Il cambiamento tecnologico in Schumpeter: impresa, moneta, sviluppo ciclico.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il cambiamento tecnologico in Schumpeter: impresa, moneta, sviluppo ciclico."

Transcript

1 Il cambiamento tecnologico in Schumpeter: impresa, moneta, sviluppo ciclico. Testi di riferimento: «Schumpeter Viennese, Imprenditori, Istituzioni e Riproduzione del Capitale», Nicolò De Vecchi, Bollati Boringhieri. Cap.1-4 Dispensa Caiani: «Moneta, Sviluppo e Crisi in Schumpeter» Link mediafire:

2 Opere principali Schumpeter Mark 1: Teoria dello Sviluppo Economico (1912) Business Cycles (1939) Schumpeter Mark 2: Capitalismo, Socialismo e Democrazia (1942)

3 Cambiamento produttivo e rapporti sociali Ogni aspetto della vita sociale capitalistica è sottoposto ad una trasformazione continua. Individui ed istituzioni partecipano a questo processo di trasformazione continua, ognuno svolgendo funzioni distinte e complementari. Si concentra sui cambiamenti nei processi produttivi poiché sono gli unici che esercitano influenza generalizzata su società: cambiamento della ripartizione delle funzioni modifica rapporti sociali.

4 Individui ed istituzioni Cambiamento è iniziativa individuale ma ha bisogno di sostegno istituzionale. 1. Al processo di cambiamento produttivo partecipano individui ed istituzioni, ciascuno con specifiche funzioni. Tra le istituzioni: moneta, stato, credito. 2. Né gli uni né gli altri decidono in modo indipendente 3. Il processo è aperto a possibilità di svolgimenti ed esiti diversi.

5 Individui ed istituzioni 1) Istituzione Creditizia fondamento del capitalismo. Ogni società stabilisce particolari metodi di selezione degli individui a cui concesso potere di intervento nella regolazione di qualche aspetto della vita sociale e i simboli per consentire alla collettività di riconoscere chi ha ottenuto tale potere. Nel capitalismo questo è rappresentato dal credito: essenziale per attivare, condurre e portare a termine processo produttivo (sia in riproduzione semplice che in processo di cambiamento).

6 Individui ed Istituzioni 2)Complementarità istituzioni e individui. Complementarità imprenditore ed istituzione creditizia: Domanda di credito da parte dell imprenditore dipende anche da politica monetaria/creditizia. Offerta di credito di banche dipende dalla natura dei progetti d investimento presentati. Da questa dipende infatti la possibilità di ripagare in futuro somme prestate ed interessi. Banche svolgono selezione e controllo per conto della società. 3) La realizzazione di nuove combinazioni produttive richiede tempo e determina mutamento dell intera struttura produttiva che può avere luogo in tempi, modi e con esiti diversi.

7 Il processo innovativo «La funzione dell imprenditore consiste appunto, essenzialmente, nell individuare e realizzare nuove possibilità. Questa funzione di guida economica si realizza concretamente in una serie di compiti che possiamo raggruppare nei seguenti tipi:» 1. Produzione di un nuovo bene 2. Introduzione di un nuovo metodo di produzione 3. Apertura di un nuovo mercato 4. Conquista di una nuova fonte di approvvigionamento di materie prime o di semilavorati 5. Riorganizzazione di una qualsiasi industria, come la creazione di un monopolio o la sua distruzione.

8 Imprenditore N.B. manager, proprietario Imprenditore è colui che realizza nuove combinazioni produttive (definizione funzionale). Non è necessario appartenere alla borghesia per diventare un imprenditore. Introducendo nuove combinazioni produttive diverse da quelle in uso, differenzia qualitativamente e quantitativamente la propria produzione da quella dei produttori tradizionali profitto imprenditoriale. (vs Marx) Se non avesse realizzato una nuova combinazione avrebbe ottenuto soltanto reddito del produttore tradizionale per attività di controllo e coordinamento della produzione.

9 Imprenditore Imprenditore ha inclinazione a svolgere funzione creatrice ed è motivato dal raggiungimento di posizione di prestigio. Imprenditore non deve possedere particolari doti individuali (non è inventore) ma bensì «iniziativa pratica»=capacità di prefigurare i cambiamenti nella struttura produttiva a seguito del suo intervento sull esistente attraverso «l immaginazione». Allo stesso tempo cerca di capire le regole che governano la concessione dei mezzi di pagamento da parte della istituzione creditizia. A differenza della vulgata Schumpeter non attribuisce mai ad imprenditore doti eccezionali: è interessato alla sua funzione capitalistica

10 Imprenditore La mentalità di imprenditore non è appannaggio di individui isolati: è mentalità di classe di coloro che raggiungono comando su produzione. Questa esercita su intera collettività un influenza (cultura, arte, politica ) Vs razionalità massimizzante: Complessità obiettivi (esigenze di creatività, prestigio, potere )

11 Moneta, Sviluppo e Credito Schumpeter, ponendosi in questo senso nel solco tracciato da Marx, non separa mai moneta e sviluppo. La moneta gioca un ruolo essenziale nello sviluppo economico e l analisi del progresso tecnologico, come fattore endogeno al sistema, può essere compresa appieno solo considerando la natura endogena dell offerta di moneta e la rappresentazione del processo capitalistico come circuito monetario. Teoria dello sviluppo ciclico e teoria monetaria rappresentano pertanto due aspetti inscindibili dell analisi proposta da Schumpeter del processo capitalistico.

