INDICE RELATIVO AGLI INTERVENTI DELLA GIORNATA (DI CUI SONO DISPONIBILI LE TRACCE DEI RELATORI)

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1 REGIIONE TOSCANA COMUNE DII BAGNO G A RIIPOLII BBI IBBLLI IOOTTEECCAA CCOOMUUNNAALLEE BUONE PRATICHE DI LETTURA IN OSPEDALE IN TOSCANA SSALA CONFFERENZE BIIBLIIOTECA COMUNALE DII BAGNO A RIIPPOLII 88 NOVEMBRE

2 INDICE RELATIVO AGLI INTERVENTI DELLA GIORNATA (DI CUI SONO DISPONIBILI LE TRACCE DEI RELATORI) INDICE RELAZIONI DEGLI INTERVENTI DELLA GIORNATA DI STUDIO: UN LIBRO E UN VOLONTARIO PER AMICO: ESPERIENZA REALIZZATA NELL OSPEDALE DI S.M. ANNUNZIATA, ANTELLA (FI) PAG. 4 UN LIBRO E UN VOLONTARIO PER AMICO. SERVIZIO DI LETTURA E PRESTITO: ESPERIENZA REALIZZATA NELL OSPEDALE DI S.M. NUOVA (FI) PAG 8 UN LIBRO E UN VOLONTARIO PER AMICO: IL PROGETTO DEL NUOVO OSPEDALE DI SAN GIOVANNI DI DIO (FI) PAG.11 PER LÈGGERE PERLE LEGGÈRE: ESPERIENZA REALIZZATA NELL OSPEDALE A. MEYER (FI) PAG.13 PICCOLI INCANTI: STORIE E MUSICA DALLA BIBLIOTECA DEI RAGAZZI ALL OSPEDALE DEI BAMBINI: ESPERIENZA REALIZZATA NELL OSPEDALE A. MEYER (FI) PAG.14 UN LIBRO PER AMICO. PROMOZIONE DELLA LETTURA PRESSO L OSPEDALE DI BORGO SAN LORENZO PAG.16 LEGGERE IN OSPEDALE : ESPERIENZE NELL AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MASSA E CARRARA PAG. 19 LEGGERE E GUARIRE: UNA NUOVA ESPERIENZA DENTRO L OSPEDALE DI SAN DONATO DI AREZZO PAG. 21 CON UN LIBRO IL TEMPO PASSA IN FRETTA: LA NUOVA FASE PROGETTUALE DEL SERVIZIO DI PRESTITO AI DEGENTI DELL OSPEDALE DI PRATO PAG.23 UN OSPEDALE POETICO: UN PROGETTO ATTUATO NELL OSPEDALE DI S.M. ANNUNZIATA, ANTELLA (FI). PAG.26 INDICE DELLE SCHEDE INFORMATIVE SU ALTRI PROGETTI DI PROMOZIONE DELLA LETTURA ALL INTERNO DI STRUTTURE SOCIO-SANITARIE PUBBLICO E BIBLIOTECA, CASTELFIORENTINO PAG. 29 SPAZIO LIBRO, LUCCA PAG. 30 LIBRI IN OSPEDALE, PISA PAG. 31 UN GIARDINO DI LETTURA, FIRENZE PAG. 32 LEGGERETÀ, MASSA CARRARA PAG. 34 UN LIBRO AL GIORNO, LIVORNO PAG. 35

3 FAI VOLARE LA FANTASIA, EMPOLI PAG. 37 OLTRE LA MORTE, PER LA VITA, CONCORSO LETTERARIO PAG. 38 3

4 UN LIIBRO E UN VOLONTARIIO PPER AMIICO sseerrvvi izzi ioo ddi i pprreesst titoo lil ibbrri i ee leet l ttuurraa una collaborazione tra, Associazione Auser e Azienda sanitaria 10 di Firenze L esperienza di Bagno a Ripoli Un libro e un volontario per amico è un servizio di prestito libri in corsia e di biblioteca per degenti. Nasce seguendo le indicazioni date dalle Linee guida IFLA UNESCO per le Biblioteche pubbliche e grazie proprio all unione di forze diverse, quali quelle dell Ente locale, dell Associazionismo e dell Azienda Sanitaria. Gli elementi essenziali di cui è stato tenuto conto per impostare il servizio sono stati: le circostanze speciali in cui si trovano i lettori/pazienti che al momento del ricovero interrompono forzatamente tutti gli aspetti della propria vita quotidiana e affrontano gli effetti fisici e psicologici della degenza le attività dei reparti e dei loro operatori: il servizio non deve in alcun modo essere loro di ostacolo o appesantire le attività anzi, lo stesso personale sanitario deve essere considerato possibile fruitore del servizio. UTENZA Il servizio di lettura si rivolge a: degenti-utenti dell ospedale personale infermieristico e medico ma anche a.. familiari, accompagnatori e persone che fanno un day hospital PPOSSTULATII O U Elementi essenziali e indispensabili per lo sviluppo dell esperienza sono stati: la condivisione consapevole degli obiettivi e la stretta collaborazione tra le strutture coinvolte: la ASL, la Biblioteca comunale e l Associazione di Volontariato Auser il costante supporto tecnico e organizzativo della Biblioteca comunale la stipula di Convenzioni tra le parti, per formalizzare il servizio e stabilire impegni reciproci, campi di azione e doveri di ciascuno la sperimentazione iniziale in un ambito campione, controllabile e verificabile i corsi di aggiornamento e gli incontri di verifica l investimento economico costante nel tempo PPARTNER A R Nello sviluppo dell esperienza di Bagno a Ripoli sono stati determinanti: la collaborazione con l Associazione di Volontariato AUSER 4

