PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato Ambiente

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1 PROVINCIA DI ROVIGO Assessorato Ambiente

2 Provincia di Rovigo Consorzio Smaltimento RSU Coordinamento Giancarlo Chinaglia Assessore all Ambiente Antonio Laruccia Presidente Ing. Luigi Ferrari Dirigente Area Politiche dell Ambiente Dr. Nereo Tescaroli Direttore Redazione Dr. Marco Ruin Ufficio Rifiuti Urbani Dr.ssa Maria Rita Finotello Ufficio Rifiuti Finito di stampare Giugno 2006

3 INDICE Premessa Pag. 4 Introduzione Pag. 5 Il sistema di gestione integrata dei rifiuti urbani Pag. 6 Organizzazione della gestione dei rifiuti urbani Pag. 8 La produzione dei rifiuti urbani Pag. 12 La produzione pro-capite Pag. 15 La raccolta differenziata Pag. 20 Metodo di calcolo Pag. 21 Tabelle - grafici Pag. 23 Le frazioni merceologiche Pag. 27 Umido Verde Pag. 29 Carta - Cartone Pag. 30 Multimateriale Pag. 32 Gli ecocentri Pag. 36 Iniziative intraprese Compostaggio domestico Pag. 38 Progetto pilota olio vegetale Pag. 40 Progetti di educazione ambientale Pag. 40 Servizio raccolta toner e cartucce stampa Pag. 42 L isola nel porto Pag. 43 Ecoacquisti Pag. 43 Punto amianto Pag. 44 Rifiuti agricoli Pag. 44 Nuovo sistema tariffario per la gestione dei RSU Pag. 47 Allegati Tabelle dettagliate frazioni merceologiche

4 PREMESSA I tecnici dell Area Politiche dell Ambiente della Provincia di Rovigo e del Consorzio Smaltimento RSU di Rovigo hanno contribuito alla stesura di questo volume, come sintesi dell attività svolta dai rispettivi Enti, nel biennio È con uno spirito di dovuta trasparenza che periodicamente viene pubblicato il rapporto sulla gestione e produzione dei rifiuti urbani e sulla raccolta differenziata, quale strumento di interscambio di informazioni e notizie fra Enti, Istituzioni e cittadini, per contribuire a diffondere conoscenze essenziali finalizzate a migliorare la qualità dell'ambiente. Questa pubblicazione vuole rappresentare un approfondimento tematico sulle iniziative assunte, sulle scelte intraprese e sulla progressione delle azioni in corso nell ambito del ciclo integrato dei rifiuti della Provincia di Rovigo, destinato sia agli Amministratori degli Enti Locali che a tutti quei cittadini che, per sensibilità verso l ambiente o per interesse verso la vita amministrativa della propria comunità desiderano essere informati ed aggiornati. I traguardi raggiunti dalla Provincia e dal Consorzio Smaltimento RSU, con il sostegno e la collaborazione delle Amministrazioni Comunali, nonché con l impegno espresso dai cittadini polesani, sono stati i seguenti: - il raggiungimento di straordinari risultati di percentuale di raccolta differenziata di bacino (circa 50%); - la riduzione dello smaltimento finale dei rifiuti urbani nella discarica di Bacino favorendo forme di recupero e riciclaggio; - l insediamento di Impianti al servizio dell intero Bacino di Rovigo, in grado di garantire l autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani nell ambito del territorio provinciale, al fine di prevenire il verificarsi di situazioni di emergenza rifiuti; - il rispetto dei termini e dei target indicati nel Piano Provinciale adottato nonché nel Piano Regionale dei rifiuti. A fronte di tali risultati, l Area Politiche dell Ambiente della Provincia di Rovigo e il Consorzio Smaltimento RSU, nell ambito delle rispettive competenze, intendono proseguire nella strada intrapresa, al fine di consolidare e migliorare ulteriormente gli obiettivi raggiunti, puntando alla qualificazione del territorio provinciale attraverso la piena condivisione delle amministrazioni locali e la sensibile partecipazione attiva nella tutela dell ambiente da parte della comunità polesana. Provincia di Rovigo Assessore all Ambiente Consorzio Smaltimento RSU Presidente Giancarlo Chinaglia Antonio Laruccia

5 INTRODUZIONE In questo rapporto vengono analizzati, con grafici e tabelle, i dati ufficiali del 2004 e quelli provvisori del 2005 riguardanti i rifiuti urbani ed assimilati prodotti nella provincia di Rovigo. I dati del 2005 perderanno il carattere di ufficiosità solo quando verranno certificati dall Osservatorio Regionale dei rifiuti e successivamente ufficializzati dalla Regionale Veneto I dati pubblicati e commentati sono pertanto frutto dell elaborazione di quelli raccolti dal Consorzio Smaltimento RSU e trasmessi all Osservatorio Regionale dei Rifiuti, quale soggetto competente alla verifica e certificazione annuale delle percentuali di raccolta differenziata raggiunte dai singoli Comuni ai fini del pagamento dell ECOTASSA. Il rapporto è stato strutturato in modo semplice e chiaro con l obiettivo di ottenere un testo di facile consultazione che costituisca per le Amministrazioni Comunali una banca dati attendibile sui flussi dei rifiuti urbani e sulle raccolte differenziate del bacino, ma che, nel contempo, rappresenti anche un utile strumento di valutazione dell efficacia delle strategie intraprese. Nelle pagine che seguono oltre a descrivere la situazione con riferimento al biennio si forniscono anche numerosi richiami e confronti con i risultati raggiunti negli anni precedenti. Le percentuali di raccolta differenziata riportate nella pubblicazione sono state calcolate con l applicazione del metodo statistico che è ritenuto ufficiale a livello nazionale (APAT). Ai fini informativi si precisa che nella Regione Veneto è stato definito un metodo di calcolo della percentuale di raccolta differenziata, che viene applicato solo ai fini del pagamento dell ECOTASSA. Tale metodo di calcolo tiene conto, tra le frazioni avviate a recupero, anche del rifiuto proveniente dalle adesioni del compostaggio domestico; non prende invece in considerazione i rifiuti provenienti dallo spazzamento stradale; utilizza dei correttivi per i Comuni a vocazione turistica e tiene conto anche del rifiuto eventualmente recuperato da parte di impianti di trattamento. Nel corso degli ultimi anni la Regione Veneto ha ritenuto opportuno introdurre numerose modifiche e/o integrazioni al metodo di calcolo, tenendo in considerazione le esperienze maturate nel tempo nonché le innovazioni tecnologiche degli impianti di separazione dei rifiuti. Pertanto, al fine di consentire un corretto confronto tra i dati relativi alla raccolta rifiuti urbani negli anni, dal quale ricavare utili informazioni sul reale stato di avanzamento della percentuale di raccolta differenziata nei Comuni, si è preferito non tenerne conto nella presente pubblicazione. È doveroso precisare che ai fini del pagamento dell ECOTASSA la Regione Veneto, con Delibera di Giunta Regionale n del 20/12/2005, ha ufficializzato i dati del 2004 attribuendo a tutti i Comuni della provincia di Rovigo una percentuale di raccolta differenziata uguale o superiore al 50%. Questo straordinario riconoscimento regionale ha permesso ai Comuni, a far data dal 1 gennaio 2005, di versare il tributo di deposito in discarica in maniera ridotta nel rispetto del seguente prospetto:

