L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO

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1 21 icembre 2015 L INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI I GRADO Anno scolastico Nell anno scolastico gli alunni con isabilità sono stimati pari a nella scuola primaria (3,1% egli alunni) e nella scuola seconaria i I grao (3,8%). Nella scuola primaria si stima che il 7,4% egli alunni con isabilità non sia autonomo in tutte e tre le attività inagate (spostarsi, mangiare o anare in bagno). Nella scuola seconaria i I grao la quota è el 5,7%. La isabilità intellettiva e i isturbi ello sviluppo rappresentano i problemi più frequenti negli alunni con isabilità in entrambi gli orini scolastici consierati. Gli insegnanti i sostegno rilevati al MIUR sono , 5mila in più rispetto all anno scolastico 2013/14, corrisponente a un aumento el 6,8%. Nelle regioni el Mezzogiorno si registra il maggior numero i ore meie i sostegno settimanali assegnate. Si stima che circa l 8,5% elle famiglie con alunni con isabilità nella scuola primaria e il 6,8% nella seconaria abbiano presentato negli anni un ricorso per ottenere l aumento elle ore i sostegno. Il 14,7% egli alunni con isabilità ella scuola primaria e il 16,5% i quelli ella scuola seconaria i I grao hanno cambiato insegnante i sostegno nel corso ell anno scolastico. Il 41,9% egli alunni ella scuola primaria e il 36,5% i quelli ella scuola seconaria i I grao hanno cambiato insegnante i sostegno rispetto all anno scolastico preceente. Il numero meio i ore settimanali i assistente eucativo-culturale o assistente a personam è i circa 10 in entrambi gli orini scolastici. Tuttavia, nelle scuole el Mezzogiorno il numero meio i ore settimanali è inferiore (8,5) rispetto a quello elle regioni el Centro e el Nor (rispettivamente 10 e 9,8). E buona la partecipazione egli alunni con isabilità alle uscite iattiche brevi senza pernottamento organizzate alla scuola: 91,2% nella primaria e 89,0% nella seconaria. La partecipazione alle gite istruzione con pernottamento risulta invece più ifficoltosa, soprattutto tra gli alunni ella scuola seconaria i I grao (6,2% nella primaria e 21,3% nella seconaria). GRAFICO 1. ALUNNI CON DISABILITÀ PER ORDINE SCOLASTICO E ANNO SCOLASTICO Anno scolastico , valori per 100 alunni Primaria 2,8% 2,6% 2,3% 2,1% Seconaria i I grao 3,1% 2,9% 2,4% 2,4% 3,3% 3,3% 3,2% 2,5% 2,5% 2,5% 3,3% 2,6% 3,4% 2,8% 3,5% 2,9% 3,7% 3,8% 3,8% 3,0% 3,0% 3,1% 2001/ / / / / / / / / / / / /15 Fonte: ati Miur

2 Il rapporto illustra i principali risultati ell inagine annuale sull inserimento egli alunni con sostegno nelle scuole primarie e seconarie i I grao, statali e non statali. Le informazioni rilevate si riferiscono sia alle scuole sia agli alunni con sostegno. I ati relativi alle scuole sono i natura censuaria mentre le informazioni sugli alunni sono i natura campionaria. 1 Il collettivo egli alunni è costituito agli stuenti che, in base alla iagnosi funzionale reatta alla ASL, hanno necessità i essere supportati nella iattica a un insegnante i sostegno. Non rientrano nel collettivo oggetto i analisi gli alunni che, pur aveno una limitazione, una menomazione o un problema i salute, non hanno necessità i un sostegno. Nel seguito, gli alunni che usufruiscono ell insegnante i sostegno saranno genericamente inicati come alunni con isabilità, per uniformità con la terminologia aottata al MIUR. In aumento la presenza i alunni con isabilità nella scuola Nell anno scolastico sono gli alunni stimati con isabilità in Italia (3,4% el totale egli alunni), i cui nella scuola primaria (3,1% el totale egli alunni, erano il 2,1% nell anno scolastico ) e nella scuola seconaria i I grao (3,8% el totale, 2,6% nel ). La percentuale più elevata si riscontra in Abruzzo per la primaria (3,6%) e nella Provincia autonoma i Trento per la seconaria i I grao (4,8%) mentre le quote più basse si registrano in Basilicata (2,2% egli alunni ella primaria e 2,6% i quelli ella seconaria i I grao). I maschi rappresentano il 66,7% egli alunni con isabilità in entrambi gli orini scolastici: 210 maschi ogni 100 femmine nella scuola primaria e 188 maschi ogni 100 femmine in quella seconaria i I grao. L età meia si attesta a 8,6 anni nella scuola primaria, a 12,5 anni nella seconaria i I grao, senza ifferenze territoriali apprezzabili rispetto al valore meio nazionale. L età meia è maggiore rispetto a quella egli alunni senza isabilità, in quanto risente i una maggiore permanenza nella scuola oltre l età prevista. GRAFICO 2. ALUNNI CON DISABILITÀ PER SESSO ED ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali Maschio Maschio 32,3% Femmina 34,7% Femmina 67,7% 65,3% 1 Per approfonimenti si vea la nota metoologica. 2

3 Nel Mezzogiorno più alunni con isabilità non autonomi La conoscenza ei livelli i autonomia e i ifficoltà i apprenimento el singolo alunno rappresenta uno ei presupposti necessari per la realizzazione i un percorso inclusivo aeguato. Per tale motivo l inagine rileva il livello i autonomia nello svolgimento i alcune attività essenziali, quali lo spostarsi all interno ell eificio scolastico, mangiare, anare al bagno a solo. Parteno a queste tre attività sono stati selezionati ue iversi collettivi: 1) alunni non autonomi in almeno una elle attività inagate; 2) alunni non autonomi in tutte e tre le attività inagate. Nelle scuole primarie, il 21,2% egli alunni con isabilità è stimato non essere autonomo in almeno una elle attività inagate e il 7,4% non essere autonomo in tutte e tre le attività; nelle scuole superiori i I grao le quote sono rispettivamente el 15,1% e el 5,7%. Nelle scuole primarie, il 13,3% egli alunni con isabilità non è autonomo nello spostarsi all interno ell eificio scolastico, percentuale che scene all 11,6% nella scuola seconaria i I grao. Nella primaria si registrano anche le percentuali più elevate i alunni non autonomi nel mangiare (9,5% contro il 6,6% ella seconaria i I grao) e non autonomi nell anare in bagno a soli (19,8% contro il 13,3%). Nel Mezzogiorno si riscontra una maggiore presenza i alunni con problemi i autonomia rispetto al resto Italia mentre la quota più bassa si registra nelle regioni el Nor. GRAFICO 3. ALUNNI CON DISABILITÀ PER LIVELLO DI AUTONOMIA, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali 30% 25% 20% 15% 10% 5% 16,5% 5,8% 19,4% 8,1% 28,2% 9,0% 21,2% 7,4% 11,5% 4,8% Non autonomo in almeno 1 elle attività i cui Non autonomo in tutte e tre le attività 15,6% 19,7% 6,1% 6,8% 15,1% 5,7% 0% Nor Centro Mezzogiorno Italia Nor Centro Mezzogiorno Italia PROSPETTO 1. ALUNNI CON DISABILITÀ PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ NELLE QUALI NON È AUTONOMO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori per 100 alunni con isabilità RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Non autonomo Non autonomo nell'anare nello spostarsi in bagno Non autonomo nel mangiare Nor 10,1 15,5 7,6 Centro 13,1 17,6 10,1 Mezzogiorno 17,4 26,5 11,5 Italia 13,3 19,8 9,5 Nor 8,9 9,9 5,8 Centro 12,2 13,6 6,6 Mezzogiorno 14,9 17,8 7,8 Italia 11,6 13,3 6,6 3

