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1 22 Agevolazioni Finanziarie di Luigi Esposito Consulente aziendale - Giornalista pubblicista Finanziamenti regionali Campania: al via il contratto di programma Con l articolo 2 della L.R. n. 12 del 28 novembre 2007, la Regione Campania ha istituito lo strumento di contratto di programma per sviluppare il proprio territorio e agevolare finanziariamente gli investimenti di carattere produttivo inerenti la realizzazione di nuovi impianti, di ampliamenti, di ammodernamenti, di ristrutturazioni, di riconversioni, di riattivazioni e di trasferimenti di impianti produttivi esistenti. I termini di presentazione delle domande si sono aperti lo scorso 19 giugno L esperienza nazionale Lo sviluppo del contratto di programma in Italia risale agli anni Novanta. Con l art. 1 comma 3 della legge 19 dicembre 1992 n. 488 si istituisce la misura e la sua applicazione viene estesa all intero territorio nazionale. Successivamente la limitatezza delle risorse economiche disponibili impone con la legge 662/96 art. 2 comma 203 e con la legge 196/97 art. 25 comma 3 una applicazione circoscritta alle aree depresse del paese, localizzate sia nel Centro Sud che nel Nord. In ogni caso, qualunque fosse il suo contenitore giuridico, viene sempre considerato un «contratto tra amministrazione statale, grandi imprese, consorzi di piccole e medie imprese e rappresentanze di distretti industriali, agricoli, agroalimentari e ittici per la realizzazione di interventi oggetto di programmazione negoziata nei settori industriale, del turismo, agricolo, della pesca e dell acquacoltura, al fine di attivare iniziative atte e generare significative ricadute occupazionali e caratterizzate da un elevato grado di innovatività». All inizio i soggetti responsabili dello strumento si chiamavano Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, ora Ministero per lo Sviluppo economico e sempre attuale Cipe, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica. Il primo responsabile dell istruttoria, il secondo dell esito, finché per accelerare e semplificare l iter amministrativo lo stesso Cipe con delibera n. 26 del 25 luglio 2003 snellisce i passaggi. Sulla sua reale efficacia si rimanda agli «Esiti del tavolo di ricognizione sullo stato di attuazione del contratto di programma» elaborati ad aprile del 2007 dagli stessi uffici Cipe. Dal 1994 al 2006, su 112 contratti previsti con investimenti pari a milioni di euro e agevolazioni concesse per milioni di euro, l occupazione cresceva di unità annue. Ma, come testualmente riporta l analisi, «in considerazione dell esiguità dei contratti conclusi (7) è difficile operare una valutazione generale sull intero percorso di realizzazione degli investimenti tramite lo strumento del contratto di programma». La nuova esperienza campana Nonostante l infelice esperienza nazionale, la Regione Campania, con l articolo 2 della Legge Regionale n. 12 del 28 novembre 2007, ha istituito lo strumento di contratto di programma per sviluppare il proprio territorio e agevolare finanziariamente gli investimenti. Con il decreto dirigenziale n. 217 del 17 aprile pubblicato sul BURC n. 17 del 28 aprile si sono aperti i termini di presentazione delle domande di accesso allo strumento agevolativo. Lo stanziamento complessivo è pari a ,00 euro con la ripartizione per settori d intervento riportata dalla Tavola 1. All indomani dell Attivazione del Piano di Azione per lo Sviluppo Economico Regionale - il PASER - la Regione ha predisposto dunque un piano di incentivi alle imprese di cui il contratto di programma è parte qualificante. Con il Regolamento di attuazione n. 4 del 28 novembre 2007, la

2 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 8/ Campania: al via il contratto di programma 23 Giunta ha emanato il regolamento che disciplina il funzionamento e che trova successivamente con il Disciplinare - Deliberazione n. 417 del 07 febbraio 2008 della Giunta Campana - la sua dettagliata previsione di funzionamento. Possono beneficiare degli aiuti le medie e grandi imprese, anche nella forma di società cooperative, consorzi o società consortili tra imprese di varia dimensione. L importante è che presentino un progetto da realizzare sul territorio della Campania, volto a realizzare una strategia di filiera, di distretto o di rete di imprese. Per ultimo l Avviso, che integra e completa il Disciplinare, è contenuto nel BURC n. 17 del 28 aprile Completato il quadro di riferimento normativo, dal 19 giugno 2008 è possibile presentare domanda per il contratto di programma regionale. La data finale di accettazione delle domande sarà contenuta in un apposito decreto, ma negli uffici regionali si ritiene che la misura agevolativa per le caratteristiche degli investimenti che ispira non avrà vita limitata. Soggetti ammissibili Possono beneficiare degli aiuti le medie e grandi imprese, anche nella forma di società cooperative, consorzi o società consortili tra imprese