Capitolo 1 La dinamica imprenditoriale del Distretto di Nocera Inferiore Gragnano
|
|
- Rebecca Giannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 1 La dinamica imprenditoriale del Distretto di Nocera Inferiore Gragnano 1.1 Caratteristiche del tessuto imprenditoriale Per analizzare i tratti salienti dell economia del Distretto di Nocera-Gragnano occorre, innanzitutto, scattare una fotografia della struttura imprenditoriale-produttiva dello stesso. La variazione della numerosità imprenditoriale, l ingresso o l uscita delle imprese dal mercato, delimitano l espansione o la contrazione di una popolazione di imprese la quale, attraverso un processo di sviluppo, viene ridefinita anno dopo anno. Sulla base dei dati desunti dalle Camere di Commercio, si cercherà quindi di esplorare la dinamica dei flussi demografici delle imprese del Distretto di Nocera-Gragnano, operando anche confronti con i valori regionali e nazionali, per delineare un quadro dei fenomeni in atto nell economia distrettuale. Come si osserva dalla tabella seguente, aggiornata al 31 dicembre 2002, nel Distretto di Nocera- Gragnano risultano registrate imprese: tra queste, ben sono attive, ossia l 84,8% del totale. Le nuove iscrizioni dell anno 2002 ammontano a unità, mentre le cancellazioni sono state Complessivamente, quindi, si ha un saldo attivo di 984 imprese. Anche nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano, candidati ad entrare nel Distretto industriale n.7 (e per tale motivo oggetto di analisi), si riscontra una forte incidenza delle imprese attive sul totale delle imprese registrate (5.386 imprese attive su imprese registrate - 83,8%), frutto anche di un saldo attivo tra cancellazioni e nuove iscrizioni pari a 147 unità alla fine del Nella regione Campania e in Italia, la percentuale di imprese attive sul totale delle imprese registrate è in linea col dato distrettuale, con valori rispettivamente pari all 84,5% e all 84,9%. Anche la regione e l Italia evidenziano nel 2002 saldi attivi tra imprese iscritte e cancellate (rispettivamente aziende in Campania e in Italia). Tabella 1 Numerosità imprenditoriale nel distretto di Nocera-Gragnano per settore di attività economica (Valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere 7
2 Tabella 2 Numerosità imprenditoriale nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano per settore di attività economica (Valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere Dall analisi del tessuto imprenditoriale del Distretto di Nocera-Gragnano emerge un elemento importante, identificabile nella consistente quota di imprese attive operanti nel settore del Commercio, il cui peso sul totale delle imprese del distretto, è pari al 36,9%. Il settore del Commercio, pertanto, ha un ruolo primario nell universo aziendale dell area, con un peso leggermente superiore al valore medio della regione Campania (36,6%), e nettamente superiore al peso che registra a livello nazionale (28%). Tabella 3 Numerosità imprenditoriale in Campania per settore di attività economica (Valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere L altro settore che si contraddistingue è quello primario; le imprese nel comparto dell Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca con aziende attive, rappresentano il 19,6% del totale. Il comparto dell Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca nel distretto di Nocera-Gragnano è, analogamente al settore del Commercio analizzato in precedenza, leggermente più consistente rispetto alla regione Campania (19,1%), mentre fa registrare valori inferiori agli standard nazionali (20,3%). Il settore primario non è altrettanto presente nei quattro Comuni che vorrebbero entrare a far parte del Distretto industriale. Infatti, Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano denotano un basso peso dell Agricoltura (12,8%) ed una presenza maggiore nel settore industriale, in cui operano 783 imprese attive nelle Costruzioni (ossia il 14,5%) e 735 nelle attività manifatturiere (ossia il 13,6%). 8
3 Tabella 4 Numerosità imprenditoriale in Italia per settore di attività economica (Valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere Tabella 5 Aziende attive per settore di attività economica e per area geografica (Valori percentuali al 31/12/2002) Settori Distretto di Nocera Gragnano Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano Campania Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 19,6 12,8 19,1 20,3 Estrazione di minerali 0,1 0,0 0,1 0,1 Attività manifatturiere 13,4 13,6 10,8 13,1 Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua 0,0 0,1 0,0 0,1 Costruzioni 9,8 14,5 11,0 12,9 Commercio 36,9 38,7 36,6 28,0 Alberghi e ristoranti 3,6 4,1 4,4 4,8 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 4,8 2,9 3,3 3,8 Intermediazione monetaria e finanziaria 3,0 1,8 1,6 2,0 Altri servizi 8,7 11,4 13,1 15,0 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Il paragone tra la composizione settoriale del Distretto e dei comuni limitrofi evidenzia come vi sia in questi ultimi una più alta incidenza del comparto delle Costruzioni di circa 4,7 punti percentuali (14,5% contro 9,8%), mentre, come in precedenza evidenziato, l Agricoltura ha un peso inferiore di circa 7 punti percentuali (12,8% contro 19,6%). Altro dato rilevante che emerge estendendo il confronto alla Campania e all Italia, è la forte presenza, nell area distrettuale, nei comuni limitrofi e nella Regione di imprese commerciali, che superano di oltre 8 punti percentuali il dato medio nazionale (tab.5). Italia 9
4 Grafico1 - Distribuzione delle aziende attive nel Distretto di Nocera-Gragnano (2002) Trasporti,magazz. e comunicaz. 4,8% Alberghi e ristoranti 3,6% Intermediaz. monetaria e finanziaria 3,0% Altri servizi 8,7% Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 19,6% Attivita' manifatturiere 13,4% Commercio 36,9% Costruzioni 9,8% Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Grafico 2 - Distribuzione delle aziende attive nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano per settore di attività economica (2002) Trasporti,magazz. e comunicaz. 2,9% Intermediaz. monetaria e finanziaria 1,8% Alberghi e ristoranti 4,1% Commercio 38,7% Altri servizi 11,4% Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 12,8% Estrazione di minerali 0,0% Attivita' manifatturiere 13,6% Prod.e distrib.energ.elettr., gas e acqua 0,1% Costruzioni 14,5% Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Se si osserva il profilo di crescita evidenziato nel corso del 2002 nei vari settori economici, si nota come i comparti dove si riscontra maggiore dinamicità (in termini assoluti) nel distretto siano quello del Commercio, delle Costruzioni e quello Alberghiero. Il Distretto di Nocera-Gragnano presenta, infatti, un saldo attivo nel settore del Commercio pari a 195 unità, in linea con la tendenza evidenziata anche dalla regione Campania ( unità); se si volge lo sguardo all attività imprenditoriale dei quattro comuni (Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano) che vorrebbero entrare a far parte del distretto, si nota anche qui una buona dinamicità nel settore del Commercio (+29). 10