4 Più iffusi la isabilità intellettiva e i isturbi ello sviluppo A conferma i quanto già rilevato negli anni preceenti, in tutte le ripartizioni territoriali la tipologia i problema più frequente è quella legata alla isabilità intellettiva, che riguara in meia il 41,9% egli alunni con isabilità nella scuola primaria e il 49,8% i quelli ella seconaria i I grao. Nella primaria seguono i isturbi ello sviluppo e el linguaggio, che riguarano rispettivamente il 26% e il 21,4% egli alunni con isabilità. Nella seconaria i I grao, opo la isabilità intellettiva, i problemi più frequenti sono legati ai isturbi ell apprenimento e ai isturbi ello sviluppo che riguarano, rispettivamente, il 22,1% e il 21,1% egli alunni con isabilità. Per la scuola primaria si riscontra un numero maggiore i alunni con più tipologie i problemi nel Mezzogiorno: il 25,9% egli alunni con isabilità ne ha almeno tre, quota che scene al 21,4% nel Centro, al 18,3% al Nor. Le ifferenze territoriali risultano meno evienti nella seconaria i I grao: gli alunni con almeno tre problemi sono il 19,7% al Centro, il 19,4% nel Mezzogiorno e il 17,5% al Nor. PROSPETTO 2. ALUNNI CON DISABILITÀ PER TIPOLOGIA DI PROBLEMA, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori per 100 alunni con isabilità TIPOLOGIA DI PROBLEMA Nor Centro Mezzogiorno Totale Nor Centro Mezzogiorno Totale Cecità 0,7 2,0 1,1 1,1 0,7 1,2 0,8 0,8 Ipovisione 3,3 3,6 4,1 3,7 3,0 4,6 4,8 3,9 Sorità profona o grave 2,0 1,8 2,3 2,1 2,0 2,7 1,2 1,8 Ipoacusia 3,1 2,5 3,6 3,1 3,2 3,5 4,0 3,5 Motoria 12,3 13,9 15,6 13,8 10,1 10,5 12,9 11,1 Apprenimento 15,8 19,6 24,3 19,5 19,8 25,1 23,7 22,1 Linguaggio 19,0 23,7 23,2 21,4 13,5 14,1 13,5 13,6 Sviluppo 24,5 27,1 27,3 26,0 21,1 20,7 21,2 21,1 Disabilità intellettiva 42,3 37,2 44,2 41,9 52,0 44,6 49,8 49,8 Attenzione e comportamentali 14,2 19,4 20,4 17,4 15,7 19,3 15,7 16,4 Affettivo relazionale 15,4 16,3 17,7 16,4 15,9 15,6 16,7 16,2 Altro tipo i isabilità 21,7 21,1 17,3 20,1 0,7 1,2 0,8 0,8 Nota: La somma per ripartizione è maggiore i 100 perché un alunno può avere più i una tipologia i problema. PROSPETTO 3. ALUNNI CON DISABILITÀ PER TIPOLOGIA DI CERTIFICAZIONE, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Solo certificazione i isabilità Solo certificazione i Entrambe invaliità le certificazioni Nessuna certificazione Non inicato Nor 88,1 1,1 9,2 1,5 0,2 100,0 Centro 80,3 1,4 8,9 9,2 0,2 100,0 Mezzogiorno 79,7 1,4 12,8 6,0 0,0 100,0 Italia 83,6 1,3 10,4 4,6 0,2 100,0 Nor 87,7 2,0 7,7 2,5 0,0 100,0 Centro 74,2 1,5 12,7 11,3 0,4 100,0 Mezzogiorno 81,6 2,0 11,1 5,3-100,0 Italia 83,0 1,9 9,8 5,1 0,1 100,0 Totale La maggioranza egli alunni ha una certificazione in base alla Legge n.104 el Nonostante tale certificazione sia prevista alla legge per usufruire ei servizi i sostegno scolastico 2, ne è privo il 4,6% egli alunni ella scuola primaria e il 5,1% i quelli ella seconaria i I grao. 2 L insegnante i sostegno è assegnato alla scuola e non al singolo alunno. La scuola può eciere i utilizzare l insegnante anche per alunni in attesa i certificazione o con problematiche borerline. 4

5 Piemonte Valle 'Aosta Lombaria P. A. Bolzano P.A. Trento Veneto Friuli-V.G. Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Saregna Italia Nella scuola primaria, l 83,6% egli alunni ha la certificazione i isabilità e il 10,4% ha sia la certificazione i isabilità sia quella i invaliità. La percentuale più alta i alunni con isabilità in possesso i almeno una elle certificazioni si riscontra nelle regioni el Nor. La quota più elevata i alunni con isabilità senza certificazione si osserva, invece, al Centro (9,2%). Analoghe ifferenze territoriali si riscontrano tra gli alunni ella scuola seconaria i I grao: il Nor è la ripartizione con la percentuale maggiore i alunni con almeno una certificazione (97,4%) e il Centro quella con la percentuale maggiore i alunni senza certificazione (11,3%). Un insegnante i sostegno ogni ue alunni con isabilità La figura ell insegnante i sostegno è molto importante non solo per il percorso formativo ell alunno con isabilità, ma anche per promuovere e favorire il processo inclusione scolastica. Gli insegnanti i sostegno rilevati al MIUR sono , 5mila in più rispetto allo scorso anno. Il 66,8% egli insegnanti i sostegno ella scuola primaria e il 69,6% i quelli ella scuola seconaria i I grao svolgono l attività a tempo pieno all interno ello stesso plesso scolastico 3. Nella primaria, la percentuale più alta i insegnanti i sostegno a tempo pieno si registra nel Lazio (78,2%) e in Basilicata (73,1%) mentre quella più bassa nella Provincia autonoma i Bolzano (34,6%). Nella seconaria i I grao la percentuale più elevata si riscontra in Piemonte (74,6%), quella più bassa sempre nella Provincia autonoma i Bolzano (53,0%). GRAFICO 4. INSEGNANTI DI SOSTEGNO CHE SVOLGONO L ATTIVITÀ A TEMPO PIENO ALL INTERNO DELLO STESSO PLESSO SCOLASTICO PER REGIONE ED ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori per 100 insegnanti i sostegno ella stessa regione 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Primaria Seconaria i 1 grao A livello nazionale il numero meio i alunni con isabilità per insegnante è molto vicino a quello massimo previsto alla Legge 244/2007 (un insegnante i sostegno ogni ue alunni con isabilità): ci sono 1,6 alunni con isabilità ogni insegnante i sostegno nella scuola primaria e 1,8 nella scuola seconaria i I grao. Le ifferenze territoriali sono molto marcate: per entrambi gli orini scolastici, la Provincia autonoma i Bolzano ha un numero maggiore i alunni per insegnante i sostegno (3,3 nella primaria, 5 alunni nella seconaria i I grao). Il rapporto più basso si riscontra in Molise (1,2 per la primaria e 1,3 per la seconaria i I grao). 3 La presenza a tempo pieno ell insegnante i sostegno nel plesso scolastico consente i avere una maggiore flessibilità el supporto iattico fornito al singolo alunno. 5

6 Piemonte Valle 'Aosta Lombaria P. A. Bolzano P.A. Trento Veneto Friuli-V.G. Liguria Emilia-Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Saregna GRAFICO 5. NUMERO MEDIO DI ALUNNI CON DISABILITÀ PER INSEGNANTE DI SOSTEGNO PER REGIONE ED ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico Primaria Seconaria i 1 grao Nota: L elevato rapporto alunni con isabilità/ocente i sostegno ella P.A. i Bolzano è ovuto a una iversa moalità i presa in carico ell alunno con isabilità a parte ella Provincia autonoma: nell organico elle scuole sono assegnati alla classe, a causa el bilinguismo, più ocenti curriculari e, in caso i alunno non autonomo, è prevista la figura ell assistente a personam. Gli insegnanti i sostegno, in entrambi gli orini scolastici, svolgono prevalentemente con l alunno attività i tipo iattico 4 (per l 82% egli alunni con isabilità) anche se il 14% svolge prevalentemente attività i meiazione, inteneno con questa anche il contenimento i comportamenti problematici. E resiuale invece la quota i insegnanti i sostegno che svolgono prevalentemente attività i tipo assistenziale (3% in entrambi gli orini scolastici). Nel Su gli alunni con isabilità possono contare solo sull insegnante i sostegno Le figure professionali a supporto ell alunno con isabilità sono l insegnante i sostegno per il supporto iattico e altre figure professionali fornite agli Enti locali per il supporto alla socializzazione e all autonomia. Per quanto concerne l insegnante i sostegno, il numero i ore è maggiore nelle scuole el Mezzogiorno (15,4 ore meie settimanali nelle primarie e 12,6 nelle seconarie i I grao) e più basso nelle scuole el Nor (12,1 nelle primarie e 9,8 nelle seconarie i I grao) e el Centro (rispettivamente 13,8 e 11). 4 Rispetto allo scorso anno è stata inserita una nuova moalità Attività i meiazione sulla base elle specifiche riscontrate nella moalità Altro nell inagine

