Gruppo Consiliare "11Coraggio di Cambiare" Comune di Impruneta MOZIONE EX ART. 24 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gruppo Consiliare "11Coraggio di Cambiare" Comune di Impruneta MOZIONE EX ART. 24 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE"

Transcript

1 Gruppo Consiliare "11Coraggio di Cambiare" Comune di Impruneta COMUNE DI IMPRUNETA 1 9 NOV Prot. N 2t.,A03 ANNO - TIT. CL. AI Sindaco del Comune di Impruneta AI Presidente del Consiglio Comunale Impruneta, 19 novembre 2013 MOZIONE EX ART. 24 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Giornata Mondiale Contro La Violenza Alle Donne (25 Novembre) ~:... Il sottoscritto BRESSI Sandro, Consigliere comunale del Coraggio di Cambiare, PREMESSO - che la violenza alle donne è causa di morte sia nei paesi ricchi che nei paesi poveri; - che la violenza sulle donne costituisce una realtà nascosta e complessa, senza confini sociali e territoriali, spesso non riconosciuta dalle stesse vittime; - che i dati ISTAT dimostrano che sono più di 7 milioni le donne, tra i 16 e i 70 anni, vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita; _ - che.ja_maggioranza_dell~_donne ha subito. più_episodi di violenza e perjo~ più tra.le_mura_ ~. domestiçhe~ad~opera.-=dtu.omjntcqn-=tqua!thajj.m:r::stabilitp:::le.gamta.ffettij(i,~_~ _ - che da una recente indagine ISTAT emerge che metà delle donne uccise lo sono per mano del loro marito o partner, ma i dati sono sempre in difetto rispetto alla realtà, in quanto nella quasi totalità dei casi le violenze intra famigliari non vengono denunciate alle autorità giudiziarie; che ulteriori forme di violenza si associano a quella fisica e sessuale: la violenza psicologica ed i comportamenti persecutori (sfa/king); che la Toscana ha costituito/ inventato anche il Codice Rosa nei Pronto soccorso delle Asl che identifica un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenze, senza distinzione di genere o età che, a causa della loro condizione di debolezza, più facilmente possono diventare vittime di violenza come donne, bambini, anziani, immigrati, omosessuali, previsto nel Progetto regionale in collaborazione con la Procura Generale della Repubblica di Firenze che anche l'assemblea Nazionale delle Nazioni Unite ha sottolineato l'importanza e la gravità del fenomeno tant'è che con la risoluzione nr. 48/104 del 20 dicembre 1993 ha emanato "La dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne" in cui viene riconosciuta la necessità urgente per l'applicazione universale alle donne dei diritti e dei principi in materia di uguaglianza, sicurezza, libertà, integrità e dignità di tutti gli esseri umani e, proprio a seguito di tale dichiarazione, l'assemblea generale, ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ed il 10 dicembre come Giornata Mondiale dei Diritti Umani, con l'idea di collegare la violenza contro le donne con i diritti umani; Pago 1 di 13

2 - che ogni anno la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna l'inizio dei -16 Giorni di Attivismo Contro la Violenza di Genere- (dal 25/11 al 10/12); in questi giorni l'impegno deve essere rivolto alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica a tutti i livelli sia locali che internazionali tramite la promozione di iniziative. PRESO ATTO - che l'art. 2 della legge regionale 16 novembre 2007, n. 59 prevede che la regione promuova e sostiene la creazione di centri di accoglienza per donne maltrattate e per le madri e i bambini che hanno subito maltrattamenti in famiglia; - che i costi sociali da sostenere con riferimento ai maltrattamenti in famiglia sono altissimi dal momento che è ampiamente dimostrato che i soggetti che subiscono violenza, soprattutto i bambini maltrattati, perpetueranno le violenze subite; - che i centri antiviolenza svolgono la propria attività, che richiede una particolare esperienza, in condizioni molto delicate a causa del muro di silenzio e paure che accompagnano il fenomeno; - che il soccorso delle vittime evidenzia la necessità di un servizio di accoglienza e di emergenza nelle prime 48 ore che fanno seguito alla violenza in modo da evitare il rientro a casa della vittima. CONSIDERATO - che oltre alla citata legge regionale è stato approvato il Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito in Legge 15 ottobre 2013, n. 119 (sulla base delle indicazioni provenienti dalla Convenzione del Consiglio d'europa, fatta ad Istanbul 1'11 maggio 2011, concernente la lotta contro la violenza contro le donne e in ambito domestico di Istanbul, recentemente ratificata dal Parlamento) con il fine di rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori; - che la legge prevede anche lo stanziamento di 10 milioni di euro per un piano anti-violenza -- --che-'le[tà-elab_q[ato~dal:mioistero_pelje~eari-opportunità;-e -che=avrà::come::obiettivo-':- -==,=l'informazion-e-e-ia-pre'lenzione-della-'liolenza-contro-ie-ctonne-;-ia-prom~ozjone-ctell'uguaglianza di genere nelle scuole; - che la legge prevede la sensibilizzazione della stampa su come trattare l'argomento; - che la legge prevede la formazione di operatori in grado di aiutare le persone che hanno subito maltrattamento e il recupero degli autori delle violenze; - che la legge prevede, tra l'altro, l'istituzione di una "task force" per affrontare anche a livello locale il problema ed in questa direzione verranno stanziate risorse anche per rafforzare i centri anti-vio/enza e le case-rifugio; - che dal 2006 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno ed accessibile gratuitamente da tutto il territorio nazionale, il numero di pubblica utilità 1522 sviluppato dal Dipartimento per le Pari Opportunità col fine di contrastare il fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne; - che la legge nazionale 154/2001 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari" ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico - civile e penale - strumenti di protezione delle vittime di violenza familiare; - che la vittima, in sede penale può chiedere l'allontanamento dalla casa familiare del familiare violento, ex art. 282 bis c.p., dopo aver sporto denuncia nei suoi confronti ed in sede civile può avvalersi degli ordini di protezione contro gli abusi familiari ex art. 342 bis e ter c.c.; Pago 2 di 13

