L ALCOL. Paul Cezanne, Il bevitore (1890)
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- Fabio Giusti
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3 L ALCOL Le bevande a contenuto alcolico sono costituite da acqua (di norma prevalente, in volume), etanolo (o alcol etilico) e una minima quantità di altre sostanze. L etanolo, è una sostanza che ha la capacità di provocare, in chi l assume, dipendenza fisica e/o psichica ed effetti di tolleranza (tendenza ad accrescere progressivamente le dosi, per raggiungere l effetto desiderato), assomigliando così molto da vicino alle altre sostanze di abuso. Paul Cezanne, Il bevitore (1890) In Europa l alcol causa morti l anno ed è la terza causa di mortalità prematura dopo l ipertensione e il fumo di tabacco (per malattie, suicidi, omicidi, incidenti stradali e domestici, infortuni in ambito lavorativo). L agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica le bevande alcoliche come sostanze in grado di causare alcuni tipi di tumore.
4 Come si quantifica il proprio consumo di alcol Per comprendere quali effetti possiamo attenderci in relazione al nostro consumo di alcol, è importante capire quanto, realmente, ne consumiamo. L unità di misura del consumo di alcol è la cosiddetta Unità Alcolica, che, essendo correlata al quantitativo di alcol realmente ingerito, si adatta al tipo di bevanda. Se volete calcolare quante Unità Alcoliche bevete, date uno sguardo alla tabella qui sotto. birra vino aperitivo super alcolico bicchiere 330 ml bicchiere 125 ml bicchiere 80 ml bicchiere 40 ml 4, corrispondono a Bevanda alcolica Misura standard alcoliche (U.A). Quantità (ml) Contenuto di alcol (g) Apporto calorico (Kcal) Tratta da: Guida utile all identificazione e alla diagnosi dei problemi alcol-relati ; Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Unità Vino da pasto (11 ) 1 bicchiere Vino da pasto (12 ) 1 bicchiere Vino da pasto (13.5 ) 1 bicchiere Birra normale (4.5 ) 1 lattina Birra doppio malto (8 ) 1 boccale Vermouth dolce (16 ) 1 bicchierino Vermouth secco (19 ) 1 bicchierino Porto, aperitivi (20 ) 1 bicchierino Brandy, Cognac, Grappa, whisky (40 ) 1 bicchierino
5 Gli effetti dell alcol L alcol produce molti effetti sulla salute dell uomo. Alcuni di questi si verificano a breve distanza di tempo dall assunzione. Si tratta prevalentemente di effetti sul sistema nervoso centrale. Sono questi effetti a favorire, in alcuni casi l induzione di forme di dipendenza e di tolleranza. Gli effetti di breve termine dipendono dalla dose assunta ed assorbita e sono correttamente riassunti nella tabella seguente. 3
6 È evidente che gli effetti immediati dell alcol interferiscono gravemente con la capacità di svolgere in sicurezza le più svariate attività, dalla conduzione di una autovettura, ad una attività, lavorativa o meno, in cui il pieno possesso delle funzioni del sistema nervoso è fondamentale per evitare di produrre danni a se stessi ed agli altri. Nei casi in cui l assunzione di alcol sia ripetuta e protratta, possono poi comparire anche effetti di medio e lungo termine, che interessano vari organi ed apparati, quali: stomaco, fegato, pancreas e intestino sistema cardiocircolatorio apparato riproduttivo sistema nervoso: diminuzione dell attenzione sottovalutazione del rischio gravi danni psicologici e neurologici aumento del rischio di tumori per: cavo orale, faringe, laringe, esofago colon-retto, fegato, pancreas mammella 4
7 L alcol nella donna Le donne hanno una massa corporea inferiore rispetto all uomo, minor quantità di acqua corporea e meno efficienza dei meccanismi di trasformazione ed eliminazione dell alcol. Questo le rende più vulnerabili agli effetti dell alcol e, a parità di consumo, determina una rilevazione di alcol nel sangue più elevata. Contraccezione orale: i contraccettivi orali, come molti altri farmaci, competono con l alcol lungo le vie metaboliche che lo eliminano, dunque ne aumentano la concentrazione e ne allungano la vita nel sangue. Gravidanza: 3 Unità Alcoliche alla settimana aumenta il rischio di aborto spontaneo di 2-3 volte. L alcol può interferire sui normali processi di sviluppo del feto, causando la cosiddetta sindrome feto-alcolica, nella quale possono verificarsi anomalie sia di tipo fisico (malformazioni) che intellettivo (ritardo mentale). L Istituto Superiore di Sanità invita le donne in gravidanza a non consumare nessun tipo di bevanda alcolica per tutti i nove mesi di attesa. Allattamento: l alcol ingerito dalla mamma che sta allattando il proprio bambino si distribuisce dapprima nel sangue e poi da qui passa nel latte, producendo, nel neonato, effetti ben più importanti, poiché un cervello infantile risente in maniera molto più marcata rispetto a quello di un adulto. 5
