti di riscaldamento, ecc), danni che possono rendere inutilizzabile un edificio realizzato in modo tradizionale; minore percezione umana delle scosse si smiche, grazie all effetto filtro degli isolatori (diminuisce il cosiddetto effetto panico ). Vantaggi dell isolamento La peculiarità più importante dell isolamento alla base degli edifici è dunque la possibilità di: 1. eliminare completamente, o quantomeno ridurre significativamente, i danni strutturali e non, 2. evitare anche il danneggiamento o la perdita di funzionalità delle apparecchiature contenute all interno dell edificio. Questo aspetto ha una ripercussione importantissima nei seguenti casi: edifici che devono rimanere operativi anche dopo un sisma violento (ospedali, caserme dei VVFF, ecc); edifici il cui contenuto ha un valore (economico, artistico, culturale,ecc) molto superiore a quello degli edifici stessi (banche, musei, centri per le telecomunicazioni, biblioteche, ecc). pag. 18

19 Vantaggi economici dell isolamento Il confronto economico tra edifici con e senza isolamento sismico non va fatto valutando il costo aggiuntivo del sistema di isolamento (comprensivo degli isolatori veri e propri, dei test, della realizzazione delle opere strutturali aggiuntive e del giunto sismico intorno all edificio per consentirne gli spostamenti orizzontali), ma considerando anche i risparmi sulla sovrastruttura. Consuntivi su realizzazioni fonte ing. Martelli (ENEA BO GLIS) pag. 19

20 L isolamento sismico degli edifici Posizionamento degli isolatori L isolamento sismico degli edifici Riduzione della domanda mediante l aumento del periodo proprio, ottenuto con l interposizione di dispositivi a bassa rigidezza orizzontale tra l edificio e la sua fondazione edificio tradizionale edificio isolato alla base pag. 20

21 Impianti in un edificio isolato Tutte le condutture degli impianti che attraversano i giunti intorno alla struttura isolata dovranno non subire danni e rimanere funzionanti per i valori di spostamento corrispondenti allo SLD. Quelle del gas e di altri impianti pericolosi che attraversano i giunti di separazione dovranno essere progettati per consentire gli spostamenti relativi della sovrastruttura isolata corrispondenti allo SLU, con lo stesso livello di sicurezza adottato per il progetto del sistema di isolamento. Impianti in un edificio isolato acque bianche acque nere pag. 21

22 L isolamento sismico degli edifici: importanza del giunto E importante che il giunto attorno all edificio isolato sia correttamente realizzato e mantenuto libero. I progettisti devono dunque informare correttamente tutte le persone coinvolte nella costruzione e nella manutenzione, inclusi i proprietari. Isolatori elastomerici Gli isolatori elastomerici sono costituiti da strati alterni di acciaio e di elastomero collegati mediante vulcanizzazione. Il loro comportamento può essere modellato come lineare, mediante la rigidezza equivalente ed il coefficiente di smorzamento viscoso equivalente. pag. 22

23 Isolatori elastomerici Solitamente sono realizzati con mescole elastomeriche ad alto smorzamento, cioè con coefficiente di smorzamento viscoso equivalente tra il 10 ed il 15% ad una deformazione di taglio del 100%. La rigidezza orizzontale è sufficientemente bassa da consentire un sensibile incremento del periodo proprio della struttura. Isolatori elastomerici Test in laboratorio statici (prove di accettazione) pag. 23

24 Prove di qualificazione prove statiche e dinamiche, fino a γ 2.5 e 1.5 V max su isolatori in scala invecchiamento accelerato creep su min. 4 dispositivi (di cui 2 invecchiati) Prove di qualificazione possono essere estese a tutti i dispositivi geometricamente simili (rapporti di scala geometrica compresi tra 0,5 e 2, fattore di forma primario S1 uguale, con tolleranza del ±10%, fattore di forma secondario S2 uguale o maggiore) e prodotti con gli stessi materiali di quelli provati. Ciò significa che le prove di qualificazione dipendono dai trascorsi della ditta produttrice: più sono le forniture passate, più è probabile che ci sia la copertura di una o più tipologie di isolatori, e che quindi l impresa possa risparmiarle. pag. 24

25 Vincolo interno Isolatore ancorati con bulloni Isolatore ancorato a contenimento Isolatori elastomerici con nucleo in piombo Gli isolator i sono isolatori elastomer ici con un nucleo centrale in piombo di forma cilindrica. pag. 25

26 Isolatori elastomerici con nucleo in piombo la dissipazione è data dalla plasticizzazione del nucleo in Pb coeff. di smorzamento viscoso equivalente ξ 30 % nella progettazione si possono usare modelli non linear i o lineari equivalenti, a seconda delle prescrizioni normative. Isolatori a scorrimento a superficie piana Sono apparecchi d appoggio multidirezionali con superfici di scorrimento a basso attrito. Sono sempre combinati con altri dispositivi antisismici (isolatori e/o dissipatori). Il coefficiente d attrito dinamico è circa l 1%, quindi il loro contributo alle forze orizzontali è quasi sempre trascurabile. pag. 26

