Gruppo Consiliare "11Coraggio di Cambiare" Comune di Impruneta MOZIONE EX ART. 24 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE
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1 Gruppo Consiliare "11Coraggio di Cambiare" Comune di Impruneta COMUNE DI IMPRUNETA 1 9 NOV Prot. N 2t.,A03 ANNO - TIT. CL. AI Sindaco del Comune di Impruneta AI Presidente del Consiglio Comunale Impruneta, 19 novembre 2013 MOZIONE EX ART. 24 REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: Giornata Mondiale Contro La Violenza Alle Donne (25 Novembre) ~:... Il sottoscritto BRESSI Sandro, Consigliere comunale del Coraggio di Cambiare, PREMESSO - che la violenza alle donne è causa di morte sia nei paesi ricchi che nei paesi poveri; - che la violenza sulle donne costituisce una realtà nascosta e complessa, senza confini sociali e territoriali, spesso non riconosciuta dalle stesse vittime; - che i dati ISTAT dimostrano che sono più di 7 milioni le donne, tra i 16 e i 70 anni, vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della loro vita; _ - che.ja_maggioranza_dell~_donne ha subito. più_episodi di violenza e perjo~ più tra.le_mura_ ~. domestiçhe~ad~opera.-=dtu.omjntcqn-=tqua!thajj.m:r::stabilitp:::le.gamta.ffettij(i,~_~ _ - che da una recente indagine ISTAT emerge che metà delle donne uccise lo sono per mano del loro marito o partner, ma i dati sono sempre in difetto rispetto alla realtà, in quanto nella quasi totalità dei casi le violenze intra famigliari non vengono denunciate alle autorità giudiziarie; che ulteriori forme di violenza si associano a quella fisica e sessuale: la violenza psicologica ed i comportamenti persecutori (sfa/king); che la Toscana ha costituito/ inventato anche il Codice Rosa nei Pronto soccorso delle Asl che identifica un percorso di accesso al pronto soccorso riservato a tutte le vittime di violenze, senza distinzione di genere o età che, a causa della loro condizione di debolezza, più facilmente possono diventare vittime di violenza come donne, bambini, anziani, immigrati, omosessuali, previsto nel Progetto regionale in collaborazione con la Procura Generale della Repubblica di Firenze che anche l'assemblea Nazionale delle Nazioni Unite ha sottolineato l'importanza e la gravità del fenomeno tant'è che con la risoluzione nr. 48/104 del 20 dicembre 1993 ha emanato "La dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne" in cui viene riconosciuta la necessità urgente per l'applicazione universale alle donne dei diritti e dei principi in materia di uguaglianza, sicurezza, libertà, integrità e dignità di tutti gli esseri umani e, proprio a seguito di tale dichiarazione, l'assemblea generale, ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne ed il 10 dicembre come Giornata Mondiale dei Diritti Umani, con l'idea di collegare la violenza contro le donne con i diritti umani; Pago 1 di 13
2 - che ogni anno la giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne segna l'inizio dei -16 Giorni di Attivismo Contro la Violenza di Genere- (dal 25/11 al 10/12); in questi giorni l'impegno deve essere rivolto alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica a tutti i livelli sia locali che internazionali tramite la promozione di iniziative. PRESO ATTO - che l'art. 2 della legge regionale 16 novembre 2007, n. 59 prevede che la regione promuova e sostiene la creazione di centri di accoglienza per donne maltrattate e per le madri e i bambini che hanno subito maltrattamenti in famiglia; - che i costi sociali da sostenere con riferimento ai maltrattamenti in famiglia sono altissimi dal momento che è ampiamente dimostrato che i soggetti che subiscono violenza, soprattutto i bambini maltrattati, perpetueranno le violenze subite; - che i centri antiviolenza svolgono la propria attività, che richiede una particolare esperienza, in condizioni molto delicate a causa del