8 Alcuni falsi miti sull alcol L ALCOL AUMENTA LA VIRILITÀ FALSO - L alcol agisce sulla parte di cervello che controlla il comportamento, inducendo disinibizione, favorendo gli approcci ma, al tempo stesso, determina un calo dell ormone che stimola gli ormoni maschili nell uomo e femminili nella donna, determinando una riduzione del desiderio sessuale, e, nell uomo una compromissione della capacità di erezione. L ALCOL DISSETA FALSO - La degradazione e l eliminazione dell alcol che avviene nel nostro corpo necessita di una certa quantità d acqua, dunque disidrata. Inoltre fa urinare di più, per via ormonale. L ALCOL RISCALDA FALSO - L alcol produce vasodilatazione; questo fa percepire una sensazione di calore, che è però momentanea ed ingannevole; purtroppo la vasodilatazione aumenta la dispersione di calore e quindi raffredda ulteriormente e più rapidamente il corpo. L ALCOL PROTEGGE DALLE MALATTIE FALSO - Alcune evidenze sembrerebbero dimostrare che minime quantità di alcol possono ridurre la mortalità per malattie cardiovascolari, ma occorre ricordare che le medesime quantità di alcol aumentano il rischio di cirrosi epatica, di alcuni tumori, di patologie vascolari del cervello, di incidenti stradali, domestici e sul lavoro. L ALCOL DÀ FORZA FALSO - L alcol ha effetti sedativi e al massimo può produrre una diminuzione della sensazione di affaticamento e della percezione del dolore. L ALCOL È UN CARDIOTONICO FALSO - L alcol aumenta la pressione arteriosa e danneggia le cellule muscolari cardiache, che, sul lungo periodo, possono produrre una riduzione complessiva dell efficienza del cuore. L ALCOL AIUTA A RIPRENDERSI DA UNO SHOCK FALSO - Provocando una dilatazione dei capillari riduce l afflusso di sangue agli organi, quindi può semmai peggiorare uno stato di shock. 6
9 L ALCOL RENDE SICURI FALSO - L alcol, in una prima fase, disinibisce, producendo un effetto eccitante che facilita i rapporti sociali, anche nelle persone timide, ma, superata l euforia del primo momento, deprime il sistema nervoso centrale e dunque tutte le funzioni psichiche. LA BIRRA FA LATTE FALSO - La donna, per produrre latte, ha bisogno di liquidi, non di birra, il cui alcol, peraltro, finisce nel latte stesso. IL VINO FA BUON SANGUE FALSO - L alcol riduce la formazione di globuli rossi ed aumenta la concentrazione nel sangue dei grassi. PIÙ BEVI E MENO TI UBRIACHI FALSO - L alcol viene metabolizzato (trasformato, in preparazione del suo smaltimento) nel fegato; il sistema cellulare che lo metabolizza tende, per piccole dosi iniziali di alcol, ad aumentare la sua funzione, rendendo meno vulnerabile agli effetti acuti il soggetto moderato bevitore; se però i quantitativi assunti aumentano molto il sistema metabolico si satura e l alcol si accumula nel sangue. L ALCOL AIUTA LA DIGESTIONE FALSO - L alcol rallenta i processi digestivi e lo svuotamento dello stomaco. IL CAFFÈ ANNULLA GLI EFFETTI DELL ALCOL FALSO - Il caffè, con il suo contenuto in sostanze stimolanti il sistema nervoso centrale, può aiutare a tenere un po più sveglio un ubriaco, ma non a smaltire l alcol. UNA BUONA DOCCIA FREDDA ANNULLA GLI EFFETTI DELL ALCOL FALSO - Esattamente come per il caffè. SI PUÒ DIMINUIRE IL TASSO ALCOLEMICO MANGIANDO ALCUNI CIBI FALSO - Alcune leggende metropolitane vorrebbero che mangiare alcuni cibi (patate, liquirizia, tabacco, cibi grassi, bevande molto zuccherate, o altre amenità simili) riducano la concentrazione dell alcol nel sangue. In realtà l alcol viene eliminato solamente attraverso la sua metabolizzazione nel fegato, ogni altra via o meccanismo sono inefficaci, quando non addirittura dannosi. 7