27 Se il periodo obbiettivo è alto, può risultare impossibile e/o troppo costoso ottenerlo con un sistema di isolamento composto unicamente negli edifici: da isolatori elastomerici, perché la rigidezza necessaria risulterebbe troppo bassa. Si possono allora combinare agli isolatori elastomerici un certo numero di isolatori a scorrimento a superficie piana, considerando praticamente nulla la loro rigidezza a taglio. T = 2π M K Vengono solitamente posizionati capovolti rispetto a come vanno usualmente collocati nei ponti, cioè con l elemento a tazza in alto. Questo perché si desidera mantenere il carico centrato rispetto alla sovrastruttura e non alla sottostruttura. Non è necessario ancorarsi meccanicamente alla struttura, ma è sufficiente la resina epossidica. negli edifici: pag. 27

28 Ospedale del Mare, Napoli 500 posti letto, 15 sale operatorie e 2 sale parto. Nella zona periferica orientale di Napoli. Tra i primi casi in Italia di appalto in regime di concessione-project-finance nel settore dell edilizia ospedaliera. Ospedale del Mare Napoli Edificio con significative irregolarità in pianta ed elevazione. 144 x 144 m (pianta) 13 m & 29 m (altezza) pag. 28

29 Ospedale del Mare, Napoli a g =0.25 g (ULS), suolo B, γ I =1.4 q=1.5 per la sovrastruttura T x =2.74 s, T q =2.50 s, T y =2.32 s s=1.2*d 2 =204 mm 327 Isolatori elastomerici di 3 tipi: SI-N 600/150 (K e = 1.51 kn/mm) SI-H 650/156 (K e = 2.98 kn/mm) SI-H 800/144 (K e = 4.89 kn/mm) ξ =15% L uso dell isolamento ha consentito un risparmio del 40% sulle armature della sovrastruttura Ospedale del Mare, Napoli pag. 29

30 Ospedale del Mare, Napoli Prova di sollevamento per eventuale sostituzione di un isolatore Ospedale del Mare, Napoli Giunti degli impianti pag. 30

31 Centro Protezione Civile di Foligno Centro Protezione Civile di Foligno Centro Operativo Emergenza e Formazione n.10 SI-S 1000/240 pag. 31

32 Centro Protezione Civile di Foligno Centro Operativo Emergenza e Formazione n.10 SI-S 1000/240 Centro Protezione Civile di Foligno Uffici Amministrativi n.6 SI-S 900/200 n.10 SI-S 700/220 n.8 VM 220/660/660 pag. 32

33 Edifici residenziali privati isolati alla base S.Giuliano di Puglia comparto 8 R Messina Via Spadafora (8 piani) Scarperia (FI) - villetta Alternativa agli isolatori in gomma e gomma- piombo sono gli Isolatori a scorrimento a superficie curva Gli isolatori a scorrimento a superficie curva (Fr iction Isolat ion Pendulum) usano la forza di gravità come forza di ricentraggio. Il principio di funzionamento è quello del pendolo. La dissipazione di energia è fornita dall attrito nella superficie di scorrimento principale. I parametri del legame costitutivo bilineare dipendono dal raggio di curvatura e dal coefficiente di attrito. pag. 33

34 Isolatori a scorrimento a superficie curva Funzionamento riconducibile a quello del pendolo Il periodo T non dipende dalla massa T = 2π 1 1 µ g + R X Isolatori a scorrimento a superficie curva Sono sostanzialmente costituit i da 3 element i d acciaio sovrapposti: una base concava super ior mente, opportunamente sagomata in modo da ottenere il per iodo di oscillazione desiderato; una rotula centrale, convessa sia infer ior mente che superiormente; un terzo elemento che si accoppia con la rotula sottostante consentendo le rotazioni. pag. 34

35 Isolatori a scorrimento a superficie curva Isolatori a scorrimento a superficie curva Gli isolatori a doppia superficie curva, consentono di ridurre l ingombro in pianta, sono più stabili e più compatti. pag. 35

36 Isolatori a scorrimento a superficie curva Isolatori a scorrimento a superficie curva coeff. di smorzamento viscoso equivalente 10 % ξ 30% in base al materiale di scorrimento utilizzato pag. 36

37 Isolatori a scorrimento a superficie curva Le principali qualità sono: l indipendenza del per iodo di oscillazione dalla massa gravante (il che rende molto versatile il dispositivo in rapporto ai diversi valori di carico supportato) l indipendenza della capacità portante dallo spostamento la più rapida realizzazione il ridotto spessore Isolatori a scorrimento a superficie curva pag. 37

38 Abruzzo Terremoto dell Aquila 6 Aprile 2009 Abruzzo, Progetto C.A.S.E. pag. 38

39 Ing. FRANCESCO TOMASELLI parapolvere Abruzzo, Progetto C.A.S.E. Assemblaggio in officina Abruzzo, Progetto C.A.S.E. Test in laboratorio Prove di accettazione (determinazione quasi-statica del coefficiente di attrito) pag. 39

