Ludo-di-dattica e formazione.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Ludo-di-dattica e formazione."

Transcript

1 Ludo-di-dattica e formazione. La teoria del gioco ha raggiunto nel Novecento un grado notevole di complessità sia come teoria che come disegno di attività formativa: se il gioco non educa tutte le capacità della mente, agisce su tutte quelle in cui ha un ruolo l immaginario 1, sviluppando armoniosamente la capacità critica; il gioco fornisce una motivazione autonoma all impegno 2, perché autotelico, ovvero piacevole in sé stesso; l attività ludica abitua, inoltre, a discernere criticamente le figure dei pensieri 3, a cogliere le idee in modo personale 4 ; ad osservare le regole che assicurano la prosecuzione del gioco 5. La formula ludica consente di conseguire fini primari nell educazione del cittadino e dell uomo capace di pensiero critico, contrastando la tendenza alla consunzione del tempo di riflessione imposta dalla società della velocità, delle comunicazioni di massa, della complessa vita di interrelazione nel lavoro e nella vita associata. L utilizzo efficace del metodo ludico ha portato la televisione, e i media in genere, ad una formazione estremamente rapida e completa, che resta però fuori di ogni legislazione di base e di controlli di garanzia. L educazione dell immaginario della televisione generalista 6 indica alla fantasia direzioni obbligate, ignorando scelte e gusti degli utenti. La scuola, invece, potrebbe provare ad educare l immaginario solo rinforzando la propria componente metodologico-formativa non solo informativa- utilizzando correttamente pratiche di gioco. Il problema dei media è per sua natura politico, ma riguarda anche il mondo della formazione perché le strategie ludiche, se portate avanti con successo, si possono adottare anche nell educazione ordinaria, vivacizzando l apprendimenti ed orientandolo verso pratiche più creative: si pensi ai classici giochi di composizione letteraria. E vero che oggi i quiz (sostituiti al tradizionale tema in classe) sembrano andare in direzione opposta: ma è anche vero che le sperimentazioni di scrittura creativa e di sceneggiatura mostrano come sia diffusa la convinzione che la scuola possa più validamente formare l immaginario. Lo strumento culturale della televisione, spesso mezzo dell organizzazione del consenso 7, va integrata con la formazione della 1 L. S. Vigotsky, Il ruolo del gioco nello sviluppo mentale del bambino (1966), in J. Bruner, A. Jolly, K. Sylva (a cura di), Ruolo e sviluppo del comportamento ludico negli animali e nell uomo, vol. IV, Il gioco in un mondo di simboli, tr. it. Armando, Roma E. Conti - G. Staccioli, Di gioco in gioco, IRRSAE, MPI, Firenze G. Petracchi, Il senso del gioco, studi pedagogici e psicologici sul gioco, IRRSAE, MPI, Firenze L. Wittgenstein, Ricerche filosofiche, tr. it. Einaudi, Torino 1967, v. R. Pititto, Wittgenstein e il linguaggio come gioco, in G. Annunziata (a cura di), Il diritto al gioco intelligente, Eurocomp 2000, Napoli Il volume raccoglie gli atti del II e III Convegno sul gioco organizzati dall Osservatorio di Comunicazione Federico II; il primo è in C.Gily Reda (a cura di), Ildiritto al gioco, Palladio, Salerno J. Bruner - A. Jolly - K. Sylva, op. cit., vol. 3, Gioco e realtà sociale. 6 Scrisse J. Mc Gregor sul New York Times che la televisione è la grande occasione mancata del XX secolo: avrebbe potuto diventare il più grande strumento di arricchimento culturale e sociale: si è trasformato in un palcoscenico d avanspettacolo per il divertimento puerile e nel contempo lo sbeffeggiamento degli zoticoni. 7 W. Lippman, L opinione pubblica, tr. it. Donzelli, Roma 1999 (1921), p. 56 e passim. 1

