B I L A N C I O 6 1 E S E R C I Z I O

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3 BILANCIO E RELAZIONI AL 31 DICEMBRE 2014 MEDIOCREDITO TRENTINO - ALTO ADIGE - SOCIETÀ PER AZIONI Capitale Sociale i.v. SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE c.f. e iscr. reg. imprese Trento Trento, Via Paradisi 1 iscr. Albo Banche n Tel. 0461/ capogruppo del Gruppo Bancario Mediocredito Trentino Alto Adige Fax 0461/ iscritto all Albo dei Gruppi Bancari SEDE SECONDARIA Bolzano, Via Museo 44 mc@mediocredito.it Tel. 0471/ Fax 0471/ FILIALI Treviso, Piazza delle Istituzioni 27 Tel. 0422/ Fax 0422/ Bologna, Viale Panzacchi 17 Tel. 051/ Fax 051/ Padova, Via G. Gozzi 24 Tel. 049/ Fax 049/ Brescia, Piazza Mons. Almici 23 Tel. 030/ Fax 030/

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5 S O M M A R I O SOMMARIO INDICATORI PRINCIPALI... 7 I SOCI AZIONISTI... 9 GLI ORGANI STATUTARI CONVOCAZIONE DELL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI RELAZIONE SULLA GESTIONE LO SCENARIO ECONOMICO DI RIFERIMENTO MEDIOCREDITO NEL ANDAMENTO DELLA GESTIONE PRINCIPALI DINAMICHE DI BILANCIO E SITUAZIONE DELLA SOCIETÀ IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI, L ADEGUAMENTO A NORMATIVE E LA GESTIONE DEI RISCHI 72 PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE E ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO PROPOSTA DI DESTINAZIONE DELL UTILE NETTO ATTESTAZIONE AI SENSI DELL ART. 81-TER DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SCHEMI DEL BILANCIO DELL'IMPRESA NOTA INTEGRATIVA PARTE A POLITICHE CONTABILI A.1 Parte generale A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.4 Informativa sul Fair Value PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Attivo Passivo Altre informazioni PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO PARTE D REDDITIVITÀ COMPLESSIVA PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA Premessa Sezione 1 - Rischio di credito Sezione 2 - Rischi di mercato Sezione 3 - Rischio di liquidità Sezione 4 - Rischi operativi PARTE F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO Sezione 1 - Il patrimonio dell impresa Sezione 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE PARTE L INFORMATIVA DI SETTORE ALLEGATI ALLEGATO 1 INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO ALLEGATO 2 SCHEMI DI BILANCIO DELLA SOCIETÀ CONTROLLATA PARADISIDUE S.R.L ALLEGATO 3 GLOSSARIO DEGLI INDICATORI DELIBERAZIONE DELL ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

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7 I N D I C A T O R I P R I N C I P A L I INDICATORI PRINCIPALI 12 (gli importi sono in migliaia di Euro) Rating MOODY S INVESTOR SERVICE Bank Deposits Baa3 / P-3 Baa3 / P-3 - Outlook Negative Negative FITCH RATINGS Bank Deposits BBB+ / F2 BBB+ / F2 - Outlook Negative Negative Dati patrimoniali e di flusso Impieghi complessivi clientela e banche Nuovo credito erogato Portafoglio disponibile per la vendita Raccolta totale Nuova raccolta Dati economici Margine di interesse Margine di intermediazione Costi operativi Utile netto Patrimonio e coefficienti patrimoniali Mezzi patrimoniali (prima dei dividendi) Fondi propri Total capital ratio 1 Gli indicatori statistici riportati nella tabella sono spiegati dettagliatamente nell allegato 2 Glossario degli indicatori. 2 I dati in grigio si riferiscono all esercizio 2014; quelli in rosso all esercizio

8 I N D I C A T O R I P R I N C I P A L I Indicatori di rischiosità sofferenze lorde su impieghi lordi sofferenze nette su impieghi netti sofferenze lorde su fondi propri sofferenze nette su fondi propri crediti deteriorati lordi su impieghi lordi crediti deteriorati netti su impieghi netti crediti deteriorati lordi su fondi propri crediti deteriorati netti su fondi propri Altri indicatori Pay-out ratio Numero medio dipendenti (ponderato part-time) Cost to income ratio 8

9 I S O C I A Z I O N I S T I I SOCI AZIONISTI Enti pubblici Credito cooperativo Altri 17,489% 17,489% 17,489% REGIONE AUTONOMA TRENTINO ALTO ADIGE PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO 35,207% 0,213% 0,192% 52,466% 0,107% CASSE RURALI - RAIFFEISEN FINANZIARIA in sigla CRR-FIN S.p.A. BANCA PADOVANA CREDITO COOPERATIVO- SOCIETA' COOPERATIVA BCC DEL VENEZIANO SOC.COOP. BANCA ALTO VICENTINO CREDITO COOPERATIVO 7,802% 2,895% 0,196% ITAS 10,893% CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA BANCA POPOLARE DELL'ALTO ADIGE 0,107% 0,085% CREDITO COOPERATIVO INTERPROVINCIALE VENETO BANCA SANTO STEFANO- CREDITO COOPERATIVO MARTELLAGO-VENEZIA 0,085% VENETO BANCA 0,078% ROVIGOBANCA CREDITO COOPERATIVO SOC.COOP. 0,075% CENTRO MARCA BANCA- CREDITO COOPERATIVO 0,071% BCC DI MARCON VENEZIA 0,071% BANCA SVILUPPO SPA 0,071% 0,064% 0,043% CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI TREVISO CASSA PADANA BCC SOCIETÀ COOPERATIVA BANCA VERONESE CREDITO COOPERATIVO DI CONCAMARISE 0,043% BCC DELLE PREALPI 0,043% 0,043% 0,043% 0,001% 0,001% CASSA RURALE ED ARTIGIANA DI VESTENANOVA CREDITO COOPERATIVO-SOCIETA' COOPERATIVA FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE FEDERAZIONE VENETA BANCHE DI CREDITO COOP. CASSA CENTRALE BANCA SPA CASSA CENTRALE RAIFFEISEN SPA 36,641% 9

