SECONDO ATTO INTEGRATIVO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE

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1 Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Provincia autonoma di Bolzano INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO SECONDO ATTO INTEGRATIVO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Roma, Luglio

2 PREMESSE VISTO l articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, e successive modificazioni e integrazioni, che disciplina gli istituti della programmazione negoziata; VISTA in particolare la lettera c) dello stesso comma 203, che definisce e delinea i punti cardine dell Accordo di programma quadro, quale strumento promosso in attuazione di un Intesa istituzionale di programma e per la realizzazione di un programma esecutivo di interventi d interesse comune o funzionalmente collegati; VISTA l'intesa Istituzionale di Programma tra il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Presidente della Provincia autonoma di Bolzano, approvata dal CIPE l 8 marzo 2001 e sottoscritta il 24 aprile 2001; CONSIDERATO che la suddetta Intesa Istituzionale ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi prioritariamente attraverso la stipula di Accordi di Programma Quadro e ha dettato i criteri, i tempi ed i modi per la sottoscrizione degli Accordi stessi; VISTA la delibera CIPE 15 febbraio 2000, n. 14, recante Riparto risorse aree depresse legge finanziaria 2000 (tab. d) ; VISTA la delibera CIPE 25 maggio 2000, n. 44, Accordi di programma quadro. Gestione degli interventi mediante applicazione informatica ; VISTA la delibera CIPE 2 agosto 2002, n. 76, Accordi di programma quadro modifica scheda-intervento di cui alla delibera n. 36 del 2002 ed approvazione schede di riferimento per le procedure di monitoraggio ; VISTA la circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro emanata dal Servizio per le Politiche di Sviluppo Territoriale e le Intese e trasmessa alle Amministrazioni regionali con nota n del 9 ottobre 2003; VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 3, Ripartizione delle risorse aggiuntive per le aree sotto utilizzate rifinanziamento legge 208/1998 per il triennio (Legge Finanziaria 2006) che assegna alla Provincia autonoma di Bolzano risorse per complessivi euro ,00 per interventi da ricomprendere in APQ nei settori della ricerca e della società dell informazione; VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14 che detta nuove procedure per la programmazione degli interventi, per il trasferimento delle risorse e nuovi meccanismi sanzionatori e premiali; PREMESSO che una parte delle opere previste del programma stralcio di all art. 141 c. 4 della legge 388/2000 sono già state finanziate con fondi a carico del bilancio provinciale; VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni concernente "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto d accesso ai documenti amministrativi"; - 2 -

3 VISTA la legge provinciale 30 novembre 1992, n. 23, recante Principi per la democratizzazione, la semplificazione e la partecipazione all azione amministrativa provinciale e norme in materia di procedimento amministrativo ; VISTA la legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26 recante Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il decreto del Presidente della Giunta Provinciale 30 settembre 1994, n /Leg contenente il Regolamento di attuazione della legge provinciale 10 settembre 1993, n. 26; VISTO l Accordo di programma quadro in materia di e-government e Società dell Informazione stipulato in data 22 dicembre 2005, l Atto integrativo dell Accordo di programma in materia di e-government e società dell informazione stipulato il 28 marzo 2006; CONSIDERATO che il Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione sottoscrivendo il presente Accordo assicura la coerenza tra le linee programmatiche del Governo in materia di sviluppo della società dell informazione e la realizzazione degli interventi previsti; VISTO che il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, con nota prot. n. DIT del 15/01/2007 del Capo Dipartimento Innovazione e tecnologie, ha trasmesso al Servizio Centrale di Segreteria del CIPE e alle Regioni la relazione informativa relativa alla programmazione di medio periodo - risorse ordinarie e risorse aggiuntive sul territorio, prevista al punto 2.2 della delibera CIPE n. 14/2006; VISTO il documento Strategico Preliminare Nazionale Continuità, discontinuità, priorità per la politica regionale ; VISTO il Quadro strategico Nazionale (QSN) per la politica regionale di sviluppo , approvato dalla Commissione europea in data ; VISTO il documento nazionale di Programmazione Economica e Finanziaria per il ; VISTO il documento Linee programmatiche di indirizzo, proposto dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, in data 4 luglio 2006; VISTO il documento Verso il sistema nazionale di e-government Linee strategiche, proposto dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, in data 11 novembre VISTA la nota del con la quale la Provincia di Bolzano dava informazione ai Ministeri coinvolti del riparto programmatico per settore dei fondi destinati alle aree sottoutilizzate , individuando, in specifico, i settori d intervento ed i possibili interventi co-finanziabili; VISTA la proposta di Quadro strategico dell APQ inviata al CIPE in data n. protocollo n. 39.1/1.10/1501 in cui la Provincia di Bolzano propone la stipula di Atti integrativi di APQ; - 3 -

4 VISTA la nota n del 25 maggio 2007, con la quale il Ministero per le Riforme e le Innovazioni Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione condivide le proposte dalle Provincia Autonoma di Bolzano; VISTO il Quadro strategico dell APQ della Provincia Autonoma di Bolzano per i settori società dell informazione, risorse idriche, infrastrutture viarie condiviso con i Ministeri coinvolti ed inviato alla segreteria del CIPE con lettera prot. 39/ / del 29 maggio 2007; VISTA la delibera della Giunta provinciale n del che approva gli interventi inseriti nel Quadro strategico degli Accordi di Programma Quadro (APQ) della Provincia Autonoma di Bolzano in materia di e-government e società dell informazione