40 Abruzzo, Progetto C.A.S.E. T=3.16 s ξ= 24 % Carico verticale max 3000 kn Spostamento ±260 mm Abruzzo, Progetto C.A.S.E. pag. 40

41 Abruzzo, Progetto C.A.S.E. Abruzzo, Progetto C.A.S.E. pag. 41

42 Scuola in località Castelverde (ROMA) Scuola in località Castelverde 128 isolatori pag. 42

43 Prove di accettazione Prove su gruppi di 6 isolatori Scuola in località Castelverde pag. 43

44 Scuola in località Castelverde ADEGUAMENTO SISMICO di un EDIFICIO in C.A. mediante ISOLAMENTO ALLA BASE: TECNICA INNOVATIVA DEL TAGLIO PILASTRI pag. 44

45 pag. 45

46 L approccio energetico alla progettazione sismica E i = E E + E K + E H + E V Dissipazione di energia = aumento dell offerta ossia aumento di E d Se si utilizzano dispositivi progettati ad hoc (dissipatori) per dissipare energia, non si ha danno negli elementi strutturali, come invece si ha con il capacity design. I dissipatori agiscono da fusibili. Quando la dissipazione di energia si ha nel sistema di isolamento si ha contemporaneamente riduzione della domanda ed aumento dell offerta. DISPOSITIVI ANTISISMICI In sintesi ci sono 3 famiglie di disposit iv i per la protezione sismica: Connessione, per prevenire o limitare gli spostamenti degli impalcati rispetto ai supporti, e per distribuire equamente le forze dinamiche sulle pile. La progettazione della struttura viene eseguita in modo tradizionale (m etodo della Gerarchia delle Resistenze). Isolamento: consiste nella sconnessione della struttura dalle fondazioni, in modo che l azione sismica trasmessa dal terreno non raggiunga le opere in elevazione a pieno regime. Nei ponti generalmente si parla di sconnessione dell impalcato dalle pile/spalle. Equivale ad incrementare il periodo proprio di oscillazione della struttura, che viene progettata per rimanere in campo elastico. Dissipazione energet ica: consiste nel limitare le accelerazioni trasmesse alla struttura, riducendo così le forze d inerzia. Nei ponti la dissipazione è sempre associata all isolamento. DISSIPA ZIONE convogliamento dell energia in ingresso in appositi dispositivi in grado di dissiparla in grande quantità pag. 46

47 EFFETTI DELLA DISSIPAZIONE Riduzione delle Accelerazioni Riduzione dello Spostamento Dissipatori viscosi I dissipatori viscosi sono dispositivi cilindro/pistone in cui la laminazione di un fluido siliconico attraverso un idoneo circuito idraulico permette la dissipazione di energia. pag. 47

48 F = C v α Dissipatori viscosi α = 0.15 dove: F = forza C = coeff. di smorzamento viscoso v = velocità Coefficiente di smorzamento viscoso equivalente ξ 60 % Connessione Rion-Antirion, Grecia Ponte principale: Dissipatori trasversali F=3500kN, corsa fino a 2600mm Viadotti di accesso: F da 800 a 2400kN corsa da 200 a 420mm pag. 48

49 Ponte principale Rion-Antirion Test su unodei dissipatori viscosi Dispositivi posti in opera Connessione Rion-Antirion Antirion, Grecia Terremoto di Achalia Ilia dell 8 giugno 2008 pag. 49

50 Taipei Taiwan Smorzatore a Massa Risonante 8 dissipatori viscosi F = cv 2 (0 1 m/s); F = 1000 kn s = ± 750 mm Taipei Taiwan F = cv 0.1 (1 2.3 m/s) pag. 50

51 Taipei Taiwan Taipei Taiwan Tifone Lun Huan pag. 51

52 Taipei Taiwan Terremoto 12 maggio 2008 Dissipatori viscosi integrati con appoggi pag. 52

53 Dissipatori viscosi ricentranti F = F o + Kx + Cv α dove: α = 0.15 F o rappresenta la forza di precarica Kx rappresenta la reazione elastica del dispositivo allo spostamento x Cv α rappresenta la forza di reazione viscosa dovuta alla laminazione del fluido siliconico attraverso un idoneo circuito idraulico Dissipatori viscosi ricentranti La componente elastica diminuisce l efficienza dissipativa favorisce il ricentraggio dopo l evento sismico pag. 53

54 Tipica applicazione nei ponti: in senso trasversale Duomo di Siena Dissipatori viscosi ricentranti per evitare il ribaltamento della facciata pag. 54

55 Duomo di Siena Situazione pre-intervento Situazione di progetto Immagini gentilmente fornite dallo Studio Tosti, Perugia Duomo di Siena pag. 55

