GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO. CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO. CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte)"

Transcript

1 GESTIONE DEL RISCHIO CHIMICO CLASSIFICAZIONE ETICHETTATURA (2 parte)

2 CLASSI/categorie DI PERICOLO PER LA SALUTE 1. Tossicità acuta (Categorie 1, 2, 3 e 4) 2. Corrosione/irritazione cutanea (Categorie 1A, 1B, 1C e 2) 3. Gravi lesioni oculari/irritazione oculare (Categorie 1 e 2) 4. Sensibilizzazione respiratoria e cutanea (Categoria 1) 5. Mutagenicità su cellule germinali (Categoria 1A, 1B e 2) 6. Cancerogenicità (Categoria 1A, 1B e 2) 7. Tossicità per la riproduzione (Categoria 1A, 1B e categoria addizionale per gli effetti sull allattamento) 8. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione singola) (Categorie 1, 2 e Categoria 3 solo per effetti narcotici e irritazione respiratoria) 9. Tossicità specifica per organi bersaglio (esposizione ripetuta) (Categorie 1, 2) Pagina Pericolo in caso di aspirazione (Categoria 1).

3 Criteri di classificazione per Tossicità acuta Per tossicità acuta s intende la proprietà di una sostanza o miscela di produrre effetti nocivi che si manifestano in seguito alla somministrazione per via orale o cutanea di una dose unica o di più dosi ripartite nell arco di 24 ore, o in seguito ad una esposizione per inalazione di 4 ore. La classe di pericolo «Tossicità acuta» è differenziata in: tossicità acuta per via orale; tossicità acuta per via cutanea; tossicità acuta per inalazione. Le sostanze possono essere classificate in una delle quattro categorie di tossicità acuta per via orale, via cutanea o inalazione in base ai valori (approssimati) di DL50 (orale, cutanea) o CL50 (inalazione) o in stime della tossicità acuta (STA, dedotta da DL50 o CL50). Pagina 3

4 Note a: DL50/CL50 b: durata 4 h c: atm di prova costituita anche da fasi liq o gass DL50 (dose letale media): è la dose che provoca la morte nel 50% degli animali da esperimento; va definita anche la via (orale, cutanea). CL50 (concentrazione letale media): è la concentrazione in aria che provoca la morte del 50% degli animali da esperimento, se inalata per un determinato Titolo Presentazione periodo di tempo. 14/11/2018 Pagina 4

5 Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 5

6 Criteri di classificazione per cancerogenicità Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 6

7 14/11/2018 Pagina 7

8 MUTAGENICITA Per le miscele stessi limiti di conc. dei cancerogeni Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 8

9 TOSSICITA PER LA RIPRODUZIONE Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 9

10 Pagina 10

11 Tossicità specifica per organo bersaglio (esposizione singola) STOT = Specific Target Organ Toxicity Si intende una tossicità specifica e non letale Cat.1: studi su casi umani, epidemiologici sperimentazio ne su animali Cat.2: dati sperimentali su animali Cat.3: effetti transitori su org.bers. (narcotici, irritazione vie respiratorie Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 11

12 Tossicità specifica per organo bersaglio (esposizione ripetuta) STOT = Specific Target Organ Toxicity Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 12

13 CLASSI/categorie DI PERICOLO PER L AMBIENTE 1. PERICOLOSO PER L AMBIENTE ACQUATICO Tossicità acuta (Categoria 1) Tossicità cronica (Categorie 1, 2, 3, e 4) Elementi fondamentali per la classificazione: tossicità acuta per l ambiente acquatico Bioaccumulazione potenziale o attuale Degradazione (biotica o abiotica) per le sostanze organiche tossicità cronica per l ambiente acquatico CLASSE DI PERICOLO SUPPLEMENTARE PER L UNIONE EUROPEA Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina PERICOLOSO PER LO STRATO DI OZONO

14 Allegato I Parte 4 del Regolamento CLP definisce: tossicità acuta per l ambiente acquatico la capacità propria di una sostanza di causare danni a un organismo sottoposto a un esposizione di breve durata. tossicità cronica per l'ambiente acquatico la proprietà intrinseca di una sostanza di provocare effetti nocivi su organismi acquatici durante esposizioni determinate in relazione al ciclo vitale dell organismo. Pagina 14

15 La pericolosità acuta per l'ambiente acquatico è di norma determinata sulla base di una concentrazione che determina un effetto letale o tossico sul 50% della popolazione di una specie di pesce, crostacei, e/o alghe La pericolosità a lungo termine viene valutata considerando dati di tossicità cronica altrimenti si combinano dati di tossicità acuta e di destino ambientale (degradabilità e bioaccumulazione) Pagina 15