5 IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO; LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - MINISTRO PER LE RIFORME E LE INNOVAZIONI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - CENTRO NAZIONALE PER L INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE; LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO; STIPULANO IL SECONDO ATTO INTEGRATIVO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE Articolo 1 - Recepimento delle premesse 1. Le premesse, la Relazione tecnica le schede attività/intervento fanno parte integrante del presente Secondo Atto integrativo II (di seguito denominato Accordo) dell Accordo di programma quadro in materia di E-Government e società di informazione stipulato in data 22 marzo 2005, a sua volta già integrato dall Atto integrativo, stipulato in data 28 marzo Articolo 2 - Finalità e obiettivi 1. Il presente Accordo ha per oggetto programmi di intervento in materia di e- government e società di informazione. La forte spinta al miglioramento delle prestazioni dell Amministrazione provinciale sotto il profilo dell efficientamento dei servizi, della razionalizzazione delle risorse finanziarie e dell efficienza dei risultati gestionali è propulsiva del potenziamento dell informatizzazione dei servizi amministrativi. L Amministrazione altoatesina, consapevole dell importanza della tecnologia ICT per lo sviluppo di una struttura orientata verso la soddisfazione dei cittadini e delle imprese, di importanza fondamentale per un Amministrazione locale rivolta al contatto diretto con gli utenti, ha puntato al potenziamento degli strumenti informatici. 2. I programmi di intervento in materia di e-government e società di informazione - 5 -

6 sono coerenti con i documenti di pianificazione e programmazione provinciale nonché con la programmazione nazionale. Il tutto come meglio riportato nella Relazione tecnica allegata al presente Accordo (Allegato 1). Articolo 3 Programma e costo degli interventi 1. Il presente Accordo è costituito da 2 interventi, denominati Portale E- GOVERNMENT e Osservatorio del patrimonio immobiliare. 2. I predetti interventi risultano dettagliatamente illustrati nella Relazione tecnica di cui all Allegato 1 e nelle schede intervento di cui all Allegato 2 e redatte ai sensi della delibera CIPE 76 del 2 agosto 2002 e secondo le modalità previste dalla Circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa. 3. Il dettaglio dei costi dei singoli interventi oggetto dell Accordo è riportato nella Tavola 1 seguente: Tavola 1 Elenco degli interventi e relativi costi Codice Denominazione intervento Costo (in euro) E-Gov01 OSS01 Predisposizione di un portale d accesso per i servizi pubblici locali nella Provincia autonoma di Bolzano (Portale E-GOVERNMENT) Osservatorio del patrimonio immobiliare nella Provincia autonoma di Bolzano , ,00 TOTALE ,00 4. Gli interventi, le risorse e le modalità operative per l attuazione dell Accordo sono esplicitati nella Relazione tecnica (Allegato 1); gli interventi sono dettagliatamente illustrati nella schede attività (Allegato 2). Tali schede indicano per ciascun intervento i soggetti attuatori, il soggetto responsabile dell intervento, i contenuti progettuali, il costo complessivo, il fabbisogno finanziario e la sua articolazione nel tempo, con individuazione delle relative fonti di copertura, l impegno finanziario di ciascun soggetto, i tempi di attuazione, e le procedure tecnico/amministrative necessarie per l attuazione dell intervento stesso. Articolo 4 Quadro finanziario degli interventi 1. Il presente Accordo prevede interventi per un costo complessivo di euro ,00. La copertura finanziaria degli interventi contemplati è riportata nella seguente Tavola 2: - 6 -

7 Tavola 2 Fonti di copertura finanziaria Fonte finanziaria Importo (Euro) Stato Legge 208/ delibera CIPE 3/2006 Quota C ,00 Legge provinciale n. 12/ ,00 Legge provinciale n. 6/ ,00 TOTALE ,00 2. La copertura finanziaria di ciascun intervento è riportata nella Relazione tecnica. 3. La disponibilità delle risorse a valere sulla Delibera CIPE n. 3/06 è vincolata al rispetto dei criteri delineati al punto 6.5 della medesima, in attuazione di quanto disposto dal punto 5.1 della Delibera CIPE 14/2006. In particolare, se eventuali decurtazioni legate al mancato impegno delle risorse mediante obbligazioni giuridicamente vincolanti dei beneficiari finali entro il 31 dicembre dovessero ridurre la disponibilità effettiva delle risorse finanziarie dei singoli interventi, all interno della procedura di monitoraggio, si potrà procedere all integrazione delle risorse ovvero alla sospensione dell intervento; 4. Il trasferimento delle risorse CIPE relative alla delibera n. 3/2006, avverrà, per una quota pari al 20% entro 60 giorni dalla data stipula dell APQ e la restante quota in ragione della stato di avanzamento dei costi rilevati al monitoraggio semestrali, ai sensi del punto 4.2 della delibera CIPE n. 14/2006; 5. La gestione finanziaria degli interventi può attuarsi secondo le procedure e le modalità previste dalla legge provinciale 29 gennaio 2002 n. 1, capi III e IV 6. Le eventuali economie di spesa derivanti da ribassi d asta nella realizzazione degli interventi previsti dal presente Accordo sono riprogrammate con le modalità previste dal punto 1.3. della delibera CIPE n. 29/1997, così come riformulato dal punto 1.1 della delibera CIPE n. 14/ Nel caso in cui, a seguito della progettazione degli interventi, il costo totale degli stessi sia maggiore di quello indicato nel precedente comma 1 e non sia possibile assicurarne la copertura mediante utilizzo di economie di spesa o ribassi d'asta, la Provincia Autonoma di Bolzano si farà carico del maggior onere. 8. Nel caso in cui, per ragioni sopravvenute, uno o più degli interventi previsti dal presente Accordo non siano realizzabili, si applicano le disposizioni concernenti la riprogrammazione, revoca o rimodulazione degli interventi previste dal punto 1.3 della delibera CIPE n. 29/1997, così come riformulato dal punto 1.1 della delibera CIPE n. 14/2006. Articolo 5 - Responsabile dell attuazione dell Accordo e dell Accordo 1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull attuazione del presente Accordo si individua, quale Responsabile dell Accordo, Hermann Berger, vice-direttore del dipartimento generale della Provincia autonoma di Bolzano

