LEZIONE SU SCORM E BANDO PER LA FAD. 2102/2006 docente: I. LOSERO. Segretaria: Antezza Lucia

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1 LEZIONE SU SCORM E BANDO PER LA FAD 2102/2006 docente: I. LOSERO Segretaria: Antezza Lucia Come spiegato nella precedente lezione, SCORM (valido solo per materiali su web e digitali) è una raccolta di standard, reference model, i quali vengono forniti da IEEE, AICC, IMS (Microsoft, Cisco ), nella versione 1.3 (2004). Questi standard vengono raggruppati in uno scaffale chiamato BOOKSHELF e poi divisi in diverse parti. introduzione SCORM: bookshelf Mat. Did. Overview Sequencing and Navigation Piattaforme Content Aggregation Model Sequencing Information & Behavior (from IMS) Run-Time Environment Esperienze Meta-data (from IEEE LOM ) Content Structure (derived from AICC) Content Packaging (from IMS) Sequencing Information (from IMS) docs/adl-scorm/scorm_2004_overview.pdf docs/adl-scorm/scorm_2004_overview.pdf IEEE API IEEE Data Model OVERVIEW è la parte generale CAM (content managment model) nella quale viene definita la struttura dei materiali SEQUENCING AND NAVIGATION Che si occupa di come fare dialogare LMS e materiali didattici RUN TIME ENVIRONMENT In questa parte si definisce cosa e come comunicare

2 Il CAM ha tre livelli di aggregazione dei materiali: CORSO (modulo) è una raccolta di LO LO (learning object) - ha consistenza didattica e dialoga con la piattaforma; ha uno scopo nell apprendimento A A A A A A A A ASSETT : sono oggetti elementari ( grafici, filmati, mp3.) senza valenza didattica, se presi a sé stanti; non dialoga con la piattaforma Il CAM contiene: metadata (descrittori di un corso) Content structure che definisce la struttura di dei contenuti, come essi devono essere organizzati tra loro ( vedi lo schema precedente CORSO-LO-ASSETT) content packaging cioè come va impaccato l insieme dei file che costituiscono un corso (si zippa tutto e nella route ci deve essere un file chiamato imsmanifest.xml che contiene le descrizioni che un corso deve avere) sequencing information che descrive come vanno fatti vedere i contenuti, le modalità in cui vengono dati i LO agli utenti SEQUENCING AND NAVIGATION Questa parte potrebbe dare dei problemi nel passare da materiali SCORM 1.2 a quelli trasformati in 1.3, perché nei primi, SN non era presente e la sua implementazione non risulta facile. La navigazione (cioè la fruizione delle diverse pagine di un LO) in SCORM 1.2 si ha in questo modo: il LO parte in un pop up e poi ha vita autonoma, colloquia con la piattaforma, l oggetto ha dei bottoni che permettono di andare da una pagina all altra. Quando viene chiuso scompare e rimane la piattaforma. Invece, in SCORM 1.3, i sistemi di navigazione deve averli la piattaforma che comanda i materiali didattici e che fa scegliere gli oggetti creando pulsanti avanti indietro. Ciò rende più potenti coloro che creano i materiali, gli assetts, i LO, perché sono loro a decidere come devono essere fruiti. E il materiale che dice alla piattaforma quali controlli deve far vedere. Questo è uno dei motivi per i quali le piattaforme SCORM 1.3 sono poche ( moodle, claroline, maestra sono SCORM 1.2).

3 RUN TIME ENVIRONMENT introduzione Run Time Environment Mat. Did. utente Piattaforme Esperienze Materiale didattico standard Cosa comunicare (DATA MODEL) Come comunicarlo (API) ppt/elearnstd6runtime.ppt ppt/elearnstd6runtime.ppt LMS In questa parte si definisce il colloquio tra piattaforma e materiali ( cosa e come ) e ciò avviene tramite javascript ), il quale funziona sul browser dei client, non sui server. Ogni materiale didattico ha due momenti principali: inizialize quando l utente inizia e finish quando termina la fruizione. Ogni volta che c è un finish o la finestra si chiude, la piattaforma è obbligata ad aggiornare tutti i dati che sono sul client e scriverli sul server, per registrare tutto e non perdere la traccia. Questo salvataggio sul server si ha con la funzione committ e, di conseguenza, registrate nel database.