16 P-B-T Persistenza: la valutazione si basa su informazioni sulla degradabilità espressa come tempo di emivita (half-life) Bioaccumulabità: si riferisce all assorbimento della sostanza da parte dell organismo da qualsiasi sorgente ambientale (acqua, cibo e sedimenti) Tossicità: è il potenziale tossico delle sostanze a cui sono esposti gli organismi acquatici durante il loro ciclo vitale; il parametro più idoneo è la tossicità a lungo termine. Per le sostanze che risultano vp e vb non è necessario testare i criteri di tossicità in quanto gli effetti a lungo termine si considerano già preannunciati Pagina 16

17 SOSTANZE PBT/vPvB possono accumularsi anche a grande distanza dalla fonte di inquinamento, in aree remote e incontaminate effetti di tale accumulazione nel lungo termine sono imprevedibili un interruzione dell immissione nell ambiente della sostanza non necessariamente si traduce in una riduzione delle concentrazioni l ambiente marino, in particolare, deve essere adeguatamente protetto Pagina 17

18 la valutazione quantitativa del rischio non fornisce sufficienti garanzie, in quanto sia la previsione degli effetti sia quella dell esposizione sono soggette a incertezze una sostanza che tende a bioaccumulare può produrre effetti in tempi molto lunghi, generalmente non coperti dalle sperimentazioni di laboratorio i modelli di stima dell esposizione sono inadeguati per previsioni su scala così grande è difficile stabilire una concentrazione sicura con sufficiente affidabilità Pagina 18

19 Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 19

20 CONTENUTO DELL ETICHETTA ETICHETTA 1. Nome, indirizzo e numero di telefono del fornitore; 2. Quantità di sostanza o miscela contenuta nel collo; 3. Identificatori di prodotto: per le sostanze: Numeri CE, CAS, indice, denominazione IUPAC; Per le miscele: nome commerciale e identità di tutte le sostanze; 1. Pittogrammi di pericolo* 2. Avvertenze 3. Indicazioni di pericolo* 4. Consigli di prudenza (*precedenza per il pericolo più grave) Pagina 20

21 ETICHETTA Può essere stampata direttamente sull imballaggio o apposta solidamente su di esso (se l imballaggio non lo consente anche etichette pieghevoli o cartellini pendenti) L etichetta può rispettare contemporaneamente il CLP e le norme del trasporto Deve essere scritta in italiano, ma può essere multilingue con le frasi raggruppate per lingua (purchè sia leggibile) Può contenere informazioni relative ad altre norme Pagina 21

22 Parametri per classificare gli agenti molto tossici, tossici o nocivi sono (dati di tossicità acuta): DL50 (dose letale media): E la dose che provoca la morte nel 50% degli animali da esperimento; va definita anche la via (orale, cutanea). CL50 (concentrazione letale media): E la concentrazione in aria che provoca la morte del 50% degli animali da esperimento, se inalata per un determinato periodo di tempo. Pagina 22

23 CATEGORIA DL 50 ORALE* mg/kg DL50 CUTANEA** mg/kg CL50 INALATORIA mg/l/4 ore MOLTO TOSSICHE < 25 < 50 < 0.5 TOSSICHE NOCIVE *RATTO; **RATTO O CONIGLIO Pagina 23

24 Che cosa cambia?? Simboli Pittogrammi Il simbolo della croce di Sant Andrea scompare e in qualche caso viene sostituito dal punto esclamativo (effetti lievi per le salute). Il pittogramma con la persona danneggiata (gravi effetti per la salute) sostituisce i simboli con teschio o croce di Sant Andrea. Nuovi pittogrammi R, S H, P Nuove classi di pericolo Aerosol infiammabili e gas sotto pressione 2 classi di pericolo per organi bersaglio (Tossicità specifica per organo bersaglio: STOT = Specific Target Organ Toxicity) Pagina 24

25 Che cosa cambia?? Pittogramma di pericolo (regolamento CE 1272/2008) Simbolo e denominazione (direttiva 67/548/CEE, obsoleta) Significato (definizione e precauzioni) Esempi GHS01 E ESPLOSIVO Classificazione: sostanze o preparazioni che possono esplodere a causa di una scintilla o che sono molto sensibili agli urti o allo sfregamento. Precauzioni: evitare colpi, scuotimenti, sfregamenti, fiamme o fonti di calore. Triclorur o d azoto Nitroglice rina Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 25

26 Che cosa cambia?? Nuovi criteri di classificazione per alcune caratteristiche 1.Criteri di classificazione dei liquidi infiammabili Categoria 1: PI < 23 C,Teb 35 C Categoria 2: PI< 23 C, Teb 35 C Categoria 3: PI > 23 C Teb 60 C PI: punto infiammabilità 2. Criteri di classificazione per Tossicità acuta in base ai valori di DL50 (orale, cutanea) o CL50 (inalazione) o in stime della tossicità acuta (STA, dedotta da DL50 o CL50). Pagina 26

