Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore ( II a parte )

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore ( II a parte )"

Transcript

1 Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore ( II a parte ) Marcello A Giorgi Villa Gualino 25-26,02,2010 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 1

2 Outline Motivazioni Inizio dell avventura Principio di funzionamento e caratteristiche rivelatori a strip semiconduttori funzionamento e scelte tecniche Processo di fabbricazione segnale e rumore risoluzione spaziale Esempio di un rivelatori Altri rivelatori a semiconduttore: Pixel, Silicon drift chamber, CCD, 3D, pixel monolitici 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 2

3 Outline Motivazioni Inizio dell avventura Principio di funzionamento e caratteristiche rivelatori a strip semiconduttori funzionamento e scelte tecniche Processo di fabbricazione segnale e rumore risoluzione spaziale Esempio di un rivelatori Altri rivelatori a semiconduttore: Pixel, Silicon drift chamber, CCD, 3D, pixel monolitici 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 3

4 La giunzione p-n Consideriamo 2 pezzi di silicio uno di tipo p e l altro di tipo n e attacchiamoli l uno all altro. Normalmente il p + è più drogato dell n. Valori tipici di drogaggio sono: /cm 3 (n) e /cm 3 (p) (molto minori che nei circuiti integrati e diodi o transistor, nei quali la concentrazione è ~ 10 17(18) /cm 3 ) Nella fabbricazione del silicio utilizzato per rivelatori e fondamentale il controllo del livello di impurezze atomi/cm 3,drogaggio /cm 3 impurezze al di sotto di 1 parte in /25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 4

5 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 5

6 Schema di rivelatore al Silicio -V SiO 2 Contatto A p n Contatto A n type 5k cm 300m SiO 2 0 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 6

7 Giunzione polarizzata inversamente come rivelatore di particelle Polarizzando inversamente il diodo (V B ~100V a n+) la zona di carica spaziale in cui e presente il campo elettrico si estende diodo completamente svuotato d~x n ~(2eV B /qn d ) 1/2 x d 2e V 0.53m ( cm) V( V) Il deposito di energia nella zona completamente svuotata, dovuto al passaggio della particella carica, crea delle coppie libere e-lacuna. Nel campo elettrico, gli elettroni derivano verso il lato n, le lacune verso il lato p inducendo un segnale sugli elettrodi di raccolta corrente rivelabile La zona svuotata dai portatori e la parte attiva del rivelatore perche il campo E 0 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 7

8 Contributi alla corrente di leakage in polarizzazione inversa 1 ma I qv / kt I0( e 1) 1 ua Centri di generazione nel volume I L X d (N d ) 1/2 10 na/cm um Importante la qualita del materiale e del processo di fabbricazione Generazione superficiale: viene ridotta con Ossido di buona qualita Anelli di guardia che la assorbono 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 8

9 Rilascio di carica nel Silicio E I = 3.6 ev (> Eg) transizioni indirette E I E G Valore + probabile Valor medio M.I.P. rilasciano: e- / 300 um Fluttuazioni di Landau Necessita di basso leakage Elettronica a basso rumore n 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 9

10 PLOT I-V 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 10

11 C-V C A e x d 1 V C 1/ C 2 V TD = tensione di svuotamento totale C D = Capacita di lavoro del rivelatore V TD 1pF / cm A 2 C D 33 pf / cm A d 300m d Se gli elettrodi sono suddivisi ci sono altri contributi alla capacita V 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 11

12 Formazione del segnale Il moto della carica induce sugli elettrodi + ++ q( t) 1 exp( t / e) Tempo di raccolta (85% della carica) V 0 d e 2e 10ns Il silicio e veloce! / 3 h e h e e 5k cm 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 12

13 Motivazioni scelte tecniche Silicio n-type 5 k cm: Disponibilita e costo Drogaggio n+: definisce la fine della zona svuotata e forma un buon contatto ohmico Drogaggio p+: per fare la giunzione Contatto Al: collegamento elettrico, Al facile da depositare e forma buon contatto Ossido SiO 2 : Passivazione evita che alla superficie del Si restino legami non chiusi che formano centri di intrappolamento e generazione 300 um: tecnologia elettronica OK ( um) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 13

14 Primi rivelatori a strip L uso dei primi rivelatori a silicio e stato il trigger per lo sviluppo di rivelatori a strip 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 14

15 Primi rivelatori a strip L uso dei primi rivelatori a silicio e stato il trigger per lo sviluppo di rivelatori a strip 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 15

16 Primi rivelatori a strip L uso dei primi rivelatori a silicio e stato il trigger per lo sviluppo di rivelatori a strip (M.A.G/. Proc. Miniaturization of High Energy Physics Detectors Plenum Press) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 16

17 Primi rivelatori a strip L uso dei primi rivelatori a silicio e stato il trigger per lo sviluppo di rivelatori a strip. Primo rivelatore a strip a barriera di superficie con divisione di carica..... First Pisa meeeting on advanced Detectors (Elba series).. (M.A.G/. Proc. Miniaturization of High Energy Physics Detectors Plenum Press) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 17

18 Schema rivelatore a strip 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 18

19 Dal telescopio NA1 alla strip target E Silicon telescope 300mm pitch 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 19

20 Dal telescopio alla strip target E Ma perche non eliminare gli spazi inutili? Silicon telescope 300mm pitch 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 20

21 Dal telescopio alla strip target E Ma perche non eliminare gli spazi inutili? Silicon telescope 300mm pitch 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 21

22 Dal telescopio alla strip target E Ma perche non eliminare gli spazi inutili? Silicon telescope 300mm pitch E 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 22

23 Dal telescopio alla strip target E Ma perche non eliminare gli spazi inutili? Silicon telescope 300mm pitch E BUT. C e bisogno di un materiale a piu alta densita Ge 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 23

24 Dal telescopio alla strip target E Ma perche non eliminare gli spazi inutili? Silicon telescope 300mm pitch E BUT. Monolithic Ge Detector strip 25 m (50 m pitch) C e bisogno di un materiale a piu alta densita Ge 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 24

25 (1982) NA1 una migliore misura della vita media del charm 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 25

26 In vista di LEP Rivelatori a doppia faccia!! SLD -SLAC 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 26

27 Ma anche al Tevatron CDF 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 27

28 ALEPH 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 28

29 ALPEH VDET (the upgrade) 2 silicon layers, 40cm long, inner radius 6.3cm, outer radius 11cm 300m Silicon wafers giving thickness of only 0.015X 0 S/N rf = 28:1; z = 17:1 s rf = 12m; s z = 14m 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 29

30 Risoluzione sul parametro d impatto per tracce ricostruite con 2 hits nel rivelatore di vertice (ALEPH) s b 95m 25m p( GeV / c) 1 Senza hit in VDET tracce a 45 GeV/c sb 110m 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 30

31 Risoluzione sulla lunghezza di decadimento con e senza VDET (ALEPH) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 31

