Prof. Dott. Massimo V. Civita Ordinario di Idrogeologia Applicata (ret) Politecnico di Torino. Sorgente Mompiano - Brescia

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1 Prof. Dott. Massimo V. Civita Ordinario di Idrogeologia Applicata (ret) Politecnico di Torino Sorgente Mompiano - Brescia

2 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 2

3 Prealpi e Alpi bresciane: p permeabilità molto elevata nei terreni carbonatici; alimentano sorgenti (Mompiano, Paitone) e travasano negli acquiferi di pianura Brescia Area di ricarica degli acquiferi di pianura Linea delle risorgive Isopiezometriche Direzioni del flusso sotterraneo Tra le aree caratterizzate da elevata vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento, la Regione Lombardia classifica quelle di Crema, Cremona e Brescia. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 3

4 = Gruppo di Pozzi (8) Bagnolo Mella 2 = Bordolano 3 = Campazzo = Capriano del Colle 5 = Cesarna = Chiari = Gruppo di pozzi Maclodio (6) 8 = Montirone 001 (5 Pozzi) 9 = Orzinuovi (4 pozzi) 10 = Orzivecchi (5 pozzi) 11 = Trenzano (5 pozzi) 12 = Verolanuova (2 pozzi) 13 = Barco /07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 4

5 Sezione longitudinale 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 5

6 Sezione trasversale 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 6

7 Nel 2008 è stato presentato un progetto dalla Stogit: Bordolano stoccaggio (1,2 miliardi di m 3 immessi nei pozzi a ; metri a 240 bar). Nel Parco Oglio Nord, sotto il fiume Oglio, è prevista centrale stoccaggio con utilizzo 10% gas stoccato per immissione gas nel sottosuolo (emissione fumi a ricaduta 20 km di raggio; Romanengo stoccaggio (800 milioni m 3 a 188 bar) Metanodotti all interno del Parco del fiume Serio ed il Parco della Palata del Menasciutto; Metanodotti sotto la zona industriale di Bordolano; Cornegliano Laudense - 2,5 miliardi di m 3 ; Bagnolo Mella stoccaggio di Edison spa ; Ripalta Cremasca sovrappressione +10% - 2 miliardi di m 3 ; In nessuno degli stoccaggi esistenti (Brugherio, Settala, Sergnano, Ripalta Cremasca) è mai stata applicata la "Direttiva Seveso - D.lgs. 334/1999«- nonostante che dal 2008 le attività di stoccaggio sono considerate attività a rischio di incidente rilevante con la necessità del Piano di Emergenza Esterna. Non si sa ufficialmente se si ottemperato agli adempimenti della Circolare Ministeriale 21710/99 «Indirizzi per l applicazione del D.lgs. 17/08/99 n. 334 in materia di controllo dei pericoli di giacimenti rilevanti, agli stoccaggi sotterranei di gas naturali in giacimenti o unità geologiche profonde» 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 7

8 Bordolano (è su sorgente simogenica ITCS002 in grado di generare sismi di magnitudo 6.1 in ogni punto della sua estensione), è stata già coinvolta nel sisma di Soncino-Romanengo del 12 maggio 1802 (crollo Santuario Madonna della Neve di Bordolano); 16 Comuni, abitanti coinvolti- province di Cremona (11 Comuni) - Provincia di Brescia (5 Comuni) Il sisma nella zona di Mirandola si è verificato un sisma con ipocentro a circa 3 km di profondità e magnitudo 2,3 nel sottosuolo interessato da faglie sismogenetiche che hanno originato gli eventi del 20 e 29 maggio 2012 e numerose decine di eventi successivi. L alto strutturale di Mirandola è interessato da varie attività petrolifere da molti anni. Si tratta di un esempio di coesistenza tra faglie attive sismogenetiche ed attività petrolifere che comportano anche attività varie nel sottosuolo prevalentemente per favorire la produzione di idrocarburi. Non sono valutate interrelazioni né il rischio derivante da attività nel sottosuolo consistenti in iniezioni di fluidi in pressione nel volume di roccia interessato da faglie attive. Non è possibile stabilire se il sisma del 4 luglio 2013 sia connesso agli eventi che hanno accompagnato gli eventi sismici principali o se sia stato innescato dalle attività nel sottosuolo (Stralcio da F. Ortolani 2013) 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 8