5 SSTORIIA A Buone pratiche di promozione della lettura la buona accoglienza del servizio e la costante condivisione del progetto da parte dell Azienda Sanitaria stessa il sostegno continuo e ripetuto nel tempo della sezione soci Coop di Bagno a Ripoli, che con il proprio contributo ha permesso di mantenerne alta la qualità, consentendone gli sviluppi nascita del servizio itinerante di prestito-libri nelle corsie, in forma sperimentale, con all attivo pochi volontari e diretto ad un numero ristretto di reparti ufficializzazione del servizio con la firma delle Convenzioni inaugurazione della biblioteca per degenti organizzazione della giornata di studio Leggere e in condizioni di disagio con la relativa pubblicazione degli atti del convegno consegna del premio ex-aequo alla Biblioteca comunale e ai volontari Auser, nell ambito della Conferenza regionale per la cultura. ATTREZZATURE Z E Le principali attrezzature del servizio sono: carrello : realizzato in materiale leggero e con particolari caratteristiche tecniche necessarie alla specificità del servizio box per la restituzione dei libri : collocato all interno dell ospedale per consentire una restituzione autonoma dei libri da parte degli utenti, senza causare aggravi di lavoro al personale infermieristico la segnaletica all interno dell ospedale : per indicare ai degenti sia l esistenza che l esatta ubicazione della biblioteca la segnaletica all interno della biblioteca per degenti : per facilitare l orientamento tra le diverse collocazioni dei libri sugli scaffali. SSTRUMENTII E DII LAVORO Gli strumenti di lavoro sono i cataloghi cartacei : per titolo e per autore il catalogo automatizzato le schede per il prestito i bollettini novità e tematici le guide del servizio i segnalibri ARREDII DELLA BIIBLIIOTECA L E PPER DEGENTII G scaffalature, tavoli, sedie, poltroncine adeguati al servizio, di buona qualità e confortevoli postazione informatizzata per permettere ai degenti di mantenere i contatti con l esterno COMPPOSSIIZIIONE N DEL PPATRIIMONIIO 5

6 Nella biblioteca per degenti sono presenti: libri di narrativa, collocati sullo scaffale in ordine alfabetico per autore e riportanti anche una etichetta colorata per l individuazione dei vari generi letterari libri di saggistica divulgativa, collocati secondo la classificazione decimale Dewey libri a grandi caratteri, corredati da lenti di ingrandimento libri per bambini, ragazzi, adolescenti materiale multimediale con tutto l occorrente per l ascolto (valigetta con lettore-cd o walkman con cuffie mono-uso e trasformatore) giochi libri di poesia libri in lingua straniera dizionari multilingue fumetti Il patrimonio comprende 2900 documenti, inclusi : 30 vocabolari multilingue 11 giochi da tavolo 30 libri a grande carattere 22 CD audio 64 CD musicali 68 audiolibri 12 libri per adolescenti 68 libri per bambini30 libri per ragazzi 30 libri di saggistica divulgativa elementare per ragazzi 130 libri di poesie collocati liberamente sotto i murales all interno dell Ospedale 1 enciclopedia medica Prestiti annui: 900 circa CORSSII DII AGGIIORNAMENTO I diversi corsi di aggiornamento organizzati nel tempo hanno preso in esame i seguenti argomenti: l organizzazione e i servizi di una biblioteca per degenti l analisi della struttura ospedaliera l analisi della relazione volontario-degente e le eventuali problematiche da affrontare legate ad un coinvolgimento emotivo inadeguato l importanza della lettura e il suo significato psicologico le principali norme igienico-sanitarie per i volontari, a tutela degli stessi ma anche dei degenti dell ospedale l approfondimento su parte della produzione editoriale per fortificare il volontario nei suggerimenti di lettura 6

7 PPROTAGONIISSTII R T DEL SSERVIIZIIO Buone pratiche di promozione della lettura I veri protagonisti del servizio sono i volontari : di condizione professionale, di età e di provenienza diverse, sono tutti accomunati dall identica volontà di mettere a disposizione degli altri il proprio tempo libero con entusiasmo e sensibilità. Entrare in una corsia non è facile: spesso ci troviamo di fronte a momenti di grande sofferenza e proprio per questo è necessario avvicinarsi in punta di piedi. Bisogna sapere intuire se è il momento giusto per proporre un libro oppure se fermarsi solo a scambiare due chiacchiere o limitarsi a un semplice sorriso. Non basta l amore per i libri: dobbiamo avere anche la giusta sensibilità.. nel rispetto del malato che si ha di fronte. L apparente insuccesso a volte è una conquista Un volontario 7

8 Un libro e un volontario per amico Servizio di lettura e prestito presso l Ospedale di Santa Maria Nuova Biblioteca Palagio di Parte Guelfa Sulla stampa di giovedì 19 maggio di quest anno, nella cronaca locale, si leggeva: - Un libro e un volontario Così i malati non sono più soli (La Nazione); - Libri in prestito per i degenti dell ospedale di Santa Maria Nuova (l Unità); - In ospedale arrivano i libri (il Corriere di Firenze). Il progetto di promozione della lettura in luoghi diversi dalla Biblioteca, in luoghi dove le persone più che altrove hanno bisogno di un sostegno come per esempio negli ospedali, prende l avvio nel nostro territorio dall esperienza dell Ospedale S. Maria Annunziata di Ponte a Niccheri dove la ha iniziato un ciclo che ora vede anche altre Biblioteche del Sistema SDIAF dialogare con altri Ospedali per la realizzazione di quell umanizzazione della permanenza dei degenti in Ospedale che l Azienda Sanitaria di Firenze ha indicato come priorità. La Biblioteca Palagio di Parte Guelfa, ricca dell esperienza dell Annunziata, nel 2004 ha iniziato a prendere contatti con l Associazione di Volontariato AUSER che opera a Ponte a Niccheri e ha chiesto alla Direzione dell Ospedale di Santa Maria Nuova se era possibile partire con una sperimentazione del progetto Un libro e un volontario per amico in un reparto su indicazione della stessa Direzione. La scelta di mantenere il nome di un progetto portato avanti da un altra Biblioteca e in un altro Ospedale era e rimane puramente augurale, con la speranza di poter ripetere, pur con modalità diverse, quel successo. Le difficoltà iniziali, dovute semplicemente ai lavori di ristrutturazione all interno dell Ospedale di Santa Maria Nuova, grazie alla collaborazione della Direzione dell Ospedale sono state superate e, con l aiuto anche dell Associazione di Volontariato AVO già presente con un servizio diverso ma pur sempre di sostegno ai degenti, finalmente si è arrivati alla messa a punto del progetto nei dettagli e all individuazione del Reparto di Dermatologia, Via della Pergola n. 60, come luogo della sperimentazione. E stato costituito un piccolo fondo di libri nuovi e freschi di stampa e acquistato, come già sperimentato a Ponte a Niccheri, un carrello per portare una scelta di testi in visione ai degenti fino al loro posto letto. Sono stati portati avanti più incontri con le Associazioni di Volontariato e i medici del reparto per individuare le tipologie di intervento, un calendario e quant altro potesse essere utile a migliorare il futuro servizio. E stato inoltre stampato un piccolo Catalogo per autore a cura della Biblioteca Palagio di Parte Guelfa che è stato battezzato Tappeti volanti per lettori viaggiatori. Il catalogo apre la serie di una collana di libri in Ospedale che non vuol essere altro che una guida alla scelta dei testi disponibili grazie all abstract che segue il titolo. Ogni acquisto di una serie di libri sarà seguito dall uscita di un nuovo numero del catalogo. Il nome del catalogo non è altro che la locandina, l immagine usata per la promozione dell iniziativa, tradotta in parole. Andrea Stoppioni 8