12 Il modello puro: il flusso circolare (assenza di sviluppo) Il flusso circolare: un sistema economico assimilabile a quello descritto dalla teoria dell equilibrio economico generale walrasiano. Un sistema economico fondato sullo scambio che riproduce se stesso nel tempo senza variazioni né quantitative né qualitative. A differenza di Walras non è basato su scambi simultanei ma sulla circolazione di beni e servizi (così come della moneta, che qui però ha la semplice funzione di facilitare gli scambi) che ha luogo in sequenza, anche se il sistema si riproduce sempre uguale di ciclo in ciclo.

13 Il flusso circolare Nel flusso circolare non si dà utile netto: i risultati affluiscono completamente ai fattori originari della produzione Pertanto è assente il risparmio, l interesse e i profitti. Non c è alcun motivo per detenere moneta al di là della di ciò che serve per pagare acquisti correnti. Monetà è solo intermediario degli scambi (velo). La moneta compie qui solo una funzione tecnica strumentale, ma non aggiunge nulla di nuovo ai fenomeni (cfr. Schumpeter 1977, p ). Il flusso circolare è strumentale a chiarire la concezione di sviluppo economico e le condizioni, in particolare monetarie, necessari e al suo avviamento.

14 Ogni concreto processo di sviluppo riposa in definitiva su sviluppi precedenti. Tuttavia, per comprendere l essenza del problema con la massima chiarezza, astrarremo da questa circostanza e assumeremo che lo sviluppo sorga da uno stato privo di sviluppo. [ ] Ma se appunto vogliamo pervenire all essenza della questione, non possiamo accogliere nella nostra spiegazione elementi di ciò che è ancora da spiegare. (cfr. Schumpeter 1977, pp.73-74).

15 La rottura del flusso circolare. «Sviluppo»= mutamenti della vita economica che scaturiscono dall interno. Si tratta di mutamenti sia quantitativi che qualitativi i quali sorgono in ragione di una logica interna al funzionamento stesso del sistema capitalista. 5 fattispecie viste in precedenza.

16 L istituzione creditizia come «complemento monetario dell innovazione» Per spiegare come venga realizzata l attività innovativa dell imprenditore che rompe il flusso circolare, non si può ricorrere al caso, peraltro molto comune nelle economie reali, che l imprenditore possieda già i mezzi necessari, oppure trovi credito presso altri individui. Queste due circostanze infatti ci restituiscono una situazione che è già in movimento e pertanto se si decidesse di fondare su questi due presupposti il modo in cui si manifesta l attività imprenditoriale si compirebbe l errore di includere nelle premesse il fenomeno che si vuole spiegare.

17 L istituzione creditizia come «complemento monetario dell innovazione» Nel flusso circolare: pieno utilizzo dei fattori della produzione, assenza di risparmio, ogni produzione trova la sua domanda e gli individui hanno già deciso la destinazione del proprio reddito. Ciò fa sì che l imprenditore sia impossibilitato a distogliere merci, forza-lavoro o moneta dagli impieghi già stabiliti. Necessario un trasferimento di risorse dai produttori già presenti a favore dell imprenditore. In un economia in cui vige la proprietà privata, esso si realizza tramite una stretta del potere d acquisto dei vecchi produttori in favore di quelli nuovi.

18 L istituzione creditizia come «complemento monetario dell innovazione» Mentre chi ha già contribuito alla produzione dispone di un reddito, ossia ha percepito moneta come attestato della sua partecipazione alla produzione sociale. l imprenditore può ottenere mezzi di pagamento necessari per l avvio di un attività produttiva (acquisto di mezzi di produzione e acquisto di forza lavoro) solo da una banca. La creazione ex novo di mezzi di pagamento eseguita da un organo istituzionalmente autorizzato è il metodo proprio della forma economica «capitalistica» (cfr. Schumpeter 1912, p.79) per realizzare il cambiamento produttivo.

19 L istituzione creditizia come «complemento monetario dell innovazione» Credito=diritto di prelievo sul prodotto sociale e di comando sulla forza lavoro Tramite l inflazione, la banca realizza così trasferimento di potere d acquisto dai vecchi produttori a favore degli imprenditori senza dover ricorrere alla revoca dei mezzi di pagamento precedentemente emessi.