9 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 9

10 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 10

11 Gli stoccaggi sono praticati in giacimenti semi esauriti o/e in acquiferi Il ministero dell Ambiente ha prescritto che qualora la sismicità indotta superi magnitudo 3.0 -considerando l epicentro all interno di un area definita di raggio uguale a dieci chilometri attorno della testa del pozzo, la pressione di esercizio massima e la frequenza del ciclo di iniezione e di estrazione dovranno essere ridefinite in modo da riportare la magnitudo massima al di sotto di tale valore. Nulla è prescritto e poco si sa sugli effetti della messa a pressione di vecchi e nuovi pozzi petroliferi per quanto riguarda la rimobilitazione dei fanghi di perforazione e di contenimento (pre-casing) nei tratti che attraversano gli acquiferi. Questi fanghi, specialmente quelli usati a forte profondità, sono pesantemente inquinanti. La sovrappressione usata per immagazzinare i gas in profondità può creare una «bolla» che rompe le separazioni tra i diversi corpi acquiferi profondi sino a riflettersi su quelli che vengono sfruttati per l approvvigionamento idrico e per l irrigazione. Le conseguenze porterebbe a inquinamento e impoverimento delle acque sotterranee sovrastanti agli immagazzinamenti. Inoltre, non sono escluse operazione di micro-fracking per aumentare la capacità degli stoccaggi. Un esperimento di questo tipo è stato già fatto dalla Schlumberger nel pozzo Manerbio 85 dir, nel cluster di Seregnano (BO). E noto che in tutte le attività petrolifere si producono grandi quantità di rifiuti spesso pericolosi che vengono sovente re-immessi in pozzi dismessi, come accade per le «salamoie o acque di giacimento», quando non finiscono nel reticolo idrico superficiale avvelenando fiumi, laghi e mare. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 11

12 Il più importante requisito richiesto per lo stoccaggio in acquifero è la tenuta delle rocce di copertura, che devono avere uno spessore adeguato e valori di permeabilità prossimi allo zero, come per esempio nel caso di formazioni argillose; questa esigenza è dovuta al fatto che durante l iniezione di gas si supera sempre la pressione idrostatica. Negli stoccaggi di questo tipo (ma anche in quelli in giacimenti a gas esauriti), quando per aumentare il volume di working gas si supera la pressione originaria, è necessario porre attenzione a non superare la pressione di soglia, ovvero la pressione oltre la quale il gas incomincia a passare attraverso la copertura. La pressione di soglia viene determinata in laboratorio con prove sulle carote estratte in fase di perforazione e successivamente con prove prolungate di iniezione attraverso i pozzi (early injection). La presenza dell acqua nel gas estratto è particolarmente accentuata negli stoccaggi in acquiferi o nei giacimenti con meccanismo di produzione a spinta d acqua dove, all acqua allo stato di vapore, è spesso associata acqua di trascinamento. Il gas, prima di essere immesso in metanodotto, deve passare attraverso i separatori di testa pozzo, i separatori di centrale e quindi attraverso gli impianti di trattamento. Gli impianti di prima fase comprendono separatori, riscaldatori, pompe per l iniezione di inibitori della formazione degli idrati (glicol e/o metanolo). Il Glicol ha tossicità molto bassa; Il Metanolo è tossico e induce depressione del sistema nervoso centralementre i suoi metaboliti (formaldeidee acido formico) sono responsabili di danni al nervo otticoe alla retina. La dose letale per un essere umano varia da 0,3 ad 1 g per kg di peso corporeo. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 12

13 Il sistema di trasporto del gas si può considerare composto da due sottosistemi di gasdotti convenzionalmente definiti primario e di distribuzione. Per rete primaria si intende la rete per il trasporto di volumi consistenti di gas costituita da tubazioni di grande diametro esercite fino a una pressione massima di 75 bar. La rete di distribuzione è invece caratterizzata da tubazioni di piccolo diametro poste in aree a maggior grado di urbanizzazione esercite a pressioni inferiori (fino a 5 bar) e pertanto in grado di trasportare volumi ridotti di gas. I giacimenti di stoccaggio, dovendo erogare elevati volumi di gas con elevate portate di punta, sono normalmente collegati alla rete primaria. E noto che i metanodotti passano nei centri abitati come nel caso di dell abitato del Comune di Sergnano. Il campo di calcio comunale - attivo tutt oggi come zona spettacoli e centro sportivo comunale - è nella zona rossa prevista dal Piano di Emergenza Esterna di Stogit. Le tubazioni sono sollecitate dalla pressione, erose dalle sostanze presenti nel gas, ammalorate nel tempo: si determinano perdite ed il gas, più pesante dell aria, può raccogliersi nei pozzi e nelle cantine, pronto a deflagrare all accensione di un interruttore. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 13