di varia dimensione. L importante è che presentino un progetto da realizzare sul territorio della Campania, volto a realizzare una strategia di filiera, di distretto o di rete di imprese. Solo nel caso di consorzi o società consortili il destinatario finale delle agevolazioni è la singola impresa mentre il soggetto consortile è coinvolto solo se presenta un proprio programma di investimento. Però, nella valutazione del progetto, gli uffici regionali valutano unitariamente il progetto in quanto riferibile ad un unica finalità di sviluppo e, dunque, in fase di elaborazione del business plan, è necessario raccordare le singole iniziative delle imprese aderenti al consorzio. In considerazione della limitata dimensione d impresa presente sul territorio, si prevede che la maggior parte dei progetti provenga proprio dalle strutture consortili. In ogni caso e similmente a simili strumenti agevolativi tutti i proponenti, al momento della presentazione della domanda, devono essere iscritto al Registro delle imprese essere nel pieno e libero esercizio dei diritti, essere in regime di contabilità ordinaria e non avere procedure concorsuali o di amministrazione controllata in atto. Se non sono in regime di contabilità ordinaria, le imprese si impegnano ad adottarne il sistema entro la data di stipula del contratto di programma. Sono ammissibili tutti i settori di attività ed anche i progetti plusettoriali, ad esclusione testuale però dei seguenti comparti: pesca e acquicoltura; costruzione navale; industria carboniera; siderurgia; fibre sintetiche; produzione primaria di prodotti agricoli (agricoltura e allevamento); Tavola 1 - Ripartizione economica per settori d intervento (Euro) Crescita e competitività ,00 Insediamenti produttivi e logistica ,00 Ricerca e innovazione ,00 Ambiente, Cultura e Turismo ,00 Risparmio energetico e fonti rinnovabili - offerta energetica ,00 Risparmio energetico e fonti rinnovabili - efficienza della domanda ,00 Formazione continua - voucher lavoratori ,00 Formazione continua - apprendistato ,00 Politiche del lavoro attive - azioni formative ,00 Politiche del lavoro attive - prevenzione disoccupazione ,00 Occupazione femminile ,00 Iniziative industriali in aree critiche ,00

3 24 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 8/ Campania: al via il contratto di programma trasformazione prodotti lattiero-caseari. Sono, viceversa, agevolati i seguenti settori ritenuti dal PASER prioritari e ad alta specializzazione: agroindustriale; biotecnologie; produzione mezzi di trasporto; aeronautico/aerospaziale; logistico. Anche se non prioritari sono poi ritenuti dal PA- SER rilevanti altri programmi quali la produzione energetica da fonti rinnovabili, il settore tessile e calzaturiero, i comparti del biomedicale, della nautica e della vela, il settore delle tecnologie dell informazione e della comunicazione - Ict - e quello delle forniture specializzate rientranti nella classificazione di Pavitt. Se questi sono i settori agevolativi, ciò non toglie che anche le imprese di restanti comparti possano presentare domanda di agevolazione. Basti considerare quelle alberghiero-turistiche, tanto importanti per il Pil regionale, che nonostante abbiano una disponibilità finanziaria di soli 55 milioni di euro possono partecipare all assegnazione delle agevolazioni finanziarie. Spese ammissibili e misura del contributo Sono finanziabili investimenti di carattere produttivo inerenti la realizzazione di nuovi impianti, di ampliamenti, di ammodernamenti, di ristrutturazioni, di riconversioni, di riattivazioni e La misura del contributo relativamente agli attivi materiali è pari al 30% in ESL per le grandi imprese, al 40% ESL per le medie imprese e al 50% ESL per le piccole imprese. Gli attivi immateriali sono inseribili nel progetto nel limite del 50% della spesa complessiva dell investimento. di trasferimenti di impianti produttivi esistenti e le agevolazioni concedibili sono costituite da un contributo in conto capitale e/o un contributo in conto interesse. In particolare, il progetto da presentare deve rientrare nel programma di investimento di carattere produttivo e trasferimento tecnologico e poi essere corredato da uno o più dei seguenti piani: programma di investimento in infrastrutture di supporto e gestione di servizi comuni; programma di ricerca e sviluppo; programma di innovazione; programma di formazione; programma di incremento occupazionale; programma di internazionalizzazione. Ciò significa che per prima cosa il contratto di programma deve prevedere spese in attivi immateriali (trasferimenti di tecnologia, acquisto di diritti di brevetto, licenze, know how) e in attivi materiali (terreni, fabbricati, impianti e macchinari). Tutti gli investimenti devono essere capitalizzati e riportati nel Registro dei cespiti ammortizzabili e le relative spese devono essere avviate all indomani della data di ricevimento della comunicazione dell ammissibilità alle agevolazioni. L acquisto