Il costruttivismo a fondamento delle comunità di pratica di Caterina Cangià

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1 Il costruttivismo a fondamento delle comunità di pratica di Caterina Cangià Una case history Eccoli gli alunni. Alcuni a grappolo attorno ai computer, altri discutono con convinzione e altri ancora correggono fogli di appunti. I ragazzi della classe 3 a A di un liceo della Brianza stanno preparando, da mettere sul loro blog di classe e sulla rete sociale della scuola, una discussione con prove e dibattito aperto dal titolo: Evoluzionismo e genetica delle popolazioni. La relazione tratterà di Darwin e della teoria evoluzionistica, delle basi genetiche dell evoluzione, della selezione naturale e mantenimento della variabilità, dei tipi di selezione e, infine, dell origine della specie e dei modelli evoluzionistici. Siamo nel 2009 e si celebra il grande bicentenario della nascita di Charles Darwin. Nel progetto, con la docente di biologia, è coinvolto don Mauro, l insegnante di religione, perché si desidera far costruire ai ragazzi la ricerca nella giusta prospettiva. I libri consultati sono stati tanti. Non ultimi: Non litigare con Darwin. Chiesa ed evoluzionismo, di Alberto Piola, per i tipi delle Paoline, dell anno in corso e, con l aiuto del professore di francese, si è consultato anche Darwin et l'évolution expliquée à nos petits-enfants, di Pascal Picq, per i tipi dell editrice Seuil, del E i siti consultati sono stati tanti. Da wikipedia a Encarta passando per la Britannica, per citare le enciclopedia. Poi il sito Explora.rai.it, la pagina web e numerose altre. La grande fortuna per la classe è stata la notizia sul ritrovamento dei resti di Ardi, notizia divulgata il 2 ottobre È così si studia, è così che si costruisce la conoscenza ha dichiarato, entusiasta, l insegnante di biologia quando ha comunicato alla classe la notizia. I giorni di costruzione della ricerca, fitti fitti di impegni, sono ormai al loro traguardo. I ragazzi sono soddisfatti. Il più vivace, con un sorriso che brilla per via dell apparecchio, grida: Siamo pronti, vediamo chi osa attaccarci adesso. I docenti di biologia e di religione, cuore di tutta questa animazione, sanno di aver messo in pratica il costruttivismo. Lasciamo a loro la parola. Due righe di teoria A fondamento di tutta l attività didattica c è una robusta teoria dell apprendimento chiamata costruttivismo e alla base del costruttivismo c è l affermazione che la mente umana «è un sistema complesso di elaborazione delle informazioni [dove] ogni nuovo dato viene incorporato e integrato nelle strutture preesistenti che sono pertanto arricchite, modificate, ristrutturate anche radicalmente dalle nuove informazioni» (Mason, 2006, 32). La teoria sottolinea il carattere dinamico dell acquisizione della conoscenza che procede per arricchimento e per revisione e sottolinea soprattutto il ruolo attivo del soggetto che elabora e trasforma le informazioni. Il costruttivismo è considerato un approccio nel quale convergono prospettive sulla percezione, sulla memoria, sul linguaggio, sull apprendimento e, quindi, sull insegnamento. 1