56 Duomo di Siena Dissipatori isteretici in acciaio I dissipatori isteretici in acciaio sfruttano come fonte di dissipazione di energia la plasticizzazione di elementi in acciaio di forma opportuna, progettata per garantire un comportamento ciclico stabile. Gli elementi più usati per i ponti sono quelli a falce di luna e a piolo: i primi occupano una maggior superficie ma sono di spessore contenuto, viceversa i secondi sono discretamente alti, ma occupano poco spazio nel piano. IMPORTANTE: non vanno sostituiti dopo il terremoto perché sono calcolati per sopportare diversi eventi sismici. pag. 56

57 Dissipatori isteretici in acciaio Diagramma Forza-Spostamento indipendente dalla velocità Coeff. di smorzamento viscoso equivalente ξ 35 45% Modellabili con una bilineare S y = 5 15% S max K p /K e = 0,025 0,050 Dissipatori isteretici in acciaio Cicli isteretici misurati su un elemento a fuso durante una prova su tavola vibrante Force (kn) Displacement (mm) pag. 57

58 Dissipatori isteretici in acciaio PIOLI FALCE DI LUNA pag. 58

59 CINGOLI o C Controventi dissipativi isteretici assiali ad instabilità impedita Tipologia di dissipatori isteretici particolarmente adatta all utilizzo come controventi dissipativi in edifici intelaiati Sfruttano la plasticizzazione in trazione/compressione del nucleo interno in acciaio Il tubo esterno ed il calcestruzzo impediscono l instabilità pag. 59

60 Controventi dissipativi isteretici assiali ad instabilità impedita Controventi dissipativi isteretici assiali ad instabilità impedita pag. 60

61 Ing. FRANCESCO TOMASELLI Università di Ancona Polo didattico Montedago 1 applicazione in Europa Università di Ancona Polo didattico Montedago edificio prefabbricato controventi a K n. 86 B.R.A.D. Fmax= kn smax= ± 15 mm pag. 61

62 Università di Ancona Polo didattico Montedago Liceo Perticari di Senigallia Adeguamento sismico pag. 62

63 Liceo Perticari di Senigallia n 23 BRAD 14/30 n 22 BRAD 21/30 n 8 BRAD 41/30 Scuola Cappuccini a Ramacca (CT) adeguamento sismico PGA=0.25 g, suolo B 8 BRAD 20/30 8 BRAD 21/40 8 BRAD 39/30 Costo 35 /mc pag. 63

64 Sa-Chun Bridge (Korea) n. 6 Isolatori in acciaio fissi n. 30 Isolatori in acciaio mobili Forza kn Spostamento ± 150 mm Carico verticale kn PROGETTAZIONE SISMICA EDIFICI Fip Industriale organizza c/o la propria sede a Selvazzano (PD) seminari gratuiti della durata di un pomeriggio pag. 64

65 PROGETTAZIONE SISMICA EDIFICI il programma prevede una presentazione con esempi di calcolo riferiti alla Normativa Italiana e la visita ad Officina e Laboratorio Prove. Per informazioni, segreteria: elisa.bertelle@fip-group.it pag. 65

ISOLATORI SISMICI disaccoppiare

ISOLATORI SISMICI disaccoppiare Un opportuna scelta delle caratteristiche meccaniche degli isolatori consente di disaccoppiare la sovrastruttura dalla sottostruttura nelle oscillazioni che coinvolgono prevalentemente spostamenti orizzontali.

Dettagli

PROTEZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI

PROTEZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI Pistoia, 11-12-1313 ottobre 2013 PROTEZIONE SISMICA DEGLI EDIFICI francesco.tomaselli@fip-group.it PROGETTAZIONE ANTISISMICA TRADIZIONALE (Gerarchia delle resistenze) La progettazione antisismica tradizionale,

Dettagli

INTERVENTI SULLE STRUTTURE

INTERVENTI SULLE STRUTTURE INTERVENTI SULLE STRUTTURE 1 - Intervento di adeguamento. 2 - Intervento di miglioramento. 3 - Riparazione o intervento locale. INTERVENTI SULLE STRUTTURE IN C.A. 8.4.1. Intervento di adeguamento. È fatto

Dettagli

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)

Lezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra

Dettagli

DISPOSITIVI ANTISISMICI

DISPOSITIVI ANTISISMICI DISPOSITIVI ANTISISMICI DISPOSITIVI ANTISISMICI S Storebælt Bridge - DANIMARCA Krka Bridge - CROAZIA In copertina: Taipei 11 - TAIWAN Nel 1992 FIP Industriale ha ottenuto la Certificazione di Qualità CISQ/ICIM

Dettagli

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009

E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009 www.dicea.unifi.it Anno accademico 2008/2009 Ingegneria Sismica CIS Emanuele Del Monte E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo Firenze, 12/03/2009 PRIMA PARTE CARATTERISTICHE

Dettagli

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana

Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Associazione ISI Ingegneria Sismica Italiana Strada Statale Valsesia, 20-13035 Lenta (VC), Tel. (+39) 331 2696084 segreteria@ingegneriasismicaitaliana.it www.ingegneriasismicaitaliana.it Connessioni dissipative