3 - che nel nostro ordinamento è stato introdotto anche il reato di "atti persecutori" (art. 612-bis c.p.) con il D.L. 23 febbraio 2009 concepito come delitto contro la libertà morale; PER TUTTO CiÒ pur consapevole che non sarà un appello elo un documentario a fermare la violenza sulle donne ma nella convinzione che parlarne e muoversi insieme con un unico pensiero antiviolenza costituisce un grosso passo avanti che col tempo forse riuscirà a cambiare la cultura e la mentalità ed in considerazione del fatto che la violenza contro le donne ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posta tra /e priorità delle agende politiche dei Comuni, richiedo MOZIONE invitando ed impegnando il Sindaco e la Giunta ad: - aderire alla Campagna "365 giorni NO" alla violenza contro le donne, lanciata dalla città di Torino il 25 novembre 2012 in concomitanza con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne (istituita dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999) e condivisa dall'associazione Nazionale Comuni Italiani che invita tutti i Comuni ad aderirci; la campagna intende prendere awio dalle istituzioni ed il suo scopo principale è quello di coinvolgere in prima persona Sindaci invitandoli a diventare testimoniai e a chiedere ai concittadinile di divenire testimoniai, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne, ogni giorno dell'anno. Adesione gratuita; - aderire all'iniziativa "Posto Occupato" awiata lo scorso 29 giugno a Rometta (Messina), dall'editore della rivista online "La Grande Testata", ideatrice dell'iniziativa che ha il fine di compiere un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza che prima che altri decidessero di porre fine alla loro vita, occupavano un posto nella società, posto che deve essere riservato a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga ed a cui hanno già aderito diverse città italiane; l'iniziativa è rivolta sia ai singoli che agli enti istituzionali; - calendarizzare, promuovere ed individuare strumenti educativi attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali e sociali presenti sul territorio comunale a partire dall'età. scolastica e, per tutto il percorso formativo obbligatorio e di competenza comunale al fine di diffondere una cultura di uguaglianza e pari opportunità tra uomini e donne considerando tale attività come integrazione e supporto all'offerta didattica; ::...'".:'_":..-:..-.::-=-~-~-a=:pr:omuover:e;-anche::nelle:-istituzionç:::mom-enti--di-confrontfi- è-"riflessione-sull~argoment:o r~lc-.i1.--le-aenaol'lntervento di personale qualificato sull'argomento; pubblicizzare, con tutti i mezzi a disposizione, gli strumenti a disposizione per combattere tale violenza al fine di aiutare le vittime a trovare la forza ed il coraggio per accedere agli strumenti di tutela offerti dalla legge. ::-===::;::1 NELLA CONVINZIONE CHE quanto sopra consentirebbe al Comune di non rimanere inerte di fronte ad eventi che condizionano la vita quotidiana contribuendo all'educazione delle future generazioni poiché il bilancio delle donne vittime di violenza ed abusi è inaccettabile e non può lasciarci indifferenti. Ritengo che ogni intervento istituzionale in questa direzione contribuirebbe a costruire una cultura dell'armonia sociale anche nel nostro Comune. Ringrazio per l'attenzione ed in attesa di un gradito riscontro saluto cordialmente. Allegati: a) Carta d'intenti "Campagna 365 giorni NO"; b) progetto regionale CODICE ROSA; Pago 3 di 13

4 ,, CITTA' DI TORINO CARTA D'INTENTI "CAMPAGNA 365 GIORNI NO" La violenza contro le donne ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posta tra le priorità delle agende politiche di Comuni. Per questo la Città di Torino ha lanciato la Campagna 365 giorni NO alla violenza contro le donne. La Campagna è rivolta in modo particolare agli uomini e intende prendere avvio dalle istituzioni, coinvolgendo in prima persona Sindaci e Sindache invitandoli/e a diventare testimoniai e a chiedere ai concittadini/e di divenire a loro volta testimoniai, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne, ogni giorno dell'anno. La Campagna è stata lanciata il 25 novembre 2012 in concomitanza con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne (istituita dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite -con risoluzione 54/134 del 17 dicembre n-_' '-'" ~_, ~~~. _.,_lt.~~.~,...-~ ~~_~~,. ',"'."'.'''''''~''''''' L'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani - condividendo appieno gli obiettivi della campagna, invita i Comuni ad aderire alla Campagna "365 giorni NO" Con l'adesione alla "CAMPAGNA 365 GIORNI NO" i Comuni sottoscrittori si impegnano a: 1. Promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni ed iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza. 2. Istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise per prevenire le violenze contro le donne e per offrire aiuti concreti alle donne vittime di violenza.

