Testi a cura di cooperativa sociale Kara Bobowski Supervisione, implementazione e lay-out a cura di Elisa Cangini, Provincia di Forlì-Cesena Stampa a

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2 Testi a cura di cooperativa sociale Kara Bobowski Supervisione, implementazione e lay-out a cura di Elisa Cangini, Provincia di Forlì-Cesena Stampa a cura di: Ufficio Stampa, Provincia di Forlì-Cesena 2

3 INDICE 1. Il Programma Europa per i Cittadini e storia del progetto 2. Seminario internazionale Sicurezza ed accessibilità in Europa : motivazioni e obiettivi del progetto 3. I partner del progetto e i partecipanti 4. Il programma e i contenuti del seminario 5. Risultati e prospettive future 3

4 1. Il Programma Europa per i Cittadini e storia del progetto Il progetto Accessibilità e Sicurezza in Europa è stato co-finanziato dal Programma comunitario Europa per i Cittadini ( L obiettivo di questo programma è di avvicinare l Europa ai suoi cittadini e far sì che essi possano partecipare pienamente alla costruzione europea. Attraverso questo programma, i cittadini hanno la possibilità di essere coinvolti in scambi transnazionali ed attività di cooperazione, contribuendo così allo sviluppo di un senso di appartenenza ad ideali europei comuni ed incoraggiando il processo di integrazione europea. Il progetto nasce a seguito di un esperienza che nel 2006 la cooperativa PROSIT - Progetti e Servizi Italia di Forlì, con la consulenza della Cooperativa sociale Kara Bobowski di Modigliana e la collaborazione della Provincia di Forlì-Cesena, ha realizzato nell ambito del Programma comunitario Leonardo da Vinci. Un gruppo di architetti, ingegneri, tecnici, responsabili di servizi per disabili ed anziani di alcune strutture del territorio della Provincia di Forlì-Cesena ha trascorso una settimana nel Landkreis Kassel (legato alla Provincia di Forlì-Cesena da un accordo di partenariato) per parlare di accessibilità e sicurezza nelle strutture sensibili quali scuole, centri per disabili, residenze per anziani, partecipando sia ad incontri con tecnici ed esperti, sia a vere e proprie visite a tali strutture. E stata un esperienza importante che ha permesso ai professionisti italiani e tedeschi di confrontarsi sulle rispettive legislazioni e metodi di lavoro, cercando anche di formulare una riflessione sul grado di applicazione, in Italia e Germania, della legislazione e degli standard stabiliti dall Unione Europea in tema di accessibilità e sicurezza. Al termine della visita in Germania, i partecipanti italiani e tedeschi si sono lasciati con la proposta di ripetere l esperienza in Italia e questo è stato reso possibile dal programma Europa per i Cittadini che ha finanziato il seminario Accessibilità e Sicurezza in Europa a cui è stata invitata anche una delegazione proveniente dalla provincia rumena di Bistrita-Nasaud, gemellata con il Landkreis Kassel. 4

5 2. Seminario internazionale Accessibilità e Sicurezza in Europa : motivazioni ed obiettivi del progetto Nell'Unione Europea da vari anni esistono leggi e raccomandazioni affinché gli edifici pubblici e i luoghi di lavoro siano accessibili a tutti i cittadini, indipendentemente che essi siano anziani, bambini, portatori di handicap. Disabili, anziani, bambini rappresentano una sfida nel campo della progettazione della sicurezza e prevenzione delle emergenze. La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo delle Nazioni Unite del 10 dicembre 1948, così come la Costituzione italiana, riconoscono il diritto alla sicurezza e all'integrità fisica. In Italia, la legislazione dal 1978 ad oggi stabilisce il grado di accessibilità degli edifici in funzione della loro destinazione per garantire la partecipazione sociale di tutti i cittadini (punto 4.6 del DM 236/89, l'art. 18 del DPR 503/96, il D. Lgs. 62/946, ecc.). Nel 1996 è stato pubblicato il Concetto europeo di ACCESSIBILITÀ e questo strumento è stato utilizzato in numerosi Paesi come documento di integrazione e di definizione della propria normativa nazionale in materia di accessibilità. Nel 1997, nel Trattato di Amsterdam si dichiara che "Deve essere assicurato un alto livello di protezione della salute dell'uomo nelle definizioni e nell'adempimento delle politiche e delle attività di tutta la Comunità". Il rapporto EGA «2010 L'Europa accessibile a tutti», terminato nel novembre del 2003 da una commissione di esperti (EGA-Experts Group on Accessibility) nominata dalla Commissione Europea, nell'indicare un preciso impegno dell'ue, sottolinea come un ambiente costruito in modo accessibile, adatto alle capacità prestazionali delle persone che in esso vivono, consenta realmente a tutti le pari opportunità di partecipare alle varie attività sociali, religiose, lavorative, educative, ricreative, turistiche, ecc. Il rapporto inoltre sottolinea come oggi troppo poco si stia facendo nei progetti di prevenzione delle emergenze per garantire un'evacuazione sicura, limitando il panico, anche a persone che sono maggiormente impedite come bambini piccoli, persone anziane, disabili. Secondo questo rapporto, quindi, nel mondo della sicurezza, accessibilità e gestione delle emergenze occorrerà operare: 1. Sviluppando la conoscenza e la formazione 2. Adeguando il quadro legislativo 3. Producendo esempi di buona pratica 4. Introducendo il requisito dell'accessibilità negli appalti pubblici 5. Sviluppando statistiche, standard e indicatori 6. Richiedendo verifiche di accessibilità nel nuovo come nell'esistente 5

