"Do not make the mistake of treating your dogs like humans or they will treat you like dogs." Martha Scott

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1 "Do not make the mistake of treating your dogs like humans or they will treat you like dogs." Martha Scott Dr Angelo Gazzano Dipartimento di Scienze Fisiologiche UNIVERSITA di PISA L aggressività

2 L aggressività L aggressività è la motivazione che spinge all aggressione. L aggressione è un comportamento palese e intenzionale manifestato da un individuo per danneggiare o provocare uno stimolo nocivo nei confronti di un altro individuo. Il comportamento aggressivo è adattativo ed ha una precisa funzione in termini evolutivi perché, quando è utilizzato in modo appropriato, permette l accesso a particolari risorse e conseguentemente un miglior successo riproduttivo dell individuo.

3 L aggressività Un comportamento è aggressivo quando risponde a tre requisiti essenziali: è evidentemente intenzionale; è evidentemente motivato; provoca una reazione avversa nel bersaglio dell attacco. Numerose sono le classificazioni proposte dei fenomeni di aggressività che sono stati suddivisi più spesso secondo la presunta funzione, il bersaglio oppure la gravità.

4 L aggressività Una classificazione raggruppa le forme di aggressività in due categorie: Aggressività competitiva (offensiva) in cui la motivazione dell animale è quella di attaccare e combattere con scarsi elementi di paura e con la finalità di acquisire o mantenere la gestione di una risorsa. Aggressività protettiva (difensiva) in cui sono evidenti i segni di paura e la tendenza alla fuga; l animale attacca perché minacciato da un potenziale pericolo nei confronti della propria incolumità e di quella di individui della propria specie.

5 L aggressività Il comportamento animale consta di 4 fasi sequenziali: 1 a FASE è quella iniziale (APPETITIVA) in cui sono evidenti i segni del passaggio all azione da parte dell animale ed è attivata dalla percezione di uno squilibrio dell omeostasi. 2 a FASE è quella d azione in cui l animale compie l azione ed è detta anche operante o CONSUMATORIA; in questa fase l animale agisce su di sé o sull ambiente circostante per ristabilire l omeostasi. 3 FASE è detta di ARRESTO e manifesta il ritorno all equilibrio in seguito all azione emessa precedentemente. 4 FASE è detta REFRATTARIA e costituisce una fase di recupero in cui l organismo è incapace di riproporre il comportamento in quanto non ne ha più la motivazione.

6 L aggressività In un comportamento aggressivo normalmente manifestato possiamo ritrovare espresse tutte e 4 queste fasi. 1. FASE INIZIALE: di minaccia che avverte delle intenzioni aggressive dell animale. 2. FASE DI AZIONE: che mette in atto le intenzioni. 3. FASE DI ARRESTO: che segnala il termine dell aggressione ed il ritorno alla tranquillità, caratterizzata sovente da rituali di pacificazione. 4. FASE REFRATTARIA: in cui l aggressione non si manifesta.

7 L aggressività patologica 1. Mancanza di uno o più fasi del comportamento aggressivo che non lo rendono prevedibile e quindi evitabile. 2. Presentazione di un comportamento aggressivo in un contesto non adeguato, quando ad esempio non vi è in realtà una situazione pericolosa per l integrità dell animale ed esso esibisce un linguaggio non adatto al frangente.

8 Fattori che influenzano l aggressività APPRENDIMENTO: il cane impara dalle conseguenze delle proprie azioni. In base ai risultati che ottiene, più o meno in linea con il raggiungimento dello scopo prefissato, riproporrà o non riproporrà il comportamento quando un determinato contesto si ripropone. Un esempio classico è quello del cane che mostra un comportamento aggressivo nei confronti del postino.

9 Fattori che influenzano l aggressività GENETICA: esistono razze che sono state selezionate per manifestare in modo a volte esasperato alcuni comportamenti o che possiedono tratti caratteriali particolari. I Border Collie ad esempio sono ottimi cani conduttori di greggi ed hanno un comportamento predatorio che si blocca alla fase di inseguimento ma l aggressività può svilupparsi in seguito a questo comportamento. Alcune razze da difesa sono particolarmente territoriali.