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11 G L I O R G A N I S T A T U T A R I GLI ORGANI STATUTARI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO SINDACALE DIREZIONE PRESIDENTE PRESIDENTE DIRETTORE GENERALE Franco Senesi 3 Stefan Klotzner Leopoldo Scarpa VICE PRESIDENTE SINDACI EFFETTIVI VICE DIRETTORE Michael Grüner 3 Renato Beltrami Diego Pelizzari Hansjörg Verdorfer CONSIGLIERI SINDACI SUPPLENTI ALTRE FUNZIONI Ruggero Agostini 4 Antonio Maffei Hansjörg Bergmeister Claudia De Gasperi DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE Rita Dallabona DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI Giovanni Dies 3 Leo Nicolussi Paolaz Zenone Giacomuzzi 3 Giorgio Marchiodi 3 SOCIETÀ DI REVISIONE Stefano Mengoni 3 PricewaterhouseCoopers S.p.A. Giorgio Pasolini Doris Salzburger 5 Filippo Sartori Mario Sartori 3 3 Componenti il Comitato Esecutivo. 4 Dimissionario dal 9 giugno Nomina Assemblea Ordinaria dei Soci del

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13 C O N V O C A Z I O N E D E L L A S S E M B L E A O R D I N A R I A D E G L I A Z I O N I S T I CONVOCAZIONE DELL ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI 13

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15 I signori Azionisti sono convocati in Assemblea Ordinaria per il giorno 13 aprile 2015 alle ore 11 in prima convocazione e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 20 aprile 2015 alle ore 11, presso la sede legale della Società in Trento - Via Paradisi 1 per deliberare sul seguente: ordine del giorno 1) Bilancio al 31 dicembre 2014; relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione e della Società di Revisione; relazione del Collegio Sindacale; delibere inerenti e conseguenti. 2) Nomina del Presidente, del Vice Presidente e degli altri componenti il Consiglio di Amministrazione. 3) Nomina del Presidente e degli altri componenti il Collegio Sindacale. 4) Determinazione dei compensi agli Amministratori e ai Sindaci. 5) Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione: informativa sulle politiche per il 2014; informativa sull adeguamento dello statuto alle disposizioni normative in materia adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione ai sensi dell art. 12, comma 2, punto 7 dello statuto; approvazione dell aggiornamento dei sistemi di remunerazione e incentivazione per il Ai sensi dell art. 9 dello statuto sociale hanno diritto di intervenire all assemblea i soci ai quali spetta il diritto di voto, che almeno cinque giorni prima di quello fissato per l'assemblea abbiano depositato le azioni presso la sede della Società, presso le Banche socie o, quanto agli Enti Pubblici, presso i rispettivi Tesorieri. Hanno altresì diritto di intervenire i possessori delle azioni in base ad una serie continua di girate che depositino i titoli nei termini e nei modi predetti. Il Presidente Franco Senesi (Convocazione a mezzo Raccomandata A.R. dd ai sensi dell art. 7 dello statuto sociale) 15

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17 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E RELAZIONE SULLA GESTIONE 17

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19 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E LO SCENARIO ECONOMICO DI RIFERIMENTO La congiuntura internazionale ed italiana La crescita del PIL mondiale, dopo il rallentamento registrato dal 2011, sembra stabilizzata dal 2013: il tasso di sviluppo mondiale del 2014 è stimato pari al 3,3%, stabile rispetto al 2013, per effetto della perdurante riduzione del ritmo di crescita delle economie emergenti compensata dalla ripresa nel 2014 delle economie avanzate, stimata in crescita dell 1,8%. In particolare, a fronte della modesta crescita dell area Euro (+0,8%) e del Giappone (+0,1%), si prevede per gli Stati Uniti una crescita del 2,4% e per il Regno Unito del 2,6% 6. Nel 2014 si sono consolidati i primi cenni di miglioramento del quadro congiunturale dell area Euro, la cui crescita rimane comunque modesta: nel 2014 il PIL dell area, in leggera ripresa, si è attestato poco sotto il punto percentuale su base annua (dopo il calo dello 0,5% nel 2013); anche l indice della produzione industriale ha dato cenni di ripresa registrando una crescita dello 0,6% su base annua (-0,8% nel 2013). L'inflazione nell Area ha confermato il trend di discesa raggiungendo livelli prossimi allo zero, in un quadro di permanente debolezza della domanda: nel 2014 i prezzi al consumo hanno segnato nell Eurozona una variazione media annua dello 0,4 %, con l Italia in ulteriore discesa a +0,2% in forte riduzione rispetto al 2013 quando era attestata a +1,3% 7. Il quadro congiunturale dell economia italiana nel 2014 ha visto a consuntivo un peggioramento rispetto alle più ottimistiche aspettative di inizio anno rimanendo su livelli di sostanziale stazionarietà dell attività economica, in ritardo rispetto alla moderata ripresa avviatasi nell area Euro. I mercati finanziari nel 2014 hanno continuato a manifestare, a livello europeo e domestico, ulteriori miglioramenti grazie alle prospettive di ripresa, agli strumenti di politica monetaria preannunciati e messi in atto dalla BCE ed all avanzamento delle riforme strutturali nel nostro paese. I tassi di interesse a lungo termine sui titoli di Stato italiani sono ulteriormente diminuiti con un differenziale rispetto al rendimento del Bund decennale sceso nella media di dicembre sui 133 basis point (227 a dicembre 2013). Le dinamiche del PIL del paese hanno seguito nel 2014 il trend di flessione registrato ininterrottamente dal terzo trimestre del 2011, ma su livelli molto contenuti che nel quarto trimestre si sono stabilizzati portando a 0,40% il calo su base annua (era -1,9% il dato 2013). L attività industriale, in flessione pressoché continua dall estate del 2011, ha fortemente rallentato nel 2014 il tasso di riduzione: nella media dell intero anno 2014 la produzione è scesa dello 0,8% rispetto all anno precedente, contro un calo del 3,1% nel 2013 e del 6,4% nel 2012; da dicembre 2014 sembrano manifestarsi i primi sintomi di ritorno dell indicatore in area positiva. Gli indicatori sul clima di fiducia delle imprese nel corso del 2014, peggiorati alla fine dell estate dopo un miglioramento in primavera, si sono stabilizzati negli ultimi mesi; in particolare il clima di fiducia nel comparto manifatturiero ha segnato un recupero, sia pur marginale. 6 Fondo Monetario Internazionale, World Economic Outlook Update, gennaio Eurostat, dati preconsuntivi. 19

