REGOLAMENTO CESSIONE SUOLI ED IMMOBILI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGOLAMENTO CESSIONE SUOLI ED IMMOBILI"

Transcript

1 REGOLAMENTO CESSIONE SUOLI ED IMMOBILI RIFERIMENTI Glossario TITOLO PRIMO ARTICOLO 1 Oggetto del Regolamento ARTICOLO 2 Individuazione e scelta delle specifiche localizzazioni ARTICOLO 3 Insediabilità delle iniziative produttive ARTICOLO 4 Disposizioni comuni TITOLO SECONDO ARTICOLO 5 Suoli ed immobili di proprietà consortile ARTICOLO 6 Aree ed immobili di da acquisire mediante espropriazione ARTICOLO 7 Servitù/Servizi/Controlli ARTICOLO 8 Prezzo di cessione delle aree, degli opifici ed edifici ARTICOLO 9 Adempimenti successivi alla cessione ARTICOLO 10 Frazionabilità degli opifici TITOLO TERZO ARTICOLO 11 Varianti ARTICOLO 12 Contributi di infrastrutturazione ARTICOLO 13 Spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle infrastrutture e degli impianti consortili. ARTICOLO 14 Diritto di transito sulla rete viaria TITOLO QUARTO ARTICOLO 15 Deroghe e incentivazioni particolari ARTICOLO 16 Norme transitorie Pagina 1 di 8

2 REGOLAMENTO PER LA CESSIONE IN PROPRIETA O LOCAZIONE DI SUOLI E FABBRICATI INDUSTRIALI CONSORTILI Il presente regolamento è stato redatto in base alle seguenti disposizioni legislative : Legge , nr art. 36 commi 4 e 5 - Interventi per l'innovazione e lo sviluppo delle piccole imprese; Legge , nr Conversione in legge con modificazioni del decreto legge nr. 244, recante misure dirette ad accelerare il completamento degli interventi pubblici e la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse; Legge nr Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo; Legge , nr Norme in materia di controllo dell'attività urbanisticoedilizia, sanzioni, recupero e sanatoria delle opere edilizie; Legge Regione Campania , nr. 16 Assetto dei Consorzi Asi della Campania; Legge 23 dicembre 1998, nr. 448, art. 63; Legge Regione Campania , nr. 16 art. 10 Salvaguardia; Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di espropriazione per pubblica utilità n. 327/2001; Testo unico in materia edilizia D.P.R., n 380 Glossario CI PRT Consorzio per l Area di Sviluppo Industriale della Provincia di Benevento Piano Regolatore Territoriale delle Aree Industriali della Provincia di Benevento, approvato con Decreto della Provincia nr. 23 del NTdA Norme Tecniche di Attuazione del PRT Assegnazione procedura con la quale il CI approva l iniziativa produttiva ad esso sottoposta e, per l effetto, individua l area ove essa deve essere insediata. TITOLO PRIMO ARTICOLO 1 Oggetto del Regolamento 1. Il presente Regolamento detta le norme e disciplina le procedure per la cessione, di norma in diritto di proprietà, delle aree, dei fabbricati e degli opifici destinati ad insediamenti produttivi, degli edifici destinati a servizi e ad attività del settore terziario nonché, ad ogni altra attività che, a giudizio esclusivo del CI, risponda alle esigenze ed all utilità generale dell ambito territoriale di riferimento, negli agglomerati previsti dal PRT e nel rispetto delle NTdA. 2. Il CI si riserva la facoltà di concedere le aree, i fabbricati e gli immobili a Ditte proponenti iniziative produttive con modalità diverse dalla cessione in proprietà. ARTICOLO 2 Individuazione e scelta delle specifiche localizzazioni 1. L individuazione e la scelta delle specifiche localizzazioni, nell ambito degli agglomerati, è di competenza esclusiva ed insindacabile del CI che le determina principalmente sulla base dei seguenti elementi: indicazioni e prescrizioni del PRT, se esistenti; Pagina 2 di 8