27 Classificazione tossicità acuta orale Pagina 27

28 Che cosa cambia?? 4. Criteri di classificazione per cancerogenicità, mutagenicità e tossicità per la riproduzione Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 28

29 Che cosa cambia?? 4. Criteri di classificazione per l ambiente I valori limite di concentrazione sono invariati I criteri di degradazione sono gli stessi della direttiva 67/548/EC I criteri per il bioaccumulo cambiano Pagina 29

30 Evoluzione della classificazione e dell etichettatura delle sostanze chimiche Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 30

31 Titolo Presentazione 14/11/2018 Pagina 31

Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP

Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP Il Regolamento C.L.P. (Classification, Labelling and Packaging) è entrato in

Dettagli

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) GERARCHIA NORME COMUNITARIE I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle

Dettagli

Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi

Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi E - Esplosivo GHS 01 F - Facilmente infiammabile F + - Altamente infiammabile GHS 02 O - Comburente GHS 03 NESSUNA CORRISPONDENZA GHS 04 C -

Dettagli

Aggiornamento Etichettatura Sostanze Pericolose

Aggiornamento Etichettatura Sostanze Pericolose Rischio Chimico Aggiornamento Etichettatura gg Sostanze Pericolose Regolamento CE 1272/2008 relativo alla classificazione etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele Criteri armonizzati

Dettagli

I simboli dei materiali pericolosi

I simboli dei materiali pericolosi I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le

Dettagli

L usuale simbolo arancione è sostituito dal pittogramma, una losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo nero.

L usuale simbolo arancione è sostituito dal pittogramma, una losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo nero. NUOVI PITTOGRAMMI Premessa Il regolamento europeo 1272/2008, denominato CLP, introduce alcune novità rispetto al precedente sistema normativo sulle sostanze e preparati pericolosi (DSP - Direttiva sostanze

Dettagli

Il Regolamento CLP. Classification, Labelling and Packaging. (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009)

Il Regolamento CLP. Classification, Labelling and Packaging. (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009) Il Regolamento CLP (Reg. n. 1272/2008 in vigore dal 20 gennaio 2009) Classification, Labelling and Packaging Antonello Poles ASS n. 3 Alto Friuli - Dipartimento di Prevenzione Udine, 2 dicembre 2011 Le

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Nuovi pittogrammi Premessa Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP Classification, Labelling, Packaging) introduce alcune novità rispetto al precedente sistema

Dettagli

La classificazione delle miscele

La classificazione delle miscele La classificazione delle miscele Anita Zambonelli Ispettore nucleo REACH CLP Azienda USL di Bologna Casalecchio, 12/12/2014 CLP (Regolamento CE n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all etichettatura

Dettagli

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP)

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) (Classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze e miscele) Dott. Ing. Mauro Malizia Comandante Provinciale COMANDO PROVINCIALE DEI

Dettagli

C L P il GHS europeo (Regolamento CE n.1272/2008)

C L P il GHS europeo (Regolamento CE n.1272/2008) C L P il GHS europeo (Regolamento CE n.1272/2008) disposizioni per l etichettatura Dott.ssa Sandra Lazzari Telematic srl 7 aprile 2016 Che cosa è il GHS Ci vorrebbe un sistema di etichettatura uguale in

Dettagli

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada Bari 24 Giugno 2016 ICARO Srl -Vicolo Boni 7, 52044 Cortona AR +39 0575 638311 www.icarocortona.it icaro@icarocortona.it RIFIUTO

Dettagli

Nuovi obblighi comunitari

Nuovi obblighi comunitari Modulo 2: Nuovi obblighi comunitari In Europa negli ultimi anni vi sono state modifiche nelle normative che regolano la messa in commercio e l utilizzo delle sostanze e miscele chimiche, per l attuazione

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità

Istituto Superiore di Sanità Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche Linea guida relativa alla regolarità/irregolarità di etichettatura per sigaretta elettronica ai sensi della normativa CLP 10 febbraio 2014

Dettagli

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa. SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli

SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa. SEZIONE 2: Identificazione dei pericoli Data di stampa SDS: 01/04/2014Data della revisione SDS: 20/04/2015Sostituisce la scheda: 01/04/2014 Versione della SDS: SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa

Dettagli

OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II

OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II Salute e sicurezza in azienda e corretta gestione dei prodotti chimici Benevento, 3 Marzo 2016 Pasquale Lama p.lama@erisconsultant.it Prodotti

Dettagli

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno 1 Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 2 - Etichettatura SPP EPC Etichettatura: definizioni di legge L etichettatura

Dettagli

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza

Rinnovo del patentino Modulo salute e sicurezza informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) Rinnovo del patentino Modulo

