CIRCOLARE IL MUSÉE DE LA VISITATION A MOULINS

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1 N. 25 Aprile 2010 CIRCOLARE Fondata nel 1997 e pubblicata semestralmente dalla Commissione Internazionale per gli Studi Salesiani (ICSS) degli Oblati di S. Francesco di Sales Una celebrazione del patrimonio visitandino IL MUSÉE DE LA VISITATION A MOULINS La città di Moulins (a circa due ore e mezza di macchina da Lione) è la sede, in ordine di tempo, del terzo monastero della Visitazione (il primo fu ovviamente Annecy nel 1610 e il secondo Lione nel 1615). La fondazione di Moulins avvenne, nonostante incredibili contrarietà, il 25 agosto 1616 ad opera di Madre Giovanna Carlotta di Bréchard ( ), una delle prime tre visitandine di Annecy. Insieme a quella di Lione, essa preparò la via per l espansione dell Ordine nella Francia centrale e in direzione nord e ovest verso la capitale più importante, Parigi 1. È a Moulins che morì il 13 dicembre 1641 S. Giovanna Francesca di Chantal ( ), sulle cui spalle gravava l intera responsabilità del nascente Ordine e del suo prodigioso sviluppo dopo la morte di S. Francesco di Sales ( ). Oggi Moulins vanta non solo uno storico monastero della Visitazione, ma lo splendido Musée de la Visitation (Museo della Visitazione) nato con lo scopo di conservare il patrimonio storico e culturale dell Ordine che quest anno celebra il 400 anniversario della sua fondazione. Nel 1990 la Visitazione di Moulins sembrava destinata a chiudere (cosa poi evitata) e un amico della comunità, il sig. Gérard Picaud, promise alla superiora madre Françoise-BernaFigura 1. Museo della Visitazione, Moulins (Francia). Esterno deldette Lara di conservare la memoria della presenza l edificio del XV secolo che ospita la collezione permanente. Il mudell Ordine a Moulins. A questo scopo, il sig. Picaud seo ha lo scopo di conservare il patrimonio storico e culturale dell Ordine della Visitazione che quest anno celebra il 400 anniversarioriuscì a procurarsi nel Musée Bourbonnais uno spazio della sua fondazione. Nella città di Moulins, il 25 agosto 1616, nono-da dedicare all Ordine della Visitazione a Moulins. stante incredibili contrarietà, fu fondato il terzo monastero della Visitazione (il primo era, naturalmente, quello di Annecy, del 1610, il secondo quello di Lione del 1615) da Madre Giovanna Carlotta di Bréchard ( ), una delle prime tre visitandine di Annecy. Fu a Moulins che il 13 dicembre 1641 morì S. Giovanna Francesca di Chantal ( ), sulle cui spalle gravava l intera responsabilità del nascente Ordine e del suo prodigioso sviluppo dopo la morte di S. Francesco di Sales ( ). 1 Tutte le fotografie che illustrano questo articolo sono state gentilmente concesse dal Musée de la Visitation. E. Stopp, Madame de Chantal: Portrait of a Saint (Madame di Chantal: ritratto di una santa) (Westminster, Md: Newmann Press, 1963), 165.

2 Con l aiuto di una dozzina di monasteri, il sig. Picaud raccolse 602 oggetti: oggetti appartenuti ai fondatori della Visitazione, Francesco di Sales e Madre di Chantal, e loro reliquie, libri rari, quadri e sculture, oggetti di devozione, paramenti liturgici. L esposizione permanente, Regard sur la Visitation (Sguardo sulla Visitazione), occupava tre sale del Musée Bourbonnais, aperto l 11 dicembre Col passare del tempo la collezione ha continuato a crescere grazie all apporto di ottantasette monasteri della Visitazione, situati in diciannove nazioni d Europa, delle Americhe e dell Asia (Libano), che hanno acconsentito a conservare il loro patrimonio artistico a Moulins. Attualmente il numero degli oggetti depositati supera i 6500 pezzi che danno testimonianza della spiritualità, della vita comune e della creatività visitandine. La rapida e considerevole crescita della collezione ha portato il sig. Picaud a riconsiderarne la conservazione e la presentazione. Nel 2000 l esposizione permanente fu ampliata con due nuove sale e furono aumentate le misure di sicurezza per poter mettere in mostra una notevole collezione di preziosi oggetti liturgici (calici, ostensori, reliquiari, ecc.). Nel gennaio 2005, il Musée Bourbonnais divenne Musée de la Visitation, con il sig. Picaud come suo fondatore e direttore. Alcuni mesi dopo, nel maggio 2005, l associazione Regard sur la Visitation ricevette l approvazione della S. Sede tramite la Commissione Pontificia per i Beni Culturali della ChieFigura 2. Museo della Visitazione. Moulins (Francia). Scala del sa. XVIII secolo nel cortile interno. Situata in edifici del XV e XVII secolo, restaurati per permettere l installazione di impianti per il controllo climatico, per l illuminazione e la sicurezza, la collezione del Musée de la Visitation invita i visitatori ad entrare nell affascinante mondo della vita monastica visitandina che fino ad oggi è rimasto relativamente sconosciuto. Dal 2005, la collezione permanente è esposta in un edificio a cinque piani, nella piazza dell Ancien Palais (Figure 1-3). A partire dal 2007, un importante esposizione tematica è stata allestita nell Hôtel Demoret (Figura 4). Nel 2007: Splendeurs dévoilées: Cinq siècles d art à la Visitation (Splendori svelati: cinque secoli d arte alla Visitazione) ha presentato i tesori più belli e rari del museo. Nel 2008 Fastes et exubérance pour les saints de la Visitation (Fasti ed esuberanza per i santi della Visitazione) era centrata sulle celebrazioni civili, religiose e popolari avvenute in occasione della beatificazione e della canonizzazione di S. Francesco di Sales (1661, 1665), di S. Giovanna Francesca di Chantal (1751, 1767) e di S. Margherita Maria Alacoque (1864, 1920). Nel 2009, De fleurs en aiguille: l art de la broderie chez les visitandines (Fiori ad ago: l arte del ricamo presso le visitandine) esponeva 300 magnifici lavori di ricamo eseguiti dalle visitandine, come paramenti, paliotti e oggetti devozionali. Ogni esposizione è stata accompagnata da un fine catalogo con abbondanti illustrazioni a colori, preparato dal sig. Picaud e dai suoi collaboratori, Jean Foisselon e Danièle Véron-Denise, e pubblicato dalla casa editrice parigina Somogy éditions d art. Per il quarto centenario dell Ordine nel 2010, il Musée de la Visitation sta preparando l esposizione Au coeur de la Visitation: Trésors de la vie monastique en Europe (Al cuore della Visitazione: tesori della vita monastica in Europa), che metterà in risalto l espansione geografica e l influenza culturale dell Ordine alla luce della collezione senza uguali del museo. Questa esposizione, la cui apertura è programmata per venerdì 7 maggio 2010, continuerà fino al 24 dicembre In contemporanea a questa esposizione sono programmate visite alle sale guidate dagli organizzatori (i sigg.i Picaud e Foisselon), un simposio internazionale sull arte e la storia della Visitazione (22-23 ottobre 2010) e una serie di celebrazioni liturgiche alla Visitazione di Moulins. Lo spazio a nostra disposizione ci consente di considerare solamente alcuni oggetti della straordinaria collezione del Musée de la Visitation, che è una vera festa per gli occhi e per lo spirito. Per la prima volta dalla sua pubblicazione nel 1997, la ICSS Newsletter offre in questo suo 25 numero un campionario di opere 2