muro di silenzio e paure che accompagnano il fenomeno; - che il soccorso delle vittime evidenzia la necessità di un servizio di accoglienza e di emergenza nelle prime 48 ore che fanno seguito alla violenza in modo da evitare il rientro a casa della vittima. CONSIDERATO - che oltre alla citata legge regionale è stato approvato il Decreto Legge 14 agosto 2013, n. 93 convertito in Legge 15 ottobre 2013, n. 119 (sulla base delle indicazioni provenienti dalla Convenzione del Consiglio d'europa, fatta ad Istanbul 1'11 maggio 2011, concernente la lotta contro la violenza contro le donne e in ambito domestico di Istanbul, recentemente ratificata dal Parlamento) con il fine di rendere più incisivi gli strumenti della repressione penale dei fenomeni di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di atti persecutori; - che la legge prevede anche lo stanziamento di 10 milioni di euro per un piano anti-violenza -- --che-'le[tà-elab_q[ato~dal:mioistero_pelje~eari-opportunità;-e -che=avrà::come::obiettivo-':- -==,=l'informazion-e-e-ia-pre'lenzione-della-'liolenza-contro-ie-ctonne-;-ia-prom~ozjone-ctell'uguaglianza di genere nelle scuole; - che la legge prevede la sensibilizzazione della stampa su come trattare l'argomento; - che la legge prevede la formazione di operatori in grado di aiutare le persone che hanno subito maltrattamento e il recupero degli autori delle violenze; - che la legge prevede, tra l'altro, l'istituzione di una "task force" per affrontare anche a livello locale il problema ed in questa direzione verranno stanziate risorse anche per rafforzare i centri anti-vio/enza e le case-rifugio; - che dal 2006 è attivo 24 ore su 24 per tutti i giorni dell'anno ed accessibile gratuitamente da tutto il territorio nazionale, il numero di pubblica utilità 1522 sviluppato dal Dipartimento per le Pari Opportunità col fine di contrastare il fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne; - che la legge nazionale 154/2001 "Misure contro la violenza nelle relazioni familiari" ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico - civile e penale - strumenti di protezione delle vittime di violenza familiare; - che la vittima, in sede penale può chiedere l'allontanamento dalla casa familiare del familiare violento, ex art. 282 bis c.p., dopo aver sporto denuncia nei suoi confronti ed in sede civile può avvalersi degli ordini di protezione contro gli abusi familiari ex art. 342 bis e ter c.c.; Pago 2 di 13
3 - che nel nostro ordinamento è stato introdotto anche il reato di "atti persecutori" (art. 612-bis c.p.) con il D.L. 23 febbraio 2009 concepito come delitto contro la libertà morale; PER TUTTO CiÒ pur consapevole che non sarà un appello elo un documentario a fermare la violenza sulle donne ma nella convinzione che parlarne e muoversi insieme con un unico pensiero antiviolenza costituisce un grosso passo avanti che col tempo forse riuscirà a cambiare la cultura e la mentalità ed in considerazione del fatto che la violenza contro le donne ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posta tra /e priorità delle agende politiche dei Comuni, richiedo MOZIONE invitando ed impegnando il Sindaco e la Giunta ad: - aderire alla Campagna "365 giorni NO" alla violenza contro le donne, lanciata dalla città di Torino il 25 novembre 2012 in concomitanza con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne (istituita dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite con risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999) e condivisa dall'associazione Nazionale Comuni Italiani che invita tutti i Comuni ad aderirci; la campagna intende prendere awio dalle istituzioni ed il suo scopo principale è quello di coinvolgere in prima persona Sindaci invitandoli a diventare testimoniai e a chiedere ai concittadinile di divenire testimoniai, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne, ogni