6 % Raccolta Differenziata Pagamento tributo Quantificazione < 35 % Misura intera 25,820 /t compresa tra 35% e 50% 65% del dovuto 16,783 /t > 50 % 35 % del dovuto 7, 746 /t Nella presente pubblicazione infine vengono fatti brevi accenni al Decreto Lgs. n. 152 del 03/04/2006 recante Norme in materia ambientale di recentissima pubblicazione e che è destinato ad introdurre modifiche profonde alla legislazione ambientale. IL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI La gestione integrata dei rifiuti urbani, finalizzata al contenimento alla fonte della produzione del rifiuto, al recupero di materia e di energia, alla diminuzione della quantità di rifiuto, specie organico, destinata allo smaltimento in discarica, è un obiettivo che ha tenuto impegnata la Provincia di Rovigo ed il Consorzio RSU negli ultimi anni e che può dirsi raggiunto e consolidato, grazie agli interventi strutturali, impiantistici ed agli sforzi gestionali ed informativi messi in atto in questi anni nei confronti dei mutamenti del flusso dei rifiuti. Il Piano Regionale RSU, approvato con Delibera del Consiglio Regionale n. 59 del 22 novembre 2004, ha confermato l affidamento della gestione dello smaltimento dei rifiuti nel Veneto agli Enti Responsabili di Bacino. Queste Autorità decentrate, prevalentemente sub-provinciali, svolgono un ruolo importante nella programmazione, e controllo della gestione dei rifiuti urbani, nel provvedere alla raccolta dei dati di produzione dei vari Comuni e coordinare la raccolta differenziata nell intera provincia. Nella provincia di Rovigo è stato istituito un solo Bacino, Rovigo 1, e l Autorità responsabile è individuata nel Consorzio Smaltimento RSU. Il Consorzio dunque è titolare esclusivo delle approvazioni ed autorizzazioni degli impianti pubblici per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani; gestisce tali impianti mediante la concessione ad enti o imprese pubbliche o private, o mediante la stipula di contratti d appalto. Provvede altresì alla progettazione, realizzazione e gestione degli impianti di smaltimento R.S.U. direttamente o in concessione. Promuove ed organizza iniziative per la raccolta differenziata a vari livelli degli R.S.U. e provvede, mediante concessione, alla raccolta e trasporto dei R.S.U. nell ambito dell intera provincia; è fatta salva la gestione di tale attività effettuata dal Comune di Rovigo che già svolge il servizio tramite la propria azienda speciale o società a partecipazione pubblica.

7 Effettua e promuove gli studi di fattibilità di discariche, di impianti di stoccaggio e/o di impianti a tecnologia complessa riguardanti gli R.S.U., nonché formula proposte per l individuazione di ulteriori siti necessari. Viene di seguito riportata la struttura societaria del Consorzio Smaltimento RSU e delle società controllate. CONSORZIO R.S.U. Organi: Assemblea dei soci (50 Comuni) C.D.A. (Presidente + 7 Membri) Collegio dei Revisori Direttore Società controllate ECOGEST S.R.L. POLARIS S.R.L. SOCI SOCI 67,55 % Cons. R.S.U. 51 % Cons. R.S.U. 32,45 % A.S.M. Rovigo SpA 49% CISI SpA L approvazione del Piano Provinciale, avvenuto contestualmente all approvazione da parte del Consiglio Regionale del Piano Regionale, ha segnato l avvio dell iter amministrativo previsto dalla L. R. n. 3/2000 per la costituzione, a partire dagli Enti di Bacino, dell Autorità d Ambito e quindi alla costituzione degli ATO. Il passaggio da Ente di Bacino ad ATO sarà il prossimo importante appuntamento nella gestione integrata dei RSU e vedrà la luce entro la fine del 2006.

8 ORGANIZZAZIONE DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Il Consorzio Smaltimento RSU, in aderenza alle direttive dell Assemblea dei Sindaci dei 50 Comuni della Provincia di Rovigo, unitamente alla propria azienda operativa Ecogest srl, ha individuato nel sistema porta a porta di raccolta rifiuti urbani, il metodo da perseguire ed uniformare a livello consortile. Il punto di forza nella gestione dei rifiuti urbani è risultato essere proprio l attivazione di questo sistema di raccolta che ha richiesto innanzitutto un enorme sforzo organizzativo/gestionale impegnando, da una parte il Consorzio con un intensa attività di informazione alla cittadinanza, dall altra il gestore Ecogest, che ha dovuto adeguare il parco macchine ed il personale per svolgere il servizio presso i Comuni. L applicazione del sistema programmato domiciliare porta a porta si è dimostrato una forma di raccolta dei rifiuti efficace ed efficiente che consente, in breve lasso di tempo, incrementi significativi delle quote di raccolta differenziata e la contemporanea riduzione della produzione della frazione secca non riciclabile dei rifiuti urbani. Infine il metodo di raccolta porta a porta dei rifiuti permette il controllo della qualità del rifiuto raccolto a livello domiciliare e successivamente conferito ai centri di recupero. I risultati raggiunti sono stati quelli di aumentare del 27 % gli abitanti che dal 2004 al 2005 sono passati ad una separazione spinta dei rifiuti con raccolta domiciliare; i Comuni che hanno adottato il sistema del porta a porta totale sono passati dai 38 del 2004 ai 42 del I comuni che adottavano sistemi classici a cassonetto stradale o sistemi di porta a porta parziale o sistemi misti sono invece passati dai 12 del 2004 ai 8 del METODI DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI Anno 2002 Anno 2003 Anno 2004 Anno 2005 %RD di Bacino 29,50% %RD di Bacino 37,76% %RD di Bacino 42,11% %RD di Bacino 48,60% Porta a porta totale (domiciliare) N 6 Comuni N 27 Comuni N 38 Comuni N 42 Comuni Porta a porta parziale (domiciliare e stradale) N 11 Comuni N 9 Comuni N 1 Comune N 1 Comune cassonetti (stradale) N 32 Comuni N 13 Comuni N 9 Comuni N 4 Comuni cassonetti (stradale) separazione secco/umido N 1 Comune N 1 Comune N 2 Comuni N 3 Comuni