6 7. Sviluppando lo scambio di conoscenze tra gli Stati Europei La gestione di un'emergenza e delle relative misure di sicurezza non può e non deve essere demandata a chiunque, in quanto un uso non appropriato potrebbe inficiarne la funzionalità; il datore di lavoro e tutto il personale dipendente deve essere a conoscenza del particolare piano di emergenza ed essere opportunamente addestrato per poterlo utilizzare. Un ambiente costruito in modo accessibile e sicuro è la chiave per una società basata su pari diritti e fornisce ai suoi cittadini l'autonomia e i mezzi per l'ottenimento di una vita sociale ed economica attiva, costituendo il fondamento di una società dell'integrazione, basata sulla non-discriminazione. L'accessibilità è dunque una parte intrinseca della "Strategia di Lisbona" che verte su 4 obiettivi: accrescere la competitività, raggiungere la piena occupazione, rafforzare la coesione sociale e promuovere lo sviluppo sostenibile. Gli obiettivi del seminario Accessibilità e Sicurezza in Europa sono stati formulati in modo da riprendere alcuni dei punti fondamentali del Rapporto EGA già citati: 1. Sviluppare la conoscenza e la formazione 2. Produrre esempi di buona pratica 3. Sviluppare lo scambio di conoscenze tra gli Stati Europei Oltre a queste esigenze di carattere più generico, gli obiettivi specifici del seminario erano: - scambiare esperienze e buone prassi su approcci e metodologie di lavoro tramite il confronto tra professionisti italiani, tedeschi e rumeni; - porre le basi per creare un gruppo di lavoro composto da professionisti del settore che continueranno, anche dopo il seminario, ad incontrarsi periodicamente per portare avanti progetti e lavori comuni; - rafforzare la cooperazione tra enti pubblici, enti di formazione e PMI che, a livello provinciale e nazionale, operano nel campo della sicurezza; - migliorare la competitività e l imprenditorialità anche nella prospettiva di nuove possibilità di occupazione in un contesto di cooperazione generale; - promuovere le competenze per valorizzare la formazione professionale per stare al passo con le innovazioni in termini di legislazione e standard introdotti dall Unione Europea; - sensibilizzare i decisori a livello locale, regionale, nazionale ed europeo ed altri attori coinvolti nei settori del seminario sulla necessità di armonizzare le legislazioni vigenti in tema di sicurezza e accessibilità; - diffondere i risultati del seminario tramite azioni di comunicazione ed altre attività di disseminazione. 6

7 3. I partner del progetto e i partecipanti Il progetto ha promosso incontri e scambi di esperienze tra professionisti ed esperti in tema di accessibilità e sicurezza di tre Paesi europei: Italia (Provincia di Forlì-Cesena) Germania (Landkreis Kassel) Romania (Distretto di Bistrita-Nasaud) Gruppo tedesco Nominativo Ente di appartenenza Recapito telefonico o 1 Aydin Dogan Landkreis Kassel Dogan-aydin@landkreiskassel.de Degenhardt- Caritas Kassel Gisela.degenhardt@caritas-kassel.de 2 Wiegmann Gisela 3 Guemmogne Gisèle Comune di Immenhausen Koenig-roland@t-online.de 4 Kaiser Jürgen Landkreis Kassel Juergen-kaiser@landkreiskassel.de 5 König Roland Comune di Immenhausen Koenig-roland@t-online.de 6 König Claudia Comune di Immenhausen Koenig-roland@t-online.de 7 Schenk Uwe Landkreis Kassel Uwe-schenk@landkreiskassel.de 8 Soltau Peter Landkreis Kassel - Jugendamt -Peter-soltau@landkreiskassel.de Jugendförderung/Jugendbildung 9 Ulrich Claudia AWO in Nordhessen - Kassel Claudia.ulrich@awo-nordhessen.de 10 Hellwig, Norbert Landkreis Kassel Norbert-hellwig@landkreiskassel.de 11 Menne, Siegbert Landkreis Kassel Siegbert-menne@landkreiskassel.de 7