3 disponibilità di suoli e/o di opifici e/o di edifici; previsioni di interventi espropriativi o acquisitivi; disponibilità e caratteristiche delle opere infrastrutturali presenti e/o programmate; dimensioni e natura delle iniziative e loro incidenza sia sulla situazione insediativa esistente che su quella programmata. compatibilità ambientale ARTICOLO 3 Insediabilità delle iniziative produttive 1. L insediamento delle iniziative produttive, e quindi l assegnazione dell immobile occorrente per realizzarle, può essere attuato secondo una delle seguenti modalità: utilizzando aree e/o edifici e/o opifici industriali di proprietà del CI; utilizzando aree e/o edifici e/o opifici industriali da acquisire da parte del Consorzio anche mediante procedura espropriativa; utilizzando aree e/o edifici e/o opifici industriali già nella proprietà della Ditta procedente. ARTICOLO 4 Disposizioni comuni 1. Coloro che intendono realizzare iniziative produttive, in ciascuna delle modalità di cui al precedente articolo, devono produrre formale istanza di assegnazione concernente: l'indicazione dell'iniziativa produttiva che s'intende realizzare con le informazioni rilevabili dalla scheda rilevamento dati in uso; certificato di iscrizione alla C.C.I.A.A. vigente, con annotazione antimafia; per le Società, atto costitutivo e statuto nonché elenco soci; pagamento degli oneri di istruttoria pratica presso la Ragioneria del CI in ragione di 516,417 + IVA (importo che potrà essere aggiornato con provvedimento del Comitato Direttivo). 2. Il Comitato Direttivo, sulla scorta di istruttoria del servizio assegnazioni, delibererà sull approvazione dell iniziativa. 3. La delibera diverrà esecutiva dopo che il CI ne avrà dato pubblicità mediante affissione all Albo pretorio nonché inserzione sul proprio sito web per 15 giorni consecutivi. 4. In caso di esito positivo, il Direttore Generale comunica alla Ditta la disponibilità del lotto richiesto ed invita la stessa a produrre, entro 60 giorni, pena la revoca della procedura adottata, la seguente documentazione, ad integrazione di quella eventualmente già inoltrata: progetto, in tre copie ovvero quattro nel caso in cui l intervento ricade in area sottoposta a vincolo ambientale, conforme a quanto richiesto dalle NTdA e per il rilascio del Permesso a Costruire da parte del competente Comune e di quanto eventualmente richiesto dal Servizio Assegnazioni a seguito dell istruttoria tecnica; versamento presso la Ragioneria del CI delle spese generali in ragione di 1,81, oltre IVA, per ogni metro quadrato assegnato (importo che potrà essere aggiornato con provvedimento del Comitato Direttivo). 5. Resta ferma, qualunque sia la modalità di attuazione dell iniziativa, la possibilità per il CI di esercitare la facoltà di cui all art. 63 della legge , Pagina 3 di 8

4 nr. 448, ovvero di (ri)acquistare la proprietà del suolo e/o degli stabilimenti realizzati ovvero ceduti se già di proprietà consortile nella ipotesi in cui il cessionario (assegnatario) non dovesse realizzare lo stabilimento nel termine di cinque anni dalla cessione o nella ipotesi in cui sia cessata l attività industriale o artigianale da più di tre anni. 6. Ogni spesa notarile e tecnica sarà a carico della Ditta proponente. TITOLO SECONDO ARTICOLO 5 Suoli ed immobili di proprietà consortile 1. Laddove l area richiesta fosse già nella proprietà del CI, lo stesso CI, approvata l iniziativa produttiva ed il connesso progetto edilizio, potrà insindacabilmente deliberare di procedere alla immediata vendita. 2. In tal caso, il prezzo, comprensivo dei contributi per infrastrutturazione, come rispettivamente fissati a norma dei successivi artt. 8 e 12, dovrà essere versato contestualmente alla stipula dell atto pubblico di vendita. 3. Nel caso in cui la Ditta richieda l immissione nel possesso del terreno ad essa assegnato prima dell atto pubblico di vendita, il pagamento di cui al comma precedente deve essere regolato sulla base di apposito preliminare. 4. Il CI può cedere, o concedere in locazione, sempre per l espletamento di iniziativa produttiva approvata dal Comitato Direttivo a seguito di analoga procedura di cui innanzi, edifici e/o opifici industriali di cui sia proprietario. 5. Il prezzo di vendita o quello della locazione degli immobili di cui sopra viene insindacabilmente stabilito dal CI a norma dell art Quando il CI intende procedere alla vendita o alla locazione dei cespiti di cui sopra, ne dà apposito avviso pubblico da affiggersi all Albo pretorio e da inserirsi nel sito web consortili almeno per giorni 15 continuativi. 7. Saranno prese in considerazione le manifestazioni di interesse all acquisto/locazione pervenute entro i 15 giorni successivi a quelli di scadenza della pubblicazione. 8. Se entro tale termine non risulta alcuna manifestazione di interesse, la validità dell avviso si intende automaticamente prorogata, per una sola volta, di ulteriori giorni In presenza di più manifestazioni di interesse, presentate nelle distinte scadenze di cui sopra e relative allo stesso cespite, sarà data preferenza ai progetti di investimento che presentino la maggiore ricaduta occupazionale. 10. Il CI si riserva, in ogni caso, la facoltà di richiedere agli interessati offerta d acquisto/locazione in aumento rispetto al prezzo base; in tal caso la cessione potrà essere deliberata in favore del miglior offerente. 11. La cessione è sempre condizionata al previo esperimento delle procedure di cui al precedente articolo L avviso di cui al comma 6 non costituisce offerta al pubblico e non vincola in alcun modo il CI che, infatti, potrà in qualsiasi momento, a proprio insindacabile giudizio, con il solo limite dell intervenuta adozione della delibera di cui all articolo 4 comma 2 che precede, ritirare l avviso medesimo e/o non dare seguito alle manifestazioni di interesse pervenute. ARTICOLO 6 Aree ed immobili da acquisire mediante espropriazione Pagina 4 di 8

