Comune di Modena. Non avrai altro Dio. Comunità e sentimento religioso a Modena. Foto di Mauro Terzi

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1 Comune di Modena Non avrai altro Dio Comunità e sentimento religioso a Modena Foto di Mauro Terzi 1

2 Comune di Modena Assessorato alla Politiche Sociali, per la Casa e per l Immigrazione Centro Stranieri In collaborazione con: le comunità religiose di Modena Si ringrazia: l Arcidiocesi di Modena-Nonantola Progetto a cura di Andrea Capucci e Alessandra Lotti Stampa Tipografia Azzi - Pavullo Tutti i diritti riservati - All rights reserved Mauro Terzi Un ringraziamento particolare va ai protagonisti delle foto rappresentate che, con la propria immagine, hanno permesso di raccontare l esperienza e la storia della loro comunità. Per informazioni sul materiale pubblicato è possibile contattare il Centro stranieri del Comune di Modena tel. 059/ o scrivere a alessandra.lotti.2@comune.modena.it In copertina: Comunità ortossa rumena Chiesa di San Bartolomeo, Modena 2008, celebrazione eucaristica 2

3 Una società plurale e sensibile deve offrire piena cittadinanza alle diverse tradizioni dei suoi membri, vecchi e nuovi, con particolare attenzione e rispetto per una sfera sensibile e delicata per ogni persona, quella religiosa, della fede, della preghiera, delle consuetudini connesse ai culti e ai riti, alle tradizioni, ai calendari, ai costumi delle rispettive culture religiose. La religione coinvolge in modo profondo e diretto, sul piano dell agire quotidiano e su quello simbolico e spirituale, la vita dei cittadini, con le differenti modalità che appartengono ad ogni fede, coinvolgendo le coscienze, le emozioni e le identità, singole e collettive. Garantire a tutti i cittadini la piena libertà religiosa, tenendo conto delle abitudini di culto, ma anche delle peculiarità delle rispettive tradizioni, è un atto dovuto in una società che davvero vuole essere multiculturale. La raccolta di immagini contenuta in questo libro ci emoziona e ci aiuta. Ci fa capire quanta ricchezza spirituale fa parte oggi di Modena, articolata in molteplici espressioni e modi di interpretarla. Ci fa sentire più forte la responsabilità di tutelarla, su solidi principi di rispetto e solidarietà. Giorgio Pighi Sindaco di Modena C è un aspetto della vita dei cittadini che rimane spesso nascosto, poco visibile perché intimo e personale. E il sentimento religioso, che riguarda il singolo e si estende alla famiglia nel suo insieme. A Modena vengono professate circa quaranta confessioni diverse, espressione delle tradizioni e della storia delle comunità presenti, italiane e straniere. In questo nuovo panorama va apprezzato l impegno dalle parrocchie modenesi e della città tutta nell accogliere le comunità straniere, nel rispetto delle loro tradizioni. Mi preme evidenziare come le comunità religiose siano un luogo d integrazione e una delle radici più forti del senso di appartenenza ad un territorio. In una chiesa, in una moschea, in un gruppo di preghiera un uomo o una donna che hanno scelto di migrare, trovano molto più che un luogo di devozione: rivivono un pezzo del loro paese, le preghiere in lingua madre, trovano solidarietà, amicizia, senso d identità; un luogo in cui educare i figli; i riti che scandiscono la vita, nascite, matrimoni, funerali; un luogo in cui condividere la vita con gli altri, in cui non sentirsi soli, ma sostenuti e accolti da una comunità più grande. Per questo motivo credo che le tante espressioni religiose presenti nella nostra città siano un importante realtà da conoscere. Francesca Maletti Assessore alle Politiche Sociali, per la Casa per l Integrazione del Comune di Modena 3

