Programma percorso formativo: Sede di svolgimento: Villa Toeplitz, via G.B. Vico, Varese
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1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL INSUBRIA (a.a. 00/0) MASTER DI PRIMO LIVELLO IN: SICUREZZA DEL LAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Si.L.P.A. Programma percorso formativo: Sede di svolgimento: Villa Toeplitz, via G.B. Vico, Varese RESPONSABILE DEI SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE - RSPP ARGOMENTO COD. 95/ 03 DOCENTE ORE MASTER ORE 95/ 03 DIFF. DATE LEZIONI MODULO A L approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 8/ 08 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. La filosofia del D.Lgs. 8/ 08 con riferimento alla organizzazione di un sistema di Prevenzione aziendale, alle procedure di lavoro, al rapporto uomo-macchina e uomo ambiente/sostanze pericolose, alle misure generali di tutela della salute dei lavoratori e alla valutazione dei rischi. - La gerarchia delle fonti giuridiche - Le direttive Europee - La costituzione, Codice Civile e Codice Penale - L evoluzione della normativa sulla sicurezza e igiene del lavoro - Statuto dei Lavoratori e normativa sulla assicurazione contro gli infortuni e malattie professionali - Il D.Lgs. 66/94: l organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive esaminati in modo associato alla normativa vigente collegata - La legislazione relativa a particolari categorie di lavoro: lavoro minorile, lavoratrici madri, lavoro notturno, lavori atipici, etc. - Le norme tecniche UNI, CEI e loro validità I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale secondo il D.Lgs. 8/ 08: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali - Il datore di lavoro, i Dirigenti e i Preposti - Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP). Gli Addetti del SPP - Il Medico Competente (MC) - Il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS)e il - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) - Gli Addetti alla prevenzione incendi, evacuazione dei lavoratori e pronto soccorso - I Lavoratori A A
2 - I progettisti, i Fabbricanti, i Fornitori e gli Installatori - I Lavoratori autonomi Il sistema pubblico della Prevenzione - Vigilanza e controllo - Il sistema delle prescrizioni e delle sanzioni - Le omologazioni, le verifiche periodiche - Informazione, assistenza e consulenza - Organismi paritetici e Accordi di categoria Criteri e strumenti per l Individuazione dei rischi -Concetti di pericolo, rischio, danno, prevenzione -Principio di precauzione, attenzione al genere, clima delle relazioni aziendali, rischio di molestie e mobbing -Analisi degli infortuni: cause, modalità di accadimento, indicatori, analisi statistica e andamento nel tempo, registro infortuni -Le fonti statistiche: strumenti e materiale informativo disponibile -Informazioni sui criteri, metodi e strumenti per la valutazione dei rischi (Linee guida regionali, linee guida CEE, modelli basati su check list, la Norma UNI EN 050/98 ecc.) A Documento di valutazione dei rischi -Contenuti e specificità: metodologia della valutazione e criteri utilizzati -Individuazione e quantificazione dei rischi, misure di prevenzione adottate o da adottare -Priorità e tempistica degli interventi di miglioramento -Definizione di un sistema per il controllo della efficienza e della efficacia nel tempo delle misure attuate La classificazione dei rischi in relazione alla normativa -Rischio da ambienti di lavoro -Rischio elettrico -Rischio meccanico, Macchine, Attrezzature -Rischio movimentazione merci (apparecchi di sollevamento, mezzi di trasporto) -Rischio cadute dall alto -Le verifiche periodiche obbligatorie di apparecchi e impianti Rischio incendio ed esplosione -Il quadro legislativo antincendio e C.P.I. -Gestione delle emergenze elementari A