8 2. Il Responsabile dell'accordo ha il compito di: a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori; b) governare il processo complessivo di realizzazione degli interventi ricompresi nell Accordo; c) promuovere, di concerto con i responsabili dei singoli interventi, le eventuali azioni e iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori dell Accordo; d) nel corso dell istruttoria dell Accordo e nei monitoraggi semestrali, da effettuarsi secondo le modalità indicate nella circolare sul monitoraggio degli APQ citata in premessa, coordinare la raccolta dei dati effettuata dai Responsabili di intervento e verificare la completezza e la coerenza dei dati delle schede intervento, così come l assenza per le stesse di codici di errore nell applicativo informatico per il monitoraggio degli Accordi di programma quadro (di seguito denominato Applicativo Intese ) del Ministero dello Sviluppo Economico e) nel corso dei monitoraggi semestrali, ed in particolare nella iniziale fase di aggiornamento delle schede attività/intervento, comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese la lista degli interventi per i quali siano intervenute modifiche rispetto all ultima versione monitorata, come indicato al par. 4.2 della circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, modifiche da illustrare in dettaglio all interno del relativo rapporto di monitoraggio; f) nel corso dei monitoraggi semestrali, assicurare il completo inserimento dei dati delle schede-attività/intervento rispettivamente entro il 31 luglio e il 31 gennaio di ogni anno; g) inviare al Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese entro il 28 Febbraio e il 30 Settembre di ogni anno - a partire dal primo semestre successivo alla stipula dell APQ - il Rapporto di monitoraggio sullo stato di attuazione dell APQ, redatto ai sensi della delibera CIPE 76/2002 e secondo le modalità previste dalla circolare sulle procedure di monitoraggio degli Accordi di programma quadro citata in premessa, da trasmettere successivamente al Tavolo dei sottoscrittori; h) assegnare, in caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, al soggetto inadempiente un congruo termine per provvedere, decorso inutilmente tale termine, segnala l inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori per le necessarie valutazioni. Articolo 6 - Responsabile del singolo intervento 1. Per ogni intervento viene indicato nelle apposite schede attività/intervento il Responsabile di intervento, che nel caso di lavori pubblici corrisponde al soggetto già individuato come Responsabile di progetto" ai sensi del DPP 5 luglio 2001, n

9 2. Il Responsabile di intervento ai fini dell'apq svolge nel corso dei monitoraggi semestrali i seguenti compiti: a) pianificare il processo operativo teso alla completa realizzazione dell intervento attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti-cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management; b) organizzare, dirigere, valutare e controllare l attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell'intervento; c) raccogliere ed immettere nell Applicativo Intese i dati delle schede intervento e ne risponde della loro veridicità; d) verificare la veridicità delle informazioni contenute nelle singole schede intervento e l attuazione degli impegni assunti, cosi come porre in essere tutte le azioni opportune e necessarie al fine di garantire la completa realizzazione dell intervento nei tempi previsti; e) monitorare costantemente l attuazione degli impegni assunti dai soggetti che hanno sottoscritto le schede di attività/intervento, segnalando tempestivamente al Responsabile dell APQ gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico-amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l attuazione; f) trasmettere al Responsabile dell APQ la scheda attività/intervento unitamente ad una relazione esplicativa contenente la descrizione dei risultati conseguiti, le azioni di verifica svolte, l indicazione di ogni eventuale ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell intervento e la proposta delle relative azioni correttive, nonché ogni altra informazione richiesta dal Responsabile dell APQ; g) fornire al Responsabile dell attuazione dell Accordo ogni altra informazione necessaria, utile a definire lo stato di attuazione dell intervento Articolo 7 - Poteri sostitutivi in caso di inerzie, ritardi e inadempienze 1. L esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall ordinamento vigente. 2. L inerzia, l omissione e l attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono agli effetti del presente Accordo, fattispecie di inadempimento. 3. Nel caso di ritardo, inerzia o inadempimenti, il Responsabile dell Accordo di Programma Quadro invita il soggetto, al quale il ritardo, l inerzia o l inadempimento sono imputabili, ad assicurare che la struttura da esso dipendente adempia entro un termine prefissato. 4. Il soggetto sottoscrittore cui è imputabile l inadempimento è tenuto a far conoscere, entro il termine prefissato dal Responsabile dell Accordo, le iniziative a tal fine assunte ed i risultati conseguiti. 5. In caso di ulteriore inottemperanza, il Responsabile dell Accordo invia gli atti, con relazione motivata, al Tavolo dei sottoscrittori, previsto al punto 1.3 della delibera CIPE n. 29/1997 così come riformulato dal punto 1.1 della delibera CIPE n. 14/2006, formulando, se del caso, una proposta delle misure da adottare - 9 -

10 in via sostitutiva, nel rispetto delle normative vigenti per gli organismi coinvolti. 6. Il Tavolo dei sottoscrittori propone al Comitato Intesa Paritetico, per la relativa decisione, le misure più efficaci da adottare in relazione agli accertati inadempimenti, nel rispetto delle normative vigenti per gli organismi coinvolti. 7. Il Comitato Intesa Paritetico può adottare le misure individuate dal Tavolo dei sottoscrittori o le altre che ritenesse più opportune per risolvere le inottemperanze prospettate, nel rispetto delle normative vigenti per gli organismi coinvolti, ivi compresa la modifica o la ridefinizione degli interventi previsti nel presente accordo e la riprogrammazione delle relative risorse. 8. La revoca del finanziamento non pregiudica l esercizio di eventuali pretese risarcitorie nei confronti del soggetto cui sia imputabile l inadempimento per i danni arrecati. Ai soggetti che hanno sostenuto oneri in conseguenza diretta dell inadempimento contestato compete comunque l azione di ripetizione degli oneri medesimi. Articolo 8 - Procedimenti di conciliazione o definizione di conflitti tra i soggetti partecipanti all Accordo 1. In caso di insorgenza di conflitti, tra due o più soggetti partecipanti all Accordo sottoscritto, in merito alla interpretazione ed attuazione dello stesso, il Tavolo dei sottoscrittori, su segnalazione del Responsabile dell Accordo di Programma Quadro, ovvero su istanza di uno dei soggetti interessati dalla controversia, ovvero anche d ufficio, convoca le parti in conflitto per l esperimento di un tentativo di conciliazione. 2. Qualora in tale sede si raggiunga un intesa idonea a comporre il conflitto, si redige processo verbale nel quale sono riportati i termini della conciliazione. La sottoscrizione del verbale impegna i firmatari all osservanza dell Accordo raggiunto. 3. Qualora, invece, le controversie permangano, il Tavolo dei sottoscrittori rimette la questione al Comitato Intesa Paritetico. Articolo 9 - Disposizioni generali 1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. 2. Previa approvazione del Comitato Intesa Paritetico, possono aderire all Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3 della delibera CIPE 21 marzo 1997 n. 29, la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione dell intervento previsto dal presente Accordo, così come riformulato dal punto 1.1 della Delibera CIPE n. 14/2006. L adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originale. 3. L Accordo ha durata fino al completamento delle opere, è prorogabile e può essere modificato o integrato per concorde volontà dei partecipanti in conformità ai principi di verifica e aggiornamento dell Intesa, previa approvazione da parte del Comitato Intesa Paritetico