7 GRAFICO 6. NUMERO MEDIO DI ORE SETTIMANALI DI SOSTEGNO PER ALUNNO PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico ,4 13,8 12,1 9,8 11,0 12,6 Nor Centro Mezzogiorno L assegnazione elle ore i sostegno non sempre è ritenuta alle famiglie ionea a soisfare i bisogni i supporto ell alunno. Infatti, nel corso egli anni, l 8,5% elle famiglie i alunni con isabilità ella scuola primaria e il 6,8% i quelle nella scuola seconaria i I grao hanno presentato ricorso al Tribunale civile o al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) per ottenere l aumento elle ore. Per entrambi gli orini scolastici nelle regioni el Mezzogiorno la quota i famiglie che hanno fatto ricorso è molto più alta i quella elle regioni el Nor (nella primaria rispettivamente 13,4% e 4,5%; nella seconaria i I grao rispettivamente 10,2% e 4%) 5. PROSPETTO 4. ALUNNI CON DISABILITÀ PER PRESENTAZIONE DI UN RICORSO DA PARTE DELLE FAMIGLIE PER OTTENERE UN AUMENTO DELLE ORE DI SOSTEGNO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Si No Non so Non inicato Totale Nor 4,5 76,1 19,0 0,4 100,0 Centro 8,9 75,7 15,1 0,2 100,0 Mezzogiorno 13,4 72,4 14,2 0,0 100,0 Italia 8,5 74,7 16,5 0,2 100,0 Nor 4,0 84,5 11,5 0,0 100,0 Centro 7,4 77,3 14,9 0,4 100,0 Mezzogiorno 10,2 79,7 9,8 0,2 100,0 Italia 6,8 81,5 11,6 0,2 100,0 Per la realizzazione el progetto iniviuale, è importante che ci sia continuità nel rapporto ocente i sostegno-alunno con isabilità, non solo nel corso ell anno scolastico, ma anche per l intero ciclo scolastico. Questo però non sempre avviene: gli alunni con isabilità che hanno cambiato insegnante i sostegno nel corso ell anno scolastico sono il 14,7% nella scuola primaria e il 16,5% nella scuola seconaria i I grao. Le percentuali salgono al 41,9% nella primaria e al 36,5% nella seconaria se si consiera il cambio i insegnante rispetto all anno scolastico preceente. 5 Da segnalare anche il fatto che per il 16,5% egli alunni con isabilità elle scuole primarie e per l 11,6% i quelli elle scuole seconarie i primo grao, la scuola non è stata in grao i fornire una risposta alla omana sull effettuazione i un ricorso al TAR a parte ella famiglia ell alunno. 7

8 PROSPETTO 5. ALUNNI CON DISABILITÀ CHE HANNO CAMBIATO INSEGNATE DI SOSTEGNO NEL CORSO DELL ANNO SCOLASTICO PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Si No Non rispone Totale Nor 16,0 83,6 0,4 100,0 Centro 18,4 81,4 0,2 100,0 Mezzogiorno 10,9 89,1 0,0 100,0 Italia 14,7 85,1 0,2 100,0 Nor 20,8 79,1 0,0 100,0 Centro 18,2 81,5 0,4 100,0 Mezzogiorno 9,8 90,0 0,2 100,0 Italia 16,5 83,3 0,2 100,0 PROSPETTO 6. ALUNNI CON DISABILITÀ CHE HANNO CAMBIATO INSEGNATE DI SOSTEGNO RISPETTO ALL ANNO SCOLASTICO PRECEDENTE PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Si No Non rispone Totale Nor 41,1 58,5 0,4 100,0 Centro 38,0 61,8 0,2 100,0 Mezzogiorno 45,2 54,8 0,0 100,0 Italia 41,9 57,8 0,2 100,0 Nor 34,8 65,2 0,0 100,0 Centro 36,4 63,3 0,4 100,0 Mezzogiorno 38,8 61,0 0,2 100,0 Italia 36,5 63,4 0,2 100,0 Se l alunno non è autonomo, il supporto fornito all insegnante i sostegno ovrebbe essere accompagnato alla presenza i altre figure professionali che garantiscano l assistenza i base e supportino la socializzazione e l autonomia el singolo, come a esempio quella ell assistente eucativo culturale o assistente a personam (AEC), figura professionale specifica per l alunno con problemi i autonomia, finanziata agli Enti locali. Gli alunni non autonomi in tutte le attività consierate (spostarsi, mangiare, anare al bagno) ispongono meiamente i 11,7 ore settimanali i assistenza a parte i quest ultima figura professionale nelle scuole primarie e 12,8 ore in quelle seconarie; per gli alunni con maggiore autonomia le ore meie scenono intorno a 9 in entrambi gli orini scolastici. Le regioni el Centro e el Nor registrano un numero meio i ore settimanali maggiore rispetto al Mezzogiorno sia nella primaria che nella seconaria i I grao. Nella scuola primaria le ore sono 10,0 al Centro e 9,8 al Nor contro 8,5 nel Mezzogiorno; nella seconaria le ore sono 10,8 al Centro, 10,0 al Nor, 9,1 nel Mezzogiorno. 8

9 PROSPETTO 7. NUMERO MEDIO DI ORE SETTIMANALI DI ASSISTENTE EDUCATIVO CULTURALE O ASSISTENTE AD PERSONAM PER LIVELLO DI AUTONOMIA, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Autonomo in almeno una elle tre le attività Non autonomo in tutte e tre le attività Totale Autonomo in almeno una elle tre le attività Non autonomo in tutte e tre le attività Nor 9,4 13,1 9,8 9,5 14,5 10,0 Centro 9,7 11,2 10,0 10,5 12,4 10,8 Mezzogiorno 8,1 10,3 8,5 8,8 10,6 9,1 Italia 9,2 11,7 9,5 9,6 12,8 9,9 Totale Inoltre, gli alunni non autonomi ispongono in meia i 13,1 ore settimanali i AEC nelle scuole primarie el Nor e i 10,3 in quelle el Mezzogiorno. Situazione analoga per gli stuenti con isabilità non autonomi elle scuole seconarie i I grao, che fruiscono i 14,5 ore settimanali i AEC nelle regioni el Nor e10,6 nel Mezzogiorno. Meno frequenti i rapporti scuola-famiglia al Nor La normativa prevee la conivisione el progetto iattico e eucativo el singolo alunno con le famiglie egli stuenti. Tale conivisione è importante perché la famiglia non solo fornisce informazioni preziose, ma garantisce la continuità fra eucazione formale e percorso al i fuori ell ambiente scolastico. La maggior parte elle famiglie incontra gli insegnanti curriculari, al i fuori egli incontri ei Gruppo i lavoro sull Hanicap (GLH) 6 istituto, meno i una volta al mese (42,7% nella scuola primaria, 49,3% nella scuola seconaria i I grao); circa un terzo elle famiglie (36,7% nella scuola primaria, 33% nella scuola seconaria i I grao) ha un colloquio al mese. Nelle scuole primarie colloqui più frequenti tra familiari e insegnanti (più i una volta al mese) si registrano solo per il 15,7% elle famiglie mentre nelle scuole seconarie la percentuale scene all 11,2%. Infine molte famiglie non hanno colloqui con gli insegnanti curriculari oltre a quelli ei GLH: tale circostanza si verifica per il 4,6% elle famiglie nella scuola primaria e per il 6,3% i quelle nella scuola seconaria i I grao. Nelle regioni el Mezzogiorno la collaborazione tra famiglie e insegnanti curriculari è più frequente rispetto alle altre aree el Paese: si attesta al 64,7% la quota i famiglie che hanno almeno un colloquio nel corso el mese con gli insegnanti, contro il 47,3% el Centro e il 45,2% el Nor. La stessa circostanza si registra nelle scuole seconarie i I grao, ove il 59,1% elle famiglie el Mezzogiorno ha almeno un incontro al mese con gli insegnanti, contro il 42,6% el Centro e il 34,1% el Nor. 6 Il GLH i Istituto si eve riunire, in presenza elle famiglie, almeno una volta l anno al fine i: 1) efinire le linee ella politica per l integrazione scolastica egli alunni con isabilità ell Istituto; 2) iniviuare gli inicatori i qualità ell integrazione scolastica per gli alunni con isabilità a inserire nel POF ella Scuola; 3) esprimersi in merito alla richiesta i ore i sostegno; 4) eterminare i criteri i ripartizione e eventuale aattamento elle esigenze ella scuola ell assegnazione i ore i sostegno agli alunni; 5) proporre azioni volte a favorire il successo el/i processo/i i integrazione. 9