3 La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di salute e sicurezza (I) Principali malattie professionali -Rischio cancerogeni e mutageni -Rischio chimico -Rischio biologico -Tenuta dei registri di esposizione dei lavoratori alle diverse tipologie di rischio che li richiedono La valutazione di alcuni rischi specifici in relazione alla relativa normativa di igiene del lavoro (II) -Rischio rumore -Rischio vibrazioni -Rischio videoterminali -Rischio movimentazione manuale dei carichi -Rischio da radiazioni ionizzanti e non ionizzanti -Rischio da campi elettromagnetici -Il microclima -L illuminazione Le ricadute applicative e organizzative della valutazione del rischio Il piano delle misure di prevenzione -Il piano e la gestione del pronto soccorso -La sorveglianza sanitaria: (definizione della necessità della sorveglianza sanitaria, specifiche tutele per le lavoratrici madri, minori, invalidi, visite mediche e giudizi di idoneità, ricorsi) -I dispositivi di Protezione - Individuale (DPI): criteri di scelta e di utilizzo -La gestione degli appalti -La informazione, la formazione e l addestramento dei lavoratori (nuovi assunti, RSPP, RLS, RLST, addetti alle emergenze, aggiornamento periodico) A A A SUB TOTALE
4 MODULO B Obiettivi generali a) Acquisire conoscenze relative ai fattori di rischio e alle misure di prevenzione e protezione b) Acquisire capacità di analisi per individuare i pericoli e quantificare i rischi presenti negli ambienti di lavoro del comparto c) Contribuire alla individuazione di adeguate soluzioni tecniche, organizzative e procedurali di sicurezza per ogni tipologia di rischio d) Contribuire ad individuare per le diverse lavorazioni del comparto, gli idonei dispositivi di protezione individuali DPI e) Contribuire ad individuare i fattori di rischio per i quali è prevista la sorveglianza sanitaria. - rischi legali alla presenza di cancerogeni o mutageni - rischi chimici - rischi biologici - rischi fisici - rischi legati alla organizzazione del lavoro - rischio infortuni - rischio esplosioni - sicurezza antincendio (non trattata in quanto viene approfondita in un altro percorso formativo completo dello stesso corso) - dispositivi protezione individuale DPI 8,5 +3,5 8,5 +3,5 8,5 +3,5 8,5 +3,5 8,5 +3,5 8,5 +3,5 8,5 +3, ,0-8,0-8 8,5 +9,5 SUB TOTALE
5 MODULO C Organizzazione e sistemi di gestione - La valutazione del rischio come: a) processo di pianificazione della prevenzione b) conoscenza del sistema di organizzazione aziendale come base per l individuazione e l analisi dei rischi c) elaborazione di metodi per il controllo della efficacia ed efficienza nel tempo dei provvedimenti di sicurezza: linee guida UNI-INAIL, integrazione confronto norme e standard (OSHAS 800, ISO, ecc.) - Il processo del miglioramento continuo - Organizzazione e gestione integrata delle attività tecnicoamministrative (capitolati, percorsi amministrativi, aspetti economici C Il sistema delle relazioni e della Comunicazione - Il sistema delle relazioni: RLS, Medico competente, lavoratori, datori di lavoro, enti pubblici, fornitori, lavoratori autonomi, appaltatori, ecc. - Gestione ella comunicazione nelle diverse situazioni di lavoro - Metodi, tecniche e strumenti della comunicazione - Gestione degli incontri di lavoro e della riunione e periodica - Negoziazione e gestione delle relazioni sindacali Rischi di natura psicosociale - Elementi di compressione e differenziazione fa stress, mobbing e burn-out - Conseguenze lavorative dei rischi da tali fenomeni sulla Efficienza organizzativa, sul comportamento di sicurezza del Lavoratore e sul suo stato di salute - Strumenti, metodi e misure di prevenzione - Analisi dei bisogni didattici Rischi di natura ergonomica - L approccio ergonomico nell impostazione dei posti di lavoro e delle attrezzature - L approccio ergonomico nell organizzazione aziendale - L organizzazione come sistema: principi e priorità dei sistemi Ruolo dell informazione e della Formazione - Dalla valutazione dei rischi alla predisposizione dei piani di informazione e formazione in azienda (D.Lgs. 8/ 08 e altre direttive europee) - Le fonti informative su salute e sicurezza del lavoro C C3 4 4 = C
6 - Metodologie per una corretta informazione in azienda (riunioni, gruppi di lavoro specifici, conferenze, seminari informativi, ecc.) - Strumenti di informazione su salute e sicurezza del lavoro (circolari, cartellonistica, opuscoli, audiovisivi, avvisi, news, sistemi in rete, ecc.) - Elementi di progettazione didattica analisi dei fabbisogni definizione degli obiettivi didattici scelta dei contenuti in funzione degli obiettivi metodologie didattiche - sistemi di valutazione dei risultati della formazione in azienda Prova di verifica finale SUB TOTALE TOTALE