3 d arte a colori nelle pagine Il contesto di questi oggetti è la macro-narrazione dei 400 anni di storia dell Ordine della Visitazione; ogni oggetto apre una finestra su un episodio di questa storia. I. Emblemi ricamati e dipinti in occasione dei festeggiamenti solenni per la beatificazione e per la canonizzazione di S. Francesco di Sales a Nantes e a Marsiglia Versione ricamata dell incisione dell Emblema IV, Una trias praeponderat orbi, c. 1662, di Adrien Gambart, La vie symbolique du Bienheureux François de Sales (Parigi, 1664). Versione dipinta su cartone dell Emblema XXX, Miscuit utile dulci, c. 1666, di Adrien Gambart, La vie symbolique du Bienheureux François de Sales (Parigi, 1664) Subito dopo la morte di Francesco nel 1622, Madre di Chantal e la Visitazione si dedicarono alla promozione della causa di canonizzazione del santo vescovo. Dopo la morte di Giovanna, questo progetto fu preso in mano dalla segretaria e biografa della Santa, Madre Françoise-Madeleine de Chaugy ( ). Madre de Chaugy, con un coraggio che giunse all eroismo, superò una moltitudine di problemi complessi per portare a termine la beatificazione e la canonizzazione di Francesco. Il suo ardente impegno per promuovere la causa del Santo le procurò grande sofferenza, poiché incorse nella rabbia di un successore di Francesco, Jean d Arenthon (vescovo di Ginevra-Annecy, ), che la fece deporre come superiora di Annecy e la esiliò (fu successivamente discolpata e rimessa in carica) perché riteneva che si assumesse responsabilità eccessive come donna e religiosa con il suo coinvolgimento nella causa2. Tra le molte iniziative realizzate dalla Visitazione per preparare la via alla canonizzazione di Francesco vi fu la pubblicazione da parte del Secondo monastero di Parigi (fondato nel 1626), nel faubourg saint-jacques, di una magnifica edizione di consultazione in folio dei suoi scritti, arricchita, come la sua pagina di copertina dichiara, con emblemi e figure simboliche (Emblèmes & Figures Symboliques). Questo volume aprì la strada alla comprensione emblematica degli scritti di Francesco che è stato descritto come persona dall abito mentale emblematico 3 un approccio che in questo modo la Visitazione promosse pubblicamente e ufficialmente. Come afferma l introduzione del libro, gli emblemi e i simboli dello stesso sono tratti per la maggior parte dalle immagini e dai paragoni dell autore. E, come in tutti i suoi scritti, non c è nulla che ridesti la pietà e l amore di Dio come queste figure e simboli (pagine senza numero). Non è una coincidenza che il contributo più noto e duraturo a questo particolare approccio all opera di Francesco si debba al confessore di questo stesso monastero, il sacerdote lazzarista Adrien Gambart ( ), che svolse questo incarico per più di tre decenni ( ). Forse Gambart collaborò a preparare l edizione del 1652 degli scritti di Francesco4, ma il suo libro degli emblemi, La vie symbolique du bienheureux François de Sales (La vita in simboli del beato Francesco di Sales) del 1664, pubblicato prima 2 Vd., per es., M.P. Burns, VSM, Françoise-Madeleine de Chaugy: Dans l ombre et la lumière de la canonisation de François de Sales, Mémoires et documents publiés par l Académie Salésienne, n. 106 [Francesca Maddalena de Chaugy : nell ombra e nella luce della canonizzazione di Francesco di Sales. Memorie e documenti pubblicati dalla Académie Salésienne, n. 106] (Annecy: Académie Salésienne, 2002). Vd. anche W.M. Wright, True and Public Knowledge : The Political, Religious, and Social Context of Jane de Chantal s Testimony for the Canonization of Francis de Sales [Conoscenza autentica e conoscenza pubblica: il contesto politico, religioso e sociale della deposizione di Giovanna di Chantal per la canonizzazione di Francesco di Sales], in Human Encounter in the Salesian Tradition: Collected Essays Commemorating the 4th Centenary of the Initial Encounter of St. Francis de Sales and St. Jane de Chantal [L incontro umano nella tradizione salesiana. Raccolta di saggi per commemorare il IV Centenario del primo incontro di S. Francesco di Sales e di S. Giovanna di Chantal] (Roma: ICSS, 2007), E. Stopp, St. Francis de Sales at Clermont College: A Jesuit Education in Sixteenth-Century Paris (S. Francesco di Sales al collegio Clermont: l educazione dei gesuiti nella Parigi del sedicesimo secolo), nel suo A Man to Heal Differences: Essays and Talks on St. Francis de Sales [Un uomo conciliatore. Saggi e conferenze su S. Francesco di Sales] (Philadelphia: Saint Joseph s Univ. Press, 1997), 23-50; orginariamente pubblicato in Salesian Studies, 6, n. 1 (Inverno 1969): Vd anche J. Chorpenning, OSFS, St. Francis de Sales s Emblematic Habit of Mind (L emblematico abito mentale di S. Francesco di Sales), ICSS Newsletter n. 19 (gen.-feb. 2007): 1-7. Per esempi concreti sul metodo emblematico di Francesco, vd. J. Chorpenning, OSFS, Francis de Sales and the Emblematic Tradition: The Palm Tree as an Allegory of St. Joseph s Virtues (Francesco di Sales e la tradizione emblematica: l albero della palma come un allegoria delle virtù di S. Giuseppe) in Emblemata Sacra: Rhétorique et herméneutique du discours sacré dans la littérature en images, ed. Ralph Dekoninck e Agnès Guiderdoni-Bruslé, Imago Figurata Studies, vol. 17 (Turnhout: Brepols, 2007), , e Francis de Sales s Emblematic Interpretation of the Death of St. Joseph (L interpretazione emblematica data da Francesco di Sales alla morte di S. Giuseppe), (Trattato dell amor di Dio, libro 7, cap. 13), in Emblematic Images and Religious Texts: Studies in Honor of G. Richard Dimler, sj (Immagini emblematiche e testi religiosi: studi in onore di G. Richard Dimler, sj), ed. P.F. Campa e P.M. Daly, Early Modern Catholicism and the Visual Arts Series, vol. 2 (Philadelphia: Saint Joseph s Univ. Press, 2010), ). 3

4 della canonizzazione del Santo avvenuta nel 1665, chiaramente la supera: spazia in una sfera molto più ampia, mostra maggiore accuratezza e conoscenza della vita e della spiritualità di Francesco oltre che una migliore padronanza dell arte della composizione emblematica. Dedicato alle visitandine del Secondo monastero di Parigi e pensato per la loro orazione, La vie symbolique du bienheureux François de Sales contiene cinquantadue emblemi che tratteggiano in modo esauriente la vita e le virtù caratteristiche del nuovo Santo attraverso una modalità all epoca molto in voga. C era un emblema per ogni settimana dell anno e ogni emblema è spiegato attraverso una meditazione, seguita da sette punti per la preghiera e l azione, uno per ogni giorno della settimana. All inizio dell età moderna, i libri di emblemi che esaltavano i santi erano molto popolari in ambito cattolico. Alcuni impiegavano una forma narrativa o biografica per presentare la vita e le virtù del santo attraverso l illustrazione di episodi tratti dalla sua vita. Al contrario Gambart ricorre alla forma simbolica, sia utilizzando molte delle immagini di Francesco, sia reinterpretando le immagini emblematiche di uso comune, per rappresentare avvenimenti della vita del Santo e le sue virtù5. Nella lettera di dedica di questo libro degli emblemi, Gambart sottolinea che questo suo metodo è fedele a quello del Santo stesso, che usa continuamente le immagini come veli o simboli delle verità e delle virtù che insegna e rende poi omaggio al modo di pensare simbolico proprio di Francesco di cui sono permeati i sermoni e gli scritti. Inoltre, secondo Gambart, il metodo di Francesco di insegnare attraverso le immagini mette in risalto la sua imitazione di Cristo che, nella sua vita pubblica e nel ministero, creava immagini e similitudini e ne autorizzava l uso e sotto il nome delle cose più familiari e comuni, [Egli] rivelava Se stesso e le Sue sublimi virtù all umanità 6. Il Musée de la Visitation possiede degli esemplari estremamente rari di parecchi emblemi di Gambart, precedenti o più o meno contemporanei alla pubblicazione di La vie symbolique du bienheureux François de Sales, che furono fatti specificamente per le solenni celebrazioni della beatificazione e della canonizzazione di Francesco nei monasteri della Visitazione di Nantes e di Marsiglia. Un emblema comprende tre elementi: (1) un immagine incisa (pictura), (2) un titolo o motto e (3) una subscriptio in forma di un breve epigramma, di un versetto biblico, di un semplice distico in rima o di un brano più lungo in prosa. Versioni ricamate delle stampe degli Emblemi IV, XXXII, XXXV di Gambart nel Musée de la Visitation mostrano che queste stampe (eseguite dall incisore fiammingo Albert Flamen [ ; attivo a Parigi dagli anni 40 del 1600]) sono circolate parecchi anni prima della pubblicazione del libro. Questi ricami che risalgono all incirca al 1662, opera soprattutto di madre Marie-Agnès d Andigné di Karmagono ( ) del monastero di Nantes (fondato nel 1630), riproducono fedelmente le stampe di Flamen. Gli annali del monastero e altri documenti indicano che gli emblemi ricamati erano usati per adornare i paramenti e le pianete create per la celebrazione prima della beatificazione e poi della canonizzazione di Francesco7. Qui è illustrato il ricamo dell Emblema IV (Figura 5). In questo disegno, una mano celeste tiene una bilancia sulla quale un cuore dentro un triangolo supera in peso il globo del mondo. Il motto dice: Una trias praeponderat orbi, L Uno in Tre ha più peso del mondo. Il triangolo è simbolo della SS. Trinità e misteriosamente il nostro cuore è plasmato come un triangolo, come ad indicare che Dio creandoci ha impresso in noi la Sua immagine e somiglianza e che noi possiamo essere felici solo in Lui. Come dice S. Agostino, il Padre della Chiesa preferito da Francesco e da lui più citato: Signore, poiché tu ci ha creati per te il nostro cuore è inquieto fino a quando non riposa in te (Confessioni, libro 1, capitolo 1). Nantes non fu l unico monastero ad utilizzare gli emblemi di Gambart per le solenni celebrazioni per l iscrizione di Francesco nel catalogo dei santi della Chiesa. Versioni dipinte su cartone di nove emblemi raffi4 Sulla edizione del 1652 delle oeuvres di Francesco, vd. A. Guiderdoni-Bruslé, Figure de la sainteté salésienne par elle-même : Rencontrer saint François de Sales en textes et en images [Come la santità salesiana ritrae se stessa : incontrare S. Francesco di Sales nei testi e nelle immagini], in Human Encounter in the Salesian Tradition [L incontro umano nella tradizione salesiana], , spec Vd. A. Guiderdoni-Bruslé, The Contexts of Adrien Gambart s Emblem Book: Literary, Cultural, Biographical, and Christological [I contesti del libro degli emblemi di Adrien Gambart: letterario, culturale, biografico e cristologico], in Adrien Gambart s Emblem Book: The Life of St. Francis de Sales in Symbols (Il libro degli emblemi di Adrien Gambart: la vita di S. Francesco di Sales in simboli), una edizione fac-simile con uno studio di E. Stopp,a cura di T. O Reilly (Philadelphia: St. Joseph s Univ. Press, 2006), 11-40, spec , 21-31, e il suo Emblems of the Saints (Emblemi dei Santi), in Emblemata Sacra: Emblem Book from the Maurits Sabbe Library, Katholieke Universiteit Leuven, cat. esp. (Philadelphia: St. Joseph s Univ. Press, 2006), 63-66; Chorpenning, Francis de Sales s Emblematic Interpretation of the Death of St. Joseph (L interpretazione emblematica della morte di S. Giuseppe in Francesco di Sales), Per la lettera di dedica di Gambart, vd. Adrien Gambart s Emblem Book (Il libro degli emblemi di Adrien Gambart), (Trad. inglese di T. O Reilly) e il fac-simile (pagine non numerate). Sull uso fatto da Gambart per i suoi emblemi delle immagini di Francesco, vd. Guiderdoni-Bruslé, Figure de la sainteté salésienne par elle-même, G. Picaud e J. Foisselon, Fastes et exubérances pour les saints de la Visitation (Fasti ed esuberanze per i santi della Visitazione), cat. esp. (Parigi: Somogy éditions d art / Moulins: Musée de la Visitation, 2008),