9 Rifiuti solidi urbani Frazione secca residua Frazione organica Cassonetti stradale separazione secco/umido Sistemi di raccolta Porta a porta totale Porta a porta parziale Cassonetti Stradale Domiciliare Domiciliare Stradale Stradale Domiciliare Domiciliare Non prevista separazione secco/umido Carta Stradale Domiciliare Stradale Stradale Vetro, Plastica, Lattine Frazione Verde Beni Durevoli ed Ingombranti Rifiuti Urbani pericolosi Stradale Domiciliare Stradale Stradale Domiciliare Domiciliare Domiciliare Domiciliare Domiciliare Domiciliare Domiciliare Domiciliare Stradale Stradale Stradale Stradale In osservanza a quanto previsto dal Decreto n. 36/03 sulle Discariche, il rifiuto secco non riciclabile, che residua dalle operazioni di cernita, deve comunque essere sottoposto ad un trattamento prima dell invio a smaltimento finale in discarica; a tale scopo la Provincia di Rovigo, già dal 2001 si è dotata di un impianto di bacino dove conferiscono tutti i Comuni della Provincia. Tale impianto è in grado di separare ulteriormente il rifiuto residuo nella sua componente umida, per dare origine ad un biostabilizzato maturo che può essere utilizzato per copertura di discariche o per operazioni di ripristini ambientali. Il sopravaglio viene invece ulteriormente separato per dare origine a Combustibile da Rifiuti (CDR) che viene inviato a recupero energetico in impianti di termovalorizzazione al di fuori della Provincia. In discarica finiscono esclusivamente gli scarti e i sovvalli di tali trattamenti. Visione aerea dell impianto di separazione

10 Il 2004 è l anno che ha segnato l avvio della discarica di bacino di Villadose. Si tratta di una vecchia discarica per urbani risalente alla fine degli anni 70, in cui si è resa necessaria una grande operazione di bonifica con contestuale adeguamento volumetrico. Ha una volumetria utile di circa mc e si prevede che permetterà il conferimento di RSU fino a settembre Di seguito viene riportato uno schema riassuntivo del flusso dei rifiuti nel sistema adottato nella Provincia di Rovigo. TO TA L E RIFI UT I Rifiuti da Raccolta Differenziata Rifiuto indifferenziato Rifiuto indifferenziato Carta V.P.L. F orsu e Verd e Altro Secco U rbano tal quale Ingom branti Altro Separatore Impianti di recupero Piattaform e Conai Rifiuto urbano secco non riciclabile Umido CDR Discarica Umidità Biostabilizzato

11 LA PRODUZIONE DI RIFIUTI URBANI Il Rapporto sulla gestione dei rifiuti e sulla raccolta differenziata 2004/2005 ci offre un quadro di risultati positivi rispetto agli anni precedenti, ma nel contempo diversificati fra un area e l altra, specchio della complessità dei fattori che concorrono a determinare la buona riuscita della raccolta separata dei rifiuti urbani. Infatti, i rifiuti urbani raccolti nei Comuni rappresentano l espressione dell attività di produzione dei residenti, nonché dei lavoratori e studenti pendolari, dei turisti stagionali od occasionali e delle attività terziarie e commerciali che, conferiscono i rifiuti assimilabili con quelli urbani. Inoltre i Comuni della Provincia di Rovigo presentano caratteristiche territoriali, morfologiche, economiche produttive e densità abitative differenti. Tutti questi elementi devono essere tenuti in dovuta considerazione durante le operazioni di confronto dei dati, relativi alla raccolta differenziata, registrati negli anni. I quantitativi totali di rifiuti urbani prodotti a livello provinciale evidenziano come nel corso del 2004 e 2005 la produzione si sia attestata sulla quota di tonnellate, analoga all anno 2002; l inversione rilevata nel 2003 è stata solo momentanea. Mentre la produzione annua di rifiuti urbani si è stabilizzata su un valore di poco superiore alle tonnellate previste negli scenari del Piano provinciale rifiuti, notevoli sono stati i risultati raggiunti nelle percentuali di raccolta differenziata con la conseguente e continua diminuzione di rifiuto residuo avviato a discarica. Anno Rifiuti Rifiuti Rifiuti Urbani Raccolta Indifferenziati Differenziati Totali Differenziata Tonn. Tonn. Tonn % , , , ,6 La quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato nel 2004 ha registrato un aumento rispetto all anno precedente di tonn., pari ad un + 18,5 %. Tale trend positivo è stato in parte rallentato dall aumento, rispetto al 2003 della quantità totale di rifiuti prodotti e, pertanto, il trend dei rifiuti avviati a discarica è diminuito solo del 1,2%, corrispondente a circa 1000 tonnellate.

12 Nel corso del 2005, invece, a parità di quantità totale di rifiuti prodotti si è avuto un significativo incremento della raccolta differenziata che si è attestata al 48,6 % con un aumento rispetto all anno precedente di ben tonn. di rifiuti raccolti in modo differenziato; ciò ha dato un importante contributo alla riduzione dei rifiuti avviati a discarica che si sono ridotti di 11,2 % rispetto all anno precedente. Dal 1998 al 2005 c è stato un graduale assestamento della quantità dei rifiuti totali prodotti nel bacino dapprima a tonn/anno che si sono mantenute nel triennio , per poi portarsi a 132/ tonn/anno, valore ormai di riferimento, pur con l inversione verificatasi nel Produzione dei Rifiuti Urbani tonnellate / anno produzione annua complessiva rifiuti avviati a recupero rifiuti residui ,0 50,0 45,0 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 6,5 Trend Percentuale Raccolta Differenziata periodo ,0 13,9 22,8 29,0 37,8 42,1 48, Crescita della Raccolta Differenziata percentuale (fonte ARPAV)

13 A livello di quantità raccolte in modo differenziato, si è passati da un valore iniziale di ton.. del 1998, a quello di ton. del 2004 e di ton. del 2005, come evidenziato dal grafico seguente: Per quanto riguarda infine l andamento delle quantità di rifiuto indifferenziato, comprendente lo spazzamento strade e gli ingombranti destinati allo smaltimento o all ulteriore trattamento per la produzione di CDR, si è rilevato un andamento decrescente nel corso degli anni, partendo dalle ton. del 1998 per arrivare al 2005 con un valore di ton., corrispondente ad una riduzione di circa il 60%. Trend Tonnellate avviate a recupero Periodo Trend Tonnellate Rifiuti Indifferenziati Periodo