Dettagli

ISOLATORI ELASTOMERICI. ISOLATORI ELASTOMERICI serie SI S02

ISOLATORI ELASTOMERICI. ISOLATORI ELASTOMERICI serie SI S02 ISOLATORI ELASTOMERICI ISOLATORI ELASTOMERICI serie SI S02 INTRODUZIONE CERTIFICAZIONI Nel 1992 FIP Industriale ha ottenuto la certificazione CISQ-ICIM per il Sistema di Assicurazione Qualità in conformità

Dettagli

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali

Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ;

Bassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ; BUON COMPORTAMENTO IN ZONA SISMICA Il legno come materiale e le strutture in legno in generale sono naturalmente dotate di alcune caratteristiche intrinseche che ne rendono non solo adatto ma consigliabile

Dettagli

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse

VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:

Dettagli

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.

Carichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio. Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano

Dettagli

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza

Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:

Dettagli

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text

BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE

Dettagli

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO.. 7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO..

4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO.. 7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO.. E. Cosenza NORME TECNICHE Costruzioni di calcestruzzo Edoardo Cosenza Dipartimento di Ingegneria Strutturale Università di Napoli Federico II 4.1 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO.. 7.4 COSTRUZIONI DI CALCESTRUZZO..

Dettagli

Opere di Fondazione Profonde

Opere di Fondazione Profonde CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 Opere di Fondazione Profonde Email: sebastiano.foti@polito.it Web: www.polito.it/soilmech/foti 1 Indice Stati di

Dettagli

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI

NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA

Dettagli

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2

STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 STRUTTURE MISTE ACCIAIO-CLS Lezione 2 I SISTEMI DI CONNESSIONE Tipologie di connettori Calcolo della sollecitazione nei connettori Connettori a totale ripristino di resistenza Connettori a parziale ripristino

Dettagli

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania

Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Gli edifici in c.a. Prof. Ing. Aurelio Ghersi Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale Università di Catania Il controllo della progettazione: i compiti del collaudatore. Forum della Tecnica delle

Dettagli

11. Criteri di analisi e di verifica

11. Criteri di analisi e di verifica 11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,

Dettagli

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento

Normative sulla Tenuta dei Serramenti ad Aria, Acqua e Vento UNI EN 12208 La tenuta all acqua di un serramento, descrive la sua capacità di essere impermeabile sotto l azione di pioggia battente e in presenza di una determinata velocità del vento. La norma, la UNI

Dettagli

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE...

SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... INDICE GENERALE PREMESSA... 1 OGGETTO... 2 SICUREZZA E PRESTAZIONI ATTESE... 2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI... 2.2 STATI LIMITE... 2.2.1 Stati Limite Ultimi (SLU)... 2.2.2 Stati Limite di Esercizio (SLE)...

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI

TECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni

Dettagli

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1

I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 I metodi di calcolo previsti dalle NTC 08 Parte 1 3 Indice Parte I Schema generale 4 1 Richiamo... normativa 8 Parte II Tipologie di analisi 10 4 1 Enter the help project title here Schema generale Premessa

Dettagli

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO

Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Il PANNELLO A TAGLIO TERMICO Le normative sul risparmio energetico prevedono, tra l altro, che gli elementi di tamponamento esterni degli edifici siano dotati di prefissate caratteristiche di isolamento

Dettagli

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI Ing. Antonio Bianco Direttore ABICert D.M. 14.01.2008 Capitolo 11 Contesto normativo nazionale I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: identificati univocamente

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Civile Analisi Statica Lineare Dott. Ing. Simone Beccarini Email: sbeccarini@hotmail.it Analisi statica lineare Cos è il periodo di vibrazione? Il Periodo

Dettagli

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI

MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI MODELLAZIONE DI UN EDIFICIO IN MURATURA CON IL PROGRAMMA DI CALCOLO 3MURI 1) CREARE UN FILE.DXF IN AUTOCAD NEL QUALE VENGONO RIPORTATE LE PIANTE DEI VARI PIANI DELL EDIFICIO DA ANALIZZARE. RISULTA CONVENIENTE

Dettagli

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04

APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti

Dettagli

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI

SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione

Parapetti / Balaustre in vetro stratificato. Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione Parapetti / Balaustre in vetro stratificato Le regole ed indicazioni da rispettare nella progettazione SICUREZZA I parapetti sono elementi con funzione di protezione anticaduta e sono preposti quindi alla

Dettagli

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi

Edifici antisismici in calcestruzzo armato. Aurelio Ghersi Incontro di aggiornamento Edifici antisismici in calcestruzzo armato Aspetti strutturali e geotecnici secondo le NTC08 1 Esame visivo della struttura Orizzonte Hotel, Acireale 16-17 dicembre 2010 Aurelio

Dettagli

Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma

Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma Progettazione con sistemi d installazione per supporti di impianti resistenti a sisma Ing. Marco Natale Field Engineer Hilti Italia S.p.A. Agenda Introduzione La progettazione degli staffaggi Fasi della

Dettagli

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e

Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a. Metodo utilizzato da FaTA-e 1 2 Contributo dei tamponamenti nelle strutture in c.a Metodo utilizzato da FaTA-e La presenza dei tamponamenti in una struttura in c.a., come evidenziato nei vari eventi tellurici avvenuti, riveste un

Dettagli

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti

Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Le problematiche tecniche dei sistemi di installazione di impianti Ing. Mariano Bruno www.hilti.it Seminario Tecnico Ordine degli Ingegneri della Provincia di Savona 18.09.2013 1 Agenda Introduzione La

Dettagli

Regione Campania - Genio Civile

Regione Campania - Genio Civile Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.