11 4. Qualora l inadempimento di una o più delle parti sottoscrittrici comprometta l attuazione di un intervento previsto nell Accordo, sono a carico del soggetto inadempiente le spese sostenute dalle altre parti per studi, piani, progetti e attività poste in essere al fine esclusivo di mantenere gli impegni assunti con l Accordo stesso. 5. Alla scadenza dell Accordo, ovvero allorquando se ne presenti la necessità, il Tavolo dei sottoscrittori, su segnalazione del Responsabile dell Accordo, è incaricato della risoluzione delle eventuali incombenze derivanti dalla sussistenza di rapporti pendenti e di attività non ultimate. 6. Per tutto quanto non disciplinato dal presente Secondo Atto integrativo si applicano le disposizioni dell Atto integrativo all Accordo di programma quadro in materia di e-government e società dell informazione della Provincia autonoma di Bolzano. Roma, il 31 luglio 2007 Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento politiche di sviluppo e coesione Il Direttore del Servizio per le politiche di sviluppo territoriale e le Intese Ufficio II Aldo Mancurti Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Direttore Generale del Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Caterina Cittadino Provincia Autonoma di Bolzano Vice-Direttore del dipartimento generale Hermann Berger

12 Ministero dello Sviluppo Economico Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione Provincia autonoma di Bolzano INTESA ISTITUZIONALE DI PROGRAMMA TRA IL GOVERNO DELLA REPUBBLICA ITALIANA E LA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO SECONDO ATTO INTEGRATIVO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE ALLEGATO 1- RELAZIONE TECNICA Roma, Luglio

13 SECONDO ATTO INTEGRATIVO DELL ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO IN MATERIA DI E-GOVERNMENT E SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE 1. PREMESSE La forte spinta al miglioramento delle prestazioni dell Amministrazione provinciale sotto il profilo dell efficientamento dei servizi, della razionalizzazione delle risorse finanziarie e dell efficacia dei risultati gestionali è stata propulsiva del potenziamento dell informatizzazione dei servizi amministrativi. L Amministrazione altoatesina, consapevole dell importanza della tecnologia ICT per lo sviluppo di una struttura orientata verso la soddisfazione dei cittadini e delle imprese, di importanza fondamentale per un Amministrazione locale rivolta al contatto diretto con gli utenti, ha puntato al potenziamento degli strumenti informatici. Già nelle dichiarazioni programmatiche del Presidente della Provincia al Consiglio provinciale, rese in data 12 dicembre 2003, viene stabilito che: il processo di e- government contribuirà anche in Alto Adige allo sviluppo della società dell informazione e della telematica: entro il 2009, ad esempio, è previsto che l 80% dei rapporti tra cittadini ed ente pubblico venga offerto anche on-line. Tramite l intensificazione dello sviluppo di soluzioni e-government si mira quindi a garantire la vicinanza del cittadino all amministrazione, la trasparenza, l economicità, la semplificazione e l orientamento delle procedure verso le esigenze del cliente. Con delibera n del 30 agosto 2004 viene istituito il Comitato guida egovernment offensiva , che redige un programma ed una strategia di e- government, approvate con delibera della Giunta Provinciale il 4 aprile 2005 e la legge 14/2006 sulla ricerca e l innovazione. Secondo i propositi esposti in premessa, mira a creare un contesto favorevole per modernizzare i servizi pubblici, garantire a tutti i cittadini di poter partecipare alla società dell informazione, stimolare gli investimenti privati, creare nuovi posti di lavoro e accrescere la produttività promuovendo servizi, applicazioni e contenuti sicuri basati su di un infrastruttura a banda larga ampiamente disponibile. Esso definisce le priorità e le linee di intervento nei diversi campi afferenti alla società dell informazione, sulla base dei seguenti obiettivi: accesso ad Internet su tutto il territorio provinciale, mediante la messa a disposizione delle necessarie infrastrutture di base (accesso sulla base di tecnologie a banda larga) moderni servizi pubblici online (egovernment) e modernizzazione della Pubblica Amministrazione locale mediante la riorganizzazione delle strutture e dei processi; edemocracy; alfabetizzazione digitale, formazione ed aggiornamento, elearning; contenimento e superamento del digital divide ;