14 La produzione pro-capite La produzione di R.S.U. è abbastanza standardizzata sui vari Comuni ad eccezione di Rosolina, Comune a vocazione turistica con la conseguente maggior produzione legata alla stagione estiva; vi sono poi 6 Comuni con oltre abitanti, con una produzione di rifiuti legata evidentemente agli insediamenti industriali. La produzione pro-capite annua di Rifiuti Urbani (RD + R Ind) si è mantenuta negli anni sul valore costante di 544,5 kg/ab/anno, pari a 1,49 kg/abitante/giorno, ritornando pertanto sui valori dell anno 2002 ed annullando il valore minimo registrato nel Produzione giornaliera procapite ,550 1,500 1,450 1,434 1,428 1,436 1,491 1,488 1,492 1,400 1,359 1,409 1,350 1,300 1, Produzione procapite annua Kg/ab/anno

15 Nel computo delle quantità prodotte non si tiene conto dei rifiuti inerti che, pur essendo raccolti e prodotti da alcuni ecocentri comunali, vengono considerati a livello di statistica regionale e nazionale (Arpav, ANPA) rifiuti speciali. Tali quantità verranno comunque riportate nel dettaglio riepilogativo per singolo Comune di seguito allegato. I dati sulla popolazione sono stati elaborati dall ufficio statistica della Provincia sulla base dei dati raccolti presso le anagrafi dei Comuni polesani. Popolazione residente nella provincia di Rovigo anni Popolazione I grafici seguenti mettono in relazione la produzione totale di rifiuti, la produzione pro-capite giornaliera e la popolazione degli ultimi otto anni. Andamento della produzione pro-capite giornaliera e della popolazione Prod. pro-capite giornaliera 1,550 1,500 1,450 1,400 1,350 1,300 1, Popolazione procapite giornaliera popolazione

16 Andamento della produzione pro-capite giornaliera e della produzione totale di rifiuti. Prod. pro capite giornaliera 1,550 1,500 1,450 1,400 1,350 1,300 1, Prod. Totale Rifiuti Urbani (tonn.) procapite giornaliera RU Tot La produzione pro-capite varia inoltre a seconda delle classi demografiche di appartenenza dei comuni. In linea generale si può dire che la produzione pro-capite cresce dai piccoli ai grandi comuni, con tutte le eccezioni per i Comuni a vocazione turistica. Anno 2004 Kg/ab/giorno Kg/ab/anno Tutti i Comuni 1, ,5 Comuni con meno di abitanti 1, Comuni con abitanti 1, Comuni con oltre abitanti 1, Anno 2005 Kg/ab/giorno Kg/ab/anno Tutti i Comuni 1, ,5 Comuni con meno di abitanti 1, Comuni con abitanti 1, Comuni con oltre abitanti 1,

17 Il Comune con la produzione pro-capite più bassa nel 2004 è risultatato Lusia, mentre nel 2005 è stato Pettorazza Grimani. Di seguito vengono riportati i grafici della produzione pro-capite annua per singolo Comune: Pro-capite 2004 (kg/ab/anno) LUSIA CRESPINO BAGNOLO PO PETTORAZZA G. GAVELLO VILLANOVA M. PINCARA GUARDA V. FRASSINELLE BOSARO CANDA LOREO S. BELLINO CEREGNANO VILLAMARZ. CASTELGUGL. ARQUA POL. POLESELLA ARIANO POL. GIACCIANO B. CASTELNOVO B. COSTA DI VILLADOSE MELARA FIESSO U. FRATTA POL. S. MARTINO PAPOZZE FICAROLO CORBOLA SALARA TRECENTA STIENTA PONTECCHIO CENESELLI CANARO BADIA POL. CASTELMASSA TAGLIO DI PO ADRIA BERGANTINO LENDINARA CALTO VILLANOVA G. PORTO VIRO PORTO TOLLE GAIBA OCCHIOBELLO ROVIGO ROSOLINA Pro-capite 2005 (kg/ab/anno) tab. Produzione RU a livello comunale

18 LA RACCOLTA DIFFERENZIATA I nuovi obiettivi Le percentuali di raccolta differenziata del bacino di Rovigo nel bienno 2004/2005 rispettano gli obiettivi minimi indicate dall art. 24 del D. Lgs. n. 22/97 (Decreto Ronchi) : in ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: 15% entro due anni dall entrata in vigore del presente decreto; 25% entro quattro anni dall entrata in vigore del presente decreto; 35% entro sei anni dall entrata in vigore del presente decreto; Tra i principi contenuti nella parte Quarta del Decreto Legislativo n. 152/06 Norme in materia ambientale (Decreto Matteoli) si trova la riaffermazione che la gestione dei rifiuti è attività di pubblico interesse (art. 178 comma 1) e che le pubbliche amministrazioni adottano misure dirette al recupero dei rifiuti mediante riciclo, reimpiego, riutilizzo (art. 179 comma 2) e che lo smaltimento dei rifiuti costituisce la fase residuale della gestione (art. 182 comma 1). Il Decreto Matteoli inoltre allarga il concetto di raccolta differenziata definendola come la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, al momento della raccolta o, per la frazione organica umida, anche al momento del trattamento, nonché a raggruppare i rifiuti d imballaggio separatamente dagli altri rifiuti urbani, a condizione che tutti i rifiuti sopra indicati siano effettivamente destinati al recupero (art. 183, comma 1, lett. f ). Il decreto legislativo 152/06, oltre a riformulare la definizione di raccolta differenziata, ne indica anche, in termini di percentuale, i nuovi obiettivi minimi che dovranno essere raggiunti, in ogni Ambito Territoriale Ottimale, pena l applicazione ai Comuni di un addizionale del 20% al tributo di conferimento dei rifiuti in discarica (art. 205 comma 1 e comma 3). I target quantitativi di raccolta differenziata da raggiungere e le relative scadenze sono i seguenti: Obiettivi minimi di raccolta differenziata per Ambito Territoriale Termini per il raggiungimento degli obiettivi minimi Ottimale fissati dal D. Lgs. 152/06 35% % % Il testo delle Norme in materia ambientale rimanda all emanazione di un decreto la determinazione della metodologia, dei criteri di calcolo delle percentuali di raccolta differenziata nonché dei coefficienti di correzione.