20 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Particolarmente significativa, per i positivi effetti che potrebbe indurre sull economia italiana, la caduta nel secondo semestre 2014 del prezzo del petrolio, che a dicembre si è attestato a 64 dollari al barile, registrando una riduzione su base annua del 42,2%. La disoccupazione, benché ancora in crescita, ha manifestato nel 2014 segnali di rallentamento del trend negativo, con un aumento, su base annua, di unità (+2,9%) rispetto alla crescita 2013 di unità; il tasso di disoccupazione si è così assestato in dicembre al 12,9%, in aumento dello 0,3% nei dodici mesi e con i primi segnali di inversione di tendenza nel mese di dicembre. Rimangono elevati i margini di capacità produttiva ancora inutilizzata (nel quarto trimestre 2014 il grado di utilizzo degli impianti rilevato dall ISTAT è del 72,9%, praticamente stabile rispetto al corrispondente dato 2013 attestato al 72,7%) e ciò ha ancora frenato gli investimenti, benché il tasso di contrazione si presenti nei primi 9 mesi 2014 in tendenziale progressivo miglioramento: gli investimenti fissi lordi nel 3 trimestre 2014 hanno infatti manifestato un calo del 3,1% rispetto allo stesso periodo del 2013 e dell 1% rispetto al trimestre precedente (a settembre 2013 il calo era del 5,1% su base annua). Continua anche nel 2014 il trend positivo del commercio con l estero: rispetto al 2013 si è registrata una ulteriore crescita delle esportazioni (+2,0%), più ampia al netto dei prodotti energetici (+2,7%), e una flessione delle importazioni (-1,6%). La positiva dinamica dell'export è trainata dai paesi Ue (+3,7%) mentre la flessione dell'import è determinata dalla forte contrazione dei prodotti energetici (-19,5%). Nel 2014 l'avanzo commerciale raggiunge i 42,9 miliardi di Euro, valore più che doppio ove calcolato al netto della componente energetica (+86 miliardi di Euro). La congiuntura nelle aree di operatività della banca 8. Anche nelle regioni in cui Mediocredito è operativo e con particolare riferimento alle imprese manifatturiere, dopo un primo trimestre positivo, i dati congiunturali sono peggiorati in tutte le aree in esame fino al terzo trimestre 2014 quando, in diversi territori del Nord Est, si è registrato il ritorno ad una, sia pur debole, dinamica tendenziale positiva nei valori della produzione e del fatturato che potrebbe annunciare la fine della fase di recessione. In Trentino gli indicatori di produzione e di fatturato sono rimasti sostanzialmente stabili: la debole ripresa iniziata da circa un anno si è attenuata per lasciare spazio ad una fase di stagnazione che trova eccezione nel settore manifatturiero che, nel terzo trimestre del 2014 e particolarmente per le imprese aperte al commercio internazionale, registra un dato tendenziale positivo delle dinamiche economiche, soprattutto nel fatturato (+3,7%). Il commercio al dettaglio e all ingrosso evidenziano una situazione moderatamente negativa con delle variazioni di fatturato pari a -1,2%/- 1,3%, mentre i settori dell estrattivo, delle costruzioni, dell autotrasporto merci e dei servizi alle imprese continuano a mostrare evidenti difficoltà con flessioni significative dei ricavi delle vendite su base annua. In Alto Adige i principali driver dell economia hanno rallentato rispetto al 2013: il commercio estero nel primo semestre 2014 ha perso slancio, registrando comunque un dato in crescita (+3,4% rispetto allo stesso periodo del 2013), ed il turismo ha chiuso una stagione estiva difficile anche per effetto della situazione metereologica. Tra gli aspetti positivi, il dato di fine anno è stimato in crescita (+1% circa) per le principali dinamiche economiche (produzione e fatturato delle 8 I dati sono ricavati dalle ultime relazioni congiunturali disponibili delle Camere di Commercio. 20

21 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E imprese), l occupazione è in leggero recupero e per quanto riguarda l edilizia appaiono i primi segni di inversione di tendenza. Per il Veneto i dati relativi alle performance dell intero anno 2014 sono positivi: nella media la produzione industriale ha registrato una sia pur debole crescita rispetto al dato negativo registrato nel In particolare nel quarto trimestre 2014 la produzione industriale ha registrato un incremento tendenziale del +1,7% ed il fatturato totale ha evidenziato un +2,1%, soprattutto grazie al positivo andamento delle vendite all estero. Tra i settori spiccano le variazioni positive dei comparti carta e stampa, macchine, alimentare e gomma e plastica; negative le variazioni del marmo e vetro, dell abbigliamento e dei mezzi di trasporto. Ancora in ritardo è, invece, l Emilia Romagna. La pallida schiarita emersa nel primo trimestre dell anno è stata oscurata da una successiva nuova caduta di produzione, vendite e ordini. La crescita del commercio con l estero è stata, infatti, insufficiente a compensare il calo dei consumi interni. In particolare, il fatturato dell industria manifatturiera ha subìto una flessione dello 0,9% rispetto all analogo periodo del 2013 e la produzione è diminuita dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Ad eccezione del comparto alimentare e della meccanica che hanno evidenziato una tenuta, l andamento generale settoriale è rimasto negativo seppur con accenti differenti: particolarmente accentuata la flessione nel sistema moda, nelle industrie dei metalli e soprattutto in quelle del legno e mobilio che riflette la crisi dell edilizia. In Lombardia, infine, le performance nel 2014 del comparto manifatturiero sembrano confermare quelle del dato medio italiano, da un punto di vista congiunturale, mentre sensibilmente migliori risultano le dinamiche da un punto di vista tendenziale con un recupero della produzione industriale (+1,5% su base annua) e degli ordini interni ed un balzo nel fatturato e negli ordini esteri (+3,1%) benché questi recuperi, per quanto riguarda la produzione ed il fatturato, siano sostanzialmente dovuti alla buona performance di inizio d anno. A livello settoriale solo i minerali non metalliferi, la chimica e la carta hanno mantenuto valori negativi per tutto il 2014, gli altri hanno viceversa mostrato variazioni positive, in particolare la meccanica e la siderurgia. L attività di lending in Italia Per quanto riguarda i principali indicatori dell attività bancaria, i prestiti al settore privato hanno registrato nel corso del 2014 un progressivo sensibile rallentamento del trend di discesa con un calo limitato all 1,6% su base annua (era del 3,7% a dicembre 2013); in rallentamento anche il calo dei prestiti alle società non finanziarie ridottisi a dicembre 2014 del 2,3% rispetto a dicembre 2013 (la riduzione su base annua a dicembre 2013 era del 5,2%) 9. Tale evoluzione, con riferimento alle società non finanziarie, è stata di diversa intensità nelle aree di operatività della Banca (+1,3% in Trentino Alto Adige, -2,4% in Lombardia, -3,1% in Emilia-Romagna e - 1,3% in Veneto). Peraltro, nel corso del 2014 la debolezza della domanda di prestiti da parte delle imprese ha progressivamente mostrato segni di relativa attenuazione anche se non emergerebbero ancora segnali concreti di una ripresa della domanda. Nella prima metà del 2014 i criteri di offerta da parte del sistema hanno registrato un lieve allentamento per le imprese manifatturiere, a fronte di un irrigidimento per quelle operanti nel comparto delle costruzioni. Nello scorcio finale d anno si è assistito ad un nuovo allentamento delle condizioni di offerta da parte del sistema, ascrivibile in larga parte alle recenti operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine della BCE, 9 Banca d Italia, Principali voci dei bilanci bancari, febbraio

