SINDROME DA DIPENDENZA ALCOLICA

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1 ALCOOL L'alcolismo uccide un italiano ogni 15 minuti. Nel nostro paese l'abuso di alcol è responsabile del 50% degli incidenti stradali, del 10% dei tumori e del 60% dei casi di cirrosi. Tuttavia, oltre ai danni alla salute è importante sottolineare anche l'incidenza che l eccesso del bere ha sull'economia di un paese. In Inghilterra, dove il 7,5% degli uomini e il 2,1% delle donne hanno problemi con l'alcol, si stima una spesa pubblica annua di circa 33 miliardi di sterline, pari a 44 miliardi di euro.

2 ALCOOL L'assorbimento si svolge prevalentemente nella mucosa digiuno-ileale in meno di 1 ora; la diffusione nei liquidi corporei è rapida e il picco plasmatico è raggiunto tra i 30 minuti e le 2 ore dall'assunzione; l'eliminazione è per il 3-6% in forma immodificata attraverso gli emuntori principali e accessori; il 94-97% è metabolizzato a livello epatico principalmente attraverso l'enzima alcol-deidrogenasi con formazione di acetaldeide e quindi di acetato che entra nel ciclo di Krebs; sistemi ausiliari di metabolizzazione dell'etanolo sono il sistema microsomiale di ossidazione e la catalasi a sede mitocondriale.

3 SINDROME DA DIPENDENZA ALCOLICA Nella terapia della SDA è utilizzato il disulfiram che inibendo l'aldeide-nad-ossidoreduttasi, provoca un sensibile e duraturo aumento dell'acetaldeide nel sangue così che dopo l'assunzione di alcol si manifestano diverse reazioni indesiderate (reazioni vasomotorie, nausea, vomito, scariche diarroiche, cefalea) con auspicabile induzione di un effetto repulsivo-aversivo nel paziente. L'acamprosato è una molecola in grado di ridurre il consumo alcolico e i sintomi da sospensione negli animali resi dipendenti dall'alcol. Il farmaco deriva dall'omotaurina, agonista dell'acido aminobutirrico e si pensa possa essere in grado di ridurre il desiderio dell'alcol negli animali resi dipendenti.

4 INTOSSICAZIONE ALCOLICA Disturbo mentale organico caratterizzato da: a) alterazioni comportamentali: aggressività, deficit della critica, inadeguatezza sociale e professionale; b) disturbi fisici: disartria, congestione del volto, andatura instabile, nistagmo, incoordinazione motoria; c) disturbi psichici: loquacità, deficit dell'attenzione, turbe dell'umore, irritabilità, euforia, depressione, labilità emotiva; d) complicanze: incidenti (stradali e non), atti criminali, suicidio, patologia somatica (perdita di coscienza poi stato comatoso, ipotermia, decremento respiratorio e areflessia).

5 INTOSSICAZIONE ALCOLICA La durata è variabile in rapporto al tipo di bevanda, alla rapidità di ingestione, all'assunzione di cibo, alla tolleranza, a fattori personali; il trattamento prevede la somministrazione di diuretici in flebo per favorire l'eliminazione dell'alcol, un'adeguata idratazione con apporto vitaminico (in particolare vitamine del gruppo B) e BDZ contro i sintomi di eccitazione psicomotoria.

6 ASTINENZA ALCOLICA Compare dopo ore dall'ultima assunzione di alcol in soggetti con SDA. Tremore grossolano delle mani e dei muscoli facciali, nausea e vomito, malessere, debolezza, iperattività del S.N.V. (tachicardia, sudorazione, ipertensione), cefalea, insonnia, alterazioni dell'affettività in senso depressivo-ansioso, illusioni transitorie o allucinazioni, talora crisi epilettiche, secchezza delle fauci, cute gonfia e chiazzata, edemi periferici, incubi. Tende a risolversi nel giro di una settimana o può evolvere verso il delirium da astinenza (delirium tremens); si tratta con ansiolitici e preparati vitaminici (tiamina 100 mg i.m.).

7 ASTINENZA ALCOLICA: DELIRIUM TREMENS Si può verificare dopo 2-3 giorni di completa astinenza con stato confuso-onirico, disorientamento, disturbi della memoria e del pensiero, allucinazioni visive e cenestesiche, tachicardia, ipersudorazione, midriasi, disidratazione, grossolani tremori, crisi epilettiche tipo Grande Male, in soggetti con SDA da 5-15 anni, defedati o con malattie fisiche concomitanti. Due contenuti onirici caratterizzano il delirium tremens: le zoopsie (allucinazioni di animali) e il c.d. delirio professionale od occupazionale (gesti e comportamenti che riecheggiano quelli consueti della vita quotidiana e del lavoro); nella maggior parte dei casi termina per crisi dopo 2-5 giorni con un sonno profondo da cui il paziente si risveglia completamente orientato; talvolta può evolvere in una sindrome di Korsakoff o in una demenza alcolica; si tratta con BDZ per via parenterale.

8 FOBIA SOCIALE: SOTTOTIPI E COMORBIDITÀ (ODD RATIOS) Disturbo Parlare in pubblico FS Generalizzata Disturbi dell umore a Altri disturbi d ansia a Disturbi da uso di sostanze Altre diagnosi a a OD significativamente inferiori fra le persone con sottotipo parlare in pubblico Stein e Chavira, 1998

9 FOBIA SOCIALE E ALCOLISMO Alcolisti con Fobia Sociale N di pazienti (%) Mullaney and Trippett, (23.5) Smail et al., (39) Bowen et al., (8.3) Stockwell et al., (57) Weiss and Rosenberg, (2.4) Stravynski et al., (7.8) Chambless et al., (18.7) Ross et al., (12.0) Thevos et al., (15) Lydiard et al., (24.4) Marra, (40.9) Clark et al., (20.9) Driessen et al., (10.0) Chignon et al., (20.1) Lépine e Pélissolo, 1998

10 FOBIA SOCIALE E ALCOLISMO Pazienti fobico-sociali con alcolismo N di pazienti (%) Amies et al., (20) Thyer and Curtis, (36.4) Perugi and Savino, (20.0) Cardot, (14.3) Van Ameringen et al., (28.1) Otto et al., (43.3) Weiller et al., (23.6) Lépine e Pélissolo, 1998

11 FOBIA SOCIALE E ALCOLISMO Comorbidità lifetime Alcolisti con fobia sociale Socialfobici alcolisti % % Lépine e Pélissolo, 1998

12 FOBIA SOCIALE E ALCOLISMO Si suppone che non esista un genotipo comune per la fobia sociale e la dipendenza da alcol, la cui assunzione rappresenta una sorta di automedicazione da parte dei soggetti con ansia sociale. Schuckit e coll., 1994, Merikangas e coll., 1998

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