Dettagli

Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici

Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici Corso per l autorizzazione impiego prodotti fitosanitari Mezzana Mauro Togni Sheila Scopel Fabrizio Guidotti Repubblica

Dettagli

REGOLAMENTO UE 1357/2014 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015

REGOLAMENTO UE 1357/2014 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015 REGOLAMENTO UE 1357/2014 ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE DAL

Dettagli

La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP)

La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Introduzione alla Classificazione delle miscele ed etichettatura in base al Regolamento CLP Dott. Giorgio Cipolla Venezia

Dettagli

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto RAMSPEC 2016 Dr. Paola Ulivi Le normative sul trasporto di merci pericolose e in particolare l ADR, hanno implementato da subito il sistema GHS

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 08 SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROPRIETA DELLE SOSTANZE

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 08 SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROPRIETA DELLE SOSTANZE A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza Scopo e campo di applicazione La Scheda di Sicurezza rappresenta il più completo strumento documentale correlato ad una sostanza o prodotto

Dettagli

La nuova classificazione per l ambiente

La nuova classificazione per l ambiente La nuova classificazione per l ambiente Pietro Paris, Debora Romoli Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale Il regolamento n 1272/2008 (CLP) relativo a classificazio ne, etichettatura

Dettagli

CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DI SOSTANZE E MISCELE SENSIBILIZZANTI

CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DI SOSTANZE E MISCELE SENSIBILIZZANTI CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DI SOSTANZE E MISCELE SENSIBILIZZANTI WEBINAR 7 giugno 2016 Dott.ssa Chiara Corino TELEMATIC SRL 1 LE CLASSI DI PERICOLO DEL CLP PERICOLI PER LA SALUTE 10 classi PERICOLI

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Premessa La conversione dalla classificazione di una sostanza o miscela secondo la direttiva 67/548/CEE o la direttiva 1999/45/CE alla classificazione

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. Nastri a trasferimento termico

SCHEDA DI SICUREZZA. Nastri a trasferimento termico SCHEDA DI SICUREZZA Nastro a trasferimento termico 1 Dettagli del fornitore: Transfer Trade s.r.l. Padova Italy Telefono +39 071 9156187 Fax +39 071 9189811 Mail: customerservice@t-trade.it Data di redazione

Dettagli

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo Caratteristiche di pericolo Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP Criteri per l attribuzione delle classi di pericolosità

Dettagli

Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014)

Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014) Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014) A partire dal 1 giugno 2015 sarà obbligatorio attenersi alle disposizioni del Regolamento (UE) n.1357 del 18/12/2014 che, sostituendo

Dettagli

Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche

Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche Il Regolamento CE 1272/2008 ha introdotto in tutta l Unione Europea un sistema per la classificazione e l etichettatura delle sostanze chimiche basato sul Sistema Mondiale Armonizzato delle Nazioni Unite

Dettagli

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO Un pittogramma è una rappresentazione grafica, atta a comunicare informazioni relative a: Un pericolo Fisico; Un pericolo per la salute umana; Un pericolo

Dettagli

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5

CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 4.5 Le categorie di pericolo per la sicurezza antincendio e contro le esplosioni 4.6 Impatto ambientale dei PF 4.7 Le categorie di pericolo per l ambiente

Dettagli

LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA

LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA LA SEZIONE 3 DELLA SCHEDA DATI DI SICUREZZA WEBINAR 8 marzo 2017 Dott.ssa Patrizia Franchini TELEMATIC SRL 1 Ing. Maria Luisa Visconti Area Regulatory Dott.ssa Patrizia Franchini Area Regulatory 2 QUESTION&ANSWER

Dettagli

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa SEZIONE 1 identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto 1.2 Usi identificati pertinenti della sostanza o della miscela e usi sconsigliati 1.3 Informazioni

Dettagli

NORMA NAZIONALE VIGENTE. Allegato XXVI del decreto legislativo n. 81/2008

NORMA NAZIONALE VIGENTE. Allegato XXVI del decreto legislativo n. 81/2008 Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 che modifica le direttiva 92/58/CEE, 92/85/CEE, 94/33/CE, 98/24/CE

Dettagli

Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Comitato 9 Sottogruppo Agenti Chimici. Pag. 1 di 78

Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Comitato 9 Sottogruppo Agenti Chimici. Pag. 1 di 78 2012 Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I Protezione da Agenti Chimici e Capo II

Dettagli

REACHCeramicaSanitaria

REACHCeramicaSanitaria L applicazione dei Regolamenti REACH e CLP nel settore della Ceramica Sanitaria I Regolamenti REACH e CLP e il D.Lgs.81/08 Celsino GOVONI Servizio Prevenzione Collettiva e Sanità Pubblica - Regione Emilia

Dettagli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,

Dettagli

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D033542/02 - Annex.