5 , 3. Impegnarsi affinché sul proprio territorio siano operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza, avvalendosi anche della collaborazione e del sostegno di altri enti e associazioni. 4. Realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere. 5. Promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze. 6. Sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare violenza contro le donne 7. Promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti. 8. Organizzare, anche attraverso il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione, rivolti ai dipendenti e alle dipendenti e agli amministratori e amministratrici del proprio Comune. 9. Inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l'utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro le donne. 1---==---*-- _.-_-...,...,1~O""";.... P~romu9veree diffondere la "C.A.Me.AGNA_165_NQ"diY-enendone_testimonia~prima;peiS() come Sindaci/che e invitando i propri concittadinile a divenire anch'essile testimoniai della Campagna, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne.

6

7 Indice Cos'è La task force interistituzionale La rete territoriale Da sperimentazione aziendale a progetto regionale Effetto domino ---Per-informazioni-

8 Cos'è Il Codice rosa è un percorso di accoglienza al Pronto Soccorso dedicato a chi subisce violenza. Non solo donne, ma anche anziani, bambini, disabili, omosessuali e immigrati. Persone che possono trovarsi in una situazione di debolezza e vulnerabilità e i cui segni di violenza subita non sempre risultano evidenti. -- _ _- ~----- La task farce interistituzionale ~ _._-- L'intervento congiunto della task force interistituzionale, Azienda sanitaria- Procura della Repubblica, composta da operatori sociosanitari, magistrati, forze dell'ordine, permette di prestare immediate cure mediche e sostegno

9 psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della riservatezza. Alle cure si affianca l'azione sinergica e tempestiva della Procura della Repubblica e delle forze dell'ordine per registrare tutti gli elementi utili, sia per avviare le indagini, sia per monitorare e tenere sotto controllo le situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia. Coloro che fanno parte della task force effettuano una formazione comune e utilizzano procedure condivise. La rete territoriale- Si prevede che ciascuna task force interistituzionale, di livello provinciale, operi in stretto raccordo con una rete articolata di soggetti del privato sociale e istituzionali.

10 Da sperimentazione progetto regionale aziendale a Il Codice rosa è stato sperimentato per la prima volta in Toscana, nel 2010, dall'azienda sanitaria di Grosseto. I dati emersi e la collaborazione fra più istituzioni con il coinvolgimento di diverse categorie professionali si è dimostrata un'efficace soluzione per contribuire all'emersione di un fenomeno nascosto e diffuso. Dal 20 Il hanno avviato il Codice rosa altre Aziende sanitarie toscane e le rispettive ,.-.~-.'-~'-R,-,""----~...~ m~' ProcUre-= qua.li,.~,.pràto,lucca,:"j-\rezzo=- ---,-.-..-, ,-.-.-,.-,.~-...-""." Viareggio, diventando un progetto regionale, ad estensione progressiva...~..-n""'.'''' " ~.iod,' )3

11 Effetto domino Il Codice rosa ha prodotto un "effetto domino" virtuoso e incentivante a protezione e sotegno delle persone che subiscono violenza. Ha anche evidenziato la necessità di una sempre più stretta integrazione tra le politiche sanitarie, sociali ed educative anche a fini preventivi. Il Codice rosa è anche un libro, disponibile in formato audio, e un I-~-----~---_. doc;urnentui-:-~ ~-----< Dal 2012 è attivo il corso di formazione regionale Codice rosa che è rivolto ai "formatori" chiamati a estendere la metodologia a tutta la Toscana.

12 Per informazioni sito internet: =---' ,

13

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 178 IN SEDUTA DEL 23/8/2013 OGGETTO ADESIONE ALLA "CAMPAGNA 365 GIORNI NO" ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. Nell anno duemilatredici addì 23 del mese di agosto alle

Dettagli

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE. La presente deliberazione è stata affissa all'albo comunale in data odierna e vi rimarrà per quindici

ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE. La presente deliberazione è stata affissa all'albo comunale in data odierna e vi rimarrà per quindici Letto, confermato e sottoscritto Il Sindaco f.to dr.ssa Elisabetta Pian Il Segretario Comunale f.to dr.ssa Ivana Bianchi Copia conforme all'originale ad uso amministrativo. Addì, 5 luglio 2013 dr.ssa Francesca

Dettagli

Progetto. Donna in libertà

Progetto. Donna in libertà Progetto Donna in libertà finanziato dal Ministero nell ambito di interventi finalizzati a Rafforzare le azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza I numeri che parlano della violenza

Dettagli

La violenza sulle donne è una violazione dei Diritti Umani come stabilito, per la prima volta nel 1992 dalla Raccomandazione n.