32 LEP: Aleph started the game first, immediately followed by the others ALEPH VDETII DELPHI Si Tracker OPAL μvtx3 L3 SMD K.Österberg, Performance of the vertex detectors at LEP2, NIM A435 (1999) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 32

33 Riassunto proprieta del Si Nel silicio puro E g =E c -E v =1.12 ev ed n i =1.45x10 10 cm -3 a temperatura ambiente. Nei silici drogati (n o p) anche compensati (n=nd-na) non si riesce a ridurre la densita di portatori al di sotto di cm -3 In un silicio di superficie 1cm 2 e spessore 300m abbiamo 4.5x10 8 portatori di carica, ma una particella al minimo (MIP) crea circa 2.4x10 4 coppie e-h S/N~10-4 impossibile vedere un segnale. Il controllo del leakage non e possibile con il drogaggio uniforme Si può migliorare la situazione raffreddando il silicio (non molto pratico) o svuotandolo (depleting) nella regione di svuotamento o di carica spaziale la densita di portatori liberi e molto ridotta 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 33

34 Fabrication Key to use of Si is the processing Photolithography Photoresist forms a layer a few microns thick in 30s Organic Photoresist usually spun on 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 34

35 Patterning Photoresist exposed using a mask Mask contains the design and is produced with e- beam lithography feature size down to 0.25microns Negative or Positive In the following slides negative process shown (yellow mask region exposed to light) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 35

36 Etching Negative Process Chemical etch exposed part unaffected by etch 1 Dark photoresist protect the region underneath Exposed pattern may be removed later second etch 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 36

37 Example: Aluminium line Deposizione Alluminio Deposizione Fotoresist Esposizione pattern su fotoresist Rimozione: resist, Alluminio non ricoperto, resist residuo 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 37

38 Fabrication steps Nella fabbricazione del silicio utilizzato per rivelatori e fondamentale il controllo del livello di impurezze atomi/cm 3,drogaggio /cm 3 impurezze al di sotto di 1 parte in Normalmente il p + è più drogato dell n. Valori tipici di drogaggio sono: /cm 3 (n) e /cm 3 (p) (molto minori che nei circuiti integrati e diodi o transistor, nei quali la concentrazione è ~ 10 17(18) /cm 3 ) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 38

39 Simple Strip Detector Oxide passivation Windows Doping B As Al Metallization Al patterning Rear Contact SiO 2 n+ p+ Al 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 39

40 2D strips Al Si 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 40

41 Risoluzione (90 0 ) Lettura digitale (SI/NO) Distribuzione uniforme nell area sottesa da una striscia s Probabilita di avere ( =x mis -x inc ), con illuminazione uniforme Divisione di carica con lettura analogica p 12 -P/2 pitch +P/2 2 p p / NF s Permette di avere S N buone 12 risoluzioni senza divergere con i canali di lettura 2 2 N F strisce flottanti pitch 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 41

42 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 42

43 Rivelatori a doppia faccia Si raccolgono sia buche che elettroni Minor materiale a parita di informazioni Maggiore complessita tecnica Maggior costo Non basta suddividere l elettrodo sul lato posteriore a causa dell accumulo di carica superficiale n n+ Soluzione sviluppata a Pisa ( 86): strip p+ per interrompere lo strato di accumulazione di e- che cortocircuiterebbe tutte le strip n+ p-stops 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 43

44 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 44

45 Applicazione per CPV. Es : Babar &Belle CPV in the interference decay-mixing: e f f q p m 0 e A A f f For example: decays to CP eigenstates t ( 4s) B B One B decays into CP state es: J/ Y Ks, the other aloows identification via flavour of being particle or antiparticle dg Asymmetric machine for large boost Time decay measurement Identification of flavour dt 0 0 P phys fcp dg dt Pphys fcp 0 P f dg dt P f f CP 0 dg dt phys CP phys f CP CP 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 45

46 Experimental ingredients: optimized for time dependent CP asymmetries - e bg (4S) = s + e Coherent BB pair t B 0 B 0 z bg z B tag 1 c B rec z Start the Clock K 0 K s Flavor Tagging Tag vertex reconstruction p J/Y p Exclusive B Meson and Vertex Reconstruction ERICE 29 August 7 September 2003 From Quarks Holes Marcello A. Giorgi 46

47 SVT Module / Layer: L 1-2 : 6 L 3 : 6 L 4A+B: L 5A+B: /25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 47

48 Trackers for the B-factories: the BaBar Silicon Vertex Tracker 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 48

49 B-factories primary goal: - Study of CP asymmetries in B decays (Branching Ratios ~ ) - Overconstrain CKM matrix parameters Physics Requirements Main SVT physics requirements: - SVT standalone tracking for p t < 120 MeV/c with high efficiency - Single vertex resolution along z-axis better than 80 m (<z> of B mesons about 250 m) - Radiation hard up to 2 Mrad 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 49

50 Performance hit resolution TDR target for perpendicular tracks p > 1 GeV: Layer m Layer m 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 50

51 Performance hit efficiency Hit efficiency is typically 98% Slow pion efficiency > 70% for p t >80 MeV/c 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 51

52 Performance de/dx Use pulse height measurements to determine ionization de/dx 2 s separation between kaon and pions up to momentum of 500 MeV/c and between kaons and protons up to 1 GeV/c Risultato : Misura di, b e g del triangolo di unitarieta 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 52

53 Great success of BaBar and Belle Sides and angles only angles 2 nd workshop on SuperB 16.03,2006 LNF Marcello A Giorgi 53

54 Now CDF :SVXII (double side as in the old report 1981) 10.6 cm 2.5 cm y x Note wedge symmetry 5 double sided layers Z 5 axial + 3 x 90 o, 2 x 1.2 o Very compact Tight alignment tolerances For the trigger Very symmetric 12 fold in F 6 barrels in Z 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 54

55 SVXII Ladders Layer 1 Quarter Ladder Jumper Silicon Sensors chips Hybrids (phi and z sides) SVXII Barrels 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 55

56 ISL Intermediate Silicon Layer One central ( h <1) layer Link tracks from COT to SVXII Two forward (1< h <2) layers (1.9 m long) Si-tracking in forward regions (COT stops at 1) Simpler design Not used on the trigger (relaxed alignment) Hybrids mounted OFF silicon A single double-sided silicon sensor flavour 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 56

57 ISL Construction 1.9 m 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 57

58 Rivelatore a silicio Run Ia Primo rivelatore di questo tipo ad un collider adronico Grosso contributo italiano 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 58

59 COT L1 tracking trigger Offline track XFT Efficiency curve: XFT cut at P T = 1.5 GeV/c XFT: L1 trigger on tracks full design resolution p T /p 2 T = 1.8% (GeV -1 ) f = 9 mrad 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 59