10 Fattori che influenzano l aggressività ORMONI: il testosterone agisce come un modulatore del comportamento. I maschi interi reagiscono con maggior velocità, intensità e durata a certi stimoli. La castrazione diminuisce del 62% i casi di aggressività di cani maschi nei confronti di altri cani, soprattutto di sesso maschile. Anche l aggressività materna è ridotta e quasi sempre eliminata dalla castrazione a testimonianza di una base ormonale. Cagne intere possono presentare episodi di aggressività durante particolari momenti del ciclo estrale.

11 Fattori che influenzano l aggressività ESPERIENZE DURANTE I PERIODI SENSIBILI DI SVILUPPO: è importante che in questo periodo il cane sia intensamente socializzato nei confronti degli altri cani, animali e persone e che sia esposto al maggior numero possibile di stimoli e di situazioni.

12 Fattori che influenzano l aggressività STRESS e PAURA: quando un animale è stressato presenta un attivazione del sistema nervoso simpatico con conseguente maggior reattività che può favorire la comparsa di un comportamento aggressivo. La paura è invece spesso alla base dell aggressione che diventa sempre più frequentemente manifestata poiché dal suo impiego il cane ne trae, spesso, l innegabile beneficio di allontanare la fonte stimolatoria che gli incute timore.

13 Si verifica anche prima del parto, durante la gravidanza o anche in casi di falsa gravidanza. L aggressività materna Sono episodi che durano al massimo due mesi, di solito la durata della pseudo gravidanza o del periodo di allattamento. Generalmente la cagna fa la guardia ai cuccioli o ad un oggetto (analogo affettivo) e reagisce all intruso che si avvicina.

14 L aggressività materna C è una FASE INIZIALE che consiste in ringhi emessi dall animale che resta accucciato. Qualora la potenziale minaccia non si allontani, può seguire un FASE DI AZIONE costituita da un attacco rapido durante il quale l animale può infliggere numerosi morsi. Segue quindi una FASE DI ARRESTO in cui la cagna torna nella cuccia e leccare i cuccioli. Non c è rituale di pacificazione nei confronti dell intruso.

15 L aggressività materna È bene evitare di sottrarre i cuccioli o il giocattolo perché si corre il rischio che l animale, eccessivamente disturbato, mangi il giocattolo o addirittura i cuccioli. Si tratta di una forma di aggressività legata al quadro ormonale, alla presenza di progesterone che nella cagna è prodotto dal corpo luteo che persiste attivo per lo stesso tempo, sia che si tratti del ciclo normale sia che l animale sia gravido, da cui i frequenti episodi di false gravidanze in questa specie.

16 L aggressività materna Se il comportamento aggressivo della madre rende problematica la socializzazione dei cuccioli, questa dovrà essere allontanata quando si procede alla socializzazione dei piccoli anche per evitare che i cuccioli imparino dalla madre ad essere diffidenti nei confronti degli estranei. Evitare di disturbare la cagna soprattutto i primi giorni dopo il parto se essa dimostra di non gradire la presenza umana. Evitare di rinforzare il comportamento aggressivo della cagna.

17 L aggressività nel gioco Comportamenti pseudo aggressivi sono presenti nel gioco, spesso preceduti dall esibizione dell inchino per gioco che ha funzione di segnalare il significato eminentemente ludico del comportamento seguente. L aggressività si evidenzia quando il gioco perde il suo significato originale e diventa competizione per una risorsa che è il giocattolo.

18 L aggressività nel gioco Può essere più grave in cani che presentano scarsi autocontrolli come una ridotta inibizione del morso. A volte può mancare l emissione da parte di uno dei due cani dei segnali che preannunciano che i comportamenti che saranno eseguiti non hanno un carattere aggressivo.