14 creazione di un ambiente favorevole allo sviluppo del commercio elettronico ebusiness; introduzione di soluzioni di ehealth e telemedicina; ampliamento dell uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione nel settore sociale; accesso al mondo digitale strutturato secondo fasce d età; orientamento verso gli standard e formati di dati aperti nonché impiego più esteso di programmi di software libero (Free Software) istituzione di centri di competenza. 2. GLI INTERVENTI FINANZIATI 1) PREDISPOSIZIONE DI UN PORTALE D ACCESSO PER I SERVIZI PUBBLICI LOCALI NELLA PAB (PORTALE E-GOVERNMENT) OBIETTIVI Al cittadino deve essere messo a disposizione un unico sportello virtuale, che, indipendentemente dalle diverse competenze delle diverse amministrazioni, consenta l'accesso ai servizi pubblici. Tramite questo portale unitario al cittadino è reso possibile, per mezzo di un unico accesso, usufruire dei servizi dell'amministrazione pubblica locale senza vincoli di orario e di luogo. La modalità on-line (interattiva) viene offerta per tutti i servizi per i quali ciò sia possibile. Il portale unitario E-Government consente al cittadino l'accesso a questi servizi di tutti gli enti e le amministrazioni. Vantaggi per il cittadino I servizi da rendere disponibili on-line vengono predisposti in forma semplice, comprensibile e accessibile, così che il cittadino possa - nella maniera più autonoma possibile (anche in interazione con l'amministrazione) - ricorrere ai servizi ed usufruirne. I visitatori del portale unitario ricevono direttamente ed in modo completo le risposte e le informazioni necessarie per le loro esigenze, nonché sussiste la possibilità di eseguire le necessarie transazioni (inoltro di istanze, pagamenti di imposte, ecc.), laddove già implementate elettronicamente. I vantaggi per il cittadino che vengono generati tramite la soluzione del portale sono i seguenti: One-Stop-Service (sportello unico) Indipendenza spazio-temporale Riutilizzabilità dei dati registrati su supporto informatico Funzioni di richiamo tramite il portale/browser privato Enti coinvolti In una prima fase verranno rilevati, analizzati e resi disponibili sul portale i servizi dell'amministrazione provinciale, dei comuni e consorzi dei comuni. Successivamente si dovrà provvedere affinché anche i servizi di altri enti (aziende sanitarie, scuole) possano essere integrati nel catalogo unitario dei procedimenti

15 Tutti gli enti ricevono un applicazione redazionale per descrivere i loro servizi, che in seguito saranno classificati secondo dei metodi prescrittivi. Nel momento in cui l applicazione redazionale sarà approvata dalla redazione centrale, i servizi saranno resi disponibili sul portare unitario. CARATTERISTISCHE ED ELEMENTI Caratteristiche Piattaforma unitaria per servizi pubblici come punto d'incontro fra il cittadino e l'amministrazione pubblica (Front-Office - Back-Office). Nessun nuovo prodotto in concorrenza con i portali già esistenti, ma collegamento degli stessi al portale E-Government. Struttura del portale e navigazione al suo interno organizzata per utenti, situazioni di vita, materie, tipologie di procedimento. Tutti i servizi agganciati al portale vengono classificati tramite questi attributi, in modo tale che il cittadino riesca a trovare e utilizzare il servizio di cui abbisogna senza dover conoscere le competenze delle strutture organizzative. Motore di ricerca: oltre alle classificazioni, il cittadino avrà a disposizione un motore di ricerca (tramite inserimento della parola chiave) per rintracciare il servizio desiderato. Accessibilità ai disabili e plurilinguismo: tutto il portale, compresi i suoi elementi integrativi, devono rispettare ove possibile le regole dell'accessibilità ai disabili. I servizi devono essere disponibili in entrambe le lingue italiana e tedesca ed in parte anche in lingua ladina. Ciò vale anche per la struttura di navigazione dell'interfaccia del portale. Elementi Interfaccia unitaria del portale: si tratta di un portale web che presenta tutti i servizi in modo unitario. Da questo sito è possibile eseguire le seguenti operazioni (dipende dal grado d informatizzazione del certo servizio): download della modulistica, compilazione a mano e successiva spedizione allo specifico ente/comune; modulistica da spedire direttamente dal portale con un sistema di dialogo on-line connesso con i vari enti/comuni; applicazione web: se il servizio è una applicazione web (es. itinerario della Provincia) l utente può accedere a questo servizio tramite un link. Tutti gli enti coinvolti si rappresentano in maniera omogenea nella loro veste di esercenti di servizi pubblici. Per questo è necessario un design unitario ed una struttura unitaria di navigazione e ricerca. Il principio del concetto di navigazione e ricerca non è chi offre il servizio ma chi cerca il servizio. Per questo motivo tutti i servizi vengono classificati secondo le seguenti categorie: - eventi di vita - classe beneficiaria

16 - temi - tipologia Catalogo comune dei procedimenti: i servizi di tutti gli enti coinvolti vengono individuati, descritti e classificati in maniera unitaria, tramite l'utilizzo di un applicativo di acquisizione e redazione. Nella presentazione del servizio si tiene conto degli elementi figurativi descrittivi (logo) dell'ente responsabile del servizio. E implementato un sistema redazionale che garantisce una classificazione e descrizione unitaria dei servizi, diretto da una commissione sovra-istituzionale che delibera direttive i criteri che i singoli enti devono rispettare. Elementi aggiuntivi che non fanno parte di questa richiesta di co-finanziamento Catalogo comune dei formulari: i servizi disponibili sono interconnessi tramite un catalogo unitario dei formulari. In questo catalogo sono rintracciabili tutti i questionari ed i modelli online dei servizi disponibili nel portale. I formulari online vengono realizzati sulla base di regole trasversali valide per tutti gli enti. Queste regole trasversali verranno definite in un apposito documento 1. Portale personale del cittadino: nel portale personale sono raccolte tutte le transazioni del singolo cittadino. Il portale garantisce la sicurezza da accessi non autorizzati. Tramite il portale personale il cittadino può elaborare, completare e verificare l'andamento delle proprie istanze. Collegamento tramite gestione identificativa unitaria e gestione pagamenti unitaria: il portale è assistito dalla cosiddetta ID-Management (gestione identificativa), a cui verranno integrati gli strumenti transattivi, quali il pagamento via rete. TEMPISTICA LAVORI Gli enti e i servizi coinvolti nel progetto sono l Amministrazione provinciale (direzione generale, ripartizione informatica, servizi centrali e le relative ripartizioni che erogano i servizi), i Comuni della Provincia autonoma di Bolzano e i Consorzi dei Comuni. Nella prima fase sono rilevati, descritti e classificati i servizi dell amministrazione provinciale, dei Comuni e dei Consorzi comprensoriali. Il portale é on-line con quel contenuto. Nella seconda fase gli altri enti (aziende sanitarie, scuole) saranno integrati. L esecuzione del programma si estende su un lasso temporale di 18 mesi, articolato come segue: Fase 1 ottobre 2006 maggio Definizione dell architettura applicativa compiuto; - predisposizione del piano di progetto operativo compiuto; - elaborazione del blueprint e sviluppo di un prototipo compiuto. 1 Style-Guide Formulari Online: un gruppo di lavoro composto da rappresentanti di tutti gli enti coinvolti definisce una prima versione delle Linee guida sulle caratteristiche essenziali strutturali e formali dei questionari e modelli online. In futuro nella predisposizione di modulistica online si dovranno rispettare queste linee guida essenziali