giorno dell'anno. Adesione gratuita; - aderire all'iniziativa "Posto Occupato" awiata lo scorso 29 giugno a Rometta (Messina), dall'editore della rivista online "La Grande Testata", ideatrice dell'iniziativa che ha il fine di compiere un gesto concreto dedicato a tutte le donne vittime di violenza che prima che altri decidessero di porre fine alla loro vita, occupavano un posto nella società, posto che deve essere riservato a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga ed a cui hanno già aderito diverse città italiane; l'iniziativa è rivolta sia ai singoli che agli enti istituzionali; - calendarizzare, promuovere ed individuare strumenti educativi attraverso il coinvolgimento di tutte le istituzioni culturali e sociali presenti sul territorio comunale a partire dall'età. scolastica e, per tutto il percorso formativo obbligatorio e di competenza comunale al fine di diffondere una cultura di uguaglianza e pari opportunità tra uomini e donne considerando tale attività come integrazione e supporto all'offerta didattica; ::...'".:'_":..-:..-.::-=-~-~-a=:pr:omuover:e;-anche::nelle:-istituzionç:::mom-enti--di-confrontfi- è-"riflessione-sull~argoment:o r~lc-.i1.--le-aenaol'lntervento di personale qualificato sull'argomento; pubblicizzare, con tutti i mezzi a disposizione, gli strumenti a disposizione per combattere tale violenza al fine di aiutare le vittime a trovare la forza ed il coraggio per accedere agli strumenti di tutela offerti dalla legge. ::-===::;::1 NELLA CONVINZIONE CHE quanto sopra consentirebbe al Comune di non rimanere inerte di fronte ad eventi che condizionano la vita quotidiana contribuendo all'educazione delle future generazioni poiché il bilancio delle donne vittime di violenza ed abusi è inaccettabile e non può lasciarci indifferenti. Ritengo che ogni intervento istituzionale in questa direzione contribuirebbe a costruire una cultura dell'armonia sociale anche nel nostro Comune. Ringrazio per l'attenzione ed in attesa di un gradito riscontro saluto cordialmente. Allegati: a) Carta d'intenti "Campagna 365 giorni NO"; b) progetto regionale CODICE ROSA; Pago 3 di 13
4 ,, CITTA' DI TORINO CARTA D'INTENTI "CAMPAGNA 365 GIORNI NO" La violenza contro le donne ha assunto proporzioni così allarmanti da richiedere di essere posta tra le priorità delle agende politiche di Comuni. Per questo la Città di Torino ha lanciato la Campagna 365 giorni NO alla violenza contro le donne. La Campagna è rivolta in modo particolare agli uomini e intende prendere avvio dalle istituzioni, coinvolgendo in prima persona Sindaci e Sindache invitandoli/e a diventare testimoniai e a chiedere ai concittadini/e di divenire a loro volta testimoniai, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne, ogni giorno dell'anno. La Campagna è stata lanciata il 25 novembre 2012 in concomitanza con la Giornata Internazionale per l'eliminazione della Violenza contro le Donne (istituita dall'assemblea Generale delle Nazioni Unite -con risoluzione 54/134 del 17 dicembre n-_' '-'" ~_, ~~~. _.,_lt.~~.~,...-~ ~~_~~,. ',"'."'.'''''''~''''''' L'ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani - condividendo appieno gli obiettivi della campagna, invita i Comuni ad aderire alla Campagna "365 giorni NO" Con l'adesione alla "CAMPAGNA 365 GIORNI NO" i Comuni sottoscrittori si impegnano a: 1. Promuovere, anche in collaborazione con altri enti ed istituzioni e con la società civile, azioni ed iniziative volte a prevenire ogni forma di violenza contro le donne e a rimuovere le cause che possono portare ad agire e a subire violenza. 2. Istituire e sostenere reti che coinvolgano il più ampio numero di enti, istituzioni, servizi e associazioni, per individuare modalità di intervento coordinate e condivise per prevenire le violenze contro le donne e per offrire aiuti concreti alle donne vittime di violenza.