5 La realtà, in termini di saldo attivo del Distretto di Nocera-Gragnano, dei quattro comuni e della Campania, risulta molto diversa dalla realtà nazionale in cui il settore maggiormente in crescita è quello delle Costruzioni con un saldo positivo di unità, mentre le imprese commerciali hanno subito un calo di unità. Tra i settori in rallentamento, si annovera quello dell Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca e quello dei Trasporti, magazzinaggio e comunicazione, in cui appaiono saldi negativi nel Distretto di Nocera- Gragnano, in linea con gli andamenti delle altre ripartizioni. Va evidenziato, inoltre, che, nella regione, presenta un saldo negativo, oltre all Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca ( unità), il settore Manifatturiero (-349 unità), in controtendenza rispetto al distretto industriale e ai comuni limitrofi. E da sottolineare, tuttavia, che l analisi potrebbe risultare non completamente veritiera, a causa della presenza di un consistente numero di imprese iscritte che sono state inserite tra le cosiddette imprese Altri servizi. Le iscrizioni tra le imprese non specificate sono risultate pari nel distretto a 989, contro le appena 196 cancellazioni. E plausibile ritenere che, se almeno una parte di queste imprese fosse inserita nel vero settore di appartenenza, alcuni dei saldi negativi potrebbero, in realtà, diventare positivi, sia a livello distrettuale che nelle altre ripartizioni territoriali. Tabella 6 Saldo tra imprese iscritte e cessate per settore di attività economica e per area geografica (Valori assoluti al 31/12/2002) Settori Distretto di Nocera Gragnano Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano Campania Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Italia Fonte: Infocamere Nel corso del 2002, il tessuto imprenditoriale del Distretto di Nocera-Gragnano è cresciuto, presentando un tasso di crescita 1 rilevante (3,1%): questo è la risultante di un elevato tasso d iscrizione 2 (pari all 8,5%), combinato con un tasso di cessazione 3 piuttosto consistente (5,4%). I comuni del distretto che presentano una maggiore dinamicità nell arco del 2002, sono Bracigliano, Lettere, Mercato San Severino e Sant Antonio Abate, che registrano un intensa crescita di forze imprenditoriali. Il tasso di crescita del primo è, infatti, il più alto del distretto ed è pari a 6 punti percentuali; gli altri comuni si attestano, invece, su un valore pari al 4,7%. Questa crescita consistente è data dalla combinazione di una elevata incidenza delle nuove imprese e di una bassa incidenza di imprese che cessano la loro attività, che permette a questi comuni di registrare un aumento netto del numero delle imprese, per il totale dei settori, superiore alla media del distretto di oltre 1,5 punti percentuali (e di circa 3 punti nel caso di Bracigliano). 1 Il tasso di crescita esprime il rapporto tra il saldo delle imprese iscritte e cessate nel periodo di riferimento (2002) ed il numero di imprese registrate all inizio del periodo di riferimento. 2 Il tasso di iscrizione esprime il rapporto tra imprese iscritte nel periodo di riferimento (2002) ed il numero di imprese registrate all inizio del periodo di riferimento. 3 Il tasso di cessazione esprime il rapporto tra imprese cessate nel periodo di riferimento (2002) ed il numero di imprese registrate all inizio del periodo di riferimento 11
6 Anche i comuni di Scafati, Gragnano e Santa Maria la Carità hanno ottenuto tassi di crescita abbastanza elevati (intorno al 4,2%), dovuti ad una dinamica fortemente espansiva delle imprese. Scafati registra, infatti, il più alto tasso di iscrizione pari a 10,7 punti percentuali. Considerando, altresì, la distribuzione comunale delle iscrizioni del 2002, si nota come il peso più consistente sia detenuto proprio dal comune di Scafati (14,1% del totale), seguito da Nocera Inferiore (12,7%). Osserviamo infine che, nel Distretto di Nocera-Gragnano, alcuni comuni hanno fatto registrare una crescita molto modesta: Sant Egidio del Monte Albino (+1,0%), Tramonti, Corbara, Castel San Giorgio (tutti nell ordine dell 1,2%). Dall analisi della dinamica imprenditoriale relativa ai quattro comuni che vorrebbero entrare a far parte del distretto emerge come rispetto a quest ultimo l area in esame presenti un tasso di crescita più contenuto (2,3%). Detto tasso è la risultante di due comportamenti nettamente distinti: da un lato troviamo, infatti, Siano e Cava De Tirreni che presentano discreti valori (rispettivamente +3,4% e +2,7%), dall altro Calvanico e Fisciano che presentano tassi di crescita inferiori ad 1 punto percentuale (tab.7) Tabella 7 Nati-mortalità imprenditoriale nei comuni del Distretto di Nocera-Gragnano e nei 4 comuni limitrofi (2002) Comuni Imprese iscritte (in %) Tasso d iscrizione Tasso di cessazione Tasso di crescita Angri 8,2 8,0 5,6 2,4 Baronissi 2,7 6,7 5,3 1,4 Bracigliano 1,1 9,2 3,2 6,0 Castel San Giorgio 2,9 7,2 6,0 1,2 Corbara 0,4 6,8 5,6 1,2 Gragnano 7,6 9,8 5,7 4,1 Lettere 1,0 9,5 4,7 4,7 Mercato San Severino 5,5 9,5 4,8 4,7 Nocera Inferiore 12,7 8,4 5,0 3,3 Nocera Superiore 5,1 7,3 4,3 3,0 Pagani 9,9 8,3 5,6 2,7 Roccapiemonte 1,5 6,8 4,3 2,5 San Marzano Sul Sarno 3,5 7,3 4,0 3,2 San Valentino Torio 3,3 8,0 6,7 1,3 Santa Maria la Carità 3,1 9,4 5,1 4,3 Sant'Antonio Abate 5,3 9,8 5,1 4,7 Sant'Egidio del Monte Albino 2,7 7,6 6,6 1,0 Sarno 8,1 7,6 5,0 2,7 Scafati 14,1 10,7 6,6 4,1 Tramonti 1,1 7,3 6,1 1,2 Totale Distretto 100,0 8,5 5,4 3,1 Calvanico 1,2 4,9 4,1 0,8 Cava De' Tirreni 75,3 8,5 5,8 2,7 Fisciano 14,6 6,9 6,3 0,6 Siano 8,9 10,3 7,0 3,4 Totale 4 Comuni 100,0 8,3 5,9 2,3 Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Dall analisi territoriale si evince, altresì, come il Distretto di Nocera-Gragnano presenti livelli di crescita nettamente superiori alla media regionale e nazionale (tab.8). Da un lato, infatti, si ha un tasso di crescita del distretto pari al 3,1% (come sopra evidenziato), dall altro un valore per la Campania di 2,4 punti percentuali e per l Italia pari appena all 1,2%. L indicatore della capacità di crescita delle imprese distrettuali, risulta molto alto nel settore Alberghiero (+4,8%), mentre a livello nazionale è addirittura negativo (-0,7%). Una elevata crescita è 12
7 registrata nel comparto dell Intermediazione monetaria e finanziaria (+7,4%), mentre negativo è il tasso di crescita dell Agricoltura e dei Trasporti e comunicazioni. Come prima evidenziato, comunque, sul valore dei tassi di crescita influiscono negativamente le iscrizioni delle imprese classificate nella voce Altri Servizi, che non consentono una esatta quantificazione dei singoli tassi settoriali. Tabella 8 Tasso di crescita per settore di attività nel 2002 Settori Distretto di Nocera Gragnano Campania Italia Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca -2,2-1,4-2,6 Estrazione di minerali - -2,1-2,3 Attività manifatturiere 0,3-0,6-1,0 Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua - -1,6-0,5 Costruzioni 1,5 0,6 2,3 Commercio 1,7 0,9-0,2 Alberghi e ristoranti 4,8 1,1-0,7 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni -1,4-0,8-1,1 Intermediazione monetaria e finanziaria 7,4 1,5-0,1 Altri servizi 19,6 14,2 8,3 TOTALE 3,1 2,4 1,2 Fonte: Elaborazioni Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere. 1.2 La natura giuridica delle imprese distrettuali I dati desunti dalla Camera di Commercio consentono di esplorare le dinamiche dei flussi demografici delle imprese del Distretto di Nocera-Gragnano anche rispetto alla forma giuridica delle stesse. Come si osserva dalle tabelle seguenti, calcolate con i dati relativi al 31 dicembre 2002, nel Distretto di Nocera-Gragnano, le imprese attive risultano nel 76,3% dei casi ditte individuali, tale valore è superiore sia al valore regionale (69,1%) sia a quello nazionale (68,6%). Le forme giuridiche di società di capitale sono meno diffuse nel Distretto di Nocera-Gragnano e nei quattro comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano rispetto ai valori nazionali e regionali: poco più dell 8% delle imprese sono società di capitale nel distretto a fronte di una media regionale del 10,8% e nazionale dell 11,5%. Analogamente, si nota come le società di persone attive sono appena il 12% del totale nel distretto e nei comuni limitrofi, mentre nella regione e in Italia superano i 17 punti percentuali (tab.10). Tabella 9a - Numerosità imprenditoriale nel Distretto Nocera-Gragnano per forma giuridica dell'impresa al 2002 Registrate Attive Iscritte Cessate Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TOTALE Fonte: Infocamere 13