60 L2 SVT trigger 8 VME crates Find tracks in Si in 20 s with offline accuracy Online track impact param. s=48 m Secondary VerTex L2 trigger Online fit of primary Vtx Beam tilt aligned Observed D resolution 48 m (33 m beam spot transverse size) Efficiency 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 60

61 Example of b production event 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 61

62 Segnature per analisi del top Leptoni Elettroni Muoni Getti adronici Energia mancante B-tagging 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 62

63 Esempio di produzione di top Jet 1 MET Jet 2 Jet 3 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 63

64 (à la SLD) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 64

65 (à la ATLAS) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 65

66 Gatti& Rehak z 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 66

67 The 3-D device Promising future (Fnal, INFN:Bo,Pi,Pv,Ts) Co-axial detector Arrayed together Micron scale USE Latest MEM techniques Pixel device Readout each p+ column Strip device Connect columns together 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 67

68 Operation of 3D SiO 2 +ve -ve +ve -ve -ve -ve p + h + h + Bulk n E e - e - W 2D W 3D Carriers swept horizontally Travers short distance between electrodes E n + Equal detectors thickness W 2D >>W 3D +ve Carriers drift total thickness of material Proposed by S.Parker, Nucl. Instr. And Meth. A 395 pp (1997). 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 68

69 Advantages of 3D If electrodes are close Low full depletion bias Low collection distances Thickness NOT related to collection distance No charge spreading Fast charge sweep out 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 69

70 CMOS MAPS Use epitaxial layer of CMOS low-resistivity substrate to collect charge (thermal diffusion) Potential for low cost and very small thickness (reduced substrate). Radiation hard if using sub-micron CMOS process Promising future : many groups: Strasbourg, RAL, (INFN:Bo,Pi,Pv,Ts)+ Low power-consumption (circuitry active only during read-out) Until now: miniscule pixel size (a few um) prevents usage in large system 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 70

71 The trackers were also upgraded during the lifetime of the experiments detectors (all s-s) 288 detectors (all s-s) 288 detectors (96 s-s, 192 d-s) readout channels readout channels readout channels From A. Zalewska 888 detectors, readout channels: 736 strip detectors with readout channels pixels 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 71

72 The trackers were also upgraded during the lifetime of the experiments detectors (all s-s) 288 detectors (all s-s) 288 detectors (96 s-s, 192 d-s) readout channels readout channels readout channels From A. Zalewska 888 detectors, readout channels: 736 strip detectors with readout channels pixels 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 72

73 The trackers were also upgraded during the lifetime of the experiments detectors (all s-s) 288 detectors (all s-s) 288 detectors (96 s-s, 192 d-s) readout channels readout channels readout channels From A. Zalewska 888 detectors, readout channels: 736 strip detectors with readout channels pixels 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 73

74 Large Silicon Detector Systems. LEP Tevatron LHC Whoops P.Collins, ICHEP /25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 74

75 Back Up 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 75

76 Fabrication Tricks for low leakage currents low temperature processing simple, cheap marginal activation of implants, can t use IC tech gettering very effective at removal of contaminants complex 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 76

77 V Sorgenti di rumore R Schema di lettura Det C D I L P peaking time Shot Noise ENC I L q P Andamento con p Thermal Noise ENC kt R P Preamplifier Noise ENC a b b 1 P 10 30e / pf 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 77 C D

78 Perche il silicio per la tracciatura? Permette elevata segmentazione e precisione di pochi um sul punto Alta velocita (raccolta di carica in ~10 ns) Bassa energia (3.6 ev) per creare coppia elettrone- lacuna (~30 ev gas) Alta densita e numero atomico: g / cm de/ dxmin 1.66MeV / g cm rilascio di energia in 300 um di Si ~ e-h Solido e compatto 2 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 78

79 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 79

80 Densita di portatori in semiconduttori drogati Legge di azione di massa sempre valida n p=n i 2 Livello di Fermi nei semiconduttori drogati si sposta verso Ec(conduction) (tipo n) o verso Ev (valence) (tipo p): n=ni exp[(e F -Ei)/kT] p=ni exp[(ei-e F )/kt] con Ei livello di Fermi intrinseco a meta del gap tra bande val. Conduz. Assunzioni: Semiconduttori tipo n: Livelli donori tutti ionizzati n=n D =portatori maggioritari n=elettroni in b. conduzione, N D =densita di drogante donore Densita di lacune (portatori di minoranza) p=n i2 /N D Semiconduttori tipo p: Livelli accettori tutti occupati p=n A =portatori maggioritari p=lacune in b. valenza, N A =densita di drogante accettore Densita di elettroni (portatori di minoranza) n=n i2 / N A 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 80

81 Riassunto proprieta del Si Nel silicio puro E g =E c -E v =1.12 ev ed n i =1.45x10 10 cm -3 a temperatura ambiente. Nei silici drogati (n o p) anche compensati (n=nd-na) non si riesce a ridurre la densita di portatori al di sotto di cm -3 In un silicio di superficie 1cm 2 e spessore 300m abbiamo 4.5x10 8 portatori di carica, ma una particella al minimo (MIP) crea circa 2.4x10 4 coppie e-h S/N~10-4 impossibile vedere un segnale. Il controllo del leakage non e possibile con il drogaggio uniforme Si può migliorare la situazione raffreddando il silicio (non molto pratico) o svuotandolo (depleting) nella regione di svuotamento o di carica spaziale la densita di portatori liberi e molto ridotta 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 81

82 The timescale of evolution H. Sadrozinski, Application of Silicon Detectors, IEEE Trans NS-48, nr. 4 (2001), 933 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 82

83 Gli elettroni diffondono nel p, le lacune nell n si crea una differenza di potenziale la diffusione si ferma Regione di svuotamento non ci sono portatori di carica liberi. Nessuna carica libera nella regione di svuotamento (A. Peisert, Instrumentation In High Energy Physics, World Scientific) 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 83

Complemento alle Esercitazione sui Rivelatori al Silicio

Complemento alle Esercitazione sui Rivelatori al Silicio Complemento alle Esercitazione sui Rivelatori al Silicio 12-14 Nov. 2007 Particelle I (liberamente tratto dal Seminario di G.Rizzo) 1 Applicazione del Si cometarghetta Attiva UN TELESCOPIO DI RIVELATORI,

Dettagli

Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte)

Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte) Rivelatori a semiconduttore nella fisica di Sapore (I Parte) Marcello A Giorgi Villa Gualino25-26,02,2010 2/25/2010 M.A.Giorgi Villa Gualino 1 Outline Motivazioni Inizio dell avventura Principio di funzionamento

Dettagli

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in :

RIVELATORI A SEMICONDUTTORE. Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : Dal punto di vista della conducibilità elettrica i materiali si possono classificare in : (a) Metalli: banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) sono sovrapposte (E g = 0 ev) (b) Semiconduttori:

Dettagli

Processo di Fabbricazione

Processo di Fabbricazione Progettazione Microelettronica Processo di Fabbricazione 1 Processo CMOS tradizionale 2 Un moderno processo CMOS gate-oxide TiSi 2 AlCu Tungsten SiO 2 n+ p-well p-epi poly n-well p+ SiO 2 p+ Processo CMOS