10 ESISTE UN SOLO MODO PER PREVENIRE I DANNI CHE L ALCOL PUÒ PRODURRE FAVORENDO GLI INCIDENTI: NON BERE O BERE MODERATAMENTE ED A DISTANZA DI TEMPO SUFFICIENTE A GARANTIRE CHE, QUANDO CI METTEREMO ALLA GUIDA O COMINCEREMO A LAVORARE, TUTTO L ALCOL ASSUNTO SIA STATO SMALTITO DAL FEGATO. Quanto rapidamente eliminiamo l alcol che ingeriamo? Purtroppo non esiste un dato assoluto circa la rapidità di smaltimento dell alcol e, dunque, relativamente alla sua scomparsa dal sangue. Tale dato dipende da una serie di fattori non controllabili: l abitudine al consumo di alcol (in basse dosi), il sesso, l età, le condizioni fisiche, la presenza di patologie, in specie epatiche, l assunzione contemporanea di farmaci. Grosso modo si può ipotizzare che, per smaltire completamente ogni Unità Alcolica, si impiega da una a due ore. Quindi, se abbiamo bevuto un quarto di litro di vino a media gradazione (12% circa), potremmo impiegare da 2 a 4 ore perché la concentrazione di alcol nel sangue (e dunque nell aria espirata) tornino a zero. I controlli sui lavoratori L importanza del fenomeno del consumo di alcol e degli effetti che questo produce sul rischio di incidenti che possono produrre danno, allo stesso lavoratore ed agli altri (intesi come colleghi di lavoro, clienti o semplicemente persone che potrebbero trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato) ha favorito la comparsa, nel nostro paese come in molti paesi civilizzati, di norme che proibiscono il suo consumo nei luoghi di lavoro o comunque in momenti in cui il lavoratore possa rischiare di iniziare il servizio ancora sotto l effetto dell alcol. 8
11 A scopo puramente indicativo ne sono riportate di seguito alcune: 1. Legge 30 marzo 2001, n. 125 Legge quadro in materia di alcol e problemi alcol correlati, in particolare l articolo 15 (Disposizioni per la sicurezza sul lavoro). 2. Decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 articolo 2, comma 1, lettera d). 3. Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 articolo 2 comma 1 punto h). 4. Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza articolo Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano; Provvedimento 16 marzo 2006 Intesa in materia di individuazione delle attività lavorative che comportano un elevato rischio di infortuni sul lavoro ovvero per la sicurezza, l'incolumità o la salute dei terzi, ai fini del divieto di assunzione e di somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche, ai sensi dell'articolo 15 della legge 30 marzo 2001, n Intesa ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e seguenti, all articolo 41 (Sorveglianza sanitaria) comma Regione Piemonte-Deliberazione della Giunta Regionale 22 ottobre 2012, n Decreto Legislativo n. 247 del 30/12/2010 Attuazione della direttiva 2007/59/CE relativa alla certificazione dei macchinisti addetti alla guida di locomotori e treni sul sistema ferroviario della Comunità, articolo Deliberazione 9 dicembre 2013, n. 1065, della Regione Toscana. 9
12 È dovere di ogni datore di lavoro diffondere una cultura che disincentivi l utilizzo dell alcol, in special modo in coincidenza o in prossimità del periodo in cui si presta l attività lavorativa, perché in tal modo promuove scelte di vita sane tra i propri collaboratori e riduce il rischio di incidenti sul lavoro. Ogni datore di lavoro è poi tenuto a vigilare e controllare che i propri collaboratori non siano, nel corso della propria prestazione lavorativa, sotto l effetto acuto dell alcol, contravvenendo alle norme che lo proibiscono. Per tale motivo all interno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è stato attivato un sistema di controllo e monitoraggio del rispetto delle norme sul consumo di alcol nei luoghi di lavoro, che prevede, presso siti definiti dal datore di lavoro in virtù delle condizioni organizzative e secondo modalità di selezione del campione di lavoratori che lui stesso ha definito, la verifica della concentrazione di alcol nel sangue. La prima finalità che il sistema di controllo persegue è la disincentivazione di stili di consumo di alcol pericolosi per se e per gli altri, per promuovere scelte di vita sane e sicure in tutti gli uomini e le donne dell azienda. I controlli vengono svolti dosando l alcol nell aria espirata. La concentrazione dell alcol sull aria espirata (proveniente dal polmone profondo) è in rapporto noto con la concentrazione dello stesso nel sangue, quindi il dosaggio della prima consente di risalire alla seconda, senza utilizzare metodi invasivi come il prelievo di sangue. 10