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D033542/02 - Annex. Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 luglio 2014 (OR. en) 11888/14 ADD 1 ENV 672 ENT 161 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 11 luglio 2014 Destinatario: Oggetto: Il Segretariato

Dettagli

I REGOLAMENTI REACH / CLP e le RICADUTE sulla LEGISLAZIONE CORRELATA

I REGOLAMENTI REACH / CLP e le RICADUTE sulla LEGISLAZIONE CORRELATA I REGOLAMENTI REACH / CLP e le RICADUTE sulla LEGISLAZIONE CORRELATA impatti sul Decreto Sicurezza D.Lgs n. 81/2008 normativa in tema di salute e sicurezza sul lavoro ricaduta su: Titolo IXdel D.Lgs.n.

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 ALLEGATO I Regolamento 487/2013-8 maggio 2013 Il nuovo regolamento si applica a decorrere dal 1 dicembre 2014 per le sostanze e dal 1 giugno 2015 per le miscele. Sostanze e miscele possono essere comunque

Dettagli

Formaldeide, Fenolo ed Alcool Furfurilico: come progettare una resina furanica ecologica?

Formaldeide, Fenolo ed Alcool Furfurilico: come progettare una resina furanica ecologica? Formaldeide, Fenolo ed Alcool Furfurilico: come progettare una resina furanica ecologica? Resine furaniche RESINE NO BAKE A CATALISI ACIDA VANTAGGI: Sistema flessibile: Adatto a tutti i tipi di metallo

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Pag 1 di 8 SEZIONE 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome commerciale : 1.2. Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela

Dettagli

La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP)

La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Pericoli per la salute : Sensibilizzazione delle vie respiratorie e della pelle; Mutagenicità ; Cancerogenicità ; Tossicità

Dettagli

informa.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari

informa.fito. MODULO 2. Sistemi di sicurezza per l acquisto, la conservazione, il trasporto e l utilizzo dei prodotti fitosanitari informa.fito. Aggiornamento di strumenti di supporto per la diffusione delle informazioni sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (LR 28/98 Det. n 16819 del 31/12/2008) IL CORRETTO IMPIEGO DEI PRODOTTI

Dettagli

Informazioni generali sul regolamento CLP

Informazioni generali sul regolamento CLP Informazioni generali sul regolamento CLP Webinar per dichiaranti capofila 9 aprile 2010 Gabriele Schöning Unità per la classificazione Agenzia europea per le sostanze chimiche Descrizione Normativa UE

Dettagli

Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente

Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente 1 a Conferenza Nazionale sul regolamento REACH Valutazione della sicurezza chimica delle sostanze: l impatto sull ambiente Pietro Paris Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici (APAT)

Dettagli

C6 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA

C6 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA C6 CARATTERISTICHE DI PERICOLOTA HP6: TOSCITÀ ACUTA 1 HP6 Il regolamento 1357/2014 2, stabilisce i limiti di concentrazione per l attribuzione delle caratteristiche di pericolo HP6. Poiché esistono i criteri,

Dettagli

CLP e Archivio Preparati Pericolosi: prossimi obblighi e novità per il settore lubrificanti. Chiara Pozzi Ufficio Sicurezza Prodotti

CLP e Archivio Preparati Pericolosi: prossimi obblighi e novità per il settore lubrificanti. Chiara Pozzi Ufficio Sicurezza Prodotti CLP e Archivio Preparati Pericolosi: prossimi obblighi e novità per il settore lubrificanti Chiara Pozzi Ufficio Sicurezza Prodotti 28 Marzo 2014 Regolamento 1272/2008 (CLP) Il Regolamento 1272/2008 (CLP)

Dettagli

ART. 1 (Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81)

ART. 1 (Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) ART. 1 (Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81) 1. Al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, sono apportate le seguenti a) agli articoli 20, 36, 37, 50, 222 e agli allegati XV, XXIV,

Dettagli

il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 3: composizione/ informazione sugli ingredienti

il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 3: composizione/ informazione sugli ingredienti il MANUALE facile delle SCHEDE di SICUREZZA La SEZIONE 3: composizione/ informazione sugli ingredienti Quali sono le informazioni che devo fornire nella sezione 3 della SDS? 3.1 3.2 Informazioni relative

Dettagli

OsservatorioSaluteLavoro - ERIS Università di Napoli Federico II

OsservatorioSaluteLavoro - ERIS Università di Napoli Federico II OsservatorioSaluteLavoro - ERIS Università di Napoli Federico II Criteri di classificazione, etichettatura ed imballaggio dei prodotti chimici Napoli, 22 Maggio 2015 Pasquale Lama p.lama@erisconsultant.it

Dettagli

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche ALLEGATO III Natura dei rischi specifici attribuiti alle sostanze e preparati pericolosi R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA in accordo con l Art. 32 del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) Candela/Fiaccola alla citronella