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5 La nostra città, come molte in Italia, si trova di fronte ad una realtà che, fino a qualche decennio fa, era impensabile: la presenza di migliaia di persone provenienti da molte parti del mondo. Da quando è iniziato il loro arrivo, i modenesi hanno manifestato la tradizionale ospitalità della nostra gente, anche, se non sono mancati - come era prevedibile -momenti più difficili. Forse dobbiamo impegnarci con maggiore convinzione per favorire una conoscenza più profonda del mondo che hanno portato in mezzo a noi. Ognuno porta il proprio patrimonio di cultura, la propria storia ed anche la propria esperienza religiosa. Sono, infatti, numerose le confessioni religiose, che hanno anche a Modena dei seguaci. Alcune di queste hanno alla base il Cristianesimo; molte si riferiscono ad altre origini religiose. Riteniamo che sia diritto di ogni persona poter seguire la propria religione, evitando, ovviamente, ogni confusione. Ciò premesso, è giusto prevedere che vi sia anche chi si disinteressa di ogni religione. Ma, quando ci si imbatte in chi intende seguire la propria fede, si deve favorire la possibilità di esercitare tale diritto. In ogni epoca della storia vi sono stati spostamenti di popolazione. Ciò ha sempre favorito un arricchimento umano : conoscenza di altre forme culturali, di nuove usanze. Anche le religioni si sono aperte a queste nuove situazioni. Tutto questo favorisce una integrazione, che, quando nasce dall interno della persona, si fonda su una base solida. Benito Cocchi Arcivescovo dell Arcidiocesi di Modena-Nonantola 5

6 Comunità ortodossa Da quasi 25 anni nei 24 metri quadrati della chiesetta ortodossa di Tutti i Santi a Modena si celebrano liturgie, battesimi, matrimoni e funerali. Diciassette popoli vengono a pregare uniti nella fede ma diversi nella lingua: italiani, greci, serbi, russi, ucraini, rumeni, moldavi, albanesi, etiopi, eritrei, americani, montenegrini, slavo-macedoni, polacchi, bielorussi, ciprioti, arabi cristiani. Non esiste per tutti loro un collante più forte del culto domenicale: la liturgia ortodossa è il cielo che scende sulla terra. Per chi vive lontano dalla sua terra, avere un luogo di culto vuol dire tanto, a volte tutto. Questo ha fatto e continua a fare la chiesa ortodossa di Modena, minuscola per dimensioni, ma grande come popolo. Padre Giorgio Arletti La casa di Dio è l unico posto dove nessuno ha bisogno di un permesso o di visto speciale; è il luogo dove vieni accettato ma non per il tuo stato sociale o economico. Basta avere nel cuore un pizzico di volontà per cercare il Signore che sempre, durante la nostra vita, ci porta tra sue braccia. Ala Stoica (Moldavia) Chiesa di Tutti i Santi di Modena 2008 Celebrazione eucaristica Matrimonio Benedizione fiume Panaro 6

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14 Comunità evangelica nigeriana Nella nostra chiesa ci riuniamo per celebrare nostro Signore e quando siamo uniti sentiamo la sua presenza. Nel nostro servizio tentiamo di risolvere nostri problemi e siamo felici di stare insieme, cantiamo e balliamo alla presenza di Dio; parliamo con Dio e Dio parla con noi, con gioia, libertà e forza. La nostra chiesa è stata fondata nel nome di Gesù Cristo per salvare la anime smarrite, per dare aiuto ai meno fortunati, per predicare la parola di Dio Henry Joseph Mbalie (Nigeria) Chiesa New Life Deliverance Ministris Modena 2008 Culto domenicale 14