19 L aggressività nel gioco L aggressione può scaturire da un gioco che diventa progressivamente sempre più violento, in cui un cane non si accorge che il suo comportamento troppo impositivo e violento mette a disagio l altro animale di cui non riconosce i segnali calmanti che emette. È bene perciò intervenire già quando gli animali sono molto giovani e quando, durante i puppy-party e le puppy-class, manifestano atteggiamenti di gioco non controllato ed eccessivamente esuberante.

20 L aggressività nel gioco Questa forma di comportamento aggressivo si manifesta con abbai, ringhi e tentativi di mordere. Il ringhio di minaccia di solito è diverso da quello utilizzato nel gioco che è di maggior intensità, breve e ripetuto frequentemente. Per evitare che questo tipo di aggressività si manifesti è bene non effettuare giochi violenti con il cane e far sì che l animale rispetti sempre alcune norme di comportamento. È evidente che il gioco deve essere un divertimento ma deve avere delle regole precise.

21 L aggressività nel gioco È importante soprattutto evitare le punizioni fisiche come colpi sul muso che aumentano solamente l aggressività e mettere in pratica le regole per la corretta conduzione del gioco. Bisogna inoltre fare molta attenzione a non abituare il cane a giochi di inseguimento, soprattutto di persone, che potrebbero scatenare comportamenti predatori difficilmente gestibili. È infine opportuno ricordare che vittime di aggressioni possono essere anche le persone che stanno giocando con il cane, sia per una forma di aggressività rediretta che per la perdita di controllo del morso in seguito ad un eccitazione troppo elevata.

22 L aggressività da paura È al secondo posto dopo quella da dominanza come frequenza di aggressività ed ha come bersaglio le persone e/o i cani. Rappresenta il 10% dei casi di consulenza comportamentale. Secondo Dehasse il 40% dei cani paurosi può avere comportamenti aggressivi. È normale per un cane mordere quando ha paura, soprattutto quando l ultima risorsa a cui può attingere è l aggressività, non avendo altre via d uscita a disposizione o non pensando di averle.

23 L aggressività da paura Alcuni cani hanno tuttavia una soglia della paura molto bassa per cui diventano aggressivi e mordono quando gli stimoli non sono assolutamente nocivi. Questo tipo di aggressività si manifesta inizialmente con tentativi di morso (pizzicate) ringhi e tentativi di fuga per poi giungere al morso che non è controllato e provoca ferite profonde.

24 L aggressività da paura La postura del corpo del cane è particolare: testa abbassata, ripiegamento della coda, pilo-erezione, orecchie rivolte all indietro, tutte posture che rispecchiano l attivazione del sistema nervoso simpatico.

25 L aggressività da paura A volte, a sottolineare l intensa partecipazione emotiva dell animale, ci può essere la spremitura dei sacchi anali, minzione e defecazione; Spesso è frequente midriasi e un aspetto dell occhio che Dehasse definisce sgranato in quanto è ben visibile il margine bianco della sclera. In questa forma di aggressività, considerata l insicurezza dell animale può mancare la fase di intimidazione ed il cane sferra l attacco senza nessun preavviso.

26 L aggressività da paura Non vi è fase di arresto né rituale di pacificazione e dopo l aggressione il cane ritorna in un luogo protetto ma resta pronto a reiterare l aggressione qualora lo stimolo superi quella che per il cane è la distanza critica. Le cause di questo tipo di aggressività si ritrovano essenzialmente in una carenza di socializzazione interspecifica. Spesso ne sono vittima i bambini con cui il cane non è stato correttamente socializzato: 2 volte più spesso i maschi delle femmine nel periodo di età che va dai 5 ai 14 anni, soprattutto durante la primavera e l estate quando ci sono maggiori occasioni di contatto con gli animali.