5 1. Di norma l immobile da espropriare viene, in prima fase, acquisito alla proprietà consortile e, contestualmente o successivamente, ceduto alla Ditta. 2. In ogni caso, la Ditta è tenuta a versare all avvio del procedimento ablativo, oltre agli oneri di istruttoria pratica e le spese generali come da art. 4, l intera indennità espropriativa che deve essere depositata propedeuticamente al decreto di esproprio o corrisposta all espropriato in sede di accordo di cessione volontaria all espropriante. 3. Laddove l immobile assegnato fosse acquisito mediante procedura espropriativa non conclusasi con accordo bonario, ovvero in caso di ricorso all Autorità Giudiziaria per la rideterminazione del prezzo da parte della ditta espropriata, la Ditta assegnataria ha facoltà di costituirsi in giudizio ma, in ogni caso, ha l obbligo di corrispondere la, eventuale, maggior indennità espropriativa riconosciuta dal Giudice nonché le competenze accessorie (interessi, rivalutazioni, ecc..). ARTICOLO 7 Servitù/Servizi/Controlli 1. Il CI, sulle aree e gli immobili assegnati, ed in particolare sugli spazi interni ai lotti non coperti da edifici, anche successivamente all atto pubblico di cessione, si riserva di imporre ogni servitù (elettrodotto, gasdotto, acquedotto, fognatura e telefonia, ecc), a titolo non oneroso per il CI, che a suo insindacabile giudizio, si renda necessaria per lo sviluppo ed il potenziamento infrastrutturale degli agglomerati industriali. A tal fine nei contratti di cessione dovrà essere espressamente acquisita la disponibilità in tal senso da parte del cessionario. 2. La Ditta si obbliga, per se e per i suoi aventi causa a qualsiasi titolo universale e particolare, a concedere la relativa servitù senza corrispettivo di sorta, essendosi tenuto conto di ciò nella determinazione del prezzo di vendita. 3. L ubicazione concreta delle servitù sarà concordata con la Ditta per evitare ogni interferenza o pregiudizio allo svolgimento dell attività produttiva oppure all attuazione di programmi di sviluppo. 4. Il CI si riserva il diritto di accedere ovunque vengano segnalati lavori di costruzione o di trasformazione per verificarne la rispondenza ai progetti approvati. 5. Lungo tutte le strade consortili, compresa la fascia di arretramento dei lotti (2,50 ml) il CI si riserva altresì il diritto di realizzare, nel rispetto del codice della strada e senza riconoscere alcun corrispettivo, impianti e attrezzature compatibili con le attività svolte dalle aziende insediate. ARTICOLO 8 Prezzo di cessione delle aree, degli opifici ed edifici 1. Il prezzo per la cessione delle aree, degli opifici e degli edifici è, su proposta del Direttore Generale, approvato con atto deliberativo dal Comitato Direttivo del CI. 2. In linea generale, ed in conformità con le norme vigenti, il prezzo di cessione delle aree e degli immobili è allineato con il valore di mercato. 3. Al fine di assicurare la più precisa rispondenza con il valore di mercato degli immobili da cedere, è istituito con delibera del Comitato Direttivo, un Osservatorio Immobiliare il cui funzionamento sarà definito nell atto istitutivo dello stesso. Pagina 5 di 8

6 4. Il prezzo di cessione viene stimato di concerto tra il settore tecnico ed il settore gestioni ed espropri, sentito l Osservatorio di cui sopra. 5. È facoltà del CI aggiornare i prezzi di cessione al mutare delle condizioni di mercato. 6. Resta in ogni caso la facoltà per il Comitato Direttivo di operare in deroga al valore individuato previa adeguata motivazione. ARTICOLO 9 Adempimenti successivi alla cessione 1. Contestualmente alla consegna dell area, da effettuarsi dal servizio assegnazioni in contraddittorio con la Ditta, sarà redatto verbale nel quale verranno indicati superficie, vertici e confini del lotto. 2. La Ditta è sempre tenuta ad inviare copia del Permesso di costruire nonché gli elaborati prodotti per l'iscrizione in Catasto Urbano dei manufatti entrostanti il lotto aziendale. ARTICOLO 10 Frazionabilità degli opifici 1. Gli opifici, con gli annessi uffici e servizi igienico assistenziali, devono sempre avere a loro esclusivo servizio una superficie fondiaria non inferiore a quella prevista per il lotto minimo d'intervento dalle vigenti NTdA del PRT. TITOLO TERZO ARTICOLO 11 Varianti 1. Le varianti architettoniche e di destinazione d'uso devono inoltrarsi al CI con le procedure previste dagli articoli precedenti. 2. In particolare, per le varianti architettoniche, sia in corso d'opera sia essenziali, così come definite dal Testo unico in materia edilizia D.P.R., nr. 380, è necessario che la Ditta presenti il progetto di variante in triplice copia, completo della relazione tecnica dell opera e corredato degli elaborati grafici previsti dalle NTdA del PRT e/o richiesti dal competente servizio assegnazioni nel corso della relativa istruttoria tecnica. 3. Laddove la variante non preveda modifiche sostanziali del progetto a suo tempo approvato, non si rende necessaria l approvazione del Comitato Direttivo ma sarà il Direttore Generale, a seguito di istruttoria tecnica, a rilasciare il nulla osta di competenza consortile. 4. Nel caso in cui la variante comporti un cambiamento della destinazione d'uso, è necessario integrare la documentazione di cui innanzi con una relazione descrittiva della nuova attività che si vuole implementare, riservandosi il CI il proprio assenso. 5. Nel caso, inoltre, che ci sia una variazione della Ditta è necessario che la Ditta subentrante sia autorizzata preliminarmente secondo la procedura dettata dall'articolo 4. ARTICOLO 12 Contributi di infrastrutturazione 1. I contributi sulle infrastrutture realizzate dal CI, per la parte non assistita da finanziamento pubblico, sono stabiliti in rapporto alla superficie fondiaria del lotto di terreno interessato dall'attività ed assegnato alla Ditta. 2. L'importo relativo ad ogni assegnazione sarà determinato dal CI nella delibera Pagina 6 di 8