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA

IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA IL FOTOVOLTAICO E L ARCHITETTURA Prof. Paolo ZAZZINI Ing. Nicola SIMIONATO COME FUNZIONA UNA CELLA FOTOVOLTAICA EFFETTO FOTOVOLTAICO: Un flusso luminoso che incide su un materiale semiconduttore opportunamente

Dettagli

Studio del decadimento B s φφ emisuradelsuobranching r

Studio del decadimento B s φφ emisuradelsuobranching r Studio del decadimento B s φφ e misura del suo branching ratio acdfii Relatore Correlatore dott.ssa Anna Maria Zanetti dott. Marco Rescigno Giovedì, 18 Dicembre (pag 1) Scopo dell analisi Lo scopo dell

Dettagli

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti

LA GIUNZIONE PN. Sulla base delle proprietà elettriche i materiali si classificano in: conduttori semiconduttori isolanti LA GIUNZIONE PN Sulla base delle proprietà chimiche e della teoria di Bohr sulla struttura dell atomo (nucleo costituito da protoni e orbitali via via più esterni in cui si distribuiscono gli elettroni),

Dettagli

A. Di Mauro (CERN) Italia al CERN, 10/10/14

A. Di Mauro (CERN) Italia al CERN, 10/10/14 A. Di Mauro (CERN) Italia al CERN, 10/10/14 Alcune defnizioni RIVELATORE E un dispositivo che conta, traccia o identifica le particelle prodotte dai decadimenti radioattivi, dalle radiazioni cosmiche o

Dettagli

Camere a deriva di silicio per ALICE

Camere a deriva di silicio per ALICE Camere a deriva di silicio per ALICE Alexander Rashevsky INFN, Sezione di Trieste, Via A. Valerio 2, I-34127 Trieste, Italy Due strati cilindrici dell ITS sono equipaggiati con le camere a deriva Silicon

Dettagli

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico

IL DIODO. Il moltiplicatore di tensione: Cockroft-Walton Transiente Stato stazionario Alta impedenza di carico IL DIODO RIASSUNTO: Semiconduttori Drogaggio N e P La giunzione p-n Diodo polarizzato in diretta/inversa Caratteristica I(V) Raddrizzatori a singola semionda a doppia semionda Il moltiplicatore di tensione:

Dettagli

il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Proposte di Tesi di Laurea presso il

il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Proposte di Tesi di Laurea presso il Proposte di Tesi di Laurea presso il il gruppo CDF di Roma al Fermilab di Chicago Carlo Dionisi Dipartimento di Fisica Univ. di Roma La Sapienza INFN Sezione di Roma Dove si trova Fermilab? Cosa e' Fermilab?

Dettagli

Il rivelatore a PIXEL di ATLAS

Il rivelatore a PIXEL di ATLAS ATLAS Il rivelatore a PIXEL di ATLAS Rivelatori traccianti Pixel detector Costruzione/installazione del detector E adesso? Claudia Gemme INFN-Genova 11/15/2007 M.Nessi Un rivelatore per LHC I rivelatori

Dettagli

Polimeri semiconduttori negli OLED

Polimeri semiconduttori negli OLED Polimeri semiconduttori negli OLED Nella figura viene mostrato uno schema di funzionamento di un Organic Light Emitting Diode (OLED). Il catodo e formato da un elettrodo di Alluminio (Magnesio o Calcio)

Dettagli

I semiconduttori Semiconduttori intrinseci

I semiconduttori Semiconduttori intrinseci I semiconduttori Semiconduttori intrinseci I semiconduttori naturali usati per la produzione di dispositivi elettronici sono stati per molti anni il silicio e il germanio. Il germanio è andato, con il

Dettagli

Progetto Luce. Come catturare l energia della luce solare

Progetto Luce. Come catturare l energia della luce solare Progetto Luce Come catturare l energia della luce solare Luce - Energia Tutta l energia disponibile sulla terra ci proviene dal sole Il sole emette energia come un corpo nero Solo una parte di questa energia

Dettagli

Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE

Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE III Workshop Fisica di Atlas e CMS Allinemento, stato dell'attivita' e impatto sui primi dati per Atlas e CMS DISCUSSIONE G. Cerminara (Universita' ed INFN Torino) M. Della Pietra (Universita' ed INFN

Dettagli

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata

I.P.S.I.A. Di BOCCHIGLIERO. ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- Materia: Telecomunicazioni. prof. Ing. Zumpano Luigi. Filippelli Maria Fortunata I..S.I.A. Di BOCCHIGLIERO a.s. 2010/2011 -classe III- Materia: Telecomunicazioni ---- Fotoemettitori e Fotorivelatori ---- alunna Filippelli Maria Fortunata prof. Ing. Zumpano Luigi Fotoemettitori e fotorivelatori

Dettagli

Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II A.A. 2011/2012. Lorenzo Pagnanini. Tutor: Dott. Paolo Valente

Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II A.A. 2011/2012. Lorenzo Pagnanini. Tutor: Dott. Paolo Valente Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II A.A. 2011/2012 Lorenzo Pagnanini Tutor: Dott. Paolo Valente Università La Sapienza 15 giugno 2012 SPS 2 FLAVOR CHANGING NEUTRAL CURRENT DIAGRAMMI DI FEYNMAN AL

Dettagli

Accoppiamento con fermioni e bosoni di gauge Rapporti di decadimento Ricerca dell Higgs a LHC

Accoppiamento con fermioni e bosoni di gauge Rapporti di decadimento Ricerca dell Higgs a LHC Accoppiamento con fermioni e bosoni di gauge Rapporti di decadimento Ricerca dell Higgs al Lep Ricerca dell Higgs a LHC 0 Accoppiamento dell Higgs con W e Z Lagrangiana elettrodebole invariante per trasformazione

Dettagli

Risultati recenti della collaborazione BABAR Alberto Lusiani

Risultati recenti della collaborazione BABAR Alberto Lusiani Risultati recenti della collaborazione BABAR Alberto Lusiani INFN and Scuola Normale Superiore Pisa Introduzione la collaborazione BABAR ha come scopo primario la misura della violazione di CP nei mesoni

Dettagli

TREDI. Luciano Bosisio INFN Trieste. Maurizio Boscardin ITC-irst Trento

TREDI. Luciano Bosisio INFN Trieste. Maurizio Boscardin ITC-irst Trento Luciano Bosisio INFN Trieste Maurizio Boscardin ITC-irst Trento Obiettivo: TREDI Sviluppo di tecnologie di fabbricazione e soluzioni progettuali per la realizzazione di rivelatori al silicio a struttura

Dettagli

Lezione 22 Trigger. Trigger: seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato.