8 Tabella 9b - Numerosità imprenditoriale nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano per forma giuridica dell'impresa al 2002 Registrate Attive Iscritte Cessate Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TOTALE Fonte: Infocamere Tabella 9c - Numerosità imprenditoriale in Campania per forma giuridica dell'impresa al 2002 Registrate Attive Iscritte Cessate Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TOTALE Fonte: Infocamere Tabella 9d - Numerosità imprenditoriale in Italia per forma giuridica dell'impresa al 2002 Registrate Attive Iscritte Cessate Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TOTALE Tabella 10 Aziende attive per forma giuridica e area geografica (valori percentuali al 31/12/2002) Forma giuridica Distretto di Nocera Calvanico, Cava De Tirreni, Gragnano Fisciano e Siano Campania Italia Società di capitale 8,4 8,7 10,8 11,5 Fonte: Infocamere Società di persone 12,1 12,5 17,1 17,9 Imprese individuali 76,3 75,7 69,1 68,6 Altre forme 3,3 3,1 3,0 2,0 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: ElaborazionI Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere. 14
9 Grafico 3 - Distribuzione delle aziende attive per forma giuridica nel Distretto di Nocera- Gragnano (valori percentuali al 31/12/2002) Altre forme 3,3% Società di capita le 8,4% Società di persona 12,1% Imprese in d ivid u a li 76,3% Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Grafico 4 - Distribuzione delle aziende attive per forma giuridica nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano (valori percentuali al 31/12/2002) Altre forme 3,1% Società di capitale 8,7% Società di persona 12,5% Imprese ind iv id u a li 75,7% Fonte: Elaborazioni Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere Se si osserva il profilo di crescita evidenziato nel corso del 2002 rispetto alla forma giuridica delle imprese, si nota come nel distretto le ditte individuali continuino a rappresentare il contributo maggiore. Il Distretto di Nocera-Gragnano presenta, infatti, un saldo attivo per le imprese individuali pari a 393 unità e per le società di capitale pari a 365. Nei quattro comuni limitrofi, in Campania e in Italia, invece, i saldi positivi più consistenti sono fatti registrare dalle società di capitale (con saldi rispettivamente pari a 89 imprese, e ). Giova evidenziare, inoltre, come la Campania nel complesso e le due sotto-ripartizioni territoriali presentino un saldo contenuto delle società di persone, mentre a livello nazionale l aumento di queste è molto più consistente rispetto a quello delle ditte individuali ( contro 3.129). Risulta chiaro, quindi, come il tessuto produttivo distrettuale sia ancora connotato da una forte presenza di imprenditori individuali e da una bassa presenza di forme societarie, soprattutto di 15
10 persone. Prevale, quindi una struttura fondata su forme aziendali semplici, che presenta comunque tassi di crescita imprenditoriali più alti della media regionale e nazionale (cfr. tab.8) Tabella 11 Saldo delle imprese iscritte-cessate per forma giuridica e area geografica (valori assoluti al 31/12/2002) Forma giuridica Distretto di Nocera Calvanico, Cava De Tirreni, Campania Italia Gragnano Fisciano e Siano Società di capitale Società di persone Imprese individuali Altre forme TOTALE Fonte: Infocamere 1.3 Le imprese artigiane Per approfondire gli aspetti che delineano il profilo economico del Distretto di Nocera-Gragnano occorre dare un quadro delle dinamiche delle aziende artigiane, tenendo in considerazione tutti gli aspetti che sono stati studiati in precedenza per l universo imprenditoriale dell area. Sulla base dei dati desunti dalla Camera di Commercio si cercherà, quindi, di esplorare la dinamica dei flussi demografici delle imprese artigiane del Distretto di Nocera-Gragnano, operando anche confronti regionali e nazionali, per delineare un quadro dei fenomeni in atto nell economia distrettuale. Come si osserva dalle tabelle seguenti, nel Distretto di Nocera-Gragnano risultano registrate, al 31 dicembre 2002, imprese artigiane: tra queste ben sono attive, ossia, il 97,8% del totale; anche nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano, si riscontra una forte incidenza delle imprese artigiane attive sul totale delle imprese artigiane registrate (1.455 imprese attive su imprese registrate). Nella regione Campania e in Italia, la percentuale di imprese artigiane attive sul totale delle imprese registrate è molto simile al distretto, registrando rispettivamente il 97,9% e il 99,2%. Tabella12a Numerosità delle imprese artigiane nel Distretto di Nocera-Gragnano per settore di attività economica (valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere 16
11 Tabella12b Numerosità delle imprese artigiane nei comuni di Calvanico, Cava dè Tirreni, Fisciano e Siano per settore di attività economica (valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere Tabella12c Numerosità delle imprese artigiane in Campania per settore di attività economica (valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere Tabella12d Numerosità delle imprese artigiane in Italia per settore di attività economica (valori assoluti al 31/12/2002) Settori Registrate Attive Iscritte Cessate Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Infocamere 17
12 Approfondendo l analisi del tessuto imprenditoriale delle imprese artigiane del Distretto di Nocera- Gragnano, emerge un elemento importante identificabile nella consistente quota di aziende operanti nel settore delle Attività manifatturiere, il cui peso sul totale delle imprese del distretto, è pari al 33,8%. Il settore delle Attività manifatturiere, pertanto, ha un ruolo primario nell universo aziendale dell area, con un peso molto simile al valore medio della regione Campania (34%), e superiore al peso che detiene a livello nazionale (31,5%). Giova, inoltre, evidenziare come il comparto delle Costruzioni, pur rappresentando il secondo comparto come peso sul totale delle imprese artigiane del distretto (21,6%), presenti uno scostamento negativo rilevante rispetto al valore riscontrato a livello nazionale (33,4%), valutabile in circa 12 punti percentuali. Nei quattro comuni che vorrebbero entrare a far parte del Distretto industriale, si registra invece un peso quasi equivalente tra il comparto delle Attività manifatturiere e quello delle Costruzioni con quote rispettivamente pari al 30,8% e al 30,4% del totale (tab.13). Tabella13 Imprese artigiane attive per settore di attività economica e per area geografica (valori percentuali al 31/12/2002) Settori Distretto di Nocera Gragnano Calvanico, Cava dè Tirreni, Fisciano e Siano Campania Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 0,3 1,0 0,7 1,1 Estrazione di minerali 0,1-0,1 0,1 Attività manifatturiere 33,8 30,8 34,0 31,5 Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua 0,0 0,1 0,0 0,0 Costruzioni 21,6 30,4 24,1 33,4 Commercio 15,2 14,8 14,4 9,5 Alberghi e ristoranti 0,5 0,2 0,5 0,4 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni 10,1 5,6 5,9 8,5 Intermediazione monetaria e finanziaria 0,0-0,0 0,0 Altri servizi 18,3 17,2 20,2 15,5 TOTALE 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: Infocamere Italia Grafico 5 - Distribuzione delle imprese artigiane attive nel Distretto di Nocera-Gragnano (valori percentuali al 31/12/2002) Trasporti,magazzin aggio e comunicaz. 10,2% Altri servizi 18,4% Attivita' m anifatturiere 34,0% Alberghi e ristoranti 0,5% Commercio 15,3% Costruzioni 21,6% Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere 18