5 , 3. Impegnarsi affinché sul proprio territorio siano operativi Centri Antiviolenza e Case Rifugio per donne vittime di violenza, avvalendosi anche della collaborazione e del sostegno di altri enti e associazioni. 4. Realizzare progetti volti alla diffusione di una cultura dei diritti fondamentali e della non discriminazione di genere. 5. Promuovere e sostenere iniziative di sensibilizzazione e informazione nelle scuole e nei luoghi frequentati da ragazzi e ragazze. 6. Sostenere le associazioni e gli organismi impegnati a prevenire e contrastare violenza contro le donne 7. Promuovere e sostenere progetti volti al recupero degli uomini maltrattanti, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, per prevenire nuove violenze e modificare i modelli comportamentali violenti. 8. Organizzare, anche attraverso il coinvolgimento degli organismi di parità, corsi di informazione e sensibilizzazione, rivolti ai dipendenti e alle dipendenti e agli amministratori e amministratrici del proprio Comune. 9. Inserire nei propri Regolamenti procedure che vietino l'utilizzo, anche da parte di soggetti privati, di messaggi pubblicitari che contengano immagini o frasi che offendono le donne o che istighino alla violenza contro le donne. 1---==---*-- _.-_-...,...,1~O""";.... P~romu9veree diffondere la "C.A.Me.AGNA_165_NQ"diY-enendone_testimonia~prima;peiS() come Sindaci/che e invitando i propri concittadinile a divenire anch'essile testimoniai della Campagna, con una presa di posizione chiara e forte contro ogni forma di violenza contro le donne.
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7 Indice Cos'è La task force interistituzionale La rete territoriale Da sperimentazione aziendale a progetto regionale Effetto domino ---Per-informazioni-
8 Cos'è Il Codice rosa è un percorso di accoglienza al Pronto Soccorso dedicato a chi subisce violenza. Non solo donne, ma anche anziani, bambini, disabili, omosessuali e immigrati. Persone che possono trovarsi in una situazione di debolezza e vulnerabilità e i cui segni di violenza subita non sempre risultano evidenti. -- _ _- ~----- La task farce interistituzionale ~ _._-- L'intervento congiunto della task force interistituzionale, Azienda sanitaria- Procura della Repubblica, composta da operatori sociosanitari, magistrati, forze dell'ordine, permette di prestare immediate cure mediche e sostegno
9 psicologico a chi subisce violenza, nel fondamentale rispetto della riservatezza. Alle cure si affianca l'azione sinergica e tempestiva della Procura della Repubblica e delle forze dell'ordine per registrare tutti gli elementi utili, sia per avviare le indagini, sia per monitorare e tenere sotto controllo le situazioni a rischio nei casi di mancata denuncia. Coloro che fanno parte della task force effettuano una formazione comune e utilizzano procedure condivise. La rete territoriale- Si prevede che ciascuna task force interistituzionale, di livello provinciale, operi in stretto raccordo con una rete articolata di soggetti del privato sociale e istituzionali.
10 Da sperimentazione progetto regionale aziendale a Il Codice rosa è stato sperimentato per la prima volta in Toscana, nel 2010, dall'azienda sanitaria di Grosseto. I dati emersi e la collaborazione fra più istituzioni con il coinvolgimento di diverse categorie professionali si è dimostrata un'efficace soluzione per contribuire all'emersione di un fenomeno nascosto e diffuso. Dal 20 Il hanno avviato il Codice rosa altre Aziende sanitarie toscane e le rispettive ,.-.~-.'-~'-R,-,""----~...~ m~' ProcUre-= qua.li,.~,.pràto,lucca,:"j-\rezzo=- ---,-.-..-, ,-.-.-,.-,.~-...-""." Viareggio, diventando un progetto regionale, ad estensione progressiva...~..-n""'.'''' " ~.iod,' )3
11 Effetto domino Il Codice rosa ha prodotto un "effetto domino" virtuoso e incentivante a protezione e sotegno delle persone che subiscono violenza. Ha anche evidenziato la necessità di una sempre più stretta integrazione tra le politiche sanitarie, sociali ed educative anche a fini preventivi. Il Codice rosa è anche un libro, disponibile in formato audio, e un I-~-----~---_. doc;urnentui-:-~ ~-----< Dal 2012 è attivo il corso di formazione regionale Codice rosa che è rivolto ai "formatori" chiamati a estendere la metodologia a tutta la Toscana.
12 Per informazioni sito internet: =---' ,
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