SENATO DELLA REPUBBLICA
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- Giorgina Concetta Basso
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1 SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA a Commissione permanente (TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI) *****181ª seduta: martedì 27 ottobre 2015, ore 15 *182ª seduta: mercoledì 28 ottobre 2015, ore 8,45 ORDINE DEL GIORNO IN SEDE REFERENTE I. Seguito dell'esame dei disegni di legge: 1. CUOMO. - Misure urgenti in materia di gestione e prevenzione del rischio idrogeologico - Relatrice alla Commissione PUPPATO (Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (1101) 2. Istituzione del Sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente e disciplina dell'istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Realacci ed altri; Bratti ed altri; De Rosa ed altri) - Relatrice alla Commissione MANASSERO (Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (1458)
2 3. DI GIACOMO ed altri. - Istituzione del Parco nazionale del Matese - Relatore alla Commissione MANCUSO (Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (1776) II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge: 1. D'ALI'. - Disposizioni per lo sviluppo sostenibile delle piccole isole (Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (117) 2. DE POLI. - Disposizioni per favorire la valorizzazione e lo sviluppo sostenibile delle isole minori (Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (512) 3. Pamela Giacoma Giovanna ORRU' ed altri. - Misure per la crescita nelle isole minori. Laboratorio Isole (Pareri della 1ª, della 2 a, della 3ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (828) 4. RANUCCI ed altri. - Misure a sostegno delle isole minori finalizzate ad uno sviluppo sostenibile (Pareri della 1ª, della 2 a, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (962) 5. SANTANGELO ed altri. - Legge quadro per lo sviluppo delle isole minori (Pareri della 1 a, della 2 a, della 5 a, della 6ª, della 7ª, della 8 a, della 10ª, della 11ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) - Relatore alla Commissione MANCUSO (1650)
3 III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge: 1. D'ALI'. - Nuove disposizioni in materia di aree protette (Pareri della 1ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (119) 2. Loredana DE PETRIS. - Nuove disposizioni in materia di aree naturali protette (Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali) (1004) 3. CALEO. - Nuove norme in materia di parchi e aree protette (Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª e della 10ª Commissione) (1034) - Relatore alla Commissione CALEO AFFARI ASSEGNATI Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, degli affari: 1. Problematiche ambientali che interessano la centrale ENEL di Cerano in Brindisi e le conseguenti ricadute nella Penisola salentina - Relatore alla Commissione ZIZZA (n. 385) 2. Problematiche dell'ex cava di tufo Monti sita in Maddaloni, in provincia di Caserta - Relatrice alla Commissione MORONESE (n. 590) SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE Comunicazioni del Presidente
4 Interrogazioni PROCEDURE INFORMATIVE
5 INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO PANIZZA- Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che: il decreto del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 28 aprile 1998, n. 406, avente per oggetto il "Regolamento recante norme di attuazione di direttive dell'unione europea, avente ad oggetto la disciplina dell'albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiuti", definisce le caratteristiche di idoneità tecnica e finanziaria che devono avere le imprese che effettuano il trasporto di rifiuti (in realtà il decreto si occupa anche di imprese che gestiscono impianti di smaltimento/recupero rifiuti); tali imprese, per poter esercitare l'attività di trasporto rifiuti, devono iscriversi all'albo nazionale gestori ambientali; l'art. 8 del citato decreto definisce le attività di gestione dei rifiuti per le quali è richiesta l'iscrizione all'albo: categoria 1: raccolta e trasporto di rifiuti urbani e assimilati; categoria 2: raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi individuati ai sensi dell'articolo 33, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, avviati al recupero in modo effettivo ed oggettivo; categoria 3: raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi individuati ai sensi dell'articolo 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, avviati al recupero in modo effettivo ed oggettivo; categoria 4: raccolta e trasporto di rifiuti speciali non pericolosi prodotti da terzi; categoria 5: raccolta e trasporto di rifiuti pericolosi; categoria 6: gestione di impianti fissi di titolarità di terzi nei quali si effettuano le operazioni di smaltimento e di recupero di cui agli allegati B e C del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; categoria 7: gestione di impianti mobili per l'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero di cui agli allegati B e C del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22; categoria 