Lezione 22 Trigger. Trigger: seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato. : seleziona gli eventi interessanti fra tutte le collisioni. Decide se l evento deve essere letto ed immagazzinato. Sistema di acquisizione dati (DAQ): raccoglie i dati prodotti dall apparato e li immagazzina

Dettagli

I Fotodiodi. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Elettronica e Telecomunicazioni

I Fotodiodi. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Elettronica e Telecomunicazioni I Fotodiodi Il Fotodiodo Il fotodiodo è un particolare diodo che funziona come sensore ottico. Rizzo Salvatore Sebastiano V B Struttura del fotodiodo Un fotodiodo fondamentalmente è simile ad un diodo

Dettagli

A Thin Silicon Pixel Tracker for the Mu3e Experiment

A Thin Silicon Pixel Tracker for the Mu3e Experiment A Thin Silicon Pixel Tracker for the Mu3e Experiment Adrian Herkert on behalf of the Mu3e collaboration Physics Institute Heidelberg 29.03.2017 The Mu3e Experiment Search for the decay µ + e + e e + Standard

Dettagli

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015 DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 26 Gennaio 2015 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore bipolare n + pn con N Abase = N Dcollettore = 10 16 cm 3, µ n = 0.09 m 2 /Vs, µ p = 0.035 m 2 /Vs, τ n = τ p = 10 6 s, S=1

Dettagli

Principi fisici di funzionamento di una cella fotovoltaica

Principi fisici di funzionamento di una cella fotovoltaica Principi fisici di funzionamento di una cella fotovoltaica L'effetto fotoelettrico I materiali, a seconda della loro attitudine alla conduzione della corrente, vengono suddivisi in conduttori, semiconduttori

Dettagli

Misura della frequenza di oscillazione B s -B s a CDF

Misura della frequenza di oscillazione B s -B s a CDF Misura della frequenza di 0 0 Massimo Casarsa Oscillazioni materia-antimateria antimateria Indotte dall interazione debole nel caso dei mesoni K e B neutri. Sistema dei mesoni B s neutri: B s = (bs), B

Dettagli

Bs a CDF II. Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II - Prof. Carlo Dionisi Supervisor: Marco Rescigno Studente: Lorenzo Placidi.

Bs a CDF II. Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II - Prof. Carlo Dionisi Supervisor: Marco Rescigno Studente: Lorenzo Placidi. Bs a CDF II Dionisi Supervisor: Marco Rescigno Carlo Studente: Lorenzo Placidi 24 Giugno 2009 Bs a CDF II 1/32 Sommario 1 Caratteristiche collider Tevatron Produzione bb 2 Il detector CDF II 3 Selezione

Dettagli

Rivelatori a semiconduttore

Rivelatori a semiconduttore Rivelatori a semiconduttore e loro impiego nella fisica nucleare e subnucleare Caratteristiche Alta densità (1000 x gas) dimensioni compatte, diversi formati per adattarsi alle richieste sperimentali Eccellente

Dettagli

Laboratorio di Elettronica

Laboratorio di Elettronica Laboratorio di Elettronica a.a. 2008-2009 Come nasce un circuito integrato Ing. Carmine Abbate e-mail: c.abbate@unicas.it webuser.unicas.it/elettronica PROGETTISTA Fabbricazione di un circuito integrato:

Dettagli

RD50 Sviluppo di rivelatori a semiconduttore resistenti alla radiazione

RD50 Sviluppo di rivelatori a semiconduttore resistenti alla radiazione Sviluppo di rivelatori a semiconduttore resistenti alla radiazione Anna Macchiolo Università degli Studi di Firenze e INFN Firenze in rappresentanza della Collaborazione RD50 (http://rd50.web.cern.ch/rd50/)

Dettagli

Appendice E - Appendix E PANNELLI FOTOVOLTAICI - PHOTOVOLTAIC PANELS

Appendice E - Appendix E PANNELLI FOTOVOLTAICI - PHOTOVOLTAIC PANELS Appendice E - Appendix E PANNELLI FOTOVOLTAICI - PHOTOVOLTAIC PANELS I sistemi mod. i-léd SOLAR permettono di alimentare un carico sia in bassa tensione 12-24V DC, sia a 230v AC, tramite alimentazione

Dettagli

Particle Detectors. Lecture 16 05/05/15. a.a Emanuele Fiandrini

Particle Detectors. Lecture 16 05/05/15. a.a Emanuele Fiandrini Particle Detectors Lecture 16 05/05/15 a.a. 2015-2016 Emanuele Fiandrini 1 Rivelatori a stato solido In fisica subnucleare si sono iniziati ad usare come rivelatori di posizione da meta degli anni 80 circa.

Dettagli

Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali

Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali Le celle solari ad arseniuro di gallio per applicazioni spaziali Carlo Flores AEI Giornata di Studio 2/12/2004 1 La cella solare Le cella solare è un dispositivo a semiconduttore in cui una giunzione converte

Dettagli

Advanced Readout CMOS Architectures with Depleted Integrated sensor Arrays ARCADIA. Programma di attività e preventivo di spesa Sezione di Pavia

Advanced Readout CMOS Architectures with Depleted Integrated sensor Arrays ARCADIA. Programma di attività e preventivo di spesa Sezione di Pavia Advanced Readout CMOS Architectures with Depleted Integrated sensor Arrays ARCADIA Programma di attività e preventivo di spesa Sezione di Pavia Resp. Naz.: Manuel Dionisio Da Rocha Rolo Resp. Loc.: Gianluca

Dettagli

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro

Consumo di Potenza nell inverter CMOS. Courtesy of Massimo Barbaro Consumo di Potenza nell inverter CMOS Potenza dissipata Le componenti del consumo di potenza sono 3: Potenza statica: è quella dissipata quando l inverter ha ingresso costante, in condizioni di stabilità

Dettagli

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2

CORRENTE ELETTRICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V 2 isolati tra loro V 2 > V 1 V 2 COENTE ELETTICA Intensità e densità di corrente sistema formato da due conduttori carichi a potenziali V 1 e V isolati tra loro V > V 1 V V 1 Li colleghiamo mediante un conduttore Fase transitoria: sotto

Dettagli

Algoritmi di trigger ad alto livello per l'identificazione di jet con b con il rivelatore CMS a LHC

Algoritmi di trigger ad alto livello per l'identificazione di jet con b con il rivelatore CMS a LHC Algoritmi di trigger ad alto livello per l'identificazione di jet con b con il rivelatore CMS a LHC Riccardo Ranieri Collaborazione CMS INFN and Università di Firenze LXXXVIII Congresso Nazionale Società

Dettagli

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse:

RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI. Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: RIVELAZIONE DELLE RADIAZIONI IONIZZANTI Nelle tecniche di rivelazione delle radiazioni ionizzanti le grandezze da rivelare possono essere diverse: -Fluenza di particelle -Fluenza di energia -Informazioni