10 PROSPETTO 8. ALUNNI CON DISABILITÀ PER FREQUENZA DI INCONTRI (ESCLUSO IL GLH) TRA FAMIGLIA E INSEGNANTI CURRICULARI, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA No. mai Sì, più volte al mese Sì, Solo una volta al mese Sì, raramente Non inicato Nor 3,7 10,3 34,9 50,7 0,4 100,0 Centro 8,0 15,9 31,4 44,5 0,2 100,0 Mezzogiorno 3,9 22,6 42,1 31,4 0,0 100,0 Italia 4,6 15,7 36,7 42,7 0,2 100,0 Nor 7,4 7,2 26,9 58,5 0,0 100,0 Centro 8,3 11,6 31,0 48,9 0,4 100,0 Mezzogiorno 3,6 16,5 42,6 37,1 0,2 100,0 Italia 6,3 11,2 33,0 49,3 0,2 100,0 Totale Più frequenti sono invece i colloqui tra i familiari e l insegnante i sostegno: in entrambi gli orini scolastici circa il 25% elle famiglie li incontra più volte al mese. Permane una quota elevata i famiglie (38,3% nella primaria e 34,9% nella seconaria i I grao) che hanno colloqui più sporaici. Inoltre il 4,3% elle famiglie i stuenti ella scuola primaria e il 3,6% i quelle ella scuola seconaria i I grao non ha un confronto con gli insegnanti i sostegno al i fuori ei GLH. Anche nel caso egli insegnanti i sostegno, i colloqui sono più frequenti nel Mezzogiorno: il 70,2% elle famiglie ha almeno un colloquio mensile nelle scuole primarie, contro il 50% nelle regioni el Centro e el Nor. Situazione analoga nelle scuole seconarie i I grao, ove il 73,1% elle famiglie el Mezzogiorno ha almeno un incontro mensile, contro il 55,3% el Centro e il 55,1% el Nor. PROSPETTO 9. ALUNNI CON DISABILITÀ PER FREQUENZA DI INCONTRI (ESCLUSO IL GLHI) TRA FAMIGLIA E INSEGNANTI DI SOSTEGNO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA No. mai Sì, più volte al mese Sì, solo una volta al mese Sì, raramente Non inicato Nor 3,1 18,7 31,6 46,1 0,4 100,0 Centro 7,8 20,0 30,2 41,9 0,2 100,0 Mezzogiorno 3,7 33,4 36,8 26,2 0,0 100,0 Italia 4,3 24,1 33,1 38,3 0,2 100,0 Nor 3,7 20,7 34,4 41,2 0,0 100,0 Centro 4,8 25,6 29,7 39,5 0,4 100,0 Mezzogiorno 2,8 33,0 40,1 23,8 0,2 100,0 Italia 3,6 25,9 35,5 34,9 0,2 100,0 Totale 10

11 Ancora elevata la quota i plessi scolastici con barriere architettoniche 7 È il Mezzogiorno la ripartizione geografica con la percentuale più bassa i scuole che hanno scale a norma (77,2% primarie e 86,6% seconarie) e servizi igienici a norma (72,4% primarie e il 77,3% seconarie i I grao); all opposto il Nor ha la percentuale più elevata i scuole con scale a norma (86,7% nelle scuole primarie e 91,8% nelle seconarie) e con servizi igienici a norma (86,6% nelle primarie e 90,3% nelle seconarie). Le scuole sono poco accessibili in tutto il territorio nazionale, se si consiera la presenza i segnali visivi, acustici e tattili 8 per favorire la mobilità all interno ella scuola i alunni con isabilità sensoriali, oppure la presenza i percorsi interni e esterni accessibili. Solo il 34,1% elle scuole primarie el Nor ha segnali visivi acustici e tattili; la percentuale è ancora più bassa nelle scuole el Mezzogiorno, 23,4%. Lo stesso ifferenziale territoriale permane nella scuola seconaria: il 35,9% elle scuole seconarie i I grao el Nor e il 23,9% i quelle el Mezzogiorno sono forniti i segnali visivi acustici e tattili. I percorsi interni e esterni accessibili sono invece presenti nel 48,3% i scuole primarie el Nor, contro il 37,1% i quelle el Mezzogiorno; stesso ivario anche nelle scuole seconarie i I grao, in cui le percentuali sono rispettivamente el 50,4 e 38,8%. PROSPETTO 10. SCUOLE CON CARATTERISTICHE A NORMA PER REGIONE E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori 100 scuole ella stessa regione REGIONE Mappe a Percorsi sia Mappe a Percorsi sia Servizio Servizio Scale rilievo e Interni che Scale rilievo e Interni che Igienico Igienico percorsi tattili Esterni percorsi tattili Esterni Piemonte 88,1 82,2 32,3 46,1 92,3 86,3 32,6 49,7 Valle Aosta-Vallée Aoste 95,5 95,5 40,9 53,0 100,0 87,5 50,0 50,0 Lombaria 87,3 90,3 33,4 47,5 91,5 92,3 36,8 49,1 Trentino-Alto Aige 94,5 84,0 35,3 57,4 97,2 92,3 41,5 57,0 P.A. Bolzano-Bözen 92,5 77,9 25,0 54,9 96,2 91,0 41,0 59,0 P. A. Trento 98,2 95,2 54,2 61,9 98,4 93,8 42,2 54,7 Veneto 84,6 88,5 32,7 49,0 92,3 91,2 32,9 50,8 Friuli-Venezia Giulia 84,0 82,9 33,2 53,5 88,1 89,4 37,5 61,3 Liguria 84,7 72,3 38,8 37,9 94,9 79,0 40,9 40,9 Emilia-Romagna 83,7 89,5 37,5 50,1 89,4 92,8 36,7 52,2 Toscana 79,4 85,1 30,5 45,7 90,9 86,7 30,9 46,2 Umbria 78,4 84,3 28,9 42,9 89,7 89,7 35,3 41,4 Marche 87,6 74,0 25,7 37,9 93,3 78,1 25,2 34,3 Lazio 83,7 82,1 29,9 37,1 88,6 84,4 29,0 38,0 Abruzzo 74,6 74,9 22,6 38,6 88,0 81,0 21,3 38,4 Molise 78,7 66,1 37,0 29,9 89,2 60,8 35,1 29,7 Campania 79,6 66,9 21,0 38,8 87,5 74,0 21,2 40,5 Puglia 87,8 79,2 24,7 41,2 92,3 84,3 24,6 44,3 Basilicata 87,8 70,1 24,4 34,5 83,7 68,1 20,6 36,9 Calabria 64,2 65,3 17,5 30,4 80,3 70,2 17,9 33,0 Sicilia 75,5 74,6 27,1 36,4 88,0 80,8 31,5 37,1 Saregna 76,9 85,9 25,2 39,8 81,9 84,1 22,5 41,6 Italia 82,4 80,6 29,3 42,9 89,5 84,3 30,1 44,1 7 Nel confronto con i risultati elle preceenti inagini si consieri che nel questionario relativo all anno scolastico 2012/13 è stato richiesto alla scuola i consierare oltre alla presenza i barriere percettive, sia nei percorsi interni sia nei percorsi esterni, anche la presenza i mappe a rilievo, percorsi tattili e segnali visivi e acustici per la segnalazione i esoo forzato. L introuzione i queste ue nuove variabili può aver influenzato la risposta a parte elle scuole a tutta la batteria i quesiti relativa all accessibilità ell eificio scolastico. 8 Segnali acustici o segnalazioni visive per non uenti per segnalare l'esoo forzato, mappe a rilievo e/o percorsi tattili. 11