La violenza sulle donne è una violazione dei Diritti Umani come stabilito, per la prima volta nel 1992 dalla Raccomandazione n. Piano d azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere Sala Polifunzionale Presidenza del Consiglio dei Ministri Roma, 7 maggio 2015 Il Piano attua la Convenzione sulla prevenzione e la lotta

Dettagli

LEGGE REGIONALE 4/2014

LEGGE REGIONALE 4/2014 LEGGE REGIONALE 4/2014 Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali

Dettagli

COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA

COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA COMUNE DI ISTRANA AREA AMMINISTRATIVA TEL: 0422/831825 Via S. Pio X n. 15/17 31036 ISTRANA (TV) C.F. 80008050264 FAX 0422/831890 P.I. 00389970260 --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------www.comune.istrana..tv.it

Dettagli

Disegno di Legge Regionale. Norme per contrastare e prevenire la violenza di genere. Art.1 Principi

Disegno di Legge Regionale. Norme per contrastare e prevenire la violenza di genere. Art.1 Principi Disegno di Legge Regionale Norme per contrastare e prevenire la violenza di genere Art.1 Principi La Regione Sicilia, in attuazione dei principi della Costituzione e delle leggi vigenti, delle risoluzioni

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA DELL AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI RACCONIGI Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina l attività del Comitato Unico

Dettagli

Comune di Jesi. Protocollo d intesa

Comune di Jesi. Protocollo d intesa Comune di Jesi Protocollo d intesa TRA LA PREFETTURA DI ANCONA, IL COMUNE DI JESI, LE FORZE DELL ORDINE, L UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE, IL C.I.O.F., L ASUR ZONA TERRITORIALE 5, L AMBITO TERRITORIALE

Dettagli

La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro. Proposta di Intesa

La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro. Proposta di Intesa La violenza sulle donne nei luoghi di lavoro Proposta di Intesa 27 novembre 2012 LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI CGIL, CISL, UIL PREMESSO - che l espressione violenza nei confronti delle donne designa ogni

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO E L ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA REGIONE MARCHE PER

PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO E L ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA REGIONE MARCHE PER Allegato alla Delibera di GP. n. 58 del 27/03/2014 PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PROVINCIA DI PESARO E URBINO E L ORDINE DEGLI PSICOLOGI DELLA REGIONE MARCHE PER LA DEFINIZIONE DI STRATEGIE E AZIONI D INTERVENTO

Dettagli

DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON

DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Il Popolo della Libertà Berlusconi Presidente 148 DICHIARAZIONE DI VOTO DELL ON. CENTEMERO IN MERITO ALLA DISCUSSIONE DELLE MOZIONI CONCERNENTI

Dettagli

NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire

NON CHIUDERE UN OCCHIO. La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire La violenza domestica si deve prevenire si può prevenire Perché questo progetto? La violenza domestica o intrafamiliare è una violenza di genere (il più delle volte le vittime sono le donne, i responsabili

Dettagli

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007

TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007 REGIONE LIGURIA TESTO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA NELLA SEDUTA DEL 6 MARZO 2007 INTERVENTI DI PREVENZIONE DELLA VIOLENZA DI GENERE E MISURE

Dettagli

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione)

Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) LEGGE REGIONE MARCHE 11 NOVEMBRE 2008, N. 32 Art. 1 (Finalità) Art. 2 (Funzioni della Regione) Art. 3 (Istituzione del Forum permanente) Art. 4 (Iniziative di prevenzione) Art. 5 (Informazione) Art. 6

Dettagli

Il progetto prevede anche la collaborazione tra le Istituzioni per lo sviluppo di azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza.

Il progetto prevede anche la collaborazione tra le Istituzioni per lo sviluppo di azioni di prevenzione e contrasto al fenomeno della violenza. Di seguito una breve sintesi del Progetto "Codice Rosa": Un percorso speciale per chi subisce violenza attivo nella Azienda USL 6 dal 2013. Il Codice Rosa identifica un percorso di accesso al pronto soccorso

Dettagli

IL CENTRO PARLA CON NOI

IL CENTRO PARLA CON NOI Pesaro, in via Diaz n. 10 Tel 0721 639014 1522 parlaconnoi@provincia.ps.it CARTA DEI SERVIZI del Centro Antiviolenza provinciale Parla Con Noi La Carta è lo strumento che permette ai cittadini il controllo

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra

PROTOCOLLO D INTESA. Tra PROTOCOLLO D INTESA Tra UNAR Ufficio Nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull origine etnica PROVINCIA DI MANTOVA E COMUNE

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA

Comune di Terni Provincia di Terni A.T.C. & Partners Mobilità F.I.S.H. Umbria ONLUS PROTOCOLLO DI INTESA PROTOCOLLO DI INTESA per la non discriminazione e le pari opportunità attraverso il pieno riconoscimento del diritto alla mobilità e all accessibilità PREMESSO TRA Comune di Terni Provincia di Terni l

Dettagli

LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE. Assessorato alle Politiche attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità

LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE. Assessorato alle Politiche attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità LA VIOLENZA SULLE DONNE E LE STRADE PER LA PREVENZIONE Assessorato alle Politiche attive di Cittadinanza, Diritti Sociali e Parità 1 I numeri della violenza nei confronti delle donne in Italia ancora non

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

STRUMENTI LEGISLATIVI ITALIANI

STRUMENTI LEGISLATIVI ITALIANI STRUMENTI LEGISLATIVI ITALIANI Chi commette violenza, sta commettendo un reato! Spesso si minimizza la gravità di un atto violento ma, per la legge, ogni atto violento va sanzionato e punito. In Italia,

Dettagli

TRA PREMESSO. che il fenomeno della violenza nei confronti delle donne rappresenta un tema di grande attualità e particolare gravità;

TRA PREMESSO. che il fenomeno della violenza nei confronti delle donne rappresenta un tema di grande attualità e particolare gravità; PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE TRA l Amministrazione Provinciale di Vercelli,

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

1. Il Ministro delegato per le pari opportunità,. elabora, con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate

1. Il Ministro delegato per le pari opportunità,. elabora, con il contributo delle amministrazioni interessate, delle associazioni di donne impegnate WORKSHOP SORVEGLIANZA DELLA VIOLENZA E DEGLI INCIDENTI (TRAUMI, USTIONI, AVVELENAMENTI, SOFFOCAMENTO): RICONOSCIMENTO E INTERVENTO NEI CASI OSSERVATI IN AMBITO OSPEDALIERO E SANITARIO Roma, 20 febbraio

Dettagli

Norme per l istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza.

Norme per l istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza. LEGGE REGIONALE 7 agosto 2007, n. 8 Norme per l istituzione di centri antiviolenza e case di accoglienza per le donne vittime di violenza. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE SARDEGNA N. 26 dell

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE. (Assunto il 08/07/2015 Prot. n. 1199) Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. n. 7175 del 09/07/2015

DECRETO DEL DIRIGENTE. (Assunto il 08/07/2015 Prot. n. 1199) Registro dei decreti dei Dirigenti della Regione Calabria. n. 7175 del 09/07/2015 DIPARTIMENTO N. 7 Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione, Politiche Sociali SETTORE N. 4 Politiche Sociali, Politiche della Famiglia Servizio Civile, Volontariato e Terzo Settore DECRETO DEL DIRIGENTE

Dettagli

La App. La app S.H.A.W è scaricabile gratuitamente dai principali market (App Store e Google Play Market.

La App. La app S.H.A.W è scaricabile gratuitamente dai principali market (App Store e Google Play Market. E! L obiettivo La App S.H.A.W. è stata ideata per la sicurezza delle donne, ma anche pensata e realizzata per rispondere alla richiesta di informazioni e strumenti efficaci per la prevenzione della violenza

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CENTRO ANTIVIOLENZA IN VALDARNO

CENTRO ANTIVIOLENZA IN VALDARNO CENTRO ANTIVIOLENZA IN VALDARNO Il progetto relativo alla creazione di un Centro antiviolenza nasce dalla sensibilità verso la violenza sulle donne da parte della Commissione Pari Opportunità di Montevarchi

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA DI GENERE TRA Provincia di Lucca Prefettura di Lucca Procura della

Dettagli

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne;

TRA PREMESSO. che la causa alla base della violenza contro le donne è la discriminazione che nega pari diritti a uomini e donne; PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE. TRA L Amministrazione Provinciale di Cuneo,

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

La rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori. Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti

La rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori. Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti La rappresentazione delle giovani generazioni in Toscana: dati e indicatori Anna Maria Bertazzoni Direttore generale, Istituto degli Innocenti Dati e indicatori sulla condizione dell infanzia e dell adolescenza

Dettagli

Centro di ascolto per donne vittime di violenza Gorla Maggiore - Piazza Martiri della Libertà c/o Palazzo dell Assunta tel. 0331.

Centro di ascolto per donne vittime di violenza Gorla Maggiore - Piazza Martiri della Libertà c/o Palazzo dell Assunta tel. 0331. Centro di ascolto per donne vittime di violenza Gorla Maggiore - Piazza Martiri della Libertà c/o Palazzo dell Assunta tel. 0331.618959 LA VIOLENZA La violenza domestica è un problema sociale non è un

Dettagli

Laboratorio sulle politiche di inclusione attiva delle vittime di violenza e tratta: un percorso di progettazione condivisa

Laboratorio sulle politiche di inclusione attiva delle vittime di violenza e tratta: un percorso di progettazione condivisa Torino 19 febbraio 2015 Laboratorio sulle politiche di inclusione attiva delle vittime di violenza e tratta: un percorso di progettazione condivisa Tiziana Corti Servizio Politiche di Benessere sociale

Dettagli

INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA

INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA ABUSE IN FINNISH ELDERLY CARE INTRODUZIONE ALL ABUSO AGLI ANZIANI IN FINLANDA Henriikka Laurola Carpi, Italy, May 2015 ABUSE IN FINNISH CONTENUTI ELDERLY CARE Suvanto Chi siamo Definizioni Prevalenza in