9 Servizio di lettura e prestito presso l Ospedale di SMN Il prestito libri in Ospedale ed il progetto P.Um.A.: progetto Umanizzazione ed accoglienza dell Azienda Sanitaria di Firenze Migliorare il livello di accoglienza ed umanizzare i percorsi assistenziali nei presidi ospedalieri e territoriali dell Azienda Sanitaria di Firenze; rendere omogenee le procedure e gli interventi in questo ambito,sperimentando nuove metodologie di lavoro: sono gli obiettivi generali del Progetto Umanizzazione ed Accoglienza e rappresentano la filosofia che attraversa l intero progetto. Questo ha avuto il suo varo ufficiale con delibera del direttore generale del 28 aprile 2005, insieme ad altri progetti ritenuti strategici e prioritari dalla direzione aziendale, a dimostrazione della sensibilità e dell attenzione verso questi temi. Con la stessa delibera si è costituito il team dell Umanizzazione e Accoglienza, un gruppo composto da sette professionisti aziendali provenienti da ambiti e funzioni differenti- un medico, tre infermiere, tre amministrativi coordinati da un project leader- che, al di là delle consuete gerarchie istituzionali, lavorano in modo congiunto al raggiungimento di obiettivi predefiniti che afferiscono a varie aree d intervento. Tra gli obiettivi del progetto, nell area delle iniziative ricreativo-culturali, è stato inserito quello di estendere a tutti gli Ospedali dell Azienda l iniziativa del prestito dei libri nei reparti di degenza, già da tempo presente all Ospedale S.Maria Annunziata, in collaborazione con le biblioteche comunali e con il volontariato. Tale iniziativa è infatti perfettamente in linea con la filosofia del progetto: questo mira a creare le condizioni perché ai cittadini che si rivolgono alle nostre strutture, ed in particolare ai degenti, venga garantito anche un rispetto della propria unicità e identità di individuo. In questo senso si cerca di facilitare e organizzare iniziative che migliorino la qualità del tempo della degenza: clown e cori nei reparti, spettacoli teatrali, mostre fotografiche e pittoriche. Nel definire gli obiettivi del progetto si è deciso di riconoscere al prestito dei libri la valenza di un obiettivo a se stante, poiché contribuisce in modo significativo a far uscire il momento del ricovero dall idea del solo disagio, e di allontanamento forzato della persona dalle proprie abitudini e dalla propria rete di relazioni. Il volontario che propone ad un degente un libro e che intesse, anche per un breve lasso di tempo, un prezioso momento di dialogo e di relazione, parla non al paziente, ma all uomo nella sua interezza. D altra parte la lettura di un libro contiene un importante valore aggiunto: non rappresenta solo un occasione di evasione dal momento della sofferenza e della malattia, ma riporta alle emozioni, ad un tempo per se stessi, talvolta difficile da ritagliare nel proprio vissuto quotidiano. Una delle prime attività del progetto P.Um.A in quest ambito è stata quella di facilitare una ripresa dei contatti tra la Bibilioteca del Palagio di Parte Guelfa, Avo ed Auser, con cui l Azienda aveva già da tempo stipulato una convenzione per attivare il prestito libri nell ospedale Santa Maria Nuova, e la direzione sanitaria del presidio stesso. 9

10 Infatti le difficoltà contingenti legate ai lavori di ristrutturazione complessiva del presidio del centro cittadino, che toccano reparti di degenza e percorsi interni, avevano rallentato l avvio dell esperienza. D altra parte erano piene l adesione al progetto e la volontà di partire di tutti gli attori in gioco:della Biblioteca che già aveva predisposto materiale, fondo libri, catalogo; ma anche della direzione sanitaria del presidio e di alcuni medici de reparto di Dermatologia che da tempo avevano manifestato interesse e pieno spirito di collaborazione. Si è quindi deciso di partire da lì, attivando nel mese di aprile il prestito libri in modo sperimentale nel reparto di dermatologia, con l intento di estenderla agli altri reparti. Lorella Parigi 10

11 UN LIBRO e UN VOLONTARIO PER AMICO Il progetto del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio Alessandro Bonechi Responsabile Biblioteca Civica M. A.Martini di Scandicci Recenti ricerche condotte negli Stati Uniti d America confermano l importanza della cultura per il benessere fisico e mentale, con una correlazione molto stretta tra la capacità di leggere e la consapevolezza della propria salute, la propensione alla prevenzione, la gestione della terapie e i minori tassi di ospedalizzazione. Con l introduzione della lettura, in modo strutturato e organizzato, all interno degli ospedali, si migliora la qualità di vita dei pazienti durante il periodo della loro degenza e contemporaneamente si orienta l impiego del loro tempo libero verso un momento di arricchimento interiore e di crescita intellettuale, che vede nella frequentazione delle biblioteche pubbliche un importante momento di vita sociale. Attraverso il fattivo coinvolgimento delle associazioni di volontariato e il ruolo specifico delle biblioteche, dobbiamo quindi mirare a realizzare una compenetrazione del tessuto sociale all interno dell ospedale cercando di superare la visione dello stesso unicamente come luogo di ricovero e cura. Ciò significa che la promozione della lettura è una attività che non deve essere prerogativa esclusiva delle biblioteche ma anche delle strutture sanitarie e delle altre istituzioni che operano sul territorio, prima fra tutte la scuola. Alla luce di queste considerazioni acquista un significato particolare il fatto che il promotore del progetto un libro e un volontario per amico leggere fa bene sia, per la prima volta nell Area fiorentina, un ospedale: il Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio; una novità che ci auguriamo venga seguita da tanti altri ospedali. La piena condivisione degli obiettivi da parte dell ospedale, delle biblioteche e delle associazioni di volontariato è uno dei punti di forza del progetto e ha permesso la costituzione del gruppo di progettazione, avvenuta nel giugno Il primo risultato del lavoro di gruppo è stata la compilazione di una scheda nella quale sono stati riportati i soggetti, i ruoli e i tempi relativi alle 7 fasi del progetto: la verifica della fattibilità, la progettazione, la predisposizione degli strumenti, i materiali per la pubblicità, la formazione, l avvio dell iniziativa, la sperimentazione, il monitoraggio e le eventuali correzioni da apportare per la prosecuzione del progetto. In tempi molto rapidi, grazie al clima favorevole che si è creato tra le varie componenti, è stato possibile verificare la fattibilità, stendere il progetto, pubblicizzare l iniziativa allo scopo di reclutare volontari e formulare il programma di formazione dei volontari stessi. Per quanto è stato possibile ci siamo avvalsi dei suggerimenti di chi già da tempo porta avanti esperienze simili, tuttavia ci siamo imbattuti in problematiche nuove che hanno richiesto soluzioni adeguate. La prima novità è rappresentata dal coinvolgimento di due biblioteche: la biblioteca dell Isolotto e quella di Scandicci. Data la particolare ubicazione dell ospedale è naturale che ci sia uno stretto rapporto con il territorio di due comuni e quindi altrettanto naturale che abbiano aderito entrambe le biblioteche che, che già da tempo collaborano per varie iniziative. 11