12 La tecnologia: un facilitatore per l inclusione scolastica ancora poco utilizzato La tecnologia può svolgere una funzione i facilitatore nel processo i inclusione scolastica ell alunno con isabilità, soprattutto nel caso in cui una postazione informatica sia situata all interno ella classe in cui è presente l alunno e nel caso in cui lo stesso abbia a isposizione egli ausili che facilitino lo svolgimento ella iattica. Nel corso ell inagine, alle scuole è stato chiesto i segnalare la presenza i postazioni informatiche con periferiche harware speciali e software specifici per la iattica speciale per alunni con iverse tipologie i isabilità, nonché l utilizzo a parte ell alunno con sostegno i ausili iattici messi a isposizione alla scuola. Nello specifico, è stata misurata la presenza elle postazioni, la loro isponibilità quotiiana (presenza elle postazioni in classe), e il reale utilizzo ella tecnologia nella iattica a parte ei ocenti i sostegno. Circa un quarto elle scuole oggetto ell inagine non ha postazioni informatiche estinate alle persone con isabilità, con percentuali più elevate nel Mezzogiorno (28,4% elle primarie e 23,8% elle seconarie) e più bassa nel Centro (23,6% elle primarie e 16,8% elle seconarie), mentre il Nor si attesta ai livelli mei nazionali (25,7% nella scuola primaria e 20,5 nella seconaria). Le regioni con scuole più otate i postazioni informatiche aattate sono rispettivamente l Emilia- Romagna (82,7%) per la scuola primaria e la Toscana (88%) per la seconaria. Le scuole meno otate sono per la primaria quelle ella Valle Aosta (66,7% elle scuole) e per la seconaria i I grao quelle ella Basilicata (71,6%). Le postazioni informatiche aattate aibite all inclusione scolastica sono situate prevalentemente in laboratori eicati (58,7% elle scuole primarie e 56,6% elle scuole seconarie i I grao). Meno frequente la presenza i postazioni informatiche aattate nelle classi i alunni con isabilità (39,3% nella primaria e 36,6% nella seconaria i I grao) mentre la percentuale i scuole con postazioni informatiche aattate in aule specifiche per il sostegno è el 32,2% nelle primarie e 47,9% nelle seconarie i I grao. GRAFICO 7. SCUOLE CON ALUNNI CON DISABILITÀ E PRESENZA DI POSTAZIONI INFORMATICHE ADATTATE ADIBITE ALL INTEGRAZIONE SCOLASTICA PER REGIONE ED ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori per 100 scuole ella stessa regione Sono invece il 6,5% le scuole primarie e il 4,4% le seconarie in cui nessun insegnante i sostegno utilizza la tecnologia nella iattica pur avenola a isposizione. Per questo aspetto è la 12

13 Valle Aosta a presentare le percentuali più alte (21,4% elle primarie e 7,1% elle seconarie i I grao). Su tutto il territorio nazionale, sono il 20,1% le scuole primarie nelle quali nessun insegnante i sostegno ha frequentato corsi specifici in materia i tecnologie eucative e il 16,2% quelle seconarie i I grao. In più i un quarto elle strutture, invece, tutto il personale i sostegno è formato con corsi specifici. Anche in questo caso è la Valle Aosta a presentare le percentuali più alte per entrambi gli orini scolastici (61,9% elle primarie e 35,7% elle seconarie i I grao). Per quanto riguara gli strumenti iattici compensativi, si riscontra una forte eterogeneità nel loro impiego; gli ausili più utilizzati sono gli apparecchi informatici e multimeiali per la personalizzazione ella iattica (per esempio: pc, tablet, registratori, lettori c/v, fotocamere), in uso per quasi il 47% egli alunni con sostegno. Una quota importante, il 25% egli alunni, si avvale invece i software iattici per l apprenimento, utilizzati in tutti i casi in cui ci sono ifficoltà i questo genere, particolarmente frequenti nella popolazione scolastica con isabilità. Tuttavia, ancora il 35% egli alunni non si avvale i alcun ausilio iattico. Non si riscontrano sostanziali ifferenze, tra i ue orini scolastici, nell impiego i questi strumenti. PROSPETTO 11. AUSILI DIDATTICI MESSI A DISPOSIZIONE DALLA SCUOLA PER ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori 100 scuole ella stessa regione AUSILIO DIDATTICO Utilizzo nella Scuola Primaria Utilizzo nella scuola seconaria i I grao Nessun ausilio 36,1 33,3 34,9 Strumenti braille 0,5 0,6 0,5 Sintesi vocale 1,4 2,1 1,7 Vieo-ingranitori 1,5 1,7 1,5 Software iattico per apprenimento 24,7 25,0 24,6 Sistemi tecnologici per non uenti 1,1 0,1 1,1 Sistemi informatici facilitazione i testi 9,9 16,5 12,8 Personalizzazione ella postazione 3,0 3,4 3,2 Sistemi tecnologici per la comunicazione 6,8 6,9 6,9 Apparecchi informatici/multimeiali personalizzazione iattica 44,6 49,9 46,9 Altro ausilio 11,6 10,0 10,9 Totale Buona la partecipazione alle gite i istruzione senza pernottamento Il programma iniviualizzato eve essere accompagnato, ai fini i una completa inclusione, a una conivisione el percorso iattico e a momenti i socializzazione con i compagni i scuola. Per questo motivo il processo i inclusione scolastica ovrebbe preveere una completa partecipazione ell alunno con isabilità a tutte le attività scolastiche, alle gite i istruzione e alle uscite iattiche brevi, anche se tale partecipazione può implicare una maggiore complessità organizzativa ell evento (numero i accompagnatori, scelta i luoghi accessibili, ecc.). Gli alunni con isabilità passano la maggior parte el loro tempo all interno ella classe - in meia 24,4 ore settimanali nella scuola primaria e 22,6 nella seconaria - e svolgono attività iattica al i fuori ella classe solo per un numero resiuale i ore, in meia 3,5 ore settimanali nella scuola primaria e 4,1 nella seconaria i I grao; le ore svolte al i fuori ella classe salgono circa a 5 al Nor mentre scenono a circa 2 ore nel Mezzogiorno per entrambi gli orini. Se l alunno presenta problemi nello spostarsi, nel mangiare e nell anare in bagno iminuisce rasticamente il numero i ore i iattica passate in classe, segno questo i una maggiore ifficoltà i inclusione per gli alunni con problemi i autonomia. Nel Nor gli alunni non autonomi in tutte e tre le attività inagate svolgono attività iattica al i fuori ella classe per un numero maggiore i ore, 9,8 ore nella scuola primaria e 12,4 nella seconaria i I grao. Gli alunni nel Mezzogiorno passano, invece, fuori alla classe solo 4,6 ore nella scuola primaria e 7,1 ore nella seconaria i I grao. 13