Dettagli

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014

INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 26 novembre 2014 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia - Il Popolo della Libertà - Berlusconi Presidente 836 INTERVENTO DELL ON. CARFAGNA Nella Giornata internazionale per l'eliminazione

Dettagli

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina

Dettagli

1. Sei anni di Fondazione

1. Sei anni di Fondazione Relazione tecnica sui primi 6 anni di attività della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati presentata in occasione dell Assemblea dei Soci di novembre 2011 Contenuti del documento 1. 6

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Gentile Dirigente Scolastico,

Gentile Dirigente Scolastico, Gentile Dirigente Scolastico, grazie per aver aderito al progetto VALES, un progetto del Ministero della Pubblica Istruzione in collaborazione con l INVALSI. Come sa, l obiettivo del progetto VALES è quello

Dettagli

Proposta del Coordinamento Donne di Trento

Proposta del Coordinamento Donne di Trento Proposta del Coordinamento Donne di Trento Disposizioni per la promozione ed il sostegno di Centri per donne in situazioni di violenza Art. 1 Principi 1. La Provincia Autonoma di Trento coerentemente con

Dettagli

Art. 1 Principi. Art. 2 Finalità

Art. 1 Principi. Art. 2 Finalità LEGGE REGIONALE 21 agosto 2007, n. 20 Disposizioni per la promozione ed il sostegno dei centri di antiviolenza e delle case di accoglienza per donne in difficoltà. (BUR n. 15 del 16 agosto, supplemento

Dettagli

Soroptimist International d'italia

Soroptimist International d'italia PROTOCOLLO D'INTESA TRA Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) E Soroptimist International d'italia (di seguito denominato Soroptimist) "Promuovere l'avanzamento

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA

PROTOCOLLO DI INTESA TRA PROTOCOLLO DI INTESA TRA L Associazione Nazionale Comuni Italiani - ANCI, con sede in Via dei Prefetti n. 46, a Roma, C.F. 80118510587, rappresentata nel presente Protocollo dal Presidente f.f. Alessandro

Dettagli

INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. Alessandro Norcia

INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. Alessandro Norcia INSIEME CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE Umberto Stipa Clarissa Valdez Arianna Pintus Alessandro Norcia Jacopo Cappella Gianmarco Ferrara Eugenio de Battistis Violenza contro le donne Tra gli argomenti di

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE

REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Comune di Casalecchio di Reno Provincia di Bologna REGOLAMENTO DELLA CONFERENZA COMUNALE PERMANENTE DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI PER LA PACE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 2005

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

Regione Lazio. Leggi Regionali 20/03/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 23

Regione Lazio. Leggi Regionali 20/03/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 23 Regione Lazio Leggi Regionali Legge Regionale 19 marzo 2014, n. 4 Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura

Dettagli

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 18/10/2013 Fonti Normative: La parità tra donne e uomini

Dettagli

Attività di informazione e sensibilizzazione per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere.

Attività di informazione e sensibilizzazione per la prevenzione ed il contrasto della violenza di genere. Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale NUMERO DI REGISTRO SEDUTA DEL 219 18 novembre 2015 Oggetto : Attività di informazione e sensibilizzazione per la prevenzione ed il contrasto della

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3047 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato LIVIA TURCO Norme per la promozione della partecipazione dei giovani immigrati al servizio

Dettagli

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)

PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)

Dettagli

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene:

Nelle regioni meno sviluppate che si iscrivono nell obiettivo di convergenza, il Fondo Sociale Europeo sostiene: FONDO SOCIALE EUROPEO IN ROMANIA Il Fondo Sociale Europeo (FSE) è lo strumento principale tramite il quale l Unione Europea finanzia gli obiettivi strategici delle politiche di occupazione. Da 50 anni,

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

http://notes.regione.lazio.it/regionelazio/leggi.nsf/ricconsiglio/e38b...

http://notes.regione.lazio.it/regionelazio/leggi.nsf/ricconsiglio/e38b... Pagina 1 di 6 L.R. 19 Marzo 2014, n. 4 Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani

Dettagli

non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna

non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna siamo non bambole Cercasi donne appassionate che vogliono cambiare la politica e migliorare il Paese Vorrei che la conferenza delle donne dell

Dettagli

ACCORDO QUADRO. costitutivo del COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI CONTRO LA TRATTA

ACCORDO QUADRO. costitutivo del COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI CONTRO LA TRATTA ACCORDO QUADRO costitutivo del COORDINAMENTO NAZIONALE DEGLI ENTI LOCALI CONTRO LA TRATTA Premesso che: la tratta degli esseri umani e le forme contemporanee di schiavitù hanno assunto negli ultimi anni

Dettagli

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI

IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dell Autismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo 25-05-2013 PALMA MONICA AREA DISABILITA L. 104/92 Legge Quadro per l assistenza, l integrazione

Dettagli

«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000)

«DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000) «DIRITTI, UGUAGLIANZA E CITTADINANZA 2014-2020 ( 439.473.000) COME NASCE? Il programma subentra a tre programmi che sono stati operativi nel periodo 2007-2013, ovvero i programmi specifici Daphne III e