8 Gruppo italiano Nominativo Ente di appartenenza Recapito telefonico o Ciani Elena coop. Kara Bobowski europa@karabobowski.org 1 Modigliana (FC) Soglia Franca coop. Kara Bobowski franca@karabobowski.org 2 Modigliana (FC) 3 Bassi Battista Prosit Forlì info@prosit-italia.it 4 Bassi Andrea Prosit Forlì info@prosit-italia.it 5 Cappelli Rita interprete cappellirita@libero.it 6 Cangini Elisa Provincia di Forlì-Cesena cangini.elisa@provincia.fc.it 7 Zappi Augusto IRST Meldola (FC) a.zappi@irst.emr.it 8 Milillo M. Alfonsa Istituzione Drudi Meldola (FC) Navacchia Ennio Istituzione Drudi Meldola (FC) Pascali Raffaele coop. Kara Bobowski Modigliana (FC pascalistudio@libero.it 11 Patone Maurizio IRST Meldola (FC) patone_56@libero.it 12 Ricci Marco Comune di Meldola (FC) ricci.m@comune.meldola.fo.it 13 Venturi Loris Comune di Meldola (FC) sindaco@comune.meldola.fo.it 14 Bollani Mitzi architetto info@bollani.com Gruppo romeno Nominativo Ente di appartenenza Recapito telefonico o Lazar Ratiu Distretto di Bistrita-Nasaud Michiu Victor Distretto di Bistrita-Nasaud michiu@cjbn.ro Mora Csaba Distretto di Bistrita-Nasaud expertmoracsaba@yahoo.com Dumitrescu Claudiu Distretto di Bistrita-Nasaud bucuriejoy@yahoo.com Michiu Mariana Distretto di Bistrita-Nasaud marianamichiu@yahoo.com Lungu Remus Distretto di Bistrita-Nasaud relext_cjbn@yahoo.com Dumitru Gotea Distretto di Bistrita-Nasaud

9 4. Il programma e i contenuti del seminario Dr. Maurizio Patone Istituto Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST) Meldola Tecnologia e criteri di sicurezza La presentazione del Dr. Maurizio Patone ha illustrato e descritto la struttura dell Istituto Romagnolo per lo studio e la cura dei Tumori di Meldola (IRST), con una particolare attenzione ai laboratori innovativi e alla strumentazione all avanguardia presenti. Accanto alla descrizione delle nuove tecnologie utilizzate, sono stati sottolineati i criteri di sicurezza applicati all interno della struttura. Ecco di seguito un breve stralcio della presentazione. 9

10 L IRST è stato realizzato ristrutturando ed ampliando il vecchio ospedale civile di Meldola. La tecnologia soprattutto quella innovativa, è lo strumento che concorre con grande peso nella ricerca e cura dei Tumori. Essa deve essere coniugata con la sicurezza per i pazienti e per gli operatori L impianto di filtrazione dell aria è stato progettato per garantire un numero molto elevato di ricircoli ambiente all ora (oltre 200), proprio per garantire la massima sicurezza di mantenimento delle classi di pulizia dell aria. Inoltre l impianto è strutturato in modo da assicurare pressioni ambientali crescenti al crescere della classe di contaminazione del locale, cioé al fine di evitare flussi d aria tra locali più sporchi verso quelli più puliti. Il passaggio di materiale organico tra i locali avviene tramite degli appositi pass-box dotati di filtri assoluti e di lampade germicide a raggi U.V. 10

11 In Radioterapia si è cercato di coniugare le esigenze di radioprotezione richieste dalle apparecchiature di terapia ad alta energia, con il comfort per gli operatori e, per quanto possibile, per il paziente (uso di visual therapy). In Degenza ogni posto letto è dotato di un monitor medicale con cui il paziente può selezionare canali televisivi, vedere informative dell Istituto, navigare in internet, videotelefonare. Inoltre tale monitor è un terminale ad uso del medico che può consultare le banche dati sanitarie aziendali (esami laboratorio, ECG, immagini radiologiche). 11