13 Grafico 6 - Distribuzione delle imprese artigiane attive nei comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano (valori percentuali al 31/12/2002) Trasporti,magazzina ggio e comunicaz. 5,6% Altri servizi 17,2% Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca 1,0% Attivita' manifatturiere 30,9% Commercio 14,8% Costruzioni 30,5% Fonte: Elaborazioni Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere Se si osserva il profilo di crescita evidenziato nel corso del 2002 dalle imprese artigiane nei vari settori economici, si nota come i comparti dove si riscontra maggiore dinamicità (in termini assoluti) sono proprio quello delle Attività manifatturiere e quello delle Costruzioni. Il Distretto di Nocera-Gragnano presenta, infatti, un saldo attivo nel settore delle Attività manifatturiere pari a 85 unità, in linea con la forte crescita presente anche nella regione Campania (407 unità). Se si volge lo sguardo all attività imprenditoriale dei quattro comuni limitrofi (Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano), si nota invece una minore dinamicità nel settore delle Attività manifatturiere. In termini di saldo attivo, la realtà nazionale del settore delle Attività manifatturiere si differenzia dall area distrettuale, in quanto appare meno dinamica delle Costruzioni: il saldo del Manifatturiero mostra un incremento di unità contro un aumento delle imprese artigiane delle Costruzioni di unità. Anche in Campania il settore delle Costruzioni è cresciuto, in termini di saldo, più di quello Manifatturiero, pur con margini ridotti (486 aziende edili contro 407 aziende manifatturiere). Tra i settori in rallentamento, si notano quello dei Trasporti, magazzinaggio e comunicazione e del Commercio, in cui appare un saldo negativo tanto nel Distretto di Nocera-Gragnano, quanto in Campania ed in Italia. 19
14 Tabella 14 Saldo tra imprese artigiane iscritte e cessate per settore di attività economica e per area geografica (valori assoluti al 31/12/2002) Settori Distretto di Nocera Gragnano Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano Campania Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distrib. energ. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni Intermediazione monetaria e finanziaria Altri servizi TOTALE Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Nel corso del 2002, le imprese artigiane del Distretto di Nocera-Gragnano sono cresciute nel complesso ad un tasso piuttosto rilevante (2,5%): infatti, nonostante si sia registrato un tasso di cessazione piuttosto elevato (pari al 5,9%), la combinazione di quest ultimo con un tasso di iscrizione pari all 8,4% ha causato una crescita di rilievo (tab.15). I comuni del distretto che presentano una maggiore dinamicità nell arco del 2002, sono Lettere, Santa Maria la Carità, Sant Antonio Abate e Tramonti che registrano un intensa crescita di forze imprenditoriali artigiane. Lettere, in particolar modo, pur presentando un tasso di crescita elevato (22,2%), detiene, tuttavia, un peso in termini di imprese iscritte pari appena al 2% del totale, mentre gli altri tre comuni hanno un peso più consistente (Sant Antonio Abate, ad esempio, detiene il 7,7% delle iscrizioni totali). La crescita consistente, registrata nei comuni sopra menzionati, è data dalla combinazione di un elevato tasso delle nuove imprese e di una bassa incidenza di imprese che cessano la loro attività, permettendo ai comuni stessi di registrare tassi superiori alla media del distretto di diversi punti percentuali. Osserviamo, altresì, che, nel Distretto di Nocera-Gragnano, alcuni comuni hanno fatto registrare una crescita nulla o negativa: Castel San Giorgio, Pagani e Sarno evidenziano saldi negativi; Corbara un saldo nullo e Baronissi un saldo positivo inferiore all unità (0,7%). Dall analisi della dinamica imprenditoriale relativa ad i quattro comuni limitrofi, emerge come il tasso di crescita sia molto modesto (+0,3%), con due comuni, Siano e Cava De Tirreni, che apportano un contributo positivo (pari entrambi a 0,7%) e gli altri che evidenziano saldi negativi (Calvanico 7,1% e Fisciano 0,4%) Il saldo modesto è determinato sia da una dinamica più bassa rispetto all area distrettuale del tasso di iscrizione (6,5% contro 8,4%), sia da un valore maggiore del tasso di cessazione (6,2% contro 5,9%). Italia 20
15 Tabella 15 Nati-mortalità imprenditoriale nelle imprese artigiane nei comuni del Distretto di Nocera-Gragnano e nei 4 comuni limitrofi (valori percentuali al 31/12/2002) Comuni Imprese iscritte Tasso d iscrizione Tasso di cessazione Tasso di crescita Angri 7,9 7,8 4,8 3,0 Baronissi 3,9 6,5 5,8 0,7 Bracigliano 1,2 8,1 2,7 5,4 Castel San Giorgio 3,9 7,4 11,2-3,9 Corbara 0,4 5,1 5,1 0,0 Gragnano 9,3 14,8 9,0 5,8 Lettere 2,0 22,2 0,0 22,2 Mercato San Severino 5,7 7,3 3,4 3,9 Nocera Inferiore 10,6 7,6 4,4 3,2 Nocera Superiore 4,5 5,4 4,4 1,0 Pagani 7,5 7,0 7,9-0,9 Roccapiemonte 2,6 8,6 4,6 3,9 San Marzano Sul Sarno 2,4 7,1 5,9 1,2 San Valentino Torio 3,9 10,3 6,0 4,3 Santa Maria la Carità 4,5 14,4 4,6 9,8 Sant'Antonio Abate 7,7 16,5 7,4 9,1 Sant'Egidio del Monte Albino 5,1 12,5 10,0 2,5 Sarno 5,7 4,8 5,2-0,3 Scafati 8,7 7,9 6,4 1,5 Tramonti 2,4 12,0 5,0 7,0 Totale Distretto 100,0 8,4 5,9 2,5 Calvanico 1,0 3,6 10,7-7,1 Cava De' Tirreni 75,3 7,0 6,3 0,7 Fisciano 12,4 4,4 4,8-0,4 Siano 11,3 7,9 7,2 0,7 Totale 4 Comuni 100,0 6,5 6,2 0,3 Fonte: Elaborazioni Istituto G. Tagliacarne su dati Infocamere Dal confronto territoriale, si evince come il Distretto di Nocera-Gragnano presenti un tasso di crescita (2,5%) superiore sia a quello regionale (0,9%) sia a quello nazionale (1,3%). L indicatore della capacità di crescita della numerosità imprenditoriale risulta alto nel settore delle Costruzioni (5%), tanto da essere superiore alle altre due ripartizioni: in Campania si è, infatti, registrato un tasso di crescita pari al 2,7% e in Italia al 4,7%. A livello nazionale emerge, in controtendenza rispetto al distretto e alla Campania, una crescita delle imprese artigiane agricole (+2%), parallelamente ad un modesto incremento del settore Manifatturiero (+0,5%). 21
16 Tabella 16 Tasso di crescita delle imprese artigiane per settore di attività economica (valori percentuali al 31/12/2002) Settori Distretto di Nocera Gragnano Campania Italia Agricoltura, caccia, silvicoltura e pesca -15,0-5,0 2,0 Estrazione di minerali - -8,5-4,3 Attività manifatturiere 4,4 1,6 0,5 Prod. E distrib. energ. elettr., gas e acqua - - 0,6 Costruzioni 5,0 2,7 4,7 Commercio -3,2-3,7-3,2 Alberghi e ristoranti -10,3-7,9-10,2 Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni -1,0-1,0-0,1 Intermediazione monetaria e finanziaria - -4,5-13,6 Altri servizi 4,0 1,5-0,1 TOTALE 2,5 0,9 1,3 Fonte: Elaborazioni Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere. 1.4 Le imprese della filiera Agroalimentare La filiera Agroalimentare comprende imprese appartenenti a diversi comparti economici che interagiscono tra loro nelle varie fasi del processo produttivo. Oltre ad aziende agricole e dell industria alimentare troviamo, infatti, imprese di altri comparti che operano come fornitori di beni strumentali e materie prime impiegate nella produzione. Complessivamente le imprese della filiera Agroalimentare registrate nel Distretto di Nocera-Gragnano sono circa (di cui attive), rappresentando circa il 4% dell universo imprenditoriale dell area. Tabella 17 Imprese agroalimentari registrate e attive nel Distretto di Nocera-Gragnano e nei 4 comuni limitrofi (valori percentuali al 31/12/2002) Registrate Attive Distretto di Nocera-Gragnano Comuni Totale area Fonte: Elaborazioni Ist. G.Tagliacarne su dati Infocamere. Considerando, altresì, le imprese presenti nei quattro comuni limitrofi, si raggiunge un totale di aziende registrate, di cui attive. Osservando, inoltre, il rapporto tra aziende attive e registrate, si nota come nei quattro comuni che vogliono entrare nel distretto industriale, tale rapporto sia più alto con un 80% di aziende attive contro il 77% del Distretto di Nocera-Gragnano. 22