Dettagli

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it

*Perché parliamo di. genere e salute. augusta.angelucci@alice.it *Perché parliamo di genere e salute augusta.angelucci@alice.it La conferenza di PechIno 1995 ha a introdotto i principi di : EMPOWERMENT E GENDER MAINSTREAMING 28/10/15 La Conferenza ha adottato la Piattaforma

Dettagli

Ritenuto di condividere le motivazioni espresse nella mozione consiliare in argomento ed in particolare che:

Ritenuto di condividere le motivazioni espresse nella mozione consiliare in argomento ed in particolare che: REGIONE PIEMONTE BU44S1 30/10/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 13 ottobre 2014, n. 1-405 Adesione della Regione Piemonte all'associazione "Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione

Dettagli

La Nuova App per la sicurezza delle donne oltre al 112 dovunque ti trovi, c è qualcuno che può aiutarti sia nella tua città sia nel resto d Italia

La Nuova App per la sicurezza delle donne oltre al 112 dovunque ti trovi, c è qualcuno che può aiutarti sia nella tua città sia nel resto d Italia SOROPTIMIST INTERNATIONAL D ITALIA CLUB DI PORDENONE La Nuova App per la sicurezza delle donne oltre al 112 dovunque ti trovi, c è qualcuno che può aiutarti sia nella tua città sia nel resto d Italia La

Dettagli

LA RETE Prevenire e Contrastare la Violenza e il Maltrattamento del Comune di Milano

LA RETE Prevenire e Contrastare la Violenza e il Maltrattamento del Comune di Milano LA RETE Prevenire e Contrastare la Violenza e il Maltrattamento del Comune di Milano SOCCORSO VIOLENZA SESSUALE E DOMESTICA (SVSeD) E un servizio d emergenza che offre assistenza sanitaria, medico-legale,

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL OSCE. Sessione Annuale di Vilnius, Lituania, (29 giugno 3 luglio 2009)

CAMERA DEI DEPUTATI ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL OSCE. Sessione Annuale di Vilnius, Lituania, (29 giugno 3 luglio 2009) Camera dei Deputati 1 Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI Doc. XII-quinquies N. 38 CAMERA DEI DEPUTATI ASSEMBLEA PARLAMENTARE DELL OSCE Sessione Annuale di Vilnius,

Dettagli

AL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE

AL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE DISCIPLINA RELATIVA All. D) DGR n..del.. AL REGISTRO REGIONALE DELLE ASSOCIAZIONI DI SOLIDARIETÀ FAMILIARE 1. PREMESSA In attuazione di quanto previsto dall art. 36 della l.r. 14 febbraio 2008, n. 1 che

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO COMUNE DI FLERO PROVINCIA DI BRESCIA REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.U.G. (COMITATO UNICO PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.)

COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) COMITATO UNICO di GARANZIA (C.U.G.) REGOLAMENTO di ISTITUZIONE e FUNZIONAMENTO del COMITATO UNICO di GARANZIA (CUG) per le PARI OPPORTUNITA, la VALORIZZAZIONE del BENESSERE di CHI LAVORA e CONTRO le DISCRIMINAZIONI

Dettagli

know it! do it! IL NOSTRO TEAM

know it! do it! IL NOSTRO TEAM IL NOSTRO TEAM Siamo due giovani psicologhe, due amiche fin dai primi anni dell'università, due compagne di viaggio. Da sempre siamo vicine a diverse tematiche sociali come disabilità, tossicodipendenza,

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Città di Racconigi ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI COMUNE DI RACCONIGI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 42 del 25.10.2011 1 Art. 1 - Istituzione È

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO

CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO 1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno

Dettagli

-Dipartimento Scuole-

-Dipartimento Scuole- CONSULTORIO AUGUSTA PINI -Dipartimento Scuole- 1 SERVIZI e PROGETTI ATTIVATI NELL ANNO 2012/2013 NELLE SCUOLE D INFANZIA DI BOLOGNA. RELAZIONE PER L ISTRUTTORIA PUBBLICA SUL TEMA I servizi educativi e

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio

PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio PROTOCOLLO D INTESA tra la Rete di scuole per la sicurezza della provincia di Treviso e gli altri soggetti del territorio VISTO l accordo regionale (delibera della Giunta Regionale n. 1789/2006) stipulato

Dettagli

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA PROGETTO PORCOSPINI COORDINATE PSICO-PEDAGOGICHE- ORGANIZZATIVE PER L EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA E ALL ALFABETIZZAZIONE EMOTIVA COME PREVENZIONE AL DISAGIO E AL MALTRATTAMENTO PREMESSA Il Lions Club, associazione

Dettagli

INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE INDICAZIONI EMERSE

INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE INDICAZIONI EMERSE INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE INDICAZIONI EMERSE PROGETTO L.e.A. LAVORO E ACCOGLIENZA a cura di S. Campisi INCONTRI DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE INDICAZIONI EMERSE PROGETTO L.e.A.