19 Sino all emanazione del decreto continua ad applicarsi la disciplina attuativa riportata nel Decreto Ronchi. METODO DI CALCOLO STATISTICO DELLA PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA Il metodo di calcolo statistico della percentuale di raccolta differenziata ritenuto ufficiale a livello nazionale (A.P.A.T). è il seguente: Metodo statistico R.D. (%) = Σ RD Σ ( RD + RUR) x 100 dove Σ RD = somma in peso di tute le frazioni oggetto di Raccolta Differenziata inclusi i rifiuti assimilabili agli urbani avviati ad impianti di recupero; Σ ( RD + RUR)= Totale Rifiuti Urbani prodotti ovvero somma di tutte le frazioni di RD e Rifiuti Urbani Residui. COMPOSIZIONE DEI RIFIUTI DIFFERENZIATI In questo Rapporto si sono considerate le seguenti definizioni: Frazioni merceologiche principali di Raccolta Differenziata: FORSU, verde, vetro, carta e cartone, plastica, lattine, multimateriale, beni durevoli; Altro Recuperabile: metalli, legno, pneumatici, stracci; Rifiuti Particolari: pile, accumulatori al piombo, olii vegetali e minerali, T/F, farmaci, vernici, toner. Raccolta Differenziata: Frazioni merceologiche principali + Altro recuperabile + Rifiuti particolari Rifiuto Residuo: Spazzamento strade + ingombranti + Rifiuto indifferenziato Rifiuti Totale: Raccolta differenziata + Rifiuto residuo; sono esclusi gli inerti. Riassumendo i dati relativi agli anni 2004 e 2005, nella tabella che segue, si possono notare come tutte le frazioni merceologiche, nel loro complesso hanno subìto un notevole aumento nelle quantità raccolte, ma la

20 tipologia che ha aumentato in maniera considerevole le quantità di anno in anno è rappresentata dalla Frazione organica dei RSU. Le quantità sono espresse in Kg R. D. % FORSU Verde Carta VPL Beni Durevoli Altro recuperabile Rifiuti particolari , , Variaz. 04/05 11 % 46% 9% 9% 4% 23% 14% 76% kg - FORSU verde carta VPL Beni Durevoli Altro recuperabile Rifiuti particolari A fronte di tali definizioni sono state costruite ed elaborate le successive tabelle riportanti i dati totali suddivisi per Comune e i grafici con le percentuali comunali in ordine crescente. In appendice sono allegate le tabelle con i dati completi per singolo Comune e per tutte le frazioni merceologiche. Tabelle: RD anno 2004 Grafico 2004 RD anno 2005 Grafico 2005

21 FRAZIONI MERCEOLOGICHE In questo paragrafo si è voluto esaminare la composizione merceologica dei rifiuti differenziati attraverso l analisi e le considerazione dei dati relativi alle principali frazioni, con il sussidio di grafici e tabelle. Le frazioni prese in considerazione nelle pagine che seguono sono: RIFIUTO ORGANICO (forsu + verde) CARTA E CARTONE MULTIMATERIALE (vetro, plastica e lattine) La loro composizione percentuale rispetto al totale delle quantità raccolte in maniera differenziata è rappresentata dai grafici seguenti: VPL 19% carta 21% Altro 7% FORSU 16% verde 37% FORSU verde carta VPL Altro VPL 18% carta 20% Altro 6% FORSU 21% verde 35% Anno 2004 (kg) % Anno 2005 (kg) % Verde % % Carta % % Multimateriale % % FORSU % % Altro % % TOTALE R. D

22 L indagine del biennio , circa i risultati e le tendenze dei cittadini a praticare la raccolta differenziata, evidenzia la propensione degli stessi a separare con maggior cura, oltre al rifiuto organico, i rifiuti domestici che appartengono ai settori tradizionali quali carta, vetro, plastica, lattine, per i quali il recupero rappresenta ormai da decenni una realtà, supportata dai numerosi prodotti di mercato che si trovano facilmente in commercio provenienti da attività di riciclo. Frazioni merceologiche principali (quantità espresse in ton) CARTA V.P.L. UMIDO VERDE Si mantiene invece assestata, al valore di circa Ton. la sommatoria delle restanti frazioni merceologiche di rifiuti domestici, oggetto della raccolta differenziata quali legno, metallo, indumenti usati, rifiuti urbani pericolosi, beni durevoli, olio vegetale e minerale ecc. Questi rifiuti appartengono ai settori emergenti per i quali la pratica della separazione al fine del riciclo è esercitata da meno tempo in quanto sono regolamentati da norme di recente formulazione che devono trovare ancora la piena applicazione (ad es. le norme relative ai beni durevoli, direttiva RAEE). Il quadro normativo del settore del recupero si sta arricchendo e completando con nuove discipline speciali, che inducono gli Enti preposti a promuovere ulteriormente il sistema delle raccolte, per consentire e consolidare il decollo della pratica della raccolta differenziata, a sostegno del mercato del recupero che si presenta oggi, frammentato ed in continua evoluzione. La necessità di aumentare il numero di categorie merceologiche oggetto di raccolta differenziata, comporta l attivazione di circuiti di recupero che rendano più agevole ed efficace la partecipazione dei cittadini alle iniziative intraprese. I migliori risultati, relativi ai quantitativi di rifiuti raccolti in forma differenziata, sono stati raggiunti da quelle realtà comunali che, per motivi contingenti o per convinzione, hanno attivato la raccolta capillare, porta a

23 porta che permette inoltre di intercettare materiale con un buon grado di purezza. RIFIUTO ORGANICO (Forsu + verde) Il 50% - 60 % dei rifiuti che vengono raccolti in maniera differenziata è costituito dalla frazione organica. Con il termine di frazione organica si indica genericamente la componente dei rifiuti urbani che può essere sottoposta al processo di compostaggio e che nel dettaglio è costituita dal rifiuto verde e umido. UMIDO - VERDE t UMIDO VERDE L attivazione, nell anno 2005, di sistemi di raccolta che prevedono la separazione della frazione secca dalla frazione umida del rifiuto, da parte delle utenze del Capoluogo e di altri quattro Comuni della Provincia, ha determinato un incremento, rispetto all anno 2004, del recupero della componente umida di circa ton. In termini quantitativi si è infatti rivelata determinante per il Comune di Rovigo, l estensione della raccolta dell umido alle utenze domestiche che nel 2004 era circoscritta solamente alle utenze non domestiche.