2 mente critica, con il potenziamento della risposta originale dell utente, con una adeguata educazione dell immaginario. Il problema cognitivo dei media deriva all eccessiva la frammentazione dei generi e dei messaggi che ne rendono difficile l interpretazione; al contrario l immaginario è appunto deframmentazione, formazione della creatività come risposta attiva e originale Dare vita ad immagini, figure, parole significa sviluppare la capacità di connettere insieme frammenti particolari riconducendoli all unità. In questo modo il percorso cognitivo sviluppa anche la capacità del discente di esercitare la propria memoria in maniera cosciente. A questo fine si configura come centrale un approccio interdisciplinare che comprenda sia l educazione artistica che quella tecnologica, che aiutino a sviluppare capacità manuali e creative. Risultano altresì centrali l educazione umanistica, rivolta alla formazione del senso critico, e l educazione scientifica che, con una metodologia analitica, miri all individuazione dei problemi e delle loro cause. Le sperimentazioni di attività ludiche sono diffuse ampiamente nel mondo della scuola dell autonomia, si pensi all arte terapia, alla musico terapia, all uso del multimediale, alle pratiche di teatro formativo, alle tante sperimentazioni di gioco dei singoli curricula delle scuole, oppure svolte in orari extracurricolari. Per non dire della cultura dello sport 8 e della diffusione sempre più attiva di ludoteche dedicate ai giovani in cui l intento formativo non lede la spontanea esplicazione dei giochi 9. Metodo di gioco inoltre utilizzano i new media, che mettono a disposizione un materiale vario e divertente per facilitare l apprendimento anche sostituendosi per qualche parte alla tradizionale trasmissione dei saperi. Questa ricerca formativa potrebbe persino sostituire i metodi attuali, se la ricerca pedagogica la incrementasse e la strutturasse in modo adeguato. L educazione multimediali può già contare su biblioteche adeguate: persino un enciclopedia diventa divertente, le lingue e la matematica, materie più ostiche, articolano giochi di conoscenza. Fare musica, disegnare solidi e le loro rotazioni, comporre un testo, sono attività che possono attrarre anche chi non deve studiare. Il computer è uno strumento privilegiato proprio perché dotato di un interfaccia ludica: l immersione si presenta subito come ideazione e messa in prova, una sorta di attività su di uno stage che diventa efficace se programmata con conoscenza del practical reasoning, della logica d azione tipica del teatro 10. Il pensare vi diventa immagine e parole anche nella semplice videoscrittura. I new media possono essere semplicemente adottati, ma vanno comunque resi sinergici al lavoro ordinario dividendo nella programmazione i tempi in cui è più 8 P. Parlebas, Giochi e sports, tr. it. Il Capitello, Torino M. S. Weiss, Culture, Context and Content Analysis, in Noel Dick ed., Games, Sports and Cultures, Berg, Oxford R. Trabona, La ludoteca. Gioco infantile e società, Il Gabbiano, Sezze Romano B. Laurel, Computers as Theatre, Routledge, London : un consiglio utile, ad esempio, è di studiare l efficacia di un percorso di navigazione con una regia dell azione. Un suggerimento utile a non perdersi nella tante vie che il computer e la rete aprono. 2

3 utile il medium libro e quelli in cui lo è il multimediale 11, selezionando i settori delle classi in cui è meglio cambiare il tipo di supporto per ottenere un recupero d interesse da parte di studenti demotivati. L inserimento del multimediale organico alla programmazione consente l individualizzazione dei casi e migliora l efficacia della formazione. In questo itinerario non va sottovalutata l adeguata preparazione di base dello studente che consente di servirsi degli strumenti di ricerca attuali: le ricerche bibliografiche e la ricerca via internet. Ma oltre a ciò, i new media consentono anche una fase creativa, possibile con diverse metodologie: l insegnante può elaborare con gli allievi un prodotto dando questa forma comunicativa alla ricerca, può servirsi della rete per realizzare lavori comuni con scuole vicine e lontane, può elaborare ipertesti con gli allievi, dalla ricerca tradizionale delle schede alla ramificazione digitale. Descriviamo qualche sperimentazione in via d esempio di procedure coronate da successo In diverse sezioni del Circolo didattico di Omegna (dir. L. Lodolo) è in corso la costruzione di ipertesti per raccontare le esperienze dei diversi circoli e la costruzione di videogiochi con le metodologie informatiche dell Office di Windows. L attivazione organica di molti insegnanti in queste scuole, coordinate da Gabriella Strino ha reso possibile in poco tempo passare dall alfabetizzazione dei docenti al computer al lavoro attivo nelle classi. 2. Nel 77 Circolo didattico di Napoli (dir. R. Picardi) un simile percorso attivato da A. Perrotta, ha portato al CdROM su Rodari. Qui la coordinatrice, esperta informatica, ha seguito anche la diversa metodologia di collaborare con studenti con patente europea, nell elaborazione di prototipi di gioco in Tool Book e Director, che potrebbero essere proposti a case di produzione: Gioca con Danny, Virgola (edutainment) e Gioca con Puff, PensieroArteMusica (entertainment) Nell Istituto Galileo Ferraris di Napoli (preside R. Ciotola) Nicola Cotugno ha elaborato con più classi successive un ipertesto sulla sezione aurea attraverso la storia del Partenone, da cui è stato ricavato un gioco a quiz a vari livelli. Qui va segnalata la particolare efficacia possibile alla didattica dei media, che ha stimolato ragazzi esperti di informatica di un istituto tecnico, dove le materie umanistiche non hanno molto spazio, alla costituzione delle schede di approfondimento su vari aspetti della cultura del mondo greco per costituire l ipertesto. Questi esempi si applicano al lavoro quotidiano che si svolge nella scuola, dove il corpo discente è compatto, ma può in modo diverso adattarsi anche al lavoro universitario: basta, ad esempio. Organizzare gli argomenti del corso in una adeguata presentazione in Power Point che rende 11 R. Maragliano, Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza, Bari Sono sperimentazioni seguite dall Osservatorio di Comunicazione Federico II, accenni in immagini sono CdROM. 3