SCHEDA DI SICUREZZA in accordo con l Art. 32 del Regolamento (CE) n. 1907/2006 (REACH) Candela/Fiaccola alla citronella 1.1 Identificatore del prodotto SEZIONE 1 IDENTIFICAZIONE DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA' Nome del prodotto: Codice prodotto: Candela /fiaccola alla citronella CEZ01RI CPZ01 CEZ04RI CPZ04 FMZ02 FPZ02 FMZ01

Dettagli

C5 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA

C5 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP5 C5 CARATTERISTICHE DI PERICOLOTA HP5 :TOSCITÀ SPECIFICA PER ORGANI BERSAGLIO(STOT)/ TOSCITÀ IN CASO DI ASPIRAZIONE 1 Il regolamento 1357/2014 2 stabilisce i limiti di concentrazione per l attribuzione

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Indicazioni di pericolo 1. Premessa Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP Classification, Labelling, Packaging) introduce alcune novità rispetto al precedente

Dettagli

: SS 68 KM LOC. Buriano Montecatini V.C. (PI) Telefono : 0588/37451 Telefax : 0588/37453

: SS 68 KM LOC. Buriano Montecatini V.C. (PI) Telefono : 0588/37451 Telefax : 0588/37453 SCHEDA DI SICUREZZA SOLFATO DI AMMONIO IN SOLUZIONE ACQUOSA SOLFURO DI SODIO (soluzione 12 %) 1. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA /IMPRESA 1.1. Identificazione del prodotto

Dettagli

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F) PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche

Dettagli

REGOLAMENTO CE N.1272/2008 (CLP) cosa cambia?

REGOLAMENTO CE N.1272/2008 (CLP) cosa cambia? REGOLAMENTO CE N.1272/2008 (CLP) cosa cambia? Dott.ssa Maria Cristina Dalla Vecchia Vicenza, 30 settembre 2010 1 Il regolamento CLP o CLP è il nuovo regolamento europeo relativo alla classificazione, all

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione secondo l allegato I: 1,2,3-Bencenotriol 1.2 Nome della societá o ditta:

Dettagli

IL REGOLAMENTO CLP: PRINCIPI E REQUISITI APPLICATIVI. Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche (CSC) Istituto Superiore di Sanità Roma

IL REGOLAMENTO CLP: PRINCIPI E REQUISITI APPLICATIVI. Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche (CSC) Istituto Superiore di Sanità Roma IL REGOLAMENTO CLP: PRINCIPI E REQUISITI APPLICATIVI Paola Di Prospero Fanghella Centro Nazionale delle Sostanze Chimiche (CSC) Istituto Superiore di Sanità Roma L entrata in vigore del Regolamento (CE)

Dettagli

Verifica della corretta applicazione delle norme di classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose Paola Di Prospero Fanghella

Verifica della corretta applicazione delle norme di classificazione ed etichettatura delle sostanze pericolose Paola Di Prospero Fanghella Corso di formazione per ispettori su sostanze e preparati pericolosi Istituto Superiore di Sanità 25-26 Novembre 2008 Verifica della corretta applicazione delle norme di classificazione ed etichettatura

Dettagli

LABORATORIO CHIMICO. Cause di incidenti in laboratorio. Distrazione. Troppa sicurezza di sè. Insipienza. Incoscienza

LABORATORIO CHIMICO. Cause di incidenti in laboratorio. Distrazione. Troppa sicurezza di sè. Insipienza. Incoscienza LABORATORIO CHIMICO Sicurezza Cause di incidenti in laboratorio Distrazione Troppa sicurezza di sè Cause impreviste e incontrollabili Insipienza Incoscienza l laboratorio di chimica è un luogo potenzialmente

Dettagli

I PF CLASSIFICATI PERICOLOSI PER LA SALUTE UMANA

I PF CLASSIFICATI PERICOLOSI PER LA SALUTE UMANA Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2007-2013 Organismo responsabile dell informazione: Veneto Agricoltura Autorità di gestione: Regione del Veneto Dipartimento Agricoltura

Dettagli

Pericoli per la salute esempi

Pericoli per la salute esempi Corso Ispettori sulla classificazione ed etichettatura delle miscele 24-25 Novembre 2016 Pericoli per la salute esempi Paola DI PROSPERO Fanghella Istituto Superiore di Sanità Centro Sostanze Chimiche

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Rodamina B (C.I. 45170) 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,

Dettagli

Metile Benzoato PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

Metile Benzoato PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Metile Benzoato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli

Etichetta: punti cruciali

Etichetta: punti cruciali Lodi, 7 November 2018 Etichetta: punti cruciali Erika Ballabio Centro Internazionale per gli Antiparassitari e la Prevenzione Sanitaria Etichetta di un PF: aspetto INDICAZIONI DI PERICOLO: CONSIGLI DI