17 Fase 2 maggio 2007 marzo Predisposizione del database - in esercizio; - sviluppo e test dell applicativo - in esercizio. Universo Portale E - Government Alto Adige Il portale di servizi pubblici locali delle amministrazioni in Alto Adige Piattaforma unitaria per servizi pubblici Cittadino Impresa Catalogo comune dei procedimenti Classificazione e descrizione univoca ed uniforma dei servizi Acessibile tramite un concetto di navigazione unitario ID Management Catalogo comune dei formulari Moduli online standardizzati Linee guida per la realizzazione Portale personalizzata Documentazione delle transazioni Tecnologia push up Associazione Portali dei dei singoli singoli enti en Backoffice dei singoli enti

18 2) OSSERVATORIO DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE NELLA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO PREMESSA Fondamentale è stata la definizione da parte del comitato guida di una strategia, di un modello di business, di un architettura di business e di un architettura applicativa ossia da una parte la definizione della strategia operativa e dall altro l implementazione di una rete informatica a servizio del cittadino. È stato definito un piano a tappe per l introduzione dell e-government, che costituisce la scansione del processo di introduzione dell e-government in fasi temporali, integrate dal punto di vista contenutistico. Tale piano consiste nella realizzazione delle fasi principali per l introduzione dell e-government, che si concretizzano nella pianificazione e implementazione dei singoli progetti di e-government. Tra questi progetti due si configurano come progetti pilota: il primo è relativo all informatizzazione della richiesta dei contributi per l artigianato ed il secondo è relativo alla gestione documentale ed all introduzione del protocollo informatico. I restanti progetti, tra cui l interscambio dati tra provincia e comuni, la creazione di una borsa lavoro, l archivio ditte della Ripartizione lavoro, la spedizione di cedolini paga tramite via elettronica, la gestione di bandi on line e di aste elettroniche, il pagamento delle tasse universitarie online, abbracciano i più diversi settori della tecnologia dell informazione e sono curati da differenti ripartizioni (Informatica, Lavoro, Formazione professionale tedesca, ladina e italiana, Formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica, Sanità, Sociale ecc.). Risulta quindi evidente come tutte le unità organizzative provinciali si siano sensibilizzate al miglioramento delle proprie attività mediante l adozione di sistemi informatici. L informatizzazione dell Amministrazione altoatesina taglia infatti trasversalmente tutte le ripartizioni da quelle centrali di supporto a quelle settoriali tecniche. Al contempo tale processo richiede la standardizzazione delle procedure, la ridefinizione delle priorità dell ICT in maniera congiunta da parte di tutte le ripartizioni coinvolte nell introduzione dell e-government, il rafforzamento delle infrastrutture tecnologiche esistenti, la necessaria integrazione fra le piattaforme in uso. Nel programma di coalizione della tredicesima legislatura viene evidenziato come obiettivo fondamentale del Governo provinciale, nell ambito delle sue disponibilità finanziarie, la semplificazione ulteriore dei procedimenti amministrativi e la gestione degli stessi con avvicinamento alla cittadinanza per ridurre sempre più la separazione tra amministrazione e cittadino e ridefinire il rapporto pubblica amministrazione cittadino in senso orizzontale, eliminando le vecchie gestioni verticistiche. Nel programma si sottolinea altresì l importanza di una gestione del bilancio provinciale improntata ai principi di economicità ed efficienza con la conseguente creazione di un efficace controllo di gestione. Con la legge provinciale 17/1993 e la legge provinciale 1/2002 si perseguono rispettivamente la semplificazione del procedimento amministrativo e la gestione economica e trasparente delle risorse finanziarie. Il taglio alle finanze provinciali ed il Patto di stabilità 2006, siglato con lo Stato, costringono l amministrazione altoatesina a confrontarsi con una politica di razionalizzazione ed ottimizzazione della spesa pubblica in svariati settori. Anche il settore immobiliare viene coinvolto in tale progetto politico. Con il programma dell Osservatorio del patrimonio immobiliare si punta pertanto, mediante l adozione di una piattaforma informatica CAFM (Computer Aided Facility