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

La carta dei servizi del Contact Center

La carta dei servizi del Contact Center La carta dei servizi del Contact Center Dipartimento della Protezione Civile Via Ulpiano, 11-00193 Roma www.protezionecivile.gov.it Cos è il Contact Center Il Contact Center è il nuovo canale di comunicazione

Dettagli

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici

Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici Legge Regionale 28 aprile 2009, n. 15 Norme per la sorveglianza e la prevenzione degli incidenti domestici ( B.U. REGIONE BASILICATA N.22 del 2 maggio 2009 Articolo 1 Finalità 1. La presente legge, in

Dettagli

Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità

Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità Il tutore volontario tra tutela dei diritti e volontariato di prossimità Corso di formazione per Tutori volontari 7 maggio 2013 Paola Atzei Area Formazione e Innovazione Centro Servizi per il Volontariato

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente

Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Raccomandazione in favore del riconoscimento giuridico del lavoro di cura del familiare assistente Preambolo Si intende per familiare assistente un membro della famiglia che si prende cura in via principale,

Dettagli

ASSISTENZA SOCIALE PER LE DONNE MALTRATTATE

ASSISTENZA SOCIALE PER LE DONNE MALTRATTATE ASSISTENZA SOCIALE PER LE DONNE MALTRATTATE Relatrice: Prof.ssa Olivia Bonardi Tesi di Laurea di: Francesca Savoldini ABSTRACT La violenza nei confronti delle donne è un problema sociale diffuso ed importante

Dettagli

Progetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo

Progetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo Progetto RISC, rischi per l infanzia e soluzioni per contrastarlo Regione Toscana Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Fondazione Emanuela Zancan di Padova Comune di Firenze, Società della Salute

Dettagli

Art. 1 Norme in materia di maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori

Art. 1 Norme in materia di maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori Art. 1 Norme in materia di maltrattamenti, violenza sessuale e atti persecutori 1. All articolo 572, secondo comma, del codice penale, dopo la parola: danno le parole di persona minore degli anni quattordici

Dettagli

La rete del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne

La rete del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne La rete del Coordinamento Cittadino contro la Violenza alle Donne a cura di Rosa Piscopo - Donne & Futuro onlus e Ufficio Accogliere le Donne Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere Città di Torino

Dettagli

TRA PREMESSO CHE VISTO CHE

TRA PREMESSO CHE VISTO CHE PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DI STRATEGIE CONDIVISE FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL CONTRASTO DEL FENOMENO DELLA VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE TRA PROVINCIA DI ROMA -ASSESSORATO POLITICHE

Dettagli

PROCEDURE OPERATIVE PER LA GESTIONE INTEGRATA TERRITORIALE DI PERCORSI DI ACCOGLIENZA E DI USCITA DALLA VIOLENZA

PROCEDURE OPERATIVE PER LA GESTIONE INTEGRATA TERRITORIALE DI PERCORSI DI ACCOGLIENZA E DI USCITA DALLA VIOLENZA PROCEDURE OPERATIVE PER LA GESTIONE INTEGRATA TERRITORIALE DI PERCORSI DI ACCOGLIENZA E DI USCITA DALLA VIOLENZA PREMESSO che il Servizio Associato Pari Opportunità dell Unione dei Comuni Valdichiana Senese

Dettagli

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA

LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA LA RETE LOCALE PER LE VITTIME DI VIOLENZA Relatrice dott.ssa M.Milano Vicepresidente Me.Dea Associazione di Promozione Sociale di Contrasto alla Violenza Contro la Donna ME.DEA UN TASSELLO DELLA RETE Ogni

Dettagli

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI

Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI Città di Desio REGOLAMENTO PER L ISCRIZIONE E LA TENUTA ALBO DELLE ASSOCIAZIONI INDICE Art. 1 - MATERIA DEL REGOLAMENTO Art. 2 - ARTICOLAZIONE Art. 3 - REQUISITI PER L ISCRIZIONE Art. 4 - MODALITA PER

Dettagli

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ;

valutata la richiesta di rinnovo di tale protocollo d intesa da parte del Centro Unesco di Torino, prot. n. 25214 del 20 maggio 2015 ; REGIONE PIEMONTE BU32 13/08/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 6 luglio 2015, n. 35-1688 Approvazione dello schema di Protocollo d'intesa annuale tra la Regione Piemonte, l'ufficio Scolastico regionale

Dettagli

PROGRAMMA N. 16: PER LE PARI OPPORTUNITA

PROGRAMMA N. 16: PER LE PARI OPPORTUNITA PROGRAMMA N. 16: PER LE PARI OPPORTUNITA 235 236 PROGETTO 16.1: CONTRASTO AL MALTRATTAMENTO ED ALLA VIOLENZA SULLE DONNE OBIETTIVI PER IL TRIENNIO 2015-2017 Titolo obiettivo 1: Sostenere la legge contro

Dettagli

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento:

Le attività della Fondazione si suddividono in due macro aree di intervento: La Fondazione Paideia, dal 1993, opera a livello regionale per migliorare le condizioni di vita dei bambini disagiati, promuovendo iniziative e fornendo un aiuto concreto a chi è quotidianamente impegnato

Dettagli