17 Da ultimo risulta utile fornire un quadro completo dei comparti di attività economica presenti nella filiera agroalimentare (cfr. prospetto 1) PROSPETTO 1 FILIERA DELL AGROALIMENTARE Classificazione ATECO91 A A DA.15 DD.20.4 DD.20.5 DE.21.2 DG.24.1 DG.24.2 DH.25.2 DK.29.3 DK.29.4 DK DK DN.37.1 Denominazione Coltivazione di ortaggi, specialità orticole Coltivazione di frutta, prodotti di destinazione alla preparazione di bevande e spezie Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco Fabbricazione di imballaggi di legno Fabbricazione di articoli in sughero, paglia e materiali da intreccio Fabbricazione articoli di carta e cartone Fabbricazione di prodotti chimici di base Fabbricazione di pesticidi e altri prodotti chimici per l'agricoltura Fabbricazione di articoli in materie plastiche Fabbricazione di macchine per l'agricoltura Fabbricazione di macchine utensili Fabbricazione di macchine per la lavorazione di prodotti alimentari, bevande e tabacco Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici 23
18 24
19 Capitolo 2 Le performance delle imprese del distretto 2.1 Caratteristiche del campione intervistato Al fine di fornire una valutazione delle performance delle imprese dell area distrettuale e dei quattro comuni limitrofi è stata condotta un indagine sul campo presso un campione di aziende scelte tra i vari settori produttivi, tenendo conto del peso imprenditoriale di ciascun settore. Rimandando, per una descrizione approfondita della metodologia di campionamento all allegato metodologico, si fa notare in questa sede che il settore economico maggiormente rappresentato è il Commercio, cui appartiene oltre il 30% delle imprese intervistate, seguito dal Manifatturiero (circa 22%). Sono rappresentate quasi in uguale misura le imprese operanti nel settore delle Costruzioni e dell Agricoltura: la quota di aziende intervistate si attesta mediamente tra distretto e distretto allargato 4 su 13 punti percentuali. Il settore Terziario, infine, detiene una quota pari al 20% del totale (tab.1). Tabella 1 Imprese intervistate per area territoriale e per settore di attività economica (Valori percentuali) Settori Area del distretto allargato Area del distretto industriale Agricoltura 12,9 14,0 Industria manifatturiera 21,5 21,7 Costruzioni 13,7 13,3 Commercio 31,5 31,3 Terziario 20,5 19,7 Totale 100,0 100,0 2.2 Prime evidenze: fascia di mercato e classe di fatturato delle aziende La prima evidenza emersa dall indagine concerne la tipologia di produzione posta in essere dalle aziende del distretto. L analisi mostra, infatti, come circa la metà delle imprese distrettuali presentino un profilo produttivo legato alla produzione di beni che vengono direttamente portati sul mercato dalle stesse, mentre l altra metà produce beni per conto terzi su commessa specifica di un cliente (47%). Osservando, inoltre, la fascia di mercato cui i prodotti vengono destinati, si nota come questi ultimi siano rivolti ad accontentare le esigenze di una fascia di mercato media: più del 50% delle aziende dichiara, infatti, di produrre beni richiesti da un target di consumatori medio. Solo il 2/3% delle imprese intervistate produce beni di particolare prestigio destinati ad essere acquistati da una fascia 4 Nella trattazione si userà il termine distretto allargato per individuare l area comprendente i 20 comuni facenti parte integrante del Distretto nr.7 ed i 4 comuni candidati all inserimento (Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano, Siano). 25
20 di mercato alta. Le attività di produzione di beni richiesti da un target medio-alto di consumatori è consistente: più del 30% delle aziende contattate soddisfano queste esigenze di mercato. Il dettaglio settoriale mostra, inoltre, come siano soprattutto le aziende industriali a rivolgersi ad una fascia alta e medio-alta, rispettivamente il 6% e il 39,8% del totale nell area del distretto allargato. Su livelli analoghi si situano le aziende del distretto industriale. Risulta consistente, al contrario, nel settore Primario la quota di imprese che attuano una produzione di fascia medio-bassa e bassa. Circa il 30% delle aziende agricole, infatti, si situa in queste due classi. Da notare infine, come era ovvio attendersi considerando la natura stessa del settore, la totale assenza di aziende del settore Terziario che operano sulla fascia di mercato più bassa. Grafico 1 Fasce di mercato di riferimento delle imprese dell area del distretto allargato per settore di attività economica 60 57,9 53,8 55,1 56,7 55,8 53, , ,8 40,7 32,5 29,8 32, ,5 2,1 20,0 9,5 5,9 6,8 0,9 2,2 2,2 1,1 0,4 Primario Industria Costruzioni Commercio Terziario Agroalimentare Totale Economia 9,8 2,1 4,1 9,4 0 4,1 20,4 14,3 5,4 3,1 9,2 2,1 Alta Medio-alta Media Medio-bassa Bassa Grafico 2 Fasce di mercato di riferimento delle imprese dell area del distretto industriale per settore di attività economica 60,0 54,7 55,4 57,9 57,1 53,4 54,0 50,0 46,3 40,0 40,0 37,8 30,0 27,9 27,8 30,1 20,0 10,0 0,0 2,3 11,6 20,9 10,5 5,1 7,4 1,1 2,7 2,7 1,4 0,0 Primario Industria Costruzioni Commercio Terziario Agroalimentare Totale Economia 11,7 2,5 3,8 11,3 0,0 4,6 20,6 15,3 6,1 2,7 10,7 2,6 Alta Medio-alta Media Medio-bassa Bassa 26
21 Una quota consistente di imprese del distretto allargato ha registrato nel 2002 un fatturato inferiore a 125 mila euro (circa il 41%), mentre il 21% ha avuto entrate per un minimo di 500 mila euro ad un massimo di 2 milioni di euro. Solo il 5% delle imprese dell area del distretto allargato ha registrato un fatturato superiore ai 12 milioni di euro; si tratta di imprese di grosse dimensioni e con un attività economica consolidata negli anni. Tabella 2 Fatturato registrato dalle imprese del distretto industriale e del distretto allargato nel 2002 (valori percentuali) Classi di fatturato Imprese del distretto Imprese del distretto (euro) allargato industriale fino a ,7 43, ,4 8, ,0 7, ,7 9, ,4 11, ,1 8, ,6 7,8 oltre ,1 3,7 Totale 100,0 100,0 Si rileva una sostanziale omogeneità riguardo alla distribuzione per classi di fatturato tra imprese del distretto allargato e quelle del distretto industriale. L unica discrepanza di rilievo si registra nella classe più bassa in cui la quota di imprese che ha dichiarato, nel 2002, un fatturato inferiore ai euro diverge di 2,3 punti percentuali (tab.2). Dal confronto si rileva, altresì, una maggiore presenza delle imprese con più di di euro di fatturato nell area dei quattro comuni di Calvanico, Cava De Tirreni, Fisciano e Siano che va ad aumentare il peso della classe di fatturato più alta nella distribuzione delle imprese del distretto allargato. Partendo dalle risultanze dell indagine si è proceduto, altresì, ad operare una stima (con una soglia fissata di errore campionario pari al 10% per i singoli settori e pari al 5% per il totale dell economia) 5 del fatturato medio per addetto per ciascun settore produttivo, ad esclusione del settore agricolo per il quale in presenza di una forte variabilità dei dati campionari non sono risultati valori significativi sia per la consistenza degli addetti che per il fatturato aziendale. Per costruire la stima dell indicatore è stato necessario, innanzitutto, stimare la consistenza degli addetti dell area del distretto allargato, utilizzando, oltre ai dati dell indagine, dati censuari relativi al Censimento Istat dell Industria e Servizi del 2001 e del Censimento Intermedio del Tabella 3 Stima del fatturato per addetto per settore di attività economica del distretto allargato (valori in euro) Settore Addetti Fatturato per addetto Soglia errore (numero) (intervallo di variazione) campionario Industria manifatturiera % Costruzioni % Commercio % Terziario % Totale Economia % 5 Per una descrizione dettagliata si rimanda all allegato metodologico. 27