13 Il test viene eseguito in locali appositamente individuati al riparo da sguardi e nel pieno rispetto della dignità delle persone e della riservatezza. Essendo completamente proibito l uso di alcol nel corso della prestazione o immediatamente a ridosso della stessa, il test viene considerato positivo per ogni valore superiore allo zero. In caso di positività del test, lo stesso viene ripetuto a distanza di minuti, per sincerarsi che la positività non sia da attribuire ad una assunzione recente di piccole dosi di alcol contenute, ad esempio in cioccolatini, colluttori, spray per uso orale, sciroppi medicinali, etc.. Il test considerato valido ai fini dell esito finale del controllo è il secondo. Quando anche il secondo test dovesse risultare positivo si impone ovviamente la necessità di evitare temporaneamente che la persona sia avviata a svolgere una attività potenzialmente a rischio per se e per gli altri, e dunque l esecutore materiale del test comunica al datore di lavoro o ad un suo delegato da lui individuato la necessità di una temporanea sospensione dalle stesse attività. La comunicazione avviene solamente verso i soggetti organizzativamente preposti a riceverla, nel pieno rispetto della dignità della persona e della riservatezza che gli è dovuta, senza alcun riferimento ai risultati del test. All esito di un controllo positivo, in modo particolare in cui non fosse un evento episodico ma si ripetesse con una certa frequenza, potrebbe rivelarsi necessario avviare un processo di verifica sanitaria (conformemente a quanto disposto dalle leggi vigenti in materia) per escludere che non si tratti semplicemente di episodi di uso ma, al contrario, di una sindrome da abuso alcolico, rispetto alla quale ovviamente si renderebbe necessario un più attento esame degli aspetti concernenti l idoneità della persona. In questo ambito rientra il programma di sorveglianza sanitaria, ai sensi dell articolo 41 comma 4 del Decreto Legislativo 81/2008, atta ad escludere una condizione di alcol dipendenza, a cui è sottoposto il personale ferroviario per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. 11
14 Per l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la sindrome da dipendenza alcolica è: uno stato psichico e normalmente anche fisico risultante dall assunzione di alcol e caratterizzato da alterazioni comportamentali o di altro tipo che sempre includono una compulsione ad assumere alcol in maniera continuativa o periodica, al fine di sperimentare gli effetti psicotropi ed a volte per evitare il disagio della mancata assunzione; il fenomeno della tolleranza può essere più o meno presente La sorveglianza sanitaria prevede una visita medica ed accertamenti di laboratorio ritenuti dalla comunità scientifica significativamente influenzabili dall azione dell alcol e dunque idonei a definire, con accettabile approssimazione, una condizione di utilizzo incongruo della sostanza, con un protocollo sanitario realizzato in due fasi: accertamenti di primo livello, accertamenti di secondo livello (in caso di alterazione dei parametri riscontrati al primo livello, per uno specifico approfondimento). Nel caso risultassero positivi i parametri esaminati al secondo livello, il lavoratore viene: informato dell esito degli accertamenti, del loro significato e della sospensione temporanea dell idoneità inviato ad un centro alcologico pubblico o altra struttura sanitaria pubblica specializzata per gli ulteriori accertamenti. a cura di Direzione Personale e Organizzazione / Direzione Sanità - Medicina del Lavoro 12
15 LE DROGHE Le sostanze psicoattive, in grado di agire sui processi ed i meccanismi del cervello, sono genericamente indicate come droghe e sono assunte volontariamente per alterare il proprio stato psico-fisico, ma possono compromettere i normali processi mentali e gli equilibri psicologici. Mariano Fortuny, Fumatore d oppio (1867) Non tutte le sostanze psicoattive sono illegali, infatti il consumo di alcol e tabacco, anche se gravemente lesivo per la salute, è vietato solo in casi ben definiti. In particolare l uso dell alcol è vietato nello svolgimento delle attività pericolose per sé e per gli altri, come guidare un mezzo o altre mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l incolumità e la salute dei terzi. Anche alcuni farmaci contengono sostanze che possono alterare le funzioni del sistema nervoso centrale e devono essere somministrati sotto attenta prescrizione medica.