22 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E focalizzate comunque principalmente, almeno nella prima fase, sulle imprese con merito creditizio più elevato 10. L andamento dei tassi di interesse praticati dalle Banche sui finanziamenti ha registrato lungo tutto l anno una progressiva riduzione: sulle nuove operazioni diverse dal conto corrente il tasso medio applicato alle società non finanziarie nell ultimo mese del 2014 si è attestato al 3,31% per le operazioni inferiori ad 1 milione di Euro ed al 2,15% per quelle superiori (contro valori rispettivamente del 4,38% e del 2,80 % a gennaio). Con riferimento per contro all attività di funding delle Banche, il tasso annuo di crescita della raccolta da clientela è rimasto in area negativa portandosi al -1,15% su base annua rilevato a dicembre (era 1,83 % a dicembre 2013): si è confermata e si va amplificando la differente dinamica delle principali componenti di raccolta con una crescita dei depositi da clientela residente del 4,09% ed una contrazione del 13,54% della raccolta obbligazionaria. Il tasso medio sulla raccolta bancaria da clientela (famiglie e società non finanziarie) è ancora disceso in corso d anno collocandosi a dicembre 2014 all 1,50%, (1,88% a dicembre 2013), con una parallela flessione del costo della componente obbligazionaria attestatosi a dicembre al 3,16% (3,44% a dicembre 2013) 11. Nel corso dell'anno è inoltre proseguito, sia pur con una tendenza al rallentamento, il deterioramento degli attivi bancari: il livello delle sofferenze lorde si è infatti incrementato del 17,8% rispetto a dicembre 2013, manifestando un contenimento rispetto al tasso di crescita del 2013 (+24,7%). In rapporto agli impieghi le sofferenze lorde del Sistema risultano pari al 9,6% a fine 2014 (8,1% un anno prima), anche se ben più elevato è il dato relativo alle attività produttive che, raggiunge il 16,1% per i piccoli operatori economici (14% a dicembre 2013) ed il 16,2% per le imprese (13,3% un anno prima). Anche l incidenza del totale dei crediti non performing sui portafogli delle banche ha continuato a crescere incrementando i già elevati livelli del 2013: al 30 giugno 2014 nelle regioni del centro-nord l incidenza dei NPL ha raggiunto il livello del 29% 12. La debole dinamica dei margini, anche per effetto della fase di stagnazione della nostra economia, unitamente alla pesante incidenza del costo del credito, in alcuni casi amplificata dagli esiti della recente Asset Quality Review, sono destinate ad incidere ancora marcatamente sulla redditività del sistema bancario italiano con previsione per il 2014 di un ROE praticamente nullo, dopo un triennio in cui tale indicatore si è assestato in area negativa. Una debole ripresa della redditività, comunque assai contenuta, è prevista entro il La finanza straordinaria Nel 2014 si è concretizzato lo sviluppo delle emissioni di prestiti obbligazionari e cambiali finanziarie da parte delle imprese di minori dimensioni non quotate, mercato aperto dalle innovazioni legislative e fiscali introdotte con il Decreto Sviluppo 2012 e dalla costituzione, in seno a Borsa Italiana, del segmento Extramot pro. Al 31 dicembre 2014 risultavano quotate nel segmento Extramot Pro di Borsa Italiana 72 emissioni di importo inferiore a 50 milioni per un totale controvalore di 708 milioni di Euro (circa 7 volte il 10 Banca d Italia, Indagine trimestrale sul credito bancario nell area dell euro (Bank Lending Survey) gennaio ABI Monthly Outlook, Depositi e obbligazioni da clientela delle banche italiane, febbraio Banca d Ialia, Economie Regionali, dicembre ABI Financial Outlook. Rapporto di Previsione Dicembre