20 Capitale e interesse L imprenditore diventa debitore nei confronti della collettività Il settore bancario, selezionando imprenditori, svolge ruolo simile a quello del pianificatore in un economia centralizzata. Il capitale in Schumpeter è concepito come saldo di bilancia (vs Keynes and vs Marx): L interesse è presentato come un fenomeno puramente monetario (vs neoclassici) paragonabile ad una tassa sul profitto imprenditoriale. Ha origine dal ruolo che la moneta assolve nella creazione del surplus di valore.

21 Il Capitale come saldo di bilancia «Il capitale non è altro che la leva che consente all imprenditore di sottomettere al proprio dominio i beni concreti di cui ha bisogno.» (cfr. Schumpeter 1912, p. 127). Solo i mezzi di pagamento sono capitale, e non, semplicemente la «moneta» [legale], ma i mezzi di circolazione in generale, di qualunque tipo siano. [ ] Non però tutti i mezzi di pagamento, ma solo quelli che adempiono effettivamente la funzione caratteristica che a noi interessa [sono capitale ]» (cfr. Schumpeter 1912 p )

22 Moneta Endogena e BC Il credito offerto dalle banche dipende essenzialmente dalla domanda imprenditoriale. Non c è infatti creazione di credito senza imprenditore e l effettivo ammontare di credito offerto cambia congiuntamente agli spostamenti nella domanda imprenditoriale. Moneta è endogena. Tuttavia, la dipendenza dell offerta dalla domanda non è passiva: la funzione capitalistica del settore bancario è selezione di imprenditori non solo fissando il livello del tasso d interesse, ma anche tramite un attivo processo di valutazione ex ante delle innovazioni proposte e degli imprenditori stessi, ed ex post dell effettiva efficacia con cui il credito è stato utilizzato.

23 Moneta Endogena e BC Ciò assicurato in mercato bancario competitivo (piccole banche) Non è assicurato se invece mercato bancario fortemente concentrato in cui le banche possono influenzare il livello dei prezzi. Nel caso limite di unica banca ogni impiego può essere reso profittevole attraverso continua creazione di credito continua inflazione. Viene meno la funzione di selezione! Per questo serve banca centrale.

24 Lo sviluppo ciclico Prima approssimazione: innovatore isolato Ingresso dell imprenditore avviene in due fasi: 1. L imprenditore ottiene credito e compra mezzi di produzione e lavoro. Organizza il nuovo processo produttivo. Serve tempo. 2. Il primo lotto di output imprenditoriale è prodotto e venduto sul mercato. Dopo l ingresso degli imprenditori inizia la «battaglia per una nuova posizione di equilibrio» o «processo di distruzione creatrice».

25 Sviluppo ciclico: prima fase (1) L imprenditore ottiene credito. L imprenditore sottrae ai produttori già presenti mezzi di produzione e lavoro una tendenza all aumento dell occupazione, dei salari e dei prezzi dei beni d investimento a parità dei prezzi dei beni di consumo. In questa prima fase risulteranno avvantaggiati i manager del flusso circolare che producono i beni di investimento per cui è aumentata la domanda mentre gli altri vedranno i propri costi aumentare e, partendo da una condizione di profitti nulli, cominceranno a produrre in perdita.

26 Sviluppo Ciclico: prima fase (2) Aumenta invece la partecipazione dei salariati al prodotto sociale (che per il momento rimane invariato) sia per l aumento dell occupazione sia per l aumento del salario reale aumento domanda beni C inflazione beni consumo. Inflazione per Schumpeter non può mai danneggiare gli interessi lavoratori perché il nuovo potere d acquisto deve passare per i salari prima di incidere sul livello dei prezzi.

27 Sviluppo ciclico: seconda fase (1) Alla fase inflazionistica segue una fase deflazionistica: man mano che le nuove combinazioni sono realizzate si darà infatti una variazione nell ammontare e nella composizione del prodotto sociale e i prezzi delle merci incominceranno a scendere. L innovazione infatti ha generato una riduzione del costo reale unitario (cioè ciascuna unità di consumo viene prodotto con un minor utilizzo di lavoro e terra). Pertanto, mentre la domanda ha già trovato il proprio culmine, l offerta aumenta. Pertanto nella prima fase c era solo «apparenza di inflazione»

28 Sviluppo ciclico: seconda fase (2) Invece modificata definitivamente la struttura produttiva contraddicendo così ogni tesi a sostegno di una dicotomia tra sfera monetaria e sfera reale. La successione di fasi inflazionistiche e deflazionistiche essenziale per consentire una redistribuzione dei mezzi di produzione e della forza lavoro tra le imprese. Pertanto ogni politica economica che si ponesse come obiettivo quello di mantenere la stabilità del livello generale dei prezzi impedirebbe di fatto l attività innovativa (vs Keynes).