degli impianti e dei macchinari può avvenire anche per locazione finanziaria. Per le pmi - piccole e medie imprese - consorziate sono ammissibili anche le spese di servizi e consulenze straordinarie e strumentali rispetto il piano presentato. È esclusa la possibilità di presentare solo spese per acquisto del suolo o dell immobile esistente o di attrezzature e macchine usate, nonché, come di rito, anche quelle inerenti le commesse interne di lavorazione. La misura del contributo relativamente agli attivi materiali è pari al 30% in ESL per le grandi imprese, al 40% ESL per le medie imprese e al 50% ESL per le piccole imprese. Gli attivi immateriali sono inseribili nel progetto nel limite del 50% della spesa complessiva dell investimento. In ogni caso il programma realizzato deve permanere sul territorio regionale per almeno cinque anni. Solo dopo aver inserito tali ordini di spese nella scheda tecnica e nel business plan allora si potrà optare per uno o più degli altri programma di investimenti sopra menzionati. Per gli investimenti in infrastrutture di supporto e gestione dei servizi comuni sono ammissibili le spese per beni immateriali e materiali nonché, per le pmi, anche quelle di consulenza. Per gli investimenti nella ricerca e sviluppo sono agevolabili le spese che riguardano i programmi

4 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 8/ Campania: al via il contratto di programma 25 sulla ricerca fondamentale (lavori sperimentali o teorici per acquisire nuove conoscenze), sulla ricerca industriale (ricerca pianificata per acquisire nuove conoscenze da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi, oppure per migliorare quelli preesistenti) e sulle attività di sviluppo precompetitivo o sperimentale (piano o progetto per realizzare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure per modificare o migliorare gli esistenti, a patto che non siano utilizzabili direttamente per applicazioni industriali o sfruttamento commerciale). I costi agevolabili sono quelli tipici della Disciplina R&S&I e solo per le pmi si applica il Regolamento PMI-R&S. Per i dettagli delle intensità di aiuto si rimanda alla Tavola 2. In ogni caso per la ricerca fondamentale l aiuto pubblico non può superare i 20 milioni di euro per impresa e per progetto, per la ricerca industriale i 10 milioni di euro e per tutti gli altri casi i 7,5 milioni di euro, sempre per impresa e per progetto. Per i programmi di innovazione si intendono le innovazioni di processo (cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature e/o nel software) o nell innovazione organizzativa (applicazione di un nuovo metodo organizzativo nella prassi commerciale, nell organizzazione del lavoro o nelle relazioni esterne dell impresa). La particolarità delle spese inerenti questo programma impone una chiara attribuzione di un capo progetto, con una specifica imputazioni di tutti i costi e con un grado di rischio aziendale insito nell adozione dell innovazione. Per queste spese l intensità massima di aiuto previsto va dal 15% per le grandi imprese al 25% per le medie, fino al 35% per quelle di piccola dimensione. Per il programma di formazione sono agevolabili le spese imputabili alla formazione specifica di un dipendente oppure alla formazione generale dei lavoratori dell impresa partecipante. Rientrano nel progetto i costi dei docenti, le spese di trasferta dei dipendenti, l acquisto di materiali e forniture utili e strumentali e la quota parte dei costi del personale che segue il piano formativo. Si consiglia una ripartizione di spesa assai dettagliata, trasparente e come sempre completamente documentata. Le intensità massime di aiuto nella formazione specifica sono pari al 35% per le grandi imprese e al 45% per le pmi, mentre per la formazione generale sono rispettivamente pari al 60% e all 80%. Solo se sono coinvolti soggetti svantaggiati allora le intensità crescono di dieci punti percentuali. Il programma di incremento occupazionale consiste nell incremento netto del numero dei dipendenti rispetto alla media degli ultimi dodici mesi e stabili per almeno tre anni per le grandi imprese e due anni per le pmi. Per beneficiare di questo contributo gli assunti non devono aver mai lavorato prima o devono aver perso o in procinto di perdere la precedente occupazione o essere in cassa integrazione. La spesa ammissibile è la retribuzione lorda accresciuta dei contributi di sicurezza obbligatori e l aiuto erogabile è pari al 30% dei costi del progetto e solo per le pmi arriva al 45%. Per il programma d investimento inerente l internazionalizzazione gli aiuti sono concessi seguendo la regola del de minimis. Le azioni ammissibili riguardano la partecipazione alle fiere e ai workshop internazionali - incluso spese per stand, per il materiale promozionale, per un interprete durante la fiera e i costi di viaggio, vitto e alloggio per massimo due dipendenti ed un consulente esterno, le attività di pre scouting, business scouting e matchmaking - studi di set- Tavola 2 - I dettagli delle intensità d aiuto per gli investimenti in ricerca e sviluppo Piccola impresa Media impresa Grande impresa Ricerca fondamentale 100% 100% 100% Ricerca industriale 70% 60% 50% Ricerca industriale in presenza di collaborazione tra grandi imprese o fra una impresa e un organismo di ricerca e sempre con diffusione dei risultati. 80% 75% 65% Sviluppo sperimentale 45% 35% 25% Sviluppo sperimentale in presenza di collaborazione tra grandi imprese o fra una impresa e un organismo di ricerca e sempre con diffusione dei risultati. 60% 50% 40%

