Ravenna SERATA CONFESERCENTI NOVEMBRE. Intervento di Roberto Manzoni Presidente Provinciale Confesercenti

Transcript

1 SERATA CONFESERCENTI NOVEMBRE Intervento di Roberto Manzoni Presidente Provinciale Confesercenti Grazie a tutte e tutti voi per essere qui con noi alla nostra tradizionale serata che quest anno diventa maggiorenne, anche se essere qui è come la prima volta. Ringrazio autorità, ospiti e aziende associate, come ringrazio il Comune di Ravenna per il patrocinio, la Cassa di Risparmio di Ravenna per la continua collaborazione, lo staff del teatro e di Ravenna Festival come la nostra segreteria organizzativa che si prodiga ogni anno per l organizzazione e la riuscita di questo appuntamento associativo atteso e partecipato anche quest anno. Un appuntamento che dato il calendario del teatro comunque proficuo e importante, svolgiamo in anticipo rispetto agli altri anni e proprio nel vivo del nostro mese del commercio. Un momento voluto e organizzato per evidenziare i problemi delle categorie associate, per avere su questi l attenzione e le risposte delle autorità, come per avanzare nostre proposte e nostri stimoli sulla fase che vivono le aziende associate. Sono tre i principali temi che abbiamo posto al centro della nostra iniziativa. Lotta all abusivismo e all illegalità su ogni fronte, peso del fisco nazionale e locale sulle imprese come delle tariffe sui servizi, internet, la rete, le stesse strategie smart come fattori di nuova fidelizzazione e supporto obbligato anche nel commercio, nel turismo e nei servizi, negli anni che viviamo e vivremo sempre più, dove tutti i settori sono coinvolti in questa rivoluzione digitale senza eccezione e dove noi dobbiamo esserci. E consentitemi in premessa e in tema, di mandare da questa nostra serata un caloroso e forte messaggio di vicinanza e solidarietà ai colleghi di Bagheria e di Gela che in queste settimane e con coraggio si sono ribellati al peso del pizzo perenne, alla tassa mafia denunciando i loro estorsori e le loro cosche contribuendo con ciò e insieme alla loro cattura. E questa la strada giusta per far fare un salto di qualità al rapporto tra cittadini, imprenditori e stato nella lotta contro la presenza e l insediamento della malavita organizzata. Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza a tutti gli imprenditori colpiti così come a tutti gli inquirenti. Se vogliamo arginare la recrudescenza criminale che punta ad espandersi in tutto il paese e nelle zone più ricche ognuno di noi deve fare le sua parte. 1

2 Vale contro la criminalità organizzata e non, come contro la corruzione dilagante. Non passa giorno senza notizie di arresti e fatti che chiamano in causa comportamenti e prassi purtroppo consolidate di casi di corruzione più o meno grande. Non possiamo non rilevare come troppo spesso la politica e le istituzioni a partire da quelle nazionali appaiono ancora troppo lontane fisicamente e distanti culturalmente da queste particolari emergenze che percorrono il paese. Noi non vogliamo di certo cedere alla rassegnazione e men che meno alla piovra dell infiltrazione della criminalità organizzata che ostacola anche la nostra libertà imprenditoriale. Noi, e lo voglio ribadire forte e chiaro, siamo in campo e non da oggi per dare un contributo concreto alla lotta per la legalità e ci mettiamo la faccia e il nostro impegno coerente e siamo parte dell anticorpo che serve e siamo parte dell anticorpo che serve. Lo Stato siamo anche noi. E fondamentale, e non sembri fuori luogo l appello anche da questa sede, che il tessuto sociale non solo imprenditoriale sia consapevole di due cose. In primis che non si è soli di fronte al fenomeno criminale. Si può contare su Associazioni come la nostra come su istituzioni e autorità a Ravenna particolarmente sensibili e attive. In secondo luogo che usura, riciclaggio, evasione, corruzione e malaffare sono elementi che indeboliscono il tessuto economico locale disperdendo risorse e distruggendo l imprenditoria sana, arrecando un danno per tutti e giovando solo ad un manipolo di disonesti. Il dibattimento del processo Aemilia che si è aperto in questi giorni nella nostra regione e che ha interessato anche il nostro territorio, ci auguriamo che oltre ad assicurare alla giustizia e punire i colpevoli costringa tutti ad aprire gli occhi e a capire che la mafia e la Ndrangheta non è solo in Sicilia e in Calabria e che la sua sconfitta dipende anche dal nostro comportamento virtuoso e civile. Ben venga anche la campagna di comunicazione partita in questi giorni dal Ministero chi sceglie trova lo Stato, a cui noi ci permettiamo di aggiungere che trova anche l Associazione a tutela delle categorie e con la guardia alta, e non assistiamo al mancato rispetto di norme e regole restando indifferenti. Noi siamo convinti che il paese per arrivare davvero ad una svolta abbia bisogno di un diverso approccio culturale alla legalità. Il tempo degli scandali, della corruzione diffusa, dei sistemi di malaffare deve finire. In una società civile e democratica, come nell economia le regole e il loro rispetto sono fondamentali, sono la base del vivere civile e dello sviluppo come del mercato e della libera economia. 2