27 L aggressività da paura Inoltre molti bambini abbracciano i cani e questo può non essere gradito all animale. È perciò importante che i cani siano socializzati con tutte le forme umane nelle loro differenti età ed aspetti. A volte la paura può conseguire ad un evento spiacevole provocato dal bambino che, ad esempio, ha tirato il pelo al cane oppure conseguire ad una punizione che è stata inflitta al cane in presenza del bambino che è quindi stato associato a qualcosa di spiacevole. Si tratta in questo caso di una forma di paura appresa ed il comportamento di aggressione si rinforza tutte le volte che il cane ottiene l allontanamento di ciò che lo intimorisce con l aggressività.

28 L aggressività da paura Ci sono poi casi di paura del veterinario che scatena comportamenti aggressivi appresi in seguito a terapie lunghe e dolorose. Anche punizioni fisiche possono rendere i cani aggressivi perché associano la punizione alla persona. Questo tipo di aggressività sembra leggermente più frequente nei maschi interi e nelle femmine castrate. Esiste anche una base genetica perché i cuccioli di madri paurose tendono ad essere paurosi a loro volta e sicuramente ci sono razze canine più diffidenti e che richiedono una socializzazione più intensa di altre.

29 L aggressività da paura È necessario quindi, per prevenire l insorgenza di questa forma di aggressività, evitare che il cane sperimenti situazioni di paura da cui possa in qualche modo affrancarsi con un comportamento aggressivo che ne risulterebbe rinforzato. Inoltre è indispensabile non cercare di rassicurare il cane con parole e carezze durante l episodio aggressivo perché ciò servirebbe solo a rinforzare la paura e l aggressività e soprattutto non usare punizioni fisiche né mettere alle strette un cane aggressivo per paura perché potrebbe attaccare.

30 L aggressività da paura Si può usare la tecnica del flooding ma con estrema attenzione e soprattutto quando la paura è iniziata da poco e legata a situazioni specifiche o meglio il controcondizionamento in cui il cane è sottoposto allo stimolo pauroso dapprima di lieve entità mentre è impegnato in un attività piacevole che competitivamente inibisce l esecuzione del comportamento indesiderato. La paura altera sicuramente le capacità di apprendimento del cane ma esiste la possibilità che il cane associ il contesto all aggressività provocata dalla paura e quindi che il comportamento aggressivo sia riproposto sempre con maggior intensità e frequenza.

31 L aggressività da irritazione È un tipo di aggressione che è rivolta verso un individuo con cui il cane è stato socializzato correttamente e con il quale ha di solito un comportamento inoffensivo. Può essere suscitata da un evento doloroso a cui il cane reagisce aggressivamente e poiché il morso dovrebbe essere l ultima risorsa nella comunicazione tra cani e non la prima, tale forma di aggressività è inappropriata quando è manifestata in risposta a qualsiasi minimo stimolo. Frequentemente il dolore è legato a patologie articolari come l artrosi e spesso sono i bambini a provocare l aggressione per il loro modo di giocare irruente.

32 L aggressività da irritazione In altri casi l aggressione è scatenata dal superamento della distanza critica, mutata di entità in seguito a situazioni contingenti, o perché il contatto con il cane è stato troppo prolungato e non è stato interrotto al momento opportuno, non prestando attenzione ai segnali comunicativi del cane. È il caso di interazioni tattili con l animale (carezze ed altro) che il cane tollera fino ad un certo punto e manifesta con l irrigidimento del corpo la sua necessità di interrompere il contatto. Se ciò non avviene può scatenarsi un episodio aggressivo di solito di lieve entità ma che può evolvere in manifestazioni sempre più pericolose.

33 L aggressività da irritazione Altri casi in cui frequentemente questo tipo di aggressività si può manifestare è in corso di episodi di frustrazione: il cane non riesce ad ottenere qualcosa e reagisce con aggressività. A volte è la carenza di risorse primarie: il cane ha fame e reagisce in modo aggressivo soprattutto alla vista del cibo. Infine non bisogna dimenticare che alcune alterazioni sensoriali, spesso frequenti nella vecchiaia, possono influire notevolmente sulla soglia di reazione del cane che diventa spesso più cauto.