24 Comune ANNO 2004 ANNO 2005 sistema di raccolta rifiuti urbani sistema di raccolta rifiuti urbani Data di attivazione nuovo metodo di raccolta CANARO cassonetti stradali porta a porta totale Ottobre 2005 LENDINARA cassonetti stradali porta a porta totale Aprile 2005 OCCHIOBELLO cassonetti stradali * porta a porta totale Giugno 2005 ROVIGO cassonetti stradali cassonetti stradali con separazione secco - umido Gennaio 2005 VILLANOVA DEL GHEBBO cassonetti stradali porta a porta totale Ottobre 2005 * Raccolta umido limitata alla frazione di S. Maria Maddalena Per quanto attiene alla raccolta differenziata della frazione verde, il 2005 ha fatto registrare un incremento di circa ton. rispetto all anno precedente; l incremento osservato è dovuto ad un miglioramento dell efficienza di intercettazione di tale frazione, considerato che il numero dei Comuni serviti si è mantenuto invariato. Nella Provincia di Rovigo solamente quattro Comuni non effettuano la raccolta separata della frazione umida (Porto Viro, Porto Tolle, Pontecchio, Taglio di Po per un totale di circa abitanti. È in corso di studio e di valutazione il progetto di estendere nel territorio del Comune di Pontecchio, il sistema di raccolta rifiuti mediante il metodo denominato Porta a Porta totale a far data dal 1 gennaio del CARTA E CARTONE Il 20% - 21 % dei rifiuti che vengono raccolti in maniera differenziata è rappresentato dai rifiuti d imballaggio a base cellulosica. L analisi dei dati evidenzia un continuo trend di crescita negli anni della pratica della raccolta differenziata della carta. La consapevolezza ormai diffusa dell importanza della separazione dei rifiuti al fine del riciclaggio, in abbinato all attivazione di sistemi di raccolta che permettono il recupero capillare della carta e cartone prodotta, oltre che dalle utenze domestiche anche dalle utenze non domestiche, previa assimilazione ai rifiuti urbani, ha permesso di raccogliere circa ton, nell anno 2005, di carta da macero. L abitudine della separazione della carta come quella del vetro dai rifiuti domestici, è tra le più antiche e quindi è ben radicata nelle abitudini quotidiane dei polesani.

25 CARTA e CARTONE t Ci si trova d innanzi ad una situazione che si potrebbe definire consolidata, in termini quantitativi, per quanto attiene all intercettazione della componente carta e cartone dai rifiuti urbani. Ciò nonostante, per incrementare ulteriormente la quantità di rifiuti d imballaggio a base cellulosica, è in fase di definizione il progetto di estendere, in tutto il territorio provinciale, il servizio di recupero della componente carta dei contenitori poliaccoppiati che si stima rappresentino all incirca lo 0,03% dei rifiuto secco non riciclabile. I contenitori poliaccoppiati verranno raccolti, nelle modalità previste in ogni Comune, congiuntamente alla carta e cartone da macero e conferiti successivamente alla cartiera indicata dal Consorzio di filiera COMIECO. Analogo servizio è stato recentemente attivato dalla Municipalizzata ASM nel Comune di Rovigo. Un ulteriore obiettivo rimane comunque quello di migliorare la qualità del materiale raccolto, evitando il verificarsi del fenomeno della miscelazione con altri rifiuti, per facilitare le operazioni di recupero e i prodotti finali ottenibili. Tabelle: Produzione Umido-Verde Produzione Carta 04-05

26 MULTIMATERIALE Il 18 19% dei rifiuti raccolti in maniera differenziata è rappresentato dal Multimateriale costituito dall insieme delle frazioni merceologiche VETRO PLASTICA LATTINE. Multimateriale (Vetro-Plastica-Lattine) t Il confronto dei dati, relativi al periodo , evidenzia l incremento della quantità di Vetro Plastica Lattine, raccolta negli anni, sia sotto forma di monomateriale che di multimateriale. L incremento registrato è dovuto sia ad un miglioramento dell efficienza di intercettazione di tali frazioni merceologiche, sia ad un sensibile aumento del numero di abitanti raggiunti dal servizio di raccolta domiciliare. In particolare, si è voluto confrontare i dati di produzione annua pro capite di Multimateriale dei Comuni che, nel primo semestre del 2005, hanno sensibilmente modificato il sistema di raccolta. Dal confronto dei risultati registrati nel 2005 rispetto al 2004 si evince che la quantità di VPL intercettata, grazie alla nuova organizzazione del servizio di raccolta attivata, è sensibilmente aumentata. Multimateriale anno 2004 produzione pro capite annua Anno 2005 produzione pro capite annua Comune LENDINARA 21,56 44,69 OCCHIOBELLO 14,09 41,16 ROVIGO 28,38 46,54 Nei Comuni di Lendinara e Occhiobello, la modifica radicale del metodo di raccolta e un intensa campagna di educazione ambientale, hanno determinato i risultati conseguiti. Nel Comune capoluogo il Multimariale raccolto nel 2005, è principalmente attribuibile all implementazione nel territorio del numero delle isole ecologiche. Tabella: produzione multimateriale 04-05

27 GLI ECOCENTRI Si intende per ecocentro l area attrezzata al ricevimento di rifiuti urbani o loro frazioni che non preveda l istallazione di strutture tecnologiche o processi di trattamento. Gli ecocentri sono pertanto destinati al solo ricevimento di rifiuti urbani o loro frazioni, nonché dei rifiuti ad essi assimilati, prodotti da utenze domestiche e non domestiche, provenienti dal territorio di competenza, e conferiti direttamente da privati e/o dagli operatori della raccolta differenziata e gestori del servizio pubblico. Per essere definiti ecocentri, tali aree, secondo la norma regionale, devono necessariamente essere presidiati, e quindi prevedere la presenza costante, nei momenti di apertura al pubblico, di personale addetto al controllo del conferimento ed essere recintati e ad accesso controllato. Le Linee Guida, approvate dalla Regione Veneto con DGRV n. 769 del 11/3/05, elencano le tipologie di rifiuti conferibili, definiscono i criteri di localizzazione e prevedono inoltre tutta una serie di apprestamenti tecnicofunzionali di cui queste strutture devono essere dotate. Dalle disposizioni previste dall articolo 29 della L. R. n. 3/2000 riguardanti l iter autorizzatorio discende in particolare quanto segue: - la domanda di autorizzazione all esercizio deve essere presentata alla Provincia contestualmente alla domanda per l approvazione del progetto e la sua realizzazione; - l avvio è subordinato al solo invio al Presidente della Provincia di una comunicazione dalla quale risulti la data di avvio e recante in allegato una dichiarazione scritta del Direttore dei Lavori attestante l ultimazione delle opere in conformità al progetto approvato; - in tali aree, che costituiscono una fase integrata dell attività di raccolta dei rifiuti urbani, è obbligatoria la tenuta di un apposito registro, da compilarsi settimanalmente con i dati inerenti le tipologie e le quantità di rifiuti urbani avviati ai successivi impianti di smaltimento o di recupero, compresa l indicazione delle precise destinazioni. - Il trasporto effettuato dal gestore dell ordinario servizio pubblico di raccolta, dall area verso i successivi impianti di smaltimento o recupero, in quanto rientrante comunque nella fase di raccolta dei rifiuti urbani, non è soggetto all obbligo del formulario di identificazione previsto dall art. 193 del D. Lgs. n. 152/06.