7 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL INSUBRIA (a.a. 00/0) MASTER DI PRIMO LIVELLO IN: SICUREZZA DEL LAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Si.L.P.A. Programma percorso formativo: Sede di svolgimento: Villa Toeplitz, via G.B. Vico, Varese ESPERTO DI SICUREZZA DEI CANTIERI - SICAN ARGOMENTO DOCENTE ORE MASTER ORE 494/ 96 DIFF. DATE LEZIONI PARTE TEORICA MODULO GIURIDICO La legislazione di base in materia di sicurezza e igiene sul lavoro La normativa contrattuale inerente gli aspetti di sicurezza e salute sul lavoro La normativa sull assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali Le normative europee e la loro valenza Le norme di buona tecnica Le direttive di prodotto Il D. Lgs. 8/ 08 con particolare riferimento al Titolo I I soggetti del sistema di prevenzione aziendale I compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali Metodologie per l individuazione e la valutazione dei rischi La legislazione specifica in materia di sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota Il Titolo IV del Decreto 8 Le figure interessate alla realizzazione dell opera, i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali
8 La legge quadro in materia di lavori pubblici e i principi e decreti attuativi La disciplina sanzionatoria e le procedure ispettive MODULO TECNICO Rischi di caduta dall alto, ponteggi e opere provvisionali L organizzazione in sicurezza del cantiere Il cronoprogramma dei lavori Gli obblighi documentali da parte dei committenti, imprese, coordinatori per la sicurezza Le malattie professionali Il primo soccorso in caso di incidenti Il rischio elettrico La protezione contro le scariche atmosferiche Il rischio negli scavi, nelle demolizioni, nelle opere in sotterraneo e in galleria I rischi connessi con l uso di macchine e attrezzature da lavoro con particolare riferimento agli apparecchi da sollevamento e trasporto I rischi chimici in cantiere I rischi fisici: rumore, vibrazioni, microclima, illuminazione I rischi connessi alle bonifiche da amianto I rischi biologici I rischi da movimentazione manuale dei carichi I rischi di incendio ed esplosione I rischi nei lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati I dispositivi di protezione individuale e la segnaletica di sicurezza
9 MODULO METODOLOGICO/ORGANIZZATIVO I contenuti minimi del piano di sicurezza e di coordinamento, del piano sostitutivo di sicurezza e del piano operativo di sicurezza I criteri metodologici per l elaborazione del piano di sicurezza e di coordinamento e l integrazione con i piani operativi di sicurezza e il fascicolo I criteri metodologici per l elaborazione del piano operativo di sicurezza I criteri metodologici per l elaborazione del fascicolo I criteri metodologici per l elaborazione del Piano di Montaggio, Uso, e Smontaggio dei Ponteggi (PIMUS) e la stima dei costi della sicurezza Teoria e tecniche di comunicazione, orientate alla risoluzione di problemi e alla cooperazione Teorie di gestione dei gruppi e leadership I rapporti con la committenza, i progettisti, la direzione lavori,, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza PARTE PRATICA Esempi di piani di sicurezza e coordinamento, presentazione dei progetti, discussione sull analisi dei rischi legati all area, all organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze Stesura di piani di sicurezza e coordinamento con particolare riferimento a rischi legati all area, all organizzazione del cantiere, alle lavorazioni e alle loro interferenze Esempi di piani operativi di sicurezza e piani sostitutivi di sicurezza 4 4 =
10 Esempi e stesura di fascicoli basati sugli stessi casi dei piani di sicurezza e coordinamento considerati Simulazioni sul ruolo del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione Prova di verifica finale TOTALE 3 0 +
