Risvolti tecnico-normativi. normativi nell ambito delle colture minori. Mauro De Paoli Piera De Pauli Servizio Fitosanitario e Chimico
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- Margherita Carraro
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1 Risvolti tecnico-normativi normativi nell ambito delle colture minori Mauro De Paoli Piera De Pauli Servizio Fitosanitario e Chimico
2 Classificazione minori un consumo medio giornaliero inferiore a 7,5 g per un uomo di 60 kg una estensione di coltivazione minore di ha ed una produzione inferiore a t per anno
3 Classificazione minori Tale classificazione non si basa su considerazioni di carattere botanico ma è esclusivamente destinata alla valutazione e fissazione dei residui di prodotti fitosanitari
4 MINORI solo di nome 30% della ortofrutticola italiana colture maggiori per zone specifiche di coltivazione (es. carciofo in Sardegna) prodotti tipici italiani (IGP, DOC, ecc.) Colture ad alto reddito per unità di superficie
5 Elenco delle colture minori Ogni paese è stato invitato, nella Direttiva 91/414 a stilare l elenco delle proprie colture minori. L Italia ha ottemperato a tale richiesta con il D.M. 16/9/99
6 Perché esiste un problema colture minori?
7 Le cause del problema Il problema di Revisione Europea I Costi di sviluppo di un agrofarmaco
8 Direttiva 91/414/CEE L impatto della revisione europea L uscita dal mercato di numerosi prodotti con ampia gamma di colture in etichetta (es. insetticidi: azinfosmetile, carbaril, diazinone, fenitrotion, quinalfos, ) Nel caso delle colture minori non sono stati sostituiti, con conseguente impoverimento dei mezzi di difesa Limitazioni nel numero di colture autorizzate o nelle modalità di impiego Molte revoche sono avvenute per la mancanza di interesse da parte delle industrie a sostenere i prodotti in fase di revisione
9 Costi di sviluppo di un agrofarmaco
10 Impatti sulle colture non in etichetta Mancanza di mezzi di lotta Utilizzo illecito di prodotti non registrati Irregolarità nei residui anche per valori superiori al limite di rivelabilità strumentale Abbandono della coltura Danni economici
11 Gli attori coinvolti con i Servizi fitosanitari, nell indicare colture e problemi legati alle carenze Regioni Ministeri Agricoltura e Salute nel coordinamento politico e nel supportare procedure dedicate Organizzazioni dei produttori nell indicare necessità e priorità colture minori CRA-PAV nel coordinamento tecnico, insieme al comitato tecnico scientifico nel valutare le indicazioni pianificare ed organizzare gli studi nel supportare le iniziative di estensione di impiego Industrie Centri di Saggio Nella conduzione di Studi In campo e residui in BPL
12 Prodotti da candidare all estensione prodotti non in fase di revisione comunitaria prodotti che le industrie intendono sostenere nel tempo prodotti di industrie la cui politica sia quella di sostegno alle colture minori prodotti di recente comparsa sul mercato prodotti a basso impatto ambientale prodotti a basso rischio resistenza, o, in alternativa, prodotti per i quali sia possibile mettere in atto strategie anti-resistenza
13 I requisiti per la registrazione Accordo con l industria proprietaria del prodotto Prove efficacia necessarie se non vi sono dati sulla medesima avvesità sulla corrispondente coltura maggiore Prove residui necessarie (almeno 4) se non vi sono dati sulla coltura maggiore da cui estrapolare Applicazione dei protocolli di prova GFP e GLP Esecuzione delle prove in collaborazione con un Centro di Saggio riconosciuto a livello ministeriale Domanda di estensione di impiego Valutata c/o Ministero Salute
14 Il nuovo regolamento (CE) 1107/2009 Aumentare la libera circolazione dei Prodotti Fitosanitari sicuri all interno della Comunità europea garantirne una corretta disponibilità in tutti gli Stati membri Stabilire criteri armonizzati per: L approvazione delle sostanze attive Il rilascio delle autorizzazioni dei prodotti fitosanitari negli Stati Membri Abroga la Direttiva 91/414/CEE Abroga la Direttiva 79/117/CEE Applicabile dal 14 giugno 2011
15 Gli usi minori nel nuovo regolamento (CE) 1107/2009 Art. 3 Per uso minore si intende l uso di un prodotto fitosanitario in uno specifico Stato Membro su vegetali o prodotti vegetali che: a) non sono ampiamente diffusi in tale Stato membro (è minore la coltura); b) sono ampiamente diffusi, per far fronte ad un esigenza eccezionale in materia di protezione dei vegetali (è minore l avversità)
16 Estrapolazione dei dati Estrapolazione dei dati residui possibile dalle colture maggiori secondo specifiche linee guida (documento Lundehn) Estrapolazioni possibili: lamponi > more lattuga > simili della lattuga, spinaci, erbe fresche carota > bietola rossa, rapa e altre Non applicabile a tutte le colture minori Cavolo cappuccio, porro e carciofo necessitano di prove specifiche
17 Un problema tutto friulano rapa da brovada
18 Carenza di adeguati mezzi di lotta
19 Prove di efficacia Propachlor S-Metolachlor Metamitron Metazachlor
20 Laboratorio Fitofarmaci e Contaminanti BPL (Buone Pratiche di Laboratorio) D.Lvo n. 50 2/3/2007 La Buona Pratica di Laboratorio (BPL) definisce i principi con cui le ricerche di laboratorio (Studi) sono programmate, condotte, controllate, registrate e riportate, allo scopo di ottenere dati sperimentali di elevata qualità.
21 Prove residui Prova residui su Metazachlor
22 Altre segnalazioni della Regione FVG Lattughe e simili Botrite, Oidio, Diserbo, Sclerotinia Spinaci e simili Botrite Asparago Botrite, Fusariosi Porro Mosca minatrice
23 Grazie per l attenzione Mauro De Paoli Servizio Fitosanitario e Chimico Via Sabbatini, Pozzuolo del Friuli (UD) mauro.depaoli@ersa.fvg.it
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