19 Management), al contenimento dei costi di gestione del patrimonio immobiliare, laddove per costi di gestione si intende i costi di manutenzione degli immobili, i costi energetici cioè la spesa per elettricità, acqua, riscaldamento, telefono, i costi del servizio di pulizia e i costi di progettazione e realizzazione degli immobili, da considerare come spazi occupati da processi di lavoro di unità singole o di più unità ossia processi lavorativi trasversali a due o più strutture. Si persegue inoltre il miglioramento della qualità dei servizi di manutenzione in senso ampio ed il potenziamento di disponibilità di risorse economiche e umane a favore delle attività core dell Amministrazione. L Osservatorio del patrimonio immobiliare rappresenta dunque uno strumento per l informatizzazione intelligente della gestione del patrimonio immobiliare e per l introduzione di una politica di pianificazione e controllo del budget, che si traduca nell adozione di scelte più consapevoli in tema di investimenti futuri, nella realizzazione di un efficace controlling, nell effettuazione di un benchmarking sistematico fra strutture immobiliari provinciali e comunali (istituti amministrativi e scolastici). L istituzione dell Osservatorio presuppone la standardizzazione dei processi lavorativi con individuazione delle responsabilità e delle competenze in capo ai diversi attori: la rilevazione degli spazi e dell utilizzo degli stessi è infatti strettamente intrecciata con le attività che vi vengono svolte e le persone coinvolte. La rilevazione delle superfici occupate, delle attività svolte, dei costi di manutenzione degli edifici, della spesa energetica, telefonica e dei servizi di pulizia sarà resa dunque possibile mediante l adozione di un software CAFM facilmente interfacciabile con altri sistemi informatici e di semplice utilizzo. Dovrà trattarsi di un sistema informatico aperto, che superi le soluzioni informatiche ad isola ancora esistenti. L Osservatorio del patrimonio immobiliare si profila dunque come progetto organizzativo e tecnologico avanzato, col quale l amministrazione altoatesina mira a: creare know how all interno dell amministrazione medesima, investendo sul potenziale personale dipendente per riorganizzare, efficientare ed ottimizzare i processi lavorativi e i costi di gestione del patrimonio immobiliare; potenziare l uso dello strumento informatico per migliorare la produttività dei servizi resi al cittadino, potenziando cioè le attività core dell amministrazione e riducendo le attività di servizio grazie all uso di una piattaforma informatica condivisa tra tutti gli uffici di supporto ossia gli uffici centrali; razionalizzare la spesa di gestione del patrimonio immobiliare mediante l introduzione di un moderno controlling per la gestione efficiente e parsimoniosa del bilancio provinciale dal punto di visto contabile. Descrizione programma Il progetto risponde ad esigenze locali di ottimizzazione della spesa del settore immobiliare e di miglioramento della gestione immobiliare complessiva nonché di potenziamento della tecnologia informatica nelle attività di servizio. Al contempo ingloba un progetto del Ministero della pubblica istruzione ossia l Anagrafe nazionale dell edilizia scolastica, programma volto ad accertare la consistenza, la situazione e la funzionalità del patrimonio edilizio scolastico. La Provincia di Bolzano amplia tale programma di rilevazione degli edifici scolastici a tutto il patrimonio immobiliare e mira alla creazione di un osservatorio per il monitoraggio permanente degli edifici amministrativi e scolastici siti in Alto Adige

20 Le fasi in cui il programma si struttura sono le seguenti: FASE 1: FASE 2 FASE 3: FASE 4: ottobre 2006 giugno 2007 rilevazione degli edifici scolastici mediante somministrazione di un questionario per il censimento dell edilizia scolastica, analisi dei questionari rilevati e digitalizzazione delle planimetrie; indizione del pubblico incanto per l acquisto della piattaforma informatica con aggiudicazione entro l anno 2007; dicembre 2007 dicembre 2008 implementazione della piattaforma informatica, formalizzazione del comitato guida e istituzione del comitato tecnico con definizione delle attività in dettaglio ed avvio dell attività di rilevazione dati informatizzata; gennaio dicembre 2009 istituzione della banca dati dell Osservatorio su rete intranet provinciale e stabilizzazione dell attività di rilevazione e di benchmarking. Il progetto parte con la somministrazione di un questionario, elaborato dall Istituto provinciale di statistica ASTAT, per la rilevazione del patrimonio immobiliare degli istituti scolastici dell Alto Adige. Il deficit di conoscenza riscontrato relativamente agli edifici scolastici rispetto a quelli amministrativi viene compensato mediante questo questionario, in modo da poter partire con il monitoraggio di una base dati omogenea. La rilevazione dei dati richiesti nel questionario è affidata all Ufficio organizzazione e all Ufficio manutenzione opere edili. Al contempo tali uffici coordinano gli istituti scolastici, che dovranno inviare le relative planimetrie in formato digitale per l inserimento nella suddetta piattaforma informatica. Laddove tali planimetrie non saranno disponibili saranno incaricati liberi professionisti o studenti neodiplomati alla redazione delle stesse. La rilevazione di tutte le superfici degli edifici amministrativi e scolastici dovrà essere conforme alla norma internazionale DIN 277, che rappresenta una misura di standardizzazione della misurazione degli immobili rispondente ai criteri di efficienza ed economicità in campo edilizio. Con l applicazione della norma DIN 277 è possibile calcolare indicatori per i costi di utilizzo al m² e al m³ di spazio occupato e indicatori per i costi di energia, acqua, riscaldamento, manutenzione, ecc. per singolo utilizzatore. La norma DIN 277 rende possibile la rilevazione delle seguenti superfici: superficie di piano lorda, superficie costruita, superficie di piano netta, superficie utile, superficie utile principale, superficie utile secondaria, superficie tecnica, superficie dei percorsi, cubatura lorda. Attraverso la misurazione con la norma DIN 277 si punta alla realizzazione di un controlling dei costi nel settore edilizio, che permetta un confronto sicuro ed omogeneo tra superfici rilevate. Viene posta la base per una pianificazione oggettiva e omogenea nel settore edile, per l introduzione di una pianificazione dei costi di gestione, classificati secondo la direttiva GEFMA 200, e per un conseguente benchmarking tra edifici. Nella seconda fase la Ripartizione servizi centrali Ufficio organizzazione condurrà un pubblico incanto per l acquisto di un sistema informatico di facility management. Le esigenze tecniche e gestionali, a cui questa piattaforma dovrà rispondere, sono emerse nel corso di uno studio propedeutico a tale progetto, condotto nel periodo dicembre