28 Nella Provincia di Rovigo risultano autorizzati (a dicembre 2005) in totale n. 17 ecocentri, dislocati nei seguenti Comuni: ADRIA BADIA POLESINE BERGANTINO BOSARO CASTELMASSA CASTELNOVO BARIANO COSTA DI ROVIGO CRESPINO GUARDA VENETA LENDINARA MELARA OCCHIOBELLO PORTO TOLLE PORTO VIRO ROVIGO TAGLIO DI PO Isola nel porto Loc. Porto Levante di Porto Viro

29 INIZIATIVE INTRAPRESE L Assessorato all Ambiente della Provincia di Rovigo ed il Consorzio Smaltimento RSU hanno recepito l invito dei Comuni ad attivare tutte le procedure ed iniziative atte ad ottimizzare la raccolta differenziata ed, ad intercettare il maggior numero di rifiuti suscettibili di recupero attraverso le filiere esistenti. I tecnici della Provincia e del Consorzio RSU, unitamente alle società operative Ecogest Polesine srl e POLARIS srl, hanno progettato e predisposto a tal scopo l avvio delle seguenti iniziative, pensate per risultare vicine alle esigenze dettate dalla realtà socio economica e dalle caratteristiche geografiche dei Comuni del Polesine. COMPOSTAGGIO DOMESTICO L adesione dei Comuni all iniziativa della pratica del compostaggio domestico viene valutata come un elemento utile al fine di conseguire la riduzione dei conferimenti della frazione organica dei rifiuti (frazione umida e frazione verde) al servizio di raccolta. La corretta pratica dell iniziativa prevede infatti, da parte dei cittadini, l impegno a provvedere all auto-smaltimento, negli spazi verdi delle proprie abitazioni, degli scarti e degli avanzi della preparazione e del consumo dei cibi nonché dei residui ligneo cellulosici provenienti dalla manutenzione del giardino e dell orto. Con lo scopo di fornire ai cittadini i concetti fondamentali della corretta pratica del compostaggio domestico il Consorzio Smaltimento RSU ha svolto numerosi incontri serali presso i Comuni che hanno inoltrato esplicita richiesta. D altro lato i Comuni stessi hanno predisposto incentivi economici per rendere tangibile ai cittadini la valenza della pratica del compostaggio domestico in termini di beneficio economico oltre che ambientale.

30 Adesioni al compostaggio domestico Comuni Adesioni al compostaggio domestico anno 2004 Comuni Adesioni al compostaggio domestico anno 2005 ADRIA 1055 ADRIA ARIANO POL. 670 ARIANO POL. 638 BADIA POL. 489 BADIA POL. 524 BERGANTINO 357 BERGANTINO 346 BOSARO 21 BOSARO 26 CALTO 116 CALTO 116 CASTELMASSA 236 CASTELMASSA 230 CASTELNOVO B. 320 CASTELNOVO B. 257 CENESELLI 205 CENESELLI 188 CEREGNANO 311 CEREGNANO 219 CORBOLA 162 CORBOLA 180 COSTA DI Rovigo 348 COSTA DI Rovigo 348 CRESPINO 195 CRESPINO 241 FICAROLO 250 FICAROLO 231 FRASSINELLE 171 FRASSINELLE 172 GUARDA V. 24 FRATTA POL. 36 LENDINARA 480 GUARDA V. 79 LOREO 258 LENDINARA 336 MELARA 245 LOREO 257 PETTORAZZA G. 271 LUSIA 224 PINCARA 177 MELARA 265 POLESELLA 94 PETTORAZZA G. 252 PORTO TOLLE 141 PINCARA 158 ROSOLINA 645 POLESELLA 97 ROVIGO 58 PORTO TOLLE 195 SALARA 241 ROSOLINA 712 S. BELLINO 44 ROVIGO 900 S. MARTINO 4 SALARA 217 STIENTA 102 S. BELLINO 42 TAGLIO DI PO 122 S. MARTINO 428 TRECENTA 217 STIENTA 153 VILLADOSE 375 TAGLIO DI PO 132 VILLAMARZ. 70 TRECENTA 226 VILLADOSE 380 VILLAMARZ. 74

31 PROGETTO PILOTA RACCOLTA OLIO VEGETALE È in corso di applicazione con scopo sperimentale, in sei Comuni del bacino di Rovigo, una soluzione di servizio di raccolta olio vegetale esausto che va ad integrare il metodo di raccolta di rifiuti urbani attualmente in essere. Il progetto pilota, la cui realizzazione è stata resa possibile grazie al contributo economico della Provincia, prevede la distribuzione a tutte le utenze domestiche di un contenitore per la raccolta dell olio vegetale che dovrà essere successivamente svuotato presso l Ecocentro comunale, ove previsto, o presso altro luogo individuato da Comune stesso. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che l olio vegetale esausto costituisce una minaccia di inquinamento ambientale e che è stato costituito, ai sensi dell articolo 47 del D. lgs. n. 22/1997, il Consorzio obbligatorio nazionale di raccolta e trattamento degli olii e dei grassi vegetali e animali esausti (CONOE) retto da uno statuto approvato con Dm 5 aprile Dopo la fase sperimentale il servizio integrativo verrà esteso in tutto il territorio provinciale. Sono attualmente in corso gli studi di fattibilità di attivazione dell iniziativa affinché, lo svolgimento del progetto di recupero dell olio vegetale avvenga in modalità tale, da imputare il minor impatto economico alle amministrazioni comunali. Comuni dove è in corso di sperimentazione il progetto pilota raccolta olio vegetale Badia Polesine Olio vegetale raccolto nel litri Ceregnano - Lusia Porto Tolle Trecenta Villadose litri litri litri 950 litri PROGETTI IN MATERIA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Numerose iniziative, atte a sensibilizzare l opinione pubblica sul tema della raccolta differenziata e del recupero dei rifiuti urbani, sono state progettate e realizzate dal Consorzio Smaltimento RSU con il patrocinio e la compartecipazione della Provincia di Rovigo nonché di alcune Amministrazioni Comunali. 1. Progetti di educazione ambientale per le scuole Gioca con i rifiuti in compagnia di Lello Separello ; RifiutArt il Riciclo dei Rifiuti un mondo fantastico ; Ricicliamo Fumettando messaggi ambientali trasmessi attraverso il potere comunicativo delle immagini