12 Questo permette di sopportare meglio l impatto con una nuova esperienza abbastanza impegnativa per le risorse umane e finanziarie in un momento così critico per le risorse delle biblioteche e del paese in generale (basti pensare alle minori risorse derivanti dalle sponsorizzazioni) La scelta dei libri da acquistare è stata effettuata dai bibliotecari delle due biblioteche andando insieme nelle librerie; ciascuna biblioteca successivamente ha provveduto a inventariare e catalogare il materiale acquistato con i rispettivi budget. I cataloghi sono stati fusi quindi in un unico catalogo che serve per la gestione del prestito. Il patrimonio iniziale non può essere consistente ma sicuramente appetibile essendo composto in massima parte da best seller e opere di facile divulgazione. Altra particolarità è il coinvolgimento di più associazioni che hanno caratteristiche profondamente diverse ma unite da un unica finalità: aiutare chi soffre. Ci siamo trovati di fronte ad una realtà associativa molto ricca e variegata e consideriamo queste diversità come un fattore molto importante per l arricchimento di contenuti e di esperienze. Sul piano pratico questo ha significato darci una organizzazione un po più complessa affidando all Auser, che è l associazione che per prima ha avviato l esperienza nell area fiorentina, il compito di coordinare l attività delle associazioni. E stato promosso un reclutamento di nuovi volontari da parte di tutte le associazioni interessate, con risultati addirittura superiori alle aspettative. Alle attività di prestito si aggiungeranno momenti di lettura ad alta voce, che potrebbero arricchire e umanizzare il valore della lettura. E una esperienza già svolta dalla biblioteca dell Isolotto, che appositamente per questo scopo ha curato la formazione di un gruppo di lettori di età grandicella : i nonni leggendari. A questi si aggiungeranno altri volontari che hanno espressamente richiesto di poter svolgere questa attività, dopo aver seguito una formazione adeguata. Abbiamo ritenuto importante coinvolgere la scuola come momento fondamentale di crescita dei valori umani e di forte sensibilizzazione nei confronti dell arricchimento culturale. Attraverso la diffusione dell iniziativa nelle scuole medie superiori di Firenze e Scandicci si promuove un rapporto intergenerazionale tra giovani e adultissimi. Inoltre crediamo sia utile far passare il messaggio tra i giovani, affinché un domani, un po più maturi, possano contribuire, con il loro entusiasmo e la loro sensibilità a trasmettere tutto questo nell impegno ad essere più vicini a chi soffre. Il progetto viene finanziato dalle biblioteche dell Isolotto e di Scandicci, con il contributo per l anno 2005 della Regione Toscana. Per il 2006 attraverso l Ufficio Marketing dell ospedale è stato possibile reperire un finanziamento di una casa farmaceutica. Non è pensabile poter portare avanti un progetto di queste dimensioni, dai costi comunque molto contenuti, senza avere risorse certe per i prossimi anni, occorre che gli Enti interessati: Azienda sanitaria, comuni e Società della Salute concorrano direttamente, o attraverso la ricerca di sponsor, o la partecipazione a progetti, a garantire gli introiti necessari a continuare l esperienza. Tutti questi elementi positivi e innovativi del progetto creano un circolo virtuoso di cooperazione per alleviare la degenza, per far conoscere le biblioteche del territorio e i servizi che l intera rete bibliotecaria offre per stimolare sentimenti di solidarietà. 12

13 UN LIBRO E UN VOLONTARIO PER AMICO Il progetto del Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio Vincenza Fusari Team Work Progetto Umanizzazione e Accoglienza Project Leader - Dr. Alberto Appicciafuoco - Azienda Sanitaria di Firenze Le iniziative un libro e un volontario per amico costituiscono un obiettivo specifico del progetto di umanizzazione dell assistenza sanitaria e di miglioramento dell accoglienza dell ASF. L ingresso in Ospedale è un evento che ha un impatto emotivo su ogni individuo, più o meno forte in base alla gravità o alla natura delle circostanze che portano al ricovero, e comunque caratterizzato dall estraneità dell ambiente. Diventa quindi fondamentale per l Ospedale non soltanto saper rispondere alle richieste di cura con efficienza ed efficacia ma anche avviare iniziative come questa per far sì che la persona ricoverata avverta il meno possibile il distacco dalla vita e dalle abitudini di tutti i giorni. La sanità si trova oggi a dover rivedere il proprio concetto di assistenza, a doverlo integrare arricchendolo di nuovi elementi, in quanto è cambiato il concetto di salute. Oggi le malattie, anche quelle più gravi, non portano solamente alla morte; spesso accompagnano l esistenza per lungo tempo. Sono malattie croniche che costringono a ricoveri ripetuti e che pongono il problema fondamentale della qualità della vita con la malattia. Quando la patologia diventa un aspetto della vita di tutti i giorni è importante curarsi, ma è altrettanto importante non identificarsi con il proprio essere malati. Una iniziativa come questa può servire da stimolo a spostare i pensieri altrove, oltre il proprio male e la propria sofferenza. Per quanto riguarda il Nuovo Ospedale San Giovanni di Dio, per avviare l iniziativa il Gruppo P.Um.A. ha preso contatti con la biblioteca M. A.. Martini del Comune di Scandicci e con la biblioteca Isolotto del Quartiere 4. Abbiamo voluto coinvolgerle entrambe perché l ospedale insiste sul territorio del Comune di Firenze ma ha un legame molto stretto con il Comune e con il territorio di Scandicci. Abbiamo poi contattato l Auser e le altre associazioni attive nel nostro Ospedale per avere la loro disponibilità a collaborare. Ci siamo quindi ritrovati attorno ad un tavolo per definire il progetto con le due biblioteche, l associazione Auser di Scandicci, l associazione Auser Filo d argento del Quartiere 4, l associazione culturale Koinonia della Parrocchia Maria Madre della Chiesa a Torregalli e l associazione Lib(e)ramente del Quartiere 4. Lib(e)ramente da tempo collabora con la biblioteca Isolotto in esperienze di lettura ad alta voce che saranno avviate anche nel nostro ospedale in una fase successiva del progetto. Abbiamo scelto, per iniziare, solo alcuni reparti (la nefrologia, la dialisi, la reumatologia, l ortopedia e il day hospital oncologico) considerando che i ricoverati in queste strutture sono di fatto costretti a lunghe ore di immobilità e che poter leggere un libro, o poter ascoltare una lettura ad alta voce, potesse aiutarli a trascorrere meglio il loro tempo, ad alleviare il loro malessere. I pazienti oncologici, in particolare, sono gravati da una spiccata sofferenza interiore che inficia tutta la loro esistenza, iniziano a sentirsi inutili, privati persino del diritto ad emozionarsi, a godere di una vita normale. Appare evidente che il ruolo dei volontari, la loro sensibilità, la loro preparazione, il loro saper accostare il malato, hanno una importanza strategica. Per tale motivo è stato predisposto un corso di formazione, attualmente in corso di svolgimento, centrato sugli aspetti comunicativi e relazionali, trattati da un counselor, oltre che su aspetti legati all organizzazione della nostra azienda e alla cultura bibliotecaria 13