5 guranti le virtù di Francesco furono eseguite nel 1665 circa dalle visitandine del Secondo monastero di Marsiglia (fondato nel 1652). Questi furono appesi a delle colonne nella cappella del monastero per i festeggiamenti solenni della canonizzazione così fa familiarizzare i cittadini di Marsiglia con la spiritualità del nuovo santo. Il fatto che questi emblemi dipinti fossero su cartone indica che erano destinati a restare poco tempo. Miracolosamente sopravvissero ai secoli e alle vicissitudini della storia e furono scoperti in una cantina nel Dal 2000 si trovano nella collezione del Musée de la Visitation (ibid., 72). Il disegno dell Emblema XXX mostra un alveare con un libro appoggiato sopra e delle api che volano attorno (Figura 6). Il titolo della versione dipinta deriva dall Emblema XIII, Son aimable et gratieuse affabilité, La sua amabile e graziosa affabilità, invece che dall Emblema XXX, il cui titolo è La douceur et l utilité de ses écrits, La dolcezza e l utilità dei suoi scritti. Il motto dice Miscuit utile dulci, Egli unì la dolcezza all utile e il verso sotto il disegno: Elle renferme, elle distille/le doux, l agreable et l utile, Essa racchiude, essa distilla / il dolce, il gradevole e l utile. Prendendo in considerazione i suoi molteplici elementi, questo emblema si può interpretare così: L ape produce la dolcezza del miele e l utilità della cera ed entrambe sono doni dal cielo più che l abilità dell uomo nel fabbricare. Così era di S. Francesco di Sales, che ricevette la grazia di essere uno scrittore unita a una chiara, luminosa intelligenza e a uno stile piacevole. Egli unì un solido insegnamento e un modo attraente di esporre le cose, usando tutto per il bene del suo prossimo. L ape può succhiare il nettare dalle erbe più amare e similmente S. Francesco, rendendo il giogo soave e il carico leggero (Mt 11,30), seppe scrivere di cose ritenute difficili in modo tale che la gente era incoraggiata a farle per amore di Dio8. II. Una pianeta per i solenni festeggiamenti a Paray-le-Monial per la canonizzazione di S. Giovanna Francesca di Chantal Pianeta ricamata, realizzata nel 1768 al monastero della Visitazione di Paray-le-Monial per la canonizzazione di Madre di Chantal. La splendida esposizione del 2009 del Musée de la Visitation, De fleurs en aiguille: l art de la broderie chez les visitandines (Fiori ad ago: l arte del ricamo presso le visitandine) mostrava 300 lavori di ricamo (Figura 4). Creati nel periodo di tempo che va dal XVII alla metà del XX secolo, questi squisiti esempi di cucito e di arte del ricamo dimostrano che la Visitazione eccelleva in questo mezzo a servizio della sacra liturgia. Mentre le condizioni in cui fu fondata la Visitazione ad Annecy nel 1610 erano molto modeste 9, la graduale espansione dell Ordine nei centri urbani d Europa lo mise sempre più in grado di soddisfare alle prescrizioni della Chiesa post-tridentina riguardo alla celebrazione della liturgia nel modo più degno e solenne possibile. L importanza, data così alla bellezza delle cerimonie, delle vesti liturgiche e dei vasi sacri usati nel culto divino, era considerata come un rifiuto dell iconoclastia protestante, che i teologi, come il santo gesuita e dottore della Chiesa, Pietro Canisio ( ) collegavano al rimprovero di Giuda verso Maria Maddalena per lo spreco del costoso unguento di puro nardo per ungere i piedi di Gesù (Gv 12,3-8)10. Alla Visitazione vesti e paramenti ricamati in modo speciale furono realizzati per la celebrazione di eventi storici come la beatificazione e la canonizzazione dei fondatori e dei membri dell Ordine: per Francesco di Sales nel 1661 e nel 1665, per Giovanna di Chantal nel 1751 e nel 1767; per Margherita Maria Alacoque nel 1864 e nel 1920 e per le sette visitandine di Madrid martirizzate nel 1936, durante la guerra civile spagnola, e beatificate dal papa Giovanni Paolo II nel La festa della Visitazione, la solennità del Sacro Cuore di Gesù, l anniversario della fondazione del monastero e i giubilei dei suoi membri erano altre occasioni per le quali talvolta si realizzavano vesti e paramenti ricamati (ibid., 91). L esposizione, De fleurs en aiguille, mostrava numerosi esempi di pianete e paliotti prodotti per questi eventi e occasioni. Significativamente comprendeva anche un copritavolo ricamato con lo stemma della Visitazione al centro, attribuito alla stessa Madre di Chantal (ibid., 103). Un notevole dipinto, Visitandine al lavoro sotto la protezione celeste, del 1641, nella chiesa parrocchiale di Freneuse (Seine-Maritime, Francia) mira a mettere in risalto la dimensione spirituale dell arte del ricamo nell Ordine (Figura 7). Il dipinto è diviso in due regni: terrestre e celeste. Sulla terra, la Vergine Maria, intro8 Stopp in Adrien Gambart s Emblem Book, 109, vd. anche 75, per l Emblema XIII. Vd., per es., il racconto di E. Stopp sulle circostanze del giorno della professione delle prime visitandine (Madame de Chantal, ). 10 D. Véron-Denise, G. Picaud e J. Foisselon, De fleurs en aiguille: l art de la broderie chez les visitandines (Fiori ad ago: l arte del ricamo presso le visitandine), cat. esp. (Parigi: Somogy éditions d art / Moulins: Musée de la Visitation, 2009),

6 nizzata e incoronata, presiede una comunità visitandina impegnata in lavori di cucito e di ricamo. Nei suoi sermoni alle visitandine Francesco spesso fa riferimento a Maria come alla loro divina Maestra e Madre oltre che loro modello per la pratica delle piccole virtù caratteristiche dell Ordine 11. Per di più, secondo una lunga pia tradizione degna di rispetto, la Vergine lavorava con la conocchia e l ago nella casa di Nazareth per fare vesti alla Santa Famiglia e contribuire al suo sostentamento 12. La Vergine tiene un lungo cartiglio su cui si legge: Mes filles vos gentils ouvrages portent l image des vertus o innocens prentissage qui charment les yeux de Iesus (Figlie mie, i vostri graziosi lavori portano l immagine delle virtù o di un buon apprendistato che incantano gli occhi di Gesù). Ogni membro della comunità al lavoro è identificato con una delle piccole virtù, per es., silenzio, semplicità, umiltà, mitezza, modestia, mortificazione, povertà di spirito, ecc. La comunità al lavoro è sotto l occhio vigile e la protezione di S. Giuseppe che, nel mondo celeste, tiene il Cristo bambino e il suo attributo del bastone fiorito, simbolo della sua divina elezione come sposo di Maria e della sua verginità. Il Divino Bambino tiene un globo nella mano sinistra, mentre la destra è sollevata nell atto di benedire. Giuseppe e Gesù sono affiancati da S. Francesco di Sales (a destra) che tiene un libro, probabilmente le Costituzioni della Visitazione, e S. Agostino con il suo attributo del cuore fiammeggiante e la cui Regola fu il fondamento della Visitazione stessa. Abbiamo giù ricordato l uso di emblemi ricamati su vesti liturgiche indossate alla Visitazione di Nantes per le celebrazioni della beatificazione e della canonizzazione di Francesco. Di non minore interesse è la pianeta realizzata a Paray-le-Monial per celebrare la canonizzazione di Madre di Chantal (Figura 8). Questa pianeta, con uno sfondo avorio marezzato, fu ricamata nel 1768 da sr Marie-Thérèse de Circaud (c ) (Il ricamo fu rimosso e riportato su un nuovo sfondo da sr Jeanne-Marie Gaudrey [ ] nel 1918). Decorata elegantemente con fiori color rosa e porpora e in oro, il punto focale della pianeta è il centro della croce dove è rappresentato un altare dal quale fuoriescono delle fiamme. L ispirazione per questa immagine viene da uno dei discorsi ufficiali tenuti durante la cerimonia di beatificazione di Giovanna a Roma (1751), in cui si affermò che il cuore della nostra beata Madre era come un altare dove il fuoco del Divino Amore non cessava mai di ardere e che questo amore nel suo cuore aveva avuto le qualità che il fuoco ha al suo interno, cioè era puro, efficace e tranquillo 13. III. Madre Maria di Sales Chappuis, il Sacro Cuore di Gesù e la rifondazione della Visitazione Il Sacro Cuore di Gesù con madre Marie de Sales Chappuis, madre Françoise-Madeleine de Chaugy e S. Giovanna Francesca di Chantal (dettaglio), , miniatura su pergamena di sr Joseph de Sales Gasse ( ). L Ordine della Visitazione è sinonimo della devozione al Sacro Cuore di Gesù. La storia di come questo è avvenuto è complessa, ma è succintamente presentata da Wendy M. Wright nel suo autorevole studio della tradizione spirituale salesiana: Il linguaggio del cuore è onnipresente nella tradizione salesiana. I fondatori, Francesco di Sales e Giovanna di Chantal, lasciarono in eredità alle loro figlie una visione spirituale di un mondo dei cuori. Quando nel 1611, primo anniversario della fondazione della Visitazione, Francesco scrisse a Giovanna poteva esclamare: Veramente la nostra piccola congregazione è opera dei Cuori di Gesù e Maria. Il Salvatore morente ci ha generato dalla ferita del suo Sacro Cuore. Ma per i fondatori il cuore era prima di tutto una metafora, una immagine che dava espressione a una visione teologica e spirituale. L attuale rappresentazione visiva del Sacro Cuore di Gesù, che tanta importanza avrebbe acquistato nei circoli cattolici dei secoli successivi, era solo una piccola parte del mondo salesiano dei cuori. Tuttavia era una parte significativa. La croce d argento che ogni visitandina indossava dal momento della sua professione portava inciso al centro un cuore trafitto sormontato dalla croce papale dalla quale uscivano tre gocce. Due lettere M e A erano circondate da piccole fiamme. Al di sotto della croce c è la triplice montagna del Calvario sormontato da una palma del martirio Queste diverse rappresentazioni visive del cuore facevano parte del tessuto della vita della Visitazione e davano espressione concreta al mondo salesiano dei cuori. Sarebbe toccato a una visitandina del 11 Vd., per es., Oeuvres, ed. Annecy, IX, ; X, Vd., per es., John of Caulibus, Meditations on the Life of Christ (Meditazioni sulla vita di Cristo), tradotto e curato da F. X. Taney, sr., A. Miller, OSFS e C. M. Stallings-Taney (Asheville, N.C. : Pegasus Press, 2000), Véro-Denise e altri, De Fleurs en aiguille,