4 agevole la lezione, soprattutto se sono essenziali le immagini 13, e fare di questo materiale il canovaccio di esercizi ipertestuali, di tesine digitali, che ri-operano sul testo inserendo tracciati e ramificazioni concordate 14. In questo modo si addestra l uditorio all uso delle nuove tecnologie e si rende evidente il percorso dalla scrittura all oralità secondaria 15, sviluppando anche un diverso approccio mnemonico ai differenti percorsi formativi. Questi esempi delineano dimensioni di intervento utili per acquisire competenze informatiche e per approfondire nuove metodologie di ricerca e dimostrano che i contenuti creativi non dipendono dai costi e dai livelli di professionalità informatica: team e risorse, necessari per il prodotto che si propone al largo consumo, possono essere secondari per promuovere percorsi che puntano sulla creatività. Giochi digitali sono da considerare i diversi percorsi che in forma ludica si attuano con tecnologia digitale, quindi anche i multimedia interattivi, gli educational (software interattivi, drill and practise, eserciziari, tutorial, simulazioni didattiche, problem solving, opere di consultazione, libri elettronici), cui si aggiungono gli entertainment, i giochi di puro intrattenimento, e gli edutainment, che uniscono alla metodologia di gioco la presenza di un fine ludiforme 16, ovvero formativo. Questi descritti sono tutti giochi digitali perché comportano l immersione nello schermo e la conseguente sinestesia, la sequenza per immagini e citazioni emblematiche, la costruzione attraverso deviazioni ipertestuali, frammentazioni e simboli. Restano diversi percorsi, finalità, modelli di costruzione, soft per cui è opportuna una precisazione di generi. Ma anche gli entertainment, i videogiochi, possono entrare nella didattica ordinaria per approfondirne la conoscenza attraverso una classificazione, dando spunto a discussioni ed integrazioni che aiutino l insegnante a conoscere questo lato dell esperienza dei ragazzi. In ore extracurricolari sono programmabili esperimenti di gioco e l istituzione di una sorta di ludoteca scolastica, che possa essere un alternativa al gioco solitario ed alle sale gioco: l ambiente formativo in cui si procede al gioco costituisce già di per sé un argine a possibili deviazioni. Il gioco a scuola non solo afferma il diritto per tutti a una possibilità di gioco digitale, ma anche stabilisce tra i giocatori un clima di collaborazione e di interesse che agisce in modo speciale sui ragazzi che hanno problemi dislessici o di comportamento e, stranamente, coarta i conflitti 17. Si deve dare importanza ai videogiochi per la loro diffusione e per la loro importanza teorica: se hanno contribuito allo sviluppo delle interfacce, è perché consentono la familiarizzazione al 13 Vedi la lezione su G. Bruno e le immagini nel Cdrom. 14 Ivi si citano esempi del corso di Sociologia delle comunicazioni di massa tenuti da chi scrive all Università di Salerno nel corso di laurea in Scienza dell educazione, nel settore dedicato agli esperti dei processi formativi. 15 Un interessante manuale di applicazioni è di Brenda Danet, Cyberpl@y, communicating on line, Berg, Oxford New York, A. Visalberghi, Esperienza e valutazione, Taylor, Torino 1958, p Dati sperimentali sono nel CdROM. 4

5 computer. E un dato di nascita: proprio il gioco multimediale, quando i computer erano ancora macchinari di grandi dimensioni e di notevole complessità d uso, ha annullato d un colpo le difficoltà facilitando l uso della tastiera. Brenda Laurel ha argomentato che questo si spiega con l immersione nello schermo, che diventa l unico centro dell interesse come nello stage di un teatro, dove non sono discorsi e concetti ad animare la scena ma la logica interna all azione scenica. Allo stesso modo i videogiochi portano al centro dell azione nel modo più convincente, creando un ambiente immersivo 18. Il videogioco familiarizza al computer perché centra il modello del rapporto ludico con il mezzo: contro la complessità delle guide alfabetiche 19, sta l aiuto on line dei videogiochi, che è facilmente comprensibile 20. Quindi, se i bambini capiscono subito la logica del computer, è anche perché vi entrano per gioco. Ma ciò è vero anche per gli adulti: se si alfabetizza portando subito ad un gioco di videoscrittura, si ottengono risultati migliori che studiando il complesso funzionamento del DOS. Per questo, nel videogioco si possono forse avere ulteriori suggerimenti utili per la comprensione dei new media, ritmati come sono nel senso giusto delle navigazioni nello schermo. Dunque la ludo-didattica è già ampiamente praticata nel mondo della scuola e fuori, senza però che vi sia a sostenerla una vera teoria didattica che disegni la nuova dimensione della formazione non come trasmissione di modelli di cultura ma palestra di libertà, gaio sapere. Occorre riflettere sulla morfologia del gioco intelligente, aggettivazione che indica quei giochi che impegnano il giocatore nel superamento dei propri limiti tenendo conto delle strategie e delle regole, l impegno per cui si persevera in un attività liberamente scelta sino al goal, alla soluzione vincente. Perché non tutti i giochi vanno bene per tutti, occorre la guida di un esperto di teoria e tecnica del gioco, di un Maestro di Gioco, come lo chiamava Hermann Hesse, che sappia usare ogni gioco in modo conveniente, orientandolo alla formazione della personalità. Ciò non snatura il gioco: nell ambito dei giochi infantili l esperienza mostra che la presenza dell adulto nuoce al percorso solo se l intervento non segue giuste regole, altrimenti giova 21. Così nei Giochi di Ruolo 22 la presenza di un Master è organica al percorso, come negli sport il Mister. 18 Brenda Laurel, op. cit. 19 le guide vanno concepite col practical reasoning, con una logica teatrale di azione, supponendo l iter possibile di una problematica, sceneggiandolo e fornendo le risposte in base a questo. Ibidem 20 Enrico Pacciani, L officina dei videogiochi, Luca Toschi, Manuale del CRAIAT, atti del Convegno tenutosi nel 97, Lezioni di videogioco, organizzato da Raffaele Picardi e Luca Toschi., CRAIAT, Firenze Anna Bondioli, Promuovere il gioco di finzione al nido: il ruolo dell adulto in Mimma Noziglia (a cura di), Giocare e pensare, Guerini, Milano Enrico Pacciani:I giochi di ruolo, in Manuale del CRAIAT, cit. Sono la trasformazione del facciamo che io ero..., completata dal narratore, il Maestro. E utilizzato in terapie psichiche e in tutti i casi in cui serve un intervento socializzante. Dungeon e Dragons è stato il primo, seguito da quelli ispirati alla letteratura fantastica di Lovecraft, Pendragon ispirato al ciclo arturiano, Ars Magica su Vampiri e fate. A volte non si usano dadi ma diari, con il meccanismo di preparazione degli attori utilizzato da Strasberg per l Actor s Studio (cfr. Avventura nel castello di Enrico Colobini, Ultima, Pathos di Luca Giuliano). 5