3 Questo è uno dei nostri valori fondanti del nostro modo di essere. E lo sottolineiamo anche da una serata come la nostra nella quale diamo ampio spazio e con esempi concreti, anche nei premi che abbiamo attribuito a questo principio e valore democratico e di civiltà che ci caratterizza in questa provincia e non solo. Abbiamo titolato la nostra serata come recita anche lo slogan qui dietro con un messaggio e un appello alla politica e alle istituzioni. Ripartire dalle piccole e medie imprese e dalla legalità per crescere. Ripartire dal peso e dal ruolo delle piccole e medie imprese nel paese, senza ricordarselo sono in campagna elettorale o durante i confronti televisivi. E un auspicio e insieme un messaggio di fiducia che lanciamo in un contesto economico e sociale ancora difficile, nonostante alcuni segnali positivi che purtroppo ancora non toccano e non si riverberano nella maggior parte delle attività commerciali e dei pubblici esercizi. Lo testimonia anche il dato sulla nati-mortalità delle imprese nella nostra provincia. Nei primi 9 mesi del 2015 il saldo tra commercio e pubblici esercizi, tra aziende cessate e aperte è di meno 267 aziende. (Perdiamo nel saldo tre aziende al giorno). Rispetto agli anni scorsi il mercato interno mostra qualche miglioramento ma per le attività commerciali tradizionali è sempre una gara difficile: un peso rilevante su queste è ancora legato alla crisi e al suo trascinamento, come è dovuto alla pesante deregulation che ha investito il settore, al costo degli affitti, per non parlare della pesante pressione fiscale e tributaria che grava sulle imprese, dal centro al livello locale, dei problemi con il credito. Se si vuole una vera inversione di tendenza occorre rilanciare in modo più robusto i consumi. La legge di stabilità presentata dal Governo e in discussione in questi giorni contiene alcuni provvedimenti che vanno nella direzione giusta e che apprezziamo soprattutto come cambio di passo sul fisco, come su quelli precedenti relativi al fronte lavoro. E alcuni non erano scontati, penso ai rischi disinnescati di un nuovo aumento di IVA e accise. Al tempo stesso insieme a queste novità positive ci sono due aspetti rilevanti rimasti in secondo piano e che è bene invece riportare al centro dell attenzione e delle scelte del Governo anche durante il confronto parlamentare di questi giorni: i provvedimenti del Governo hanno un impatto importante certo ma in particolare sulle grandi imprese mentre molto meno ne beneficiano le piccole e medie che sono la stragrande parte delle imprese, l ossatura economica del paese. Nel paese reale è così, non ancora in quello della politica e delle istituzioni così come ci aspettavamo e ci aspettiamo una manovra più forte di riduzione della spesa pubblica e di riduzione della burocrazia che ci strangola. Pensate, e lo abbiamo denunciato insieme come Reteimprese la settimana scorsa, le aziende spendono ogni anno in adempimenti burocratici 30 miliardi, spesso anche in cattiva burocrazia. 3