14 LICEO SC. LEONARDO DA VINCI FIRENZE BIBLIOTECA TITOLO : Per lèggere Perle leggère Relatore: Elisabetta Palandri, docente bibliotecaria del liceo scientifico Leonardo da Vinci Firenze La Biblioteca del Liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze da anni organizza1 una attività che prevede incontri di lettura animata presso l Ospedale A. Meyer di Firenze. La finalità più evidente della iniziativa, indirizzata anche a realizzare una relazione tra scuola e territorio e ad esplorare i modi diversi per avvicinare i giovani alla lettura, è stata quella di guidare gli studenti verso una maggiore assunzione di responsabilità nei confronti delle problematiche sociali connesse con la malattia, la sofferenza e l assistenza volontaria. Mettere di fronte gli studenti di scuola superiore e bambini degenti presso una struttura ospedaliera, passando attraverso la biblioteca della scuola: questa è stata la sfida iniziale che si è risolta in un percorso di incontro, di confronto, di crescita che ha prodotto risultati interessanti. Il senso di responsabilità dimostrato dagli studenti, tutti quelli che volontariamente hanno deciso di partecipare, è stato costante, profondo. Utilissime le visite preparatorie organizzate in collaborazione con l Ospedale Meyer. Molti fra i ragazzi avevano ricordi traumatici di degenze risalenti a quando erano bambini:verificare quanto si stia facendo per rendere più leggero da sopportare il disagio del ricovero, li ha avvicinati ad una realtà di studio, ad un area di progetto in continua crescita in ambito medico, sul miglioramento delle condizioni di vita in una struttura ospedaliera. Queste riflessioni sono state significative per sensibilizzare gli studenti e per avvicinarli ad una serie di considerazioni che prima non avevano mai focalizzato, fra le altre, al valore di una relazione con i problemi degli altri e all importanza della partecipazione concreta alla vita della comunità Ricordiamo la collaborazione, in qualità di esperti per la guida alla lettura recitata, di Sandra Balsimelli della Associazione teatrale Il genio della lampada di Firenze 14

15 Piccoli incanti: storie e musica dalla Biblioteca dei Ragazzi all Ospedale dei Bambini Tutta l attività di Piccoli Incanti nasce dal desiderio di fare vivere le fiabe come un tempo di incontro: con il libro, con la biblioteca, ma anche con il proprio mondo interiore immaginativo e affettivo profondo. E poi anche come possibilità di incontro tra realtà diverse:la scuola, la biblioteca, l ospedale, per una crescita comune delle capacità di consapevolezza e di accoglienza rispetto a sé e alla vita. La proposta di Piccoli Incanti in biblioteca è al centro delle varie attività di promozione alla lettura rivolte alle classi materne ed elementari della città. L attività prevede: - un viaggio nel bosco alla ricerca delle tracce dei vari personaggi, che si racconta abitino il piccolo bosco-giardino della biblioteca di notte, - la narrazione della storia di uno di questi personaggi con l aiuto di un grande libro - un laboratorio espressivo accompagnato dalla musica. Per es. l anno scorso è stata raccontata la storia del gigante Tristetenebra. Ogni notte si racconta che questo gigante venga a lavarsi i piedi in una grande vasca del giardino, perché di giorno se li sporca e appesantisce girando per le strade del mondo e deve per forza lavarli per mantenersi leggero e libero di muoversi. La libertà è la sua grande conquista. Infatti prima viveva isolato su un enorme montagna, separata dal resto del mondo da un immenso deserto di sale. E è stato liberato grazie ad un alchimia di forze, in cui il desiderio si è unito all intervento di un vagabondo dal suono sottile, in possesso dell arte della musica. Con il suo flauto questo vagabondo ha trasformato in un giardino il deserto di sale, facendo volare le sette farfalle colorate che erano intrappolate dentro la sabbia bianca. (La farfalla nera della paura, d argento della lotta, azzurra della bellezza, verde della rinascita, rossa della vita, d oro della pace e infine quella di luce dell incontro) Al racconto della storia in biblioteca segue l ascolto della musica del vagabondo e il disegno, da parte dei bambini, delle proprie farfalle su un foglio in cui è stato predisposto un mandala vuoto, cioè un un semplice cerchio che crea un dentro e un fuori nello spazio bianco. Questa in breve l attività in biblioteca. Il progetto di portare anche questo lavoro, e quello che faremo con la nuova fiaba Aprititerra e il mercato dei sogni, che serve per lavorare sui sogni notturni, nasce dall inizio di un esperienza. Dall anno passato, quando posso vado a leggere le fiabe ai lettini nel Reparto di Oncoematologia, tramite gli amici della Ludoteca del Meyer. Ho fatto anche un corso per volontari organizzato dal Cesvot e dall Associazione Noi per Voi, con cui ho iniziato a collaborare. Da tutto questo è nato il desiderio di lavorare per unire le varie realtà, proponendo ai bambini le stesse cose. L obiettivo è creare legami, perché l unione è fondamento di una cultura e di una mentalità accogliente, capace di affrontare anche quello che sembra inaffrontabile, la malattia potenzialmente mortale dei bambini. Non c è necessità di sottolineare quanto sia importante operare in questa direzione, e quanto a questo riguardo sia ancora carente la nostra cultura, per la quale la malattia e la morte restano tabù. Comunque a questo proposito voglio raccontare un episodio molto significativo avvenuto in biblioteca, perché per me indica bene il problema della rimozione e anche qualcosa sul che fare?. Premetto che tra le molte classi venute l anno scorso in biblioteca ce ne sono state diverse che avevano il problema di bambini gravemente ammalati in classe. 15