4 S PC PC 80% LMS SCORM Esperienze Piattaforme Mat. Did. introduzione Run Time Environment String 128 chr String 128 chr LMS Nome utente Stato Lezione Risult. Test Valori: Valori: Percentuale fruiz. Percentuale fruiz. Finita Finita Già iniziata Già iniziata Segnalibro Segnalibro Intero max 100 Intero max 100 Nome utente Stato Lezione Risult. Test DATA MODEL ppt/elearnstd6runtime.ppt ppt/elearnstd6runtime.ppt Materiale didattico standard API Quando l utente esce dal materiale didattico il committ va a scrivere il suo passaggio sul database. Il committ può registrare i passaggi, le tracce anche durante la connessione; se non c è la funzione committ ciò avviene quando l utente si disconnette.

5 Quando l utente si collega alla piattaforma fa login e password, poi cerca di fruire un materiale ed è in questo momento che si instaura un dialogo tra materiale didattico e LMS, cioè c è un istanza del materiale dedicata a quell utente e il dialogo implica cosa e come (API ) comunicare. Dopo il login (attraverso javascript che è riconosciuto da tutti i browser) si apre il canale di comunicazione. Il materiale fa chiamate verso la piattaforma (per esempio: nome utente, stato della lezione, risultato test.) e ciò viene fatto anche dall LMS, quindi sia il materiale che LMS si scambiano dati l un l altro. Però, soltanto il materiale didattico può iniziare la comunicazione, solo chi fa materiali può stabilire come (con le API ) deve avvenire la comunicazione. Il data model da i valoridella comunicazione, con un a stringa, con un intero, con un valore. DESCRIZIONE DEL PACKAGE Esperienze Piattaforme Mat. Did. introduzione Package Unità usabile e riutilizzabile, erogabile in modo autonomo, parte di corso o corso intero. Giunto su un LMS, deve essere permessa l aggregazione e disaggregazione Package Interchange File Fi.dwg Pino.doc a.html x.htm Pip.gif Res.doc Manifest File metadata organizations resources (sub)manifest(s) Descrizione del package Physical files Manifest descrizione in XML delle risorse e del modo di usarle. Il top level manifest decrive l intero pacchetto, i sottostanti descivono la loro parte Package Interchange Files è l insieme dei files compressi (zip, arj, etc) con estensione.pif, sistema standard di scambio materiali tra piattaforme Meta-data sono descrittori della risorsa nella sua interezza, possono anche descrivere (al loro livello) organizations e resources organizations serve a strutturare il contenuto, generalmente come tassonomia gerarchica di apprendimento Resources può descrivere risorse esterne o gli stessi files della sezione physical files Physical Files files indicati dalla sezione resources, interni o esterni (URL) Tutto viene zippato in un unico file (pk zip). Se si apre il file zippato ci sarà un singolo file manifest che è una descrizione in xml delle risorse e del modo di usarle (imsmanifest.xml) e dall altra parte gli altri file (immagini, video ) che costituiscono il materiale didattico.

6 L imsmanifest.xml contiene 3 parti: 1. metadata: descrittori della risorsa nella sua interezza 2. organizations : per strutturare il contenuto (si può, per esempio specificare se si trtta di un corso o di un LO) 3. resources: può descrivere risorse esterne o gli stessi files ( ciò perché nelle repository si spostano solo gli imsmanifest dove sono specificati gli altri files) METADATA introduzione MD: metadata in manifest Esperienze Piattaforme Mat. Did. Il metadata è diviso in 10 parti e ognuna, a sua volta è divisa in altre parti. I rami che abbiamo a disposizione sono in tutto 85 (campi che ne descrivono il funzionamento). Non sono tutti obbligatori, ma quelli che lo sono variano per LO, assett, o corso. Ciò vuol dire che è necessario scrivere tutti i metadati per il corso, tutti quelli per i LO e tutti quelli per gli assett, perché poi, una volta estrapolato, posso riutilizzare altrove grazie al fatto che i metadati rendono riconoscibile.