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20 Comunità islamica di Modena Sono una ragazza musulmana e vivo a Modena. Frequento la moschea quasi tutti i venerdì per la preghiera di mezzogiorno e durante la settimana, quando mi è possibile. Ogni volta che entro in moschea mi rilasso, quasi senza accorgermene; mi sembra che le mura di quel luogo mi proteggano da tutte le preoccupazioni che una persona può avere, così che almeno nel momento della preghiera la mia mente possa essere completamente libera e pronta ad accogliere ogni versetto del Corano. Mi sento rapita da questi versi e ogni volta che li ascolto è sempre una nuova emozione. Mi sento come la sabbia e il Corano è come l acqua, per quanta ne venga versata non si sazia mai. Ghizlane El Mokhtari (Marocco) Sono grato per tutto quello che Modena mi ha offerto. Al giorno d oggi non è scontato per il credente poter professare la propria fede. Mi reputo quindi fortunato perché vivo in una città in cui chiunque può praticare la propria religione con tranquillità e serenità: posso alzarmi all alba e andare a pregare senza sentirmi preoccupato, posso tornare a notte fonda dopo aver fatto l ultima preghiera della notte, sentendomi sicuro. Questa è una grande fortuna, perché moltissime persone nel mondo sono perseguitate a causa della propria religione. In questa città invece ho trovato persone disponibili al dialogo e al confronto, a sedersi intorno allo stesso tavolo per cercare ciò che unisce e i valori comuni di ogni religione. Ho trovato persone che non condividono le mie idee ma le rispettano, come io rispetto le loro. Spero che un giorno io possa pregare in una vera moschea, perché Modena è una città che merita una bella moschea. Chi sono io? Sono un modenese musulmano acquisito, e sono fiero di esserlo Amore e pace tra gli esseri umani sono lo scopo della nostra esistenza. Adel Lamaane (Marocco) Ogni giorno, da anni, assisto mia moglie nella malattia; quando la guardo, a volte, piango. Ma quando sono in moschea e recito la preghiera del tramonto e l ultima preghiera della sera, sento un senso di conforto e di calore che solo ora trovo nella mia vita. Zaccaria Vernia Moschea del Misericordioso, Modena 2008 Giornata di Moschee Aperte 20

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26 Comunità cattolica polacca La fede cattolica ha un posto importante nella vita delle persone polacche. Un valore particolare hanno le messe che celebriamo nei momenti più importanti dell anno liturgico. Sono un occasione non solo per sottolineare la solennità del giorno, ma anche per costruire o rafforzare i legami tra di noi. Quando ci ritroviamo per festeggiare la cena della vigilia di Natale o la colazione della domenica di Pasqua, ci sentiamo a casa, ci sentiamo riuniti tra di noi, ma anche con quei nostri cari, che sono rimasti in patria. Per coloro che ci guardano dall esterno alcune delle nostre tradizioni possono sembrare strane, antiche, magari buffe. Per noi sono un tesoro prezioso, che ci aiuta a vivere quotidianamente il distacco con la casa, che ci fa sentire più polacchi, che ci riporta almeno spiritualmente tra le nostre famiglie. Don Damian Piziak Chiesa della Beata Vergine Addolorata, Modena 2008 Celebrazioni pasquali 26

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30 Comunità cattolica francofona Sono cristiana e cattolica. A Modena potrei seguire la liturgia della Parola dovunque ma preferisco andare nella mia comunità, nella chiesa di San Bartolomeo, perché la messa è celebrata in francese, la mia lingua madre, e anche perché la celebrazione eucaristica è davvero quella a cui sono abituata. Come vuole la tradizione africana, la messa è cantata e molto animata e c è un clima di fraternità tra di noi. La nostra è veramente una comunità, magari con i suoi problemi e i suoi bisogni ma con una forte solidarietà. Ci conosciamo tutti e cerchiamo di darci sempre una mano a vicenda nei momenti di difficoltà, siamo presenti uno nella vita dell altro, nei momenti di tristezza e di gioia Florence Tchouakam (Camerun) Chiesa di San Bartolomeo, Modena 2008 Celebrazione eucaristica 30

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34 Comunità ebraica La realtà ebraica nella nostra città e sul nostro territorio è stata importante ed ha inciso profondamente nell ambiente culturale, sociale e religioso. Ben poco si sa oggi di questa minoranza perfettamente integrata nel nostro tessuto umano, non in spirito di tolleranza, ma di cooperazione. Vorremmo portare a conoscenza dei giovani e dei non più giovani questa lunga storia, patrimonio di un passato per il futuro. Arrigo Guiglia Sinagoga di Modena Preghiera del Sabbath 34