16 Comunque un giorno è successo che venuta ad ascoltare le fiabe in biblioteca una seconda elementare e quando ho chiesto Quanti siete in classe? un bambino mi ha risposto : Ventisei. No! - ha detto un altro Siamo 25 perché uno è morto. Zitto! ha detto allora un compagno: Non si dice, è una cosa brutta. I bambini imparano dai grandi. Quel bambino mostrava un incapacità del mondo degli adulti. Per altro quando ho capito chi era il bambino morto e ho detto: Non è una cosa da nascondere, possiamo ricordare quel bambino, era bellissimo. L ho conosciuto anch io, un giorno gli ho letto le fiabe in corsia., un bambino a subito chiesto: Ci racconti le stesse fiabe che hai raccontato ad Andrea?. Le stesse fiabe! Se il desiderio dei bambini è conoscere e condividere e l obiettivo è lavorare perché crescano uniti e con un senso pieno della realtà, allora le fiabe possono essere un luogo di incontro. Un tempo d amore sospeso dal tempo e dal mondo in cui incontrarsi anche per scaricarsi o alleggerirsi. Allora il nostro progetto prevede di portare gli incontri laboratorio dalla biblioteca nei luoghi dell ospedale, affiancati dagli amici della Ludoteca del Meyer e dai volontari dell associazione Noi per Voi. Faremo laboratori alla ludoteca, in corsia e nella Casa di Accoglienza, gestita da Noi per Voi, che ospita le famiglie e i bambini di lunga ospedalizzazione. Vorremmo anche fare una mostra finale dei lavori realizzati (storie e/o disegni) al Meyer unendoli a quelli delle classi cittadine, che frequentano la biblioteca. La mostra e una riflessione sui lavori sarà nell ambito di una festa congiunta della Biblioteca, della Ludoteca del Meyer e dell Associazione Noi per Voi. Questo è ancora solo progetto, nasce però da alcune esperienze e sperimentazioni già fatte. Per esempio la fiaba del gigante è stata già raccontata ad alcuni bambini in corsia e in ludoteca, ed è servita a far esprimere le proprie emozioni, a far raccontare ai bambini qualcosa del loro viaggio. Il corsia, tra l altro, si è di recente formato un piccolo gruppo di volontari lettori dell Associazione Noi per Voi, e il progetto è di coordinare il lavoro anche con loro. Anche l idea della manifestazione finale ha un precedente: nasce dall esperienza che abbiamo fatto il 4 giugno scorso in sala Vanni, con la prima edizione di Fili per Sognare Insieme. Una festa dell associazione Noi per Voi, che ha visto la collaborazione organizzativa e culturale della Biblioteca dei Ragazzi, della Scuola di Musica di Fiesole e dell Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze. Con storie, poesie e musica, abbiamo cercato di unire i ragazzi e le storie, parlando di bambini, di sogni, di diritti, ma anche di malattia. Sono stati esposti i lavori delle classi che vengono in biblioteca e che hanno voluto partecipare all incontro, e quelli della ludoteca del Meyer, Abbiamo scelto alcune storie dei bambini di Oncoematologia, enucleando per ogni storia il sogno che esprimeva e il diritto da salvaguardare (il fare degli adulti), che veniva richiamato. I diritti sono stati raccontati attraverso le poesie di autori per bambini, scelte da Anna Sarfatti, scrittrice e autrice di Guai a chi mi chiama passerotto!, il libro sui diritti dei bambini. Storie e poesie sono state lette dai ragazzi dell ensemble di fiati, che le hanno commentate con i loro brani musicali. 16

17 Un libro per amico promozione della lettura presso l ospedale di Borgo San Lorenzo Buongiorno, sono Alessandra Polidori e sono qui in qualità di responsabile del Centro Servizi del Sistema Documentario Integrato Mugello-Montagna Fiorentina patrocinatore dell iniziativa Un libro per amico ed in rappresentanza dell AVO e della Direzione Sanitaria dell Ospedale di Borgo San Lorenzo. Lo scopo dell iniziativa Un libro per amico è quello di offrire un momento di svago a degenti e parenti nell ambito dei progetti di umanizzazione e personalizzazione dell assistenza ospedaliera e, allo stesso tempo, sperimentare nuove forme di promozione della lettura nonché di metodi di distribuzione del libro. Ricordiamo a questo proposito, tra l altro, il Manifesto per le Biblioteche pubbliche dell Unesco del 1995 per cui Servizi e materiali specifici devono essere forniti a quegli utenti che, per qualsiasi ragione, non abbiano la possibilità di utilizzare servizi e materiali ordinari, per esempio le minoranze linguistiche, le persone disabili, ricoverate, detenute nelle carceri. Nella nostra rete il progetto Un libro per amico ha preso vita dallo scorso anno: la struttura ospedaliera individuata per la sua attuazione è l Ospedale di Borgo San Lorenzo, in cui è stato organizzato un servizio di prestito di libri in corsia curato dall AVO (Associazione Volontari Ospedalieri). L idea iniziale del progetto Un libro per amico presso l Ospedale di Borgo San Lorenzo è partita dagli stessi volontari dell AVO che, con grande sensibilità, hanno saputo raccogliere le istanze dell utenza ospedaliera. Si sono quindi attivati contattando da una parte la Direzione Sanitaria dell Ospedale di Borgo San Lorenzo per avere il permesso di portare avanti questa iniziativa, dall altra il Centro Servizi del Sistema Bibliotecario Mugello- Montagna Fiorentina per il necessario supporto tecnico. La Direzione Sanitaria, a differenza forse di quanto accaduto in altre realtà, ha appoggiato fin dall inizio il progetto, ha creduto fino in fondo nella sua possibilità di attuazione e nelle sue potenzialità e si è sempre adoperata per agevolare l operato dei volontari dell AVO all interno delle corsie dei vari reparti. La Direzione Sanitaria, pur non essendo in grado, al momento speriamo che ciò possa avvenire in un futuro non troppo lontano visti i lusinghieri risultati - di mettere a disposizione uno spazio apposito in cui allestire una vera biblioteca ha comunque consentito l accesso ad una saletta in cui è stato sistemato l armadio contenente i libri nonché i carrelli utilizzati per il prestito nelle corsie. L armadio e i carrelli per i libri, grazie all operosità dei volontari dell AVO, sono stati allestiti utilizzando materiale presente nell ospedale e adattandolo all uso bibliotecario. Il servizio di prestito avviene facendo circolare un carrello tra i reparti o, all occorrenza, facendo consultare il catalogo per autore redatto ad opera dei volontari in giorni e orari concordati con la Direzione Sanitaria onde arrecare il minor disagio possibile a medici e pazienti: dal lunedì al venerdì dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,30 alle 18,00. Per ora il progetto riguarda in via sperimentale i reparti di Chirurgia, Medicina (uomini e donne), Ortopedia, Dialisi e Pediatria. Durante l orario di visita alcuni pazienti o i loro familiari, nonché il personale di altri reparti, possono comunque accedere alla biblioteca. I prestiti sono segnati su una scheda in cui si riportano: n. d ingresso e titolo del volume, cognome dell utente, reparto di degenza e paese di residenza. 17