7 di approvazione dell iniziativa ed il relativo pagamento a cura della Ditta dovrà avvenire in sede di atto pubblico di trasferimento o all immissione in possesso se antecedente l atto pubblico. ARTICOLO 13 Spese di manutenzione, ordinaria e straordinaria, delle infrastrutture e degli impianti consortili. 1. La Ditta, in sede di richiesta di assegnazione, deve dichiarare espressamente di essere edotta della circostanza che le opere e gli impianti presenti nell agglomerato sono gestiti ripartendo le spese necessarie secondi criteri di natura condominiale meglio fissati in apposito regolamento che la Ditta si impegna a sottoscrivere in sede di atto di trasferimento o preliminare in caso di anticipata immissione in possesso. ARTICOLO 14 Diritto di transito sulla rete viaria 1. Le Ditte insediate ed insediande dovranno esercitare il loro diritto di transito sulla rete viaria senza arrecare danno alle cose o disturbo a terzi. In particolare dovranno attenersi alle norme di transito e di sosta stabilite dal CI. 1. Le Ditte interessate al transito di mezzi speciali ed eccezionali dovranno munirsi di autorizzazione onerosa stabilita, di volta in volta, dal CI. 2. Per quanto riguarda gli accessi carrai al proprio lotto aziendale, le Ditte dovranno rispettare le previsioni progettuali; l apertura di un ulteriore accesso carrabile dovrà essere preventivamente autorizzato dal CI. 3. Alle Ditte è fatto divieto: eseguire scavi o rotture di manufatti per attacchi od altro senza preventiva autorizzazione del CI; ingombrare, anche temporaneamente, con materiali o altro impedimento qualsiasi, le zone di transito o di uso comune; gettare rifiuti o immondizie su passaggi privati o su qualsiasi area di uso comune; apporre o fare apporre insegne e segnaletiche varie sulle aree comuni senza preventiva ed onerosa autorizzazione del CI; parcheggiare le auto nelle aree comuni non all uopo destinate. 5. Le Ditte sono altresì tenute: a segnalare tempestivamente al CI l insorgenza di guasti al piano viabile per gli opportuni interventi; a provvedere a propria cura e spese alla sollecita riparazione di qualsiasi danno da esse prodotto ad opere stradali anche se dovuto a lavoro preventivamente autorizzato dal CI; a rimborsare al CI il costo sostenuto dallo stesso per i lavori di ripristino di cui sopra ove non effettuati dalla Ditta entro gg.15 dalla diffida ad adempiervi. TITOLO QUARTO ARTICOLO 15 Deroghe e incentivazioni particolari 1. Eventuali deroghe all applicazione di quanto previsto dal presente Regolamento possono essere deliberate in considerazione dal CI quando la complessità e dimensioni delle iniziative da favorire siano tali da rendere opportune e necessarie procedure, condizioni e termini adeguati alla natura Pagina 7 di 8

8 ed alle caratteristiche delle iniziative stesse. 2. A discrezione del CI, deroghe possono essere altresì prese in considerazione in casi particolari di urgenza e di importanza al fine di favorire il processo di industrializzazione. 3. Il CI si riserva la facoltà di stabilire, o recepire, particolari forme di incentivazione per le iniziative produttive, soprattutto se proposte da imprenditoria giovanile. 4. Il CI adeguerà le proprie procedure, come innanzi stabilite, qualora tanto fosse necessario per raccordarle con le regole fissate da enti finanziatori di regimi di aiuti alle imprese. 5. Ogni determinazione in merito dovrà essere assunta dal Comitato Direttivo del CI, sentiti i pareri del Servizio Assegnazioni e del Servizio Tecnico. ARTICOLO 16 Norme transitorie 1. Il presente Regolamento entra in vigore dal primo giorno successivo all approvazione da parte del Consiglio Generale del CI: 2. Le pratiche in corso di istruttoria riguardanti le materie previste dal presente Regolamento e che alla data della sua entrata in vigore non siano completamente definite, procedono secondo le procedure previgenti. 3. Le pratiche in corso d'istruttoria per le quali non è stato adottato alcun provvedimento deliberativo seguono, invece, per gli adempimenti successivi, le norme dettate dal presente regolamento. Pagina 8 di 8

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente

Capo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE L'AQUILA

CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE L'AQUILA CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE L'AQUILA Regolamento per l assegnazione e per la gestione delle aree ubicate nel Piano Regolatore Territoriale del Consorzio. SOMMARIO ART. 1 Assegnazione Aree Regime