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38 Comunità cattolica filippina Immigrare, lontano da casa Dalla nostra amata famiglia Dalla nostra madre terra E sopravvivere nella miseria Dal nostro paese, fin qui Con noi, non abbiamo niente Abbiamo solo la nostra fede Che portiamo con noi ovunque Nostro Signore ci dà la forza Di affrontare le difficoltà Lui ci dà la speranza Di poter migliorare la nostra vita Lavoriamo sempre con Lui Onestamente e con amore E nel nostro cuore Noi siamo tutti fratelli Lorena Dimayuga Cipriano (Filippine) Mi ricordo i miei primi anni qui in Italia, il mio punto di riferimento era la chiesa. Non conoscendo nessuno e non parlando l italiano, stare in quel luogo mi faceva sentire protetta e sicura. Con il passare degli anni siamo diventati una grande comunità e la chiesa ora rappresenta per noi la pace e la serenità. E diventato anche un punto di incontro, il luogo in cui riusciamo ad essere noi stessi, spiritualmente e culturalmente. Winnie Corona (Filippine) L incontro con le comunità provenienti dai paesi stranieri porterà risveglio e freschezza alla nostra tiepida vita spirituale. In particolare le comunità cristiane giunte qui da altri continenti aiuteranno le nostre parrocchie a riscoprire una preghiera fatta di lode gioiosa e riconoscente a Dio. Don Graziano, Chiesa di Sant Agostino Chiesa di Sant Agostino, Modena 2008 Celebrazione eucaristica 38

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44 Comunità musulmana del Senegal Per i musulmani di alcune zone dell Africa dell Ovest, di cui sono originario, la pratica della religione si confonde con le usanze tradizionali e ancestrali. La frequentazione della moschea inizia nella tenera età perché i luoghi di culto accolgono le scuole coraniche, a volte le uniche scuole che un ragazzo frequenta. Resta il fatto che se l adolescente musulmano coltiva la sua maturità anche in seno alla famiglia, insieme ai compagni o ancora vicino a l arbre a parable*, la sua emancipazione in quanto musulmano praticante si completa con la frequentazione della moschea. Questo atto è obbligatorio e implica il radicarsi dentro i valori e gli insegnamenti della vita comune, tra cui: la conoscenza e il rispetto del prossimo, lo spirito di condivisione e di solidarietà, la conoscenza dei principi umani della religione che includono i benefici del raccoglimento, della preghiera di gruppo, vivamente raccomandata a tutti i musulmani * l albero dei discorsi è il luogo tradizionale africano di aggregazione, identificato solitamente da un baobab, all ombra del quale le persone si confrontano sulla vita della società e sui problemi del villaggio) Samba Ndiaye (Senegal) Sala di quartiere Sant Agata Bolognese Festa per la nascita del Profeta Maometto 44

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52 Comunità cattoliche modenesi San Pietro ricorda: Anche voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale. Dio non abita in un tempio costruito da mani d uomo, ma nel cuore degli uomini. La chiesa di mattoni è il luogo in cui la comunità dei credenti si riunisce certa della promessa di Gesù: Quando due o tre sono uniti nel mio nome io sono in mezzo a loro, per celebrare con l eucaristia il giorno del Signore, per condividere le gioie e i dolori dei fratelli che festeggiano un evento felice della loro famiglia (battesimo, cresima. prima comunione) o un evento doloroso, un lutto (unzione dei malati, funerali). La chiesa è però anche il luogo del silenzio, della preghiera personale, intima, a tu per tu col Signore, dell adorazione. Purtroppo oggi il silenzio è raro, è la cosa che più manca all uomo moderno assordato dai rumori, bombardato dai messaggi sonori e visivi. La moltiplicazione dei suoni, delle parole, impedisce di ritrovare non soltanto il silenzio della coscienza, ma anche la parola suprema, la Parola profonda di Dio e dell uomo stesso. Don Gianni Come cristiano, sperimento, attraverso la preghiera e la liturgia, la mia appartenenza a una comunità e a una storia. Questa storia ha radici lontane. E iniziata con Abramo, il padre degli ebrei e dei cristiani, l amico di Dio, secondo i fedeli dell Islam. Con Abramo ha avuto origine una vicenda che poi, di generazione in generazione, è giunta fino a Gesù: figlio del grande patriarca e, per la mia fede, Figlio di Dio. Dunque la preghiera, la celebrazione dell Eucaristia, mi rendono ogni giorno parte di una comunità, la chiesa, che di questa storia di salvezza cerca di essere testimone nel mondo. E ciò senza alcuna forma di preclusione nei confronti di chi, nella mia città, non condivide tale esperienza di vita. Poiché la fede nel Dio della Bibbia impone il rispetto della coscienza dell altro e dischiude la ferma speranza che ogni uomo possa conoscere l amore del Signore, che abbraccia tutti i tempi, tutti i popoli, tutte le culture. Luigi Cattani Le religioni sono grandi strade che i popoli della terra hanno percorso e continuano a percorrere. Sono espressione della loro civiltà, cultura ed identità. Attraverso di esse esprimono la loro morale, le proprie speranze e i sogni del futuro. Oggi anche a Modena ci è permesso, grazie alla presenza di molti stranieri nella nostra città, dialogare con loro, ascoltare e imparare. Si può cercare di costruire insieme una nuova strada per la pace. Beppe Manni Chiesa di San Benedetto Abate, Modena Battesimo e catechismo Chiesa di Gesù Redentore, Modena Matrimonio Chiesa di San Faustino, Modena Sagra e processione 52