7 monastero di Paray-le-Monial del tardo diciassettesimo secolo, Margherita Maria Alacoque ( ), dare voce a una devozione completa al cuore di Gesù, una devozione che sarebbe stata accolta e si sarebbe diffusa in tutta la Chiesa cattolica14. Per diciotto mesi, dal dicembre 1673 al giugno 1675, Margherita Maria ebbe numerose rivelazioni private del Signore. La prima rivelazione avvenne nella festa di S. Giovanni l apostolo prediletto (27 dicembre 1673), colui che appoggiò il suo capo sul petto del Signore nell Ultima Cena (Gv 13,23-26). Mentre pregava davanti al SS. Sacramento, Margherita Maria sentì di essere avvolta dalla divina presenza e fu quindi fatta riposare sul petto divino di Gesù. Il Signore le disse che il Suo divin Cuore era così appassionato d amore per l umanità che le fiamme della sua ardente carità non potevano essere contenute e attraverso di lei dovevano effondersi sull umanità. Allora la giovane visitandina sperimentò un mistico scambio di cuori. Gesù le chiese il cuore, lo mise nel proprio e glielo ridiede come un ardente fiamma a forma di cuore. Questo pegno del Suo amore avrebbe anche significato una partecipazione alla Sua sofferenza; il dolore prodotto da questo scambio le sarebbe sempre rimasto ed ella sarebbe diventata una attiva mediatrice dell amore sofferente del Redentore nel mondo. Gesù allora le diede un nuovo nome, Discepola prediletta del mio Sacro Cuore. Questa prima rivelazione sarebbe stata seguita da altre tre per precisare la missione affidatale: doveva promuovere la celebrazione di una [Messa] in onore del Sacro Cuore il primo venerdì di ogni mese; incoraggiare la pratica di un ora di adorazione eucaristica la notte tra il giovedì e il venerdì in memoria dell agonia di Gesù nell Orto; e, secondo la richiesta più significativa, doveva sollecitare l istituzione di una Festa annuale del Sacro Cuore da celebrare il venerdì successivo all ottava della Festa del Corpus Domini (ibid., ). Inizialmente Margherita Maria incontrò opposizione da parte delle sue superiore e sorelle quando tentò di eseguire ciò che il Signore le aveva comandato, poiché le nuove devozioni e le esperienze spirituali straordinarie erano sospette, sia alla Visitazione che nel clima religioso dell epoca. Ma quando il padre gesuita Claudio de la Colombière ( ) divenne il confessore delle visitandine, Margherita Maria gli confidò le rivelazioni del Signore. Lui la assicurò che esse erano davvero di origine divina e le promise il proprio aiuto per dare compimento a quelle richieste. Margherita Maria fu infine nominata Maestra delle novizie e grazie a questo ruolo poté diffondere la devozione tra le suore più giovani. Nel 1686 la festa del Sacro Cuore fu celebrata per la prima volta nella cappella del monastero e due anni dopo fu costruita nel giardino del monastero una cappella dedicata al Sacro Cuore. Paray-le-Monial divenne il centro di diffusione della devozione al Sacro Cuore che si allargò agli altri monasteri della Visitazione, quindi a tutta la Francia e infine al mondo intero (ibid., ). La storia della Visitazione è presentata in una specie di stenografia visiva in una miniatura del da sr Joseph de Sales Gasse della Visitazione di Le Mans, dove prima di entrare nella vita monastica era stata educanda nella scuola del convento con le sorelle di S. Teresa di Lisieux (vd. sotto). Il Sacro Cuore con Madre Marie de Sales Chappuis, Madre Françoise-Madeleine de Chaugy e S. Giovanna Francesca di Chantal è dipinto su pergamena e appare in un Messale Romano, rilegato in cuoio e seta marezzata dal rilegatore parigino, atelier Gruel (Figura 9). In mezzo il Sacro Cuore di Gesù intronizzato tiene una croce astile nella mano sinistra e in quella di destra un globo. Dal suo Cuore circondato da spine e sormontato da una croce emanano raggi di amore verso il globo, simbolo del mondo. In primo piano, da destra a sinistra, stanno inginocchiate Madre di Chantal, con l usuale attributo del cuore infiammato, e Madre de Chaugy che tiene una penna d oca con allusione al suo ruolo di segretaria e biografa di Giovanna e di annalista della Visitazione. Madre Marie de Sales Chappuis, la Buona Madre ( ) è in piedi leggermente dietro Madre de Chaugy e tiene un libro, probabilmente il Direttorio Spirituale. Ognuna di queste visitandine ha avuto un ruolo cruciale nella storia dell Ordine, in momenti diversi. Come già detto sopra, Madre di Chantal fu la cofondatrice della Visitazione, che formò e guidò (da sola dopo la morte di Francesco) l Ordine nascente e il suo prodigioso sviluppo nei primi tre decenni della sua esistenza. Madre de Chaugy è stata definita la cerniera tra la prima generazione della Visitazione e quelle successive 15. Dotata di un vero talento letterario, ella fu la segretaria di Giovanna e i suoi scritti furono il canale at14 W.M. Wright, Heart Speaks to Heart: The Salesian Tradition, (Il cuore parla al cuore), Traditions of Christian Spirituality Series (Maryknoll: Orbis Books, 2004), M.P. Burns, VSM, Jane de Chantal and Tradition (Giovanna di Chantal e la tradizione), nel suo Friendship Forgiveness, and the Founders of the Salesian Tradition: Essays on Francis de Sales and Jane de Chantal [L amicizia, il perdono e i fondatori della tradizione salesiana. Saggi su Francesco di Sales e Giovanna di Chantal], (Stella Niagara, N.Y.: De Sales Resources Center, 2009), 59-72, spec. 68; originariamente pubblicato come Jeanne de Chantal et la 7

8 traverso il quale la vita e lo spirito di Madre di Chantal e delle prime visitandine furono conservati e trasmessi alle generazioni successive: la storia della fondazione di nuovi monasteri (preparata sotto la supervisione di Giovanna), diversi volumi di biografie delle prime sorelle (scritte in risposta a un espresso desiderio di Giovanna) e le Mémoires di Giovanna che saranno la base per tutte le successive biografie della santa (ibid.). Madre di Chantal e Madre de Chaugy erano contemporanee, mentre la Buona Madre visse in un altra epoca. Le prime due precedettero, mentre l ultima seguì di oltre un secolo le apparizioni di Paray-le-Monial e la devozione al Sacro Cuore che ne derivò. Nella storia della Visitazione, Madre Marie de Sales Chappuis si distingue per il ruolo chiave esercitato nella seconda fondazione dell Ordine dopo la Rivoluzione Francese ( ). Frequentato l educandato della Visitazione di Friburgo nella nativa Svizzera, la Buona Madre entrò in monastero nel 1811, ma vi restò solo pochi mesi a causa della nostalgia di casa. Tre anni dopo rientrò e vi rimase. Da novizia ebbe delle esperienze mistiche che ricordano quelle di Madre di Chantal e di Margherita Maria. Capì che il Signore la chiamava ad essere una apostola dello spirito salesiano nel mondo di allora. Divenne famosa per la sua profonda comprensione della dottrina salesiana e fu comunemente considerata dai suoi contemporanei come autentica interprete dello spirito salesiano. Possedeva anche una non comune capacità di governo. Agli inizi della sua vita religiosa, fu inviata a ristabilire il monastero della Visitazione di Metz, quindi divenne maestra delle novizie a Friburgo e poi si recò alla Visitazione di Troyes, fondata nel 1631 dalla seconda figlia della Visitazione, Marie-Jacqueline Favre ( ), per ripristinarvi lo spirito salesiano. Durante la Rivoluzione Francese le visitandine di Troyes erano state espulse dal loro monastero; la cappella saccheggiata e gli edifici semidistrutti e poi venduti. Nel 1807 gli edifici furono restituiti alle suore che ritornarono per riorganizzare la vita regolare. Ma il monastero presto cadde sotto l interdetto ecclesiastico a causa delle tendenze gianseniste e la vita della comunità ne fu sconvolta. Per rimettere ordine nella comunità e fondarla su basi solide, le suore richiesero come superiora Marie de Sales Chappuis. Per il resto della sua vita, ad eccezione di un intervallo di tempo durante il quale fu superiora alla Visitazione di Parigi, in rue de Vaugirard ( ), servì la comunità di Troyes, dove divenne nota come la Buona Madre 16. I due principali mezzi a cui la Buona Madre fece ricorso per ristabilire lo spirito salesiano e rifondare la Visitazione furono la devozione al Sacro Cuore, che servì come antidoto al giansenismo, e la pratica del Direttorio Spirituale di Francesco, che, dichiarava, viene dal Cuore di Dio; è stato santificato da migliaia e migliaia sono stati santificati da esso 17. La Buona Madre usò il Direttorio come altri usarono la Regola e in questo impegno non fu unica tra i suoi contemporanei impegnati, nel XIX secolo, nella rifondazione del Cattolicesimo dopo la Rivoluzione Francese e che parimenti insistevano sul potere santificante della Regola per la vita religiosa. Il fine del Direttorio, che è l unione del cuore di Dio col cuore umano in ogni momento e in ogni azione del giorno, si accorda con la visione spirituale dei fondatori della tradizione salesiana di un mondo di cuori che intrecciano tra loro rapporti reciproci, ricordando che il cuore umano batte in armonia con il Cuore di Dio quando imita il Cuore mite ed umile di Gesù (cf Mt 11,29)18. Come è stato osservato: La Buona Madre, emula dei fondatori [della tradizione salesiana], riposava sul petto di Gesù con una docile confidenza. Nei Pensées esprime in modo tutto suo questa verità. Abbandoniamoci totalmente nelle mani di Dio. Diciamo con tutto il nostro cuore: Io sono sicuro di Dio. Per quanto mi riguarda, sono davvero sicura di Lui. Questo lo posso sinceramente dichiarare. Desidero che questa certezza raggiunga il Suo Sacro Cuore e dica chiaramente e semplicemente: Io confido su Voi, senza sapere come, so solo che confido in Voi (ibid., ). tradition in Visitation et Visitandines aux XVIIe et XVIIIe siècles, Actes du Colloque d Annecy, 3-5 juin 1999 (Visitazione e visitandine nel XVII e XVIII secolo, atti del colloquio di Annecy, 3-5 giugno 1999) (Saint-Étienne: Publications de l Université de Saint-Étienne, 2001), W.M. Wright, Heart Speaks to Heart, Vd anche l importante articolo di A. Pocetto: Mary de Sales Chappuis ( ): Apostle of the Salesian Spirit (Maria di Sales Chappuis ( ): apostola dello spirito salesiano), Salesianum 71 (2009), Marie de Bellaing, VSM, Abrégé de la vie et des vertus de notre très honorée et vénérée Mère Marie de Sales Chappuis (Ristretto della vita e delle virtù della nostra onoratissima e veneratissima madre Maria di Sales Chappuis) citato in Wright, Heart Speaks to Heart, 142. Sul Direttorio Spirituale vd. anche M.P. Burns, The Origins and Development of the Spiritual Directory (Le origini e lo sviluppo del Direttorio Spirituale) nel suo Friendship Forgiveness, and the Founders of the Salesian Tradition, Wright, Heart to Heart,