29 La distruzione creatrice Gli imprenditori realizzano così un profitto netto. I nuovi prodotti entrano in concorrenza con quelli vecchi. Se già nella fase inflazionistica i costi di produzione delle vecchie imprese erano aumentati, ora anche i loro ricavi cominciano a ridursi, dapprima per quelle aziende che con cui l innovazione entra in concorrenza, quindi anche per le altre nella misura in cui la domanda dei consumatori si muove a favore del nuovo. L imprenditore ora è in grado di saldare il proprio debito e poiché al suo posto non compaiono altri aspiranti al credito si assiste anche ad una deflazione creditizia. Il fallimento di alcuni produttori tradizionali e la deflazione creditizia alimentano deflazione prezzi. Occupazione si riduce, investimento si riduce, instabilità prezzi aumenta incertezza su futuro e possibilità prevedere costi-ricavi ridotto stimolo all innovazione e all investimento. «Battaglia» per un nuovo equilibrio.

30 Imprenditori a sciame Lo sviluppo non procede in modo continuo e organico ma per salti, secondo movimenti contrari e contraccolpi. Uno sviluppo graduale e continuo sarebbe l esito prevedibile se si immagina che le nuove combinazioni si distribuiscano uniformemente nel tempo, come sarebbe lecito attendersi se ci attenessimo ai soli principi del calcolo delle probabilità. Se le nuove imprese comparissero indipendentemente le une dalle altre infatti, non sarebbe possibile distinguere fasi di espansione e di recessione come fenomeni particolari e periodici. Le nuove combinazioni invece, se mai compaiono, compaiono in modo discontinuo e a «frotte». (cfr. Schumpeter 1912, p. 266). I nuovi imprenditori compaiono cioè a sciame.

31 Imprenditori a sciame Perché a sciame? Effetto a cascata in cui il successo del primo imprenditore elimina alcuni degli impedimenti di natura culturale, psicologica giuridica e tecnica che si oppongono al nuovo, stimolando altre persone a seguirne l esempio. (+ secondary wave of imitators) Con la progressiva facilitazione dei compiti un numero sempre maggiore di persone diventerà imprenditore, non solo nelle industrie dove sono comparsi i pionieri ma anche in gran parte degli altri rami della produzione (cfr Schumpeter 1912, p.272) dando luogo ad una generale riorganizzazione tecnologica e commerciale dell intera economia.

32 La recessione come fase necessaria del processo di sviluppo [ ]si comprenderà come l espansione, quale è stata appena spiegata, crei da sé una situazione oggettiva che [ ]pone fine all espansione stessa, conduce facilmente ad una crisi e necessariamente ad una depressione e, attraverso di essa, ad una condizione temporanea di relativo equilibrio, in cui è assente ogni forma di sviluppo (cfr. Schumpeter 1912, p. 279) Recessione non è stato patologico, ha specifica funzione: eliminare ciò che è obsoleto riportando il sistema verso una nuova situazione di equilibrio.

33 La recessione come fase necessaria del processo di sviluppo Inoltre ci sono effetti nascosti e durevoli: il flusso di beni si è arricchito, la produzione è riorganizzata, i costi di produzione sono diminuiti. Quello che nella fase espansiva era il profitto imprenditoriale si esaurisce aumentando in definitiva i redditi reali di delle altri classi. Esaurimento del ciclo, verso nuovo flusso circolare che pone le basi per l introduzione di nuove combinazioni e la ripartenza di un nuovo ciclo di sviluppo.

34 La seconda approssimazione del processo di sviluppo Da 2 tempi (espansione-recessione) a 4 tempi: prosperità-recessione-depressione-ripresa. La diffusione dell innovazione nel sistema economico dà infatti luogo a due fenomeni: 1. le vecchie imprese reagiranno a questa nuova situazione (imitazione); 2. molte di loro speculeranno : realizzano transazioni assumendo che i tassi di cambiamento osservati (ad es. la crescita della domanda per i propri prodotti nella prima fase inflattiva) continueranno indefinitamente perdite

35 La seconda approssimazione del processo di sviluppo La speculazione trova terreno fertile nella prima fase di prosperità. Il credito non più rivolto a soli imprenditori ma a finanziare espansione generica della capacità produttiva: nuovo credito inflazione espansione capacità produttiva nuovo credito Gli effetti della secondary wave sono inessenziali dal punto di vista logico per la definizione del processo di sviluppo, ma generalmente più rilevanti dal punto di vista quantitativo.