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56 Era il 1990 ed era ancora inconsueto vivere esperienze interculturali a Modena, in cui poter incontrare e conoscere frammenti di culture lontane. Mi ero interrogata a lungo sui temi della spiritualità e delle religioni,ero stata affascinata dal calore delle chiese di Assisi, dalle luci fioche del Duomo di Modena, dalla semplicità delle Santità sparse nell Appennino modenese. Luoghi diversi,ma accomunati dall unico bisogno di tante persone che cercano ristoro nelle preghiera e nella meditazione. Non avevo proprio idea di come si esprimesse questo stesso bisogno in luoghi lontani. Poi eccomi in viaggio sulle tracce della nonviolenza di Gandhi, ospite di una piccola comunità nel nord dell India. Oltre al suono della pioggia battente portata dai monsoni, l unico suono che mi svegliava al mattino era un richiamo alla preghiera in una lingua che non capivo, tanto che tuttora non so a quale religione appartenesse, so però che invitava a guardarsi dentro, a fermarsi per alzare gli occhi al cielo. Tornata a casa, ho ascoltato in modo nuovo anche le campane della chiesa del quartiere a cui ero abituata da sempre: ho risentito lo stesso richiamo, anche se con suoni diversi. Poi un nuovo viaggio mi ha portato in Marocco, dove la voce del muezzin mi parlava in modo ancora diverso, eppure ormai familiare. Luoghi diversi, suoni diversi, uno stesso messaggio. Come una stessa parola tradotta in più lingue Diversi linguaggi per guardare lo stesso cielo. Così ho meglio compreso le parole gandhiane: le religioni sono i rami di uno stesso albero... e la comprensione mi ha portato pace e solidarietà, mentre ha allontanato le paure e la diffidenza. Ecco perché sono contenta di poter continuare i miei percorsi di incontri e conoscenza, oggi che anche a Modena sono arrivate tante persone da lontano a portare frammenti delle loro culture. Spero che potremo guardare insieme il cielo. Rossella Vezzalini La Chiesa è nelle persone con le quali condividiamo una fede (nella vita), valori (universali), attimi di calore (umano). La Chiesa è uno spazio e un tempo nel quale ricordarsi cosa è essenziale nella nostra vita (le persone). La Chiesa vive nei momenti in cui sappiamo condividere gioie e dolore delle persone intorno a noi, quando sappiamo essere testimoni della vita degli altri, quando lo spazio che ci circonda non è vuoto ma è una rete di attenzioni e cura per il mondo. La Chiesa è il lavoro paziente di ogni giorno. La Chiesa può avere tanti nomi e tante facce ma comunque le Chiese sono sentieri diversi che portano ad un mondo comune. Andare in Chiesa per me è ricordarmi tutto ciò. Agnese Barbieri 56