Dettagli

CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO

CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO CAMERE A IONIZZAZIONE A STATO SOLIDO Di principio, degli elettrodi depositati su un cristallo isolante consentono di realizzare un contatore a ionizzazione. Rispetto al gas: Piu denso piu sottile (300

Dettagli

Studi di produzione delle J/psi in CMS

Studi di produzione delle J/psi in CMS Studi di produzione delle J/psi in CMS (work in progress!) Aafke Kraan Introduzione/motivazione Mechanismi di produzione J/psi allʼlhc Osservabili Selezione e ricostruzione dei J/psi Studi di fondo J/psi

Dettagli

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica

Correnti e circuiti a corrente continua. La corrente elettrica Correnti e circuiti a corrente continua La corrente elettrica Corrente elettrica: carica che fluisce attraverso la sezione di un conduttore in una unità di tempo Q t Q lim t 0 t ntensità di corrente media

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE. Studio e caratterizzazione di rivelatori a deriva di silicio per applicazioni spaziali, AtmoCube

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE. Studio e caratterizzazione di rivelatori a deriva di silicio per applicazioni spaziali, AtmoCube UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRIESTE FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI Tesi di laurea in FISICA Studio e caratterizzazione di rivelatori a deriva di silicio per applicazioni spaziali, AtmoCube

Dettagli

Misure di.. FORZA. P = F v

Misure di.. FORZA. P = F v Misure di.. FORZA In FISICA prodotto di una massa per una F = m a accelerazione In FISIOLOGIA capacità di vincere una resistenza o di opporsi ad essa attraverso una contrazione muscolare POTENZA P = F

Dettagli

Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore. Monica Scaringella

Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore. Monica Scaringella Caratterizzazione di rivelatori di radiazione a semiconduttore Monica Scaringella SOMMARIO Principio di funzionamento di un rivelatore Applicazioni e ambiente di lavoro: Rivelatori di particelle a silicio

Dettagli

TRANSISTOR DI POTENZA

TRANSISTOR DI POTENZA TRANSISTOR DI POTENZA Caratteristiche essenziali: - bassa resistenza R on - elevata frequenza di commutazione - elevata impedenza di ingresso - stabilità termica (bassa resistenza termica) - funzionamento

Dettagli

Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole

Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole Corso avanzato di fisica del Modello Standard e di nuova fisica alla scala elettrodebole Lezione #4 Ricerca del bosone di Higgs a LHC Ricerca dell'higgs a LHC E CM = 7 TeV L max = 3.59 10 32 cm -2 sec

Dettagli

Sensori termici. Caratterizzazione dei sensori termici: principio di funzionamento e grandezza misurata

Sensori termici. Caratterizzazione dei sensori termici: principio di funzionamento e grandezza misurata Sensori termici Caratterizzazione dei sensori termici: principio di funzionamento e grandezza misurata 1. Il trasferimento di calore 2. Equivalenti elettrici dei parametri termici 3. La misura di temperatura

Dettagli

1. Diodi. figura 1. figura 2

1. Diodi. figura 1. figura 2 1. Diodi 1.1. Funzionamento 1.1.1. Drogaggio 1.1.2. Campo elettrico di buil-in 1.1.3. Larghezza della zona di svuotamento 1.1.4. Curve caratteristiche Polarizzazione Polarizzazione diretta Polarizzazione

Dettagli

di Higgs a LHC b-tagging per la ricerca Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Andrea Bocci

di Higgs a LHC b-tagging per la ricerca Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Andrea Bocci b-tagging per la ricerca di Higgs a LHC Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Pavia Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Sommario - b-tagging per la ricerca del bosone di Higgs - Caratteristiche degli

Dettagli

Funzionamento di un rivelatore a LEP

Funzionamento di un rivelatore a LEP Funzionamento di un rivelatore a LEP ν µ ± non in scala γ π ± e ± π γ e + SMD e TEC - Calo e.m. Calo hadr. µ ± Magnete µ + ν e non rivelata Estratto da presentazioni di Paolo Bagnaia - Roma I/Marisa Valdata

Dettagli

Per questo motivo negli accelerometri : ζ=0.67

Per questo motivo negli accelerometri : ζ=0.67 Accelerometri Funzione di trasferimento: Accelerazione da misurare W(s) Spostamento relativo tra massa sismica e base di fissaggio dell accelerometro 1 Diff.Spostamento( s ) W ( s) = = AccelerazioneBase(

Dettagli

Scala di un telescopio

Scala di un telescopio Scala di un telescopio Esprime la corrispondenza fra la separazione lineare (cm, mm) sul piano focale del telescopio e la separazione angolare (gradi, primi, secondi) in cielo Normalmente si esprime in

Dettagli

Fotorivelatori. La prima categoria è rappresentata da fotoresistenze, fotodiodi, fototransistori e CCD

Fotorivelatori. La prima categoria è rappresentata da fotoresistenze, fotodiodi, fototransistori e CCD Fotorivelatori Un fotorivelatore converte un segnale luminoso in in segnale elettrico, cioè tensione o corrente. Essi sono essenzialmente basati su: Fotogenerazione di coppie elettrone-lacuna nei semiconduttori

Dettagli

Fotovoltaico (photovoltaic PV) Impianto SERPA SOLAR da 11 MW, Alentejo, Portogallo

Fotovoltaico (photovoltaic PV) Impianto SERPA SOLAR da 11 MW, Alentejo, Portogallo Fotovoltaico (photovoltaic PV) Impianto SERPA SOLAR da 11 MW, Alentejo, Portogallo Energia Solare Il sole fornisce alla terra luce solare che oltre l atmosfera (sunlight at top of the atmosphere) ha una

Dettagli

Il programma "Summer Student" al Fermilab

Il programma Summer Student al Fermilab Il programma "Summer Student" al Fermilab Giorgio Chiarelli Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Pisa Dove si trova Fermilab? Cosa e' Fermilab? Fermilab è uno dei laboratori nazionali USA per

Dettagli

Programma svolto. Anno Scolastico 2015/16. Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici

Programma svolto. Anno Scolastico 2015/16. Tecnologie e Progettazione di Sistemi Elettrici ed Elettronici I S T I T U T O T E C N I C O I N D U S T R I A L E S T A T A L E G u g l i e l m o M a r c o n i V e r o n a Programma svolto Anno Scolastico 2015/16 A.s.: 2015-16 Docenti: Natali G. Gualtieri Tecnologie

Dettagli

Gas di elettroni in un metallo

Gas di elettroni in un metallo Marco Alvisi, Antonio Licciulli Corso di scienza e ingegneria dei materiali Le proprietà elettriche dei materiali La microelettronica La microelettronica influenza l economia e il vivere sociale delle

Dettagli

Misura della massa del quark Top

Misura della massa del quark Top Misura della massa del quark Top Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II Prof.Dionisi Claudia Tambasco Tutor: Marco Rescigno Tutor: Fabrizio Margaroli La massa del Top Nel 1994 CDF RUN I del Tevatron