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI RELATIVI ALLA RIMOZIONE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO

REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI RELATIVI ALLA RIMOZIONE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO REGOLAMENTO PER L ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI RELATIVI ALLA RIMOZIONE DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21del 19.04.2002 Modificato con deliberazione

Dettagli

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA

COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DEL COMU- NE DI BRESCIA Adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16.2.1998 con provvedimento n. 20 ART. 1 Oggetto del

Dettagli

COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMMOBILI COMUNALI

COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMMOBILI COMUNALI COMUNE DI VOBARNO Provincia di Brescia REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEGLI IMMOBILI COMUNALI INDICE Art. 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO.pag 3 Art. 2 INDIVIDUAZIONE DEGLI IMMOBILI.. pag. 3 Art. 3 UTILIZZO DEGLI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010

Dettagli

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE ANTICIPAZIONI DI CUI ALL ART. 27 DELLO STATUTO DEL FOPEN 1. BENEFICIARI Come previsto dal D.Lgs 124/93 e successive modifiche hanno titolo a richiedere l anticipazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ONLINE (appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi) Approvato con delibera di G.C. n. 6 del 27.01.2011

Dettagli

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N.

COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N. COMUNE DI CUNEO REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E ALTRI BENEFICI A SENSI DELL ART. 12 DELLA LEGGE 7.8.1990 N. 241 REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI, CONTRIBUTI, E

Dettagli

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.

Quadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale. L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE LICEO SCIENTIFICO STATALE Galileo Galilei Via Anzio, 2 85100 Potenza Tel. 0971/441910 Fax 0971/443752 Sito web: www.lsgalileipz.gov.it - e-mail pzps040007@istruzione.it Casella PEC Liceo: pzps040007@pec.istruzione.it

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008

RISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008 RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI COMUNE DI BARDONECCHIA Provincia di Torino CAP. 10052 UFFICIO TECNICO EDIIZIA PRIVATA REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI Maggio 2010 Approvato con deliberazione

Dettagli

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO

PIANO URBANISTICO ATTUATIVO REGIONE VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CITTADELLA PIANO URBANISTICO ATTUATIVO PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DI N. 6 LOTTI EDIFICABILI RESIDENZIALI Spazio riservato all Ufficio Protocollo Spazio riservato

Dettagli

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova)

COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) COMUNE DI CARASCO (Provincia di Genova) REGOLAMENTO PER LA TENUTA DELL ALBO PRETORIO ON-LINE Approvato con deliberazione C.C. n. 28 del 3 maggio 2011 ARTICOLO 1 Ambito di applicazione Il presente regolamento

Dettagli

Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo

Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo Regolamento per la concessione di contributi in conto interesse alle imprese dei settori artigianato, commercio e turismo Approvato con delibera consiliare n. 49 del 23 aprile 2004 Modificato con delibera

Dettagli

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE

INOLTRA DOMANDA PER OTTENERE modello 1 A.O Domanda per ottenere il Nulla Osta all allaccio in fognatura pubblica per lo scarico di reflui domestici provenienti da unità abitative residenziali modello (ai sensi dell art. 45 del D.Lgs.

Dettagli

REGOLAMENTO. 1. Le proposte potranno avere per oggetto offerte d acquisto per i. a) L immobile sito in Canzo Via Vittorio Veneto n.

REGOLAMENTO. 1. Le proposte potranno avere per oggetto offerte d acquisto per i. a) L immobile sito in Canzo Via Vittorio Veneto n. REGOLAMENTO 1. Le proposte potranno avere per oggetto offerte d acquisto per i lotti in appresso indicati: a) L immobile sito in Canzo Via Vittorio Veneto n. 57/a; prezzo base 271.292,80. La consegna avverrà

Dettagli

***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2

***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2 PROVINCIA DI BERGAMO TELECOM ITALIA SPA ***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2 LOTTO DA COSTA DI MEZZATE

Dettagli

AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato

AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato AATO VERONESE Autorità Ambito Territoriale Ottimale Veronese - Servizio idrico integrato IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Verbale della Deliberazione n. 49 dell 11 dicembre 2008 località Pignatte Comune

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA

IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA ESTRATTO DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 13 DEL 05.05.1999 COME MODIFICATA DALLA D.C.C. N. 73 DEL 30.09.2010 E DALLA D.C.C. N. 5 DEL 15.03.2013 A IN RIFERIMENTO AL D.P.G.R. N. 373/98 IL CONSIGLIO

Dettagli

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI

Comune di LOMBRIASCO. Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Comune di LOMBRIASCO Provincia di TORINO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA VALORIZZAZIONE DELLE ATTIVITA' AGRO-ALIMENTARI TRADIZIONALI LOCALI Approvato con D.C.C. n. 5 del 28.02.2008 Art. 1 - oggetto del regolamento

Dettagli

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 217 Del 09/04/2015 Risorse Umane OGGETTO: Avviso di mobilitã volontaria esterna per la copertura di n. 1 posto vacante a tempo