14 E buona la partecipazione egli alunni con isabilità a uscite iattiche brevi senza pernottamento organizzate alla scuola. Infatti, gli alunni che non partecipano a questo tipo i attività rappresentano solo il 5,4% nella scuola primaria e l 8% nella seconaria i I grao. PROSPETTO 12. NUMERO MEDIO DI ORE SCOLASTICHE SETTIMANALI PER LUOGO NEL QUALE VENGONO SVOLTE, PRESENZA DI AUTONOMIA, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Numero meio ore in classe Autonomo in Non autonomo almeno una elle in tutte e tre le Totale tre le attività attività Numero meio ore fuori classe Autonomo in Non autonomo in almeno una elle tutte e tre le tre le attività attività Nor 25,4 15,0 24,8 4,6 9,8 4,9 Centro 27,0 21,4 26,5 3,0 6,6 3,3 Mezzogiorno 23,0 19,2 22,6 1,5 4,6 1,8 Italia 24,9 18,2 24,4 3,2 6,9 3,5 Nor 22,7 12,2 22,2 5,1 12,4 5,4 Centro 23,8 15,5 23,3 3,4 9,4 3,8 Mezzogiorno 23,1 16,4 22,6 2,0 7,1 2,4 Italia 23,0 14,6 22,6 3,7 9,7 4,1 Totale PROSPETTO 13. ALUNNI CON DISABILITÀ PER PARTECIPAZIONE ALLE GITE D ISTRUZIONE SENZA PERNOTTAMENTO, RIPARTIZIONE GEOGRAFICA E ORDINE SCOLASTICO. Anno scolastico , valori percentuali RIPARTIZIONE GEOGRAFICA Partecipa Non partecipa Non sono previste/ organizzate Non inicato Nor 95,2 2,4 1,9 0,4 100,0 Centro 92,4 4,3 3,1 0,2 100,0 Mezzogiorno 85,2 9,9 4,8 0,0 100,0 Italia 91,2 5,4 3,2 0,2 100,0 Nor 92,0 5,6 2,4 0,0 100,0 Centro 92,2 6,4 1,1 0,4 100,0 Mezzogiorno 83,2 12,2 4,3 0,2 100,0 Italia 89,0 8,0 2,8 0,2 100,0 Totale La partecipazione alle gite i istruzione con pernottamento è meno frequente. Una minore partecipazione si riscontra in particolare nella scuola seconaria i I grao (non partecipano il 22,5% egli alunni con sostegno); nella scuola primaria invece le quote sono simili a quelle osservate per le gite senza pernottamento (9,4% ei ragazzi che non partecipano). Le ifferenze territoriali sono rilevanti: nel Mezzogiorno non partecipano alle gite con pernottamento il 16% egli alunni ella scuola primaria, contro il 7,9% el Centro e il 4,9% el Nor. Allo stesso moo nella scuola seconaria i I grao non partecipano alle gite con pernottamento il 35% egli alunni con sostegno nelle scuole el Mezzogiorno, contro il 22,3% el Centro e il 13,4% el Nor. Va segnalato tuttavia che nella maggior parte ei casi, in entrambi gli orini scolastici, l insegnante i sostegno non ha inicato i motivi ella mancata partecipazione (58% nella primaria e 42% nella seconaria i I grao). Tra coloro che invece lo hanno inicato, spiccano i problemi legati alla isabilità (31,4% nella primaria e 35,5% nella seconaria) e i problemi economici (rispettivamente 7,8% e 9,2%). 14

15 Glossario Assistenti eucativi culturali (AEC): Gli assistenti eucativi culturali o assistenti a personam sono ipenenti el Comune o i Cooperative e collaborano attivamente per l integrazione ei minori non autonomi, supportanoli nell integrazione in classe, aiutanoli a mangiare e a anare in bagno. Ausili iattici Strumenti informatici braille (barra braille, stampante braille) Strumenti utilizzati per facilitare i non veenti nella scrittura e nella lettura. In particolare la barra braille è un ispositivo harware che trauce i caratteri in Braille; si appoggia sotto la tastiera e mostra un certo numero i rettangolini, ognuno ei quali contiene un carattere, formato a punti. È una sorta i isplay, ma in rilievo. Le barre Braille sono gestite agli screen-reaer e quini funzionano in moo iverso a secona el programma installato. La stampante braille invece permette i stampare in Braille ocumenti presenti nel PC. Sintesi vocale Può trattarsi i ispositivi harware o software capaci i leggere i testi inviati allo screen-reaer grazie a una voce sintetica. Per renerne più agevole la comprensione, è possibile moificare tutti i parametri: tonalità, velocità, moo i lettura, tono, etc. Spesso sono in grao i parlare più i una lingua. Vieo-ingranitori e software ingranenti Sono programmi che si installano sul PC e che ingraniscono quanto è presente sullo schermo anche fino a 32 volte. Ovviamente la persona ovrà usare continuamente il mouse per scorrere le finestre, i cui verà soltanto una piccola parte per volta. Molti ingranitori hanno anche una sintesi vocale, che permette i leggere lunghi ocumenti senza guararli. Software iattico usato espressamente per sostenere l'apprenimento ell'alunno con isabilità Software specifico per patologia che facilita l apprenimento (es. software per la creazione i mappe concettuali; software eicati alla riabilitazione e all'apprenimento ella scrittura e ella lettura; software finalizzati all'apprenimento ella fusione ( far capire al bambino cosa vuol ire fonere ue o più fonemi ricavati ai grafemi) - prerequisito fonamentale per l'apprenimento ella lettura - focalizzanosi sugli errori più frequenti ei bambini) Sistemi tecnologici specifici per non uenti/ipoacusici Si intene i sistemi i sottotitolazione simultanea, la presenza i supporti auio all'impianto cocleare. Si evono esclueno però il normale uso el computer per prourre riassunti, mappe e schemi. Sistemi informatici per la facilitazione ei testi Programmi che permettono i aprire un brano qualsiasi e i moificarne il contenuto e l'impaginazione, evienziano, per esempio, in vari moi le sillabe e le parole, associano lettere e immagini Comunicatori Sistemi tecnologici, informatici o non, estinati a sostenere o facilitare la comunicazione. I comunicatori possono essere alfabetici o simbolici (PCS e pittogrammi) a secona el problema i comunicazione ell alunno. Di solito sono utilizzati a supporto ei percorsi i Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) e el Sistema i Comunicazione meiante Scambio per Immagini (PECS). Personalizzazione ella postazione Si intene con questo la personalizzazione ella postazione sia al punto i vista harware (per esempio tastiere speciali, emulatore i mouse, joystick, trackball, ecc) che software (programmi che consentono i creare ausili che renono possibile o facilitano l accesso al computer; un esempio sono le tastiere a vieo o virtuali che permettono i inviare comani agli applicativi attivi a esse associati - o le tastiere esterne riconfigurabili che permettono i creare una mappatura a hoc in cui ogni tasto avrà la posizione e la funzione esierata a colui che effettua il lavoro). A questi si aggiungono gli aattamenti i tipo ergonomico (seia, banco, ecc). Apparecchi informatici/multimeiali Si compreno registratori, computer, tablet, lettori c/v, fotocamere se usati in un quaro i personalizzazione ella iattica Altro Altri ausili non specificati altrove. Usare questa voce solo se l ausilio non è collocabile in una elle moalità i risposta previste al questionario. Barriere architettoniche: Il DPR n. 503 el 24/07/1996 impone i eliminare le barriere architettoniche in eifici, spazi e servizi pubblici. Anche nel caso i eifici scolastici bisogna 15