4 Nell iter parlamentare auspichiamo che siano accolte anche le proposte che abbiamo formulato a sostegno delle piccole e piccolissime imprese del commercio, del turismo e del terziario, così come ci aspettiamo che il paese intero punti di più e meglio anche per la ripresa economica sul rilancio della risorsa turismo che è uno dei nostri pochi valori aggiunti e spendibili dell Italia, come del nostro territorio e per il quale si fa ancora poco con un quadro internazionale sempre più fragile e interdipendente. Qui sì che c è una colmata da riempire. Nell agenda del governo in carica sono entrate, certo a volte parzialmente e senza ancora i testi definitivi, anche alcune nostre battaglie storiche (mercato del lavoro, energia, abolizione di enti superati, fisco, superamento del bicameralismo perfetto, spesa pubblica). Questo farebbe pensare che si sia capito che senza creare le condizioni per lo sviluppo delle imprese non si risolvono i problemi del paese. Al tempo stesso questo sta avvenendo parzialmente, se non a pezzi a volte e soprattutto senza il confronto con le parti sociali. Anzi qualcuno pensa di rivedere il ruolo dei sistemi di intermediazione e rappresentanza associativa. Il sistema delle rappresentanze associative aveva dato un segnale forte al paese con la più grande manifestazione unitaria e nazionale del 18 febbraio 2014, ma da allora la vita politica nel paese è cambiata. L esecutivo in carica ha messo di tanto in tanto in discussione rappresentanze e corpi intermedi troppo spesso vittime di attacchi pregiudiziali e mettendo tutti nello stesso piano. Il mondo associativo vincerà la sfida posta da questi tempi solo se saprà rinnovarsi e con coraggio, mantenendo coerenza e un alta qualità dell azione sindacale. Le organizzazioni di categoria, le parti sociali devono fare la loro parte, ma devono anche essere messe in condizioni di farla al meglio magari con meno pletore e concertazioni informative superate, ma sempre attraverso un coinvolgimento e una maggiore attenzione da parte della politica. Non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza: le istituzioni tutte, la politica devono ascoltarci di più, devono fare di più, non possono pensare di essere autosufficienti o di sostituirci con contatti personali con qualcuno più o meno noto. Siamo noi che conosciamo il mondo delle imprese, che le monitoriamo, sappiamo quali sono i ns problemi, le ns esigenze e potenzialità. Per quanti limiti possiamo avere il sistema associativo è un valore aggiunto da considerare, ascoltare, a cui rispondere e di cui non si può fare a meno. La rappresentanza è una cosa seria. Noi lavoriamo per tutelare migliaia di imprenditori del commercio, del turismo, dei servizi, del lavoro autonomo, aziende che hanno esigenze particolari che vanno anche contemperate, ma che sono un valore collettivo. 4

5 Associarsi è un valore e un bene per le aziende, si è parte di una comunità, si ricevono consulenze in ogni settore e necessità, con la personalizzazione necessaria, con l aiuto nella gestione, con vantaggi, informazioni e consulenze e soprattutto come supporto e peso di portatore di interessi nei confronti delle istituzioni ad ogni livello. Non c è nessun privato che possa assicurare il servizio e la tutela che fornisce un associazione a 360, dal momento in cui si idea una nuova impresa, alla sua gestione fino al pensionamento. Il nostro impegno è questo e non verremo meno anzi! Al nostro ruolo di rappresentanza costruttivo e nel merito, autonomo da tutti, dalla politica per prima. Ma anche da altri. Ricerchiamo unità d azione quando possibile, ma sempre guardando al merito e all interesse dei soci. Per stare a questi giorni, non firmiamo contratti sottoscritti da altri se non siamo convinti e se non tengono conto delle categorie. Noi ci mettiamo la faccia sempre. E il governo, come le istituzioni, devono ascoltare, valutare e tenere conto delle proposte e delle richieste delle parti sociali. Noi offriamo la nostra competenza e conoscenza e proponiamo soluzioni. Comunque sia, noi andremo avanti e daremo, come diamo, giudizi di merito, puntuali e obiettivi su ogni misura e azione e continueremo a far vivere la nostra missione, a dare voce alle nostre imprese, ai ns problemi, alle ns proposte e alle nostre speranze. Dobbiamo tutti, politica per prima, dare una immagine di unità e di forza del nostro paese se vogliamo rilanciare il paese e renderlo più appetibile e credibile, con più coraggio e forti di un maggiore senso civico di cui sentiamo un gran bisogno e non certo dividendolo o mettendo gli uni contro gli altri. Questo è l impegno che noi ci siamo presi per lavorare di più come sistema associativo ma anche come istituzioni, nella stessa futura Camera di Commercio da accorpare per puntare ad essere a pieno titolo e coerentemente nell area vasta e naturale della Romagna. Concludo rivolgendo un ringraziamento forte e sentito a tutti i nostri associati attivi e ai nostri pensionati, ai nostri partner, ai nostri dipendenti, ai nostri dirigenti, a tutti coloro che si impegnano nel territorio e nelle categorie, per sostenere le ragioni e le proposte dell Associazione, per garantirci rappresentanza, tutela e competenza nei tanti servizi, tradizionali e nuovi, che ci sono necessari. Sempre a fianco delle imprese che associamo e rappresentiamo con orgoglio. Cerchiamo e ci sforziamo di essere li dove le imprese nascono, crescono, vivono e spesso sopravvivono dando loro aiuto e sostegno possibile. Continuiamo con impegno e con fiducia nonostante tutto e dall estate di San Martino facciamoci gli Auguri per le prossime Feste e per un 2016 migliore e di pace. 5