9 L interiore serenità della Buona Madre qui espressa era il terreno fertile da cui attingeva la sua fiorente attività come apostola dello spirito salesiano. Questo apostolato incluse la riforma dell educandato della Visitazione di Troyes con l obiettivo di inculcare nelle educande le solide piccole virtù salesiane necessarie a donne cristiane per vivere nel mondo secondo la loro fede; la sua promozione del movimento secolare, l Associazione di S. Francesco di Sales, il suo ruolo chiave nella formazione delle Oblate di S. Francesco e nella fondazione degli Oblati di S. Francesco di Sales, e la guida spirituale di sacerdoti e vescovi secondo lo spirito salesiano (ibid., ). La Buona Madre contribuì così in non piccola parte al notevole risveglio nel XIX secolo dell interesse per la spiritualità salesiana che è stato definito come la Pentecoste salesiana 19 IV. Un dipinto del Piccolo Fiore e l Ordine della Visitazione Le Rêve de l Enfant Jésus (Il sogno di Gesù Bambino), 1894, olio su tela di S. Teresa del Bambino Gesù e del Volto Santo ( ) Teresa diede questo quadro (Figura 10), che fece agli inizi del 1894, a sua sorella Madre Agnese di Gesù (Paolina Martin), OCD, priora del Carmelo di Lisieux, (che Teresa considerava come sua seconda mamma ) il 21 gennaio, per la sua prima festa come priora. Madre Agnese inviò in seguito il dipinto a sr Marie-Aloysia Vallee, VSM, che era stata sua insegnante alla Visitazione di Le Mans. Quando la Visitazione di Le Mans chiuse, il dipinto fu portato alla Visitazione di Chartres e poi a Moulins, dove è ritenuto uno dei tesori più cari. La cornice nera e dorata del dipinto è ornata con un medaglione di Teresa in alto e lo stemma del Carmelo Scalzato in basso. Questo quadro è un richiamo visivo allo stretto legame del Piccolo Fiore con la Visitazione e più in esteso con la tradizione spirituale salesiana. Come è stato osservato, l intima unione che [Teresa] sentiva tra la Visitazione e il Carmelo testimonia il suo apprezzamento e il suo amore per lo spirito di Francesco di Sales 20 che permeava la spiritualità francese del suo tempo. Questa stima e questo affetto sono il frutto delle relazioni, della formazione spirituale e dell appropriazione dello spirito salesiano nella famiglia di Teresa. La zia materna e una sorella di Teresa, Leonia, furono visitandine, rispettivamente a Le Mans e a Caen. Le altre sorelle, Paolina e Maria, che vivevano con lei nel Carmelo di Lisieux, erano state educande alla Visitazione dove viveva la loro zia. Paolina, che sarà per Teresa una seconda mamma dopo la morte della madre, guidò la sorellina attraverso lettere piene di inequivocabili immagini salesiane bouquet spirituali, le piccole virtù e il cuore di Gesù. La corrispondenza stessa di Teresa rivela la sua formazione alla sapienza di Francesco di Sales e il suo insegnamento sull infanzia spirituale ha echi salesiani. Le sue successive guide spirituali al Carmelo, specialmente madre Maria di Gonzaga, erano pure uscite dall educandato della Visitazione di Caen. E anche come guida spirituale, specialmente nelle sue lettere alla tormentata sorella Leonia, Teresa rivela la sua profonda affinità con la tradizione del cuore come si è sviluppata dopo Margherita Maria Alacoque21. Oggi siamo abituati a meditare consecutivamente i misteri gioiosi, luminosi, dolorosi e gloriosi del Rosario. Di conseguenza, spontaneamente, pensiamo alla nascita di Gesù come a un evento gioioso, mentre il Volto Santo del Salvatore sfigurato dalla corona di spine ci rimanda a tutta la sua dolorosa Passione. Questa dicotomia non esisteva per Teresa e i suoi contemporanei: Quando essi vedevano il Bambino Gesù nel presepio, contemplavano in Lui la futura vittima del Calvario. Quando sollevavano i loro occhi al Crocifisso, ugualmente acclamavano in Lui il risorto22. Ma questa percezione del legame inseparabile tra Incarnazione e 19 Il termine fu coniato da H. L Honoré, OSFS, Ramifications de la famille salésienne (Ramificazioni della famiglia salesiana) in L unidivers salésien: Saint François de Sales hier et aujourd hui, Actes du colloque international de Metz, septembre 1992 (L unidiverso salesiano : S. Francesco di Sales ieri e oggi. Atti del colloquio internazionale di Metz, settembre 1992), a cura di H. Bordes e J. Hennequin (Parigi: Università de Metz, 1994), spec Vd. anche Wright, Heart Speaks to Heart, e A Salesian Pentecost: Thérèse of Lisieux, Léonie Aviat and Salesian Tradition (Una pentecoste salesiana: Teresa di Lisieux, Leonie Aviat e la tradizione salesiana), Studies in spirituality, 12 (2002), D.J. Chowning, OCD, The Spirituality of Francis de Sales and Thérèse of Lisieux (La spiritualità di Francesco di Sales e Teresa di Lisieux), Spirituale Life 34/2 (Estate 1988), , spec Wright, Heart Speaks to Heart, 199, nota 44. Per altri dettagli e ulteriore documentazione sulla relazione tra Teresa e la spiritualità salesiana vd. Wright, A Salesian Pentecost, P. Descouvemont, Thérèse and Lisieux (Teresa e Lisieux), fotografie di H. N. Loose, trad. S. Sciurba, OCD e L. Pambrun (Grand Rapids : Eerdmans, 1996), 156, e G. Picaud e J. Foisselon, Splendeurs dévoilées: cinq siècles d art à la Visitation (Splendori svelati: cinque secoli d arte alla Visitazione), cat. esp. (Parigi: Smogy éditions d art / Moulins. Musée de la Visitation, 2007),

10 Passione non era nuova: ad es., essa si trova nei Padri della Chiesa e fu divulgata dagli Esercizi Spirituali (n. 166) di S. Ignazio di Loyola ( ) e più tardi dalla Scuola Francese di Spiritualità, la cui visione teologica Teresa assimilò facilmente23. Da parte sua, Teresa nel proprio nome associò il mistero gioioso dell infanzia di Gesù al mistero doloroso del Suo Volto Santo. Le immaginette sacre e le raffigurazioni del diciannovesimo secolo spesso rappresentavano il Bambino Gesù che nella mangiatoia sognava la sua futura passione. C erano molti esempi di questo tema nella collezione di immagini sacre di Teresa (ibid.). Quando Teresa diede questo quadro del Sogno di Gesù Bambino alla sorella Paolina, la stessa santa artista lo commentò. Mentre sta giocando con i fiori, che la Sua diletta gli ha portato nel presepio, Gesù sta pensando come ringraziarla. In alto, nei giardini celesti, gli angeli, i servitori del Divino Bambino, stanno già intrecciando le corone che il Suo Cuore ha riservato per la Sua diletta. Però la notte è giunta. La luna emana i suoi raggi argentati e il dolce Bambino cade addormentato. La sua piccola mano non lascia i fiori che lo dilettavano durante il giorno e il Suo Cuore continua a sognare la felicità della Sua diletta. Presto Egli intravede a distanza strani oggetti che non assomigliano ai fiori primaverili. Una croce! Una lancia! Una corona di spine! Tuttavia il Divin Bambino non trema. Questo è ciò che Egli sceglie per mostrare alla Sua diletta quanto la ama! Ma questo non basta ancora. Egli vede il proprio bel viso di bambino sfigurato, sanguinante, irriconoscibile! Gesù sa bene che la Sua diletta lo riconoscerà sempre, che ella sarà al Suo fianco anche quando tutti gli altri lo abbandonano. E il Divin Bambino sorride di questa visione cruenta. Sorride anche al calice riempito con il vino che genera le vergini. Egli attende che le ombre si ritirino, che la notte della vita sia sostituita dal giorno radioso dell eternità! Allora Egli volgerà il volto divino, raggiante e glorioso, a lei e la Sua diletta gusterà eternamente l ineffabile dolcezza del Suo bacio divino24. Le pagine che precedono cercano di offrirci un assaggio della ricchezza del patrimonio della Visitazione conservato e valorizzato nel Musée de la Visitation. La Visitazione, e a dire il vero l intera famiglia salesiana, ha un immenso debito di gratitudine col sig. Picaud e con i suoi collaboratori che si sono totalmente dedicati alla conservazione dell eredità dell Ordine della Visitazione. Senza il loro impegno, la loro diligenza e creatività questa singolare istituzione culturale non esisterebbe. Inoltre al sig. Picaud e ai suoi colleghi vanno le più sincere congratulazioni per aver reso accessibile, ridandogli vita, il patrimonio culturale della Visitazione alle migliaia di visitatori che ogni anno visita museo: nel 2007; nel 2008 e nel Per chi vuol andare: Il Museé de la Visitation si trova al n. 4, place de l Ancien Palais, nel centro storico di Moulins, tra la Cattedrale della Beata Vergine dell Annunciazione e il Jacquemart (la torre campanaria della città). È aperto dal mercoledì al sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. Le esposizioni annuali all Hôtel Demoret sono aperte tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18. È possibile prenotare in anticipo visite guidate. Si può contattare il museo per telefono (33) , per (regard.visitation@free.fr) e per posta (Musée de la Visitation, 4 place de l Ancien Palais, Moulins, France). Il suo sito estremamente accattivante e cordiale merita pure di essere visitato: Joseph F. Chorpenning, OSFS Descouvemont, 157. Citato in Descouvement,

11 Figura 7. Visitandine al lavoro sotto la protezione celeste, 1641, olio su tela. Chiesa parrocchiale di Freneuse (Seine-Maritime, Francia). Questo dipinto mostra la dimensione spirituale dell arte del ricamo nell Ordine della Visitazione. Il dipinto è diviso in due regni: quello terrestre e quello celeste. Sulla terra, la Vergine Maria presiede una comunità visitandina impegnata in lavori di cucito e di ricamo e tiene un lungo cartiglio su cui si legge: Mes filles vos gentils ouvrages portent l image des vertus o innocens prentissage qui charment les yeux de Iesus (Figlie mie, i vostri graziosi lavori portano l immagine delle virtù o di un buon apprendistato che incantano gli occhi di Gesù. Ogni visitandina al lavoro è identificata con una delle piccole virtù, per es., il silenzio, la semplicità, l umiltà, la mitezza, la modestia, la mortificazione, la povertà di spirito, ecc. La comunità è sotto la protezione di S. Giuseppe che, nel mondo celeste, tiene il Cristo bambino la cui mano destra è sollevata per benedire. Giuseppe e Gesù sono affiancati da S. Francesco di Sales (a destra) che tiene un libro, probabilmente le Costituzioni della Visitazione, e S. Agostino con il suo attributo del cuore fiammeggiante e la cui Regola fu il fondamento di quella della Visitazione. 11