16 inicare se la struttura è otata i accorgimenti per il superamento elle barriere architettoniche. Per esempio: Accesso all'esterno con rampe (penenza <8%); Scale a norma (alzata non >16 cm, peata non <30 cm); Ascensore per il trasporto elle persone con isabilità (1,40x1,10m); Servoscala e/o piattaforma elevatrice; Servizio igienico specifico a norma per le persone con isabilità; Porte i larghezza minima i 0,90 m; Segnali visivi, acustici per segnalare le emergenze e gli esoi forzati; Mappe a rilievo e/o percorsi tattili (ogni piano è otato i mappe tattili ove ovranno essere inicati i luoghi i uso comune e la posizione ell uscita i emergenza. Inicare inoltre se nell eificio ci sono ei percorsi tattili in gomma speciale che congiungano tra loro tutti i locali ella scuola compresi gli uffici e i servizi comuni (palestra, spogliatoi, aula informatica, servizi igienici)); Percorsi interni (inicare l accessibilità ei percorsi e elle aree che collegano tra i loro le aule ella scuola, le aule con i bagni e le aule con altri spazi frequentati agli alunni abitualmente); Percorsi esterni (inicare l accessibilità ei percorsi e elle aree esterne all eificio scolastico frequentati abitualmente agli alunni come, a esempio, campetti sportivi o il percorso al cancello all eificio scolastico). Nella valutazione ell accessibilità si eve consierare anche la presenza i ionei ausili informativi che facilitano la mobilità autonoma elle persone con ifficoltà sensoriali. Collaboratori scolastici con assegnazione per l assistenza a alunni con isabilità: Collaboratori scolastici abilitati per l assistenza materiale e igienica egli alunni con isabilità e che per questo motivo ricevono una remunerazione per lo svolgimenti i tali funzioni aggiuntive. Diagnosi funzionale: Nei casi trattati bisogna inicare se è stata reatta a parte ella ASL una iagnosi funzionale. Questa escrive la situazione clinico-funzionale el minore al momento ell accertamento e evienzia i eficit e le potenzialità sul piano cognitivo, affettivo-relazionale, sensoriale; inclue le informazioni essenziali utili per iniviuare, con i iversi attori coinvolti, i supporti più opportuni e per consentire alla scuola e all ente locale l attribuzione elle necessarie risorse. Docenti i sostegno che hanno frequentato corsi specifici in tecnologie eucative: Sono i ocenti i sostegno che hanno frequentato corsi specifici attivati agli uffici scolastici regionali o provinciali, alle scuole (anche in rete), ai centri territoriali i supporto o centri risorse hanicap, agli enti locali o alle associazioni. Gruppo i lavoro sull Hanicap (GLH) L art. 15 ella L.104/92 prevee che presso ogni scuola i orine e grao il Dirigente Scolastico eve nominare il GLH i istituto, che affianca i gruppi GLH Operativi sui singoli allievi iversamente abili. I GLH i Istituto hanno compiti i organizzazione e i inirizzo, e sono gruppi i stuio e i lavoro composti a insegnanti (i sostegno e curricolari), operatori ei servizi (egli Enti Locali e elle ASL), familiari (i tutti gli alunni e i quelli con isabilità) e stuenti (nella scuola seconaria i secono grao) con il compito i collaborare alle iniziative eucative e i integrazione preisposte al piano eucativo. Possono essere chiamati a partecipare anche membri i Associazioni. Il GLH Operativo è invece composto al Consiglio i Classe (insegnanti curricolari e i sostegno), operatori ASL che seguono il percorso eucativo ell alunno con isabilità, i genitori ell alunno oltre che eventualmente un esperto richiesto a questi ultimi. Il GLH Operativo ha il compito i preisporre il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Eucativo Iniviualizzato e i verificarne l'attuazione e l'efficacia nell'intervento scolastico. Postazioni informatiche aattate aibite all integrazione scolastica: Postazioni informatiche con harware (periferiche speciali) e software specifico per alunni con isabilità. Presenza i autonomia: Si consiera autonomo lo stuente che si sposta a solo all interno ella scuola, che mangia e va in bagno autonomamente. Tipi i certificazione Disabilità/Hanicap: La certificazione i hanicap in base alla legge 104/92 è quella che certifica la situazione i svantaggio sociale erivante alla isabilità o menomazione e al contesto sociale i riferimento (art.3, co.1). L hanicap viene consierato grave quano la persona necessita i un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera iniviuale o in quella i relazione (art.3, co.3). La presenza i questa certificazione à accesso all erogazione i alcuni servizi e a alcuni benefici. Invaliità civile: La certificazione i invaliità in base alla legge 118/78 è quella che certifica la ifficoltà a svolgere alcune funzioni tipiche ella vita quotiiana o i relazione, a causa i una menomazione o i un eficit psichico o intellettivo, ella vista o ell uito. 16

17 Tipologia i isabilità Cecità: Si parla i cecità totale nel caso in cui ci sia: a) una mancanza totale ella vista in entrambi gli occhi; b) la mera percezione ell ombra e ella luce o el moto ella mano in entrambi gli occhi o nell occhio migliore; c) un resiuo perimetrico binoculare inferiore al 3%. Ipovisione: Si parla i ipovisione o cecità parziale nel caso in cui ci sia: a) un resiuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi o nell occhio migliore, anche con eventuale correzione; b) un resiuo perimetrico binoculare inferiore al 10%. Sorità acuta: Si parla i sorità acuta o profona quano la perita uitiva è uguale o superiore ai 90 ecibel. Ipoacusia: È efinita ipoacusia la iminuzione ell uito che interessi una o entrambe le orecchie. Disabilità motoria: La isabilità i tipo motorio può riguarare iverse funzioni. Sono competenze motorie ell essere umano il cammino (eambulazione), ma anche la capacità i stare seuto, la motricità el capo (i movimenti el collo, ella testa, ella mimica el viso, ella bocca, ella lingua ecc.), la motricità elle braccia, elle mani, e ancora, la motricità ei muscoli che permettono i respirare e i quelli che sono eputati al movimento egli occhi. Disturbo specifico ell apprenimento: Significativa ifficoltà nell acquisizione e utilizzazione ella lettura, ella scrittura e el calcolo. Comprene: a) islessia: ifficoltà i apprenimento ella lettura che si manifesta con vari sintomi fra cui inversione i lettere e scambio i lettere simmetriche; b) isgrafia: isturbo specifico ella scrittura nella riprouzione i segni alfabetici e numerici; c) isortografia: isturbo specifico ella scrittura che non rispetta regole i trasformazione el linguaggio parlato in linguaggio scritto non imputabile alla mancanza i esperienza o a eficit motori o sensoriali; ) iscalculia: ifficoltà nel riconoscimento e nella enominazione i simboli numerici, nella scrittura ei numeri, nell associazione el simbolo numerico alla quantità corrisponente, nella numerazione in orine crescente e ecrescente. Disturbo specifico el linguaggio: Il isturbo evolutivo el linguaggio è etto specifico in quanto non è collegato o causato a altri isturbi evolutivi el bambino, come a esempio ritaro mentale o perita ell uito. Alcuni esempi sono: isturbo specifico ell articolazione e ell eloquio (l acquisizione ell abilità i prouzione ei suoni verbali è ritarata o eviante con conseguente ifficoltà nell efficacia comunicativa el bambino); isturbo el linguaggio espressivo (la capacità i esprimersi tramite il linguaggio è marcatamente al i sotto el livello appropriato alla sua età mentale, ma con una comprensione nella norma); isturbo ella comprensione el linguaggio (comprensione el linguaggio non coerente con l età cronologica). Disturbo generalizzato ello sviluppo: Il isturbo generalizzato ello sviluppo è caratterizzato a una compromissione grave e generalizzata in iverse aree ello sviluppo: capacità i interazione sociale reciproca, capacità i comunicazione, o presenza i comportamenti, interessi e attività stereotipate. Della categoria fanno parte: isturbo autistico; isturbo i Rett; isturbo isintegrativo ella fanciullezza; isturbo i Asperger; isturbo generalizzato ello sviluppo non altrimenti specificato (compreso l autismo atipico). Ritaro mentale: Deficit ello sviluppo elle funzioni intellettive. Disturbi ell attenzione: Disturbi el comportamento caratterizzati a isattenzione, impulsività e iperattività motoria che rene ifficoltoso e in taluni casi impeisce il normale sviluppo e integrazione sociale ei bambini. Disturbi affettivi relazionali: Comprenono tutti quei segnali i isagio e i sofferenza che coinvolgono la imensione emotiva e affettiva ei bambini e ei ragazzi. Disturbi comportamentali: Comprenono: ansia, stress, attacchi i panico, fobie, isturbi ossessivo-compulsivi, isturbi el comportamento alimentare (anoressia, bulimia, vomiting, obesità), isturbo post-traumatico a stress, epressioni e sinromi melanconiche, isturbi ella personalità (borerline, narcisistico, ipenente ecc.), isturbi e problematiche ell aolescenza, isturbi el linguaggio, isturbi sessuali, isturbi psicosomatici, isturbi el sonno, ifficoltà relazionali (in ambito scolastico e familiare), esperienze traumatiche. Altro: Si eve selezionare questa moalità solo nel caso in cui la tipologia i isabilità sia iversa a tutte quelle sopraescritte. 17