18 Il servizio è stato pian piano calibrato alle esigenze degli utenti: la resistenza più forte a prendere in prestito un libro ad esempio era legata ai tempi di ricovero generalmente abbastanza brevi, il paziente era restio a prendere in prestito un libro che magari al momento delle dimissioni aveva letto solo in parte. A questo si è ovviato progettando due canali diversi per la restituzione del materiale documentario preso in prestito. I libri, infatti, oggi possono essere restituiti direttamente ai volontari dell AVO, utilizzando i contenitori posti all interno dell ospedale stesso ma anche in qualsiasi biblioteca del Sistema in cui sono stati posti degli appositi contenitori contrassegnati dal logo dell iniziativa. Sarà poi cura del corriere addetto al prestito interbibliotecario per le biblioteche del Sistema riportare i volumi all ospedale. Questo servizio permette ai degenti dimissionati di poter continuare a casa comodamente la lettura del libro ed inoltre può dar modo, qualora il libro sia restituito ad una biblioteca, di venire a conoscenza dei servizi offerti dalle biblioteche del Sistema. La Comunità Montana Mugello e la Comunità Montana Montagna Fiorentina hanno offerto di buon grado il loro patrocinio all iniziativa, così come la Commissione Tecnica dei Bibliotecari. Le biblioteche comunali si sono impegnate ad incrementare la dotazione documentaria di libri messi in circolazione presso la struttura ospedaliera di Borgo San Lorenzo, grazie alla sollecitudine e alla cura dei volontari dell AVO, attraverso una campagna di sensibilizzazione presso gli utenti abituali, stimolati ad offrire in dono libri da destinare a questo servizio. In particolare, presso la biblioteca comunale di Borgo San Lorenzo i libri finora raccolti sono stati trattati, in modo che fossero ulteriormente contraddistinti rispetto a quelli che, in possesso delle biblioteche comunali, ordinariamente circolano tramite il prestito interbibliotecario: i volumi sono stati quindi dotati di un apposito cartellino e inoltre sono protetti dall usura con un apposita copertina. I libri sono stati anche collocati da una volontaria dell AVO, espertissima in materia, con la classificazione Dewey riveduta e corretta per l occasione adattandola alle loro esigenze in modo più che funzionale. Il Centro Servizi, ha dato il suo apporto tecnico, aiutando i volontari dell Avo a predisporre una scheda di catalogo semplice e un registro per i prestiti, inoltre ha acquistato dei contenitori in cartone creati per l iniziativa e ben contraddistinti da collocare nelle biblioteche del Sistema per raccogliere i libri restituiti dagli utenti. Tenendo presente l importanza di tale progetto sia da un punto di vista sociale, per l impatto che può avere su un ampia fascia della popolazione, sia da un punto di vista meramente biblioteconomico, sia per partecipare ad altri eventuali progetti futuri in tale direzione, si continuerà a partecipare alle iniziative promosse dalla Regione Toscana. Nell ambito del nuovo progetto cofinanziato per il 2005 dalla Regione Toscana, ci si propone invece di concentrare l attenzione su di un attività di promozione dell iniziativa per cui si sono chiesti i finanziamenti al fine di coprire le spese per la realizzazione grafica e la relativa stampa di locandine e depliant da appendere nei vari reparti e segnalibri rappresentativi della stessa. Nel quadro delle iniziative volte a promuovere la lettura tra un pubblico impossibilitato, per motivi socio-linguistici o fisici, a recarsi nei luoghi solitamente deputati 18

19 alla fruizione del libro e della lettura, intesi nella valenza culturale, informativa e di puro svago, il Sistema Bibliotecario Territoriale "Mugello - Alto Mugello - Val di Sieve" ha promosso una serie di iniziative, anche non eccessivamente impegnative dal punto di vista economico e capaci di essere mantenute e sviluppate nel corso del tempo. Sono stati attivati rapporti con associazioni culturali e a sfondo sociale che operano nel territorio e che si offrono come tramite, veicolo di umanità e strumento consapevole di integrazione culturale nel tessuto della comunità locale. Le iniziative da anni organizzate dalla Biblioteca di Castelfiorentino per "portare fuori" i valori, di cui la biblioteca è depositaria e che ad essa fanno riferimento, sono state particolarmente apprezzate ed è stato ritenuto di offrire l'opportunità di conoscerle più approfonditamente attraverso un incontro seminariale nel quadro della formazione di volontari del servizio civile impegnati nelle biblioteche e dei volontari, che normalmente vi operano; vi hanno inoltre partecipato anche alcuni bibliotecari della Rete. Per finire illustriamo qualche dato: i libri catalogati sono circa 700, quelli ancora da catalogare sono circa 300, il flusso di doni da parte delle Biblioteche a volte è talmente sostenuto che siamo costretti a chiedere loro di aspettare in modo che si possa procedere ad uno svecchiamento della nostra piccola collezione che per motivi di spazio non può accrescersi troppo; lo scorso anno gli utenti sono stati circa 280 per un totale di 320 prestiti e per quest anno le prime stime ci danno un dato in crescita. Un ringraziamento quindi alla Dott.ssa Faraoni della Direzione Sanitaria dell Ospedale di Borgo San Lorenzo e alle volontarie dell AVO. 19