12 Figura 3. Musée de la Visitation, Moulins (Francia). La collezione permanente del museo è cresciuta in modo costante a partire dagli anni 90 grazie al consenso di ottantasette monasteri della Visitazione, situati in diciannove nazioni dell Europa e delle Americhe e in Libano, a preservare il patrimonio artistico a Moulins. Il numero degli oggetti depositati attualmente supera i 6500 pezzi ed essi testimoniano la spiritualità, la vita comunitaria e la creatività delle visitandine. Figura 4. L Hôtel Demoret, un edificio del XVII secolo, è la sede delle esposizioni tematiche che il Musée de la Visitation organizza annualmente dal Qui si vede l esposizione del 2009 De fleurs en aiguille: l art de la broderie chez les visitandines (Fiori ad ago: l arte del ricamo presso le visitandine) con 300 magnifici lavori di ricamo eseguiti dalle visitandine, come paramenti, paliotti e oggetti devozionali. Ogni esposizione è stata accompagnata da un catalogo ben fatto, disegnato e ampiamente illustrato a colori, preparato dal sig. Picaud e dai suoi collaboratori, Jean Foisselon e Danièle Véron-Denise, e pubblicato dalla casa editrice parigina Somogy éditions d art. 12

13 5a. 5b. Figure 5 a, b. Versione ricamata (5a) della stampa (5b) dell Emblema IV, Una trias praeponderat orbi, c. 1662, di Adrien Gambart, La vie symbolique du bienheureux François de Sales (Parigi, 1664). Questo ricamo della stampa dell Emblema IV di Gambart del monastero della Visitazione di Nantes era usato, come altri emblemi di Gambart, per adornare paramenti e pianete confezionati per la celebrazione della beatificazione di Francesco di Sales (1661) e poi per la sua canonizzazione (1665). In questo disegno, una mano celeste tiene una bilancia sulla quale un cuore dentro un triangolo supera in peso il globo del mondo. Il motto dice: Una trias praeponderat orbi, L Uno in Tre ha più peso del mondo. Il triangolo è simbolo della SS. Trinità e misteriosamente il nostro cuore è plasmato come un triangolo, come ad indicare che Dio creandoci ha impresso in noi la Sua immagine e somiglianza e che noi possiamo essere felici solo in Lui. 6a.6a. 6b. Figure 6 a, b. Versione dipinta su cartone (6a) dell Emblema XXX, Miscuit utile dulci, c. 1666, di Adrien Gambart, La vie symbolique du bienheureux François de Sales (Parigi, 1664) (6b). Nantes non fu l unico monastero ad utilizzare gli emblemi di Gambart per le solenni celebrazioni per la canonizzazione S. Francesco di Sales. Versioni dipinte su cartone di nove emblemi raffiguranti le virtù di Francesco furono eseguite nel 1665 circa dalle visitandine del Secondo monastero di Marsiglia e furono appese alle colonne della cappella del monastero in occasione dei festeggiamenti solenni per la canonizzazione così fa familiarizzare i cittadini di Marsiglia presenti con la spiritualità del nuovo santo. Il disegno dell Emblema XXX mostra un alveare con un libro appoggiato sopra di esso e delle api che volano attorno. Il motto dice Miscuit utile dulci, Egli unì la dolcezza all utile. Questo allude all abilità di Francesco come scrittura di unire un solido insegnamento ad un modo attraente di esporre le cose così che i suoi lettori erano incoraggiati a seguire il suo insegnamento anche quando era impegnativo e difficile. 13

14 8. 9. Figura 8. Pianeta ricamata nel 1768 al monastero della Visitazione di Paray-leMonial per la celebrazione della canonizzazione di Giovanna Francesca di Chantal. Sfondo avorio marezzato, con ricami di sr Marie-Thérèse de Circaud (c ); il ricamo fu rimosso e riportato su un nuovo sfondo da sr Jeanne-Marie Gaudrey ( ) nel Decorata elegantemente con fiori color rosa e porpora e in oro, il punto focale della pianeta è il centro della croce dove è pitturato un altare dal quale fuoriescono delle fiamme. L ispirazione per questa immagine deriva da uno dei discorsi ufficiali tenuti durante la cerimonia di beatificazione di Giovanna a Roma (1751), in cui si affermò che il cuore della nostra beata Madre era come un altare dove il fuoco del Divino Amore non cessava mai di nascere e che questo amore aveva nel suo cuore le qualità che il fuoco ha al suo interno, cioè era puro, efficace e tranquillo. Figura 9. Il Sacro Cuore di Gesù con madre Marie de Sales Chappuis, madre Françoise-Madeleine de Chaugy e S. Giovanna Francesca di Chantal (dettaglio), , miniatura su pergamena di sr Joseph de Sales Gasse ( ). In questa miniatura dipinta su pergamena che appare in un Messale Romano, il Sacro Cuore di Gesù intronizzato tiene una croce astile nella mano sinistra e in quella destra un globo. Dal suo Cuore circondato da spine e sormontato da una croce emanano raggi di amore verso il globo, simbolo del mondo. In primo piano, da destra a sinistra, stanno inginocchiate Madre di Chantal, con il suo usuale attributo del cuore infiammato, e Madre de Chaugy ( ) che tiene una penna d oca con allusione al suo ruolo di segretaria e biografa di Giovanna e di annalista della Visitazione. Madre Marie de Sales Chappuis, la Buona Madre ( ) è in piedi leggermente dietro Madre de Chaugy e tiene un libro, probabilmente il Direttorio Spirituale. Figura 10. Le Rêve de l Enfant Jésus (Il sogno di Gesù Bambino), 1894, olio su tela di S. Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo ( ). Teresa diede questo quadro, che fece agli inizi del 1894, alla sorella Madre Agnese di Gesù (Paolina Martin), OCD, priora del Carmelo di Lisieux, il 21 gennaio, per la sua prima festa come priora. Madre Agnese inviò il dipinto a sr Marie-Aloysia Vallee, VSM, che era stata sua insegnante alla Visitazione di Le Mans. Quando la Visitazione di Le Mans chiuse, il dipinto fu portato alla Visitazione di Chartres e poi a Moulins, dove è ritenuto uno dei tesori più cari. La cornice nera e dorata del dipinto è ornata con un medaglione di Teresa in alto e lo stemma del Carmelo Scalzato in basso. Questo quadro è un richiamo visivo allo stretto legame del Piccolo Fiore e la Visitazione e, più in esteso, con la tradizione spirituale salesiana

15 STUDI SALESIANI NEL MONDO Papa Benedetto XVI proclama le virtù eroiche di P. Brisson Il 19 dicembre 2009 papa Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sulle virtù eroiche del Servo di Dio Louis Brisson, sacerdote e fondatore degli Oblati e delle Oblate di S. Francesco di Sales; nato il 23 giugno 1817 a Plancy, in Francia, e ivi morto il 2 febbraio 1908 ( Congregazione per le Cause dei Santi: Promulgazione di decreti, L Osservatore Romano, Ed. inglese, 29/30 dic. 2009, 4). Il giorno stesso P. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale, ha offerto una riflessione su questo evento di gioia in una lettera agli Oblati di SFS (Lettera IX del Padre Generale). Il 19 dicembre 2009 è il 169 anniversario dell ordinazione sacerdotale di P. Louis Brisson, durante questo Anno Sacerdotale Oggi Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto che riconosce la natura eroica della vita di P. Brisson e della sua pratica delle virtù cristiane. C è voluto molto tempo, ma ora questo passo importante è stato compiuto e noi tutti possiamo essere grati a Dio. È davvero un bel dono di Natale per la nostra famiglia di Oblati e Oblate. Sì, possiamo e dobbiamo celebrare questo passo. Di più, possiamo incitare la nostra gente a pregare per ottenere le grazie di cui abbiamo bisogno attraverso l intercessione di P. Brisson. Stiamo componendo una preghiera apposita per questa nuova fase del suo processo. Incoraggio tutti a familiarizzarsi sempre più con la persona e la vita del nostro fondatore e a motivare la nostra gente a pregare per le proprie necessità attraverso la sua intercessione. Non è previsto nessun onore liturgico [ovvero nessun culto o venerazione pubblica] per una persona di cui è stata riconosciuta con decreto la pratica eroica delle virtù. Per giungere a questo sarà necessario attendere la conclusione del processo (e speriamo l eventuale beatificazione). Gli atti tipici del culto pubblico sono riservati alle persone beatificate (e anche in questo caso in modo limitato, cioè all interno di una famiglia religiosa o di una diocesi). Queste restrizioni sono evidentemente sospese dopo la canonizzazione. È necessario procedere con buon senso: la venerabilità non è la dichiarazione di santità! [In passato], il titolo di venerabile era conferito quando veniva aperto il processo, come nel caso della venerabile Madre Chappuis. Ma attualmente, secondo la nuova legislazione, il candidato all apertura del processo è considerato Servo di Dio. Il titolo di Venerabile si usa dal momento del riconoscimento dell eroismo delle sue virtù. In sé, quest ultimo passo è parte di un processo umano soltanto e non è una qualifica che conduca automaticamente al culto. È necessaria la firma di 15