18 Nota metoologica L inagine L Istituto nazionale i statistica in collaborazione con il Ministero ell Istruzione, Università e Ricerca conuce annualmente una rilevazione sulle scuole primarie e seconarie i 1 grao, statali e non statali, con la quale rileva le risorse, le attività e gli strumenti i cui si sono otati i singoli plessi scolastici per favorire l inserimento scolastico egli alunni con insegnante i sostegno. L unità i rilevazione è costituita a tutte le scuole primarie e seconarie i I grao. Le unità i analisi sono le scuole e gli alunni con insegnante i sostegno. L inagine è censuaria per quanto riguara le informazioni relative alle scuole e è, invece, campionaria per la parte relativa agli alunni con insegnante i sostegno. Il collettivo egli alunni è costituito agli stuenti che in base alla iagnosi funzionale reatta alla ASL hanno la necessità i essere supportati nella iattica a un insegnante i sostegno. Non rientrano nel collettivo oggetto i analisi gli alunni che, pur aveno una limitazione, una menomazione o un problema i salute, non hanno necessità i un sostegno. L inagine, conotta via web attraverso la realizzazione i un questionario elettronico, si è svolta tra il 13 Aprile e il 12 Giugno el 2015 e ha ricevuto informazioni a scuole, pari al 99% elle scuole oggetto i inagine. La strategia i campionamento 9 per l inagine sugli alunni con isabilità 1. Descrizione el isegno i campionamento Nelle pagine che seguono si illustrano gli obiettivi conoscitivi e gli aspetti più significativi ella strategia i campionamento ell inagine sugli alunni con isabilità nelle scuole primarie e seconarie i I grao ell anno scolastico 2014/2015. La popolazione i interesse ell inagine in oggetto, ossia l insieme elle unità statistiche intorno alle quali si intene investigare, è costituita agli stuenti con isabilità presenti nelle scuole nell anno scolastico 2014/2015. I omini i riferimento elle stime sono: l intero territorio nazionale; tre ripartizioni geografiche (Nor, Centro e Meriione); ue orini scolastici, primarie e seconarie i I grao; le moalità ottenute all incrocio tra la ripartizione e l orine scolastico. Il isegno i campionamento è a ue stai i selezione con stratificazione elle unità i I staio. Le unità i I staio sono le scuole, stratificate per regione geografica e orine scolastico. Le unità i secono staio sono gli alunni con isabilità. La numerosità campionaria i I e i secono staio è stata efinita teneno conto sia i esigenze organizzative e i costo, sia egli errori i campionamento attesi elle principali stime i interesse a livello ei omini i stima sopra menzionati. La imensione complessiva el campione i scuole è stata fissata a 3010 unità mentre la imensione el campione i alunni a intervistare è stata fissata a L archivio i selezione per l inagine è costituito alla lista elle scuole primarie e seconarie i I grao in cui è presente almeno un alunno con isabilità; tale archivio è stato fornito al Ministero ell Istruzione e contiene per ogni scuola il numero i alunni con isabilità. Le scuole sono state stratificate nei omini ottenuti come incrocio ella regione e ell orine scolastico. La imensione complessiva el campione i scuole è stata istribuita tra gli strati ottenuti all incrocio elle variabili orine scolastico e regione in moo a garantire che gli errori i 9 A cura i Clauia De Vitiis, Monica Russo e Diego Moretti. 18

19 campionamento attesi elle principali stime riferite ai iversi omini i interesse non superassero prefissati livelli. Da ciascuno strato è stato selezionato un campione i scuole meiante selezione casuale con probabilità proporzionale alla imensione espressa in termini i alunni con isabilità. Per ciascuna scuola inclusa nel campione sono stati selezionati, a cura ella stessa scuola, 5 alunni con isabilità; qualora nella scuola ne fossero presenti meno i 5, sono stati intervistati tutti gli alunni con isabilità presenti. Nella fase i rilevazione si sono verificate numerose caute i scuole campione, portano il campione realizzato a 3.000a 2.657, per un totale i alunni intervistati. 2. Proceimento per il calcolo elle stime Le stime prootte all'inagine sono principalmente stime i frequenze assolute e relative. Il principio su cui è basato ogni metoo i stima campionaria è che le unità appartenenti al campione rappresentino anche le unità ella popolazione che non sono incluse nel campione. Questo principio viene realizzato attribueno a ogni unità campionaria un peso che enota il numero i unità ella popolazione rappresentate alla unità meesima. Se, a esempio, a una unità campionaria viene attribuito un peso pari a 30, vuol ire che questa unità rappresenta se stessa e altre 29 unità ella popolazione che non sono state incluse nel campione. Al fine i renere più chiara la successiva esposizione, introuciamo le seguenti notazioni simboliche. Sia: i j h inice i ominio i stima; inice i scuola; inice i alunno con isabilità; inice i strato (regione geografica per orine scolastico); Mh numero totale i alunni con isabilità nello strato h; Mhi numero totale i alunni con isabilità nella scuola i appartenente allo strato h; mhi numero i alunni con isabilità campione nella scuola i appartenente allo strato h; Nh numero totale i scuole nello strato h; nh numero i scuole campione nello strato h; H numero totale i strati nel ominio ; x Xhij h. generica variabile oggetto i inagine; valore osservato ella variabile x sul j-mo alunno ella scuola i appartenente allo strato Ipotizziamo i voler stimare, con riferimento a un generico ominio, il totale i popolazione espresso alla seguente relazione: H N h M X hi X hij (1) h 1 i 1 j 1 La stima el totale (1) si ottiene in generale meiante la seguente formula: 19

20 H r n h r m Xˆ hi XhijWhij, (2) h 1 i 1 j i ove: Whij è il peso finale assegnato all iniviuo j, r n h e r m h sono rispettivamente il numero i scuole e il numero i alunni con isabilità campione risponenti appartenenti allo strato h. I pesi finali a attribuire agli iniviui campione sono stati calcolati in base a uno stimatore poststratificato, che utilizza la conoscenza i totali noti i popolazione isponibili a fonti esterne all inagine. Tali totali sono il numero i alunni con isabilità a livello i strato, ottenuto al concatenamento elle moalità elle variabili regione geografica e orine scolastico, e sono stati esunti all archivio aggiornato fornito al Ministero ell Istruzione. La post-stratificazione garantisce che sussista l uguaglianza tra tali totali noti e le corrisponenti stime campionarie. La proceura i costruzione ei pesi è stata così articolata: 1) si è eterminato un peso base (o peso iretto), Dhij, uguale per tutti gli iniviui j appartenenti alla meesima scuola i ello strato h. Tale peso è ottenuto al prootto el peso i riporto all universo i primo staio ato all inverso ella probabilità i inclusione ella scuola i moltiplicato per il peso i riporto all universo i secono staio ottenuto al reciproco ella probabilità i inclusione ell iniviuo j conizionata all inclusione nel campione ella scuola i a cui l iniviuo j appartiene. In simboli: D Mhi mhi hij hij hi hji n h, Mh Mhi in cui: hij è la probabilità i inclusione ell iniviuo j, hi è la probabilità i inclusione nel campione ella scuola i e hji è la probabilità i inclusione ell iniviuo j conizionata al fatto che la scuola i è stata inclusa nel campione; 2) si è efinito il fattore correttivo ella mancata risposta totale 10, hi, anch esso uguale per tutti gli iniviui j appartenenti alla meesima scuola i ello strato h. Tale fattore è efinito come reciproco ella probabilità i risposta ell iniviuo j ella scuola i nello strato h, ottenuta al prootto ella probabilità i risponere ella scuola i nello strato h a cui j appartiene per la probabilità che l iniviuo j rispona conizionata al fatto che la scuola i ha risposto. Ossia: R R r n h r mhi hi hij hi hji, n h mhi in cui: hij è la probabilità i risposta ell iniviuo j ella scuola i appartenente allo strato h, hi è la probabilità i risponere ella scuola i nello strato h e hji è la probabilità che l iniviuo j rispona visto che la scuola i a cui esso appartiene ha risposto; 3) si è calcolato il fattore correttivo per la coerenza elle stime, che ha la finalità i far coinciere * le stime campionarie ei totali i strato con i corrispettivi totali noti M h : 10 Il fattore correttivo così calcolato tiene conto ella mancata risposta totale sia elle scuole sia egli alunni. 20

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