5 26 Ipsoa - Finanziamenti su misura News, 8/ Campania: al via il contratto di programma tore, ricerca partner, consulenze specialistiche e spese viaggio, vitto e alloggio -, i piani di marketing - studi di mercato - e la progettazione grafica e la registrazione dei brand. Per le fiere e i workshop la misura massima dell imputazione Per il programma d investimento inerente l internazionalizzazione, gli aiuti sono concessi seguendo la regola del de minimis. Le azioni ammissibili riguardano la partecipazione alle fiere e ai workshop internazionali, le attività di pre scouting, business scouting e matchmaking, i piani di marketing e la progettazione grafica e la registrazione dei brand. delle spese è pari al 40% dei costi aggiuntivi, per le azioni di pre scouting, business scouting e matchmaking è pari al 30% dei servizi e per i piani di marketing il 20% dei servizi. Per ultimo ci sono gli eventuali aiuti per programmi per il salvataggio e di rilancio di imprese in difficoltà che entro sei mesi vogliono analizzare le origini della difficoltà e predisporre un idoneo piano di ristrutturazione. Attraverso la ristrutturazione, la cessione o la diversificazione dell attività, l impresa mira a ripristinare le condizioni di redditività aziendale. Il regime di aiuti alla ristrutturazione delle pmi è subordinata all approvazione preliminare da parte degli uffici regionali del piano di ristrutturazione. Modalità operative Nella predisposizione della domanda agevolativa le imprese devono apportare mezzi propri per almeno il 25% del valore dell investimento ammesso a contributo, sotto forma di aumenti di capitale sociale e/o conferimento dei soci in conto aumento del capitale stesso deliberati dagli organi sociali entro la prima erogazione dei contributi e regolarmente versati a partire dall avvio dell investimento. Il contratto di programma che il proponente deve consegnare all amministrazione regionale consiste nella redazione della domanda secondo l allegato numero 1, nella scheda tecnica di cui l allegato numero 2, nel piano progettuale con gli annessi dettagliati documenti e nell impegno di almeno un istituto di credito, società di investimento o società finanziaria a finanziare i singoli investimenti attraverso un finanziamento a medio e lungo termine ovvero con partecipazione temporanea al capitale in misura non inferiore al 25% del valore dell investimento. Il piano progettuale, cioè il business plan, presenta nel Disciplinare - articolo 19 comma 4 - una sua struttura definita che occorre sempre pedissequamente seguire. Nel caso di un Consorzio va consegnato la scheda tecnica, il business plan e gli allegati documenti per ciascuna impresa consorziata partecipante al progetto, mentre per il Consorzio proponente oltre alla domanda di cui all allegato numero 1 occorre presentare la scheda tecnica e gli allegati documenti costitutivi. Il business plan del Consorzio è previsto solo se presenta un suo autonomo programma d investimento. Dopo aver consegnato i documenti si avvia la complessa procedura prevista per questo contratto di programma. Cinque le fasi di lavoro: 1) fase di accesso; 2) fase di istruttoria di ammissibilità; 3) fase di valutazione; 4) fase di negoziazione del contratto; 5) fase di approvazione e stipula del contratto. La più delicata è naturalmente quella di valutazione, durante la quale la commissione, analizzando il progetto presentato, valuterà l efficacia in termini di sviluppo della strategia di filiera, di distretto o di rete di imprese. Nella successiva fase di negoziazione del contratto, i rapporti tra il proponente e gli uffici regionali determineranno le condizioni di stipula e, dunque, è assai conveniente per l impresa predisporre una squadra che abbia in un abile negoziatore il suo punto di forza. Il contratto di programma della Regione Campania si pone quindi l ambizioso obiettivo dello sviluppo economico attraverso la negoziazione dei differenti interessi in campo. Da una parte l ente pubblico che ha il compito di sviluppare il tessuto economico mirando all interesse diffuso, dall altro la grande impresa o il consorzio di imprese che puntano a redditivizzare nel minor tempo possibile i propri investimenti. Dall incrocio tra le due spinte, nel suo punto ritenuto ottimale per entrambi gli attori, si stipula il contratto di programma.

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