20 Azienda Usl 1 di Massa e Carrara - U.O. Educazione Sanitaria Comunizione Informazione CEDES Toscana Bagno a Ripoli, "Leggere...in Ospedale" Dott. Antonio De Angeli ll Centro di Documentazione per L'Educazione alla salute (CEDES) della ASL 1 di Massa e Carrara è attivo dal 1986 opera per la diffusione di informazioni e conoscenze scientifiche e divulgative su temi di promozione della salute tramite anche il prestito interbibliotecario. Il suo patrimonio è rappresentato attualmente da libri, videocassette e DVD, 50 testate di riviste e una cospicua raccolta di materiale grigio (giornali, opuscoli, posters, ecc.) Il Centro, come previsto dalla Legge regionale 35/99, fa parte dal 2001 della Rete provinciale delle biblioteche della Provincia di Massa- Carrara (RE.PRO.BI.) Nel 2004, il Centro ha presentato il progetto Promozione della lettura negli ospedali che è stato accolto e autorizzato dalla Regione Toscana ed inserito tra le iniziative regionali di promozione della lettura riservate a particolari categorie di cittadini ( disabili, degenti ospedalieri e/o ospiti di case di riposo ed extracomunitari). Il progetto, con l'obiettivo fondamentale di umanizzare la vita all'interno delle corsie e di favorire il mantenimento di una normalità di vita da parte dei pazienti e di chi li assiste, ha preso avvio nelle sedi ospedaliere aziendali con la diffusione di locandine e pieghevoli di sensibilizzazione alla lettura. L'iniziativa prevede ora la possibilità di mettere a punto e sviluppare forme di collaborazione con la struttura di Oncologia e la Scuola statale dell'ospedale Pediatrico nell'intento di ampliare e valorizzare ulteriormente le raccolte librarie già esistenti e funzionanti. Stiamo acquistando favole e libri per ragazzi che insieme ad omaggi di privati arricchiranno la biblioteca dell'opa. Il reparto di oncologia è capofila dei progetti di umanizzazione : già si sono svolti in corsia mostre di scultura e pittura e pomeriggi musicali per portare momenti di gioia e di evasione a chi soffre attraverso il contatto con l'arte, per stimolare i degenti a coltivare gli interessi della vita normale e la voglia di vivere, per aiutarli nella lotta quotidiana contro la malattia. Per questo la biblioteca sarà implementata con libri di narrativa e saggistica (quotidiani, DVD ) I libri presenti nelle due biblioteche sono catalogati con le regole internazionali dagli operatori del Centro, inseriti nel catalogo CEDES e nel catalogo collettivo provinciale della RE.PRO.BI Quindi le due biblioteche di reparto potranno attingere, tramite il prestito gestito dal CEDES, anche al patrimonio delle biblioteche e centri di documentazione aderenti alla RE.PRO.BI. 20

21 All'interno dell'ospedale il referente (caposala o nel caso dell'opa insegnante della scuola sezione Opa) segnaleranno al Centro il libro desiderato dal degente o da un suo familiare che sarà richiesto alla biblioteca propretaria, Dopo l'arrivo al CEDES con il corriere,tramite posta interna sarà inviato al reparto. Sarà cura del centro restituirlo alla biblioteca d'origine. Si attiveranno percorsi di lettura guidata. 21

22 Ospedale S.Donato di Arezzo Progetto Leggere e guarire Finalità. Il progetto, ideato dall Istituzione Biblioteca di concerto con l USL 8, si propone l obiettivo di estendere il servizio di pubblica lettura ad un segmento di popolazione i degenti nei reparti ospedalieri per periodi più o meno lunghi di terapia, gli ospiti di comunità terapeutiche o protette abitualmente non raggiunti, per ovvi motivi logistici, dai servizi erogati dalla Biblioteca, allo scopo di fornire, assieme alla possibilità di lettura, una opportunità di umanizzazione dell ambiente ospedaliero e delle prestazioni sanitarie, alleviando il disagio, la noia e la solitudine che spesso scandiscono, per il paziente e per chi lo assiste, l attes del ritorno alla propria casa ed alle ordinarie occupazioni della vita quotidiana. Modalità di realizzazione. Il progetto consiste nell allestimento, all interno del presidio ospedaliero di San Donato (presidio pilota, nel quale verrà condotta la fase sperimentale) di una biblioteca interna dedicata ai degenti, consistente in alcune migliaia di volumi (inizialmente: 1-2 mila) di facile lettura (narrativa, saggistica di attualità, instant-books, libri per ragazzi, ecc.) che in futuro, a seconda del gradimento incontrato, potrebbero essere aggiornati ed incrementati a cadenza annuale. L allestimento e l arredo del locale, che dovrà avere dimensioni e caratteristiche idonee, saranno assicurati dalla USL 8. La catalogazione (con procedura estremamente semplificata) del patrimonio librario e la sua movimentazione (distribuzione ai degenti e recupero) potranno essere affidati a dipendenti della USL o a personale messo a disposizione dalle associazioni di volontariato operanti all interno dell ambiente ospedaliero, in collaborazione con i responsabili dei vari reparti. Il supporto tecnico-professionale sarà fornito dall Istituzione Biblioteca, sia nella fase di scelta e di acquisto del materiale librario, sia sotto forma di consulenza per la necessaria opera di qualificazione del personale che verrà addetto alle funzioni di catalogazione e distribuzione, sia per quanto concerne le future integrazioni della dotazione iniziale. Strutture ospedaliere coinvolte. Inizialmente, nel corso di un necessario periodo sperimentale che potrebbe protrarsi per tutto l anno 2004, il progetto sarà realizzato all interno del presidio ospedaliero n. 1 San Donato; in futuro, se le risultanze si dimostreranno positive, l attività potrebbe essere estesa a tutte le uu.oo. ed ai presidi ospedalieri delle zone-distretto della USL 8. L individuazione dei reparti ospedalieri all interno dei quali attivare la distribuzione del materiale librario sarà effettuata assieme al gruppo di lavoro formato dalla USL, tenendo conto delle specificità dei vari settori e delle caratteristiche dei pazienti (età, condizioni generali, terapie in atto, ecc.). Costi. Per quanto il progetto abbia riscosso ampio consenso, sia nel settore sanitario che in quello dell amministrazione locale, l onere finanziario della sua realizzazione ricade pressochè interamente sull Istituzione che lo ha promosso, con la sola eccezione delle spese per la sistemazione del locale (e di quelle future di gestione del servizio). La previsione di spesa per l impianto iniziale della biblioteca, prescindendo dai costi di adeguamento e arredamento del locale, che saranno sostenuti dalla USL, si aggira sui 30 mila euro. 22

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