23 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E dato di fine 2013) per il 77,5% relativo ad emittenti residenti nel Nord Italia (di cui il 3,9% in Trentino Alto Adige, il 30% in Veneto, il 24,9% in Lombardia ed il 10,7% in Emilia Romagna). I fondi specializzati di cui si è annunciata la raccolta di capitale sono 29 con target di raccolta di 5,6 miliardi 14. E da tempo operativo a livello regionale in Trentino - Alto Adige un fondo specializzato che ha finora sottoscritto obbligazioni emesse da una decina di società per oltre 30 milioni di Euro, e, sempre con riferimento alla Regione Trentino - Alto Adige, è stato avviato il nuovo Fondo Strategico Trentino - Alto Adige che investirà importanti risorse pubbliche e private nell economia locale. Il mercato italiano dell M&A 15 ha confermato nel 2014 la fase di ripresa avviata nel 2013 con un aumento nel controvalore totale che si attesta a 38,9 miliardi di Euro rispetto ai 30,9 miliardi del 2013 (+26%). In forte crescita anche i volumi con 522 operazioni rispetto alle 381 dello scorso anno. Importante il contributo degli investitori esteri con 190 operazioni realizzate e un controvalore di 16 miliardi di Euro (circa 40% del totale, trend in linea con il 43% del 2013). Saldo positivo anche per la Borsa Italiana che nel 2014 ha visto confermata la ripresa delle IPO con 26 nuove quotazioni (erano 18 nel 2013) contro 13 delisting: ben 21 nuove quotazioni sono avvenute nel mercato AIM Italia dedicato alle piccole e medie imprese 16. In ripresa, nel 2014, il tono del mercato italiano del private equity e venture capital: secondo le analisi dell AIFI nel corso del I semestre 2014 sono state registrate in tale mercato 139 nuove operazioni, in diminuzione del 13,7% rispetto al I semestre dell anno precedente, per un controvalore complessivo pari a milioni di Euro, corrispondente ad un aumento del 34% rispetto allo stesso periodo del La maggior parte delle risorse investite rimane destinata alle operazioni di buy out e di expansion. Per quanto riguarda la distribuzione geografica dell'attività di investimento, è da rilevare, per quanto riguarda le aree di nostro interesse, una sostanziale tenuta in valore delle operazioni realizzate nel Nord Italia (91% rispetto al 94% della prima metà del 2013) e la presenza di due operazioni nella nostra Regione 17. Non sono ancora disponibili i dati dell intero esercizio, ma, secondo rilevazioni del Private Equity Monitor 18 a novembre 2014 sarebbero circa un ottantina le operazioni di private equity concluse nell anno dai fondi in Italia. Il dato, pur se provvisorio, evidenzia comunque una buona ripresa dell attività dei fondi rispetto al 2013, quando erano state chiuse poco più di 60 operazioni. Quanto al settore della finanza di progetto, ed in particolare al comparto delle energie rinnovabili, a livello mondiale 19 nel 2014 si è registrato un rimbalzo degli investimenti nei settori dell energia pulita con una crescita globale pari al 16%, raggiungendo un volume complessivo di investimenti di 310 miliardi di dollari, appena il 2% al di sotto del record storico raggiunto nel Tale sviluppo è stato peraltro trainato da paesi extraeuropei mentre l Europa è stato l unico grande mercato dell energia pulita a restare sostanzialmente stabile, con una crescita limitata all 1% (dopo il crollo del 41% nel 2013) soprattutto dovuta a nuovi investimenti in progetti nell eolico offshore. L Italia vede proseguire ed amplificarsi lo stallo degli investimenti scesi del 60% nel 2014 a causa dell introduzione dei tagli agli incentivi per gli impianti fotovoltaici. 14 Osservatorio sui Mini-Bond, School of Management del Politecnico di Milano. 15 Rapporto KPMG Corporate Finance, dicembre Borsa Italiana, 30 dicembre Dati AIFI disponibili alla data di redazione del bilancio. 18 Università Carlo Cattaneo, Osservatorio Private Equity Monitor. 19 Bloomberg New Energy Finance, Global trends in clean energy investment, gennaio

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25 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E MEDIOCREDITO NEL 2014 In un contesto nel quale i preannunciati segnali di ripresa in Italia ancora non si sono concretizzati, il 2014 ha visto Mediocredito ancora subire l effetto della perdurante debolezza del mercato del credito nonostante lo sforzo di mantenere le posizioni in termini economici e di operatività. I volumi erogati (145,1 milioni di Euro), che pur hanno registrato un incremento del 12,1% rispetto al 2013 quando avevano toccato il minimo di 129,5 milioni, hanno solo permesso di contenere il calo del portafoglio crediti che ha registrato, invece, una contrazione del 5,9% praticamente tutta concentrata nel primo semestre, anche per effetto di anticipate estinzioni di operazioni di importo significativo in essere con controparti pubbliche locali. Infatti la perdurante depressa dinamica degli investimenti produttivi abbinata al mantenimento di una accurata selezione dei progetti e del merito creditizio delle controparti hanno ancora impedito il recupero dei volumi di nuovi finanziamenti almeno fino alla prima metà dell anno. Buoni risultati, per contro, sono derivati dalla gestione finanziaria del portafoglio titoli che ha prodotto anche nel 2014 significativi ricavi da negoziazione, consentendo di contenere il calo del margine di intermediazione in presenza di un attesa più consistente riduzione del margine di interesse. Quanto alla provvista, viste le ridotte necessità legate alle nuove erogazioni, l attività si è concentrata, per lo più, nella copertura del fabbisogno generato dalle tranche di prestiti obbligazionari in scadenza mediante l emissione di nuovi prestiti obbligazionari, per lo più collocati sulla rete delle banche di credito cooperativo regionali. La politica accomodante della BCE estrinsecatasi nella proroga del full allotment al 2016 e nel lancio dei prestiti finalizzati (TLTRO), cui la banca ha partecipato, in presenza di un ampia dotazione di riserve eleggibili, ha reso ancor più agevoli le politiche di funding. Con riferimento alla rischiosità degli impieghi, la dinamica degli stock dei crediti deteriorati dopo aver manifestato una crescita complessivamente rallentata nel corso del ha evidenziato un ulteriore rallentamento con una crescita complessiva limitata al 3,4% su base annua mantenendo un andamento sensibilmente migliore rispetto al sistema. Al proposito si evidenzia che il flusso netto dei crediti in bonis deterioratisi nel 2014 è risultato pari a 19 milioni di Euro, contro i 32 milioni di Euro del 2013 ed i 78 milioni di Euro del Sotto il profilo economico, infine, si registra un margine di intermediazione in calo del 10,7% rispetto al 2013, principalmente a causa del ridotto apporto delle componenti relative al margine di interesse ed ai servizi non compensato dalle maggiori plusvalenze realizzate sul portafoglio titoli; i costi operativi si rivelano allineati alle attese sui contenuti livelli medi storici mentre le rettifiche nette sulle attività, pur in contrazione rispetto al record 2013 (-21%) per effetto della rallentata dinamica di crescita delle partite non performing, rimangono su livelli quadrupli rispetto a quelli ante crisi e deprimono anche nell anno trascorso il risultato netto di periodo - oltretutto penalizzato dall accresciuto carico fiscale - poco sopra i livelli del 2013 (+7,3%). Nel corso del primo semestre la Banca è stata sottoposta alla periodica visita ispettiva della Banca d Italia che si è conclusa nel secondo semestre con esiti sostanzialmente positivi sia in termini di adeguatezza del sistema organizzativo e dei controlli sia in termini di solidità economicofinanziaria. In particolare il costruttivo confronto che il management della banca ha intrattenuto con gli ispettori ha consentito di ottenere preziose indicazioni per il futuro sviluppo strategico aziendale nonché di addivenire, attraverso una complessiva analisi della valutazione e della 25

26 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E classificazione degli attivi creditizi, ad una totale condivisione delle politiche di provisioning recepite già negli esiti della situazione al 30 giugno