16 Gli effetti dell uso di droghe L'uso di droghe non si limita a provocare alle persone che le assumono danni fisici e psichici diretti che possono essere temporanei o permanenti, ma anche a peggiorare i rapporti sociali e di vita con le altre persone presenti nella loro sfera relazionale, quali familiari, amici e colleghi di lavoro. Gravidanza: L uso di sostanze durante la gravidanza nuoce al feto e può causare problemi di tipo psico-fisico al bambino, sia alla nascita che durante la crescita. Dipendenza È quella condizione in cui non si riesce ad interrompere l'uso di una sostanza pur volendolo e, anche avendo la consapevolezza dei danni che essa causa, non si è in grado di controllare e gestire il desiderio di assunzione. L abitudine alla sostanza la rende meno efficace ed accentua il bisogno di assumerne maggiori quantità, nel tentativo di raggiungere nuovamente gli effetti piacevoli sperimentati inizialmente. Programmi di recupero È un percorso lungo e faticoso che, se intrapreso precocemente, sarà più efficace e potrà più facilmente portare al risultato voluto, quello di riprendere il controllo della propria vita. Generalmente è articolato su interventi combinati di tipo medico, con il possibile impiego di farmaci, psicologico, sociale ed educativo. Ricadute Per ricaduta si intende il ritorno al consumo dopo un periodo di interruzione più o meno lungo. Nel corso dei programmi di recupero è frequente la presenza di una o più ricadute 2
17 Le droghe usate più frequentemente Marijuana Miscela di foglie essiccate e triturate, di gambi, semi e fiori che può presentarsi in diversi colori: verde, marrone o grigio. Può essere arrotolata e fumata come una sigaretta (spinello), come un sigaro (blunt) o anche in pipa. Cocaina Polvere bianca che può essere sniffata o mescolata con acqua e iniettata con la siringa. Si può anche presentare anche sotto forma di piccoli cristalli bianchi, chiamati crack, rumore che producono quando vengono riscaldati. Si può fumare in piccole pipe di vetro. Eroina L'eroina è una polvere bianca o marrone o una sostanza nera appiccicosa. Può essere mescolata con acqua e iniettata con la siringa. Può anche essere fumata o sniffata. 3
18 Metanfetamina La metamfetamina è una polvere bianca e amara, si può trovare sotto forma di pillola bianca o di cristalli lucidi bianchi o trasparenti. Può essere ingerita, sniffata o miscelata con liquido e iniettata con la siringa. Si può fumare in piccole pipe di vetro. Ecstasy Generalmente sotto forma di pastiglie che si assumono spesso nelle feste e in discoteca. È talvolta chiamata "droga dell'amore", perché rende le persone molto amichevoli e disponibili. Droghe ricreative GHB e Rohypnol: droghe dello stupro, polvere, liquido o pillole che possono essere assunte involontariamente con una bevanda Ketamina: può essere ingerita, sniffata o iniettata con la siringa. 4
19 Antidolorifici L abuso di antidolorifici per i quali è necessaria una prescrizione medica, se assunti in maniera autonoma non regolamentata dalla prescrizione, è pericoloso come l uso di oppiacei o cocaina. Possono essere ingeriti, fumati, sniffati o iniettati e possono causare dipendenza. Alcuni falsi miti sulle droghe LE DROGHE RIESCONO A FAR PROVARE SENSAZIONI PIACEVOLI FALSO - Questo effetto è di durata limitata nel tempo e porta ad una assunzione sempre più frequente e di dosaggi crescenti, con una progressiva diminuzione degli effetti desiderati. LE DROGHE TI FANNO STARE MEGLIO FALSO - L assunzione di sostanze non aiuta a risolvere problemi di disagio psichico o fisico, ma porta facilmente alla dipendenza. LE DROGHE MIGLIORANO LE PRESTAZIONI FALSO - L uso di sostanze non favorisce l aumento di energia, prontezza, vigilanza e capacità mentali, ma può portare ad una errata valutazione di situazioni di rischio e pericolo ed alla progressiva dipendenza. ALCUNE DROGHE (COME LA MARIJUANA) NON INDUCONO DIPENDENZA FALSO Studi recenti, basati su tecniche che indagano profondamente il funzionamento del cervello, dimostrano che anche la marijuana induce una dipendenza. SE SMETTO DI DROGARMI POSSO RITORNARE COME ERO PRIMA DI INIZIARE FALSO Molte droghe alterano a tal punto il funzionamento del cervello che interromperne l assunzione non risolve completamente i danni fatti. Quindi è importante non iniziare affatto, in modo particolare in età infantile/adolescenziale, quando il cervello non è ancora pienamente maturo. 5