Dettagli

Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo

Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo Notifica di classificazione ed etichettatura: un nuovo obbligo Quasi coincidente con la scadenza per la registrazione, c è quella per la notifica di classificazione ed etichettatura. Ricordiamo che è necessario

Dettagli

: KLEENEX Schiuma detergente per mani per uso quotidiano

: KLEENEX Schiuma detergente per mani per uso quotidiano SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale : KLEENEX Schiuma detergente per mani per uso quotidiano (6340, 1.2 Usi

Dettagli

Rischio Chimico. Laboratorio Chimico per la Sicurezza. Prof. Roberta Curini

Rischio Chimico. Laboratorio Chimico per la Sicurezza. Prof. Roberta Curini Rischio Chimico Laboratorio Chimico per la Sicurezza Prof. Roberta Curini Il numero delle sostanze chimiche attualmente in uso è sconosciuto (da EEA-Agenzia Europea per l Ambiente ) E QUINDI NECESSARIO

Dettagli

REACH: ANNUARIO DEI LABORATORI SELEZIONATI PER LE ANALISI E LE PROVE PREVISTE DAL REGOLAMENTO Marcella Murru Marcella.Murru@bracco.com Roma, 01 luglio 2009 2 La registrazione richiede la presentazione

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP)

SCHEDA DI SICUREZZA ai sensi del regolamento (CE) 1907/2006 (REACH), (CE) n 453/2010 (REACH) e secondo il regolamento (CE) 1272/2008 (CLP) 1. Identificazione della sostanza / del preparato e della società / impresa*) Nome del prodotto: Uso del prodotto : Società cloruro di sodio sale alimentare,mangime, sale industriale, sale da neve,. Andrea

Dettagli

Sezione 1: Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa

Sezione 1: Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa Scheda di dati di sicurezza Copyright, 2016, 3M Company. Tutti i diritti riservati. La copia o il downloading di queste informazioni allo scopo del corretto utilizzo dei prodotti 3M è consentito alle seguenti

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico

CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico LICEO SCIENTIFICO BERTRAND RUSSELL CLES (Tn) CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico Scopo del corso Saper riconoscere la presenza di agenti chimici pericolosi Saper leggere in modo corretto e critico

Dettagli

Paola DI PROSPERO FANGHELLA Ludovica MALAGUTI ALIBERTI

Paola DI PROSPERO FANGHELLA Ludovica MALAGUTI ALIBERTI L'APPLICAZIONE DEI REGOLAMENTI REACH E CLP NEI LUOGHI DI LAVORO Bologna, 16 ottobre 2015 La classificazione e l etichettatura delle miscele nei luoghi di lavoro dopo il 1 giugno 2015: nuovi obblighi, ultimi

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA TEST VERITAS: control material test material reference material

SCHEDA DI SICUREZZA TEST VERITAS: control material test material reference material 1. Identificazione delle sostanze o del preparato e della società 1.1 Nome del prodotto 1.2 Destinazione d uso Campioni liofilizzati per analisi di laboratorio 1.3 Informazioni sul fornitore Test Veritas

Dettagli

Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di pericolo. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014

Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di pericolo. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 365 del 19 dicembre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n.

Dettagli

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario AiFOS è partner nazionale della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri Convegno Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario Relatore: Carlo Zamponi Venerdì 12 ottobre dalle 14:00 alle 18:00 Piazza

Dettagli

: Minoxidil. SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa. SEZIONE 2: identificazione dei pericoli

: Minoxidil. SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa. SEZIONE 2: identificazione dei pericoli Data di pubblicazione: 31/05/2017 Versione: 1.0 SEZIONE 1: identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Forma del prodotto Nome della sostanza : Sostanza

Dettagli

GUANTI DA LAVORO / MECCANICI DPI indicati dalla Scheda di Sicurezza: guanti occhiali Pagina 2 di 2

GUANTI DA LAVORO / MECCANICI DPI indicati dalla Scheda di Sicurezza: guanti occhiali Pagina 2 di 2 Via Cascina Belcasule, 19 Agente: ACETILENE C.A.S. : 74862 C.E.E. : 2008169 Classificazione: CLP Caratteristiche: CLASSIFICATO SOSTANZA : GASSOSO A TEMPERATURA AMBIENTE 4 4 H220 H280 Frasi di rischio (Frasi

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E INDIVIDUAZIONE DEI DPI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RAEE. Dott.ssa Sara Bonalume

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E INDIVIDUAZIONE DEI DPI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RAEE. Dott.ssa Sara Bonalume VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO E INDIVIDUAZIONE DEI DPI NEGLI IMPIANTI DI TRATTAMENTO DEI RAEE Dott.ssa Sara Bonalume VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Ai sensi del TITOLO IX del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.,