27 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E ANDAMENTO DELLA GESTIONE L ATTIVITÀ CREDITIZIA Sintesi dell attività creditizia (migliaia di Euro) attività rilevate Variazione % finanziamenti concessi numero ,9 importo ,4 erogazioni importo ,1 31 dic dic 2013 Variazione % crediti complessivi ,6 - crediti verso banche ,8 - crediti verso clientela ,9 Il credito concesso Il credito concesso nel corso del 2014 si attesta a 186,3 milioni di Euro: in controtendenza rispetto al trend degli ultimi periodi, e a conferma del trend già osservato in corso d anno, tale valore risulta in aumento dell 11,4% per un importo di 19,1 milioni di Euro. Tale variazione, associata ad un sensibile incremento del numero di affidamenti, ha portato ad una contrazione dell importo medio deliberato (da 0,9 a 0,8 milioni di Euro). Nel 2014 il Trentino-Alto Adige catalizza il 46,1% degli affidamenti rispetto al 29,3% del 2013 grazie agli incrementi registrati sia in Trentino (+14,9 milioni, +42,2%) sia in Alto Adige (+22,0 milioni, +161,2%). Si confermano i volumi in Veneto ed Emilia Romagna mentre registrano contrazioni l area lombarda (-6,5 milioni) e, soprattutto, le Altre aree (-11,7 milioni). Finanziamenti concessi per area (migliaia di Euro) 2014 % 2013 % Var. Var. % Trentino , , ,2 Alto Adige , , ,2 Veneto , , ,6 Emilia Romagna , , ,0 Lombardia , , ,6 Altre Aree , , ,9 Totale , , ,4 27

28 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Andamento dei crediti concessi per area Considerando le concessioni di finanziamenti alle società non finanziarie, la contrazione degli affidamenti a favore del settore dell energia (-23,3 milioni) spicca tra i diffusi incrementi degli altri settori: Estrattivo/manifatturiero (+15,4 milioni), Servizi dei trasporti (+4,2 milioni), Alberghi e pubblici esercizi (+4,0 milioni) e Edilizia (+6,5 milioni). Risultano in aumento anche gli affidamenti a favore di enti pubblici e famiglie (+5,7 milioni) così come quelle a favore di società finanziarie/banche (+4,0 milioni). Finanziamenti concessi per controparte e settore di attività economica (migliaia di Euro) 2013 % 2012 % Var. Var. % Società non finanziarie , , ,8 Estrattivo/manifatturiero , , ,7 Altri servizi , , ,1 Servizi del commercio , , ,1 Attività immobiliari , , ,3 Servizi dei trasporti , , ,3 Alberghi e pubblici esercizi , , ,0 Energia , , ,4 Agricoltura , , ,3 Costruzioni , , ,8 EE.PP., famiglie e altri operatori , , ,0 Società finanziarie e banche , , ,0 Totale , , ,4 28

29 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Il credito erogato Dopo esercizi di contrazione dei volumi di erogazione, il 2014 inverte il trend evidenziando un primo incremento di 15,6 milioni, pari al 12,1%: i maggiori flussi di credito sono andati a beneficio di iniziative economiche in Trentino-Alto Adige (+20,1 milioni, +46,8%) e in Emilia-Romagna (+8,6 milioni, +44,0%). Tali incrementi hanno permesso di compensare le contrazioni registrate in Veneto (-4,2 milioni, -12,0%) e nelle Altre Aree (-9,2 milioni, -57,7%). Si confermano attorno ai 16 milioni i volumi erogati in Lombardia. Finanziamenti erogati per area (migliaia di Euro) 2014 % 2013 % Var. Var. % Trentino , , ,1 Alto Adige , , ,6 Veneto , , ,0 Emilia Romagna , , ,0 Lombardia , , ,0 Altre Aree , , ,7 Totale , , ,1 Andamento dei crediti erogati per area Rispetto alle società non finanziarie, la Banca conferma il sostegno alle aziende del comparto manifatturiero con volumi di erogazioni prossimi ai 50 milioni; nel contempo incrementa le erogazioni ai settori dei trasporti (+4,3 milioni), degli altri servizi (+4,7 milioni), del commercio (+2,3 milioni) e dei pubblici esercizi (+3,0 milioni). Registrano una sostanziale stabilità le erogazioni ai settori dell edilizia mentre si registrano riduzioni nel credito erogato all agricoltura (-2,3 milioni, -28,5%) e, soprattutto, all energia (-5,6 milioni, -31,6%). 29

30 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Crediti erogati per controparte e settore di attività economica (migliaia di Euro) 2014 % 2013 % Var. Var. % Società non finanziarie , , ,8 Estrattivo/manifatturiero , , ,8 Altri servizi , , ,6 Servizi del commercio , , ,8 Energia , , ,6 Servizi dei trasporti , , ,6 Attività immobiliari , , ,6 Alberghi e pubblici esercizi , , ,1 Agricoltura , , ,5 Costruzioni , , ,6 EE.PP., famiglie e altri operatori , , ,1 Società finanziarie e banche , , ,0 Totale , , ,1 Tra le concessioni e le erogazioni è compresa anche una tranche di 1 milione di Euro di un minibond emesso da una società con sede in Provincia di Trento operante nel settore dei servizi informatici. Registra un rallentamento l operatività in sinergia con il sistema del credito cooperativo: considerando, oltre alle presentazioni dirette, anche le partecipazioni a prestiti sindacati ad esso riconducibili o in cui lo stesso viene coinvolto, la percentuale di erogazioni si attesta al 24,0% del totale contro il 27,0% del consuntivo