34 L aggressività da irritazione Un vista ridotta o la sordità può far sì che il cane non noti alcuni stimoli se non quando questi sono giunti al di là della distanza critica e che quindi l animale ritenga che l unico modo per allontanarli sia quello di ricorre ad un comportamento aggressivo. Talvolta anche la presenza di ciuffi di peli sugli occhi, popolarmente ed erroneamente ritenuti utili per proteggerli dalla luce eccessiva, possono alterare la percezione visiva dell animale ed, impedendogli di prevedere ciò che accade intorno ad esso, favorire la comparsa di comportamenti aggressivi.

35 L aggressività da irritazione Il comportamento aggressivo dell animale dipende molto dal fatto che esso possa o meno prevedere lo stimolo che ritiene irritante e dal fatto che sia un individuo dominante o sottomesso. Cani dominanti manifesteranno le posture alte tipiche di questo loro status a differenza dei sottomessi che le manifesteranno basse. Se l anticipazione dello stimolo non è possibile, l aggressione non avrà la fase di minaccia o questa sarà ridotta al minimo.

36 L aggressività da irritazione Qualora invece il cane possa prevederne in anticipo il contatto, sarà presente una fase di intimidazione, spesso descritta come un momento in cui l animale assume un aspetto strano, caratterizzato da uno sguardo da pazzo per l intensa dilatazione pupillare; in questo modo è ben visibile il fondo dell occhio, ricoperto dal tapetum lucidum che riflette la luce con un caratteristico aspetto fluorescente o rossastro.

37 L aggressività da irritazione Dopo questa fase, qualora la stimolazione perduri, vi è l attacco, caratterizzato da un morso di solito breve e poco trattenuto, ripetuto ed inferto con la punta dei denti, risultando quindi in genere poco traumatico (dipende ovviamente dalle dimensioni del cane e dal fatto che l interazione si blocchi o persista più a lungo).

38 L aggressività da irritazione Non esiste un rituale di pacificazione nella fase di arresto che si ha solo quando lo stimolo è allontanato. È necessario comprendere, se possibile, quali sono le cause che scatenano gli episodi di aggressione, risolvendo eventuali stati algici che li possono suscitare. Da un punto di vista comportamentale si può intervenire con un programma di controcondizionamento ed insegnando ai proprietari come relazionarsi in modo adeguato con il cane.

39 L aggressività protettivo- territoriale L aggressività territoriale è un tipo di aggressività protettiva e può anche essere basata sulla paura. Tipico caso è il cane aggressivo in macchina che risponde con l aggressività ad una minaccia nei confronti di una risorsa che ha un elevato valore per lui, come ad esempio il territorio.

40 L aggressività protettivo-territoriale territoriale Questo tipo di aggressività si manifesta più spesso tra la pubertà e l età adulta e si verifica all interno di una particolare area che l animale sta controllando (un recinto, la cuccia) o anche per difesa dello spazio individuale; in questo caso il cane difende una porzione di spazio che ha intorno ed aggredisce chiunque lo invada. Il cane può difendere il luogo appropriato ma in un contesto errato oppure può difendere un luogo inappropriato come se fosse il suo territorio.

41 L aggressività protettivo-territorialeterritoriale L aggressività può essere diretta verso le persone o verso altri cani o altri animali. La sequenza è abbastanza tipica: il cane va incontro all intruso abbaiando, ringhiando e con posture che dipendono dal suo status gerarchico, rizzando il pelo la coda e le orecchie se è dominante o con posture più basse se è insicuro. L individuo dominante spesso si arresta a qualche metro dall intruso e lo fissa e se questi non retrocede urina e gratta il suolo. Se ciò non è sufficiente scatta l attacco che nella maggior parte dei casi provoca la ritirata ed il vincitore abbaia a collo teso, muovendo la coda tenuta sempre in alto.