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA SEZIONE 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: 1.2 Utilizzi rilevanti identificati della sostanza o miscela e utilizzi sconsigliati

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: IL NUOVO MODELLO INFORIK della Regione Piemonte 2 Ed

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: IL NUOVO MODELLO INFORIK della Regione Piemonte 2 Ed VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO: IL NUOVO MODELLO INFORIK della Regione Piemonte 2 Ed L impatto del REACh e del CLP nel modello di valutazione Torino, 1 Febbraio 2014 Claudia Sudano Registration, Evaluation,

Dettagli

LOP S.R.L. SCHEDA DATI DI SICUREZZA (SDS)

LOP S.R.L. SCHEDA DATI DI SICUREZZA (SDS) Pagina 1 di 9 Secondo regolamento (CE) n 1272/2008 (16.12.08) del 09.07..2012 1.IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA E DELLA SOCIETA 1.1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO Nome del prodotto: caffè 9 nicotina mg/l

Dettagli

Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II. Francesco Dondero, PhD

Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II. Francesco Dondero, PhD Università del Piemonte Orientale Amedeo Avogadro Facoltà Scienze M.F.N. ECOLOGIA II Francesco Dondero, PhD Ecologia applicata I concetti dell Ecologia generale possono avere numerose applicazioni per

Dettagli

b) nei casi in cui sono disponibili solo dati relativi alla BOD e alla COD, quando il rapporto BOD5/COD è 0,5; oppure

b) nei casi in cui sono disponibili solo dati relativi alla BOD e alla COD, quando il rapporto BOD5/COD è 0,5; oppure ii) nelle prove basate sulla deplezione dell ossigeno o sulla formazione di diossido di carbonio: 60 % del massimo teorico. Questi livelli di biodegradazione devono essere raggiunti entro 10 giorni dall

Dettagli

Capalac Dickschichtlack RAL 9006

Capalac Dickschichtlack RAL 9006 SEZIONE 1: Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale : Denominazione della sostanza : ALT Rn. 2301a 1.2 Usi pertinenti identificati

Dettagli

Criteri di Classificazione delle Sostanze pericolose

Criteri di Classificazione delle Sostanze pericolose Criteri di Classificazione delle Sostanze pericolose 01 Giugno 2017 Dott. Fabrizio Martinelli Parleremo di: 1. Definizione di Agenti Chimici Pericolosi 2. Regolamento UE 1272/2008 3. Regolamento UE 1907/2006

Dettagli

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA

HOME PURITY. Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA HOME PURITY Caratteristiche di biocompatibilità e di compatibilità ambientale dei prodotti in co-branding DANHERA L OCA NERA Nessuna materia prima impiegata nei nostri prodotti è classificata tossica secondo

Dettagli

Litio Cloruro PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

Litio Cloruro PRS 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Litio Cloruro 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA Pericolo 1 Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa Identificatore del prodotto Nome commerciale Scheda Nr Formula chimica Usi della sostanza o miscela Informazioni sul fornitore

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA. registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). 01/01/2013

SCHEDA DI SICUREZZA. registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH). 01/01/2013 1 IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZAPREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO DENOMINAZIONE COMMERCIALE: 1.2 USI IDENTIFICATIVI DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E USI CONSIGLIATI TIPO DI PRODOTTO:

Dettagli

Scheda informativa. Conforme al regolamento (UE) 2015/830 Emessa il 27/02/ Rev. n. 2 del 23/01/2018 ACQUA DEMINERALIZZATA

Scheda informativa. Conforme al regolamento (UE) 2015/830 Emessa il 27/02/ Rev. n. 2 del 23/01/2018 ACQUA DEMINERALIZZATA Pag 1 di 8 SEZIONE 1. Identificazione della sostanza o della miscela e della società/impresa 1.1. Identificatore del prodotto Nome commerciale : Codice commerciale: 02020C 1.2. Usi pertinenti identificati

Dettagli

NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP)

NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP) NUOVA CLASSIFICAZIONE CLP NUOVA CLASSIFICAZIONE ED ETICHETTATURA DEGLI AGROFARMACI (CLP) Il Regolamento (CE) n 1272/2008 (CLP Classification, Labelling and Packaging) è la nuova normativa europea di riferimento

Dettagli

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione.

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. http://www.msds-europe.com H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento

Dettagli

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE

Scheda dei Dati di Sicurezza Secondo le Direttive 91/155/CEE 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Sodio Dodecilo Solfato 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA,

Dettagli

Tritón X 100 QP 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato

Tritón X 100 QP 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato 1. Identificazione della sostanza/preparato e della societá o ditta 1.1 Identificazione della sostanza o del preparato Denominazione: Tritón X 100 1.2 Nome della societá o ditta: PANREAC QUIMICA, S.A.

Dettagli