16 Dio mediante un miracolo. Solo allora una persona entra nell ambito dei Beati o dei Santi e, quindi, merita il culto. Uniti ai nostri Santi Salesiani e al nostro Venerabile fondatore, P. Louis Brisson, manteniamoci in gioioso rendimento di grazie e uniti nella preghiera. Il prossimo passo nel processo di P. Brisson è di documentare, sia scientificamente che teologicamente, la sua intercessione miracolosa, dopo la quale verrebbe beatificato (e definito Beato ). Quindi sarebbe necessario un secondo miracolo perché sia canonizzato (e definito Santo ). Tutti gli Oblati e le Oblate hanno un grosso debito di gratitudine con le seguenti persone la cui dedizione e il cui assiduo lavoro di ricerca hanno portato a questa fase importante la causa di P. Brisson: il compianto P. Emilio Testa, OSFS, Postulatore; Sr. Madeleine-Thérèse, OSFS, che è succeduta a P. Testa in questo ruolo; P. Roger Balducelli, OSFS, che ha riunito, curato e meticolosamente organizzato l enorme documentazione necessaria per continuare la causa di P. Brisson. Asia LA MISSIONE DELL INDIA Al suo ritorno in India dopo un triennio di studi universitari e di esperienza di insegnamento negli Stati Uniti, P. Baiju Putshuserry, OSFS, è stato designato Superiore Delegato per la Missione dell India. P. Aldino Kiesel, OSFS, Superiore Generale degli OSFS, ha annunciato questa nomina nell ottobre 2009 in un incontro di Oblati della Missione dell India. P. Kiesel, insieme a P. Konrad Esser, OSFS, Assistente del Superiore Generale, ha partecipato alla benedizione della terza casa della Missione, Brisson Nilayam, da parte del vescovo di Eluru. Questo evento di gioia è stato celebrato con i membri delle comunità vicine e con la gente della zona. Questa struttura ospita attualmente otto teologi e due sacerdoti Oblati. Il Consiglio della Missione ha deciso di aprire un college per ragazzi a Samarpanarm. P. Baiju sta studiando come utilizzare a questo scopo un terreno e come ottenere il permesso per questa istituzione scolastica, che sarebbe paragonabile agli ultimi due anni della scuola superiore per quanti si preparano a proseguire gli studi a livello universitario. La situazione vocazionale sembra ancora molto favorevole. Salespuram, il seminario minore nel Kerala, ospita attualmente diciotto aspiranti Oblati. Il numero totale dei soggetti in formazione è di circa ottanta. Nel dicembre 2009 ci sono state due ordinazioni sacerdotali, dei PP. Rayappa Yerupa Reddy, OSFS, e Joseph Jeraldin Kumar, OSFS, e nel gennaio 2010 una al diaconato, Jayaraj Arepall, OSFS. Europa PROVINCIA DEI PAESI BASSI La residenza degli Oblati, Salesianum, funge anche da centro spirituale per gruppi di laici, noti come circoli salesiani. I membri leggono testi salesiani e li discutono in piccoli gruppi, concentrando l attenzione su come la spiritualità salesiana possa incidere sulla loro vita quotidiana. L anno scorso si sono uniti alla famiglia salesiana altri due circoli. Lo scorso luglio, la Dott. Judith de Raat, collegamento della Provincia per gli studi e le novità salesiani, ha parlato al Capitolo Generale delle Suore della Carità di Vught delle esperienze salesiane con i membri associati. Il sito della Provincia è stato completamente aggiornato: Il sito presenta anche la raccolta di lettere di S. Francesco di Sales, Eén van hart, curata dalla Dott. de Raat, così come un manuale di istruzioni da lei preparato per guidare la discussione e lo studio personale di questo libro. Nel settembre 2009 si è svolta una Settimana Salesiana di grande successo. P. Kees Jongeneelen, OSFS, Provinciale della Provincia dei Paesi Bassi, e la Dott. de Raat, hanno guidato un ritiro di una settimana con nove partecipanti ad Annecy e dintorni. Ogni giorno era contrassegnato da un tema salesiano che richiedeva lettura di testi, discussione su come mettere in pratica il tema del giorno, preghiera e celebrazioni liturgiche 16

17 strettamente collegate ai luoghi salesiani visitati. Questa intensa e feconda esperienza sarà ripetuta il prossimo anno. Nel settembre 2010, un gruppo di trenta pellegrini dei Paesi Bassi si recherà ad Annecy per un pellegrinaggio salesiano meno intenso guidato da P. Dirk Koster, OSFS, e dalla Dott. de Raat. Il 24 gennaio 2010, solennità di S. Francesco di Sales, Charles van Leeuwen, della Provincia Olandese dei Fratelli della Carità, ha presentato alla famiglia salesiana riunita il tema dell anno, Il 400 anniversario della Visitazione. Dopo un confronto con iniziative simili, da S. Francesca Romana a S. Vincenzo de Paoli, ha sostenuto che la Visitazione tanto nella storia passata quanto in quella presente ha un posto unico. In questa occasione sono stati raccolti fondi per aiutare gli Oblati ad Haiti come segno che la famiglia salesiana dei Paesi Bassi era in comunione con questi confratelli dopo il devastante terremoto e pregava per loro. Sarà presto pubblicata una breve ma efficace introduzione alla spiritualità salesiana con articoli di vari autori. È in corso anche la preparazione e la pubblicazione di una nuova traduzione olandese dell Introduzione alla vita devota. Una nuova traduzione moderna è veramente necessaria e desiderata dal momento che non ne sono più state pubblicate da quella di Hans Berghuis del PROVINCIA FRANCESE Agli Oblati di SFS è stato richiesto di guidare la preparazione e la messa in atto dei vari eventi che segneranno il 400 anniversario di fondazione dell Ordine della Visitazione. Il Ministero della Cultura francese ha incluso questo anniversario nell elenco delle celebrazioni nazionali del La Visitazione e la diocesi di Annecy hanno organizzato le varie iniziative in collaborazione con gli enti politici e culturali della Savoia. Il vescovo di Annecy ha designato P. Jean-Luc Leroux, OSFS, coordinatore diocesano per questo anniversario, che è stato ufficialmente inaugurato con una solenne Messa pontificale alla basilica della Visitazione di Annecy nella solennità di S. Francesco di Sales, il 24 gennaio Ha presieduto e tenuto l omelia il Cardinale Paul Poupard, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per la Cultura e del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Dal 31 maggio all 8 giugno 2010 ci sarà una settimana speciale di celebrazioni a cui parteciperanno Visitandine dall America, dall Africa e dall Europa. La settimana comprende una solenne Messa Pontificale alla basilica della Visitazione di Annecy per la festa della Visitazione, il 31 maggio, che sarà presieduta dal Cardinale André Vingt-Trois, Arcivescovo di Parigi e Presidente della Conferenza Episcopale Francese; un simposio di studio di tre giorni sull Ordine della Visitazione (1-3 giugno) e una Messa trasmessa in televisione il 6 giugno, il giorno vero e proprio del 400 anniversario di fondazione della Visitazione alla Galerie, che sarà presieduta dal Vescovo di Annecy Yves Boivineau. Lungo tutto l anno sono in programma mostre, concerti, visite e pellegrinaggi guidati nei principali luoghi salesiani. Di particolare interesse sono gli spectacles preparati dagli Oblati di SFS per questo anniversario. P. Thierry Mollard, OSFS, ha scritto e diretto La vita è semplice e ardente, una rassegna che unisce immagini, musica e canzoni in una cornice di testi tratti da Francesco di Sales e dalla storia della sua vita, che sarà rappresentata dal gruppo Théotime. Un altra rappresentazione, scritta e diretta da P. Michel Tournade, OSFS, Provinciale della Provincia Francese, è intitolato Sentinelle del mattino. È pensata soprattutto per i giovani ed è rappresentata da giovani. Ulteriori informazioni sugli eventi per l anniversario si possono trovare sul sito della diocesi di Annecy: http//diocese-annecy.cef.fr/. Un pacchetto di Fiches salesiennes thématiques (files tematici salesiani) è stato elaborato sotto la direzione di P. Leroux. Questi files contengono informazioni su Francesco di Sales, Giovanna di Chantal, la Visitazione, la diocesi di Annecy, la spiritualità salesiana e la vita cristiana secondo Francesco di Sales. Per ulteriore materiale informatico per l anniversario, vd. sotto Pubblicazioni. PROVINCIA DI LINGUA TEDESCA (GERMANIA-AUSTRIA-SVIZZERA) La Lettera IX del Padre Generale (vd. sopra) dedica molto spazio al primo Oblato di SFS che ha raggiunto i 100 anni: P. Paul Lackner è nato il 22 novembre Per quanto ne sappiamo, questo lo rende il primo Oblato di SFS nei 134 anni di storia della Congregazione che raggiunge la pietra miliare di un secolo di vita. Per la sua vita ringraziamo e lodiamo Dio. Felicitazioni, P. Lackner! 17

18 P. Lackner è nato a Vienna ed è entrato nella Congregazione nel La sua ordinazione sacerdotale è stata celebrata nel Tra i vari incarichi avuti nella Provincia, ha esercitato anche quello di Maestro dei novizi, Superiore Provinciale e insegnante a Fockenfeld. Ora è affidato alle cure delle Suore Francescane nel loro ospedale vicino a Monaco (Germania). L annuale riunione di studio dell Arbeitsgemeinschaft für Salesianische Studien (Gruppo di lavoro per gli studi salesiani) ha avuto luogo al Salesianum Rosental, Eichstätt, in Baviera, il ottobre L attenzione è stata rivolta principalmente all ecclesiologia di S. Francesco di Sales. P. Thomas Günther, OSFS, ha presentato una panoramica della sua tesi di dottorato su questo argomento. Altri relatori ed argomenti sono stati: Melanie Spranger, Che cosa ho amato, quando non ho amato te? Diventare amici di Dio. Considerazioni sulla grazia nella Filotea di Francesco di Sales ; Martina Fuchs, Pieno compimento è l amore : la spiritualità laicale e la responsabilità nel mondo secondo la Filotea di S. Francesco di Sales ; Dominik Viet Hien Nguyen, OSFS, Aspetti dell amore salesiano dimostrati sulla base del Trattato dell amor di Dio (Teotimo). Queste conferenze saranno pubblicate nel numero 40 di Jahrbuch für salesianische Studien (Quaderno annuale di studi salesiani). Per la prima volta, nella primavera 2010, questa pubblicazione uscirà in formato CD-Rom. La prossima riunione dell Arbeitsgemeinschaft è in programma per il gennaio Per l Avvento 2009, P. Herbert Winklehner, OSFS, ha ideato un calendario salesiano on line sul sito speciale: Dall 1 al 25 dicembre erano riportate per ogni giorno delle riflessioni salesiane come aiuto a prepararsi al Natale. Quest anno per ogni giorno è offerta una breve frase salesiana sulle piccole virtù. È stato pubblicato dalla Franz Sales Verlag di Eichstätt il libro Drei Leben (Tre vite) della scrittrice austriaca Katharina Grabner-Hayden. Il suo scopo è di incoraggiare il lettore a vivere in modo salesiano puntando l attenzione su S. Francesco di Sales e S. Giovanna Francesca di Chantal. L autrice ha presentato il libro firmandone le copie a Vienna e ad Eichstätt suscitando grande interesse nei presenti. Inoltre il canale televisivo austriaco ORF ( ha in programma di realizzare una trasmissione su questo libro e la sua autrice. P. Winklehner, Direttore della Franz-Sales-Verlag, presente a questi eventi, ha osservato che la Grabner-Hayden descrive in modo moderno ed originale ciò che nella spiritualità cristiana è definito ottimismo salesiano. Ulteriori informazioni sul libro all indirizzo: P. Herbert Winklehner, nella parrocchia viennese degli Oblati dedicata a S. Giuda Apostolo, il 10 gennaio 2010 ha tenuto un incontro sul tema La Filotea di S. Francesco di Sales: un best-seller che celebra 400 anni di età. Per la solennità di S. Francesco di Sales, il Padre Provinciale Thomas Vanek, OSFS, ha tenuto un omelia dal tema Il profilo di una personalità salesiana. Uno dei tratti caratteristici era: Un uomo che vive secondo la spiritualità di Francesco di Sales non ha paura di Dio. L omelia si può trovare su: Nei prossimi mesi ci sarà uno scambio di studenti tra tre scuole tenute dagli Oblati di SFS: Dachsberg (Austria), St.-Michel di Annecy (Francia) e la Salesianum School di Wilmington, Del. (USA). Dal 4 al 16 marzo 2010, dodici studenti e quattro insegnanti della Salesianum School visiteranno la scuola di Dachsberg e altre case della Provincia di lingua tedesca e parteciperanno a dei seminari di musica, geografia e spiritualità per raggiungere una maggiore comprensione reciproca. Dal 10 al 24 maggio 2010, sedici studenti di Dachsberg, insieme a P. Markus Kraxberger, OSFS, visiteranno il Salesianum di Wilmington. Andreas Kehr, professore di musica all Università Cattolica di Eichstätt in Baviera, sta lavorando a un musical sulla vita di S. Giovanna Francesca di Chantal la cui rappresentazione è in programma per la primavera Il titolo è La Baronessa. La maggior parte dei versi delle canzoni è stata scritta da P. Winklehner. Christian Deppisch di Neumarkt/Opf., Baviera, ha iniziato a digitalizzare la traduzione tedesca delle opere di P. Louis Brisson, OSFS, così che saranno accessibili su internet. I progressi del suo lavoro si possono vedere on line su: Finora sono stati digitalizzati i ritiri di P. Brisson dal 1881 al SUORE DELLA VISITAZIONE Per commemorare il 400 anniversario della fondazione dell Ordine della Visitazione, la Federazione delle sorelle della Visitazione di lingua tedesca (Germania, Austria, Croazia e Repubblica Ceca) hanno 18