12 Sandro Turci, architetto Ristrutturazione e sicurezza della mensa centralizzata dell Istituzione ai Servizi Sociali Davide Drudi Comune di Meldola ( L Istituzione ai Servizi Sociali Davide Drudi del Comune di Meldola è una struttura socio assistenziale di valenza sovracomunale che comprende al suo interno una vasta gamma di servizi alla persona tra cui: Residenze sanitarie assistite per anziani, Ambulatori pubblici e privati, Sede del 118, una sezione della scuola materna e un apparato di servizi alberghieri in grado di fornire pasti, oltre che agli anziani ospitati nella struttura, anche per il servizio di domiciliazione pasti agli anziani, per le mense scolastiche di tre Comuni e per altre strutture, per un totale di circa 200 pasti giornalieri prodotti. La struttura si sviluppa su una superficie di oltre 1000 mq. Questa estensione si traduce fondamentalmente in due aspetti: organizzazione razionale dello spazio e ambienti a misura d uomo. Per quanto riguarda il primo punto, la disponibilità di locali all interno di una cucina si concretizza in una suddivisone in reparti, ovvero in aree specifiche che consentono a materie prime di diversa origine e lavorazioni, di non entrare in contatto tra loro riducendo così al minimo i rischi di contaminazione (pasti per celiaci). Notevole importanza assume così il «reparto diete» in cui personale dedicato e appositamente formato si occupa della produzione dei menù speciali partendo dalla selezione delle materie prime fino ad arrivare al confezionamento utilizzando attrezzature ed utensili riservati. Per quanto riguarda il secondo punto, il poter disporre di vasti spazi ha permesso di adottare tutti gli accorgimenti inerenti la sicurezza e il benessere degli operatori. La tecnologia è stata posta al servizio della tradizione. In ogni aspetto della cucina si è optato per la soluzione tecnologicamente più avanzata che garantisca le migliori prestazioni e al contempo la maggiore sicurezza,e funzionalità lavorativa. La tecnologia al servizio di qualità e sicurezza la ritroviamo anche nell impianto di areazione che permette di mantenere temperature controllate nei diversi ambienti in funzione delle lavorazioni e delle esigenze. Una cucina centralizzata inoltre può consentire di introdurre un sistema di lavaggio molto più sofisticato delle semplici lavastoviglie che si trovano nelle piccole cucine. La nuova cucina è stata così dotata di un locale dedicato ai lavaggi, che già in precedenza esisteva, ma è stato totalmente rivestito con materiali completamente lavabili e resistenti all acqua e all olio, rendendo il locale sempre a garanzia di sanificazione e sterilizzazione. La sostituzione di tutti gli infissi in legno con infissi in PVC bassi emissivi con vetri all antelio, ha consentito il risparmio energetico e una più facile pulizia dei serramenti. 12

13 I vantaggi di una centralizzazione del servizio influiscono positivamente non solo sulla qualità e la sicurezza alimentare, ma si riflettono anche nell organizzazione e nella gestione delle risorse. Come è stata progettata la cucina centralizzata? Il concetto base è quello della modularità e delle linee di produzioni pasti diversificati per ogni tipo di prodotto. Appena si entra nella struttura ci si trova di fronte ai magazzini per le materie prime, poi ai reparti di lavaggio, infine alle cucine, con i vari forni e frigoriferi per tenere i cibi alla giusta temperatura, e infine al reparto confezionamento e spedizione. Parallelamente la preparazione del cibo, attraverso le fasi modulari sopra descritte, segue percorsi specifici e separati a seconda delle tipologie di prodotto: i menù speciali, le carni bianche, le carni rosse, le minestre, le verdure, i prodotti da forno e i dolci. I processi di produzione quindi sono razionalizzati, con il personale specifico, velocizzati e soprattutto molto sicuri dal punto di vista igienico sanitario. 13

14 Ennio Navacchia, ingegnere Adeguamento della sicurezza antincendio in struttura socio-sanitaria La sicurezza antincendio e la messa a norma delle strutture sanitarie è un tema di particolare attualità che interessa vari attori: gestori delle strutture, personale medico e paramedico, progettisti. L ing. Ennio Navacchia si è occupato dell adeguamento della sicurezza antincendio per il Comune di Meldola. Di seguito un breve stralcio della sua presentazione. 14