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62 Comunità Evangelica del Ghana Ci sono molte ragioni per cui una persona straniera preferisce una chiesa locale africana. Le nostre chiese sono come famiglie dove ci conosciamo tutti e dove troviamo rifugio nei momenti di difficoltà. Si va in una chiesa anche per pregare nella propria lingua, per il diverso modo di adorare e cantare il Signore, perché si riceve aiuto nel momento del bisogno. La chiesa è come una seconda casa e dà un senso di appartenenza ad una comunità; per molti è difficile sentirsi a proprio agio in una chiesa diversa. Vida Amos (Ghana) Nelle chiese africane di Modena le persone riescono a vedere soddisfatte e risolte le loro necessità, anche i problemi spirituali all interno del matrimonio o una malattia. Gordon Opoku (Ghana) Chiesa di Full Gospel Church, Modena 2008 Culto domenicale 62

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72 Comunità musulmana della Turchia La moschea rappresenta per me un luogo di unione, oltre che di preghiera; anche se ci vado una volta alla settimana, in questo posto trovo pace e serenità ed è l unico luogo dove posso avere un rapporto diretto con la religione. In Turchia, come in tutti gli altri Paesi musulmani, il Muzaidin invita cinque volte al giorno le persone alla preghiera; avere qui in Italia questa possibilità, anche se solo una volta a settimana, è molto importante. La moschea è importante anche dal punto di vista formativo perché qui i giovani (che spesso sono cresciuti a Modena) possono imparare e vivere meglio la nostra religione; se non ci fosse la moschea molti di loro non potrebbero imparare nemmeno le basi della religione. Ayse Akben Avere una moschea a Modena rappresenta un traguardo importante per la nostra comunità. Dal punto di vista spirituale rappresenta il luogo in cui io ritrovo la serenità. Qui posso rimanere solo con Allah (c.c.), e dimentico tutti i problemi terreni. E molto importante per tutta la nostra comunità ; per noi la moschea ha un ruolo significativo anche dal punto di vista culturale, dato che è un punto di incontro e di dialogo. Bayram Firat Moschea turca Uli Cami, Modena 2008 Salat al-jumuah (preghiera del venerdì) 72

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80 Comunità cattolica del Ghana La comunità cristiana di Marzaglia è abbastanza numerosa e si ritrova ogni fine settimana con canti e preghiere. Tutte le domeniche ci riuniamo nella casa del Signore, per pregare cantare e essere felici tra di noi. Ma anche, per esempio, per darci sostegno: quando una persona si sente triste l aiutiamo parlando e leggendo i testi biblici, per tirargli su il morale. Obeng Boateng (Ghana) Chiesa di Marzaglia, Modena 2008 Celebrazione Eucaristica 80

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88 Comunità ukraina, chiesa greco-ortodossa di rito bizantino Per me una comunità con il senso religioso è una comunità con principi sani, basata sulla fede, sulla carità e il rispetto, che ti permette di sentirti libera e felice. Nella mia comunità ho trovato una vera famiglia che mi ha accolto con le braccia aperte e mi ha aiutata a trovare non solo la strada giusta verso Dio ma anche verso me stessa. Per una straniera lontana da casa la nostra chiesa non è solo una comunità ma anche una parte del nostro paese, la nostra casa e il nostro cuore. Ogni persona cerca la verità nella sua vita e la vera fede che salva. Auguro a tutti di trovarla e di accettare il grande amore di Dio, come è accaduto a me. Oksana Kravets (Ucraina) Chiesa del Paradisino, Modena 2008 Celebrazione eucaristica e benedizione pasquale, di rito bizzantino 88

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94 Comunità ortodossa rumena Stando nella Chiesa della tua Gloria, ci sembra di essere in cielo Il credente ortodosso rumeno è sempre stato legato alla sua Chiesa, così come essa è sempre stata presente nei momenti più importanti della sua vita. La permanente ricerca di Dio, le sete e la fame di Esso, è stata ed è soddisfatta dalla preghiera, che lo ha mantenuto retto e forte, ovunque esso si sia trovato, nel suo villaggio d origine, nella sua città o lontano dal suo paese. Per il credente ortodosso rumeno a Modena la sua Chiesa è il luogo in cui può trovare sollievo dalla sofferenza, provocata dalla lontananza dei suoi cari, dal suo paese natale e dalla sue tradizioni. Non è raro udire i rumeni affermare che in questa Chiesa si sentono in famiglia, che qui trovano la pace interiore, la tranquillità e soprattutto si sentono a casa. La consacrazione di una nuova chiesa significa per il popolo rumeno la fine di una lunga strada di insicurezza, un nuovo inizio spirituale, una resurrezione e focalizzare la loro vita su Cristo, sulla Chiesa e intorno all altare, dove il regno di Dio scende sulla terra. Invochiamo dunque insieme il nome di Dio e non dimentichiamo che lo scopo della vita cristiana, secondo San Serafim di Sarov, è l acquisto della grazia dello Spirito Santo e la nostra vita deve essere una continua ricerca di Dio, un infinito desiderio di Lui. Padre Constantin Totolici Chiesa di San Bartolomeo, Modena 2008 Celebrazione Eucaristica Battesimo 94