6 Non è la presenza di un fine ulteriore al game che snatura il gioco, ma un intervento che lo vanifichi perché pone fine all illusione, è il Grande che parla da Grande che destituisce di senso la maschera, non snatura il game invece il fatto che lo si organizzi a differenti livelli di complessità, come nei videogiochi. Visalberghi molti anni fa parlò dell introduzione del gioco nell educazione ritenendola possibile con l inquadramento del fine ludico in un fine ludiforme, che tenga presenta nel suo complesso la completezza dell individuo. Il singolo gioco resta in sé compiuto, ma si inquadra nel complesso dei giochi: cioè si alterna, ad opera dell esperto, con altri che lo equilibrano, così che il gioco si mantenga armonico senza incorrere nelle psicosi, nelle malattie di gioco. In questo senso il gioco intelligente può essere ogni gioco se si inserisce in un fine ludiforme, che intende le categorie del gioco e la loro funzione, componendone la regia, costruendo quella forma superiore che disegna l equilibrio della personalità nel suo rapporto con l immaginario. Dal gioco pubblico all utilizzo ludico del tempo libero, dai viaggi ai giochi in borsa, nella società odierna prevale una dimensione di bricolage, di avventura nella vita associata tipica del gioco, con una mentalità aperta alla possibilità, al progetto ed alla creatività: un acquisto interessante in una società in rapida trasformazione. Il mondo virtuale dell immaginario (sia pure l immagine di una vincita alla lotteria) è protagonista di tutti i progetti, del senso comune, dei modi di aggregazione sociale. Si diffonde l impegno nei giochi tradizionali e virtuali, la spettacolarizzazione riguarda tutto, dalla pubblica carità all informazione; le professioni legate allo spettacolo allettano i giovani come la prospettiva più ambita. E una rivoluzione dell assetto culturale cui il mondo della cultura è impreparato, e, per giunta, è disinteressato. Nella società attuale lo spazio del gioco è dominato da una prospettiva commerciale che segue percorsi di bassa qualità, che tendono a dissolvere il credito degli studi, vanificando nel tempo della vita gli sforzi del mondo della formazione. Battersi per i fini della cultura non vuol dire fortificare la torre d avorio, ma accettare la sfida "Se la scuola non entra in contatto, in ogni ordine di studi, con il mondo mediale dei suoi allievi è condannata a una progressiva marginalità nell'effettivo compito di formare i cittadini di domani. La scuola può essere schiacciata dalla comunicazione, oppure utilizzarla per i processi educativi, avvalendosi degli stessi mezzi che potrebbero emarginarla", mentre si è "collocata sulla difensiva", E. Menduni, Educare alla multimedialità, Giunti, Firenze 2000, p

I libri di testo. Carlo Tarsitani

I libri di testo. Carlo Tarsitani I libri di testo Carlo Tarsitani Premessa Per accedere ai contenuti del sapere scientifico, ai vari livelli di istruzione, si usa comunemente anche un libro di testo. A partire dalla scuola primaria, tutti

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte

Dettagli

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE

Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE Progetto per la promozione della lettura INTRODUZIONE L interesse verso la lettura ed il piacere ad esercitarla sono obiettivi che, ormai da anni, gli insegnanti della scuola primaria di Attimis si prefiggono