Dettagli

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.

I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:

Dettagli

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY

ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY EFFICIENCY ENERGY SERVICE COMPANY ENERGY + EFFICIENCY ENERGY + EFFICIENCY 1 2esco.it Il punto di riferimento per le imprese che puntano ad ottimizzare i propri consumi, attraverso il risparmio energetico. 2E Energy Efficiency è nata con lo scopo di assistere

Dettagli

Costruzioni in legno: nuove prospettive

Costruzioni in legno: nuove prospettive Costruzioni in legno: nuove prospettive STRUZION Il legno come materiale da costruzione: origini e declino Il legno, grazie alla sua diffusione e alle sue proprietà, ha rappresentato per millenni il materiale

Dettagli

SETTI O PARETI IN C.A.

SETTI O PARETI IN C.A. SETTI O PARETI IN C.A. Parete Pareti accoppiate SETTI O PARETI IN C.A. Na 20% Fh i i h i Na/M tot >=0.2 SETTI O PARETI IN C.A. IL FATTORE DI STRUTTURA VERIFICHE SETTI O PARETI IN C.A. SOLLECITAZIONI -FLESSIONE

Dettagli

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE

1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE 1) QUALI BENI MOBILI SONO INTERESSATI DALLA MESSA A NORMA? 2) QUALI SONO LE NORMATIVE DI RIFERIMENTO TECNICO CHE RIGUARDANO LA VENDITA DEI MACCHINARI? Pagina 1 di 18 Convegno fallimentare - 9 novembre

Dettagli

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico

CHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA

Dettagli

Parere d idoneità tecnica

Parere d idoneità tecnica Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,

Dettagli

Le piastre Precompresse

Le piastre Precompresse Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Precompresse Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PIASTRE

Dettagli

lindab we simplify construction Lindab Solus Semplicemente, la scelta naturale

lindab we simplify construction Lindab Solus Semplicemente, la scelta naturale lindab we simplify construction Lindab Solus Semplicemente, la scelta naturale Semplicemente, la scelta naturale Immagina una soluzione a travi fredde con bilanciamento della temperatura, dove riscaldamento

Dettagli

Messa in sicurezza e consolidamento dei capannoni prefabbricati interessati dal sisma di maggio giugno 2012

Messa in sicurezza e consolidamento dei capannoni prefabbricati interessati dal sisma di maggio giugno 2012 Messa in sicurezza e consolidamento dei capannoni prefabbricati interessati dal sisma di maggio giugno 2012 Una caratteristica particolare evidenziata durante il terremoto è stato il crollo ed il collasso

Dettagli

Cold Plate BREVETTATO

Cold Plate BREVETTATO L uso di dissipatori ad acqua si sta sempre più diffondendo per rispondere all esigenza di dissipare elevate potenze in spazi contenuti e senza l adozione di ventole con elevate portate d aria. Infatti,

Dettagli

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA

EDIFICI IN MURATURA ORDINARIA, ARMATA O MISTA Edifici in muratura portante 2 1 Cosa è ANDILWall? ANDILWall è un software di analisi strutturale che utilizza il motore di calcolo SAM II, sviluppato presso l Università degli Studi di Pavia e presso

Dettagli

Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia Lotto 6 Opere strutturali maggiori

Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia Lotto 6 Opere strutturali maggiori Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia Lotto 6 Opere strutturali maggiori Introduzione Il progetto del tratto autostradale in esame prevede interventi relativi alle seguenti opere strutturali maggiori. Raddoppio

Dettagli

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A

NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A NOVITÀ PER LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI IN CEMENTO ARMATO AMMESSO L USO DELL ACCIAIO B450A PRIMO VANTAGGIO: MIGLIORA LA QUALITÀ DEL DETTAGLIO ESECUTIVO Il Decreto Interministeriale del 15/11/2011

Dettagli

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ

QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ QUALITÀ ED AFFIDABILITÀ Ogni prodotto BREBE viene realizzato in conformità alle normative vigenti in materia di prevenzione dalle cadute dall alto rispettando in oltre tutti i più alti standard di qualità.