22 Gli intervalli di confidenza 6 sono stati calcolati per ciascun settore con una soglia d errore campionario del 10%. Nella tabella vengono indicati, altresì, il valore minimo e quello massimo degli intervalli stimati. A livello aggregato il fatturato medio per addetto nell area del distretto allargato varia da un minimo di euro ad un massimo di euro. Ovviamente nella lettura di questi dati bisogna tener presente che l intervallo di variazione della misura è stato calcolato sulla base di un errore del 5%; abbiamo dunque una probabilità del 5% che il valore effettivo del fatturato medio per addetto delle aziende extra-agricole dell area non sia compreso in questo intervallo. Dall analisi settoriale si nota, altresì, come il settore del Commercio, presenti un valore medio più alto: secondo le nostre stime, infatti, il fatturato medio per addetto varia da circa 209 mila euro a circa 410 mila euro. Occorre sottolineare, tra l altro, come sia il Manifatturiero a presentare valori più vicini alla media dell economia dell area con un fatturato che varia tra 153 mila euro e 258 mila euro per addetto. 2.3 L andamento economico delle imprese intervistate Nonostante un clima congiunturale nazionale poco favorevole, il 2002 sembra essere stato positivo per le aziende del distretto: circa 11 imprese su 100 hanno dichiarato di aver registrato un aumento del fatturato superiore al 15% rispetto al Merita un attenta considerazione il comportamento del 27% delle imprese, per il quale il fatturato ha avuto un andamento crescente, registrando incrementi da un minimo del 6% ad un massimo del 15%. Sostanzialmente stabile appare il fatturato registrato dal 38% delle imprese, che hanno dichiarato di aver avuto incrementi/riduzioni inferiori al 5% rispetto al La percentuale di aziende interessate da una restrizione del volume d affari è del 24%; per quest ultima categoria di imprese, circa 3 aziende su 10 hanno subito nel 2002 una riduzione del fatturato notevole, dal 6 al 15%. Il dettaglio settoriale evidenzia come siano le imprese industriali a far segnare l andamento congiunturale migliore: circa il 20% delle aziende manifatturiere delle due aree in esame dichiara, infatti, di aver registrato nel 2002 un incremento di fatturato superiore al 15% rispetto al Il 32% conferma, altresì, come il miglioramento è compreso tra il 6% ed il 15%. Osservando la performance della filiera agroalimentare, si nota come la stessa sia caratterizzata da una forte differenziazione di risultati. Da un lato troviamo, infatti, un 13% di imprese che evidenziano una forte crescita del fatturato (superiore al 15%), dall altro un 30% che, invece, ha subito una riduzione moderata o addirittura notevole. Molto probabilmente sulla filiera agroalimentare ha influito in misura rilevante il periodo di congiuntura sfavorevole attraverso dal settore primario nel 2002: oltre il 40% delle aziende agricole ha evidenziato un calo del fatturato, con un 12% degli intervistati che ha registrato un decremento rispetto al 2001 di oltre 15 punti percentuali (graf.3 e 4). 6 Questo rappresenta l intervallo all interno del quale, con un probabilità prefissata, ci si attende che ricada il valore dell indicatore in esame. 28
23 Grafico 3 Variazioni del fatturato delle imprese dell area del distretto allargato tra il 2002 e il 2001 per settore di attività economica (valori percentuali) Totale Economia Agroalimentare Terziario Commercio Costruzioni Industria Primario 8,3 10,7 10,1 12,2 7,3 6,7 10,9 6,3 9,3 8,1 11,6 5,0 7,8 12,0 7,6 16,0 19,4 22,3 18,0 20,4 19,2 15,2 24,9 26,8 26,4 28,3 31,4 32,0 38,2 36,0 41,6 37,6 39,5 36,1 37,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 Aumento notevole Aumento moderato Sostanziale stabilità Riduzione moderata Riduzione notevole Grafico 4 Variazioni del fatturato delle imprese dell area del distretto industriale tra il 2002 e il 2001 per settore di attività economica (valori percentuali) Totale Economia Agroalimentare Terziario Commercio Costruzioni Industria Prim ario 7,0 5,2 6,4 7,1 7,8 6,2 7,3 8,5 11,0 11,4 10,2 10,0 10,0 13,0 22,8 13,4 15,9 16,6 19,5 20,2 20,4 22,0 20,9 25,7 27,1 28,6 29,3 32,0 38,3 33,3 38,8 35,5 34,1 40,3 44,3 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 35,0 40,0 45,0 Aumento notevole Aumento moderato Sostanziale stabilità Riduzione moderata Riduzione notevole Osservando ora alcune caratteristiche strutturali quali la natura giuridica delle imprese o la dimensione aziendale (in termini di addetti), si notano altresì delle differenze sostanziali. Dal punto di vista della natura societaria, si vede come gli incrementi più consistenti siano stati registrati dalle imprese costituite come società di capitale: su 100 imprese intervistate nell area allargata, 17 hanno registrato incrementi consistenti del fatturato (+15%). La situazione migliora ancora di più se si considerano le società di capitale dell area del Distretto di Nocera Gragnano: la percentuale delle imprese con ottime performance di fatturato sale di due punti percentuali (19,3%). 29
24 Tabella 4a Variazioni del fatturato delle imprese dell area del distretto allargato tra il 2002 e il 2001 per forma giuridica delle imprese (valori percentuali) Area del distretto allargato Fatturato Aumento notevole (superiore +15%) Ditte individuali Società di persone Società di capitale Altre forme Totale 6,1 11,9 17,1 6,0 10,7 Aumento moderato 20,9 29,4 33,8 24,0 26,9 (tra 6% e 15%) Stabile 41,8 36,7 34,6 36,0 38,1 (+ o - 5%) Riduzione moderata 20,0 15,3 10,0 22,0 16,1 (tra 6% e 15%) Riduzione notevole 11,2 6,8 4,6 12,0 8,3 (superiore a 15%) Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Tabella 4b Variazioni del fatturato delle imprese dell area del distretto industriale tra il 2002 e il 2001 per forma giuridica delle imprese (valori percentuali) Area del distretto industriale Fatturato Ditte individuali Società di persone Società di capitale Altre forme Totale Aumento notevole (superiore +15%) 5,9 11,5 19,3 4,8 11,0 Aumento moderato 18,5 28,8 33,7 26,2 25,7 (tra 6% e 15%) Stabile 42,6 40,3 32,1 31,0 38,2 (+ o - 5%) Riduzione moderata 21,1 12,9 10,7 26,2 16,6 (tra 6% e 15%) Riduzione notevole 11,9 6,5 4,3 11,9 8,5 (superiore a 15%) Totale 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Il fatturato delle società individuali, invece, sembra aver avuto nel biennio 2001/02 un andamento piuttosto contenuto: per più del 40% delle società, il fatturato è rimasto sostanzialmente stabile mentre per il 31% ha subito flessioni anche oltre il 15%. L andamento del fatturato delle società di persone risulta una media di quello rilevato per le società di capitale e individuali. 30
Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 2.536 unità. Alla fine di marzo
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 6.804 unità. Alla fine di giugno
DettagliREGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena
5indicatori REGISTRO IMPRESE: si rafforza la struttura imprenditoriale I dati della movimentazione a fine settembre 213 in provincia di SALDO TRA ISCRIZIONI E CESSAZIONI Nel 3 trimestre del 213 il tessuto
DettagliDEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012
DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2012 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2012 le anagrafi camerali registrano un saldo negativo di 1.675 unità. Alla fine di marzo
DettagliUMBRIA Import - Export. caratteri e dinamiche 2008-2014
UMBRIA Import - Export caratteri e dinamiche 2008-2014 ROADSHOW PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE ITALIA PER LE IMPRESE Perugia, 18 dicembre 2014 1 Le imprese esportatrici umbre In questa sezione viene proposto
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliPRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003
NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire
DettagliUna lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano
Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto
Dettagli1. Il sistema imprenditoriale IL SISTEMA IMPRENDITORIALE
IL SISTEMA IMPRENDITORIALE 1 1.1 Le imprese attive per settore e forma giuridica Nei primi tre mesi del 2015 risultano iscritte nel Registro Imprese della Camera di Commercio di Lodi 21.784 posizioni,
DettagliA.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO
A.4 IL SISTEMA PRODUTTIVO A.4.1 Le unità locali Le unità locali presenti sul territorio della provincia di Ferrara, al Censimento dell Industria e dei Servizi 2001, erano 32.101, in aumento, rispetto al
DettagliSTRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO
13. Commercio STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA E COSTRUZIONI 2. CHIMICA E FARMACEUTICA 3.
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
Dettagli3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE
3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE L analisi in chiave congiunturale della demografia delle imprese deve essere presa con cautela: le decisioni relative all avvio o alla cessazione di un attività
DettagliNOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 2010 3 TRIMESTRE
NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA ANNO 3 TRIMESTRE Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41100 Modena Tel. 059 208423 http://www.mo.camcom.it Natalità
DettagliOCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977
24 aprile 2013 OCCUPATI E DISOCCUPATI DATI RICOSTRUITI DAL 1977 L Istat ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi, dei principali aggregati del mercato del lavoro,
DettagliNote Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008. a cura di Francesco Linguiti
Note Brevi LE COOPERATIVE NELL AMBITO DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA ITALIANA NEL PERIODO 2007-2008 a cura di Francesco Linguiti Luglio 2011 Premessa* In questa nota vengono analizzati i dati sulla struttura
DettagliENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO
ENTE BILATERALE TURISMO Della Regione Lazio OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO NEL SETTORE TURISTICO 1 Rapporto 2007 sulla occupazione nelle imprese ricettive, di viaggi e di ristorazione della Provincia
Dettagli1. La situazione economica e del mercato del lavoro
1. La situazione economica e del mercato del lavoro Per la lettura dei dati non si può prescindere dal considerare l impatto dei molteplici fattori che hanno mutato radicalmente il mondo del lavoro a causa
DettagliNote per la lettura dei report
Note per la lettura dei report Report strutturali 0. IMPRESE REGISTRATE PER STATO DI ATTIVITÀ. ANNO 2012 E TASSO DI CRESCITA 2012 Contiene la distribuzione dell insieme delle imprese registrate, ovvero
DettagliTAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat
Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliCalano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto
Calano le imprese italiane, aumentano le straniere. Sentono meno la crisi e creano 85 miliardi di di valore aggiunto Imprese straniere in aumento. Su 6.061.960 imprese operanti in Italia nel 2013, 497.080
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI CAGLIARI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2011 REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2012
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2011 REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 1 TRIMESTRE 2012 elaborazioni a: Marzo 2012 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale
DettagliLA PUBBLICITA IN SICILIA
LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del
DettagliANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA
ANALISI DELL OCCUPAZIONE FEMMINILE IN ITALIA novembre 04 Introduzione In base ai dati dell VIII Censimento su Industria e Servizi dell ISTAT è stata condotta un analisi dell occupazione femminile nelle
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliInvestimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970-2009
1 luglio 2010 Investimenti fissi lordi per branca proprietaria, stock di capitale e ammortamenti Anni 1970- L Istat rende disponibili le serie storiche degli investimenti per branca proprietaria per gli
DettagliINDAGINE TRIMESTRALE SETTORE SERVIZI. 1 trimestre 2015 Allegato Statistico. Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica
INDAGINE TRIMESTRALE SETTORE SERVIZI 1 trimestre 201 Allegato Statistico Unioncamere Lombardia Funzione Informazione economica Maggio 201 1. Gli indicatori congiunturali Nel primo trimestre 201 le imprese
DettagliFlash Industria 4.2011
15 febbraio 2011 Flash Industria 4.2011 Nel quarto trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una flessione del -1,4 per cento rispetto allo stesso
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliVARIABILI MACROECONOMICHE Graf. 2.1 La provincia di Modena è notoriamente caratterizzata da una buona economia. Ciò è confermato anche dall andamento del reddito procapite elaborato dall Istituto Tagliacarne
DettagliOSSERVATORIO ECONOMICO
Nell ultimo trimestre del 2013 gli indicatori di produzione (-5,8%), fatturato (-5,1%), ordinativi (-7,3%) e export (-0,4%) si riportano a valori sostanzialmente simili a quelli del secondo trimestre,
DettagliSTRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO
8. Industria alimentare e delle bevande STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO Maggio 211 Giubiasco, 3 maggio 211 I COMPARTI ANALIZZATI SETTORE SECONDARIO 1. EDILIZIA
DettagliCONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015
CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 3 trimestre 2015 e previsioni 4 trimestre 2015 Udine, 20 novembre 2015 Corso Vittorio Emanuele II, 47-33170 Pordenone - Tel. +39 0434 381211 - fax +39 0434
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI
INCHIESTA CONGIUNTURALE SUI SERVIZI RISULTATI GENERALI Nel settore dei Servizi, come noto, sono presenti realtà produttive molto varie e tra loro non omogenee. Il settore ha dato nel complesso segni di
DettagliINCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA
INCHIESTA CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA RISULTATI GENERALI L andamento dell Industria di Roma e Provincia nel quarto trimestre del 2002 è risultato sostanzialmente negativo. Con riferimento al Comune, i
DettagliBilanci industria. 2009, l'anno della grande crisi
via dei Muredei, TRENTO t. /99-9 f. /9 e-mail: ufficio.stampa@cgil.tn.it UFFICIO STAMPA www.cgil.tn.it Bilanci industria. 9, l'anno della grande crisi L'analisi sui conti economici di 7 società e gruppi
DettagliNote e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop
Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell energia; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria cartaria e della stampa rappresenta l 1 per cento del Pil italiano.
DettagliDOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni
DettagliLA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato
DettagliElaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013
Elaborazione flash Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 25/01/2013 Alcuni indicatori economici Focus sull artigianato nella provincia di Vicenza Dati a supporto della mobilitazione nazionale Rete Imprese
DettagliIndustria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%)
Industria farmaceutica. Istat: a maggio in crescita fatturato (+6,3%) e ordinativi (+9,7%) Pubblicato dall Istituto di Statistica il bollettino di maggio. Crescono su base annua i numeri delle aziende
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
CARTA, STAMPA ED EDITORIA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore
DettagliQualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni.
Qualità e valore del lavoro: le principali dinamiche di mercato degli ultimi anni. Quali sono le aspettative delle imprese, come le imprese riconoscono e valorizzano la qualità dell'offerta: l'esperienza
DettagliCapitolo 24. Risultati economici delle imprese
Capitolo 24 Risultati economici delle imprese 24. Risultati economici delle imprese Per saperne di più... Eurostat. http://europa. eu.int/comm/eurostat. Imf. World economic outlook. Washington: 2012.