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO RIVA 1 PIANO DI STUDIO DI ISTITUTO TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA Secondo le Linee Guida per l elaborazione dei Piani di Studio Provinciali (2012) la TECNOLOGIA, intesa nel suo

Dettagli

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONE TECNOLOGIA - INFORMATICA FINALITA EDUCATIVE La tecnica è la struttura razionale del lavoro, cioè l uso consapevole e finalizzato di mezzi, materiali e procedimenti operativi

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE A. FORMAZIONE PER LA SCUOLA PRIMARIA FORMAZIONE

Dettagli

L intelligenza numerica

L intelligenza numerica L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può

Dettagli

Cos è il Software Didattico

Cos è il Software Didattico Cos è il Software Didattico Per poter utilizzare efficacemente il software didattico è necessario innanzitutto capire che cosa si intende con questo termine e quali sono le sue principali caratteristiche.

Dettagli

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011

I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO. Palermo 9 novembre 2011 I WEBQUEST SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Palermo 9 novembre 2011 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Webquest Attività di indagine guidata sul Web, che richiede la partecipazione attiva degli studenti,

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Gruppo di Ricerca DEAL (Dislessia Evolutiva e Apprendimento delle Lingue) Università Ca Foscari Venezia CORSI DI FORMAZIONE DEAL PRESSO LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Si riporta di seguito l offerta formativa

Dettagli

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive. Magia dell'opera.

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive. Magia dell'opera. Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive Il Barbiere di Siviglia Gioachino Rossini Edizione 2009 L edizione 2009 del progetto Magia dell

Dettagli

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi.

Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. PROGETTO SeT Il ciclo dell informazione Alla ricerca dell algoritmo. Scoprire e formalizzare algoritmi. Scuola media Istituto comprensivo di Fagagna (Udine) Insegnanti referenti: Guerra Annalja, Gianquinto

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE. Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com

Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE. Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com Corso di formazione CORSO DI FORMAZIONE Prof. Marco Scancarello Prof.ssa Carolina Biscossi Email: didatticaelim@gmail.com IL CORSO L utilizzo sempre più frequente delle nuove tecnologie nella vita quotidiana

Dettagli

TEATRO (Percorso interdisciplinare)

TEATRO (Percorso interdisciplinare) TEATRO (Percorso interdisciplinare) PAROLE CHIAVE= Insegnante regista-alunno protagonistamolteplicità di linguaggi-sfondo trasversale Il teatro è arte e con questo linguaggio gli alunni possono avere esperienze

Dettagli

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA

ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO Magistri Intelvesi San Fedele Intelvi (Como) Anno Scolastico 2012-2013 PROGETTO CINEMA Il progetto si propone di avvicinare i ragazzi al mondo del cinema con un approccio ludico

Dettagli

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro

Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro Alternanza scuola e lavoro al Vittorio Veneto un ponte verso il futuro 1 Laboratorio della conoscenza: scuola e lavoro due culture a confronto per la formazione 14 Novembre 2015 Alternanza scuola e lavoro

Dettagli

UN PROGETTO INNOVATIVO PER LA SCUOLA PRIMARIA. SPOSTARE L ATTENZIONE DALL INSEGNAMENTO ALL APPRENDIMENTO, CENTRALITÀ DEL FARE (Problem Based Learning)

UN PROGETTO INNOVATIVO PER LA SCUOLA PRIMARIA. SPOSTARE L ATTENZIONE DALL INSEGNAMENTO ALL APPRENDIMENTO, CENTRALITÀ DEL FARE (Problem Based Learning) INFORMATICA: UN PROGETTO INNOVATIVO PER LA SCUOLA PRIMARIA SPOSTARE L ATTENZIONE DALL INSEGNAMENTO ALL APPRENDIMENTO, CENTRALITÀ DEL FARE (Problem Based Learning) E dunque utilizzare metodologie e strumenti

Dettagli

LE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZABILI NELL E.C.M. REGIONALE METODOLOGIE

LE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZABILI NELL E.C.M. REGIONALE METODOLOGIE LE METODOLOGIE DIDATTICHE UTILIZZABILI NELL E.C.M. REGIONALE METODOLOGIE ANDRAGOGIA (scienza che studia l apprendimento nell adulto) E il corpo delle conoscenze riguardante i discenti adulti in modo parallelo

Dettagli

DIREZIONE DIDATTICA 10 CIRCOLO SCUOLA PRIMARIA SALICETO PANARO MODENA

DIREZIONE DIDATTICA 10 CIRCOLO SCUOLA PRIMARIA SALICETO PANARO MODENA DIREZIONE DIDATTICA 10 CIRCOLO SCUOLA PRIMARIA SALICETO PANARO MODENA Mod. g 2 b - Unità di apprendimento CLASSE: 5^ A TITOLO: Appunti di viaggio: ricordi e racconti delle esperienze della classe Quinta

Dettagli

CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI

CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVELLASCA CORSO DI INFORMATICA PER ADULTI Docente: Ing. ALDO RUSSO 18 novembre 2015 LA PAROLA ALL ESPERTO Il posto dello strumento informatico nella cultura è tale che l educazione