Dettagli

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA

26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 Intervento ing. Donato Chiffi Progettazione costruttiva dei dispositivi di ancoraggio e verifica

Dettagli

Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE

Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE Certificazione ETA: campi d applicazione e marcatura CE Certificazione ETA: campione di prova e risultati I vantaggi delle certificazioni ETA Prodotti testati secondo metodi univoci e comparabili (in conformità

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI

LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Commissione Lombarda Materiali e Tecniche LA CATENA DI ASSICURAZIONE: LA NORMATIVA EUROPEA E I COMPONENTI Andrea Manes SICUREZZA Inerente materiali e tecniche Parliamo di catena di assicurazione senza

Dettagli

Usando il pendolo reversibile di Kater

Usando il pendolo reversibile di Kater Usando il pendolo reversibile di Kater Scopo dell esperienza è la misurazione dell accelerazione di gravità g attraverso il periodo di oscillazione di un pendolo reversibile L accelerazione di gravità

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

TRAVE SU SUOLO ELASTICO

TRAVE SU SUOLO ELASTICO Capitolo 3 TRAVE SU SUOLO ELASTICO (3.1) Combinando la (3.1) con la (3.2) si ottiene: (3.2) L equazione differenziale può essere così riscritta: (3.3) La soluzione dell equazione differenziale di ordine

Dettagli

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura

Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono

Dettagli

LE VALVOLE TERMOSTATICHE

LE VALVOLE TERMOSTATICHE LE VALVOLE TERMOSTATICHE Per classificare ed individuare le valvole termostatiche si deve valutare che cosa si vuole ottenere dal loro funzionamento. Per raggiungere un risparmio energetico (cosa per la

Dettagli

PROGRAMMA LINEE VITA

PROGRAMMA LINEE VITA PROGRAMMA LINEE VITA Cosa sono le linee vita Pighi I DISPOSITIVI DI ANCORAGGIO CHE SALVANO LA VITA Cosa sono i dispositivi di sicurezza Un dispositivo di ancoraggio permette a qualunque operatore di operare

Dettagli

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale.

Le prove di carico a verifica della capacità portante, per il collaudo statico strutturale. Geo-Controlli s.a.s. Via l. Camerini 16/1 35016 Piazzola sul Brenta (PD) Italy P.I. e C.F. 04706820281 Tel. +39-049-8725982 Mobile 3482472823 www.geocontrolli.it www.scannerlaser.it www.vibrodina.it Info@geocontrolli.it

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608

CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre

Dettagli

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato

Dettagli

riabilitazione delle strutture

riabilitazione delle strutture riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:

RAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato: Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO

Dettagli

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e

Piani di input e piani di calcolo reale in FaTA-e 0 1 Piani di input e piani di calcolo reali in FaTA-e Dalla versione XX di FaTA-e è presente una nuova implementazione per il calcolo dei baricentri di massa e rigidezza. La nuova procedura consente di

Dettagli

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5

EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.

Dettagli

CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA

CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA CASI DI STUDIO e ANALISI TECNOLOGICA DELLE VARIABILITA Il mio obbiettivo per limitare il ponte termico del balcone è quello di garantire la continuità dell isolante tra la muratura e la partizione orizzontale

Dettagli

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Efficienza Energetica, il forziere nascosto dell industria sarda Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5

INDICE. 2 Quadro normativo di riferimento 4. 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 RELAZIONE SISMICA INDICE 1 Introduzione 3 Quadro normativo di riferimento 4 3 Caratterizzazione sismica del sito 5 3.1 Valutazione pericolosità sismica 5 3. Valutazione tempo di ritorno Tr 6 3..1 Periodo

Dettagli

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7.

Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Università di Pisa DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Danneggiamento e riparazione di elementi strutturali

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati

SPD: che cosa sono e quando devono essere usati Antonello Greco Gli SPD, o limitatori di sovratensione, costituiscono la principale misura di protezione contro le sovratensioni. La loro installazione può essere necessaria per ridurre i rischi di perdita

Dettagli

SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg

SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SCHEDA 69: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 1500 kg E FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli

Dettagli

RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE

RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo dicompositi Fibrorinforzati Materiali, strutture in c.a. e in c.a.p.,

Dettagli

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO

ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di

Dettagli

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE

L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE e L IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE I problemi legati alla manutenzione e all adeguamento del patrimonio edilizio d interesse storico ed artistico sono da alcuni anni oggetto di crescente interesse e studio.