42 L aggressività protettivo-territorialeterritoriale Negli incontri tra cani, a volte dopo questo primo episodio l intruso può ritornare utilizzando un avvicinamento laterale accompagnato da segnali di sottomissione. Di solito il cane non è aggressivo quando è allontanato dal suo territorio che invece difende in modo molto determinato, soprattutto se non esiste alcuna ambiguità circa i confini, come nel caso dei recinti. Molto spesso anche questa forma di aggressività è legata ad una carenza di socializzazione ed è a volte associata a quella di dominanza e da irritazione.

43 L aggressività protettivo-territorialeterritoriale Alcune razze sono state selezionate per mostrare un certo grado di territorialità, utile ai fini del lavoro per cui sono nate. Sono particolarmente territoriali i cani conduttori e guardiani dei greggi sono molto territoriali: Australian Sheperd, Pastore Belga, Pastore Maremmano ed il Pastore Tedesco (una vera palizzata vivente). In questi casi è bene evitare che il cane possa pattugliare i confini della proprietà. Può essere utile inoltre rendere difficile l accesso al cane all area che protegge e cambiare spesso zona di alimentazione o di riposo in modo che non possa difenderla.

44 L aggressività protettivo-territorialeterritoriale L aggressività protettiva si manifesta quando il cane percepisce che il proprietario è minacciato senza che in effetti esista una minaccia reale. Il cane aggredisce non interpretando in modo corretto il contesto in cui la situazione avviene per cui anche una persona che da la mano al proprietario è vista come un possibile pericolo.

45 L aggressività protettivo-territorialeterritoriale È importante evitare che il cane si trovi in situazioni in cui creda di dover proteggere il proprietario: prima di aprire la porta e di far entrare il visitatore spostare il cane in un altra stanza e sottoporre quindi il cane ad un programma di educazione in modo che risponda al controllo vocale. Può essere utile una capezzina che permetta il controllo del cane e la rapida interruzione del comportamento aggressivo.

46 L aggressività tra cani È diffusa tra animali dello stesso sesso e quindi la castrazione precoce può essere risolutiva poiché gli ormoni sessuali fungono da promotori e fattori di facilitazione ma poi si innescano fenomeni di apprendimento che rendono meno efficace la castrazione tardiva.

47 L aggressività tra cani Il comportamento aggressivo può essere manifestato tra animali che convivono o che si frequentano abitualmente, oppure, più spesso, tra cani che non si conoscono. Nel primo caso sono di solito animali dello stesso sesso che vivono insieme e riflette il cambiamento intrinseco che tutti gli animali sociali vivono quando raggiungono la maturità sociale.

48 L aggressività tra cani Il comportamento aggressivo del cane presenta, secondo Patrick Pageat alcuni momenti particolari di intensa emissione in concomitanza con la crescita dell animale e la strutturazione di una relazione gerarchica all interno del gruppo. Il primo picco di aggressività si manifesta intorno ai 3-4 mesi di età con la comparsa delle prime contese per le fonti alimentari e normalmente si conclude con una gerarchizzazione alimentare.

49 L aggressività tra cani Qualora nelle dispute per le risorse, prima alimentari, poi sessuali ed infine sociali che si susseguono durante lo sviluppo del cane, esso ottenga risultati favorevoli con un comportamento di aggressione competitiva, si assisterà progressivamente ad una sua strumentalizzazione con livelli sempre più elevati di aggressività.

50 L aggressività tra cani Intensità dell aggressività Andamento normale Andamento con qualche vittoria Andamento con vittorie costanti 3-4 mesi Pubertà Età adulta

51 L aggressività tra cani Questo è il motivo per cui gli episodi più gravi si manifestano tra i 18 e i 24 mesi di età. Spesso la situazione più comune è quella in cui un cucciolo che convive con un cane anziano raggiunge la maturità sociale e contesta la posizione gerarchica. A volte è il cane anziano che non tollera il mutato comportamento (ed emissioni feromonali) del giovane che tuttavia non lo sfida mai apertamente. L aggressione avrà una fase di intimidazione caratterizzata da piloerezione, ringhi e sguardo fisso.