19 aperto un nuovo sito: che contiene informazioni sull Ordine, sui suoi monasteri e la sua spiritualità, e ha links con tutti i siti di monasteri della Visitazione di tutto il mondo. In una pagina sono anche presentati gli eventi in programma per il 400 nella Federazione di lingua tedesca. È anche disponibile una splendida presentazione Power Point sulle Sorelle della Visitazione in Vaticano. ASSOCIAZIONE DI S. FRANCESCO DI SALES Nell edizione tedesca di Lien Salesien dell associazione di S. Francesco di Sales (N. 1 / 2010) ci sono informazioni e cronache sulle attività delle varie regioni tedesche, austriache e svizzere. Informazioni più dettagliate su: e La sede centrale dell Associazione di S. Francesco di Sales a Parigi ha rinnovato il suo sito: che fornisce un eccellente spiegazione dei diversi rami dell Associazione: le Figlie, i Figli, i Sacerdoti e le Suore. Claudia Linker, membro dell Associazione, insieme al marito Wolfgang, ha dato il via a una singolare iniziativa per far conoscere meglio S. Francesco di Sales e la sua spiritualità. Ispirandosi al salon Acarie, hanno lanciato il Flensburger Salon. Flensburg è la città del nord della Germania dove risiedono i Linker. Organizzeranno un incontro due volte all anno in cui si discuterà di questioni teologiche e di altri argomenti importanti. L incontro inaugurale del Flensburger Salon è stato un grande successo. Il prossimo è programmato per la primavera Italia SALESIANI DI DON BOSCO I Salesiani nel settembre 2009 hanno sponsorizzato un simposio internazionale sull Introduzione alla vita devota all Università Pontificia Salesiana di Roma. Questi i relatori e i titoli dei loro interventi: Joseph Boenzi, SDB, I tempi e le circostanze che indussero Francesco di Sales a comporre e pubblicare l Introduzione alla vita devota; Eugenio Albuquerque, SDB, El influjo de los escritores espirtuales españoles del siglo XVI en la Introdución a la vida devota [ L influsso degli scrittori spirituali spagnoli del XVI secolo sull Introduzione alla vita devota] ; Eunan McDonnell, SDB, Understanding the Spirituality of the Introduction to the Devout Life as an Ascetism of Love [ La spiritualità dell Introduzione alla vita devota come ascesi dell amore ]; Morand Wirth, SDB, La cultura umanistica di S. Francesco di Sales nell Introduzione alla vita devota ; Valentín Viguera, Elementi caratterizzanti della direzione spirituale de Francesco di Sales ; Anne Marie Baud, Ma chère Philotée : François de Sales et ses Philotées [ Mia cara Filotea : S. Francesco di Sales e le sue Filotee]. Il 18 dicembre 2009, i Salesiani hanno celebrato il 150 anniversario della loro fondazione con una solenne rinnovazione dei voti. In quel giorno hanno anche commemorato l Assemblea Costituente di don Bosco con i suoi primi diciassette compagni, la maggior parte dei quali suoi studenti, che si svolse nella camera di don Bosco la sera della domenica 18 dicembre Durante quell Assemblea don Bosco fu eletto primo Superiore Generale. Il giorno della festa di S. Giovanni Bosco, il 31 gennaio 2010, il Superiore Generale dei Salesiani, don Pascual Chávez, ha aperto un nuovo anniversario per commemorare i 100 anni dalla morte del Beato don Michele Rua ( ), il primo successore di don Bosco. Nella sua lettera ai Salesiani che annuncia l anno di festeggiamenti, P. Chávez ha sottolineato che don Rua è stato beatificato perché ha seguito fedelmente i passi di don Bosco e fedelmente ha vissuto e custodito gli inizi del carisma salesiano accettando generosamente la guida della Congregazione. Ha spronato i confratelli a studiare l eredità di don Rua per rafforzare la loro identità e per prepararsi al futuro. Durante questo anno sono in programma attività e pubblicazioni su don Rua in tutte le Province. P. Chávez, come motto per l anno dedicato a don Rua, ha scelto Signore, vogliamo vedere Gesù (cfr. Gv 12,21). Seguendo l esempio di don Rua, ha spiegato P. Chávez, come discepoli credibili e appassionati degli apostoli, portiamo il Vangelo ai giovani. Commentando il motto P. Chávez ha fatto esortato a una nuova evangelizzazione basata sul racconto evangelico dei discepoli di Emmaus (Lc 24,13-32). Ha fatto, poi, riferimento al nuovo quadro di don Bosco, del pittore e sacerdote tedesco Sieger Köder, al Zentrum für Umwelt und Kultur [Centro per l ambiente e la cultura] dei Salesiani di Benediktbeuern in Baviera ( Per la lettera di P. Chávez vd.: 19

20 Provincia del Sud America HAITI In una lettera datata 13 febbraio 2010, il P. Generale Kiesel e P. Michael J. Moore, OSFS, Provinciale della Provincia del Sud America, hanno ringraziato i confratelli Oblati e tutti i nostri benefattori haitiani per la loro risposta generosa e caritatevole al tragico terremoto di Haiti. All appello della nostra lettera del 18 gennaio, avete risposto tutti con estrema generosità. Il vostro aiuto in questo momento critico è molto importante per noi e per la nostra missione ad Haiti. Perciò desideriamo esprimere la nostra più sentita gratitudine a tutti voi, confratelli Oblati, amici e benefattori che avete espresso il vostro sostegno al popolo haitiano e alla nostra missione ad Haiti sia con la preghiera che con generose donazioni. P. Moore, accompagnato da p. Carlos Borba, OSFS, ha visitato i nostri confratelli di Haiti per prendere visione di quanto è accaduto e manifestare il sostegno della Congregazione ai nostri Oblati presenti sull isola. Frutto della visita è stata l elaborazione di un piano d azione con obiettivi immediati e a lungo termine. Innanzitutto i sette Oblati haitiani di voti temporanei andranno presto in Brasile (Porto Alegre) per poter continuare i loro studi teologici, dal momento che la locale scuola di teologia è stata completamente distrutta.. P. Borba li accompagnerà in Brasile come guida per gli studi. P. Thomas Moore, in collaborazione con P. Tom Hagan, OSFS, continuerà ad accompagnare e orientare quei candidati che rimangono in formazione ad Haiti. Questo gruppo, costituito da quattordici postulanti e da diciannove associati haitiani, sarà invitato ad aiutare nella ricostruzione del proprio paese, mettendosi a servizio in diversi progetti sociali di varia natura a seconda delle loro capacità alcuni possono lavorare con Hands Together (distribuzione di cibo, istruzione), altri con le Missionarie della Carità (le suore di Madre Teresa) in opere sociali e altri ancora saranno coinvolti nella visita alle famiglie, nell istruzione religiosa e nell evangelizzazione dei poveri. Gli Oblati di SFS continueranno il loro impegno a servizio del popolo haitiano soprattutto in questo momento molto critico di ricostruzione del paese. Sarà data priorità all acquisto di una proprietà adatta e alla costruzione di una struttura sicura per alloggiare i nostri fratelli Oblati e i candidati in formazione, sebbene la realizp. Michael Moore (destra) e p. Carlos Borba (sinistra) durantezazione di questo obiettivo possa richiedere del tempo la loro visita a Haiti dopo il terremoto che ha devastato il pae-data la situazione attuale di Haiti. se. P. Hagan ha progettato di costruire delle semplici abitazioni sulla proprietà dove sorgeva la Hands Together House. Lì vicino ci sarà un piccolo giardino con le tombe dei due associati haitiani morti a causa del terremoto. Il National Catholic Reporter on line ha diffuso un racconto molto commovente di p. Hagan della sua esperienza dopo il terribile terremoto che ha devastato Haiti e il suo popolo già provato da lunghe sofferenze. Si intitola I Am Humbled by This People e si può trovare su: Eccone un estratto: Quando giro per Cité Soleil vedo le otto scuole che avevamo costruito (scuole che erano totalmente gratuite e le uniche scuole gratuite di questo genere in tutto il paese, con più di 9000 ragazzi). Passo davanti a ciò che era il nostro ospedale che si prendeva cura di persone, anche questo l unico ospedale totalmente gratuito nella zona. Vedo quelle che una volta erano le case che avevamo 20

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