36 Schumpeter e la Debt-Deflation School Schumpeter fa riferimento alla teoria della deflazione da debiti di Irving Fisher. L assunzione di fondo da cui parte l analisi del processo deflattivo che conduce alla depressione è la presenza di uno stato di indebitamento eccessivo. Tale indebitamento trova origine proprio nelle opportunità generate dall innovazione e dal periodo di espansione: tra le cause all origine del debito infatti the most common appears to be new opportunities to invest at a big prospective profit as compared with ordinary profits and interest such as through new inventions, new industries, development of new resources, opening of new lands or new markets (cfr. Fisher 1933, p.348)

37 Recessione vs Depressione Secondo Schumpeter il criterio per definire il livello di debito ritenuto eccessivo deve essere determinato relativamente alla dinamica della produttività la quale, a sua volta, dipende dal tipo di investimento che il credito va a finanziare. Di nuovo centrale il compito di selezione svolto dal settore bancario che viene meno nelle fasi di prosperità in cui finanziati anche impieghi non produttivi. Perciò alla recessione del modello semplice si aggiungono gli effetti relativi a questo sovraindebitamento (circolo vizioso).

38 Recessione vs Depressione Mentre la recessione rappresenta una fase necessaria del processo di sviluppo, in questo caso si dà invece una liquidazione anormale che può condurre a depressione. La depressione è generalmente seguita da una ripresa che riporta il sistema verso una situazione di equilibrio che può rappresentare il punto di partenza per un nuovo processo di sviluppo.

39 Schumpeter Mark I L analisi proposta fa riferimento alla Teoria Dello Sviluppo e a Business Cycles. Schumpeter Mark I: Ispirata dalla struttura industriale europea della fine del XIX secolo, con la presenza di molte piccole imprese, che era caratterizzata da: Facilità di entrata Presenza di nuove imprese Gli innovatori sono le nuove imprese Gli innovatori rimpiazzano le imprese esistenti Creative destruction

40 Schumpeter Mark II Nella seconda parte della propria opera (ad es. in Capitalismo, Socialismo e Democrazia) Schumpeter adotta una prospettiva diversa. Schumpeter Mark II L analisi è ispirata alla grande industria americana del XX secolo (fordismo-taylorismo), caratterizzata da: Rilevanza dell attività di R&S Rilevanza delle grandi imprese (formalizzazione e strutturazione dell innovazione mediante grandi laboratori) Importanza delle economie di scala e scopo Struttura industriale concentrata Barriere all entrata Creative accumulation

41 Mark I vs Mark II La distinzione tra Mark I e Mark II non solo in prospettiva storica: tutt oggi esistono settori ascrivibili per caratteristiche a Mark I e settori ascrivibili a Mark II. Durante il ciclo di vita di un industria è possibile che si realizzi transizione da Mark I a Mark II ma anche viceversa. Nel primo caso il processo di selezione conduce alla prevalenza di pochi grandi produttori, nel secondo un settore stabile caratterizzato da incumbent con potere monopolistico viene sconvolto dall apparizione di nuove imprese che utilizzano nuove tecnologie o si focalizzano su nuova domanda(major knowledge, technological or market discontinuities).

42 Regime Tecnologico La presenza in un settore di una struttura dell attività innovativa di tipo Schumpeter mark I o II può essere collegata alla natura del regime tecnologico rilevante. Il regime tecnologico fornisce una descrizione dell ambiente tecnologico in cui operano le imprese, e può essere definito come una particolare combinazione di alcune fondamentali proprietà delle tecnologie: o Opportunità o Appropriabilità o Cumulatività dell avanzamento tecnologico o Caratteristiche delle conoscenze di base Questi concetti al centro dell analisi della scuola evolutiva e dei sistemi settoriali di innovazione.

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale

Dettagli

Massimizzazione del profitto

Massimizzazione del profitto Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto

Dettagli

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a.

Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione. Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. Evoluzione dei modelli della banca e dell assicurazione Corso di Economia delle Aziende di Credito Prof. Umberto Filotto a.a. 2013/2014 Definizioni La banca può essere definita sotto due diversi profili:

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario

UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Equazione quantitativa della moneta

Equazione quantitativa della moneta Moneta e inflazione Equazione quantitativa della moneta Gli individui detengono moneta allo scopo di acquistare beni e servizi QUINDI la quantità di moneta è strettamente correlata alla quantità che viene

Dettagli

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano)

La Moneta e i Mercati Monetari. Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) La Moneta e i Mercati Monetari In questa lezione: Determiniamo le funzioni e l origine della moneta Introduciamo una nuova definizione della domanda di moneta (domanda di moneta di tipo keynesiano) Data

Dettagli

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza

IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI. a cura di Claudio Picozza IL SISTEMA DEI CONTI ECONOMICI NAZIONALI a cura di Claudio Picozza 1 CONTABILITA NAZIONALE E CONTI ECONOMICI NAZIONALI La Contabilità Nazionale è rappresentata da l'insieme di tutti i conti economici che

Dettagli

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari

Blanchard, Macroeconomia Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo IV. I mercati finanziari. Capitolo IV. I mercati finanziari Capitolo IV. I mercati finanziari 1. La domanda di moneta La moneta può essere usata per transazioni, ma non paga interessi. In realtà ci sono due tipi di moneta: il circolante, la moneta metallica e cartacea,

Dettagli

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S.