32 I progetti realizzati prevedevano una prima fase formativa in aula, seguita da giochi educativi e tal volta anche da visite guidate agli impianti, erano rivolti agli alunni degli Istituti di Istruzione primaria e secondaria, caratterizzati da percorsi differenziati al fine di approfondire le tematiche ambientali con linguaggi adattati all età dell interlocutore. 2. Progetto di educazione ambientale per gli extracomunitari Grazie alla collaborazione di una cooperativa di intermediazione culturale è stato possibile realizzare dei volantini d informazione semplici e di facile lettura, sulla corretta pratica della raccolta differenziata tradotti nelle seguenti lingue: Inglese; Arabo, Cinese; Russo Questa iniziativa nasce dalla volontà di fornire agli extracomunitari uno strumento che agevoli il rispetto delle disposizioni ambientali in vigore nella comunità che li accoglie. 3. Manifestazione Spiagge e Rive Pulite Per rinnovare il proprio impegno in difesa dell ambiente, il Consorzio Smaltimento RSU, unitamente alla sua Società controllata ECOGEST srl Polesine ed a Legambiente Veneto, ha voluto partecipare attivamente organizzando la manifestazione Spiagge e Rive Pulite nell ultimo fine settimana di maggio 2004 in cinque Comuni della Provincia. La manifestazione è stata un ottima occasione per invitare numerosi volontari lungo le spiagge, i litorali e gli argini dei fiumi per ripulirli dai rifiuti accumulati durante l inverno. L iniziativa ha rappresentato inoltre, un opportunità per soffermarsi a parlare di salvaguardia ambientale e di sviluppo sostenibile che garantisce una migliore qualità della vita tramite la consapevolezza che la crescita economica e la tutela dell ambiente devono andare di pari passo. Comuni dove si è svolta la manifestazione Spiagge e Rive Pulite nell ultimo fine settimana di Maggio 2004 Adria Castelnovo Bariano Trecenta Canaro Porto Viro

33 SERVIZIO GRATUITO DI RACCOLTA TONER E CARTUCCE DI STAMPA I Toner e le cartucce per stampanti e fotocopiatrici sono prodotti di rapido consumo, il cui utilizzo è stato reso sempre più elevato dalla diffusione delle apparecchiature informatiche e tecnologiche anche in ambito domestico, con la conseguente generazione di grandi quantità di rifiuti. Il Consorzio Smaltimento RSU ha attivato nel territorio provinciale un semplice e completo programma di ritiro e recupero dei consumabili di stampa, stipulando una convenzione con la Cooperativa Germoglio ONLUS, regolarmente autorizzata al trasporto e allo stoccaggio dei rifiuti, che interviene gratuitamente fornendo agli interessati appositi contenitori ECO BOX che provvede a sua volta a sostituire quando risultano pieni garantendo il successivo conferimento dei rifiuti stessi ad Impianti di recupero. (Rigenera- Ricarica-Riusa). TONER E CARTUCCE DI STAMPA RACCOLTI Comune totale Kg. anno 2004 totale Kg. anno 2005 Comune totale Kg. anno 2004 totale Kg. anno 2005 ADRIA OCCHIOBELLO ARIANO POL PETTORAZZA G ARQUA POL POLESELLA BADIA POL PORTO TOLLE BERGANTINO PORTO VIRO CALTO ROSOLINA CASTELMASSA ROVIGO CASTELNOVO B S. MARTINO CEREGNANO 0 47 STIENTA COSTA TAGLIO DI PO 7 24 CRESPINO TRECENTA FIESSO U VILLAMARZ FRASSINELLE 42 0 VILLANOVA G FRATTA POL VILLANOVA M GAIBA LENDINARA LUSIA 0 26 LOREO 11 0 MELARA 18 0

34 L ISOLA NEL PORTO La Città di Porto Viro ha aderito al progetto nazionale L isola nel Porto, che il COBAT, Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste e il COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, stanno realizzando nei principali porti italiani in collaborazione con le Capitanerie e le Autorità Portuali. L'obiettivo è quello di fornire agli utenti della nautica e della pesca, strutture funzionali per la raccolta degli oli lubrificanti usati e degli accumulatori al piombo esausti. Nella Provincia di Rovigo l iniziativa è stata attivata in località Marina di Porto Levante mediante l autorizzazione di un piccolo ecocentro riservato allo stoccaggio di tali tipologie di rifiuti. ECOACQUISTI L Assessorato all Ambiente, in collaborazione con Achab Triveneto, sta realizzando una campagna informativa, che coinvolge l intero territorio provinciale, con lo scopo di diffondere nei cittadini la sensibilità sul tema della riduzione dei rifiuti, attraverso forme di acquisto eco-sostenibili. L obiettivo è pertanto quello di cercare di contrastare il continuo aumento della produzione di rifiuti mediante la divulgazione del messaggio che, i cittadini, in qualità di consumatori e quindi di produttori di rifiuti, svolgono un ruolo molto attivo nell influenzare le forme stesse di produzione e distribuzione di beni di consumo. La piena realizzazione della campagna di comunicazione richiede oltre al coinvolgimento dei cittadini anche la partecipazione di: commercianti che, con la condivisione di un decalogo di regole, ottengono il marchio Ecoacquisti da affiggere nell esercizio commerciale, dove vengono attivate iniziative quali vendita di prodotti con imballaggio a rendere o con imballaggi più leggeri, utilizzo di carta riciclata per la gestione amministrativa, vendita prodotti biodegradabili e simili; Associazioni di categoria degli esercenti e dei consumatori per la promozione dell iniziativa; La campagna, inoltre, rientra nel Piano d Azione del processo Agenda 21 Locale denominato Polesine che, tra il 2005 ed il 2009, prevede la riduzione della produzione dei rifiuti e l incremento della pratica del riuso e del riciclaggio. Per maggiori informazioni e per l elenco degli esercizi commerciali aderenti all iniziativa si può visitare il sito:

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