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102 I luoghi Chiesa ortodossa Tutti i Santi Piazza Liberazione, Modena Comunità Evangelica nigeriana New Life Deliverance Ministris Via Respighi 200, Modena Moschea del Misericordioso Via Delle Suore 213, Modena Comunità cattolica polacca Parrocchia della B. V. Addolorata Via Rangoni 26, Modena Comunità cattolica francofona Parrocchia S. Bartolomeo Via dei Servi 18, Modena Sinagoga di Modena Piazza Mazzini 26, Modena Comunità cattolica filippina Parrocchia S. Agostino Via S. Agostino 6, Modena Comunità musulmana del Senegal Sala di preghiera Sant Agata Bolognese Parrocchia Gesù Redentore Via Da Vinci 220, Modena Parrocchia di S.S. Faustino Via Giardini 231, Modena Comunità Evangelica del Ghana Full Gospel Church International Via Mazzoni 20/a, Modena Moschea Turca Uli Cami Via Munari 9, Modena Comunità cattolica del Ghana Parrocchia di Marzaglia Strada di Marzaglia 99, Marzaglia (Mo) Comunità ukraina, chiesa greco-ortodossa di rito bizantino Chiesa del Paradisino Via Cavour 52, Modena Chiesa Ortodossa Rumena Parrocchia S. Bartolomeo Via dei Servi 18, Modena Parrocchia di S. Benedetto Abate Piazzetta Rossetti 34, Modena 102

103 L idea di questo reportage è nata dall esigenza di raccontare una significativa parte della vita di persone provenienti da altri paesi che vediamo di sfuggita e, a volte, con diffidenza. Ho cercato di approfondire la religiosità dei tanti cittadini immigrati che vivono a Modena, cogliere nei loro occhi, nei loro gesti, nella loro fede l umanità che ci accomuna e che ci rende fratelli. Ho scoperto che la diffidenza, a volte, può essere reciproca: alcuni di loro mi hanno chiesto perché volessi fotografare questo aspetto della loro vita, preoccupati del fatto che io potessi fare loro del male. Ho capito, quindi, che fotografare le persone in un momento di preghiera, molto intimo e delicato, può creare disagio. Consapevole di questo ho cercato di essere il più leggero possibile. Questo viaggio tra le religioni, di paesi e genti anche lontani, compiuto a pochi passi da casa mia, mi ha emozionato e sorpreso tante volte. Con questo lavoro spero di contribuire, a mio modo, alla conoscenza reciproca dei valori che ci accomunano e alla pace a cui in tanti aspiriamo. Un sentito ringraziamento va alle comunità religiose e al Centro Stranieri del Comune di Modena che mi hanno permesso di realizzare questo reportage. Ho iniziato a fotografare nella seconda metà degli anni ottanta. La passione per la fotografia è nata e si è formata all interno dei circoli fotografici di Modena, cercando di fare mie le immagini dei tanti bravi fotografi che ho conosciuto negli anni, non solo personalmente, ma anche attraverso le loro opere. Quello che mi ha sempre appassionato, nel guardare una foto, non è solo capire la tecnica occorsa per realizzarla ma sopratutto il motivo e il pensiero che il fotografo ha avuto nel realizzarla. Quando mi sento in sintonia con quello che vedo, l emozione mi prende e io cerco di ricrearla attraverso una mia immagine. Il volume Non avrai altro Dio è la mia prima pubblicazone. Parte del mio lavoro lo si può vedere sul sito: foto: Monica Ghetti Mauro Terzi 103

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