Dettagli

Il diodo emettitore di luce e la costante di Planck

Il diodo emettitore di luce e la costante di Planck Progetto A1e Un esperimento in prestito di Lauree Scientifiche G. Rinaudo Dicembre 2005 Il diodo emettitore di luce e la costante di Planck Scopo dell esperimento Indagare il doppio comportamento corpuscolare

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Come non fare un circuito integrato

Come non fare un circuito integrato BJT MOS Come non fare un circuito integrato I transistor non sarebbero isolati. Il substrato di Si con un certo tipo di drogaggio (o n o p) semplicemente cortocircuita tutte le parti di transistor con

Dettagli

ITS ALICE. Confronto fra tecnologia attuale e upgrade. Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino

ITS ALICE. Confronto fra tecnologia attuale e upgrade. Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino ITS ALICE Confronto fra tecnologia attuale e upgrade Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino 2 Produzione di mesoni D in eventi Pb-Pb Obiettivo:

Dettagli

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni

Famiglie logiche. Abbiamo visto come, diversi anni fa, venivano realizzate in concreto le funzioni Famiglie logiche I parametri delle famiglie logiche Livelli di tensione TTL Le correnti di source e di sink Velocità di una famiglia logica Vcc Il consumo Fan-in La densità di integrazione I parametri

Dettagli

Conduttori Semiconduttori Isolanti cm 3. Diamante = = 0.14

Conduttori Semiconduttori Isolanti cm 3. Diamante = = 0.14 30 48 IIB Zn IIIA IVA VA VIA 5 6 7 8 B C N O Boro Carbonio Azoto Ossigeno 13 14 15 16 Alluminio Silicio Fosforo Zolfo 31 32 33 34 Zinco Gallio Germanio Arsenico Selenio Cd Al Si P S Ga Ge As Se 49 50 51

Dettagli

Dispositivi optoelettronici (1)

Dispositivi optoelettronici (1) Dispositivi optoelettronici (1) Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche

Dettagli

Verso il top: B-tagging

Verso il top: B-tagging B-tagging e top 1 Verso il top: B-tagging 2 Sapori pesanti 3 Sapori pesanti Finora abbiamo parlato di partoni in generale (g, q) ma ci sono sostanziali differenti tra i quark piu leggeri (u,d,s) e quelli

Dettagli

Particle Detectors. Lecture 16 03/05/17. a.a Emanuele Fiandrini

Particle Detectors. Lecture 16 03/05/17. a.a Emanuele Fiandrini Particle Detectors Lecture 16 03/05/17 a.a. 2016-2017 Emanuele Fiandrini 1 Rivelatori a stato solido In fisica subnucleare si sono iniziati ad usare come rivelatori di posizione da meta degli anni 80 circa.

Dettagli

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti

APPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti APPUNTI DI OPTOELETTRONICA ad uso degli studenti Guide ottiche integrate Massimo Brenci IROE-CNR Firenze Esempio di guida ottica integrata Propagazione della luce in una guida ottica integrata (vista in

Dettagli

Tecniche di produzione del Silicio. Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone

Tecniche di produzione del Silicio. Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone Tecniche di produzione del Silicio Silicio monocristallino: Processo Czochralski e metodo del floating zone Processo Czochralski Il processo consiste nel sollevamento verticale a bassissima velocità di

Dettagli

SISTEMA COMPLETO DI ILLUMINAZIONE VANO LAMPADA A LED TIPO ILV24 s. COMPARTMENT SYSTEM LIGHTING COMPLETE LED LAMP TYPE ILV24 s

SISTEMA COMPLETO DI ILLUMINAZIONE VANO LAMPADA A LED TIPO ILV24 s. COMPARTMENT SYSTEM LIGHTING COMPLETE LED LAMP TYPE ILV24 s SISTEMA COMPLETO DI ILLUMINAZIONE VANO LAMPADA A LED TIPO ILV24 s COMPARTMENT SYSTEM LIGHTING COMPLETE LED LAMP TYPE ILV24 s Caratteristiche generali Mean features Lampade a bassa tensione (24Vcc) Lamps

Dettagli

l evoluzione dell elettronica

l evoluzione dell elettronica 1904 tubo a vuoto 1968 circuito integrato l evoluzione dell elettronica 1980 integrati VLSI 1947 transistor oggi integrati ULSI 1971 microprocessore diodi transistor tecnologie costruttive grafici, tabelle,

Dettagli

Rivelatori a ionizzazione nel Gas

Rivelatori a ionizzazione nel Gas Rivelatori a ionizzazione nel Gas Rivelatori a Gas V 0 o R filo E(r) a b Elementi di base di un rivelatore a gas proporzionale: contenitore (tipicamente) cilindrico filo al centro del cilindro gas poco

Dettagli

Elettronica T A.A Semiconductor

Elettronica T A.A Semiconductor Semiconductor The Silicon Wafer Sliced wafers Molten Silicon Bath and Czochralski method Single-crystal ingot Seed crystal Diamond saw Important metric: defect density of the base material 10-30 cm diameters,

Dettagli

Il solare fotovoltaico in Italia. Confronto con i dati della Provincia di Brescia

Il solare fotovoltaico in Italia. Confronto con i dati della Provincia di Brescia Il solare fotovoltaico in Italia Confronto con i dati della Provincia di Brescia Perché il solare fotovoltaico? Protocollo di Kyoto: riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (CO 2 ) dell 8% entro

Dettagli

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm

Corrente ele)rica. Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Cariche in movimento e legge di Ohm Corrente ele)rica Nei metalli si possono avere elettroni che si muovono anche velocemente fra un estremo e l altro del metallo, ma la risultante istante

Dettagli

Q t CORRENTI ELETTRICHE

Q t CORRENTI ELETTRICHE CORRENTI ELETTRICHE La corrente elettrica è un flusso di particelle cariche. L intensità di una corrente è definita come la quantità di carica netta che attraversa nell unità di tempo una superficie: I

Dettagli

wafer (100) wafer (110) wafer (111) y x

wafer (100) wafer (110) wafer (111) y x wafer (100) wafer (110) wafer (111) z z z y y y x x x Scanning Electron Microscope (SEM) image - Processi di deposizione di strati sottili di materiali i) Physical Vapor Deposition ii) sputtering A) PROCESSI

Dettagli

Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11

Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11 Rivelatori a ionizzazione nel Gas 17/03/11 17/03/11 Rivelatori a Gas V 0 o R filo E(r) a b Elementi di base di un rivelatore a gas proporzionale: contenitore (tipicamente) cilindrico filo al centro del

Dettagli

Corso di laurea in Fisica applicata. Caratterizzazione elettrica di un rivelatore pad al silicio

Corso di laurea in Fisica applicata. Caratterizzazione elettrica di un rivelatore pad al silicio STMicroelectronics Discrete & Standard ICs Group R&D New Structures Design Group SENSORS Università degli studi di Catania Facoltà di Scienze M.M.N.N.F.F. Dipartimento di Fisica e Astronomia Corso di laurea