Capitolo 26. Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale. Principi di economia (seconda edizione) Robert H. Frank, Ben S. Capitolo 26 Stabilizzare l economia: il ruolo della banca centrale In questa lezione Banca centrale Europea (BCE) e tassi di interesse: M D e sue determinanti; M S ed equilibrio del mercato monetario;

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A

L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda e la sua gestione P R O F. S A R T I R A N A L azienda può essere considerata come: Un insieme organizzato di beni e persone che svolgono attività economiche stabili e coordinate allo scopo di

Dettagli

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM

Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Corso di Economia Politica prof. S. Papa Lezione 27: L offerta di moneta e la LM Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Offerta di moneta Offerta di moneta. È la quantità di mezzi di pagamento

Dettagli

Crescita della moneta e inflazione

Crescita della moneta e inflazione Crescita della moneta e inflazione Alcune osservazioni e definizioni L aumento del livello generale dei prezzi è detto inflazione. Ultimi 60 anni: variazione media del 5% annuale. Effetto: i prezzi sono

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni

Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Principi di Economia - Macroeconomia Esercitazione 3 Risparmio, Spesa e Fluttuazioni di breve periodo Soluzioni Daria Vigani Maggio 204. In ciascuna delle seguenti situazioni calcolate risparmio nazionale,

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario

Dettagli

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER

SERGIO ALABISO TEMPORARY MANAGER TEMPORARY MANAGER Il Business Plan Temporary Manager La difficoltà non sta nel credere nelle nuove idee, ma nel fuggire dalle vecchie. John Maynard Keynes Che cosa e e a cosa serve E un documento volto

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli

Lezione 14. Risparmio e investimento. Leonardo Bargigli Lezione 14. Risparmio e investimento Leonardo Bargigli Risparmio e investimento nella contabilità nazionale Ripartiamo dalla definizione di PIL in termini di spesa finale Y = C + I + G + NX Consideriamo

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

Richiami di teoria della domanda di moneta

Richiami di teoria della domanda di moneta Richiami di teoria della domanda di moneta Parte seconda La teoria della preferenza della liquidità di Keynes Keynes distingue tre moventi principali per cui si detiene moneta. Transattivo Precauzionale

Dettagli

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari

26/10/2010. I processi di finanziamento. Processi di finanziamento. Processi di gestione monetaria. FABBISOGNO di mezzi finanziari 1. Pianificazione finanziaria: fabbisogno e fonti di finanziam. Processi di finanziamento 4. Rimborso dei finanziamenti I processi di finanziamento Processi economici di produzione 2. Acquisizione dei

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto

Dettagli

LE OPERAZIONI E I PROCESSI AZIENDALI. Finanziamento Investimento Produzione Vendita

LE OPERAZIONI E I PROCESSI AZIENDALI. Finanziamento Investimento Produzione Vendita LE OPERAZIONI E I PROCESSI AZIENDALI La vita delle aziende si realizza attraverso una sequenza di operazioni e processi, svolti da soggetti diversi e con modalità diverse, coordinati tra loro per il raggiungimento

Dettagli

Equilibrio macroeconomico neoclassico

Equilibrio macroeconomico neoclassico Equilibrio macroeconomico neoclassico La teoria neoclassica (TN) Rappresentò il paradigma teorico di riferimento fino alla crisi del 1929 e prima di Keynes Ancora oggi alcune scuole di pensiero più recenti

Dettagli

Corso di Politica Economica

Corso di Politica Economica Anno accademico 2014/2015 Corso di Politica Economica Docente: Claudio Di Berardino Informazioni sito docente: http://claudiodiberardino.jimdo.com mail: c.diberardino@unich.it 1 lezione - Le teorie degli

Dettagli

studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia

studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un economia La Produzione Aggregata: metodi di misurazione del livello di attività e della congiuntura In questa lezione: studieremo quali sono gli indicatori più importanti per determinare lo stato di salute di un

Dettagli

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Domanda e offerta relative Benessere e ragioni di scambio Effetti della

Dettagli

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte

MD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA POLITICA (prof. C. Gnesutta) PARTE 5 La composizione degli stock finanziari: Capitolo 19: moneta e capitale.