20 I controlli sui lavoratori L importanza del fenomeno del consumo di droghe e degli effetti che questo produce sul rischio di incidenti che possono produrre danno, allo stesso lavoratore ed agli altri (intesi come colleghi di lavoro, clienti o semplicemente persone che potrebbero trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato) ha favorito la comparsa, nel nostro paese come in molti paesi civilizzati, di norme che favoriscono la creazione di sistemi di monitoraggio del fenomeno, anche attraverso controlli laboratoristici tesi ad escludere l assunzione delle medesime. A scopo puramente indicativo ne riportiamo alcune: 1. L art.125 del DPR 309/1990 Testo Unico in materia di tossicodipendenza. 2. Decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 articolo 2, comma 1, lettera d). 3. Decreto Legislativo 9 aprile 2008 n. 81 articolo 2 comma 1 punto h). 4. Decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 e seguenti, all articolo 41 (Sorveglianza sanitaria) comma Provvedimento 30/10/2007 della Conferenza Unificata riguardante l Intesa, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131, in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza. 6. Provvedimento 18/09/2008 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato le Regioni e le Provincie autonome di Trento e Bolzano riguardante l Accordo, ai sensi dell'articolo 8, comma 2 dell'intesa in materia di accertamento di assenza di tossicodipendenza, perfezionata nella seduta della Conferenza Unificata del 30 ottobre 2007 (Rep. Atti n. 99/CU), sul documento recante «Procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di tossicodipendenza o di assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza, l'incolumità e la salute di terzi». 7. Decreto Legislativo n. 247 del 30/12/2010 Attuazione della direttiva 2007/59/CE relativa alla certificazione dei macchinisti addetti alla guida di locomotori e treni sul sistema ferroviario della Comunità, articolo 17. 6
21 È dovere di ogni datore di lavoro diffondere una cultura che disincentivi l utilizzo delle droghe, perché in tal modo promuove scelte di vita sane tra i propri collaboratori e riduce il rischio di incidenti sul lavoro. Ogni datore di lavoro è poi tenuto a vigilare e controllare, conformemente alle norme emanate dallo stato, che i propri collaboratori non facciano uso di droghe. Per tale motivo all interno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane è già da tempo attivo un sistema di controllo e monitoraggio del rispetto delle norme sull uso delle droghe nei lavoratori addetti ad attività di sicurezza (Decreto Legislativo 81/2008 articolo 41 comma 4), che prevede anche una verifica periodica (almeno una volta l anno) dell assenza di indicatori d uso di droghe sulle urine, secondo quanto previsto dal Provvedimento 30/10/2007 e dal Provvedimento 18/09/2008. In questo ambito è stato poi attivato, conformemente al disposto del D.Lgs. 247/2010, articolo 17 comma 4, un sistema di monitoraggio mirato ad escludere che il macchinista, durante la propria prestazione lavorativa, sia sotto l'influenza di una sostanza in grado di comprometterne la concentrazione, la vigilanza o il comportamento, che prevede, presso siti definiti dal datore di lavoro in virtù delle condizioni organizzative e secondo modalità di selezione del campione di macchinisti che lui stesso ha definito, la verifica della concentrazione di droghe nella saliva. La prima finalità che il sistema di controllo persegue è la disincentivazione del consumo delle droghe, per promuovere scelte di vita sane e sicure in tutti gli uomini e le donne dell azienda. 7