52 L aggressività tra cani Qualora l altro animale non receda si avrà l attacco, a prima vista molto intenso ma a ben vedere quasi sempre senza gravi lesioni. I cani si spintonano, ringhiano ferocemente, a volte si afferrano con la bocca ma nella maggior parte dei casi si tratta solo di una messa in scena. Ovviamente se le masse corporee in campo non sono equivalenti, il cane più piccolo, che spesso non ha la percezione della sue reali dimensioni, può subire conseguenze anche gravi ed anche mortali se la sua massa è 1/5 di quella dell altro animale.

53 L aggressività tra cani Il vincitore dello scontro non diventa automaticamente il dominante nella relazione ma sono necessari ripetuti scontri vinti, la possibilità di mantenere la gestione di una risorsa ed il riconoscimento del proprio status da parte dell altro individuo perché si formi una gerarchia.

54 L aggressività tra cani Di solito si instaura un processo di apprendimento associativo attraverso il condizionamento operante per cui si abbrevia la fase di minaccia e si intensifica quella di attacco con riduzione dei rituali seguenti di acquietamento. Un possibile intervento consiste nel consolidamento dello status gerarchico di uno dei due animali, dopo aver valutato quale dei due abbia le maggiori possibilità di assumere la supremazia sull altro.

55 L aggressività tra cani È una cosa che difficilmente viene accettata dal proprietario a cui si può consigliare di riservare privilegi ad uno dei due cani: l animale che dovrà assumere uno status gerarchico superiore dovrà mangiare prima dell altro e ricevere per primo tutte le attenzioni. Inoltre durante le passeggiate dovrà avere il guinzaglio più lungo in modo da poter stare sempre leggermente più avanti dell altro.

56 L aggressività tra cani Diverso invece è il caso in cui il comportamento di aggressione sia condotto nei confronti di cani sconosciuti. In questo caso è come se il cane percepisse la presenza di qualsiasi altro cane che incontra come una sfida; l aggressione che ne consegue è irrazionale e non tiene conto del contesto. Spesso questi cani non hanno problemi con i cani che conoscono e con cui la gerarchia è ben consolidata o con individui dell altro sesso ma presentano uno stato di ansia per le situazioni non note. Molto spesso l aggressività si manifesta maggiormente quando il cane è al guinzaglio e si aggrava in seguito agli errori di comunicazione che compie il proprietario.

57 L aggressività tra cani Ogni volta che il cane al guinzaglio incontra un altro animale, il proprietario dovrebbe invece impegnarsi nella routine del buonumore, cioè parlare con voce allegra e giocosa ed evitare ogni comportamento che possa trasmettere nervosismo al cane. In ogni caso se l aggressione si è innescata è molto pericoloso intervenire direttamente tra cani che stanno lottando ed è preferibile utilizzare suoni o rumori che li possano distrarre, getti d acqua, coperte

58 L aggressività tra cani Se proprio è necessario intervenire fisicamente non afferrare il cane per il collare poiché è più facile essere raggiunti da un morso ma afferrare le zampe posteriori o la coda e sollevarlo facendogli perdere l appoggio, facendo molta attenzione poiché si potrebbe scatenare una forma di aggressività ridiretta nei propri confronti.

59 L aggressività da dominanza Alcuni comportamenti delle persone possono scatenare l aggressività da dominanza: fissare il cane, asciugargli la testa, il collo, asciugargli e toccargli le zampe, appoggiarsi sulla schiena o sul collo, toccargli la testa o il muso, afferralo per la testa per mettergli il guinzaglio, premere sulla groppa, scavalcarlo, disturbarlo mentre dorme, allontanarlo dal divano o dal letto, correzioni verbali, punizioni fisiche, rotolarlo sul dorso.