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16 Adriano Sansavini Direttore Casa di Riposo Pietro Zangheri (Forlì) La Residenza Pietro Zangheri di Forlì La Residenza Pietro Zangheri, sorta nel 1886, è un I.P.A.B. (Istituto di Pubblica Assistenza e Beneficenza). Gode di autonomia gestionale e finanziaria ed è convenzionata con l A.U.S.L. locale per l assistenza in Casa Protetta. Dà ospitalità a persone, in età pensionabile, autosufficienti nel Pensionato e non autosufficienti nella Casa Protetta. La sede istituzionale, ubicata nel centro storico di Forlì, è situata in luogo facilmente raggiungibile, anche a piedi, ed è suddivisa in vari reparti, ciascuno dei quali trova collocazione in apposito fabbricato, tutti intercomunicanti fra loro e dotati di percorsi privi di barriere architettoniche, cosicché ogni locale della struttura, destinato agli ospiti, è accessibile senza dovere salire gradini sia dall interno che dall esterno. L area totale del complesso è di circa mq., di cui quella coperta è di circa mq e ben mq. di parco e giardini. L Istituto ha una disponibilità autorizzata di 335 posti letto e attualmente dà ospitalità a 304 anziani, 160 nei reparti del Pensionato (autosufficienti) e 144 nella Casa protetta (non autosufficienti) in 14 appartamentini per coniugi e 204 camere, di cui 132 singole, tutte munite di servizi igienici indipendenti. Gli ospiti sono distribuiti nei seguenti reparti del Pensionato: a. Vanna Polignieri Violani : 42, b. Pina Magnani e Giannina Angeletti : 46, c. Giovanni Battista Rivalta : 32, d. Vincenzo Minardi e Aldo Zambelli :40, e della Casa Protetta: e. Bruno Angeletti Malvina Gamberaldi Francesco Chiodini :144. Ciascun reparto è dotato di propri spazi per soggiornare e di sale da pranzo adibite ad uso comune. 16

17 Sono ad uso comune al piano terra anche il teatro con 220 posti seduti, il salone delle feste che può contenere oltre 350 persone, due biblioteche con oltre volumi, la chiesa, il servizio di parrucchiera, il bar, il laboratorio per attività occupazionali oltre la Sala mostre in cui pittori ed artisti vari espongono le proprie opere. Sono inoltre a disposizione degli ospiti un ambulatorio medico, la palestra di fisiochinesiterapia ed un altra per l attività motoria (entrambe con personale specializzato). Nelle camere singole del Pensionato, gli ospiti possono arredare l alloggio con propri mobili ed allacciarsi alla rete telefonica con apparecchi personali. È disponibile anche il posto auto nel parcheggio interno per chi ne ha necessità. L ospite è tenuto a versare una retta mensile che varia a seconda del reparto e del tipo di alloggio goduto; essa copre esclusivamente i costi sostenuti per la gestione corrente della struttura. Le rendite del patrimonio disponibile della Residenza sono destinate a contenere le rette versate dagli ospiti. L età media degli ospiti, attualmente, è di 82,05 anni per gli uomini e di 86,24 per le donne. L ospite più giovane ha 58 anni, il più anziano 103. La dotazione organica di personale operativo per assicurare l assistenza e il migliore benessere possibile a tutti gli ospiti è composta da 133 dipendenti a tempo indeterminato, circa 10 operatori a tempo determinato per le sostituzioni oltre a 2 medici esterni, 17 infermieri professionali, 3 fisioterapisti, addetti alle pulizie di reparto in appalto, 1 barista, 2 parrucchiere e vari volontari del servizio civile(nazionale e internazionale). Tutti i servizi logistici - cucina, lavanderia, guardaroba e manutenzione sono effettuati direttamente con personale proprio. I miglioramenti e gli interventi principali di ristrutturazione sono sostenuti dalla generosità di numerosi Benefattori che destinano alla Residenza donazioni, eredità e lasciti anche di notevole entità. Tra i principali interventi realizzati, occorre evidenziare quelli relativi alla sicurezza e alla prevenzione degli incendi: tutta la struttura è stata dotata dei più moderni sistemi di rivelazione e di allarme, di un impianto idrico generale per lo spegnimento ed è stata completamente compartimentata, ottemperando a tutte le norme vigenti e riuscendo ad ottenere proprio in questi giorni, dopo oltre cinque anni di lavori, il Certificato di Prevenzione Incendi dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco. 17