7 BANDO PER LA FAD (Ministero del lavoro) Nella seconda parte della lezione il dott. Losero ci ha illustrato il bando per la fad disponibile sul sito (di cui se ne riporta un estratto). SISTEMA PERMANENTE DI FORMAZIONE GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA ALL APPRENDIMENTO CAPITOLATO 1. GENERALITA DEL SISTEMA PERMANENTE DI FORMAZIONEErrore. Il segnalibro non è defin 1.1. OBIETTIVI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO IL MODELLO FORMATIVO: DALL AUTOAPPRENDIMENTO ASSISTITO ALL APPRENDIMENTO COLLABORATIVO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO AREE DI SVILUPPO DELL OFFERTA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 2. OGGETTO DEI SERVIZI RICHIESTI...Errore. Il segnalibro non è definito IL SERVIZIO DI ASSISTENZA ALL APPRENDIMENTOERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO Promozione e marketing formativo...errore. Il segnalibro non è definito Destinatari e target...errore. Il segnalibro non è definito Registrazione e supporto tutoriale...errore. Il segnalibro non è definito Elementi del processo di supporto...errore. Il segnalibro non è definito Figure professionali coinvolte...errore. Il segnalibro non è definito Ulteriori elementi del Piano di Fornitura.Errore. Il segnalibro non è definito. 3. MODALITA DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO...Errore. Il segnalibro non è definito FLUSSO DELLE ATTIVITÀ... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO CRITERI DIDATTICO/METODOLOGICI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO LA GESTIONE DELLA QUALITÀ... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO Qualità e Livelli di Servizio...Errore. Il segnalibro non è definito Requisiti di qualità della fornitura di servizierrore. Il segnalibro non è definito FIGURE PROFESSIONALI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO Tipologia...Errore. Il segnalibro non è definito. 4. CONDIZIONI GENERALI DELLA FORNITURA...Errore. Il segnalibro non è definito CORRISPETTIVO ECONOMICO: BASE D ASTA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO.

8 4.2. DURATA DEL CONTRATTO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO LUOGO DI ESECUZIONE... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO CAUZIONE IN FASE DI OFFERTA E CAUZIONE CONTRATTUALEERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO VALIDITÀ DELL OFFERTA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO PROPRIETÀ DEI PRODOTTI... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO NORMATIVA ED ATTI DI RIFERIMENTO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. 5. MODALITÀ DI GARA...Errore. Il segnalibro non è definito MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE.ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO CRITERI DI VALUTAZIONE DELL OFFERTA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO PROCEDURA DI GARA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE DA PARTE DEL PRESTATORE DI SERVIZI AGGIUDICATARIO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO PENALI E RISOLUZIONE CONTRATTUALE... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO EFFICACIA... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO SPESE DI CONTRATTO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO OBBLIGHI DELL AGGIUDICATARIO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO RINVIO... ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. Premessa La documentazione di seguito elencata è parte integrante, nella forma e nella sostanza, del presente capitolato d oneri ed è necessaria ai fini della redazione delle offerte tecniche ed economiche. La stessa viene resa disponibile unitamente al presente capitolato sia in formato cartaceo presso gli uffici dell ISFOL, sia sul sito ed i prestatori di servizi partecipanti sono invitati a fare costantemente riferimento alla stessa. Questo al fine di comprendere il quadro logico all interno del quale l offerta relativa al Servizio di Assistenza all Apprendimento si colloca. 1. Progetto di Fattibilità del Servizio Permanente di Formazione On line. 2. Il Servizio di Definizione Contenuti Formativi che esplicita criteri metodologici ed introduce le Linee guida redazionali per la produzione dei contenuti formativi. 3. Descrizione della piattaforma del Sistema Permanente di Formazione on line (a cura del Servizio Centrale). 4. UFC di esempio

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