60 L aggressività da dominanza L aggressività da dominanza è un complesso di disturbi multifattoriali ed è influenzata dal contesto sociale e dal livello di ansia del cane. I cani che la presentano possono essere raggruppati in 2 gruppi: 1. cani realmente dominanti che devono controllare l ambiente con nessuna ansia riguardo alla posizione (cane padrone dell universo). 2. cani che non sono sicuri del proprio ruolo nella scala gerarchica e che usano il comportamento aggressivo per ottenere informazioni su cosa ci si aspetta da loro. Sono cani che non sono aggressivi con tutti ed applicano risposte diverse in base alle interazioni sociali individuali. Manifestano a volte una richiesta di attenzione proprio per la loro insicurezza.

61 L aggressività da dominanza I cani dei due gruppi si differenziano per quanto riguarda il tipo di morso che è breve (pizzicato) seguito da una nuova intimidazione nel cane confidente del primo gruppo mentre è mantenuto fino alla sottomissione dell avversario da parte dei cani del secondo gruppo. I cani del primo gruppo sono molto pericolosi perché non hanno alcun dubbio sul controllo che esercitano.

62 L aggressività da dominanza La sequenza dell aggressione è composta di tre fasi: 1. Fase di intimidazione, caratterizzata da piloerezione, orecchie dritte, coda verticale, arti rigidi con andamento meccanico, pupille in miosi, naso arricciato, ringhi; 2. Fase dell attacco. Se la vittima dell attacco è un cane la carica del dominante si orienterà verso la parte dorsale del collo, il petto e gli arti anteriori. Il cane poi esercita una trazione per far cadere il cane sul dorso o sul fianco, posizione in cui viene bloccato finché non emette segnali di sottomissione. Se l aggressione è diretta verso una persona, i morsi sono inflitti sugli arti superiori (mani ed avambracci) e nei bambini anche sul collo.

63 L aggressività da dominanza 3. Fase dell acquietamento: il cane vincitore si avvicina al perdente e gli pone un arto sul garrese o a volte lo monta. In caso di persone il cane può leccare le ferite che ha inflitto, facendo pensare ad un comportamento di richiesta di perdono. Di solito il proprietario accarezza il cane e quindi rinforza questo comportamento.

64 L aggressività possessiva e ridiretta Il cane non cede degli oggetti al proprietario il quale può essere morso nel tentativo di recuperali. Si può controcondizionare il cane a cedere gli oggetti. I cani possono dirigere la loro aggressività verso una persona od un animale che interrompe un loro comportamento aggressivo. Desensibilizzare il cane nei confronti di ciò che scatena l aggressività primaria, evitare le situazioni a rischio. Mettere un campanello al collo del cane aggressivo per poterlo controllare meglio.

65 L aggressività predatoria Il comportamento predatorio generalmente deriva dal mancato riconoscimento dell'obiettivo come individuo facente parte dello stesso gruppo sociale, anche in seguito ad una socializzazione inadeguata. Cani che puntano piccoli animali ed a volta bambini molto piccoli. Spesso questo tipo di predazione può evolvere anche nei confronti di bambini molto piccoli almeno finché non stanno ritti sugli arti posteriori. Cani che inseguono oggetti in movimento. L aggressività predatoria va differenziata da quella territoriale che termina al di là dei confini del territorio del cane.

66 L aggressività predatoria Sono molto meno pericolosi e più prevedibili i cani del secondo tipo che quelli che puntano silenziosamente la preda ed attaccano. Non c è la postura tipica dell aggressione ed il muso del cane è rilassato, concentrato nell emozione della caccia. Più la caccia è fruttuosa e più il cane è ricompensato. Un esperienza traumatica associata alla prima manifestazione del comportamento predatorio potrebbe ridurlo o farlo scomparire.

67 L aggressività da inseguimento È un tipo particolare di aggressività predatoria da cui si differenzia per il fatto che il cane insegue un oggetto o un soggetto con cui è stato socializzato. Il cane si diverte ed il comportamento può avere posture alte perché il cane è sicuro di sé. Le conseguenze fungono da rinforzo positivo ed il cane è raramente punito dalla vittima che fugge. Conseguenze gravi se il cane insegue macchine o altri veicoli a motore. Controcondizionamento insegnando al cane un comportamento alternativo.

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