18 Comando Vigili del Fuoco di Forlì-Cesena L intervento del responsabile del Comando dei Vigili del Fuoco ha toccato i seguenti punti: - Storia del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco - Legislazione di riferimento - Presentazione dell attività dei vigili del fuoco: soccorso tecnico urgente prevenzione incendi vigilanza antincendi formazione addetti antincendio - Attività specialistiche del corpo - I mezzi di pronto intervento In tarda mattinata è effettuata una breve visita alla caserma di Forlì, per la visione delle sale operative, degli automezzi e per una dimostrazione tecnica. 18

19 Arch. Roland König Comune di Immenhausen (Germania) Immenhausen, città senza barriere 19

20 Nella cittadina di Immenhausen (7.300 abitanti) è stato realizzato un interessante progetto, Chain for Free Living Barriers ( Percorso senza barriere architettoniche ). Il centro cittadino è stato ristrutturato negli ultimi 5 anni e l amministrazione comunale si è mostrata estremamente sensibile verso la tematica dell accessibilità, sostenendo il progetto dell arch. König. Si è trattato di una scelta coraggiosa perché la realizzazione di questo percorso richiedeva la risoluzione di alcune questioni: - conservazione dei beni architettonici e eliminazione delle barriere architettoniche - traffico cittadino - mobilità delle persone in sedia a rotelle 2/3 dei costi per la sua realizzazione sono stati coperti dal Land Hesse, mentre il restante 1/3 dal Comune di Immenhausen. C è stato un grosso lavoro di sensibilizzazione al fine di far comprendere che si trattava di un progetto utile a tutti e c è stata collaborazione tra tutte le parti coinvolte: amministrazione comunale, azienda dei trasporti pubblici, associazioni di disabili. La città di Immenhausen, insieme a Lisbona e Barcellona, per questo progetto Chain for Free Living Barriers è stata citata in una conferenza internazionale come esempio positivo di città senza barriere architettoniche. 20

21 Tutto il centro cittadino è stato ristrutturato in modo da renderlo privo di barriere architettoniche: un percorso senza barriere e dislivelli che collega il centro alla casa di riposo per anziani. Lo stesso Municipio, vecchio edificio storico caratterizzato da scale interne ripide e strette è stato dotato di un ascensore esterno per renderlo accessibile; il percorso è caratterizzato da rampe per accedere a negozi e uffici, attraversamenti pedonali con materiale in rilievo e segnali acustici per non vedenti, bus dotati di pedane apposite per consentire l'accesso di carrozzelle e passeggini. Questo progetto è un esempio di giusto compromesso tra varie scelte razionali che l amministrazione pubblica voleva affrontare; è un esempio concreto di come è possibile garantire a tutti, anche attraverso l architettura, il diritto ad una cittadinanza attiva. 21

22 Arch. Mariana Michiu e Ing. Emanoil Moisil Distretto di Bistrita-Nasaud (Romania) Soluzioni adottate per assicurare l accessibilità in progetti co-finanziati dall Unione europea nel distretto di Bistrita-Nasaud In Romania esistono norme e soluzioni in materia di sicurezza ma non ai livelli di Germania e Italia. Qualcosa si sta facendo in tema di accessibilità ma c è ancora tanto da fare. Spesso le barriere sono risolte solo con rampe mobili. Spesso ci sono soluzioni apparentemente giuste ma concretamente impraticabili. 22

23 In Romania è molto difficile rendere accessibili gli edifici storici, non tanto l ingresso quanto l accessibilità interna. 23