8: intermediazione e commercio di rifiuti; categoria 9: bonifica di siti; categoria 10: bonifica di siti e beni contenenti amianto; per quanto riguarda il trasporto di rifiuti speciali le categorie specifiche prevedono diverse classi di iscrizione (a cui corrispondono anche requisiti tecnici sia in termini di numero dei mezzi sia in termini di personale) che variano in funzione del quantitativo annuo di rifiuti che l'impresa intende trasportare; per quanto riguarda il trasporto di rifiuti urbani le classi di iscrizione (e di conseguenza i requisiti tecnici in termini sia di numero dei mezzi sia di personale) variano in base alla popolazione servita; considerato che: i rifiuti da spazzamento stradale sono classificati per legge (decreto legislativo n. 152 del 2006, art. 184, comma 2, lettera c) ) come rifiuti urbani, un'impresa che si occupa di spazzamento stradale, anche svolgendo un lavoro stagionale, deve essere iscritta all'albo gestori ambientali in categoria 1, che prevede diverse classi (dalla a alla f) in funzione degli abitanti serviti: a) superiore o uguale a abitanti; b) inferiore a abitanti e
6 superiore o uguale a abitanti; c) inferiore a abitanti e superiore o uguale a abitanti; d) inferiore a abitanti e superiore o uguale a abitanti; e) inferiore a abitanti e superiore o uguale a abitanti; f) inferiore a abitanti; una ditta che effettua lo spazzamento meccanizzato di una strada che attraversa 5 comuni dovrebbe, secondo legge, avere un numero di mezzi e di dipendenti, in funzione della somma complessiva degli abitanti dei singoli comuni serviti. Pare evidente che per chi effettua lavori di spazzamento stradale stagionale (classico esempio di pulizia stradale per la rimozione della ghiaia dopo il periodo invernale), la dotazione minima di veicoli e di personale richiesta dalla normativa vigente è incongruente con la realtà dimensionale delle imprese che si trovano così costrette ad operare fuori norma. È altresì incongruente, in un periodo economico così difficile, che una legge impedisca alle imprese di accedere regolarmente agli appalti comunali, costringendole così alla chiusura, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga di attivarsi al fine di sollecitare una modifica della tabella dell'allegato C alla deliberazione n. 1 del 30 gennaio 2003 dell'albo nazionale gestori ambientali recante "criteri e requisiti per l'iscrizione all'albo delle imprese che svolgono l'attività di raccolta e trasporto rifiuti" introducendo una nuova tabella specifica che tenga conto delle effettive esigenze tecniche delle imprese che svolgono l'attività di spazzamento stradale, così come è già avvenuto per altre tipologie di rifiuti urbani (si veda la deliberazione 12 dicembre 2012, n. 6). ( ) NUGNES, MORONESE, LUCIDI, VACCIANO, PETROCELLI, MARTELLI, MORRA, BERTOROTTA, FUCKSIA, DONNO, MANGILI, SERRA, AIROLA, LEZZI- Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Premesso che: lo sviluppo industriale italiano è stato caratterizzato da attività che nel corso dei decenni hanno pesantemente compromesso suoli ed acque superficiali e sotterranee di vaste aree del territorio; allo stato attuale figurano 39 siti di interesse nazionale (SIN) ai fini della bonifica a cui vanno aggiunti 18 siti precedentemente inclusi tra i SIN che sono stati derubricati a SIR (siti di interesse regionale) dal decreto ministeriale 11 gennaio 2013; oltre ai siti industriali elencati tra i SIN ed i SIR sul territorio nazionale si contano 252 discariche abusive che sono oggetto della procedura di infrazione comunitaria UE n. 2003/2077; considerato che: sul sito internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è presente esclusivamente il resoconto delle attività svolte nel 2009; gli accordi di programma riportati nell'apposita sezione del sito SIN-bonifiche riguardano solo 5 regioni e si presentano estremamente disomogenei tra loro quanto alla tipologia delle
7 informazioni presenti; solo l'accordo di programma siglato con la Regione Toscana per la bonifica del sito industriale di Piombino riporta un cronoprogramma dettagliato comprensivo delle spese previste fino al 2012, si chiede di sapere: a quanto ammontino gli stanziamenti complessivi, ripartiti per Regione, erogati nel corso dell'ultimo decennio, , per le bonifiche di tutti i siti d'interesse nazionale compresi gli attuali SIR (ex SIN) e degli altri siti inquinati comunque presenti sul territorio nazionale; quali siano i risultati complessivi in termini di riparazione del danno ambientale e ripristino dello stato dei luoghi nei siti bonificati; quali iniziative siano state messe in atto per attivare l'azione di rivalsa nei confronti dei responsabili della contaminazione e quale esito abbiano avuto. ( )
Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche, ed in particolare la parte quarta relativa alla gestione dei rifiuti;
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Decreto 8 aprile 2008 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 99 del 28 aprile 2008) Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani
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