Attestazione d origine mediante nuove tecnologie: opportunità per una nuova certificazione nel settore del vino?

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Gilberta Contini
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1 Attestazione d origine mediante nuove tecnologie: opportunità per una nuova certificazione nel settore del vino? Dott. Alfredo Gris Tecnologo Alimentare Milano, 9 marzo

2 ALMATER è un elemento facilitatore delle relazioni fra le aziende di produzione e trasformazione alimentare, la GDO, gli organi di controllo e gli enti di certificazione. Un lubrificante che fa muovere in modo armonioso gli ingranaggi della catena alimentare. 2

3 Presidio globale Siamo un grande team di professionisti in continua ricerca e formazione. Offriamo soluzioni all avanguardia che sperimentiamo sul campo ed in partnership con i nostri clienti nazionali ed internazionali. 3

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5 Quale significato per «Certificare»? [v. tr. dal lat. Tardo «certum facere», che significa «rendere certo, evidente»] 5

6 quindi possiamo definire la «Certificazione» come: «Atto mediante il quale una terza parte indipendente dalle parti interessate (enti di certificazione, laboratori di prova, centri di certificazione e centri di taratura) attesta con sufficiente livello di fiducia che un determinato prodotto, servizio o processo è conforme a una data norma o regola tecnica» 6

7 Origine delle certificazioni nel settore alimentare Scandali alimentari (vino al metanolo, mucca pazza, aviaria, diossina, etc.) Sviluppo delle PL GDO/DO Richiesta di Sicurezza e Qualità Certificazione di prodotti, servizi e processi compiuta da enti privati o da organismi pubblici 7

8 «Qualità»? ISO 9000:2000 «Capacità di un insieme di caratteristiche inerenti un prodotto, sistema, o processo di ottemperare a requisiti di clienti e di altre parti interessate» ISO 9000:2005/2015 «Grado con cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfano i requisiti» «Requisito»? ISO 9000:2005/2015 «Esigenza o aspettativa che può essere espressa o usualmente implicita o obbligatoria» «Certificazione!» «è una garanzia di Qualità attraverso il rispetto di requisiti per i clienti che utilizzano un prodotto o un servizio e sono quindi destinatari dei processi dediti alla creazione di tali beni» 8

9 Quale valore per le aziende? Sistema Qualità Verificato da parte di Enti terzi, autonomi ed indipendenti preposti alla verifica della corretta applicazione delle norme Consente di: Adeguarsi alle normative vigenti Aumentare la propria immagine nel mercato Garantire qualità in ciò che viene certificato Differenziarsi dai competitors Ridurre l incertezza dei consumatori 9

10 Numero di certificazioni per prodotti agricoli ed alimentari suddivisi per stato di origine (fonte Commissione EU 2010) 10

11 Possibile classificazione delle certificazioni in base: Oggetto Sistema Processo Decisione Applicazione Ambito Cogente Regolamentata Igienicosanitario Organolettico Tracciabilità Target B2B Prodotto Volontaria Non regolamentata Origine B2C 11

12 Quindi la certificazione di prodotto è: lo strumento per garantire che un prodotto è conforme a quanto specificato e dichiarato dal fabbricante ed assicura il rispetto di requisiti quali le caratteristiche di qualità, le modalità di ottenimento o la provenienza. 12

13 Numero di certificazioni in EU e Italia suddivise per tipologia di prodotto 13

14 Numero di certificazioni in EU e Italia suddivise in base all oggetto 14

15 Certificazioni possedute dalle imprese agroalimentari (val %)(*) 15

16 Caratteristiche della certificazione di prodotto Approccio di tipo diretto poiché accerta la conformità dei prodotti a determinati requisiti che ne caratterizzano direttamente la capacità di soddisfazione di bisogni Attesta che un prodotto o un servizio risponda ai requisiti prefissati e descritti da un documento normativo di riferimento Permette di apporre sulla confezione del prodotto stesso il marchio di conformità, che può includere il logo dell'organismo di certificazione 16

Flusso per la realizzazione ed ottenimento di una certificazione di prodotto privata UNI CEI EN ISO/IEC 17000 Eventuale accreditamento dello

certificazione con eventuale creazione del marchio e relativo regolamento uso Approvazione da parte delle parti interessate (consumatori,

17 Flusso per la realizzazione ed ottenimento di una certificazione di prodotto privata UNI CEI EN ISO/IEC Eventuale accreditamento dello schema UNI CEI EN RG 19 e PG Definizione del disciplinare privato da parte Organizzazione, associazione, consorzio, organismo di certificazione con eventuale creazione del marchio e relativo regolamento uso Approvazione da parte delle parti interessate (consumatori, produttori) Verifica di conformità da parte di organismo di parte terza Dichiarazione di conformità (concessione d uso del marchio, certificato, etc.) 17

18 Principali punti da considerare: 1. Le parti interessate devono esprime il loro parere e quindi approvare il Disciplinare tecnico (generalmente almeno i produttori e i consumatori del prodotto oggetto del disciplinare devono far parte delle parti interessate di solito assieme a tecnici competenti sul prodotto oggetto del disciplinare); 2. Il Disciplinare tecnico essendo uno schema privato non può/non deve prevedere la certificazione di requisiti cogenti (previsti da leggi o norme internazionali pubblicate); 3. Caratteristica principale del Disciplinare tecnico deve essere la definizione di: a) Valore aggiunto della certificazione (cioè: il mercato riconosce il valore aggiunto fornito dallo schema di certificazione?); b) Requisiti oggetto di certificazione e le caratteristiche del prodotto (NB: che dovranno essere chiari, misurabili e verificabili); c) Operatori che hanno accesso allo schema di certificazione; d) Metodologia di verifica della conformità; e) Modalità di dichiarazione della conformità (certificato, etichetta, marchio, logo )

19 CASE HISTORY: Il progetto BIOVEGAN di BIOS 19

Il marchio ßVEGAN di Bios nasce per: Rispondere al mercato che richiedeva una identificazione chiara per questa caratteristica dei prodotti.

20 Il marchio ßVEGAN di Bios nasce per: Rispondere al mercato che richiedeva una identificazione chiara per questa caratteristica dei prodotti. In particolare il settore del vino è stato quello più attivo in tal senso; Certificare i prodotti alimentari biologici ottenuti senza l utilizzo di sostante di origine animale, materiali di confezionamento primario e secondario incluso. 20

21 Come è strutturata la certificazione ßVEGAN: Primo livello (Bvegan) applicabile a prodotti biologici trasformati di sola origine vegetale (100% ingredienti vegetali) ottenuti senza utilizzo di additivi (compresi gli eccipienti), ausiliari di fabbricazione e altri prodotti di origine animale ed il cui materiale di confezionamento non sia stato ottenuto da materiali di origine animale e/o non preveda l'utilizzo dei suddetti materiali (quanto detto include: imballo primario, secondario, etichettatura e materiale per la sua applicazione); Secondo livello (BVegan+) oltre a quanto previsto dal primo, esclude, nella trasformazione, le materie prime biologiche e/o altre sostanze ottenute nella fase di produzione primaria con l'utilizzo di sostanze di origine animale; 21

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE! Dott. Alfredo Gris Senior food Technologist alfredo@almater.it mobile Headquarters in Castelfranco Veneto Piazza della Serenissima, 40 int Castelfranco Veneto (TV) Italy Tel Fax info@almater.it Headquarters in Milano Via della Vittoria, Brugherio (MB) Italy 22

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