24 Arch. Stefano Scala Dirigente del Servizio Progettazione e Manutenzione Fabbricati della Provincia di Forlì-Cesena Sicurezza e accessibilità negli istituti scolastici La Provincia di Forlì-Cesena è responsabile per la sicurezza e l accessibilità in 19 istituti superiori. La costruzione della sede attuale dell Istituto Tecnico Aeronautico Statale F.Baracca di Forlì ha avuto inizio nel 1988 con un primo stralcio funzionale al quale ne sono seguiti altri, fino all ultimo intervento realizzato nel 2004, che ha avuto per oggetto lavori per l adeguamento impiantistico antincendio, che ha consentito alla Provincia di Forlì-Cesena di richiedere e ottenere il Certificato di Prevenzione Incendi. Il progetto della scuola è stato redatto da un pool di tecnici forlivesi: Arch. Bacchi, Arch. Quadretti, Ing. Guerneri, Ing. Evangelisti, già vincitori negli anni 70 di un concorso nazionale di idee per la costruzione di questa scuola. Attualmente la scuola ospita 506 studenti organizzati in 22 classi, oltre al personale docente e non docente pari a 93 persone, per un totale di circa 621 persone. L edificio, non ancora completamente realizzato in quanto mancano le 2 palestre previste in progetto, si caratterizza per un impianto planimetrico a piastra, con due grandi corti interne su cui si affacciano i percorsi orizzontali, i cui tamponamenti esterni sono costituiti da vetrate continue che conferiscono agli stessi grande luminosità creando un effetto interno esterno molto interessante. L ingresso principale all edificio avviene attraverso un ampia rampa con pendenza pari all 8% che, grazie al notevole sviluppo e alle ampie dimensioni, crea un effetto prospettico particolare, accogliendo e accompagnando il visitatore/utente all interno della scuola, dove si trova il grande auditorium con una capienza di circa 350 persone, concepito come una sorta di piazza, sulla quale si affacciano e da cui si diramano i percorsi orizzontali e verticali. Il carattere di questo ingresso è improntato a trasmettere un preciso e netto messaggio di accoglienza garantendo una puntuale e qualificata accessibilità ad ogni tipo di visitatore. Il visitatore/utente viene accolto indistintamente e indipendentemente dalle proprie capacità motorie, infatti l ingresso è unico e l accessibilità è garantita a tutti attraverso spazi e percorsi indistinti (al contrario di quanto avviene in altri edifici pubblici). Strutturalmente l edificio è realizzato con telai in cemento armato a faccia vista rispettando i criteri della normativa delle costruzioni in zona sismica di 2 categoria. Volumetricamente l edificio si caratterizza per un andamento lineare a riprendere la morfologia della pianura forlivese, le facciate lunghe sono scavate mediante traslazione dei piani vetrati, dei parapetti e dei corpi scala. 24

25 Le facciate corte si caratterizzano per i tamponamenti esterni totalmente vetrati e apparentemente portati dalle travi reticolari spaziali in acciaio. Nell ottica della sicurezza e salvaguardia delle persone presenti all interno della scuola anche con ridotte capacità motorie, sono stati realizzati compartimenti antincendio resistenti al fuoco. Sono stati realizzati percorsi protetti lungo le vie di esodo. La resistenza al fuoco della struttura è stata ottenuta anche con un impianto di evacuazione di fumo e di calore che in caso di incendio riesce a mantenere la temperatura entro limiti accettabili e tali da consentire l intervento delle squadre di soccorso in tutta sicurezza. Il funzionamento degli evacuatori che in condizioni normali e nel periodo estivo assicura la corretta ventilazione, è garantito da un impianto pneumatico ad aria compressa con soccorritori di tensione in caso di blak out elettrico. L edificio è inoltre protetto da un impianto idrico antincendio e da rilevatori di fumo che assicurano la chiusura di tutte le porte tagliafuoco. La gestione di eventuali emergenze è assicurata anche da una squadra di referenti scolastici appositamente addestrata come previsto dalla legislazione italiana in materia; in particolare essi garantiscono una evacuazione sicura per le persone con disabilità. L edificio scolastico risponde pienamente alle norme della legislazione nazionale vigente, essendo munito di regolare Certificato di Prevenzione Incendi e di tutte le certificazioni strutturali. 25