21 2004 dicembre In questo studio effettuato da una società di consulenza in collaborazione con alcune ripartizioni della Provincia (Ripartizione servizi centrali Ufficio organizzazione, Astat Settore controlling, Ripartizione edilizia e servizio tecnico Ufficio manutenzione opere edili, Ripartizione amministrazione del patrimonio e Ripartizione finanze e bilancio) sono stati analizzati i costi di gestione di alcuni palazzi provinciali, edifici scolastici, palestre, punti logistici stradali. I risultati di questo studio costituiranno la base per la redazione del capitolato di gara del pubblico incanto per l acquisto della piattaforma CAFM. Tale piattaforma dovrà essere strutturata nei seguenti moduli: gestione delle superfici, manutenzione degli edifici, gestione della spesa energetica, gestione dei servizi di pulizia, gestione della spesa telefonica, gestione strategica delle superfici, utilizzo dei locali, benchmarking. Sarà richiesta una licenza aperta di utilizzazione per i diversi Comuni dell Alto Adige al fine di creare una banca dati condivisa tra Provincia e Comuni. Dovrà trattarsi di un applicativo di facile utilizzo, aperto ad eventuali modifiche strutturali e personalizzabile sulle esigenze specifiche dell Amministrazione provinciale e dei singoli Comuni. La terza fase consisterà nell implementazione del software per l avvio dell attività informatizzata di rilevazione dati. Dovrà trattarsi di una piattaforma informatica integrata, che possa essere collegata con il sistema SAP. Il controllo di gestione passa infatti inevitabilmente attraverso un analisi incrociata di dati contabili (flussi di spesa) con dati gestionali (calcolo delle superfici, delle persone che le occupano, dati relativi alla manutenzione, ai consumi di elettricità, acqua, riscaldamento, telefono, pulizia edifici, ecc.) ed implica processi di riorganizzazione. L adozione di un sistema informatico integrato è pertanto l elemento nodale per la realizzazione di questo progetto. Attualmente il sistema SAP registra i costi, i centri di costo, le prestazioni effettuate (incarichi, attività, acquisti, ecc.) e le fatture. Non consente però l inserimento di dati relativi alle superfici, ai vani, agli oggetti e la relativa gestione. La gestione dei dati relativi alla spesa degli immobili può essere ottenuta quindi solo con l introduzione di un sistema CAFM. Con l implementazione di tale piattaforma si mira al raggiungimento dei seguenti obiettivi: creare un polo decisionale centralizzato per la gestione del patrimonio immobiliare, introdurre una responsabilità gestionale ed economica per singolo edificio, creare una banca dati unitaria in tale settore, stabilizzare l attività di rilevazione e validazione dei dati acquisiti, utilizzare il benchmarking come strumento standard di normalizzazione dei casi fuori parametro, attuare un controlling della spesa immobiliare per ottenere un controllo di tale voce di spesa nel bilancio provinciale. Gli uffici provinciali coinvolti nella rilevazione saranno: l Ufficio organizzazione, l Ufficio manutenzione opere edili, l Ufficio amministrazione del patrimonio, il Settore Controlling, l Economato e l Ufficio reti e sistemi operativi. Da parte dei Comuni verrà invece costituito un pool di rilevatori dei relativi uffici tecnici. Verrà svolto un corso di formazione per gli operatori, che effettueranno l inserimento dei dati, affinché la metodologia di rilevazione sia omogenea ed efficace. La definizione della strategia

22 operativa sarà affidata ad un comitato guida, mentre la validazione dei dati verrà svolta da un comitato tecnico. La quarta fase prevede la stabilizzazione dell attività di rilevazione mediante l istituzione dell Osservatorio del patrimonio immobiliare ossia la creazione di una banca dati in rete per il monitoraggio condiviso tra provincia e comuni dei dati concernenti il management degli immobili. L osservatorio avrà una sezione dedicata alle statistiche, che permetteranno al comitato tecnico di redigere dei reports periodici e di procedere ad un benchmarking sistematico. L esperienza gestionale della best practise verrà studiata e trasferita sulle altre unità immobiliari rilevate. Verrà reso possibile un processo di miglioramento continuativo: i valori minimi e massimi rilevati saranno studiati e progressivamente attualizzati. La realizzazione del suddetto programma verrà affidata ad un comitato guida, che sarà costituito dall Ufficio organizzazione, Ufficio manutenzione opere edili, ASTAT, Ufficio Amministrazione del Patrimonio e Consorzio dei comuni della Provincia di Bolzano. Il comitato guida definirà il piano d azione, redigerà le linee guida del progetto e adotterà le misure correttive. Ad esso verrà affiancato un comitato tecnico, costituito da referenti del settore Controlling dell ASTAT e dell Ufficio organizzazione, che si occuperà delle attività più propriamente operative ossia della validazione dei dati, delle elaborazioni statistiche, della elaborazione dei reports, dell analisi dei costi, della proposizione delle misure correttive, del benchmarking sistematico fra le unità immobiliari. Analisi di fattibilità del programma Nel lasso temporale dicembre 2004 dicembre 2005 è stato condotto un progetto pilota nel settore del facility management. Sono stati esaminati gli immobili più rappresentativi dell Amministrazione provinciale, appartenenti a diverse tipologie. In dettaglio, sono state misurate le superfici, calcolati i costi di gestione e, successivamente, estratti gli indicatori per l adozione di misure correttive di ottimizzazione per la pianificazione dell organizzazione del facility management e per il miglioramento della tecnologia informatica in uso. Si è proposta la sistematizzazione dei risultati ottenuti per creare un management su più livelli. Un moderno management degli immobili deve infatti rispondere sempre ai principi di efficacia, efficienza, trasparenza ed economicità, a cui la nuova pubblica amministrazione impronta il proprio operato. Ciò ha significato in quest ambito riconoscere quanto segue: il livello di informazione-conoscenza dei processi lavorativi deve essere elevato, le prestazioni devono essere unitarie e non segmentate, l organizzazione della struttura deve essere orientata ai risultati e non burocratizzata, le decisioni devono rispondere ad una pianificazione delle attività di lungo periodo, la comunicazione deve essere trasversale tra strutture diverse per settore quindi interdisciplinare, la vision unitaria, il processo di informatizzazione deve prevedere sistemi informatici integrati

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