Dettagli

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche

L insegnamento del Laboratorio di Fisica. Alcune considerazioni didattiche L insegnamento del Laboratorio di Fisica Alcune considerazioni didattiche La Fisica nasce come scienza sperimentale, ma è spesso insegnata in modo soltanto teorico. Senza il supporto del laboratorio, si

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016

ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 ISTITUTO COMPRENSIVO DON MILANI Scuola Statale dell Infanzia Bruno Munari 2015-2016 Via di Pontaldo, 2 PRATO tel. 0574 635112 E mail info@donmilani.prato.it Sito web:www.donmilani.prato.gov.it Dirigente

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

LABORATORIO DI INFORMATICA

LABORATORIO DI INFORMATICA - PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO - anno scolastico 2015-2016 Corso: Liceo Linguistico Quadro orario Classe I II Laboratorio di 2 2 LABORATORIO DI INFORMATICA L insegnamento dell informatica nel liceo linguistici

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014

ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Articolazione dell apprendimento Dati identificativi ISTITUTO COMPRENSIVO SASSOFERRATO UNITÁ DI INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO n.1 a.s.2013/2014 Titolo significativo Risolvere i problemi Insegnamenti coinvolti

Dettagli

La valutazione nella didattica per competenze

La valutazione nella didattica per competenze Nella scuola italiana il problema della valutazione delle competenze è particolarmente complesso, infatti la nostra scuola è tradizionalmente basata sulla trasmissione di saperi e saper fare ed ha affrontato

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria

Curricolo di TECNOLOGIA. Scuola Primaria Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di TECNOLOGIA Scuola Primaria Traguardi di competenza classe QUINTA Riconosce e identifica nell ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

Dettagli

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 TECNOLOGIA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 TECNOLOGIA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PROGETTAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME ANNO SCOLASTICO 2012-2013 TECNOLOGIA E compito della tecnologia quello di promuovere nei bambini e nei ragazzi forme di pensiero e atteggiamenti che preparino e sostengano

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale)

Progetto Teatro. (laboratorio teatrale) Progetto Teatro (laboratorio teatrale) A.G.I.A.D. fa teatro Finalità ed obiettivi A chi è rivolto L opera teatrale : Il mago delle formiche giganti La scelta Le finalità A chi si rivolge Aspetto educativo

Dettagli

Cos è la Scuola Galileiana

Cos è la Scuola Galileiana Cos è la Scuola Galileiana Cos è la Scuola Galileiana Cinque anni di eccellenza È la Scuola d eccellenza dell Università di Padova. Un opportunità in più da cogliere per chi si iscrive per la prima volta

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione

Sostegno a Distanza: una fiaba per Angela. Presentazione Presentazione Nella classe 1^ secondaria di1 grado, durante il primo quadrimestre, si è lavorato sul tipo di testo fiaba ed i ragazzi venendo a conoscenza del progetto SAD portato avanti dagli allievi

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI. Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA PRIMARIA SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI Competenza: 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Classe 1 Descrittori Classe 2 Descrittori Classe 3 Descrittori Classe 4 Descrittori

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education

Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education Classe delle lauree magistrali in Teorie e metodologie dell'e-learning e della media education Versione approvata dal CUN OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI I laureati nei corsi di laurea magistrali devono:

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

E-Mail: parentucelli@hotmail.com. http://www.parentucelli.com

E-Mail: parentucelli@hotmail.com. http://www.parentucelli.com 0187610831 E-Mail: parentucelli@hotmail.com http://www.parentucelli.com Gli ambienti Laboratori multimediali Informatico Linguistico Nuove Tecnologie Gli ambienti I Laboratori di Scienze Chimica Biologia

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro!

ADM Associazione Didattica Museale. Progetto Vederci Chiaro! ADM Associazione Didattica Museale Progetto Vederci Chiaro! Chi siamo? Dal 1994 l'adm, Associazione Didattica Museale, è responsabile del Dipartimento dei Servizi Educativi del Museo Civico di Storia Naturale

Dettagli

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06.

La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Lucia Scuteri 30.06. La Dislessia è uno dei disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA» (LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 ) Alla base della dislessia ci sarebbe una comunicazione carente fra le aree cerebrali

Dettagli

C omunicazione E fficace

C omunicazione E fficace C omunicazione E fficace "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto"! Peter Drucker filosofia In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente, il vero valore

Dettagli

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 TECNOLOGIA CLASSE PRIMA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE.

Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 TECNOLOGIA CLASSE PRIMA PRIMARIA TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Istituto Maddalena di Canossa Corso Garibaldi 60-27100 Pavia Scuola dell Infanzia Scuola Primaria Scuola Secondaria di 1 grado Programmazione educativo-didattica anno scolastico 2013-2014 TECNOLOGIA CLASSE

Dettagli

Il progetto classi 2.0

Il progetto classi 2.0 classe classe 2.0 2.0 Didattica innovativa Il progetto classi 2.0 Il progetto Cl@ssi 2.0, attivato nel 2009 dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, ha l obiettivo di promuovere

Dettagli

FILOSOFIA: AUTORI TESTI TEMI

FILOSOFIA: AUTORI TESTI TEMI Un libro di filosofia che legge e interpreta la realtà quotidiana FILOSOFIA: AUTORI TESTI TEMI M. Vegetti L. Fonnesu Il futuro è la nostra materia. www.mondadorieducation.it Piano dell opera M. Vegetti

Dettagli

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINA: TECNOLOGIA SCUOLA PRIMARIA Finalità: Stimolare l attitudine dell'alunno a porre e trattare problemi. Integrare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e sociale. Promuovere forme

Dettagli

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma

Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA. Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma Scuola + 15 PROGETTI DI DIDATTICA INTEGRATA Progetto realizzato da Fondazione Rosselli con il contributo di Fondazione Roma 2 Scuola, tecnologie e innovazione didattica La tecnologia sembra trasformare

Dettagli

SCUOLA DI ORGANIZZAZIONE Modello metodologico e metodologie per la formazione Approccio metodologico Il modello formativo messo a punto e utilizzato dalla Scuola di Studi Socio-economici e Organizzativi

Dettagli

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SIMONE DA CORBETTA PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013 1 Introduzione Il progetto accoglienza nasce dalla convinzione che i primi mesi di lavoro

Dettagli

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dino Cristanini LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE DISPOSIZIONI COME PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMPETENZA FAVORIRE

Dettagli

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE

IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE Laboratorio in classe: tra forme e numeri GRUPPO FRAZIONI - CLASSI SECONDE DELLA SCUOLA PRIMARIA Docenti: Lidia Abate, Anna Maria Radaelli, Loredana Raffa. IMMAGINANDO QUELLO CHE NON SI VEDE 1. UNA FIABA

Dettagli

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Insegnare con il blog. Materiale tratto da: Insegnare con il blog Materiale tratto da: Weblog La parola "blog" nasce dalla contrazione del termine anglosassone "weblog" che, letteralmente, significa "traccia nella rete". Il blog infatti rappresenta

Dettagli

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice

Psicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche

Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosof iche Corso di Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche Preside della Facoltà di Filosofia: Prof. Roberto Mordacci PRESENTAZIONE La Laurea Magistrale in Scienze

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive

Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive Storia dell opera, arti e mestieri del teatro, educazione al canto, laboratori di drammaturgia, arti visive Edizione 2010 L edizione 2010 del progetto Magia dell Opera Il progetto didattico Magia dell

Dettagli

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale

28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale MUSEOLOGIA e ARCHEOLOGIA Anno Accademico 2015/2016 Docente Patrizia Gioia patrizia.gioia@uniroma1.it 28 maggio 2015, LEZIONE 10: La didattica museale CULTURA E FORMAZIONE I musei rappresentano una straordinaria

Dettagli

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado

Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Premessa Percorsi di Educazione alla legalità per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo e secondo grado Giovanna Baldini e Cristiana Vettori Libera Scuola Pisa Creare comunità consapevoli,

Dettagli

regolamento scuola primaria e secondaria

regolamento scuola primaria e secondaria regolamento scuola primaria e secondaria La mia biblioteca FINALITÀ ED OBIETTIVI GENERALI Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curriculo; Sviluppare e sostenere

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe

PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe PD1A: La scoperta dell acqua Le mappe Una mappa è una rappresentazione grafica che serve per comunicare delle informazioni chiare e dati utili. Esistono diversi tipi di mappa tra cui le mappe mentali e

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO

PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA - ITALIANO OBIETTIVI MINIMI 1. ASCOLTARE/PARLARE: Ascoltare e comprendere testi orali di diverso tipo. Esprimersi oralmente in modo corretto (e pertinente), producendo testi

Dettagli

PIMOFF - Progetto Scuole

PIMOFF - Progetto Scuole PIMOFF - Progetto Scuole Per la stagione 2015/16 il PimOff continua a portare il teatro contemporaneo nelle scuole per far conoscere agli studenti i suoi principali protagonisti (attori, registi, tecnici,

Dettagli

Progettista della comunicazione web

Progettista della comunicazione web UDA Progettista della comunicazione web Responsabile grafico della comunicazione on-line Discipline Grafiche e Laboratorio Grafico CLASSE 3a GRAFICA A.S. 2015/16 UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Responsabile

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CAPACCIO PAESTUM Località Villaggio 84047 CAPACCIO (SA) - C.M. SAIC8AZ00C Tel. 0828725413/0828724471 Fax. 0828720747/0828724771 e-mail SAIC8AZ00C@istruzione.it Ascolta i bambini

Dettagli

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.)

Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Percorso di orientamento sui saperi minimi (P.O.S.M.) Il progetto nasce da una collaborazione fra la Facoltà di Economia e l ITCS G.Oberdan di Treviglio nell ambito delle attività di orientamento di entrambe

Dettagli

I t a l i a n o L 2 I t a l i a n o p e r l e d i s c i p l i n e

I t a l i a n o L 2 I t a l i a n o p e r l e d i s c i p l i n e I t a l i a n o L 2 I t a l i a n o p e r l e d i s c i p l i n e E d u c a z i o n e a l l i n t e r c u l t u r a Docit s.r.l.s. propone laboratori e progetti didattici per l anno scolastico 2014-2015

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca

Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Allegato al PTOF dell I.C. Giuseppe Scelsa Realizzato Dall ins. Guadalupi Francesca Premessa L Animatore Digitale individuato in ogni scuola sarà (rif. Prot. n 17791 del 19/11/2015) destinatario di un

Dettagli

Piccole guide crescono

Piccole guide crescono Logo Ferraris Progetto Piccole guide crescono Progetto didattico per la formazione di guide scientifiche per la mostra interattiva La Fisica e la Biologia con le nuove tecnologie: Galileino e SuperSensi

Dettagli

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana.

Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. CONTINUA L INTRODUZIONE ARCHITETTURA FENG SHUI Scuole Classiche e moderne. La realtà Italiana. 1. Parlando strettamente nell ambito del Feng Shui c'è anche da comprendere che esistono le Scuole classiche

Dettagli

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA

TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TECNOLOGIA - SCUOLA PRIMARIA TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE L alunno esplora e interpreta il mondo fatto dall uomo, individua le funzioni di un artefatto e di una semplice macchina, usa oggetti

Dettagli

! Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria.!

! Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria.! Sentire il corpo, capire la musica Un percorso per insegnanti ed educatori della scuola d'infanzia e primaria. Realizzato dall'associazione Italiana Jaques-Dalcroze Corso di formazione per docenti riconosciuto

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in

Dettagli

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e SEMINARIO RESIDENZIALE Percorso di formazione per i rappresentanti in Consulta Provinciale degli Studenti Centro Don Chiavacci Crespano del Grappa 3-4 novembre 2015 A.S. 2015/2016 Premessa A conclusione

Dettagli

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo

Uff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti

Dettagli

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune

Dettagli

DESCRITTORI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA

DESCRITTORI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA DESCRITTORI DELLA SCHEDA DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA PRIMARIA Scuola Primaria G. Sordini Istituto Comprensivo Spoleto 2 Indicatori per la scheda di valutazione della classe I ITALIANO: Narrare brevi esperienze

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICOLO DE CONTI CHIOGGIA. Formazione ForTIC 2006/2007. L'offerta formativa

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICOLO DE CONTI CHIOGGIA. Formazione ForTIC 2006/2007. L'offerta formativa SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO NICOLO DE CONTI CHIOGGIA Formazione ForTIC 2006/2007 L'offerta formativa Benvenuti nel percorso di formazione ForTIC2. L attività di formazione che prende avvio vuole essere

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Federico II di Svevia Indirizzi: Liceo Scientifico Classico Linguistico Artistico e Scienze Applicate PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MATEMATICA CLASSE 3 AS ANNO SCOLASTICO 2013/2014

Dettagli

Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016. Unità di apprendimento Il mondo in classe

Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016. Unità di apprendimento Il mondo in classe Unità di apprendimento Istituto Comprensivo 2 Anagni FORMAZIONE INVALSI 2016 Gruppo di lavoro: Troiano Rossella, Spinillo Maria Antonietta, Di Maggio Anna Maria, Michelangeli Maria Grazia, Mancini Anna,

Dettagli

TEMATICA: fotografia

TEMATICA: fotografia TEMATICA: fotografia utilizzare la fotografia e il disegno per permettere ai bambini di reinventare una città a loro misura, esaltando gli aspetti del vivere civile; Obiettivi: - sperimentare il linguaggio

Dettagli

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata Perché la scuola si è occupata di tecnologie digitali Esperienza di didattica

Dettagli

LOTTERIA DELLA RIFORMA: CHI VINCE E CHI PERDE. Scheda 1 - Licei senza indirizzi

LOTTERIA DELLA RIFORMA: CHI VINCE E CHI PERDE. Scheda 1 - Licei senza indirizzi LOTTERIA DELLA RIFORMA: CHI VINCE E CHI PERDE Scheda 1 - Licei senza indirizzi Il Ministero ha diffuso, nei giorni scorsi, il documento di lavoro contenete i principi e le linee per la riforma del II ciclo

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI

STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una

Dettagli

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008

Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze. PISA 3 dicembre 2008 Il Test d ingresso per la Facoltà à di Scienze PISA 3 dicembre 2008 SOMMARIO Il documento ufficiale Esempio di test I punti del documento ufficiale della Conferenza delle Facoltà di Scienze Necessità di

Dettagli

TWISTER IN STOFFA. Settore. Tema HOME. Classi PREMESSA. Autori OBIETTIVI MATERIALE SVOLGIMENTO ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI

TWISTER IN STOFFA. Settore. Tema HOME. Classi PREMESSA. Autori OBIETTIVI MATERIALE SVOLGIMENTO ATTIVITÀ INTERDISCIPLINARI OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI Settore HOME Attività Creative Attività graficopittoriche; Attività motorie; Italiano Tema Realizzazione di un gioco da utilizzare in due sedi Classi Due pentaclassi Autori TWISTER IN STOFFA Ivana Sartore

Dettagli