22 La ricerca delle droghe nella saliva definisce l attualità d uso delle sostanze, poiché la distribuzione delle sostanze eventualmente consumate nella saliva avviene dopo pochi minuti dal consumo, in maniera similare a quanto accade nel sangue e quindi la presenza di una sostanza d abuso nella saliva ha la stessa finestra di tempo degli effetti che le sostanze possono avere, in particolar modo sul sistema nervoso centrale. Le sostanze eventualmente consumate si concentrano nell urina in un tempo successivo all assunzione e possono essere rilevate anche fino a diversi giorni dopo che sono scomparse dal sangue e, dunque, ne sono cessati gli effetti. L urina ha invece curve molto più durature nel tempo, e le sostanze testate possono essere rilevate anche fino a diversi giorni dopo che sono scomparse dal sangue e, dunque, ne sono cessati gli effetti. L urina è dunque una matrice adatta solo a definire un uso, ma non la sua finestra temporale, mentre la presenza di una sostanza nella saliva testimonia un uso recente associato ad eventuali effetti soggettivi. Il test sulla saliva viene eseguito in locali appositamente individuati, nel pieno rispetto della dignità delle persone e della riservatezza. In caso di positività del test, un aliquota della saliva del soggetto viene inviata ad un laboratorio specializzato di farmacotossicologia, per una verifica della positività attraverso una metodica ancor più sensibile e specifica (gascromatografia o cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa), mentre una ulteriore aliquota viene conservata in congelatore per eventuali richieste di controanalisi da parte del lavoratore. Qualora il test dovesse risultare positivo, in attesa della conferma da parte del laboratorio di farmatossicologia, si impone la necessità di evitare temporaneamente che la persona sia autorizzata a svolgere una attività potenzialmente a rischio per se e per gli altri, e dunque l esecutore materiale del test comunica al datore di lavoro o ad un suo delegato da lui individuato la necessità di una temporanea sospensione dalle stesse attività. 8
23 La comunicazione avviene solamente verso i soggetti organizzativamente preposti a riceverla, nel pieno rispetto della dignità della persona e della riservatezza che gli è dovuta, senza alcun riferimento ai risultati del test. Va infine ricordato che un risultato positivo può, a volte, dipendere anche dalla assunzione di sostanze per uso non voluttuario, sia perché queste contengono o producono, in fase di metabolismo, le sostanze chimicamente simili a quelle che ricerchiamo con il test, in tali casi però il test di conferma in gascromatografia o cromatografia liquida accoppiata a spettrometria di massa dirime il dubbio. È comunque necessario segnalare, all atto del consenso informato, se si stanno assumendo farmaci ed eventualmente quali, per rendere più agevole l inquadramento del caso. In caso di risultato positivo nel test di conferma su campione di matrice salivare si avvia immediatamente un percorso di verifica su matrici diverse (in particolar modo sulle urine), che segue l iter già codificato per i controlli secondo quanto previsto dal Provvedimento 30/10/2007 e dal Provvedimento 18/09/2008, all esito del quale avviene, in caso di positività confermata dei tests, l affidamento al servizio pubblico per le tossicodipendenze, per una diagnosi di dipendenza e l eventuale trattamento riabilitativo, che deve ovviamente avvenire sotto le tutele previste contrattualmente e dalle leggi dello Stato. 9
24 a cura di Direzione Personale e Organizzazione / Direzione Sanità - Medicina del Lavoro 10
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