Dettagli

Tecniche di rinforzo con materiali innovativi

Tecniche di rinforzo con materiali innovativi Interventi di recupero del patrimonio edilizio, Roma, 29.1.09 Tecniche di rinforzo con materiali innovativi Zila Rinaldi Università di Roma Tor Vergata Dip. di Ingegneria Civile Introduzione Perchè si

Dettagli

Come cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014

Come cambiano gli obblighi per le strutture metalliche a partire dal 1 luglio 2014 Regolamento (UE) n.305/11 e norme del gruppo EN1090 La Marcatura CE delle strutture metalliche alla luce delle Norme tecniche per le Costruzioni Firenze, 30/10/2014 Come cambiano gli obblighi per le strutture

Dettagli

PORTANZA DELLE FONDAZIONI

PORTANZA DELLE FONDAZIONI 1 N.T.C. 2008, Capitolo 6.4 - OPERE DI FONDAZIONE Nelle verifiche di sicurezza devono essere presi in considerazione tutti i meccanismi di stato limite ultimo, sia a breve sia a lungo termine. Gli stati

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

Il contesto legislativo nazionale ed europeo: traguardi acquisiti e criticità del sistema a quattro anni dal DM 14 Gennaio 2008

Il contesto legislativo nazionale ed europeo: traguardi acquisiti e criticità del sistema a quattro anni dal DM 14 Gennaio 2008 Associazione Costruttori Acciaio Italiani Il contesto legislativo nazionale ed europeo: traguardi acquisiti e criticità del sistema a quattro anni dal DM 14 Gennaio 2008 8 Ottobre 2013, Milano Marco Perazzi

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

RINFORZO DEL COLLEGAMENTO DI PANNELLI

RINFORZO DEL COLLEGAMENTO DI PANNELLI 53/83 RINFORZO DEL COLLEGAMENTO DI PANNELLI 54/83 PROVE SPERIMENTALI: COMPORTAMENTO DELLE CONNESSIONI SETUP DELLA PROVA Due pilastri in C.A. collega* con un pannello prefabbricato in calcestruzzo; Applicazione

Dettagli

SOLAI SOLAI RIFERIMENTO NORMATIVA D.M. 14.02.1992 CAPITOLO 7 Art.7.0 CLASSIFICAZIONE SOLAI PIENI IN C.A. o C.A.P. PER QUESTO TIPO DI STRUTTURE VALGONO TOTALMENTE LE INDICAZIONI STRUTTURALI E DI CALCOLO

Dettagli

Sistema di infissi PVC Deuceuninck Inoutic Eforte

Sistema di infissi PVC Deuceuninck Inoutic Eforte Sistema di infissi PVC Deuceuninck Inoutic Eforte Il profilo Eforte, come tutti i profili della Deceuninck, viene estruso con materia prima senza additivi a base di piombo, cioè nel processo produttivo,

Dettagli

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)

LAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08) 146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

Quadri elettrici e norme di riferimento

Quadri elettrici e norme di riferimento Quadri elettrici e norme di riferimento Nella realizzazione di un impianto di sicurezza, un attenzione particolare va posta al quadro elettrico, al quale fa capo l alimentazione dell impianto stesso. Innanzitutto,

Dettagli

ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI MEDIANTE ISOLAMENTO ALLA BASE

ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI MEDIANTE ISOLAMENTO ALLA BASE Sistemi Strutturali, Scenari Accidentali, Complessità di Progetto Roma 8-9 Luglio 2010 ADEGUAMENTO SISMICO DI EDIFICI ESISTENTI MEDIANTE ISOLAMENTO ALLA BASE Ing. Vincenzo Nunziata Ogni terremoto ha la

Dettagli

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω

GIROSCOPIO. Scopo dell esperienza: Teoria fisica. Verificare la relazione: ω p = bmg/iω GIROSCOPIO Scopo dell esperienza: Verificare la relazione: ω p = bmg/iω dove ω p è la velocità angolare di precessione, ω è la velocità angolare di rotazione, I il momento principale d inerzia assiale,

Dettagli

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA

Forza. Forza. Esempi di forze. Caratteristiche della forza. Forze fondamentali CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Forza CONCETTO DI FORZA E EQUILIBRIO, PRINCIPI DELLA DINAMICA Cos è una forza? la forza è una grandezza che agisce su un corpo cambiando la sua velocità e provocando una deformazione sul corpo 2 Esempi

Dettagli

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa.

EASY HOME. Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. EASY HOME BY Da tre esperienze consolidate, una realtà davvero innovativa. Innovazione qualità tecnologia Finalmente un nuovo concetto di edilizia: un metodo innovativo e tecnologicamente competitivo dagli

Dettagli

Progettazione funzionale di sistemi meccanici e meccatronici.

Progettazione funzionale di sistemi meccanici e meccatronici. Progettazione funzionale di sistemi meccanici e meccatronici. Progetto d anno: Laser 2dof A.A. 2010/2011 Progettazione Funzionale di Sistemi Meccanici e Meccatronici Taglio laser a due gradi di libertà

Dettagli

FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI

FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI FONDAZIONI SU PALI TRIVELLATI 1.0 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEI PALI Il dimensionamento dei pali viene eseguito tenendo conto dei criteri appresso riportati. a) Inizialmente vengono determinati i carichi

Dettagli

SICUREZZA NEI SERRAMENTI. In sintesi

SICUREZZA NEI SERRAMENTI. In sintesi SICUREZZA NEI SERRAMENTI In sintesi 1 CONTENUTI Aspetti pratici relativi alla Sicurezza nei serramenti 2 I serramenti che presentano rischi di incidenti, devono soddisfare determinati requisiti di sicurezza.

Dettagli