14 Ottenere dalle amministrazioni pubbliche che si mantengano le distanze tra le operazioni pericolose ed i centri abitati di ogni ordine e grado (frazioni, cascine ) ai sensi della Legge «Seveso» e delle altre normative (DPR n. 915 del 1982 abrogato dall' articolo 56 del D. LGS n. 22 del 1997). Impianti già esistenti devono essere spostati o smantellati con risalimenti. Ogni sede comunale deve munirsi di una moderna centralina per misurare i gas dispersi ed i particolati sino alle misure più piccole di esso. Il dato dovrebbe poi essere comunicato alle Autorità di vigilanza (oggi le ARPA). I cittadini controlleranno, con delegazioni, l effettiva presa dei provvedimenti previsti anche con l ausilio di strutture indipendenti (CNR, Università, Laboratori indipendenti anche stranieri. Evitare che ci sia commistione tra controllore e controllato: analisi, dati, eventi, composizione dei fanghi, profondità operativa, volumi, portate ecc. devono essere trasparentemente messi a disposizione via WEB in tempo reale. I dati ambientali sono pubblici per legge Riforma radicale delle ARPA e delle ASL nei comparti ambiente: devono diventare il braccio dei cittadini per la previsione, prevenzione e gestione delle calamità ambientali, non più un contenitore con pochi mezzi e con scarsa preparazione scientifica su argomenti specifici. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 14

15 Imporre alle autorità provinciali e regionali la perimetrazione delle «Aree di salvaguardia di pozzi e sorgenti» utilizzati come acque destinate al consumo umano, a norma de D.lgs. 152/06 e successivi. Le perimetrazione devono essere eseguite con i moderni metodi di calcolo (e non con il criterio geometrico) e devono essere immesse nei Piani Regolatori di ogni ordine e grado, con le limitazioni elencate dalla Legge. Tutto il territorio deve essere coperto da «Carte della vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento» secondo i metodi consigliati dalla D.lgs. 152/06 e prescritti da APAT (2001). Deve essere creata un apposita Agenzia nazionale, con sedi staccate in tutti i territori provinciali, con corpo di polizia ecologica, laboratori e strumentazioni sufficienti per monitorare e controllare che tutte le prescrizioni vengano osservate senza deroghe. Una simile Agenzia potrebbe creare lavoro per molti giovani diplomati e laureati). 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 15

16 In molte parti del mondo ci sono dispute e addirittura guerre per l acqua. Ci sono già oggi miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso all acqua. Tuttiimaggioriespertiprevedono unacrisiidricamondialetrail2020eil2050; L Italia in gran parte e la Pianura padana ha grandi riserve d acqua, ma la qualità di sta inesorabilmente deteriorando per sovrasfruttamento e inquinamento. p.e., nei settori di Gorla-Cassano, Magnago-Legnano, Brescia e Rezzato, le acque stotterranee sono già fortemente interessati da nitrati e solventi clorurati. Oggi già ettari a partire dalla foce del Po e degli altri fiumi dell Adriatico settentrionale sono inquinati dal sale e dai rifiuti trasportati dal«cuneo salino». Gli acquiferi dominati sono inservibili per l agricoltura. Gli impianti di perforazione, produzione e stoccaggio inquinano il gli acquiferi superficiali e quelli profondi. Almeno le acque dei fiumi e gli acquiferi superficiali, dai quali viene tratta l acqua per l irrigazione, devono essere salvaguardati con aree di salvaguardia e Carte di vulnerabilità degli acquiferi all inquinamento; Molti pozzi per acque destinati al consumo umano devono essere approfonditi e giunge-ranno a captare acquiferi profondi prossimi agli stoccaggi esistenti ed in via di autorizza-zione. E ora che tutti noi diamo inizio ad una forte azione popolare perché venga redatta e messa in essere una nuova legge che tuteli il territorio e le sue acque da tutte le aggressioni, in particolare quelle provenienti da perforazioni petrolifere. 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 16

17 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 17

18 21/07/2013 M. V. Civita: Le acque sotterranee della Pianura Padana 18

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