26 Mitzi Bollani, architetto, Vice Presidente del gruppo di esperti che ha redatto il rapporto L Europa accessibile a tutti L'Europa accessibile a tutti: realtà o utopia? La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, così come la Costituzione Italiana, sancisce il diritto di vita, di salute, di studio e di lavoro di ogni cittadino. Sancire il diritto significa dotarsi di strumenti per attuarlo nel concreto. Già da tempo i lavori della Commissione Europea sono indirizzati alla lotta contro la discriminazione ed allo sviluppo sostenibile. E così che nel 2002 il rapporto 2010: l Europa accessibile a tutti redatto da un gruppo di esperti europei sotto la mia direzione, e diventato poi Com 650, diventa il programma per il miglioramento della vita di tutti i cittadini, elemento chiave per lo sviluppo dell accessibilità e della sicurezza dell ambiente costruito, dell integrazione e della sostenibilità sociale ed ambientale. Tale rapporto è lo strumento chiave per la realizzazione delle strategie europee di rinnovamento economico e sociale lanciate tre anni prima al Consiglio Europeo di Lisbona. L innovazione del rapporto sta nel nuovo concetto di accessibilità che deve essere affrontata in modo globale ed integrato toccando tutte le aree della politica (edilizia, salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, tecnologie di informazione e comunicazione, istruzione, sovvenzioni pubbliche, trasporti) coinvolgendo amministratori pubblici, professionisti, imprese, utenti finali. Al nuovo concetto di accessibilità si associa il requisito di salute e sicurezza soprattutto per le fasce più deboli quali bambini, persone anziane, persone con disabilità. Questo requisito avvia dibattiti, ricerche, progetti finalizzati a garantire in modo sempre più autonomo la gestione delle emergenze in caso di incendio, eventi eccezionali come terremoti e alluvioni, atti terroristici. Saper redigere un buon progetto rispettando tutti questi requisiti, che in Europa viene identificato con il termine Design for All, significa creare valore per la committenza, migliorare l occupazione, ridurre le spese di previdenza sociale, risparmiare sui premi assicurativi. Gli Stati Membri sono stati invitati a inserire tali obiettivi nelle proprie politiche e le Amministrazioni locali ad integrare con strumenti efficaci le politiche attuative secondo le proprie diverse competenze. L approccio che si propone è quello della Direttiva 89/106 sui prodotti dell edilizia, basata sul rispetto di requisiti essenziali, rivedendo ed integrando i medesimi affinché sia considerata l accessibilità, la salute e la sicurezza per tutti, non solo nell applicazione edilizia, ma anche in tutti gli altri settori, incluse le tecnologie dell informazione e della comunicazione. L efficacia di questo rapporto e dell impegno politico ed economico intrapreso dall Unione Europea sono stati tali che sono state avviate moltissime iniziative nei diversi settori, dagli interventi negli edifici, agli interventi su scala urbana ed extra urbana come percorsi naturalistici e accessibilità 26

27 alle spiagge, dalla nascita di Centri di Informazione e formazione del Design for All, alla realizzazione di nuovi prodotti di utilità (veicoli, arredi, giochi) perché diverse aziende hanno avvertito la richiesta di mercato. L approccio positivo e collaborativo al tema ha premiato rispetto alla strategia impositiva - difficilmente controllabile - di misure standard e norme. Ciò è stato possibile grazie alla partecipazione alla stesura del rapporto 2010: l Europa accessibile a tutti di rappresentanti europei della piccola e media impresa, architetti, delle diverse categorie di utenza e di impresa. 27

28 5. Risultati e prospettive future Tutti i partecipanti al seminario sono stati concordi sul fatto che i temi trattati siano stati di grande interesse, molto specifici e utili da diversi punti di vista: - per conoscere l esperienza di professionisti del settore di altri Paesi - per chiarire e approfondire le differenze tra i vari Paesi in termini di accessibilità e sicurezza - per avere maggiori informazioni su come poter sviluppare un progetto a livello europeo - per trasferire nuove conoscenze nella pratica di lavoro di ciascuno Per quanto concerne le prospettive future, i partecipanti hanno proposto di: - organizzare altri incontri/seminari per condividere idee, buone pratiche e per essere aggiornati sulle direttive europee in termini di accessibilità e sicurezza - aprire un forum su Internet sui temi trattati durante il seminario - collaborare alla realizzazione di progetti concreti (in particolare si è pensato di progettare congiuntamente un centro cittadino accessibile, in una delle città partner) - impegnarsi nella ricerca di finanziamenti, a livello locale ed europeo, per la realizzazione di progetti congiunti L ultimo giorno, tutti i partner hanno firmato una Lettera di Intenti con la quale si sono impegnati a creare un NETWORK di esperti nel settore della sicurezza e accessibilità, con l intento di continuare la collaborazione condividendo esperienze e lavorando insieme su progetti concreti. Nel testo della lettera si legge precisamente: Sottoscrivendo questo atto, ci impegnamo a creare un network di professionisti della Provincia di Forlì-Cesena, del Landkreis Kassel e del Distretto di Bistrita-Nasaud interessati a mantenere la collaborazione nata dal seminario Safety and Accessibility in Europe. In particolare, ciascun membro di questa rete esprime il proprio impegno a sviluppare proposte di progetti da realizzare, così da condividere competenze, know how e idee nello spirito della strategia contenuta nel Trattato di Lisbona del

29 Lettera di intenti firmata dai partecipanti 29

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MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

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