31 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E I crediti 20 I crediti complessivi si attestano su livelli inferiori a quelli di dicembre 2013 (-2,6%): il contingente aumento della liquidità su conti correnti e depositi (+40,7 milioni) ha solo parzialmente compensato la contrazione dei crediti caratteristici (-78,9 milioni, -5,9%). Va comunque sottolineato che il secondo semestre 2014, grazie alle positive dinamiche di erogazione già descritte, ha registrato una battuta di arresto nella dinamica negativa dei crediti caratteristici, che a metà anno si attestavano già a milioni di Euro. A livello geografico tutte le aree di attività della banca registrano contrazioni ad eccezione dell Emilia Romagna che cresce del 7,0%; particolarmente evidente è la contrazione registrata dall area trentina che vede il proprio portafoglio ridursi del 12,2%, in buona parte (32 milioni di Euro) legata ad anticipate riduzioni di importanti linee di credito a favore di società funzionali della Provincia Autonoma di Trento. Rimangono stabili i crediti in essere nella Provincia di Bolzano. Crediti caratteristici lordi per area (migliaia di Euro) 31 dic 2014 % 31 dic 2013 % Var. Var. % Trentino , , ,2% Alto Adige , , ,1% Veneto , , ,9% Emilia Romagna , , ,0% Lombardia , , ,4% Altre Aree , , ,8% Totale crediti caratteristici , , ,9% c/c e depositi ,0 Totale crediti ,6 Andamento dei crediti caratteristici lordi per area I crediti delle tabelle relative alle consistenze sono esposti al lordo delle svalutazioni ma al netto dei c/c presso banche e depositi nonché dei contributi su leggi agevolative. Il dato comprende nel migliaia di Euro e nel migliaia di Euro di crediti verso SPV a valere sulle operazioni di cartolarizzazione; nel 2013 comprendeva inoltre migliaia di Euro di crediti derivanti dalla cessione di un portafoglio sofferenze. 31

32 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E I crediti alle società non finanziarie si assestano a milioni di Euro contro i milioni di Euro al 31 dicembre 2013: la contrazione si concentra in particolare nel settore estrattivo/manifatturiero (-12,5 milioni), nel settore dell agricoltura (-18,0 milioni) e nei settori legati all edilizia (-14,2 milioni). Si riscontrano, invece, aumenti nel settore dei trasporti (+2,7 milioni) mentre rimane stabile il settore dell energia. Andamento dei crediti caratteristici lordi verso società non finanziarie, EE.PP., famiglie e altri operatori Crediti caratteristici per controparte e settore di attività (migliaia di Euro) 31 dic 2014 % 31 dic 2013 % Var. Var. % Società non finanziarie , , ,4 Estrattivo/manifatturiero , , ,1 Attività immobiliari , , ,0 Agricoltura , , ,1 Energia , , ,1 Costruzioni , , ,8 Servizi del commercio , , ,9 Alberghi e pubblici esercizi , , ,7 Altri servizi , , ,7 Servizi dei trasporti , , ,7 EE.PP., famiglie e altri operatori , , ,7 Società finanziarie e banche , , ,7 Totale , , ,9 32

33 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E I crediti in bonis 22 L andamento dei crediti in bonis (clientela e banche) caratteristici evidenzia una contrazione del 7,8%. A livello territoriale il trend negativo è particolarmente evidente nelle principali aree di attività della Banca: il Trentino registra un calo dei volumi nell ordine dei 51 milioni di Euro, a fronte di una sostanziale stabilità dell Alto Adige, il Veneto un calo di 25 milioni di Euro, la Lombardia un calo di 13 milioni di Euro, le altre aree un calo di 7 milioni di Euro. Crediti in bonis caratteristici lordi per area (migliaia di Euro) 31 dic 2014 % 31 dic 2013 % Var. Var. % Trentino , , ,7 Alto Adige , , ,7 Veneto , , ,0 Emilia Romagna , , ,4 Lombardia , , ,9 Altre Aree , , ,8 Totale crediti caratteristici , , ,8 23 c/c e depositi ,0 Totale crediti in bonis ,7 Anche con riferimento alla distribuzione per settore di attività vale quanto già illustrato per i crediti complessivi. Crediti in bonis caratteristici per controparte e settore di attività economica (migliaia di Euro) 31 dic 2014 % 31 dic 2013 % Var. Var. % Società non finanziarie , , ,2 Estrattivo/manifatturiero , , ,0 Energia , , ,1 Agricoltura , , ,1 Attività immobiliari , , ,6 Servizi del commercio , , ,2 Altri servizi , , ,9 Alberghi e pubblici esercizi , , ,1 Servizi dei trasporti , , ,2 Costruzioni , , ,8 EE.PP., famiglie e altri operatori , , ,2 Società finanziarie e banche , , ,8 Totale , , , I crediti delle tabelle relative alle consistenze sono esposti al lordo delle svalutazioni ma al netto dei c/c presso banche e depositi nonché dei contributi su leggi agevolative. Il dato comprende nel migliaia di Euro e nel migliaia di Euro di crediti verso SPV a valere sulle operazioni di cartolarizzazione; nel 2013 comprendeva inoltre migliaia di Euro di crediti derivanti dalla cessione di un portafoglio sofferenze. 33

34 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Crediti in bonis caratteristici: distribuzione dei clienti per classi di importo (migliaia di Euro) n. clienti Importo % clienti % importo Importo medio fino a ,0 16,3 120,9 da 500 a ,0 14,7 704,6 da a ,5 42, ,5 da a ,8 17, ,5 oltre ,7 9, ,4 Totale ,0 100,0 527,0 Grafico distribuzione per classi di importo confronto 2014/2013 Nr. clienti Importo In relazione agli indici di concentrazione del portafoglio in bonis si segnalano i seguenti fenomeni: l ammontare delle operazioni relative a clienti con esposizione complessiva superiore ai 2,5 milioni di Euro è pari al 26,5% del totale, in calo rispetto alla situazione registrata a fine 2013 (28,0%); l importo medio dei crediti in bonis si mantiene stabile passando da 520 mila a 527 mila Euro; calano le incidenze sul totale dei crediti della prima operazione (dal 2,3% allo 0,9%), delle prime 20 (dal 11,2% al 9,3%) e delle prime 100 (dal 28,3% al 27,1%). Crediti in bonis caratteristici lordi: maggiori esposizioni (migliaia di Euro) dic 2014 % dic 2013 % prima operazione , ,3 prime 20 operazioni , ,2 prime 100 operazioni , ,3 34