11 UNIVERSITA DEGLI STUDI DELL INSUBRIA (a.a. 00/0) MASTER DI PRIMO LIVELLO IN: SICUREZZA DEL LAVORO NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Si.L.P.A. Programma percorso formativo: Sede di svolgimento: Villa Toeplitz, via G.B. Vico, Varese ESPERTO IN PREVENZIONE INCENDI - ESPRIN ARGOMENTO COD. 88/ 84 DOCENTE ORE MASTER ORE 88/ 84 DIFF. DATE LEZIONI A - OBIETTIVI E FONDAMENTI DELLA PREVENZIONE INCENDI (0 h) Introduzione alla prevenzione incendi - Criteri generali alla luce delle norme vigenti (prevenzione e protezione) Analisi delle condizioni di rischio al fine antincendio (DM 0/3/98) Prevenzione incendi primaria e secondaria Misure di prevenzione incendi propriamente dette per ridurre la probabilità dell insorgenza dell incendio Misure di protezione incendi attiva e passiva per la limitazione delle conseguenze dell incendio Termini definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi (D.M ) e segnaletica di sicurezza (D.P.R , n. 54) A A A3 A4 A5 A B - FISICA E CHIMICA DELL INCENDIO (6 h) Generalità sulla combustione. Sostanze combustibili solide, liquide e gassose Aria necessaria alla combustione. Temperatura di ignizione, punto di infiammabilità, temperatura di accensione Energia di attivazione. Prodotti della combustione Poteri calorifici. Limiti di infiammabilità ed esplosività L incendio: fattori da cui dipende, sviluppo, propagazione ed effetti B B B3 B4 B
12 (con analisi di casi reali) Esplosione di vapori, gas e polveri B C - TECNOLOGIA DEI MATERIALI E DELLE STRUTTURE. PROTEZIONE PASSIVA (5 h) Resistenza al fuoco delle strutture - Carico d incendio - La stabilità, la tenuta e l isolamento - L incendio reale e l incendio convenzionale - La curva temperatura/tempo - La Circ. 9/96 e la norma UNI 973 del febbraio 990 Reazione al fuoco dei materiali - Le classi dei materiali - I metodi di prova e la documentazione certificativa Compartimentazione Distanze di sicurezza Sistemi di vie d uscita C C C3 C4 C5 6 6 = = D - TECNOLOGIA DEI SISTEMI E DEGLI IMPIANTI. PROTEZIONE ATTIVA (5 h) Sistemi di rilevazione automatica dell incendio ed allarme Impianti per lo scarico dei fumi e del calore Sostanze estinguenti Mezzi di estinzione fissi Estintori d incendio portatili Impianti fissi di estinzione automatica dell incendio ed allarme Impianti elettrici in luoghi con pericoli d incendio Impianti di messa a terra Impianti di protezione contro le scariche atmosferiche Apparecchiature elettriche di manovra e protezione Gestione della sicurezza in genere. Squadre antincendio aziendali e piani di emergenza D D D3 D4 D5 D6 D7 D8 D9 D0 D 6 = E - NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI E LORO APPLICAZIONE (40 h)
13 I prodotti della prevenzione incendi: certificazione, omologazione, marcatura CE Attività di uso civile e commerciale locali di pubblico spettacolo e trattenimento impianti sportivi, esposizione e vendita, scuole, alberghi, edifici pregevoli, edifici di civile abitazione, altre tipologie di edilizia civile (ospedali, uffici, musei, sale convegni etc.) Aree a rischio specifico vani di ascensore e montacarichi impianti per la produzione di calore, autorimesse impianti per la produzione di energia elettrica, depositi materiali combustibili deposito rivendita esplosivi Attività ad uso industriale stabilimenti e piccole aziende depositi oli minerali depositi di GPL e metano attività a rischio di incidente rilevante distributori di carburanti liquidi. G.P.L. e metano trasporto, accumulo e distribuzione di gas naturale sostanze esplosive sostanze radiogene E E E. E. E.3 E.4 E.5 E.6 E.7 E.8 E3 E3. E3. E3.3 E3.4 E3.5 E4 E4. E4. E4.3 E4.4 E4.5 E4.6 E4.7 E F - LEGISLAZIONE GENERALE (4 h) Dalla Legge 7-- 4, n. 570 al D. Lgs n. 39 Legge n. 88 e decreti applicativi Principali elementi di legge e di norme di pubblica sicurezza in materia di prevenzione incendi. Compiti di polizia amministrativa e giudiziaria dei Vigili del Fuoco Responsabilità dei professionisti e relative sanzioni penali F F F3 F
14 6 4 + G - ESERCITAZIONI PRATICHE SU ATTIVITA SOGGETTE AI CONTROLLI DI PREVENZINE INCENDI (0 h) Saranno effettuate 4 esercitazioni pratiche con visite ad attività reali soggette ai controlli di prevenzione incendi di particolare interesse nel settore della pubblica amministrazione Esami di verifica finale (prova scritta e orale) G G TOTALE
Ai sensi dell art 32 D.lgs 81/2008 e dell'accordo Stato Regioni del 26/01/2006 e s.m.i.
Sede Legale: Via Guido De Ruggiero, 26-00142 Roma Cod. Fisc. : 97612060588 Emanazione CCNL cod. 1062 Ministero del Lavoro E delle Politiche Sociali e della salute CORSO RESPONSABILI E ADDETTI AL SERVIZIO
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