Dettagli

CDF e Franco Rimondi. Convegno in memoria di Franco Rimondi Giorgio Bellettini, Bologna, 24 maggio 2013

CDF e Franco Rimondi. Convegno in memoria di Franco Rimondi Giorgio Bellettini, Bologna, 24 maggio 2013 CDF e Franco Rimondi Convegno in memoria di Franco Rimondi Giorgio Bellettini, Bologna, 24 maggio 2013 Le tappe di CDF 1980-1981: Detector Design Report (57 americani, 15 giapponesi, 15 Italiani) 1985:

Dettagli

Esperimenti di Fisica delle Alte Energie

Esperimenti di Fisica delle Alte Energie Periodo didattico : II semestre CFU : 6 Ambito disciplinare : FIS/04 Attività formativa : B (Ambito Microfisico e della struttura della materia) Docente : Prof. M. Valdata Curriculum : Fisica delle Particelle

Dettagli

Fisica del b a CDF CDF. Saverio D Auria University of Glasgow

Fisica del b a CDF CDF. Saverio D Auria University of Glasgow Fisica del b a Saverio D Auria University of Glasgow Fisica del b a Introduzione Rivelatore e Trigger Risultati Run-II: B s e Λ b Vite medie segnali nei vari canali Prospettive Saverio D Auria University

Dettagli

I Silicon PhotoMultipliers come sistema di lettura di calorimetri shashlik

I Silicon PhotoMultipliers come sistema di lettura di calorimetri shashlik I Silicon PhotoMultipliers come sistema di lettura di calorimetri shashlik Alessandro Berra per la collaborazione FACTOR Società Italiana di Fisica Bologna, 20-24 settembre 2010 I Silicon Photomultipliers

Dettagli

Generatore di Forza Elettromotrice

Generatore di Forza Elettromotrice CIRCUITI ELETTRICI Corrente Elettrica 1. La corrente elettrica è un flusso ordinato di carica elettrica. 2. L intensità di corrente elettrica (i) è definita come la quantità di carica che attraversa una

Dettagli

La tracciatura nel trigger di alto livello di CMS Valentina Gori

La tracciatura nel trigger di alto livello di CMS Valentina Gori La tracciatura nel trigger di alto livello di CMS Valentina Gori Dipartimento di Fisica e sezione INFN di Firenze, per la collaborazione CMS. 1 Il tracciatore di CMS Rivelatore a pixel: 66M canali di lettura

Dettagli

FISICA AL LEP G. Passaleva

FISICA AL LEP G. Passaleva FISICA AL LEP G. Passaleva Dottorato di Ricerca in Fisica 2003 Oltre 2000 pubblicazioni su... Fisca adronica Electroweak Fisica γγ QCD Heavy flavours Higgs Fisica del τ Nuove particelle LEP 1989 Primo

Dettagli

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo

I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo I processi di tempra sono condotti sul manufatto finito per generare sforzi residui di compressione in superficie. Vengono sfruttate allo scopo diverse metodologie. 1 La tempra termica (o fisica) si basa

Dettagli

PANDA Collaboration antiproton ANnihilations at DArmstadt. At present a group of 400 physicists from 53 institutions of 17 Countries

PANDA Collaboration antiproton ANnihilations at DArmstadt. At present a group of 400 physicists from 53 institutions of 17 Countries PANDA Collaboration antiproton ANnihilations at DArmstadt At present a group of 400 physicists from 53 institutions of 17 Countries Puzzling questions Quale è l origine del confinamento dei quark? Cosa

Dettagli

Il polo magnetico: simulazione nel tempo

Il polo magnetico: simulazione nel tempo Corso di Elettrotecnica Industriale Professore Paolo Di Barba Il polo magnetico: simulazione nel tempo Anno Accademico 2013/2014 Lo scopo dell esercizio è quello di valutare l andamento del campo magnetico

Dettagli

Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi

Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi Energenia sponsorizza eventi a favore della bioagricoltura e dello sport per ragazzi Via Positano 21, 70014 Conversano (BA) Tel.080 2141618 Fax 080 4952302 WWW.ENERGENIA.NET www.energenia.net 1 EDUCARSI

Dettagli

Discriminazione di eventi da oscillazione di neutrino da eventi con charm in

Discriminazione di eventi da oscillazione di neutrino da eventi con charm in Fisica nucleare e subnucleare II Prof. Carlo Dionisi A.A. 2010/2011 Discriminazione di eventi da oscillazione di neutrino da eventi con charm in Chiara Perrina Tutor: Prof. Giovanni Rosa 21 giugno 2011

Dettagli

Combinazioni serie IL-MIL + MOT

Combinazioni serie IL-MIL + MOT Combinazioni tra riduttori serie IL-MIL e MOT Combined series IL-MIL + MOT reduction units Combinazioni serie IL-MIL + MOT Sono disponibili varie combinazioni tra riduttori a vite senza fine con limitatore

Dettagli

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO

REALTÀ E MODELLI SCHEDA DI LAVORO REALTÀ E MDELLI SCHEDA DI LAVR 1 La mansarda Per ultimare l edificazione di una villetta occorre costruire il tetto a due spioventi sopra la mansarda Come dato di progetto è noto quanto segue: considerata

Dettagli

Tecnologie fondamentali dei circuiti integrati:panoramica

Tecnologie fondamentali dei circuiti integrati:panoramica Tecnologie fondamentali dei circuiti integrati:panoramica Riferimenti Bibliografici: Paolo Spirito Elettronica digitale, Mc Graw Hill Capitolo 2 Zs. M. Kovàcs Vajna Tecnologia planare del silicio I sistemi

Dettagli

Campo elettrico per una carica puntiforme

Campo elettrico per una carica puntiforme Campo elettrico per una carica puntiforme 1 Linee di Campo elettrico A. Pastore Fisica con Elementi di Matematica (O-Z) 2 Esercizio Siano date tre cariche puntiformi positive uguali, fisse nei vertici

Dettagli

Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti:

Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti: Illuminotecnica Sorgenti luminose artificiali Definizioni Una sorgente luminosa artificiale è generalmente costituita da due parti: La lampada L apparecchio illuminante Le lampade, preposte alla conversione

Dettagli

Metodi di datazione di interesse archeologico

Metodi di datazione di interesse archeologico Metodi di datazione di interesse archeologico Radioattività La radioattività, o decadimento radioattivo, è un insieme di processi fisico-nucleari attraverso i quali alcuni nuclei atomici instabili o radioattivi

Dettagli

EAGLE: corso introduttivo

EAGLE: corso introduttivo Prof. Roberto Guerrieri EAGLE: corso introduttivo aromani@deis.unibo.it dgennaretti@deis.unibo.it mnicolini@deis.unibo.it gmedoro@deis.unibo.it Programma Giovedi' 31: Introduzione: progettazione di Circuiti

Dettagli