35 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Dal punto di vista della concentrazione per singoli clienti, il portafoglio in bonis evidenzia i seguenti fenomeni principali: l incidenza delle esposizioni riferibili al primo cliente, appartenente al primo gruppo, scende dal 2,3% del totale all 1,3%; l incidenza delle esposizioni riferibili ai primi 20 clienti (12,1%) è anch essa in calo rispetto al 2013, così come quella riferibile ai primi 100 clienti (33,6%); l incidenza delle esposizioni riferibili al primo gruppo scende dal 3,7% all 1,3%; quella delle esposizioni riferibili ai primi 20 gruppi è pari al 13,7% del totale (16,0% a fine 2013); quella riferibile ai primi 100 gruppi è pari al 38,0% (39,0% a fine 2013). Crediti in bonis caratteristici lordi: maggiori clienti (migliaia di Euro) dic 2014 % dic 2013 % primo cliente , ,3 primi 20 clienti , ,9 primi 100 clienti , ,9 Crediti in bonis caratteristici lordi: maggiori gruppi (migliaia di Euro) dic 2014 % dic 2013 % primo gruppo , ,7 primi 20 gruppi , ,0 primi 100 gruppi , ,0 Si ricorda che l esposizione relativa al primo gruppo nel 2014 riguarda un ente pubblico mentre nel 2013 riguardava le note operazioni di sistema a favore di un raggruppamento pubblico con rating superiore di alcuni notch rispetto a quello dello Stato Italiano. Grandi esposizioni Relativamente alle «grandi esposizioni», ai sensi delle normative vigenti, al 31 dicembre 2014 sono state segnalate le seguenti posizioni: dic 2014 dic 2013 Controparte Nominale Ponderato Nominale Ponderato Governi Enti pubblici Banche Totale Le esposizioni verso Governi sono relative per l intero importo a titoli stanziabili per il rifinanziamento presso la Banca Centrale Europea. 35

36 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E I crediti deteriorati L ammontare dei crediti deteriorati lordi evidenzia un incremento di 7,6 milioni di Euro da imputare per lo più all aumento del portafoglio ristrutturato e dei crediti scaduti/sconfinanti. L aumento delle sofferenze (+6,5 milioni, +5,1%) caratterizzate comunque da una dinamica in costante riduzione è pressoché interamente compensato dal decremento dei crediti incagliati (-5,2 milioni, -7,0%). Il decremento dei crediti lordi complessivi (-2,6%) produce una crescita relativa dei crediti deteriorati rispetto al totale del portafoglio crediti complessivo, che passa dal 15,1% del 2013 all attuale 16,1%. Il dato al netto delle rettifiche di valore, in crescita del 23,5%, rimane invece sostanzialmente stabile al 12,0%. Il grado di copertura delle singole categorie di crediti deteriorati migliora e, complessivamente, passa da 24,4% a 29,1%. La situazione dei crediti raffrontata con la consistenza al 31 dicembre 2013, è rappresentata nella seguente tabella. Crediti verso clientela e banche (migliaia di Euro) dic 2014 Esposizione lorda Rettifiche complessive Esposizione netta % su crediti lordi % su crediti netti % copertu ra Crediti deteriorati e rischio paese ,1 12,0 29,1 - sofferenze ,4 6,1 38,3 - incagli ,8 4,2 17,7 - ristrutturati ,1 0,9 20,9 - sconfinanti/scaduti ,8 0,8 1,0 di cui da oltre 180 gg ,5 0,4 1,3 da oltre 90 gg ,3 0,4 0,5 - rischio paese ,0 0,0 100,0 Crediti in bonis ,9 88,0 0,5 Totale dei crediti ,0 100,0 5,1 dic 2013 Esposizione lorda Rettifiche complessive Esposizione netta % su crediti lordi % su crediti netti % copertu ra Crediti deteriorati e rischio paese ,1 11,9 24,4 - sofferenze ,7 6,0 33,6 - incagli ,1 4,6 13,4 - ristrutturati ,8 0,7 10,8 - sconfinanti/scaduti ,6 0,6 0,8 di cui da oltre 180 gg ,4 0,3 1,0 da oltre 90 gg ,2 0,2 0,6 - rischio paese ,0 0,0 80,0 Crediti in bonis ,9 88,1 0,5 Totale dei crediti ,0 100,0 4,1 Variazioni % 2014/2013 Esposizione lorda Rettifiche complessive Esposizione netta Crediti deteriorati e rischio paese +3,4 +23,5-3,1 - sofferenze +5,1 +19,7-2,3 - incagli -7,0 +23,0-11,6 - ristrutturati +32,9 +157,2 +17,8 - sconfinanti/scaduti +29,1 +55,4 +28,9 Crediti in bonis -3,7-10,1-3,7 Totale dei crediti -2,6 +19,9-3,6 36

37 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E Dinamica dei crediti netti (milioni di Euro) Il flusso dei nuovi crediti deteriorati (ingressi al netto delle uscite da/verso bonis) dopo un significativo inasprimento nel 2012 manifesta dal 2013 un progressivo calo che ha riportato il fenomeno sui livelli medi rilevati negli esercizi Flusso netto di nuovi crediti deteriorati proveniente da crediti in bonis (milioni di Euro) 37

38 R E L A Z I O N E S U L L A G E S T I O N E A livello settoriale l incidenza dei crediti deteriorati sul portafoglio crediti caratteristici complessivo è particolarmente evidente nei settori legati all attività edilizia: sono deteriorati, infatti, poco meno del 60% dei crediti verso imprese costruttrici e il 30% circa di quelli verso immobiliari. È deteriorato, inoltre, il 20% circa dei crediti alle imprese operanti nel settore estrattivo/manifatturiero. Crediti deteriorati lordi: incidenza complessiva per controparte e settore di attività economica (milioni di Euro) Crediti deteriorati lordi: incidenza singolo status per controparte e settore di attività economica (dati in %) Sofferenze Incagli Ristrutturati Sconfinanti/ Scaduti Totale Società non finanziarie 11,5 6,2 1,3 1,0 20,0 Estrattivo/manifatturiero 13,2 5,1 1,9 1,3 21,5 Agricoltura 3,5 3,2 0,0 0,8 7,5 Attività immobiliari 15,0 12,5 1,0 2,4 30,9 Altri servizi 11,7 2,1 1,0 0,0 14,8 Energia 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 Costruzioni 35,2 20,6 2,0 0,6 58,4 Servizi del commercio 10,8 3,1 0,8 0,0 14,7 Alberghi e pubblici esercizi 6,2 4,1 3,0 2,3 15,6 Servizi dei trasporti 0,8 3,7 1,1 0,0 5,6 EE.PP., famiglie e altri operatori 2,1 0,4 0,1 0,1 2,6 Società finanziarie e banche 12,5 0,0 3,5 0,0 16,2 Per quanto riguarda la distribuzione geografica si può notare come il fenomeno di deterioramento dei crediti sia concentrato maggiormente fuori regione: in Trentino sono deteriorati il 13% dei crediti e in Alto Adige il 4% mentre, nelle altre aree di attività della Banca, si registrano incidenze comprese tra il 19,1% dell Emilia Romagna e il 32,6% delle Altre aree. 38

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