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

MICROIMPRESA DECRETO LEGISLATIVO 185/00 TITOLO II

MICROIMPRESA DECRETO LEGISLATIVO 185/00 TITOLO II MICROIMPRESA DECRETO LEGISLATIVO 185/00 TITOLO II SOGGETTI BENEFICARI Questa agevolazione è rivolta a persone che intendono avviare un attività imprenditoriale di piccola dimensione in forma di società

Dettagli

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE

ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE ALLEGATO B C O M U N E D I D R A P I A PROVINCIA DI VIBO VALENTIA REGOLAMENTO PER LA MONETIZZAZIONE DELLE AREE STANDARD E DI URBANIZZAZIONE data: MAGGIO 2015 1 SOMMARIO Art. 1 Normativa di riferimento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI

REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo REGOLAMENTO PER L USO DEI LOCALI COMUNALI PER LO SVOLGIMENTO E L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA SPORTIVE, RICREATIVE E CULTURALI VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO

Dettagli

Comune di Roana PROVINCIA DI VICENZA COPIA. Deliberazione n. 194 Data 27-12-2011. Soggetta a ratifica Immediatamente eseguibile

Comune di Roana PROVINCIA DI VICENZA COPIA. Deliberazione n. 194 Data 27-12-2011. Soggetta a ratifica Immediatamente eseguibile Comune di Roana PROVINCIA DI VICENZA COPIA Deliberazione n. 194 Data 27-12-2011 Soggetta a ratifica Immediatamente eseguibile N N VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE Oggetto: ADOZIONE VARIANTE

Dettagli

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA.

N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. N. 96 in data 07/10/2010 Proposta n. 183 Oggetto: INSTALLAZIONE SEGNALETICA STRADALE E ARREDO URBANO - DETERMINAZIONE PROCEDURA E TARIFFA. LA GIUNTA COMUNALE PREMESSO che: - all Ufficio Tecnico del Comune

Dettagli

COMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE

COMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI VILLONGO PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO DELLE PUBBLICAZIONI ALL ALBO PRETORIO ON LINE INDICE Articolo 1 - Oggetto Articolo 2 - Modalità di accesso al servizio on-line Articolo 3 Responsabile

Dettagli

Il Ministro delle Attività Produttive

Il Ministro delle Attività Produttive Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel

Dettagli

LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4

LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 6232 LEGGE REGIONALE 12 febbraio 2014, n. 4 Semplificazioni del procedimento amministrativo. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 12 aprile 2001, n. 11 (Norme sulla valutazione dell impatto ambientale),

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti

Dettagli

Allegato alla delibera n.37/cc Del 30.4.2015. COMUNE Dl VICCHIO ALBO CITTADINANZA ATTIVA REGOLAMENTO COMUNALE Dl DISCIPLINA DELLA ATTIVITA.

Allegato alla delibera n.37/cc Del 30.4.2015. COMUNE Dl VICCHIO ALBO CITTADINANZA ATTIVA REGOLAMENTO COMUNALE Dl DISCIPLINA DELLA ATTIVITA. Allegato alla delibera n.37/cc Del 30.4.2015 COMUNE Dl VICCHIO ALBO CITTADINANZA ATTIVA REGOLAMENTO COMUNALE Dl DISCIPLINA DELLA ATTIVITA Finalità Il presente regolamento, in armonia con le previsioni

Dettagli

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA

ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio

Dettagli

REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI. Art. 1 (Ambito di applicazione)

REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI. Art. 1 (Ambito di applicazione) REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri e le procedure adottate

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE

COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di Giunta Municipale n. 9 del 10.01.2011 INDICE 1. Premessa 2. Accesso al servizio 3. Finalità della

Dettagli

REGOLAMENTO DI ALIENAZIONE DEGLI IMMOBILI DISPONIBILI DEL PATRIMONIO DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA

REGOLAMENTO DI ALIENAZIONE DEGLI IMMOBILI DISPONIBILI DEL PATRIMONIO DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA COMUNE DI CALUSCO D'ADDA REGOLAMENTO DI ALIENAZIONE DEGLI IMMOBILI DISPONIBILI DEL PATRIMONIO DEL COMUNE DI CALUSCO D ADDA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n.26 del 07.09.2015, pubblicata

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO

DISCIPLINARE DI UTILIZZO DEL PALCO MODULARE DELLE SEDI E DEI TAVOLI DI PROPRIETÀ DEL COMUNE DI MONTIANO COMUNE DI MONTIANO PROVINCIA DI FORLI' - CESENA Piazza Maggiore - 47020 MONTIANO (FC) Tel. 0547-51151 / 51032 - Fax 0547-51160 E-mail: scuola-cultura@comune.montiano.fc.it Servizi Sociali-Scolastici-Culturali

Dettagli

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it

Documento scaricato da www.gestione-rifiuti.it Regione Sicilia Legge Regionale n. 40 del 21 aprile 1995 Provvedimenti per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti speciali inerti. Disposizioni varie in materia urbanistica. L'Assemblea

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

R E G O L A M E N T O

R E G O L A M E N T O COMUNE DI VENZONE UDINE PROVINCIA DI ************************************************************************************************ R E G O L A M E N T O PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL GRUPPO