2 Prospettive tutte concordi nel ritenere che i prodotti di questi processi sono da considerare come esito finale non solo dell azione delle stimolazioni esterne, ma soprattutto dell intensa elaborazione costruttiva della mente. Una frase, questa, che non merita solo l uso delle maiuscolo, ma che va evidenziata con i lampi: l apprendimento come esito finale dell intensa elaborazione costruttiva della mente. Nella comunità degli autori che si riconoscono nella prospettiva costruttivista esiste un accordo a proposito dell acquisizione della conoscenza, vista come processo di costruzione e trasformazione. Chi apprende non accumula nuove informazioni, ma le elabora usando la conoscenza che già possiede. Chi apprende, inoltre, usa le proprie abilità metacognitive per stabilire gli obiettivi di apprendimento. L autoregolazione del proprio apprendimento è un fattore chiave per avere successo. Le occasioni o situazioni di apprendimento devono, di preferenza, essere simili a quelle della vita reale. Più sono simili, maggiore è la probabilità che si verifichi un buon transfer di conoscenza. Ecco la ragione della gioia dell insegnante di biologia alla notizia della scoperta dell Ardipithecus Ramidus (Ardi) del 2 ottobre 2009: la realtà inglobata all interno della ricerca e della scuola. Un altro punto di accordo fra i teorici del costruttivismo riguarda la negoziazione e l interazione sociale, che costituiscono un fattore importante nel processo di acquisizione della conoscenza perché consentono a chi apprende di mettere a confronto in modo costruttivo il proprio sapere con quello di altri. E su questo si fonda il lavoro cooperativo dei ragazzi della 3 a A del citato liceo della Brianza. I modelli sviluppati a partire da queste convinzioni sono, primo: la community of learners o comunità di pratica, che «pone al centro pratiche e conoscenze condivise e l apprendimento si identifica con il processo di appartenenza alla comunità; dopo estese opportunità di praticare le attività comuni, i novizi cominciano gradualmente a comportarsi e a pensare come esperti; essi muovono da una partecipazione periferica ad una più centrale (partecipazione periferica legittimata). L apprendimento non ha solo una valenza individuale, ma assume il carattere di una graduale affiliazione». (Bonaiuti et. al., 2007, 49). L assunto che sta alla base di una comunità di pratica è la sua facoltà di proporsi obiettivi e adottare metodologie allo stesso modo di quanto fa una comunità scientifica, ovvero produrre attivamente conoscenze e perfezionare strategie di apprendimento e di investigazione scientifica. La comunità di pratica è animata dalla collaborazione e dalla cooperazione (Ligorio, 1995). Il secondo modello è quello dell apprendistato cognitivo o cognitive apprenticeship. Rivolgendo particolare attenzione allo sviluppo delle abilità cognitive, questo modello (Collins et al, 1995) rielabora alcuni aspetti dell insegnamento che si svolgeva in passato nelle botteghe artigiane nel quale un maestro tendeva a rendere l allievo sempre più capace guidandolo fino al raggiungimento dell autonomia e indipendenza nell esecuzione di un dato lavoro. L apprendistato cognitivo si articola in alcune tappe mutuati dall apprendimento tradizionale. La tappa del modeling (o modellamento), durante la quale l allievo / apprendista osserva il comportamento esperto del 2

3 maestro che poi imita; la tappa dello scaffolding (o creazione di impalcature), durante la quale il maestro offre un supporto all allievo mentre esegue il compito; la terza è il fading o scomparsa del maestro il quale riduce gradualmente il supporto offerto all allievo lasciandogli spazi sempre più grandi di autonomia e responsabilità e infine la tappa del coaching o allenamento durante la quale il maestro è un punto di riferimento per l allievo per la durata dell intera esperienza di apprendimento, attraverso l offerta di suggerimenti e sostegno, dirigendo l attenzione su aspetti particolari e fornendo feedback. Il terzo modello è quello degli ambienti di apprendimento sostenuti dal computer. La trasposizione del punto di vista costruttivista dell apprendimento nei contesti educativi è oggi validamente sostenuta dallo sviluppo delle Nuove Tecnologie che consentono l accesso indipendente anche se con l aiuto di un adulto mediatore alla conoscenza, e consentono soprattutto la personalizzazione dell apprendimento. Non va inoltre dimenticato il controllo del processo, che sta spesso nelle mani dell alunno, in particolare quando il compito è stato sufficientemente appreso. Merita attenzione la posizione di Seymour Papert, studioso dell uso del computer per l apprendimento da parte dei bambini e dei ragazzi. Papert parla di costruzionismo sociale (Papert, 1993), basato sull assunto che l acquisizione della conoscenza avviene tramite un processo di attiva costruzione da parte degli individui o delle comunità sociali. Il costruzionismo sociale è una prospettiva che include sia gli aspetti individuali che sociali di costruzione della conoscenza. La frase-slogan di Papert e del gruppo di ricercatori che con lui collabora al MIT è: learning by making, per indicare che il processo di apprendimento, lungi dal ridursi alla sola costruzione di strutture di conoscenza, matura verso ulteriori traguardi se viene facilitato dal contesto. E in questo contesto Papert assegna una funzione critica al computer, visto innanzitutto come strumento di guida e di supporto per il principiante man mano che intraprende compiti complessi emulando processi e comportamenti tipici di un esperto. Per tale ragione svolge la funzione di facilitare i processi cognitivi e, di conseguenza, aiutare a costruire la comprensione. In secondo luogo, il computer è uno strumento utile per pensare, per sviluppare l intuizione e far nascere nuove idee, per implementare progetti. In pratica, come? Costruttivismo nelle nostre classi Niente come il costruttivismo per insegnare il lavoro collaborativo e per dare il gusto della ricerca e dell apprendimento. Il docente può partire dal cuore del programma, ma deve, per prima cosa, formare il gruppo che si fonda sull aiuto reciproco, sulla discussione e sul cooperative learning. La classe è un gruppo in apprendimento, è un campo di relazioni che si prefigge di crescere nell apprendimento mettendo a frutto le risorse di tutti a favore di ogni singolo membro del gruppo. Diciamo con chiarezza ai nostri ragazzi che la classe deve essere caratterizzata da: - costruzione e non riproduzione del sapere 3