INTRODUZIONE ALL ECONOMIA POLITICA (prof. C. Gnesutta) PARTE 5 La composizione degli stock finanziari: Capitolo 19: moneta e capitale. Capitolo 19:. Tra le funzione delle istituzioni finanziarie vi è anche quella di accrescere il grado di liquidità di attività altrimenti illiquide. Tale funzione è svolta efficacemente da quegli intermediari

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

Il modello generale di commercio internazionale

Il modello generale di commercio internazionale Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2015/16 ] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania, Margherita Scoppola e Francesco Aiello) 6-1

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

Lezione 18 1. Introduzione

Lezione 18 1. Introduzione Lezione 18 1 Introduzione In questa lezione vediamo come si misura il PIL, l indicatore principale del livello di attività economica. La definizione ed i metodi di misura servono a comprendere a quali

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Capitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE

Capitale di credito PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE PRESENTAZIONE DI EFFETTI SALVO BUON FINE Definizione È una forma di finanziamento basata sulla presentazione all incasso, da parte dell impresa, di crediti in scadenza aventi o meno natura cambiaria e

Dettagli

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale

IL CAPITALE. 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale IL CAPITALE 1) Domanda di capitale 2) Offerta di capitale CAPITALE FINANZIARIO E CAPITALE REALE Col termine capitale i si può riferire a due concetti differenti Il capitale finanziario è costituito dalla

Dettagli

Concetto di patrimonio

Concetto di patrimonio Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi

3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi 3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO Gli elementi utili per aprire un attività imprenditoriale Rovigo, 14 maggio 2008 Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi La scelta di intraprendere

Dettagli

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA

Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esercitazione relativa al capitolo 14 I MONOPOLI E LA CONCORRENZA IMPERFETTA Esistono quattro principali tipi di strutture di mercato: concorrenza perfetta, monopolio, concorrenza monopolistica e oligopolio.

Dettagli

La riclassificazione del bilancio d esercizio

La riclassificazione del bilancio d esercizio La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo

Dettagli

LE OPERAZIONI INTRAGRUPPO

LE OPERAZIONI INTRAGRUPPO LE OPERAZIONI INTRAGRUPPO Prof. Alessandro Zattoni Università Parthenope Le caratteristiche delle operazioni intragruppo Si definiscono intragruppo le transazioni economiche, riconducibili alla gestione

Dettagli

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori

Economia Internazionale. Movimento internazionale dei fattori Economia Internazionale Movimento internazionale dei fattori Adalgiso Amendola adamendola@unisa.it Organizzazione del capitolo Introduzione La mobilità internazionale del lavoro I prestiti internazionali

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015

La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale. Bologna 31 marzo 2015 1 La quotazione delle PMI su AIM Italia e gli investitori istituzionali nel capitale Bologna 1 marzo 2015 2 L'AIM Italia (Alternative Investment Market) è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole

Dettagli

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario

Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo. UD 8.1. Il sistema monetario Modulo 8. Moneta e prezzi nel lungo periodo Questo modulo si occupa dei problemi della moneta e dei prezzi nel lungo periodo. Prenderemo in esame gli aspetti istituzionali che regolano il controllo del

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Concetto e sistema di Marketing

Concetto e sistema di Marketing Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Corso di Laurea in INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ECONOMIA, GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE Prof. Fabio Musso A.A. 2008-09

Dettagli

CAPITOLO 10 I SINDACATI

CAPITOLO 10 I SINDACATI CAPITOLO 10 I SINDACATI 10-1. Fate l ipotesi che la curva di domanda di lavoro di una impresa sia data da: 20 0,01 E, dove è il salario orario e E il livello di occupazione. Ipotizzate inoltre che la funzione

Dettagli

Lezione 1. Moneta, finanza e produzione

Lezione 1. Moneta, finanza e produzione Lezione 1. Moneta, finanza e produzione Attività patrimoniali: stock di ricchezza 1. beni materiali e immateriali che partecipano ai processi produttivi, correnti e futuri, e che prospettano un flusso

Dettagli

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana

Il mercato dei beni. Prof. Sartirana Il mercato dei beni Prof. Sartirana Gli scambi di beni economici avvengono tra soggetti che vengono definiti: soggetti economici I soggetti economici sono 4 ed ognuno di essi ha necessità diverse. I soggetti

Dettagli

Corso di. Analisi e contabilità dei costi

Corso di. Analisi e contabilità dei costi Corso di Analisi e Contabilità dei Costi Prof. 1_I costi e il sistema di controllo Perché analizzare i costi aziendali? La CONOSCENZA DEI COSTI (formazione, composizione, comportamento) utile EFFETTUARE

Dettagli

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E.

RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. RICLASSIFICAZIONE ECONOMICA DELLO S.P. E DEL C.E. La riclassificazione economica dello SP: La gestione dell impresa viene idealmente scomposta in aree omogenee di attività Le attività e le passività, i

Dettagli

6 La gestione. aziendale. 1 La gestione aziendale SCHEDA

6 La gestione. aziendale. 1 La gestione aziendale SCHEDA SCHEDA 6 La gestione aziendale Gli obiettivi didattici Conoscere il concetto di gestione Conoscere fonti di finanziamento ed elementi del patrimonio Saper classificare le operazioni di gestione Saper classificare

Dettagli

La teoria dell offerta

La teoria dell offerta La teoria dell offerta Tecnologia e costi di produzione In questa lezione approfondiamo l analisi del comportamento delle imprese e quindi delle determinanti dell offerta. In particolare: è possibile individuare

Dettagli

Il mercato di monopolio

Il mercato di monopolio Il monopolio Il mercato di monopolio Il monopolio è una struttura di mercato caratterizzata da 1. Un unico venditore di un prodotto non sostituibile. Non ci sono altre imprese che possano competere con

Dettagli

Management Game 2011

Management Game 2011 Management Game 2011 La Mobilé Inc 1 Introduzione 1.1 La Mobilé Inc in breve Mobilé Inc è un azienda produttrice di telefonini che ha sede negli Stati Uniti che si è concentrata sulla produzione di telefonini

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica

Capitolo 17. I mercati con informazione asimmetrica Capitolo 17 I mercati con informazione asimmetrica Introduzione L incertezza sulla qualità e il mercato dei bidoni I segnali di mercato Il rischio morale Il problema agente-principale L informazione asimmetrica

Dettagli

Il razionamento del credito

Il razionamento del credito Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento

Dettagli

PIL : produzione e reddito

PIL : produzione e reddito PIL : produzione e reddito La misura della produzione aggregata nella contabilità nazionale è il prodotto interno lordo o PIL. Dal lato della produzione : oppure 1) Il PIL è il valore dei beni e dei servizi

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Indice. pagina 2 di 10

Indice. pagina 2 di 10 LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA

Dettagli

IL SISTEMA FINANZIARIO

IL SISTEMA FINANZIARIO IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse

Dettagli

Economia dello Sviluppo. Il modello di Harrod-Domar

Economia dello Sviluppo. Il modello di Harrod-Domar Economia dello Sviluppo Il modello di Harrod-Domar Harrod-Domar Il modello di Harrod-Domar è un modello keynesiano di crescita (l analisi keynesiana è una analisi di breve periodo, questo modello è precursore

Dettagli

PARTE 5: Risparmio, investimento e

PARTE 5: Risparmio, investimento e : Risparmio, investimento e relazioni finanziarie L esistenza di soggetti con un eccesso di spesa sul reddito, ovvero con un eccesso di risparmio sull investimento determina trasferimenti di fondi da chi

Dettagli

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche

Dettagli

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio

Dettagli

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE.

IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. IL RISCHIO D IMPRESA ED IL RISCHIO FINANZIARIO. LA RELAZIONE RISCHIO-RENDIMENTO ED IL COSTO DEL CAPITALE. Lezione 5 Castellanza, 17 Ottobre 2007 2 Summary Il costo del capitale La relazione rischio/rendimento

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI

Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Slides per il corso di ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI Nicola Meccheri (meccheri@ec.unipi.it) Facoltà di Economia Università di Pisa A.A. 2011/2012 ECONOMIA DEI MERCATI FINANZIARI: ASPETTI INTRODUTTIVI

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)

Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina

Dettagli

Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa)

Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa) Cash flow stream ( Successione di Flussi di Cassa) Investimento è definito come un impiego di risorse effettuato allo scopo di ottenere un guadagno più avanti nel tempo. Investimento monetario è l impiego

Dettagli

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori

Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con

Dettagli

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO

RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Mercati finanziari e valore degli investimenti

Mercati finanziari e valore degli investimenti 7 Mercati finanziari e valore degli investimenti Problemi teorici. Nei mercati finanziari vengono vendute e acquistate attività. Attraverso tali mercati i cambiamenti nella politica del governo e le altre

Dettagli

NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE. Dott. Fabio CIGNA

NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE. Dott. Fabio CIGNA NUOVA RELAZIONE SULLA GESTIONE INDICATORI FINANZIARI DI RISULTATO Dott. Fabio CIGNA Gli indicatori di risultato finanziari: Stato Patrimoniale e Conto Economico riclassificati Analisi degli indicatori

Dettagli

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda I concetti di capitale in economia aziendale; Metodi alternativi a confronto; Casi di studio ed applicazioni pratiche I concetti

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci

INDICE. Pagina 1 di 11 Economia e gestione delle aziende ristorative 2 Selezione a cura di Marcello Sanci INDICE LA GESTIONE FINANZIARIA DELLE IMPRESE RISTORATIVE... 2 Il fabbisogno finanziario:concetto e problematiche... 3 Definizione di fabbisogno finanziario... 3 Le fonti di finanziamento... 3 Scelta tra

Dettagli

03. Il Modello Gestionale per Processi

03. Il Modello Gestionale per Processi 03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma

Dettagli

Il razionamento del credito

Il razionamento del credito Corso interfacoltà in Economia Politica economica e finanza Modulo in Teoria e politica monetaria Il razionamento del credito Giovanni Di Bartolomeo gdibartolomeo@unite.it Razionamento del credito Razionamento

Dettagli