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A TITOLO DI PRESTITO D ONORE Adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del /29.11.2013 INDICE GENERALE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI STALLI DI SOSTA PER IL CARICO E SCARICO MERCI I N D I C E - Art.1 OggettO ed ambito di applicazione - Art.2 Definizioni - Art.3 OrariO e sosta dei veicoli riservata al

Dettagli

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria

Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO PROVINCIA DI BOLOGNA AREA PROGRAMMAZIONE E GESTIONE TERRITORIO COPIA DETERMINAZIONE N. 289 del 31/12/2009 OGGETTO APPROVAZIONE DISCIPLINARE D'INCARICO PER LA REDAZIONE DI

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50

REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ. Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 10 giugno 2015 1/50 REGOLAMENTO INTERNO DI AMMINISTRAZIONE E CONTABILITÀ Articolo 1 - Oggetto

Dettagli

Comune di Roccaromana

Comune di Roccaromana Comune di Roccaromana Provincia di Caserta REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI POSTI AUTO COPERTI DI PROPRIETA COMUNALE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 37 del 29/09/2014 INDICE ART. 1

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA

TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA TESTO AGGIORNATO A SEGUITO MODIFICAZIONI APPORTATE CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 13 DEL 04.05.1998. REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA COMUNE DI QUART REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PARCHEGGIO

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna 1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.

Dettagli

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali

REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali REGOLAMENTO SPESE DI ISTRUTTORIA AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE (D.P.R. 59/2013) Art 1 Principi generali In attuazione del disposto dell articolo 52 del D.Lgs. 446 del 15.12.1997 e successive modifiche

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI

CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 52 del 29/09/2008

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON LINE ENTE-PARCO REGIONALE MIGLIARINO SAN ROSSORE MASSACIUCCOLI TENUTA SAN ROSSORE Località CASCINE VECCHIE 56122 PISA tel. (050) 539111 fax (050) 533650 cod. fisc. 93000640503 p. iva 00986640506 SERVIZIO SEGRETERIA

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.

LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>. Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari

COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari COMUNE DI SERDIANA Provincia di Cagliari REGOLAMENTO COMUNALE PER L ALIENAZIONE DEI BENI MOBILI COMUNALI (Approvato con Delibera Consiliare n. 32 del 29/07/2014 e modificato con delibera Consiliare n.

Dettagli

RELAZIONE ARTICOLATA

RELAZIONE ARTICOLATA Il presente DDL persegue l obiettivo di migliorare le condizioni di accessibilità e di mobilità nelle aree urbane del territorio ligure e a tal fine, detta disposizioni per la definizione e il finanziamento

Dettagli

COMUNE DI LAZISE - PROVINCIA DI VERONA - REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO E SULL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI

COMUNE DI LAZISE - PROVINCIA DI VERONA - REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO E SULL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI COMUNE DI LAZISE - PROVINCIA DI VERONA - REGOLAMENTO SUL PROCEDIMENTO E SULL'ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI Approvato con atti del Consiglio Comunale n. 55 in data 28.11.1997 n. 6 in data 04.02.1998

Dettagli

COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo

COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo COMUNE DI CALUSCO D ADDA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO MOBILITA DEL PERSONALE (allegato al Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi approvato con deliberazione della G.C. dell 11.6.1998

Dettagli

Verbale consegna lavori in via d urgenza

Verbale consegna lavori in via d urgenza Mod. ATE.03.03 Pag.1 di pag 5 AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI VERONA Finanziamento: Lavori: per la realizzazione di....in Comune di Importo lavori di appalto: Affidamento

Dettagli

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008

Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 ASSESSORATO DELL AGRICOLTURA E RIFORMA AGRO-PASTORALE SERVIZIO POLITICHE DI MERCATO E QUALITA Regolamento di Partecipazione Fiere Agro-Alimentari 2008 Art. 1 - Ente Organizzatore Assessorato Regionale

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

La domanda di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio della Cooperativa a proprietà indivisa, presuppone:

La domanda di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio della Cooperativa a proprietà indivisa, presuppone: Rilascio autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio realizzato da cooperative edilizie a proprietà indivisa (L.179/92 art. 18 e ss.mm.ii.) Premessa Le cooperative a proprietà

Dettagli

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.

L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione

Dettagli

TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE FALLIMENTI

TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE FALLIMENTI TRIBUNALE ORDINARIO DI TORINO SEZIONE FALLIMENTI Si rende noto che nel fallimento n. 138/13 il Curatore Dott. Alberto Maurino ha disposto la vendita mediante gara informale del seguente lotto: LOTTO 1:

Dettagli

CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE. l sig. o la società.,sede legale, persona del legale

CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE. l sig. o la società.,sede legale, persona del legale CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE Tra: l sig. o la società.,sede legale, persona del legale rappresentante pro-tempore, in proprio nonché quale procuratore di.,

Dettagli

FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE

FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE FONDO PER LE INFRASTRUTTURE PRODUTTIVE Domande frequenti relative all Avviso per la manifestazione di interesse per il cofinanziamento di interventi finalizzati alla Razionalizzazione, riorganizzazione