4 - presenza di norme che facilitano la cooperazione quali il rispetto per il pensiero dell altro, la ricerca della verità, il confronto e la critica - proposta di più di una pista percorribile per raggiungere la soluzione - autodeterminazione del percorso da parte dei ragazzi, anche se ciò implica un lavoro più impegnativo - esercizio di pratiche riflessive e meta cognitive del tipo: Come siamo arrivati qui? ; Quale processo abbiamo messo in moto? - uso della tecnologia offline e online Con la chiarezza da parte nostra non deve mancare anche la strutturazione dell attività didattica prima, durante e dopo. Noi, prima di dare il via all attività, la progettiamo in modo dettagliato anche se flessibile, prepariamo con cura i materiali e le indicazioni su come procedere, decidiamo come verranno costituiti i gruppi e presentiamo le griglie con le quali verranno valutati sia gli apprendimenti che le produzioni e le relazioni all interno dei singoli gruppi. Durante l attività, va da sé che la regia è nostra, regia che si manifesta attraverso la spiegazione che deve far conoscere agli studenti gli obiettivi da raggiungere, il compito da svolgere e le procedure da utilizzare; poi va tenuta alta la motivazione che crea aspettativa e mantiene in vita l entusiasmo; verifichiamo in seguito la comprensione degli studenti, illustriamo i criteri di valutazione, strutturiamo l interdipendenza positiva nei gruppi, forniamo ulteriori spiegazioni senza però sostituirci agli studenti e finalmente operiamo un continuo monitoraggio dell interazione fra i gruppi. Dopo l attività tocca a noi raccogliere dati sia sui processi attivati dai vari gruppi sia sugli apprendimenti degli studenti. In seguito si svolge la tappa di feedback agli studenti sui dati raccolti, di discussione sul lavoro svolto con focus sugli obiettivi per farli puntare al miglioramento dell attività. Tutto questo lavoro dopo si propone di mettere in moto la meta cognizione. Spunti di didattica costruttivista si trovano all URL: Grande successo ha avuto la 3 a A di quel liceo della Brianza con la sua ricerca. Il blog e la rete sociale sono ora frequentatissimi. Davvero ci vuole una didattica costruttivista alla base delle pratiche sociali online. Questo è il fondamento e la radice della partecipazione e della condivisione delle conoscenze. Di più. Della costruzione del sapere. Questo modo di insegnare e di apprendere diventerà poi modo di vivere. Sono cose che restano. Eccome. Per saperne di più Bonaiuti G., Calvani A., Fondamenti di didattica. Teoria e prassi dei dispositivi formativi, Carocci Editore, Roma Collins A., Brown S.J., Newman S.E., Cognitive Apprenticeship: Teaching the Crafts of Reading, Writing and Mathematics, in L.B. Resnick (a cura di), Knowing, Learning and Instruction, Erlbaum, Hillsdale (NJ),

5 Ligorio M. B., Le Community of Learners, in Calvani A., Varisco B.M. (a cura di), Costruire/decostruire significati. Ipertesti, micromondi e orizzonti formativi, Cleup, Padova Lodrini T. (a cura di), Didattica costruttivista e ipermedia, Milano, Franco Angeli Mason, L., Psicologia dell apprendimento e dell istruzione, Il Mulino, Bologna Papert S., The Children s Machine: Rethinking School in the Age of the Computer, Basic Books. New York (NY) Rivoltella P., Costruttivismo e pragmatica della comunicazione online. Socialità e didattica in internet, Trento, Erickson

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