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliIl trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare
Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare Dati a cura di Sauro Spignoli Responsabile Osservatorio Economico Confesercenti Il mercato immobiliare, dopo
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
DettagliDossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)
Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliCostruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014
Costruzioni: mercato interno sempre più debole. Niente ripresa nel 2014 Roma 28 novembre 2013 - Nel 2012 il volume economico generato dal sistema italiano delle costruzioni, compresi i servizi, è stato
DettagliFATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA
22 luglio 2015 Maggio 2015 FATTURATO E ORDINATIVI DELL INDUSTRIA Allo scopo di fornire informazioni statistiche integrate, a partire dalla diffusione odierna, il comunicato è arricchito di un paragrafo
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliI quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti
I quattro ordini di scuola a confronto Elisabetta Malaguti Esperienze censite, destinate ad uno o più ordini di scuola. Le esperienze censite nella regione sono 2246. Nella figura che segue è, però, riportato
DettagliIndagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia
Note per la Stampa - Perugia 29 giugno 2015 - Indagine Excelsior 2015 Provincia di Perugia II trimestre 2015 Presentati dal Presidente della Camera di Commercio di Perugia Giorgio Mencaroni i risultati
DettagliPROVINCIA DI ORISTANO DEFINIZIONE DEI SERVIZI MINIMI DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE Allegato 1:
Regione Autonoma della Sardegna Assessorato dei Trasporti Centro Ricerche Economiche e Mobilità Università degli Studi di Cagliari PROVINCIA DI ISTANO SETTE PIANIFIZIONE TERRITIALE, PITICHE COMUNITARIE,
DettagliRAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 -
RAPPORTO TRENDER - I SEMESTRE 2008 - L analisi congiunturale di TRENDER: indicatori di domanda fatturato totale - totale settori fatturato interno - totale settori 115 105,00 113,74 102,97 115,55 108,51
DettagliFlash Industria 3.2011
08 novembre 2011 Flash Industria 3.2011 Nel terzo trimestre 2011, sulla base dell'indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato una crescita del +2,0 per cento rispetto allo stesso
DettagliGli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita
Gli investimenti diretti esteri in entrata e in uscita A cura del Centro Studi Confindustria Toscana Qualche dato generale Gli investimenti diretti dall estero in Italia Secondo i dati dell Ufficio Italiano
DettagliL indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e
1 L indagine svolta da AlmaLaurea nel 2013 ha coinvolto quasi 450mila laureati di primo e secondo livello di tutti i 64 atenei aderenti al Consorzio, che rappresentano circa l 80% del complesso dei laureati
DettagliCOMUNE DI REGGIO EMILIA. Osservatorio economico, coesione sociale, legalità Economia e Credito Luglio 2010
Osservatorio economico, coesione sociale, legalità Economia e Credito Luglio 21 1 Pagina Pagina Pagina Demografia delle imprese reggiane Andamento congiunturale Fallimenti Pagina Pagina Protesti Credito
DettagliE ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO COMMERCIO E SERVIZI
Sono 37.086 le imprese della provincia di Modena che svolgono un attività nel settore terziario, che si occupano quindi di commercio o di servizi rivolti alle imprese e alle famiglie; tale numero è in
DettagliIl mercato spagnolo del riciclaggio
Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO
DettagliI risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate
I risultati di una indagine di Certiquality su un campione di aziende certificate Certiquality ha condotto uno studio presso le aziende certificate secondo la norma BS OHSAS 18001 per verificare l ammontare
DettagliANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 2016
ANDAMENTO DEGLI ORDINI Primo trimestre 216 Il primo trimestre 216 evidenzia segnali confortanti sia sul mercato domestico che su quello estero. L industria italiana delle tecnologie per la lavorazione
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliI MERCATI REGIONALI DEL LAVORO
SECO STATISTICHE E COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO Le dinamiche trimestrali Aggiornamento al 4 trimestre 2014 a cura del NETWORK SECO Febbraio 2015 Il Network SeCO è costituito
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliLe nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci
Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Febbraio 2015 Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità.
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su
DettagliL età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI ISERNIA
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI CONGIUNTURALI 2 TRIMESTRE 2015 TAVOLE CONGIUNTURALI Elaborazioni a: Giugno 2015 Indice delle tavole Dati congiunturali a periodicità trimestrale Dinamismo
DettagliStime 2012 degli investimenti e delle produzioni dei principali cereali in Italia. Maggio 2012
produzioni dei principali cereali in Italia Maggio 2012 1 produzioni dei principali cereali in Italia L ISTAT ha divulgato a febbraio 2012 le intenzioni di semina delle principali coltivazioni erbacee.
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliOsservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007
Osservatorio sui dati contabili delle imprese del commercio e dei servizi di vicinato: dati relativi al IV trimestre 2007 a cura di Ascom e Confesercenti Ricerca effettuata da Paolo Vaglio (Ceris-Cnr)
DettagliIl mercato delle ristrutturazioni a Roma
CRESME RICERCHE SPA Il mercato delle ristrutturazioni a Roma La cifra di affari realizzata nel 2003 dal settore delle costruzioni nella provincia di Roma ammonta a 7,4 miliardi di, di cui 2,8 miliardi
DettagliIndagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo
Nota congiunturale Indagine di previsione per il I trimestre 2016 per le imprese della provincia di Cuneo L indagine congiunturale di previsione per il primo trimestre 2016 di Confindustria Cuneo evidenzia
DettagliComunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014
Comunicato Stampa Mantova, 18 febbraio 2014 I PROGRAMMI OCCUPAZIONALI DELLE IMPRESE PER IL PRIMO TRIMESTRE 2014 Il Servizio Informazione e Promozione Economica della Camera di Commercio di Mantova rende
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
Dettagliimprese della provincia di latina luglio 2013
imprese della provincia di latina luglio 2013 indagine trimestrale congiunturale sulle imprese della provincia di rapporto di ricerca secondo trimestre 2013 roma, 30 luglio 2013 (12153lq 02) agenda 1.
DettagliLA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 2015
LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE NEL 3 TRIMESTRE 215 Saldi positivi ma in leggera flessione Nel terzo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili,
DettagliRapporto Economia Provinciale 2011. Edilizia
Rapporto Economia Provinciale 2011 129 Edilizia Edilizia 131 Dati di stock Al 31 dicembre 2011 le imprese attive iscritte al Registro Imprese alla Sezione Ateco 2007 F- Costruzioni sono 3.498, con un
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliCAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE
CAPITOLO 5 LE ATTIVITÀ ECONOMICHE 5.1 - Imprese dei settori industria e servizi Al Censimento intermedio dell Industria e dei Servizi (31 dicembre1996) sono state rilevate 3.494 imprese 1 di tipo industriale
DettagliProblematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario
Panel agroalimentare Indagini monografiche Panel Agroalimentare Ismea Problematiche di approvvigionamento e commercializzazione delle aziende di prima trasformazione del comparto oleario Novembre 2006
DettagliL INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO
Venezia, 10 novembre 2008 COMUNICATO STAMPA Indagine congiunturale di Unioncamere del Veneto sulle imprese manifatturiere III trimestre 2008 L INDUSTRIA VENETA AFFRONTA LO SHOCK FINANZIARIO Trimestre negativo
DettagliIndagine trimestrale sul settore alberghiero high level
Studi e Analisi presenta elaborazioni e indagini prodotte dal Centro Studi nei suoi ambiti d interesse Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level Terzo trimestre 2007 a cura di Maria Grazia
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI OSSERVATORIO MPMI REGIONI LE MICRO, PICCOLE
DettagliLa fotografia dell occupazione
La fotografia dell occupazione La dimensione aziendale Come osservato precedentemente in Veneto il 97,3% delle imprese ha un numero di addetti inferiore a 19 e raccoglie il 60,5% del totale degli occupati
DettagliOsservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna
Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report L ANALISI DEI DATI DEL SISTEMA CAMERALE SULLE DINAMICHE DELLA NATI/MORTALITÀ DELLE AZIENDE ANCE SALERNO: IMPRESE UNDER 35 IN FORTE CRESCITA In Campania nel primo trimestre del 2015
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2014 BILANCI Elaborazioni a: Settembre 2015 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale Risultati economici 0. Analisi
DettagliNOTA STUDIO CONFESERCENTI
Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI
Dettagli