Dettagli

COMUNE DI MOZZANICA PROVINCIA DI BERGAMO

COMUNE DI MOZZANICA PROVINCIA DI BERGAMO COMUNE DI MOZZANICA PROVINCIA DI BERGAMO REGOLAMENTO COMUNALE PER LE AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE CONCESSE NELL AMBITO DEGLI STRUMENTI DI PROMOZIONE E SVILUPPO DEL TESSUTO COMMERCIALE NEL CENTRO STORICO (adottato

Dettagli

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno

DL n. 91 del 24.06.2014 entrato in vigore dal 25 giugno Con il DL n. 91 del 24.06.2014 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2014 ed entrato in vigore dal 25 giugno è stata prevista un agevolazione per i soggetti che effettuano investimenti in

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

Albo pretorio on line Regolamento

Albo pretorio on line Regolamento AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Direzione amministrativa Servizio affari generali Albo pretorio on line Regolamento Allegato alla Determinazione del Direttore del

Dettagli

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio)

Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità Architettonica e il Paesaggio (ai sensi dell art. 18 del Regolamento Edilizio) COMUNE DI FERRARA Città patrimonio dell Umanità Marca da Bollo PG Allo Sportello Unico per l Edilizia PR Ufficio Ricezione Data di arrivo Richiesta del parere preventivo della Commissione per la Qualità

Dettagli

COMUNE DI CATTOLICA AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI RIMINI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI IMMOBILI AD USO

COMUNE DI CATTOLICA AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI RIMINI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI IMMOBILI AD USO COMUNE DI CATTOLICA AZIENDA CASA EMILIA ROMAGNA DELLA PROVINCIA DI RIMINI CONVENZIONE PER LA GESTIONE DI IMMOBILI AD USO ABITATIVO NON COMPRESI NELL E.R.P. Il giorno. del mese di dell anno 2013 TRA Il

Dettagli

C O M U N E D I N O N A N T O L A PROVINCIA DI MODENA

C O M U N E D I N O N A N T O L A PROVINCIA DI MODENA @II@ ALLEGATO ALLA DELIBERQZIONE C.C. N. 43 DEL 01.06.2006 REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI E BENEFICI ECONOMICI AD ASSOCIAZIONI. Art. 1 Oggetto TITOLO I DISCIPLINA GENERALE.

Dettagli

Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti

Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti Le operazioni sul capitale nelle società di capitali. Gli aumenti 1 Le operazioni sul capitale Il capitale può subire, nel corso della gestione aziendale, variazioni di due tipi: Aumenti di capitale Riduzioni

Dettagli

Capitolo 4 - LEASING. Sommario

Capitolo 4 - LEASING. Sommario Capitolo 4 - LEASING Sommario Sezione I Leasing mobiliare Definizione Art. 1 Scelta del fornitore 2 Forma del contratto 3 Ordinazione del bene 4 Consegna del bene 5 Legittimazione attiva dell utilizzatore

Dettagli

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE

UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE UNIONCAMERE LAZIO REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI CASSA ECONOMALE INDICE Art. 1 - Oggetto e contenuto Art. 2 - Organizzazione e gestione della cassa economale Art. 3 - Fondi di anticipazione a favore del cassiere

Dettagli

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO

PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PIANO ATTUATIVO AR2 - CALO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE AREE PRIVATE ASSERVITE ALL USO PUBBLICO ADIBITE A PARCHEGGIO E RELATIVE PERTINENZE - LOTTI A e B - Art. 1 Individuazione 1. Il presente Regolamento

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DI LOCALI E SALE COMUNALI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 110 del 23/12/2003. Modificato con Deliberazione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI

REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEI BENI IMMOBILI COMUNALI Approvato con delibera di Consiglio Comunale n.37 del 25/06/2002. Art. 1 Campo di applicazione 1. Le norme che seguono disciplinano, ai sensi dell

Dettagli

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti

Auser Volontariato Territoriale Firenze. Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Auser Volontariato Territoriale Firenze Regolamento Tesseramento e ripartizione risorse finanziarie Trasparenza e comportamenti Delibera del Comitato Direttivo dell Auser Volontariato Territoriale Firenze

Dettagli

art. 1 oggetto e finalità art. 3 presentazione della domanda oggetto e finalità art. 2 beneficiari

art. 1 oggetto e finalità art. 3 presentazione della domanda oggetto e finalità art. 2 beneficiari Regolamento per la concessione dei contributi di cui all articolo 3, commi da 27 a 34 della legge regionale 6 agosto 2015, n. 20 (Assestamento del bilancio 2015 e del bilancio pluriennale per gli anni

Dettagli

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)

Comune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona) CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE ASSEGNAZIONE POSTI AUTO AI RESIDENTI

REGOLAMENTO COMUNALE ASSEGNAZIONE POSTI AUTO AI RESIDENTI COMUNE DI ARGEGNO Provincia di Como Via Valle Intelvi, 7 C.A.P. 22010 - c.f. 80010240135 - p. I.V.A. 00695450130 - tel. 031 821120 - fax 031-821977 REGOLAMENTO COMUNALE ASSEGNAZIONE POSTI AUTO AI RESIDENTI

Dettagli

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata

Dettagli